Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

domenica 30 dicembre 2012

Il ponte che "quasi" c'è


Vanno avanti i lavori per la costruzione del Ponte di Pauliara, noto anche come "ponte che non c'è" per via dell'enorme ritardo con cui sono iniziati i lavori, ben 3 anni dopo lo stanziamento di 1 milione di euro. 

Questo ponte ha collezionato anche altri record. Doveva essere consegnato entro il 31 dicembre del 2011, ma se tutto andrà bene lo avremo nella primavera del 2012, con un anno e mezzo di ritardo

giovedì 27 dicembre 2012

Il 2012 a Poggio dei Pini

Il mese di gennaio si apre sulla scia del ritardo nella costruzione del Ponte di Pauliara. Il Comitato Noi per Poggio raccoglie 300 firme per chiedere di asfaltare lo stradello che collega i campi sportivi di Poggio con la rotonda di Residenza. Il Comune non fa assolutamente niente. 

Febbraio. Il TAR emette un'ordinanza con cui impone al Comune di Capoterra di farsi carico delle opere di urbanizzazione primaria di Poggio dei Pini. Si tratta di una ordinanza con carattere di urgenza che fa seguito al ricorso presentato, alla fine del 2011, da 120 residenti. Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro questo provvedimento.

martedì 25 dicembre 2012

Tre cigni si erano salvati

di Angelo Pani
L’ondata di piena che il 22 ottobre 2008 ha investito il lago di Poggio ha provocato tanti disastri ma, almeno per quanto riguarda i bei cigni, i danni sono stati meno pesanti di quanto si possa credere. La foto 1 testimonia la situazione pre alluvione. Nella foto 2, scattata pochi giorni dopo il disastro, si vedono tre cigni che nuotano in formazione nelle acque limacciose del lago. Quindi, erano riusciti a mettersi in salvo per tempo. Il quarto cigno, un maschio non dominante, era stato scacciato, come tu ben ricordi, e si era trasferito nel lago piccolo. Di lui non ho notizie. Nella foto 3 si vede un superstite che vaga spaurito tra le rovine lasciate dal fiume in piena. Ricordo di aver visto in quelle ore anche altre anatre e altre oche aggirarsi nella zona.

lunedì 24 dicembre 2012

Il cigno solitario

la famigliola dei cigni di Poggio nel luglio 2004


Ciò che è successo il 22 ottobre 2008 intorno al lago di Poggio dei Pini è impresso molto chiaramente nei nostri ricordi. Aldilà della tragedia che ha colpito duramente le famiglie delle vittime, c'è una storia di cui nessuno ha più parlato. La piccola comunità di volatili che movimentava la vita del laghetto di Poggio è stata decimata dall'alluvione. Si sono salvate le anatre, che hanno potuto volare via, ma le oche e i cigni probabilmente non ce l'hanno fatta. E' rimasto solo uno dei cigni della piccola famigliola che faceva bella mostra di se e costituiva la principale attrazione del piccolo bacino.

lunedì 17 dicembre 2012

Sentenza del TAR: il Comune deve prendere in carico tutte le opere di urbanizzazione di Poggio

E' stata emessa l'attesa sentenza del TAR (leggi il dispositivo) conseguente al ricorso di 120 residenti della frazione montana di Capoterra e ha sancito l'obbligo per il Comune di Capoterra di prendere in carico le opere di urbanizzazione della frazione di Poggio dei Pini.

I fatti sono noti, e ampiamente trattati in questo blog: nonostante una legge del 1943 prescriva che entro dieci anni le opere di urbanizzazione di una nuova lottizzazione debbano essere prese in carico dai comuni, a Poggio dei Pini questo non è avvenuto. Dopo 45 anni dalla realizzazione di strade, illuminazione, rete idrica e fognaria, tutte queste infrastrutture vengono ancora gestite utilizzando i soldi dei soci della Cooperativa Poggio dei Pini che dovrebbero accollarsi addirittura l'onere del loro completo rifacimento, spendendo di tasca propria alcuni milioni di euro.

lunedì 10 dicembre 2012

Acqua a rischio in tutta l'isola

Emergenza idrica. L'ENAS (Ente Acque della Sardegna) si trova in difficoltà economiche e rischia di non garantire più i servizi che consentono all'acqua di raggiungere le case e i campi agricoli di tutta la Sardegna. 

La scorsa settimana la segreteria della Cooperativa Poggio dei Pini ha inviato ai soci una comunicazione proveniente da Abbanoa dalla quale risulta che, a causa della riduzione da parte di ENAS dell’alimentazione di acqua grezza all'impianto di potabilizzazione di Donori, si sono registrate significative diminuzioni nella portata dell'acqua erogata. Per effetto di questa situazione i residenti sono avvisati che "le portate dell'acqua erogate alla nostra lottizzazione scenderanno con possibili disservizi nella fornitura idrica".I cittadini sono abituati a messaggi che riguardano problemi idrici. Nel corso degli ultimi anni, i poggini hanno vissuto almeno due momenti di difficoltà, sempre nei mesi estivi, quando la riduzione dell'apporto idrico in entrata, unita ad un notevole assorbimento da parte degli utenti, ha impedito all'acqua di raggiungere le zone più elevate di Poggio (zona Santa Barbara) e di alimentare il serbatoio che serve proprio per sopperire nei momenti di picco dei consumi.

domenica 9 dicembre 2012

La buona terra - sabato 15 dicembre


Quando la generosità della Natura incontra la mano dell’Uomo, la campagna si trasforma in filari di vite, boschi di piante d’ulivo, giardini con ogni varietà di frutta e orti rigogliosi. Era questo lo spettacolo che il passeggero di un aereo poteva ammirare sorvolando il litorale di Capoterra. Cinquecento ettari di Buona Terra che producevano ricchezza e posti di lavoro. Quelle immagini scattate dall’aereo sono arrivate fino a noi. Ma la Buona Terra non c’è più: è sepolta sotto il cemento delle case e l’asfalto di una città costiera che, a partire dal 1961, ha trasformato il litorale cancellando ogni forma di attività agricola.
Di questa trasformazione, che ha avuto importanti ripercussioni sull’evoluzione economica e sociale del territorio, si parlerà sabato 15 dicembre a Capoterra. Alle 17,30, nella sala assemblee della Casa Melis, in corso Gramsci, saranno proposte immagini e testimonianze con interventi di Angelo Aru docente di Geopedologia nelle università di Venezia e Cagliari, Mauro Dadea archeologo, Oreste Pili amministratore civico particolarmente sensibile ai temi della sardità, Carla Cancellieri e Giacomo Mallus abitanti del villaggio costiero, Angelo Pani giornalista ed Elio Spadaccino, figlio di uno degli imprenditori che negli anni Trenta del secolo scorso lasciarono le industrie del Nord e puntarono sulla rinascita agricola del litorale di Capoterra.

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