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domenica 3 maggio 2020

Elezioni in tempo di Covid. Il 25 maggio a Poggio si vota con l'"intermediario"

La Cooperativa Poggio dei Pini ha comunicato ai soci che le elezioni per il rinnovo del CdA e l'approvazione del bilancio del 2019 si terranno il prossimo 25 maggio.  La grande novità riguarda le modalità di voto. che saranno molto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati.  

Come è facile immaginare, a causa della pandemia, quest'anno non sarà  possibile tenere la consueta assemblea annuale con centinaia di partecipanti stipati in una sala. Il Governo, tramite decreto legge,  ha prorogato sino a fine giugno i termini per l'approvazione dei bilancio e ha anche definito le modalità  con cui possono essere rinnovate le cariche sociali. Alle società vengono offerte non una, ben tre opzioni alternative:


  • rimandare le elezioni di 6 mesi, quindi entro novembre, mantenendo in carica il CdA uscente in regime di prorogatio;
  • mettere in piedi un sistema di voto elettronico;
  • utilizzare un intermediario ("rappresentante designato") al quale gli elettori affiderebbero la scheda elettorale, con differenti modalità di trasmissione.  
Il CdA della Cooperativa ha optato per la terza soluzione.  Dato che l'argomento è di enorme importanza e dato che  che erano disponibili più alternative, nella comunità poggina si discute sulla scelta attuata dalla Cooperativa.  Devo dire che ho avuto modo di ascoltare alcune opinioni critiche, ma espresse  in modo pacato e argomentato. Non posso però escludere che non ci siano le solite spiacevoli polemiche complottiste. Ho selezionato i miei contatti, escludendo quei pochi soggetti (sempre presenti in ogni comunità)  che sfogano le proprie frustrazioni o l'invidia, criticando sterilmente  l'operato altrui. 
Stimolato dal mio amico Alessandro, che mi ha chiesto un parere sulla questione delle elezioni, ho provando ad analizzare quelli che vedo come pro e contro e condivido queste considerazioni con voi.

Opzione1. Rinvio delle elezioni. 

Vantaggi: l'elezione sarebbe perfettamente identica alle precedenti, quindi massimo rigore "democratico" con deposito della scheda nell'urna, scrutatori etc. Non è poco.

Svantaggi: Il CdA resterebbe  in carica, in regime di prorogatio, non per uno o due, ma per un periodo indeterminato che dipende da quando sarà possibile effettuare una assemblea. Come minimo potrebbe essere in autunno, ma si potrebbe andare anche oltre. In questo periodo l'organo amministrativo (correggetemi se sbaglio) non può (o non dovrebbe)  prendere decisioni particolarmente importanti in quanto non ne sarebbe pienamente legittimato. Era stato eletto dai soci per 3 anni, non per 3 anni e mezzo o 4. A me sembra una limitazione piuttosto pesante, perchè dovremmo supporre che per ben 6 mesi non ci siano decisioni importanti da prendere. E se così non fosse? Inoltre credo che attualmente ci sia un consistente numero di consiglieri "cooptati" (quindi non eletti) il cui incarico verrebbe prorogato per 6 mesi.  Una forzatura non da poco. 
Altro svantaggio: il bilancio dovrebbe comunque essere approvato entro fine giugno, quindi bisognerebbe comunque organizzare una "votazione con intermediario" entro quella data. 

Opzione2.  Voto elettronico. 

Vantaggi: l'elettore vota direttamente senza alcun intermediario che, potenzialmente, potrebbe alterare il voto. Questa modalità di voto rappresenta probabilmente il futuro ed è collegata a un concetto a cui tengo molto: quello della democrazia diretta.  

Svantaggi: la piattaforma per il voto online, attualmente, si porta dietro rischi di scarsa sicurezza che potrebbero essere limitati solo con interventi che la renderebbero complicata e costosa. Un significativo numero di elettori probabilmente non riuscirebbe a utilizzare questo sistema e non potrebbe esercitare il suo diritto.  Per quello che ho sentito, nessuno attualmente considera questa una opzione percorribile nella nostra piccola comunità.

Opzione3.  Voto con intermediario. 

Vantaggi: Poggio dei Pini è una piccola comunità, la stragrande maggioranza dei soci abita nel centro residenziale e, quindi, dovrebbe spostarsi di pochi metri per consegnare la scheda all'intermediario (il  Capoufficio). Chi fosse impossibilitato a recarsi presso gli uffici potrà consegnare la scheda a una delle guardie giurate che verranno a ritirarla. Chi non risiede a Poggio potrà inviare la scheda tramite raccomandata o PEC.  Si tratta di un sistema che richiede una organizzazione piuttosto semplice rispetto al voto elettronico e consentirebbe di avere a maggio un CdA regolarmente insediato e pienamente legittimato. Un elemento che io gradisco particolarmente  che, con questo sistema, non ci sarebbe piu' il "voto per delega" , istituto che consente di votare anche a chi è impossibilitato a recarsi in assemblea nel giorno delle elezioni.  Con questo sistema "differito" tutti potranno esprimere il proprio voto direttamente, senza necessità si consegnare la scheda a un'altro elettore che, come sappiamo, potrebbe consegnarla a sua volta a un altra persona tra i sostenitori delle liste contendenti. Ho sempre trovato molto fastidiosa la "caccia alla delega" che si scatena ogni volta in occasione delle elezioni. Pensate che un conoscente mi confessò di avere, esausto, consegnato la delega a un socio che si recava quasi quotidianamente a casa sua per richiederla ..  per levarselo dai piedi.   

Svantaggi: La votazione tradizionale (voto nell'urna, scrutatori, commissione elettorale) garantisce il massimo delle garanzie e questo non può essere negato anche se Massimiliano, che svolgerà il ruolo di intermediario, gode della fiducia dell'intera comunità, e quando ci sono state forti tensioni legate all'amministrazione della Cooperativa, ha sempre mantenuto una posizione estranea ai conflitti.  Purtuttavia è innegabile che consegnare il voto a una persona terza rappresenta una forzatura di non poco conto e sono del tutto legittime le perplessità di chi ha considerato inaccettabile questa soluzione.

Conclusioni.   Dopo avere fatto le considerazioni che ho riportato in questo post,  per rispondere alla domanda del mio amico Alessandro che mi chiedeva: "sei d'accordo? cosa faresti tu?", sono giunto alla conclusione che, soppesando i pro e i contro, anche io avrei seguito la stessa strada intrapresa dal CdA, quella dell'"Intermediario". Aldilà di quanto già evidenziato, ho pensato anche ad altri fattori. In questo periodo, fortunatamente c'è una bassa conflittualità intorno all'amministrazione della Coop e non viviamo più nel clima di astio e di sospetto che imperversava 10 anni fa. Questo a mio avviso rende meno drammatico lo "strappo democratico" introdotto dalla soluzione del voto con intermediario.  
Capisco che queste parole a Roma nel 1938 avrebbero avuto un suono terribile, ma preferisco essere pragmatico  e pensare che non siamo a Roma e non c'è il fascismo, ma siamo a Poggio, ci conosciamo tutti e dobbiamo eleggere l'amminstrazione della Cooperativa che deve occuparsi di cose molto concrete e non dei massimi sistemi.  Mi permetterei solo di suggerire al CdA di mitigare gli aspetti negativi della soluzione scelta facendo in modo che le schede votate possano essere esaminate da rappresentanti dei candidati e organizzare un confronto e una comunicazione telematica sugli aspetti che riguardano il bilancio.  Sarebbe probabilmente piu' efficiente dell'assemblea nella quale è difficilissimo prendere parola. 

Siccome poi dietro ogni cosa c'è sempre un potenziale "lato oscuro" che alimenta scenari complottistici nelle menti di alcune persone, ho provato anche a immaginarli. Se il CdA fosse bramoso di potere e "attaccato alla poltrona" probabilmente preferirebbe prolungare per ben sei mesi il proprio mandato. Se, invece, si opta per avere una organo amministrativo rinnovato e pienamente operativo lo si fa per disporre del massimo della forza propulsiva che è poi quello che desidero anche io dalla Cooperativa. E' anche questo un modo per reagire a questo maledetto virus dicendo "non ci fermiamo".

2 commenti:

Matteo Atzeni ha detto...

Ciao Giorgio,
aggiungo alle tue riflessioni due ulteriori elementi che (da ex amministratore senza intenzione di ricandidarsi) credo possano essere utili alla discussione:
1) il voto tramite rappresentante designato non mi pare permetta la garanzia della segretezza del voto stesso, discostandosi così dalla prassi consolidata della Cooperativa per quanto riguarda la nomina dei componenti degli organi sociali;
2) le "elezioni" della Cooperativa ormai da anni vedono confrontarsi almeno un paio di vere e proprie liste impegnate in una piccola campagna elettorale. Il distanziamento sociale di questi due mesi ha ovviamente impedito tutto ciò, con la conseguenza che i soci saranno costretti a votare a scatola chiusa. Fissare l'assemblea all'ultimo giorno utile (ovvero a fine giugno) invece che al 24 maggio avrebbe invece dato il tempo ai candidati, nonostante le difficoltà del momento, di presentarsi ai soci.
Cosa ne pensi?

Matteo Atzeni

Giorgio Plazzotta ha detto...

ciao Matteo.
certamente questa modalità di voto si discosta da quella solita, ma è chiaro che non si tratta di una innovazione voluta, dato che siamo in pieno Covid e che questo "strappo" è stato consentito in via eccezionale del decreto governativo. Come ho detto, messi nella bilancia i pro e i contro io ho optato per le elezioni con intermediario ma ho sottolineato come in questo modo si abbandoni una formula che offre molte più garanzie. Sono certo che anche tu non ti aspetti dei brogli, ma giustamente sottolinei che in questo modo sarebbe possibile attuarli. Anche nell'altro piatto della bilancia pero' ci sono cose abbastanza pesanti dal punto di vista della "forma democratica": una prorogatio che potrebbe durare un anno, molti cooptati che potrebbero restare in carica un anno e mezzo, un CdA parzialmente depotenziato sulle questioni importanti. Un'altra cosa non detta tanto da te adesso quanto forse da Angelo, secondo me si è poi' in linea con la "tradizione o spirito poggino" reagendo a questa iattura del virus indicendo lo stesso le nostre elezioni piuttosto che chinare la testa per aspettare un momento migliore posizionato in un futuro che non siamo nemmeno in grado di prevedere con certezza.

Veniamo al secondo punto. La campagna eletttorale. Sia a Poggio (per la mia esperienza) che in altre elezioni piu' importanti l'elettore incerto o non informato non effettua la sua scelta 6 mesi prima, ma sono le ultime settimane di campagna elettorale a lasciare il segno. Correggimi se sbaglio,ma entrambe le liste sono "operative" da tempo, quindi non dovrebbe essere difficile lanciarsi nella campagna elettorale sin da subito. Immagino anche che i temi della campagna elettorale siano piu' semplici di quelli delle elezioni parlamentari, quindi credo che ogni lista con uno o due interventi possa descrivermi chiaramente cosa vuole fare e perchè dovrei scegliere A invece di B.
E' vero che con il distanziamento alcuni strumenti propagandistici vengono a mancare (tampinamenti casa per casa, riunioni), ma questo vale per entrambe le liste.
Oggi poi come sappiamo abbiamo una enorme possibilità comunicativa con gli strumenti telematici ( a mio avviso non utilizzati al meglio) e per i più vintage resta sempre la carta. Se fossi un nuovo socio appena trasferito a Poggio forse ti direi che io le persone le voglio anche vedere in faccia. ma ahimè ormai siamo quasi tutti decrepiti e i nuovi soci sono veramente pochi. Però adesso che mi ci fai pensare Andrea Scanzi qualche giorno fa ha fatto una diretta facebook che è stata seguita da 105.000 persone. Non mi dispiacerebbe se i candidati o comunque le liste facessero un video.

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