Sa Birdiera e il lago fine anni '60 |
Utilizzo un conteggio per introdurre il tema di questo post. Questo blog, nel 2018 appena concluso ha pubblicato solo 14 post. Sono stati molti di più (81) nel 2017, 51 nel 2016 e di nuovo solo 21 nel 2015. Nei primi anni, il 2008 e 2009 numeroni, rispettivamente 157 e 133. Alti a bassi quindi, ma con una netta tendenza in diminuzione. Come mai?
Certamente impegni, minori energie, ma non solo. Uno degli obiettivi di questo blog era quello di rompere il muro di silenzio che abbiamo vissuto 10, 15 anni fa nella nostra comunità Dietro a quel silenzio, lo abbiamo detto cento volte, si sono consumati sprechi incredibili (milioni di euro!), favoritismi, clientelismi e tante occasioni perse. Poggio dei Pini, nato come un innovativo progetto urbanistico e sociale, era diventata un piccolo vagoncino di quello scellerato treno che oggi viene comunemente chiamato "prima repubblica".
Rispetto al 2007 e ai primi anni, quando questo blog rappresentava l'unica vera fonte di informazione della nostra comunità, oggi ci sono molte più voci. Non solo quelle delle istituzioni (Cooperativa, Comune), e delle associazioni, ma ogni singola persona può essere una piccola o grande fonte di informazione telematica. L'avevo previsto (dati, causa e pretesto) quando non ci credeva nessuno, nemmeno il fantomatico Bill Gates.
L'ascesa dei social network ha indubbiamente offerto nuove possibilità di confronto. Un blog è pero' qualcosa di molto diverso. Meno immediato, meno coinvolgente, ma i social macinano tutto molto, troppo velocemente. Informazioni, immagini, commenti, vengono pubblicati e poi sommersi da quelli piu' recenti. E' chi li ritrova più? Il blog rappresenta invece una raccolta, in questo caso decennale, degli eventi, dei temi, Lascia più tempo per pensare e concentrarsi, molto più spazio per sviscerare gli argomenti.
Ci ho pensato su e credo che anche dietro il mio diminuito desiderio di scrivere ci sia il fatto che gli obiettivi per cui è nato questo blog siano stati raggiunti.
Ho già accennato al fatto che oggi ci sono più voci che si esprimono, fatti e notizie che possono circolare, quindi, sul fronte dell'informazione: missione compiuta.
A Poggio, dal 2007 e grazie anche a questo blog, non solo abbiamo fatto rinascere l'informazione e la partecipazione, ma è stato realizzato un cambiamento nel modo di amministrare la società.
Con dei compromessi, certamente. Errori e difetti, assolutamente, ma la Poggio amministrativa di oggi è un altro pianeta rispetto a quella dei tempi mefitici e questo cambiamento è avvenuto 10 anni prima che nel resto d'Italia, dove (forse) sta accadendo oggi. Quindi doppia missione compiuta.
Non è stato facile, qualcuno mi guarda storto, ma poco importa se penso a come eravamo nel 2007.
Devo, pero', ammettere che mi crea non poca apprensione qualche scivolone che noto qua nell'attuale gestione della Cooperativa, come l'articolo che venne pubblicato qualche mese fa per annunciare il fallimento dell'iniziativa di gestione del rinnovatissimo "palazzetto dello sport" di Poggio. Due righe messe in croce senza fare alcun riferimento al mutuo che è venuto a ricadere sulle spalle dei soci. Probabilmente il fantasma di Breznev aleggia ancora dalle parti della Cooperativa. Speriamo davvero che non ritornino i tempi cupi.
Mi spiace constatare che in seguito alla "piccola alluvione" di qualche mese fa, i sentieri siano ancora disastrati e non sia stato possibile (mi ero offerto) trovarci tra volenterosi con carriole e pale a dare una mano come era successo nel 2008.
La Cooperativa informa molto di più di 15 anni fa, ma sempre meno e sempre peggio. Men che meno informano i componenti della cosiddetta minoranza in Consiglio. La loro presenza è indispensabile per creare la giusta e, mi auguro, non scriteriata pressione nei confronti di chi oggi tiene le redini della Cooperativa. Chiunque sieda nel CdA della Cooperativa rappresenta tutti i soci, e non solo se stessi o i propri amici. Fateci sentire la vostra voce.
Voglio pero' essere ottimista e sperare che, pur con qualche scivolone, il livello di trasparenza, di partecipazione e di oculata amministrazione dei beni dei soci si mantenga su buoni livelli come negli ultimi anni. In caso contrario, ci faremo certamente sentire. Il Blog sarà sempre aperto anche a raccogliere la vostra voce.
4 commenti:
Caro Giorgio, vorrei tranquillizzarti: a brevissimo convocheremo una delle periodiche assemblee informative; avevamo in programma di organizzarla prima di Natale ma non ce l’abbiamo fatta. Anche il Notiziario è in ritardo ma credo che riusciremo a farlo uscire in due o tre settimane. C’è da dire, però (e mi sembra che tu non abbia evidenziato questo aspetto) che da qualche tempo abbiamo intensificato la comunicazione via social, un tipo di comunicazione spot che a me personalmente non piace (in quanto non consente approfondimenti e dettagli) ma che, ci piaccia o no, è lo strumento del momento. Non a caso alle assemblee periodiche viene sempre meno gente e il Notiziario lo leggono in pochissimi. Quanto alla trasparenza, poi, mi sembra che nessuno come noi ha messo a disposizione tutti i documenti: sul sito, nella sezione riservata ai soci, carichiamo i verbali dei CdA, le relazioni sulle questioni urbanistiche e idrogeologiche, etc. Documenti che, però, non va a consultare quasi nessuno. Insomma, Giorgio: per tanti anni tu, io e tanti altri abbiamo protestato e chiesto trasparenza, e adesso che c’è sembra che usufruirne interessi a pochissimi. Che poi se ci pensi capita sempre così: rivendichiamo i diritti solo quando ci vengono negati, e una volta che ci vengono garantiti ci sembrano scontati e smettiamo di interessarcene. Il che è sbagliato, e fai bene quindi a “tenere sotto pressione” gli amministratori di turno (oggi noi, domani chi verrà). Concludo sui lavori post alluvione: se vai sul sito trovi una mia relazione al CdA nel quale è sintetizzata l’analisi di quanto accaduto e il programma di lavori necessari a risanare e mettere in sicurezza il territorio. Nei mesi scorsi abbiamo fatto le gare d’appalto e i lavori partiranno a brevissimo. Questo per dire: ciò che ti è parso un ns silenzio, nei mesi scorsi, dipendeva dal fatto ch’eravamo intensamente occupati a gestire problemi gravissimi, che ben conosci. Ci vediamo all’assemblea informativa.
Ciao, ho visto il tuo commento riguardante la scarsa partecipazione al blog. Ho anche visto che esponi qualche riserva sull'operato degli amministratori, hai pero' omesso di ricordare l'esordio disastroso attinente alla somma spesa per il ripristino dell'ex magazzino saggiante: opera rivelatasi improduttiva per la societa', come quella recente che hai richiamato. Vige e si perpetua l'ordine di proibire qualsivoglia accesso agli atti, come da te ricordato. Sul diniego perfino alla minoranza potrebbero fare chiarezza direttamente i consiglieri coinvolti. Forse ignori che la struttura NON PUO' parlare con i singoli soci su atti che coinvolgano la vita societaria: vige una regola, quella del capo sono io. Ecco qualche motivo per cui il blog e' poco frequentato. Almeno a mio parere. Ciao Giampaolo Lai
chiedo scusa per il ritardo nella pubblicazione di questi commenti e di altri precedenti. purtroppo il blog non mi ha inviato notifiche.
Giampaolo non mi lamento della scarsa partecipazione al blog. Non mi lamento affatto, stavo cercando di capire e di spiegare perchè io scrivo di meno.
Non credo proprio che le persone non possano comunicare e confrontarsi con i residenti sulle problematiche della cooperativa e della comunità. Mi sa che sei rimasto al periodo degli atti "secretati" e della privacy. Per fortuna quel periodo è terminato.
Per le gare d'appalto andrebbero coinvolte quelle locali di imprese, di Poggio in primis e non quelle esterne di qualche amico. I soldi che amministrate non sono i vostri. Inoltre i lavori vanno eseguiti a regola d'arte e non come moltissimi che sono sbagliati nei fondamentali e che quindi costeranno altri soldini sempre dei Soci.
Il più grave danno che ci ritroveremo sarà dovuto alle strade, preparatevi bene. Tra la causa persa contro il Comune di Capoterra, famosa e col nome ironico di " perdemmo ma vincemmo ", le mancate manutenzioni ordinarie, quelle semplici del tappare una buca,quelle del ripulire i bordi e di saldare le fessurazioni, tutte opere non eseguite negli anni per tutto questo il danno da mancata manutenzione sarà milionario. Chi saranno i responsabili di tutto questo?
Ciao Giacomp
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