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giovedì 1 gennaio 2009

Anno nuovo, vecchio stile

L'ultimo ciclostile (scarica) proveniente dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa, seppur non contenendo alcuna informazione nuova o rilevante, ha suscitato in qualche lettore una reazione di sdegno. Il fatto è che i giochi di parole e gli equilibrismi verbali, già di per se fastidiosi, oggi stridono con le immagini di devastazione ed immobilismo che i nostri occhi vedono quotidianamente per le strade di Poggio, rendendo sardonica anche l'ironia che certe affermazioni immancabilmente suscitano.

In questo messaggio troviamo i soliti elementi che caratterizzano da anni le comunicazioni del CdA; emerge chiaramente il tentativo di minimizzare i problemi, di scaricare su altri le proprie manchevolezze, di omettere le informazioni scomode. Vi sono poi dei clamorosi voltafaccia rispetto a quanto gli stessi autori del ciclostile hanno affermato solo pochi mesi or sono.

"Le ultime notizie apparse sulla stampa mi inducono a inviare ai soci una breve informativa sui fatti più rilevanti che riguardano la nostra comunità". Chi scrive non è un Imperatore del Regno del Sol Levante che decide magnanimanente di informare i sudditi quando e come gli aggrada, ma il presidente della Cooperativa Poggio dei Pini, istituzione dotata di uno Statuto che recita:

Articolo 62
Con periodicità almeno bimestrale sarà inviato ai soci un notiziario contenente sintetiche notizie sulle più importanti deliberazioni assunte dagli Organi Sociali, escluse le materie la cui riservatezza è necessaria a tutela degli interessi della Cooperativa. Sarà altresì data comunicazione delle principali attività in corso, nonché delle proposte o richieste di interesse
generale inviate dai soci e delle conseguenti decisioni assunte.

Se ne dovrebbe dedurre, se lo Statuto non venisse regolarmente disatteso, che l'informazione nei confronti dei soci sia un OBBLIGO per il CdA e non, come sembrerebbe anche da queste poche scarne righe, un gesto di cortesia, perdipiù stimolato da "notizie apparse sulla stampa locale". Giudicate voi, comunque, se questa misera pagina contiene realmente informazioni sulle "attività e delibere" previste dal nostro Statuto. Avete capito qualcosa su cosa ha fatto la Cooperativa negli ultimi due mesi?

Apprendiamo quindi che la Cooperativa ha espresso "al più alto livello delle istituzioni pubbliche sarde" la "difesa del il laghetto come bene identitario di Poggio dei Pini e risorsa strategico contro gli incendi", il "superamento dell'isolamento di Pauliara" e il "riordino idrogeologico di tutto il comprensorio".

Ci si riferisce, evidentemente, all'incontro "segreto" tenuto tra alcuni rapprsentanti del CdA e Renato Soru. In novembre lo stesso Soru è intervenuto ad un incontro tenutosi nella chiesa di Frutti d'Oro al quale è stata invitata tutta la popolazione interessata dall'evento alluvionale. Per conoscere i problemi di Poggio è invece meglio che i soci e i residenti vengano tenuti alla larga. Altro stile. Eppure la trasparenza è anche una garanzia per chi amministra. E' molto più facile credere alle cose che si sentono con le proprie orecchie piuttosto che a uno striminzito foglietto come questo. Si tratta, inoltre, del futuro delle nostre case e dei luoghi in cui viviamo.

Il CdA afferma di avere difeso il bene identitario costituito dal lago, di essersi attivato per risolvere l'isolamento di Pauliara e addirittura di interessarsi al dissesto idrogeologico. Parole.
In realtà l'utilità della diga, che come ben ricordate ha subito pesanti attacchi, è stata quotidianamente difesa in primo luogo dalle pagine di questo blog e altre persone che nei quotidiani e in vari siti internet, con dati scientifici alla mano, hanno contrastato l'ignorante sindrome di "Su Vajonti", contribuendo a ristabilire la verità su una infrastruttura idraulica che svolge un ruolo di grande rilievo non solo dal punto di vista ambientale ma anche per l'azione frenante che esercita sulle piene. La Cooperativa, se non ricordo male, era quella che non riusciva neanche a parlare con il Genio Civile ed è la stessa che, invece di parlare e basta, avrebbe dovuto meglio esercitare il suo ruolo di concessionario dell'invaso. Un invaso che, nonostante un evento alluvionale che risale a soli 9 anni fa, disponeva di un canale sfioratore inedeguato e avrebbe potuto essere supportato da qualche misura che aumentasse la sicurezza in caso di piene eccezionali. I soldi abbiamo preferito spenderli in consulenze legali.

Anche per il problema dell'isolamento di Pauliara mi risulta che la Cooperativa abbia inviato una lettera al sindaco in data 18 dicembre, quasi due mesi dopo l'alluvione e molto tempo dopo che questo blog aveva anticipato la necessità di una soluzione che appariva rapida ed economica. Una petizione firmata dai residenti esasperati aveva già raggiunto gli uffici comunali. Ma allora cosa ha fatto la Cooperativa, con tutti i suoi mezzi, per consentire l'attraversamento del rio?
Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, è ben nota la competenza del Consiglio in questa materia, basta vedere dove sono stati posizionati i lotti nella variante bocciata.

"In questo quadro si è aperta una discussione sull'eventuale cessione delle reti fognarie e idriche ed in prospettiva della rete stradale e dell'illuminazione pubblica".
Ma di quale discussione si sta parlando? Chi vi partecipa?
Si lo so che prima o poi i soci dovranno esprimersi con un referendum (previsto dallo statuto). Dovranno quindi votare ma non devono partecipare alla discussione. Strano modo di intendere la democrazia. Si tratta del solito modo di trattare i soci come sudditi stupidi oppure si cerca di ottenere una deliberazione poco informata e consapevole?

Comunque apprendiamo che si ipotizza la cessione delle infrastrutture (fognature, acquedotto, strade) agli enti pubblici preposti alla loro gestione. Pensate, proprio come avviene in tutto il territorio nazionale, di cui Poggio dei Pini fa parte e al quale i suoi cittadini versano le proprie tasse.

Mi sembra di poter dire che questa soluzione, sostenuta da numerosi soci, fosse stata recentemente ostacolata dal CdA che proponeva, in alternativa, il completo rifacimento a nostre spese di tutte le infrastrutture. Ricorderete anche che per questa operazione si rendevano necessari 15 milioni di euro e che per ottenere questi soldi i nostri amministratori "ambientalisti" erano costretti sacrificare le aree verdi interne di Poggio ed arrampicarsi con le case su costoni montani attualmente boscati.

Ma se tutti questi soldi non servono più allora perche insistere con questa variante e con le sue 200 nuove abitazioni da edificare in una zona idrogeologicamente così delicata e di pregio ambientale? Portiamo pazienza, prima o poi un ciclostile ci informerà. Curioso leggere che il ricorso al TAR, l'ennesimo ricorso per la cui stesura noi soci non siamo mai in grado di conoscere le relative spese legali, ha avuto un esito positivo. In realtà obbligherà la Regione a confermare la sua bocciatura. Anche senza essere degli esperti, avete visto le mappe di dettaglio della variante e avete visto all'opera la forza della natura in quegli stessi luoghi. Come si può solamente ipotizzare che quei lotti piazzati a poca distanza dalla furia della piena (in qualche caso dentro) possano essere approvati? Come si può immaginare che tutte le normative che prevedono la protezione della vegetazione vengano disattese per approvare la "variante"?

Sembrerebbe un'assurdo e dispendioso spreco di risorse. Ma allora perchè viene portata avanti questa battaglia persa? La scelta, ci viene detto, era obbligata, per tutelare il bene dei soci. Quindi questi signori si fanno portatori e difensori dei nostri interessi, come è nel loro mandato. Quanta generosità.
Quindi continuiamo a spendere centinaia di miglia di euro in spese legali per tutelare i nostri interessi. Quindi ci facciamo in quattro affinchè il nostro patrimonio verde venga edificato per tutelare i nostri interessi. Scusate ma io questo non riesco proprio a capirlo.

127 commenti:

francomagi ha detto...

Veramente incredibile! quando pensi che abbiano raggiunto il fondo, si apre il doppiofondo.
Quel che più sconcerta è l'utilizzo strumentale anche delle sciagure per tentare di nascondere la verità (vedi, ad esempio, caso antenne, nel quale avevano scagliato taluno ad affermare che erano provvisiorie, mentre in verità erano definitive).

Franco Magi

Piergiorgio ha detto...

Nella lettera allegata (volantino cooperativa prot. 1493) si legge:
"decisioni importanti sul futuro della cooperativa che dovranno trovare la sede più autorevole di deliberazione nello strumento del referendum previsto dal nostro statuto"
La frase mi risuona un po male visto che proprio questo CDA a disatteso i referendum fatti (antenne) e non ha convocato referendum per questioni importanti(variante).
Se la variante non è importante cosa lo è?

Sono ignorante ma si parla dell'esito positivo del ricorso al TAR, ma allora la variante è approvata?

Se "le decisioni importanti coinvolgono tutti" come mai nessuno mi ha chiesto se voglio vivere con un antenna sopra la testa?

Invece degli auguri avrei preferito delle risposte.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Piergiorgio per la precisione un referendum dedicato alla variante è stato fatto, ma nessuno dimentica che:
- è stato fatto in seguito all'emanazione della variante e non prima come avrebbe dovuto essere
- è stato prodotto un referendum con un quesito ambiguo in seguito all'annullamento di un altro referendum richiesto dai soci
- il referendum tenutosi in gennaio, date queste premesse, ha registrato la partecipazione di una minoranza di soci

francomagi ha detto...

il referendum (farsa) è stato fatto, ma la vera farsa è che è anche stato completamente disatteso, posto che i dati di fatto confermano in modo inequivocabile che l'obiettivo degli attuali amministratori continua ad essere quello di urbanizzare anche le pinete storiche (vedi ricorso).
Ma a tacer d'altro, Vi fidate di un Presidente che dopo aver nel 2000 chiesto ed ottenuto la indizione di un referendum sulle antenne, dopo che il medesimo aveva ottenuto un esito bulgaro, lo disattende infischiandosene della volontà dei Soci?
Capirai cosa è la delibera di un Cda da lui stesso presieduto!
Non sentono imbarazzo, non provano sentimenti di pudore, hanno un modo di interpretare la vita che è certamente diverso dal mio.

Franco Magi

Piergiorgio ha detto...

Giorgio hai ragione è stato fatto un referendum ma non sula variante, su una minima parte e in modo ambiguo (si chiedeva di votare la variante integrale o la stessa con la promessa dell'esclusione di lotti nelle pinete).

Il referendum chiesto da molti soci è stato annullato e sostituito da quello del CDA.

Nel post precedente ho fatto un errore, mi è stato chiesto se volevo le antenne con un regolare referendum: ho risposto di NO come la maggioranza dei soci, cosa è successo:
la stessa persona che ha promosso il referendum ha firmato per il contratto.

La stessa persona ora mi viene a dire (o meglio leggo la lettera perché a casa non ho ancora ricevuto nulla) che il referendum è uno strumento previsto dal nostro statuto...
Ma allora lo statuto va interpretato a seconda della carica che si occupa nel CDA.

Anonimo ha detto...

Premesso che le considerazioni espresse, sulla base della presentazione tendenziosa del fatto, possono essere sicuramente condivisibili, mi chiedo e vi chiedo: è possibile che la telefonia mobile a Poggio dei Pini possa funzionare senza le antenne?
Quali sono le soluzioni che conviene adottare ?

Luca Madeddu

silvio ceccarelli ha detto...

Il presidente immobiliarista a capo di un c.d.a. immobiliarista continua a ripetere che il suo e loro dovere è tutelare il patrimonio che è un bene di tutti i soci. Per questo fa un ricorso al TAR contro una legittima decisione della Regione. Se la Regione ha tenuto un atteggiamento comunque interlocutorio, lasciando aperta la possibilità di modificare l'obbrobrio che gli è stato proposto, è presumibilmente dipeso dai conflitti di interesse rappresentati dai membri che componevano l' organismo regionale chiamato a pronunciarsi (da qualche parte ho letto i nomi dei dirigenti regionali chiamati a giudicare sull'ammissibilità della variante. Se non vado errato erano presenti alcuni abitanti di Poggio). Il ricorso al TAR non era l'unica soluzione proponibile. E' stata un tentativo di forzatura, maldestro e arrogante. Hanno tentato a tutti i costi di far passare la maxi variante. Se per caso il TAR avessse abboccato, con spudorata destrezza, avrebbero preteso dal Comune il rispetto della delibera in barba alle comunicazioni formali.

Qualcuno sosterrà che non si deve fare il processo alle intenzioni. Ma Andreotti insegna che non bisogna pensar male, ma qualche volta ci si azzecca.

Comunque questo presidente così permaloso e caparbio ma, evidentemente senza pudore, che avrebbe dovuto dimettersi dopo la bocciatura della variante, elaborata in totale dispregio delle Leggi vigenti in materia, da parte della Regione, ma ancora più grave per la bocciatura da parte di un gran numero di soci, sicuramente più accorti e sensibili ai veri interessi della nostra collettività, è arrivato al termine del suo mandato, rimane in carica solo per l'ordinaria amministrazione. Auguriamoci che in questi mesi che ci separano dalla prossima consultazione non estragga dal cilindro qualche sorpresa. Chi può vigili.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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Sandro Atzeni ha detto...

Devo confessarvi una mia impressione circa la considerazione in cui sono tenuti coloro che protestano o scrivono qui visto che sono sempre gli stessi quattro gatti e che non amentano mai (credo che molti abbiano timore di esporsi, a che non si capisce) ho l'idea che siano visti come dei ragazzacci un poco fastidiosi e impertinenti che è meglio lasciar sfogare poichè tanto seguito non hanno, insomma le solite pecore nere che esistono in tutte le famiglie. Allo scopo di dimostrare che non è proprio cosi', sarebbe il caso di stilare un elenco di tutte le nefandezze perpetrate negli ultimi tempi e chiedere le firme su quell'elenco e non su casi singoli come il guado o il ricorso al TAR o il referendum poichè chi è ineressato al guado perchè abita a Pauliara magari è favorevole al posizionamento antenne visto che direttamente non ne soffre e riceve il segnale anche dentro il cesso. E' importante che tutti gli abitanti capiscano che la solidarietà è importante perchè altrimenti noi della 58 in futuro potremmo non sentirci obbligati a firmare e protestare ad esmpio se un domani si rendesse necessario per legge( e chi lo sa?) un impianto di pretrattamento acque reflue che serva la lotizzazione ( cosa che appesterebbe un'area elevata) o una rete di sottoservizi invadenti per servire la nuova 195 o ancora passaggio di elettrocondutture ad alta tensione o chissa cos'altro di cui neppure immaginiamo e che potrebero portare soldi se si ragiona con la cultura del denaro e non con quella di qualità di vita. Spesso le persone sono poco avezze ad interessarsi ai fatti che non li coinvolgono direttamente e questo è il punto di forza che spinge gli "altolocati" ad ignorare la sudditanza e per salvare le apparenze indicono referendum che in cuor loro sanno già contare meno del prodotto delle cloache.

Sandro Atzeni ha detto...

Fossi stato Luca Madeddu avrei avuto VERGOGNA dell'ultimo intervento con cui si è rimangiato tutto quello stragiurato nei giorni scorsi. Non ha fatto altro che confermare la penosa impressione avuta durante la distribuzione dell'acqua nel periodo dell'emergenza. VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca ti invito a maggior chiarezza e ti faccio una domanda ti assicuro non essere "tendenziosa":

- senza quell'antezza i cellulari non prendono? (dettagli: quali operatori e in che zone)

ovviamente nessuna argomentazione toglie il fatto che il cdA, in presenza di una chiara indicazione dei soci espressa con il referendum, non poteva deliberare in silenzio quell'intervento.

Sandro Atzeni ha detto...

Io ti rispondo che se la copertura c'è stata per tanti anni non si capisce per quale motivo debba venire incrementata a dismisurà, per parlare basta una sola tacca di segnale o no.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Sandro è vero che il numero delle persone che scrivono è molto ridotto rispetto al numero delle persone che leggono. E' sempre, a Poggio come a New York, ridotto anche il numero di persone che sentono a necessità di partecipare attivamente alle costruzione della società in cui vivono, rispetto a quelli che si limitano a guardare. Sinceramente a me questo sembra normale.

Certamente a Poggio, che è comunque un piccolo paese, ci sono anche menefreghisti e persone che non desiderano esporsi per motivi che vanno dal desiderio del quieto vivere all'interesse personale.
Anche questo non lo trovo sorprendente.

Attenzione però a non confondere la partecipazione diretta con il consenso. La gente non è stupida e ha capito molte cose anche stando in silenzio.

Ti ricordo che un anno fa, quando le nefandezze a cui tu ti riferisci erano anche meno, circa 250 soci hanno appoggiato le azioni di protesta del Comitato per lo Sviluppo sostenibile.
In questo anno sono emerse ulteriori irregolarità commesse dal CdA (sanzionate dagli enti preposti) e dovrebbe esseresi ulteriormente irrobustita la consapevolezza di quanto sia deleteria, anche dal punto di vista economico, una gestione così antiquata e inappropriata della cosa pubblica.
Mi rendo conto che ci sono anche degli interessi personali in gioco, vincoli di amicizia, parentela o interessi professionali.
E' fastidioso essere guardati storto da Tizio o da Caio però che vuoi che ti dica. Se qualcuno ti guarderà storto, caro Sandro, forse altri dieci ti guarderanno con simpatia e tu saprai, dentro di te, di avere fatto qualcosa di concreto per migliorare, anche se di poco, il mondo in cui vivi.
E' proprio così. Anche se siamo tutti potenzialmente amanti del quieto vivere, qualcuno si trasforma in "ragazzo facinoroso" quando è stanco di essere preso in giro. Ti ricordo che sino a un anno fa anche i "facinorosi" di oggi se ne stavano tranquilli ad assistere alla dilapidazione dei proventi del patrimonio immbobiliare della Cooperativa.
Poi i soldi sono finiti ed è arrivato qualcuno a dirti che devono radere al suolo la pineta in cui sei cresciuto... sembra una brutta fiaba ma è invece l'amara realtà.
Hai ragione Sandro, forse è il caso che qualcun'altro si svegli dal sonno.

Sandro Atzeni ha detto...

Tutto esatto, ma siccome al momento opportuno la memoria potrebbe dimostrarsi fallace o quantomeno accorciarsi un pochino, sarebbe il caso di stilare un "memorandum" molto salutare da far leggere ogni tanto. A scanso di equivoci, io fra quei 250 c'ero nonostante non avessi ricevuto il vostro foglio informativo sono stato avvisato da una vicina molto combattiva che era stata prevista anche la vendita dei lotti dietro le nostre case, puoi immaginare quanto me ne sia infischiato visto che questa strada è già abbondantemente frequentata quanto la via Roma a mezzogiorno. Però è giusto che ti dica anche che in precedenza ero fra quelli che non volevano cedere al comune i servizi, semplicemente per il fatto di non dovere sottostare a grossolane inefficienze nella gestione e nella manutenzione da parte di una sempre manchevole amministrazione pubblica. I tempi sono cambiati e le idee pure.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Mi aspetto di tutto Sandro, anche l'autolesionismo.
Cambiare idea è segno di crescita.
Io non mi aspetto nessun cambiamento dai non pochi portatori di interessi personali, da chi è interessato alle progettazioni legate a queste 200 case e dai relativi appalti, da chi ha investito tempo e danaro per tenersi buone le persone che decidono e oggi si aspetta di vedere ripagata la propria piaggeria, non mi aspetto che cambino idea i soci a cui erano stati promessi i lotti più ambiti, come nemmeno i familiari dei consiglieri di amministrazione o chi aspira a diventare tale.
Mi aspetto che cambi idea chi ha avuto timore di cambiare per amore del quieto vivere e che ha sperato che la situazione non fosse grave.
Mi aspetto che cambi idea chi ha pensato che gli attuali consiglieri di amministrazione fossero pozzi di sapienza e capacità, difficili da sostituire. In realtà fare meglio sarà facile per chiunque.
La cooperativa, che fortunatamente ancora esiste, e la cooperazione (che invece è defunta da tempo) rappresentano un valore da salvaguardare.
Bisogna però trovare altri obiettivi perche costruire sino alla cima delle montagne non solo non è conveniente, ma proprio non si può.
In realtà chi sta ammazzando la cooperativa è proprio chi oggi afferma di difenderla. Nel 1965 Poggio dei Pini è stata FONDATA, nel 2008 è stata SFONDATA. Pertanto se chi ha messo la prima pietra viene chiamato fondatore, forse qualcuno oggi dovrebbe fregiarsi del titolo di "socio sfondatore".

giacomo ha detto...

anche " affondatore "

Piergiorgio ha detto...

Luca di quale presentazione tendenziosa parli?
Se hai elementi concreti esponili non continuare a prendere in giro la gente.

Ti sei sempre vantato che hai dato un contributo notevole alla protezione dell'ambiente con il GRUSAP e ora ci vieni a dire
"mi chiedo e vi chiedo: è possibile che la telefonia mobile a Poggio dei Pini possa funzionare senza le antenne?" giustificando in tal modo l'antenna.

Guarda che proteggere l'ambiente non significa solo spegnere gli incendi?

Con questa tua frase giustifichi qualsiasi forma di inquinamento ambientale perché viviamo in un era consumistica, siamo sommersi dai rifiuti, l'aria e carica si sostanze volatili inquinanti, la CO2 contribuisce all'innalzamento della temperatura e allo stravolgimento del clima, senza parlare dall'inquinamento acustico e elettromagnetico.

Siccome la CO2 e le polveri sottili ecc. sono prodotte dalle industrie, dal riscaldamento, dalle auto, continuiamo ad inquinare con auto, petrolio, apparati eletronici...

Guardando il problema in quest'ottica hai ragione, allora perché l'antenna non la fai installare sulla collinetta dietro casa tua o nel tuo terreno così ci guadagni ben 6000 euro l'anno.

giacomo ha detto...

Ciao, prima di tutto per installare delle antenne inquinanti andrebbe fatto uno studio, dovrebbe esserci un esperto del settore che rilascia una certificazione di idoneità, bisognerebbe sentire il volere della gente che vi abita nelle vicinanze e infine andrebbe fatta una valutazione economica, sondando il mercato e il settore.


Luca alcune delle alternative le ho espresse qui alcuni giorni fa, la prima è che tim e vodafone mettono o metteranno antenne unificate, la seconda è che di posti utili se ne possono trovare tanti, la terza è che a prescindere da dove le mettiamo va rispettato il volere popolare ( e torna!! ) e che quindi se al Poggio si decidesse di non mettere antenne non se ne dovrebbero mettere, siccome si era gia deciso in senso negativo cioè di non metterne, il presidente e tutto il cda avrebbero dovuto dire a tutti, cari abitanti vista la situazione attuale siamo orientati per rivedere il discorso delle antenne a pagamento, etc etc. e poi si sarebbero dovuti compiere i passi che ho gia citato all'inzio, sempre dando la parola ultima alla popolazione, iter lungo? si ma si fa così, altre strade mettono a rischio oltre che la salute la Cooperativa stessa, di fatto gia avvenuto.

Quando mancano il buon senso e il buon gusto, non basta essere esperti in qualechessia settore, non si è capaci a priori, non ci sono altre alternative, purtroppo è la dura realtà, è un pò come colui che voleva fare il parco giochi per i bambini sotto la diga piccola, la musica è la stessa e ricordo che per giusto volere del ex presidente Gianni Pittaluga lo stesso parco giochi venne fatto in una posizione sicura e idonea.

La realtà è che siamo arrivati al capolinea e che a Poggio bisognerebbe cambiare e ringiovanire il cda, senza metterci delle pecorelle o degli alza palette anche se giovani, perchè così facendo hanno dimostrato di non essere liberi e di conseguenza di non apportare delle eventuali nuove idee, consigli, dubbi, perplessità e proposte, davvero un fatto negativo per la realtà poggina, meglio gli scontri ma sempre nel merito delle cose, altrimenti è il caso di dire che trattasi di "elettroencefalogramma piatto" .


ciao Giacomo

silvio ceccarelli ha detto...

A proposito di antenne e degli affari realizzati dagli amministratori in tempi passati.
Per chi non lo sapesse ad inizio lottizzazione erano previsti tre condomini in verticale denominati torri. Due nelle zone A2-A3 ed uno, il più rappresentativo sarebbe stato da collocare nella collina sopra l'asilo e la scuola media. Nelle more della realizzazione di queste opere, probabilmente su richiesta di un'emittente televisiva, il c.d.a. decideva di affittare l'area per il collocamento di un'antenna (mi sembra di ricordare si parlasse di Videolina) ad un prezzo veramente da saldo.
Quando sotto la presidenza Pittaluga si cominciò a pensare alle nuove aree da lottizzare sorse la necessità di sfrattare il locatore delle antenne. Sapete cosa scoprì l'Avvocato Pittaluga mentre seguiva l'operazione di sfratto? Ebbene la società locataria subaffittava il segnale ad altre otto reti private realizzando per diversi anni dei bei guadagni favorita dal disinterese del locatore (coop.poggio dei pini). Di questo però non possiamo incolpare calvisi.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Non conoscevo questa informazione data da Silvio sulle antenne che rappresenta l'ennesimo esempio di spreco e cattiva gestione.
Ritorniamo sempre li: la gestione di pochi incompetenti consente la concentrazione del "potere" con i reltivi vantaggi che ne scaturiscono ma causa danni enormi alla collettività.

gianleonardo corda ha detto...

Sig.Luca Madeddu, il sistema telefonico cellulare funziona a cosidette celle. Esse sono in realtà delle areee di forma solitamente esagonale, occupate da altrettanti ripetitori di segnale. Da anni i telefoni cellulari di tutte le compagnie ricevono regolarmente il segnale in tutta Poggio dei Pini, tuttavia la necessità delle compagnie telefoniche non si esauriscono mai, fino a richiedere, come oggi, di istallare nuovi ripetitori al fine di soddisfare l'esigenza di aumentare il raggio di azione degli stessi (ed i guadagni) e quindi la potenza di emissione, rendendo ancora più nocive le emissioni. Il pericolo maggiore, come è ovvio, lo incontrano le persone che vivono o sostano nelle immediate vicinanze degli impianti. Lei si chiede se senza quella antenna i telefonini possano funzionare. Usando un pò la memoria avrebbe potuto evitare la domanda, trovando da solo la risposta. La TIM ha solo bisogno di aumentare la potenza del segnale, ed il modestissimo affitto che paga lo recupera dopo circa un'ora di funzionamento del suo ripetitore. Comunque, indipendentemente dalle ragioni tecniche, non ritengo giusto che il proprietario, o amministratore pro tempore di un territorio, possa arrogarsi il diritto di decidere anche sulla salute delle persone che in quel territorio non vi abitano. Mi riferisco per esempio ai bambini della scuola materna ed ai ragazzi della scuola media. Non tutti abitano a Poggio, ma tutti, sicuramente, sono investiti dalle onde elettromagnetiche che Voi amministratori avete deciso di imporre alla popolazione, autorizzando l'ubicazione degli impianti.
La invito ad informarsi in modo meno superficiale, magari utilizzando al meglio le risorse che il web mette a disposizione, prima di esprimere valutazioni o giudicare faziose le opinioni, fondate, dei suoi interlocutori solamente perchè Lei, o chi per Lei, non le condivide.

francomagi ha detto...

Ciao Sandro,
io non mi preoccuperei più di tanto.
Probabilmente siamo noi a sopravvalutarli, anche nella assemblea della revoca un Consigliere normale si sarebbe comunque dimesso dalla vergogna, loro invece hanno voluto interpretare il "votare di non votare" come una fiducia nel loro operato.
Voto tra l'altro influenzato dalla grande presa in giro della simulazione della eliminazione dei lotti dalle pinete e dalla ridicola e risibile minaccia di possibili azioni legali.
Posso assicurarTi che moltissimi dei quali - in assoluta buona fede e solo per evitare insanabili fratture - hanno votato per non votare hanno cambiato completamente idea.
Bada che io stesso (e mi sono testimoni i molti che hanno partecipato alle riunioni) ero contrario alla revoca, ma non perché non meritassero di essere revocati, ovvero perché non sussistessero motivi di giusta causa di revoca (erano ampiamente giustificati i motivi ed oggi, probabilmente, ci sarebbe una vagonata di motivi di giusta causa), ma perché conosco il loro operare.
Che dà i frutti (???) nell'immediato, ma che alla lunga si rivela poco lungimirante. Che naviga tra sospetti, anonime, insinuazioni, allusioni etc… e che confida nella stanchezza degli interlocutori e nel loro abbandono.
E che sfrutta l’immagine di persone della cui onorabilità nessuno discute, per fare scudo alla loro impopolarità.
Ti ricordo inoltre che 2 anni fa sembrava impossibile anche contestare il loro operato, si erano costruiti una cappa di paura con le loro minacce ed avevano tentato di accreditarsi quali profondi conoscitori del diritto.
Si ergevano a unici depositari della verità dei fatti.
Oggi sono esposti al ridicolo, credimi che tutta la Comunità è consapevole di ciò che avviene.
O quasi.
Rimarrà sempre uno zoccolo duro (che stimo al massimo in un 10/15%) che li sosterrà sempre e comunque, non certamente per ragioni di merito.
Uno di questi rappresentanti è, ad esempio, l’amico “Liucca”.
Ma è un bene, può essere anche questa una risorsa.
E bisognerà evitare ogni altra potenziale lacerazione, occorrerà fare una “campagna elettorale” di basso profilo, evitando di recepire le varie insinuazioni, anonime, illazioni etc. che certamente taluni porranno in essere, proprio perché privi di elementi di merito.
Ma io confido e sono sicuro della intelligenza dei poggini.
Ed essendo un grande ammiratore della democrazia Inglese, mi piace sempre ricordare questa frase del primo ministro inglese grazie al quale molti di noi non battono il passo dell’oca.
Quando dissero Winston Churchill, premier Inglese, che vi erano cretini in Parlamento, lui disse meno male - è la prova che siamo una democrazia rappresentativa - siccome ci sono cretini in Inghilterra è giusto che siano rappresentati.

Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Franco hai detto giusto. Ci sono persone che erano titubanti per i motivi che hai detto tu ma anche perchè, non vedendo un gruppo alternativo di persone che si proponevano in alternativa agli attuali amministratori, ha avuto paura di cadere nel nulla.
Secondo me questo timore esiste ancora ed è pertanto necessario che si formi una proposta alternativa.
Non ci vuole molto. Non riesco a pensare a nessuna possibile compagine che sia in grado di compiere i disastri realizzati da questi signori e da alcuno loro predecessori da cui hanno preso il testimone. E' però necessario che le persone che hanno a cuore questo posto decidano di dedicare un pò del proprio tempo per realizzare questa indispensabile inversione di rotta.
L'"armiamoci e partite" è un brutto vizio italico che è sempre dietro l'angolo quando c'è da realizzare qualcosa.

Anonimo ha detto...

Giorgio
in tutta onestà non so cosa risponderti! La mia era una domanda.
Non si vogliono le antenne, i telefoni funzionano senza antenne? Se non dovessero funzionare siamo disposti a restare senza cellulari? Se le antenne le mettessero al confine di Poggio dei Pini l'inquinamento elettromagnetico (di cui non so nulla) sarebbe minore?
Sono io che ti rassicuro,non il contrario, la mia è solo una domanda !

Sandro Atzeni

prima che Lei mi possa dire “Vergogna” sarebbe meglio che si facesse un esame di coscienza, che si mettesse a disposizione della comunità in cui vive, e soprattutto che avesse le palle di affrontare le persone faccia a faccia.
Visto che lei la distribuzione dell'acqua l'avrebbe saputa organizzare meglio, perché non si è fatto avanti? Le posso assicurare che rifornire le cisterne di tutti gli abitanti di poggio, con una parte isolata, quella di pauliara, e restando spesso senza volontari che coadiuvassero gli autisti delle autobotti, non è facile come sembra. Inoltre visto che siamo in argomento sappia che molte persone che chiamavano per farsi riempire la cisterna lamentando che fosse vuota, in realtà l'avevano piena a metà e spesso si trattava di cisterne da 1000/2000 litri. Si faccia le sue riflessioni.
Visto che lei è cosi bravo e cooperativista tanto da infischiarsene di tutto quello che accade fuori da casa sua basti che quello che accade fuori non tocchi il suo giardino, perché non da un occhiata alla autorizzazione edilizia rilasciata dal comune di Capoterra per questa antenna e non si rende conto da solo che quella bella antenna che si trova sopra la sua testa è stata fatta mettere dal comune di Capoterra per la situazione di emergenza?Perché non va a domandare per quale motivo hanno dato un autorizzazione provvisoria della durata di un anno rinnovabile di un altro anno? Quella antenna e quel contratto sono due cose completamente separate. Se lei avesse accolto il mio invito, si sarebbe potuto rendere personalmente conto di come stanno le cose ma i fatti dimostrano che ha preferito infischiarsene ed in fondo la capisco, sputare sentenze e muovere critiche in un blog è molto facile e per molti gratificante.
Buon divertimento.

Silvio Cecarelli

Considerato che un giorno mi ha paragonato a emilio fede, adesso io mi domando: ma lei è per caso diventato il manipolatore della disinformazione per emulare berlusconi?
Ma come si fa a dire che le strade sono state usucapite e quindi sono del comune?
Ma chi le ha detto che la variante è stata bocciata? Ma che fantasticherie va scrivendo?
Guardi, se lei sta cercando di convincere qualcuno nella speranza che ci creda, conosco il gioco, lo ha fatto anche berlusconi; sa come si chiama questo gioco?profezia che si auto-adempie. Provi ad argomentare meglio le sue affermazioni senza dimenticare che il mondo ha delle regole che sono scritte e valgono anche se lei non le condivide.
Tra l'altro pare che il prolungamento della società, da lei non condiviso, non coincida neanche con la visione di molti altri che scrivono in questo blog i quali hanno proposto diverse forme di indebitamento per risolvere alcuni problemi! Come poi ripagare quei debiti e tutto un altro discorso!
Di certo la durata della società ne è un requisito indispensabile.
Bello poi il suo modo di vedere la coperativa: trasformiamola in una cooperativa che curi il verde! Di certo ne avranno un vantaggio i B&B.



Guarda Piergiorgio che la mia era una semplice domanda e per tua informazione le antenne ci sono anche dietro casa mia! Le stesse di cui si lamenta Gianleonardo il quale mi informa che le celle sono di una certa forma....grazie ma i principi della trasmissione gsm li conoscevo da tempo, ma tutto ciò non risponde alla mia domanda!
Mi sta dicendo che se eliminassimo tutte le antenne di poggio i telefoni funzionerebbero ugualmente? Ripropongo la domanda perché qui, si è soliti muovere critiche, promuovere bei propositi da me considerati a tratti populisti e propagandistici ma, poi, quando bisogna venire al dunque tutto tace. Allora? La telefonia funziona ugualmente? Badi, nel momento in cui avrà il piacere di scrivere, non dimentichi che ci sono altri 800 soci che usano i telefoni.
Io mi informo prima di parlare; impari a farlo in modo adeguato anche lei. A quel punto si potrebbe cominciare a parlare del futuro di Poggio in maniera meno polemica e più costruttiva.


Giorgio

Ma la finisci di menarla con sta storia della disinformazione? Guarda che i fatti dimostrano tutto il contrario! Anche se non lo vuoi ammettere.
Perché non fai un articolo è parli della democrazia?magari comprendi davvero di cosa si tratta e non usi più questo termine in maniera impropria.




Franco

Anche io conosco un detto: chi è causa del suo male pianga se stesso


Luca Madeddu

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
giacomo ha detto...

Ciao, non portare la questione dove vuoi tu Luca, le antenne vicino alle abitazioni non le vogliamo, e quindi le toglieremo, il punto sta tutto qui, poi per l'ubicazione verrà scelto un punto unico e lontano dalle case, prima di aver rifatto un altro referendum che probabilmente le abbrogherà se non verranno messe in luoghi idonei, il tutto sempre con il consenso della popolazione.

Gli 800 soci le vogliono lontane dalle abitazioni, non usiamo a nostro vantagio i numeri, anzi proporrei di rifare un referendum subito per le antenne.

Si metterà un'antenna unica per i due gestori e si metterà lontana dalle abitazioni, fine dei casini.

Poi scusa ...l'antenna in questione è dentro il territorio di Poggio dei Pini o nel territorio comunale???.



ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Claudio per cortesia argomenti e non invettive

Anonimo ha detto...

Ok Giorgio,

come vuoi tu.

Luca perchè il problema di rimanere senza antenne lo stai proponendo adesso e non quando è stato sollevato il problema?

Perchè sei andato a dire che la cooperativa non aveva approvato alcuna antenna?

Cosa è per Te la democrazia?


Ciao
Claudio Magi

giacomo ha detto...

g

:)

Sandro Atzeni ha detto...

Poichè tra le domande e le risposte condite da invettive è trascorso un bel po' di tempo si suppone che il nostro interlocutore sig. Luca Madeddu si sia lungamente consultato e poi dopo avere preso appunti abbia sciorinato questa sequela inconsistente di obiezioni, ebbene mi soffermerò su quelle che mi riguardano poichè non ritengo le altre di mia pertinenza degne di attenzione. Torniamo alla distribuzione dell'acqua: troppo facile dopo avere fallito dire "perchè non ci hai pensato tu"
Sapete tutti che nei giorni successivi al disastro, le condotte idriche erano rotte e c’ era stato dato un numero di telefono che faceva capo a tale Luca Madeddu "coordinatore del servizio di emergenza" . Quando telefonavi per il rifornimento sapete che cosa rispondeva? " Abbia pazienza, stiamo facendo il possibile (????) e non facciamo prenotazioni di rifornimento, faccia una cosa: vada in giro, quando vede un'autobotte, la fermi e se la porti a casa per farsi rifornire" Bella ed edificante risposta data da un vero organizzatore. Come se noi non avessimo altro da fare che dare la caccia alle autobotti e magari litigare per le precedenze, quindi tutti insistevamo che si facesse un ordine distributivo e alle nostre insistenze allora faceva finta di cedere e prendeva il nome e l'indirizzo e prometteva l’invio del rifornimento. Ebbene, ci ha preso per il culo tutti, non ha mai mandato una goccia d'acqua a nessuno (tutti coloro a cui ho domandato mi hanno dato medesima risposta). Guardi bene sig. Luca Madeddu che io non ho paura di lei, l'ho affrontata a viso aperto davanti agli addetti della protezione civile protestando contro il modo pressapochista, disorganizzato e indisponente di gestire l'emergenza, lei ha scaricato le responsabilità su altri e quando le ho chiesto chi fossero mi ha dato un numero di telefono FALSO della protezione civile per liberarsi del sottoscritto. Il numero era falso!!! Adesso mi viene a dire che la concessione provvisoria è “solo”della durata di un anno e rinnovabile perché è possibile che fra un ano l’emergenza non sia terminata?????? E dice anche che la concessione edilizia è un’altra cosa? Ma guarda noi fessi che non ce n’eravamo accorti e allora visto che è cosi’ bene informato ci faccia sapere dove sta il terreno distinto in catasto al foglio 29 mappale 837 zona S. Barbara, se è lontano almeno 500 metri dalle case, non dalla mia ma da tutte le case, le sue quotazioni risaliranno fra tutta poggio. Non amo che si pontifichi senza produrre prove e testimonianze, in cuor suo lei sa bene se sta bleffando o no quindi non sarò io a dirle di vergognarsi ma la sua stessa coscienza.

Sandro Atzeni ha detto...

Cari promotori del gruppo, frequentatori del blog, mi sono stufato di questa interminabile sequela di menzogne, per cortesia, come ha detto Giorgio, tirate fuori questa nuova squadra di candidati all'amministrazione in modo che possiamo avere gli interlocutori diretti con cui parlare e con cui scambiare opinioni e vedute.

francomagi ha detto...

Ciao Luca,
sono in sincero imbarazzo nel risponderTi: se il Comune ha dato la autorizzazione provvisoria è perché la TIM la ha richiesta.
Se la TIM la ha richiesta, è perché la Cooperativa ha concesso l'area.
Il Comune non può arbitrariamente decidere di sistemare le antenne nei terreni di proprietà di altri.
Ma sono sconcertato per il fatto che fingi di ignorare che quella antenna è provvisoria, ma che a breve ne sarà edificata una e più poderosa DEFINITIVA.
La cui realizzazione era stata prevista nel 2005!
Per tutte le altre considerazioni, ritengo veramente inutile ogni ulteriore commento.

Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

scusa Sandro anche io facevo lo stesso errore, sperando che fossero altri a fare quello che avrei voluto fosse fatto.
In realtà siamo tutti nella stessa barca e anche se non tutti si potranno candidare, sarebbe opportuno che la barca la spingessimo in molti, mettendo ognuno quello che puo.
Ti diro di più, per come la vedo io qui non si tratta di sostituire un CdA che ha mal amministrato. Non si tratta di sostituire una faccia con un'altra, un nome con un altro. Si tratta di cambiare sistema di amministrazione. Per come la vedo io anche dopo l'elezione del nuovo Consiglio tutte le persone che hanno voglia di impegnarsi in qualcosa potranno farlo, consiglieri e non, soci e non (anche i figli dei soci).
Poi varranno le regole della democrazia secondo le quali, dopo accurata INFORMAZIONE e partecipata CONSULTAZIONE, per le decisioni importanti sarà la maggioranza a decidere.
Mi scuso con Luca se mi sono permesso ancora una volta di parlare di democrazia pur essendo un umile analista informatico esperto in comunicazione telematica e in sistemi geografici.

Giorgio Plazzotta ha detto...

una domanda per Franco: secondo te è possibile fermare l'installazione dell'antenna definitiva?
Se si, come?

Sandro Atzeni ha detto...

Avevo già chiesto qualcosa in giro e mi è stato risposto che si può, ma se è prevista una penale è necessario pagare, ma è anche possibile offrire un sito alternativo la cui remunerazione può essere rivalutata in più o in meno e naturalmente occorre anche una nuova licenza del comune, sempre che l'ente di telefonia sia daccordo (se risparmiano e se il sito non penalizza, accettano). Insomma in un incontro a tre : gestore, proprietario, comune, credo si possa trovare un' intesa.

gianleonardo corda ha detto...

Sig. Luca Madeddu,
non è mio costume polemizzare, tantomeno quando sono ospite in casa altrui, questo Blog ci ospita, meno che mai quando non ho di fronte il mio interlocutore, tuttavia desidero precisare che non era mia intenzione insegnarLe come funziona la reta telefonica, quanto farle sapere che, nonostante la disastrosa alluvione del 22 ottobre, i telefoni cellulari non hanno mai smesso di funzionare, esclusi alcuni brevi black-out dovuti all'assenza di energia eletrica che alimentava i ripetitori -tantomeno questo accadeva prima di quella data-.
La spiegazione del funzionamento delle celle mi è sembraata necessaria per farLe sapere che, io, lei e tutti gli altri utenti, utilizziamo le antenne della zona di Monte Serpeddì, che rappresenta uno dei lati della cella al cui interno si trova il nostro territorio. Le antenne di cui si parla in questi giorni fanno parte di un piano di potenziamento del segnale, e quindi di ampliamento della cella stessa, pregettato qualche anno fa dalle compagnie telefoniche, per coprire le zone costiere del versante sud-est. Ma, come ho già avuto modo di scrivere, questi sono dettagli tecnici che poco interessano ai più. Gli 800, dice lei, altri utenti che gravitano in questa zona non otterranno alcun beneficio (in termini di miglioramento del servizio) dall'istallazione di ulteriori antenne, semmai parecchio inquinamento elettromagnetico aggiuntivo.
Giusto per sua opportuna informazione.
Rimango dell'opinione che nessuno abbia il diritto di scaricare sulla popolazione inerme decisioni che attentano la salute pubblica, sopratutto quando una parte di essa si è gia pronunciata precedentemente, dissentendo su certe future scelte.

giacomo ha detto...

Ciao , si può percorrere la strada per l'antenna unica per due gestori, loro pagherebbero di meno ( ammettiamo un terzo in meno ) e si posiziona dove non disturba, anche se poi disturbano ovunque, ma diciamo meno peggio.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

perche se il ripetitore non serviva per coprire uan zona non precedente coperta, come afferma Gianleonardo, questo è stato posizionato a S. Barbara e invece, come dice Giacomo, l'antenna non è stata posizionata sul traliccio già esistente a Su Sinzurro?

Sandro Atzeni ha detto...

IPOTESI : Come poteve vedere dai documenti di Franco Magi, esiste una concessione edilizia per due antenne, una, quella di La Maddalena è già stata tirata su, la nostra mobile ha la parabola puntata su quella e da li prende il segnale che probabilmente arriva a La Maddalena da Serpeddi', come è stato detto. La nostra antenna lo amplifica e lo ridistribuisce nella vallata, solo nella vallata, non potrebbe uscire, infatti, essendo troppo bassa. La teoria di Giacomo sarebbe valida se i tralici vicino alla vedetta "vedono" La Maddalena spiaggia. Sembrerebbe ovvio ma non ne sono sicuro infatti mi sembrano disposti leggermente in un declivio tendente alla parte interna.

Sandro Atzeni ha detto...

Ora una domanda la pongo io: A chi appartengono i terreni su quel monte che danno sul versante esterno?

silvio ceccarelli ha detto...

Complimenti a Luca. Ci sculaccia tutti alla grande. Se fossi cattivo mi verrebbe da pensare che da quando è stato cooptato in c.d.a. si è un po' montato la testa. Ma forse ha ragione lui. Noi non vediamo i problemi dall'angolazione giusta.
Comunque non mi sembrava che il nocciolo delle mie analisi fosse di voler trasformare la società in una Cooperativa che tuteli il verde anche se un valido volontario del GRUSAP (acronimo di gruppo salvaguardia ambiente Poggio dei Pini - che leggo essere una associazione di volontariato impegnata nella tutela del patrimonio natutalistico locale)avrebbe dovuto gioire sentendo che qualcuno ha a cuore anche il patrimonio verde di Poggio.

Anonimo ha detto...

Tenete conto che l'appartenenza dell'amico "LIUCCA" al GRUSAP è autoreferenziale.
Non è certamente "LIUCCA" a rappresentare il GRUSAP, né tantomento, invero, è amministratore.

Claudio Magi

matteo ha detto...

grazie claudio per la precisazione

ribadisco infatti che luca, socio e operativo del grusap, non ne è membro del consiglio direttivo.

pertanto le sue affermazioni sono assolutamente personali e non rappresentano in alcun modo la posizione del grusap in alcuna materia

matteo atzeni

giacomo ha detto...

Ciao, la cosa strana è che il Grusap non prende una posizione in tutto questo, un tempo l'avrebbe presa, oggi questa situazione fa si che si arrivi a degli scontri duri, diciamo che il Grusap un tempo fungeva anche da cuscinetto, perchè anch'essa diceva sempre la sua, purtroppo nella vita chi non prende una posizione ( anche moderata ) sbaglia a priori, e visto che questa associazione almeno nei suoi primi 10 anni di vita e almeno nel volere dei suoi soci fondatori ( tra cui anche io )e per statuto aveva e ha questo grande onore e questo grande dovere di fatto sta commettendo un grave errore.

Ricordo di nuovo ai più giovani anche di questa associazione, che sarebbe meglio che levassero la testa dal sacco, perchè andare a spegnere gli incendi è cosa giusta ma è di fatto l'ultima spiaggia per salvaguardare la natura, ricordo di nuovo che il Grusap fu fatto da persone che avevano circa 18/22 anni, che era stata fondata per difendere la natura perchè questo era lo spirito delle persone che l'hanno creata, il cui pensiero è scritto nei valori principali del propiro statuto.

Senza voler accusare nessuno, questi sono dei dati reali che sono indiscutibili.

Il Grusap sedza volerla strumentalizzare deve essere rinnovata nel su organico e sopratutto al comando ci dovrebbero essere giovani liberi, pensanti e privi di paure , che dovrebbero prendere una certa posizione.

Ricordo a tutti che anche il Grusap ha avuto diversi tentativi di strumentalizzazione durante gli anni, che chi strumentalizza al Poggio sono state sempre le stesse persone animate dalla propria ignoranza ( quindi non sono colpevoli )e che oggi pare a molti che sia succube di un certo sistema che tende a zittire chi la pensa diversamente ( dicasi piccola dittatura ).

La prima cosa che si deve subito fare è quella di mettere un presidente giovane che non perda tempo a fare lo sceriffo, ma che faccia sentire la sua voce che è in stretta relazione con lo statuto, cioè la salvaguardia dell'ambiente.

Ciao Giacomo

matteo ha detto...

giacomo,
come già varie volte ho avuto modo di spiegarti, la ragione per la quale il grusap non prende posizione è che al suo interno sono rappresentate opinioni, posizioni, e sensibilità diverse sulle questioni che poggio sta affrontando in questo periodo.

vista la diversità di punti di vista presenti all'interno dell'associazione, pertanto, l'associazione non può assumere una posizione unitaria.

non si tratta quindi di "paure", ma di rispetto delle opinioni di tutti gli appartenenti all'associazione.

matteo atzeni

giacomo ha detto...

Ciao, senza volertene, stai difendendo una situazione sbagliata, il Grusap ha un suo consiglio, perchè non mettete ai voti le antenne ad esempio ( situazione strettamente connessa all'ambiente ), e non formulate una vostra visione delle cose, ci sarà una maggioranza a proposito, mi sembra strano anche debba essere un estraneo al consiglio a dire le cose, mi sembrate un ufficio regionale o pubblico.

Tu sei diciamo l'unica persona che dialoga e di questo te ne rendo atto, io però penso che se un'associazione che ha per statuto la difesa dell'ambiente e sta zitta sta commettendo un errore, è semplicissima la cosa, vi rendete conto che l'azione che state svolgendo è parziale, tu ad esempio cosa ne pensi delle antenne, dove devono essere posizionate, se la vedetta antincendio può stare vicno al ripetitore, se devono essere avvisati chi abita vicino, se deve essere fatto uno studio di settore, ambientale ed economico, non so dai dei pareri, e invito anche gli altri a dare notizie al riguardo, le antenne come tanti altri argomenti.

Io penso che se state zitti state sbagliano, anche perchè il Grusap opera qui a Poggio sopratutto, e non dico che debba renderne conto ma almeno informare, avere delle opinioni, non sia una cosa impossibile, non vi rendete conto che siete stati strumentalizzati per stare zitti, il Grusap è stato trasformato in un gruppo di soldatini che vanno a spegnere gli incendi, e poi tanti complimenti, la benemerita, etc. etc. Il Grusap è per statuto associazione che deve intervenire a tutela dell'ambiente di Poggio se così non fa vuol dire che sta mancando in una delle parti del suo obiettivo, questa è la pura realtà.

Fateci sapere cosa ne pensate, quali sono al suo interno le posizioni che tu dici, i Grusap deve avere una posizione chiara, sempre che vada nel merito, am se così non è difendete senza volerlo una parte purtroppo questa parte è politica, però il Grusap ricordatevi che sempre per statuto è un'associazione APOLITICA e APARTITICA.

Ripeto Vorrei sapere quali sono queste diversità, la pensate tutti in maniera diversa?? - boh!! abbi pazienza dai, allora ordine del giorno alla prossima riunione: ANTENNE DEI CELLULARI. sentiamo tutte queste opinioni diverse......ammazza quanto pensate!!! :) . abbiate il coraggio di espirmere il vostro pensiero, anche perchè come gia detto un'antenna interessa la vedetta.



Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Dimenticavo una cosa, che il Grusap si pronunci tenendo conto di due cose, la prima che le antenne sono state posizionate in buona fede, la seconda che la cosa è stata fatta male e che può essere modificata.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Ciao Matteo,
sono solo parzialmente d'accordo con Te in merito al silenzio del GRUSAP sulla variante e sulle antenne.
Infatti, essendo il GRUSAP per statuto una associazione ambientalista deve tutelare tale oggetto e tale scopo.
La diversità di punti di vista dei suoi appartenenti può riguardare le idee religiose, il credo politico etc..., ma non può - a mio giudizio - prescindere dal rispetto e dalla salvaguardia dell'ambiente.
E penso che sia incontestatamente distruttiva per il nostro ecosistema una variante che rade al suolo le pinete storiche del Poggio!
Ti immagini se fondassimo una associazione contro le armi nucleari, e se "vista la diversità di punti di vista presenti all'interno dell'associazione" non prendessimo posizione contro chi volesse installare le armi nucleari al fianco delle nostre case?
Sarebbe veramente paradossale.

Ciao

Claudio

giacomo ha detto...

Ciao vorrei proporre per la vecchia sede del Grusap ( RUDERE ) un centro che ricordi questa alluvione, con tutti i dati anche geologici del territorio, idraulici, fotografici e multimediali, aperto a tutti e con la possbilità di creare quel vivaio di piante che era da sempre in progetto.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Dimenticavo............
Luca Ti abbiamo fatto tante domande per chiarire alcuni problemi.
Hai intenzione di rispondere o aspetterai come le altre volte altri post?
Ci fai sapere anche quando iniziano i lavori per la messa in sicurezza delle rotonde?( se non ricordo male ci avevi garantito in un Tuo post di aprile scorso che in tempi brevissimi sarebbero iniziati i lavori ).
Con immutata stima

Claudio Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

devo confermare che sin dal novembre 2007, quando è esplosa la questione della variante, il silenzio del Grusap è risultato per me inaspettato e difficilmente giustificabile.
La posizione già espressa più volte da Matteo anche in pubblico, sulla presenza di pareri discordanti all'interno del Grusap, incide sulle coscenze dei singoli iscritti, ma non cambia l'immagine di una associazione immobilizzata e controllata.
Il silenzio in occasione di un intervento che mira alla cementificazione dei beni più preziosi protetti dalle campagne antincendio in cui si sono avvicendate almeno 3 generazioni di poggini è un atto che apparirebbe incomprensibile se non fossero vere le motivazioni ipotizzate da Giacomo.
Come i fatti hanno dimostrato, questo silenzio non ha inciso sull'esito della vicenda perchè altre persone hanno portato avanti con successo l'azione di "salvaguardia ambientale poggio dei pini" che avrebbe dovuto vedere tra i suoi protagonisti un associazione che porta questi valori nel suo nome e nel suo statuto.
Considerare il Grusap come una pedina di uno scacchiere da bloccare e controllare e una operazione di uno squallore incommensurabile anche perchè ha significato, per biechi fini legati alla gestione del potere, sfruttare l'entusiasmo e la voglia di fare di ragazzi che vogliono fare gruppo e amano l'ambiente.
Scusatemi ma quel silenzio ha scritto una delle pagine più nere della vostra associazione, certamente non per colpa dei ragazzi.
Per fortuna loro, i veri protagonisti del Grusap, scrivono le pagine più belle quando si lanciano contro il fuoco o accorrono in soccorso della gente colpita dell'alluvione.
Quasi tutti continueranno a difendere la natura anche quando saranno un pò meno giovani.
Qualcuno, nonostante molti anni eroici passati a difendere i boschi, forse firmerà condanne a morte per le pinete e difenderà a spada tratta i cementificatori. Come credo volesse dire Matteo, la coscienza è personale e ognuno ha la propria.

Rita ha detto...

A proposito di alcune questioni sollevate da Luca vorrei fare qualche precisazione. Tanto per rinfrescare la memoria.

“Approvvigionamento Idrico durante l'Alluvione:”
Ricordo che il venerdì successivo l’alluvione mi sono recata in cooperativa ed ho chiesto come pensassero di risolvere la questione dell'acqua potabile. Nessuno dei presenti (erano praticamente tutti lì) mi ha saputo dare risposte, aspettavano forse la Protezione Civile. Ho suggerito che chiamassero subito i comuni vicini di Sarroch e Pula per sapere se disponessero di un'autobotte da inviarci, perchè ancora non ne erano state messe a disposizione dalla Protezione Civile e dopo due giorni molti non avevano più un goccio d'acqua in casa per lavarsi.
Comunque non ho ricevuto alcuna conferma in merito e nessuna rassicurazione circa la soluzione del problema, così me ne sono andata via piuttosto sconcertata. Di pomeriggio mi sono messa in contatto con un amico, ed ex collega, che lavora all’Ente Foreste (che tra l’altro faceva parte del COM) a cui ho illustrato la situazione di Pauliara e di Poggio. Lui mi ha assicurato che la mattina successiva avrebbe provveduto immediatamente ad inviarci l’autobotte. L’autobotte dell’Ente Foreste è arrivata sabato pomeriggio, mi è stato dato il numero di telefono dell’autista e siccome non sapevano la strada per venire da questa parte sono andata io a prenderla a Residenza del Poggio e l’ho accompagnato a Pauliara; quindi ci siamo organizzati autonomamente con un megafono di mio padre: quando arrivavano i forestali lui avvisava i residenti di uscire per strada (NB i citofoni non funzionavano perché eravamo senza corrente) per sapere chi avesse la necessità di riempire i bidoni o le cisterne. Ricordo agli smemorati che qui non si è visto nessuno della Cooperativa per giorni, né per fornirci l’acqua, né per darci alto tipo di assistenza. Questa è la pura verità!

“Informazione e Disinformazione”
“Ma la finisci di menarla con sta storia della disinformazione? Guarda che i fatti dimostrano tutto il contrario”.
Scusate cari consiglieri (tanto Luca parla a nome loro) ma non abbiamo capito bene cosa dimostrano i fatti.
Nella lettera di fine anno il presidente ci parla di isolamento di Pauliara, futuro del lago e problemi idrogeologici? Ma và non ce ne eravamo accorti! Oltre ai sentiti ringraziamenti a chi si è prodigato per fare le perizie per i soci danneggiati.

Le INFORMAZIONI CHE CI OCCORRONO sono ben altre, un po’ più terra-terra:
1) l’acqua che riceviamo È POTABILE a tutti gli effetti, possiamo berla o ci sono ancora rischi di contaminazioni tra rete idrica e fognaria? E se sì questi rischi sono diffusi in tutta la lottizzazione o magari qui a Pauliara non ce ne sono, visto che le condotte fognarie qui non sono rotte? Qualcuno ci potrebbe informare e rispondere a queste domande così potremmo smettere di lavarci i denti con l’acqua delle bottiglie e potremmo anche smettere di comprare l’acqua al market?
2) Quali sono i tempi previsti da Abbanoa per il RIFACIMENTO DELLE RETI IDRICHE E FOGNARIE? A che punto sono le progettazioni, le hanno iniziate o sono già concluse? Quando iniziano i lavori? La cooperativa che tipo di rapporti ha con Abbanoa in questa fase di progettazione, si collabora o subiamo passivamente le loro decisioni nonchè progettazioni? Infine vorrei far presente che nei giorni immediatamente successivi all’alluvione l’aria era piena di mosche e zanzare che, come noto, trasmettono non poche malattie ed infezioni, non vorremmo arrivare a marzo col caldo con le fogne ancora aperte. Non sarà il caso di sollecitare l'avvio dei lavori? E' stato fatto questo atto con Abbanoa in modo formale?
3) Quali sono le decisioni prese dal CDA per il progetto della NUOVA DIGA, richiestoci dall’Assessorato LL.PP. in sostituzione di quella che il Genio Civile sta cercando di mettere in sicurezza?. E’ stato dato un incarico ad un valido ingegnere idraulico? Si sta predisponendo il progetto definitivo da sottoporre alla RAS, senza il quale il lago dovrà essere tenuto costantemente semivuoto?
4) Quali sono le decisioni assunte dalla Cooperativa e dal Comune circa la progettazione del NUOVO PONTE per Pauliara? La Cooperativa ha messo a disposizione del Comune o dell’Assessorato LL.PP. il progetto del ponte già redatto da un ingegnere, nonché socio, di Poggio nel 2004 che prevedeva la realizzazione del ponte esattamente dove dovrà essere costruito? Quali sono i tempi che si prevedono per la costruzione di questo ponte.
5) Quali sono gli accordi con il Genio Civile in merito al GUADO PROVVISORIO che sarebbero scaturiti immediatamente dopo l’invio della 1 petizione della Scalas? E’ vero che esiste una risposta del Presidente ed una del Sindaco di Capoterra di cui abbiamo letto dei frammenti incomprensibili sull’Unione sarda di qualche settimana fa, di cui però i residenti non hanno avuto alcuna notizia e come mai invece queste lettere sono in possesso dei gestori degli esercizi commerciali che hanno promosso la petizione stessa? Perché noi residenti non abbiamo la possibilità di averne una copia e di essere INFORMATI?
5) Cosa ha deliberato la Cooperativa in merito alle SISTEMAZIONI IDROGEOLOGICHE a al problema dello studio dei tanti impluvi e ruscelli presenti nel nostro territorio? Vorremmo saperlo, perché, a prescindere dallo studio che l’Agenzia di distretto idrografico ha affidato all’Università di Cagliari, anche perché mi pare del tutto ovvio e scontato che i nostri problemi locali ce li dovremmo risolvere noi, lotto per lotto e ruscello per ruscello e soprattutto dobbiamo farlo subito, mica possiamo aspettare che l’Agenzia predisponga i progetti, che tra l’altro riguarderanno solo il Rio San Gerolamo e i suoi argini non certo i nostri miseri impluvi interni alla lottizzazione. Fin’ora non abbiamo ancora visto nessun lavoro che abbia riguardato la sistemazione delle cunette scavate o l’eliminazione della sabbia e dei massi dai i vari ponti e ponticelli intasati da due mesi, e a mettere in sicurezza almeno i tratti con i cedimenti più evidenti delle strade. Perché? Si sta aspettando ancora l’esame delle perizie e della stima dei danni da parte della RAS? Non abbiamo personale e mezzi per fare i lavori? Non abbiamo soldi? Vorremmo sapere i motivi.
Aspettiamo risposte possibilmente celeri ed esaustive.

Questione della antenne e telefonia mobile
Vorrei sapere se, a prescindere dai giorni dell’alluvione, ci sia a Poggio qualche zona dove i telefonini non funzionavano per via dell’assenza del segnale o di un segnale troppo debole. L’unica zona dove mi risulta che non ci fosse campo era la Piazza Ricchi nel centro commerciale che però già da mesi era coperta dal segnale. Quindi è chiaro che quell’antenna non serve a noi ma a tutti gli altri utenti della zona di Capoterra.
Ma poi visto che ne esiste già una (più piccola) sopra il Monte di Pauliara, in una zona totalmente disabitata, vicino all’Osservatorio Astronomico, che ha perfetta visibilità anche con quella di La Maddalena perché non posizionarla lì? Sarebbe opportuno chiedere spiegazioni alla Telecom ed informarsi sul tipo di segnale che intendono utilizzare.
A tale proposito consiglio di informarsi meglio sui sistemi di trasmissione e soprattutto sulle tipologie di antenne, leggendo quanto riportato nel sito dell’ARPA Emilia Romagna (regione altamente democratica) che spiega bene tutto il sistema e mette in rete addirittura tutte le ubicazioni delle antenne nonché tutta la normativa nazionale e regionale emanata dalla loro amministrazione.
Da quanto ho potuto capire più utenti ci sono più antenne si installano sennò la rete è inadatta a coprire tute le richieste.
http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/cem/generale_78.asp

A presto Rita LAI

matteo ha detto...

il grusap non è nè "controllato" nè "immobilizzato" da nessuno.

semplicemente ha autonomamente fatto una scelta di un certo tipo.

questa scelta legittimamente può essere criticata da chi non la condivide, ma è la libera scelta di una libera associazione e, a mio modesto parere, nulla toglie a tutto ciò che questa associazione fa.

posta la scelta fatta dall'associazione, poi, è evidente che ogni suo membro, in via personale, assume le posizioni che meglio crede riguardo alla variante, all'antenna, o a qualsiasi altra cosa

Giorgio Plazzotta ha detto...

Il Grusap non è immobilizzato in senso assoluto. E' stato molto mobile in occasione degli incendi e dell'alluvione, l'ho ribadito in più occasioni.
A certi assessori comunali che parlavano di solidarietà io ho parlato della solidarietà dei ragazzi del Grusap nei giorni dell'alluvione e ho segnalato che l'assalto alla diga di Poggio e l'abbandono della nostra frazione da parte del Comune di capoterra che gestisce i fondi dell'alluvione non mi sembrano proprio un bell'esempio di solidarietà.
Insomma non vorrei essere strumentalizzato come nemico di una associazione che in tante occasioni difendoa spada tratta solo perchè mi permetto di essere critico su quello che considero un errore gravissimo.
Se tu mi dici che il Grusap non è stato in grado di prendere una posizione su un argomento così importante per l'ambiente naturale di Poggio come la Variante allora scusami Matteo ma sei tu che stai affermando che, in quell'occasione, l'associazione è stata immobile. Non ti piace l'aggettivo? Trovamene tu una per definire chi non vede non sente e non parla.

Piergiorgio ha detto...

Ciao Matteo,
sono andato a leggermi lo statuto del GRUSAP, non l'avevo mai letto.
All Art.2 si legge:
"L'associazione, apolitica e apartitica, non ha fini di lucro ed ha lo scopo di individuare, accertare, proteggere e valorizzare il patrimonio ambientale, con particolare riferimento alla flora e alla fauna del territorio del comune di Capoterra, e ha come obiettivo principale la prevenzione e la lotta agli incendi nel territorio di Poggio dei Pini, collaborando volontariamente con le autorità preposte e con le altre associazioni aventi finalità similari."

Nell'articolo viene individuato lo scopo dell'associazione, e mi sembra abbastanza chiaro che la vostra attività non si limita ad azioni più da protezione civile , incendi e emergenze, ma molto piu ampie compresa la protezione e valorizzazione del patrimonio ambientale.
La distruzione delle pinete, la trasformazione di un polmone verde a da cui tutti noi traiamo beneficio, l' eliminazione del bosco(purtroppo quest'anno distrutto dal fuoco) dietro la strada 58 e verso S.barbara in nuovo lotti mi sembra rientri in un caso di protezione ambientale.
L'eventuale installazione di un antenna in vicinanza delle case e sicuramente con un impatto visivo non indifferente non è protezione ambientale.

Hai ragione il grusap e fatto di persone e come tale all'interno ci sono molte idee, ma l'associazione è per definizione apolitica e apartitica per cui tacendo su alcuni argomenti non rispetta non rispetta appieno lo spirito per cui è stata fondata: la salvaguardia ambientale.

"semplicemente ha autonomamente fatto una scelta di un certo tipo"
Mi potresti spiegare meglio questa frase, anche se ormai siamo abituati a "votare per non votare"
"scegliere di on scegliere"...

In fine devo ringraziarvi per il lavoro svolto durante gli incendi che annualmente colpiscono i no stri monti.

matteo ha detto...

mi spiego meglio.

mi pare innegabile che le problematiche nate dalla variante al piano di lottizzazione abbiano, in particolare l'anno scorso, diviso i poggini in due campi; l'uno favorevole all'attuale consiglio di amministrazione, l'altro fortemente critico dello stesso.

visto che il grusap è composto di poggini, è del tutto normale che al suo interno vi siano quindi sia persone che si riconoscono in un campo, sia persone che si riconoscono nell'altro.

per rispettare tutte le anime presenti nell'associazione, si è ritenuto di non prendere posizione in merito e di non schierarsi con nessuno dei due campi.

aggiungo un' altra ragione.

il bene piu' prezioso per il grusap sono i giovani, i figli dei soci, i quali, entrando a far parte dell'associazione ne garantiscono la sopravvivenza.

il ragionamento che abbiamo fatto è stato che, prendendo posizione come associazione per una parte o per l'altra, visto il clima che si era venuto a creare in particolare l'anno scorso, avremmo rischiato di alienarci l'appoggio di una consistente parte dei soci di poggio, giocandoci quindi la possibilità che ai figli di questi soci venisse permesso di avvicinarsi all'associazione.

se fate mente locale al clima di un anno fa, vi renderete conto che non era una preoccupazione tanto peregrina.

detto questo, posso capire le obiezioni che vengono fatte a questa scelta, ma ritengo che l'operato del grusap vada valutato nel suo complesso.

per fare una battuta, immagino che neanche il piu' sfegatato sostenitore di greenpeace si riconosca in ogni scelta che quella associazione fa; alcune le condivide, altre meno.
il suo sostegno per greenpeace però resta, perchè riconosce la onestà e lo spirito che la guida nelle sue scelte, anche in quelle che non condivide.

ecco, senza voler minimamente paragonare il grusap a greenpeace, spero che, pur non condividendo alcune nostre scelte, il nostro operato sia valutato nel suo complesso.

giacomo ha detto...

Ciao, lo sbaglio fondamentale è quello di valutare le cose politicamente, una associazione apolitica non può dire noi stiamo zitti perchè abbiamo all'interno diverse posizioni, sopratutto quando si parla di natura e quando la natura rientra negli obiettivi principali di questa associazione, questo è il problema.

Esempio, ammettiamo che si voglia abbattere un albero, il Grusap si riunisce, la maggioranza è a favore dell'abbattimento, questa è la versione corretta, non guardare chi lo vuole abbattere o chi lo vuole salvare, ho fatto anche questo esempio percè quando si è abbattuto il pino secolare di nuovo siete rimasti zitti zitti come sempre.

Vedi non vorrei cadere nell'equivoco ma quandio si è fatta questa associazione l'intento era questo, la relatà che lo è anche per statuto.

Non facciamo poi paragoni con green peace, per favore.....greenpeace quando non farà più quello che fa con grande coraggio, non si chiamerà più greenpeace, la tua battuta era un paragone di fatto.

Chi si iscrive a Greepeace non si sta certo iscrivendo ad un circolo bocciofilo, chi si iscrive al Grusap oggi quasi quasi è come se lo facesse :) - dai era per ridere ma un pò di vero c'è.

matteo ha detto...

giacomo,
l'errore che fai è che il non condividere questa scelta fatta dal grusap ti impedisce di vedere tutte le altre cose che il grusap fa.

e son tutte cose che, ti assicuro, un circolo bocciofilo non fa.

ripeto, è assolutamente legittimo non condividere questa scelta, mi pare però che vada tenuto in conto tutto l'operato dell'associazone nel suo complesso prima di giudicarla.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Matteo apprezzo la tua diplomazia. E' una dote preziosa.
Devo però contrastare l'idea che l'anno scorso a Poggio due "fazioni" si siano messe a litigare e che quindi il ponziopilatesco lavarsene le mani possa essere considerata una scelta saggia e lungimirante.
In realtà tutti quei residenti che si sono mobilitati non sono dei facinorosi rivoltosi e se ne stavano ben tranquilli prima di rendersi conto che qualcuno, senza rispettare norme, leggi e statuti che regolano la civile convivenza nella nostra società, aveva deciso di abbattere i beni ambientali più preziosi di questo posto, che addirittura gli danno il nome.
Non quindi una diatriba tra bande rivali, come qualche seminatore di zizzania ha cercato di sostenere, ma un attacco ai beni ambientali del Poggio che costituiscono il centro di interesse anche della vostra associazione.
E' come, caro Matteo, se nella sede del Grusap scoppiasse un indendio e una parte degli iscritti, per motivi incomprensibili, decidesse di non intervenire e di lasciare bruciare l'edificio.
Siccome non c'è accordo allora anche gli altri decidono di stare zitti.
Capisco Matteo il desiderio di evitare scontri e fratture. E' comune alla maggior parte di coloro che vivono qui.
Il Grusap però non è una associazione psicologica o filologica, ma si occupa di salvaguardia ambientale. Il compito di operare per l'unità e l'armonia della comunità, oltre che di ognuno di noi come singolo, al limite lo troviamo tra gi obbiettivi di altre istituzioni come la Cooperativa e la Parrocchia.
Inoltre, Matteo, non era necessario che i ragazzoni del Grusap si riunissero in assetto di guerra e partissero all'attacco del Consiglio di Amministrazione con roncole e forconi.
Tu che sei diplomatico comprendi che sarebbe stato possibile un intervento moderato e pacato che affermasse il semplice principio che le pinete, che proteggete da vent'anni, non si devono toccare.
A questa conclusione sono poi giunti anche i consiglieri di amministrazione, nonostante il vostro silenzio.
La frattura da fastidio a tutti Matteo. Purtroppo però a volte è necessario agire, magari con tatto e diplomazia, anche in situazioni delicate.

matteo ha detto...

giorgio,
la perfezione non è di questo mondo, e sicuramente non è del grusap.

ripeto ancora, è legittima ogni obiezione.

semplicemente mi pare che chi obietta dovrebbe anche tener conto delle ragioni che hanno portato a questa scelta, e di tutte le altre scelte del grusap che invece condivide.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Matteo non si chiede la perfezione e neanche si vuole bacchettare ogni minimo errore.
Tutti ne possiamo compiere quando facciamo qualcosa, io potrei farlo gestendo questo questo blog.
Riconoscere i propri errori, soprattutto quelli gravi, può rappresentare una occasione di crescita. Non mi risulta però che quella presa di posizione sia stata considerata da voi come un passo falso.
Come sai, a parte quella pagina che sa sempre mi sono permesso di criticare, sono convintamente un sostenitore di tante vostre iniziative e sono felice che i miei figli facciano parte del Grusap.
Sono certo che anche in futuro sarete dei leoni contro il fuoco o l'acqua.
Mi chiedo però se, in occasione di iniziative di attacco al patrimonio ambientale del nostro territorio, l'associazione sarà nuovamente immboile per evitare di scontentare Tizio o Caio. Ho purtroppo la netta sensazione che i maggiori attacchi alla natura provengano infatti proprio dall'Uomo.

giacomo ha detto...

Ciao la mia opinione rimane tale e quale, conosco molto bene le dinamiche dell'associazione, riconosco anche i valori, ripeto che però purtroppo questo è il mio giudizio, sapevo anche che questa sarebbe stata la fine che avrebbe fatto, era gia tutto scritto sin dagli inizi, perchè conosco bene certe persone che sin dall'inizio hanno remato in questa direzione, posso dire soltanto una cosa che probabilmente nel Grusap ci sono delle pecore nere, poche ma ci sono, purtroppo nel non intervenire si sta dando un esempio negativo ai giovani.

La cosa molto strana è che 20 anni fa quando si era un pò agli albori riguardo alla salvaguardia ambientale il tutto poteva essere anche giustificabile, oggi invece quando il mondo intero si muove per salvare l'ambiente lo trovo stranissimo e trovo assurdo che sopratutto dei giovani non abbiano il coraggio di dire la loro, a meno che non ci siano dei giovani gia vecchi.

Direi che è il caso che tutti ci si iscriva a questa associazione per rinverdirla, sopratutto giovani, ma anche qui sono dubbioso, anche perchè non mi piacciono le strumentalizzazioni politiche delle quali siete stati vittime e nello stesso tempo davanti all'evidenza un pò complici, forse in buona fede e forse qualcuno no.

ciao Giacomo

Stefano Fratta ha detto...

A proposito del Grusap.
Anche a me la cautela con cui il Gruppo ha evitato di schierarsi non è piaciuta troppo. Ma ho rispetto per una associazione che non solo ha fatto la sua -grande- parte per attivarsi in difesa dal fuoco e dall'acqua, ma ha anche realizzato nei fatti un buon esempio di volontariato come coesione sociale, aiutando i giovani di Poggio a sentirsi coinvolti in prima persona nella comunità come parte attiva. Le ragioni di unità interna hanno finora prevalso, anche se non tutti hanno avuto la discrezione e la cura che Matteo ha sempre posto nel non coinvolgere l'associazione nelle questioni della variante etc. e nelle posizioni e negli interventi che ha preso e condotto.
C'è stato chi, a più riprese, ha speso il nome del Grusap, e le proprie -vere o supposte- benemerenze nelle varie attività, per vantare titoli ad intervenire e per essere più credibile nell'argomentare, con medocri risultati.
Stefano Fratta

giacomo ha detto...

Ciao, Altra notizia, mi ero dimenticato che c'era un blocco di firme per il guado anche agli uffici della Cooperativa, pazienza, tanto non vi era nessuna firma, che strano.

Ammettiamo per un attimo che questa seconda raccolta di firme fosse insensata, mi chiedo cosa ci voleva a mettere una firma, nessuno ci avrebbe perso niente e la comunità ci avrebbe comunque guadagnato, i signori con la S maiuscola si vedono in queste circostanze, e si vede sopratutto una cosa che la tanto acclamata unità non vi è stata sopratutto da parte di chi l'ha invocata, se una raccolta di firme viene interpretata come un qualcosa di elettorale allora siamo messi bene, io personalmente penso che certe persone del cda non hanno le qualifiche per starci, questo è stato il chiaro esempio di una spaccatura che si vuole mantenere, di tipo poltico e che c'azzecca con questo posto.

Ricordo a tutti che le due giuste raccolte di firme erano differenziate in un punto fondamentale ( ponte e guado ).

Signori del cda, mi spiegate di quale unità state parlando, magari di quella per continuare a votarvi..eheheheheh...minci scappara de arriri..avete utilizzato anche un momento così difficile per continuare a far battaglia politica, nonostante da più parti e anche da me erano giunti segnali di distensione, si potrebbe dire che la cosa sembra un pò da sciacalli, ripeto sembra.

ALTRA RIFLESSIONE

Spero che i Signori citati e ringraziati con foglio allegato alla circolare dal Sig. Secchi non si candidino alle prossime elezioni, altrimenti potrebbe sembrare pura pubblicità elettorale occulta , ripeto potrebbe sembrare, se fosse così sarebbe anche a spese della coop .

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao, invece per onore del vero e vista la picola discussione che c'era stata volevo dire che Silvia ha firmato.



ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Ciao Giacomo,

l'amico tuttologo Luca Madeddu noto " Liucca " ha firmato la petizione?
Mi scuso anche io con Luca ma aspetto ancora che mi informi sul Suo personale concetto
di " democrazia".


Claudio Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

sinceramente a me non interessa sapere chi ha firmato e chi no e inoltre non ritengo sia opportuno che i nomi vengano pubblicati qui nel blog. telefonatevi tra di voi per dirvelo, per favore.

giacomo ha detto...

No Luca non ha firmato...ha scritto tutti i dati e si è dimenticato la firma ehehehehe...scusa ma mi viene da ridere...comunque come dice Giorgio è ininfluente...per Silvia ci tenevo a scriverlo perchè c'era stato un malinteso tutto qui


ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ci tenevo però a dire una cosa abbastanza fondamentale, io firmerò sempre qualora riterrò giusto farlo e sempre guardando l'obiettivo di ogni petizione e non chi la propone o altre cose, questa è la realtà delle cose, io sono libero di decidere quello che secondo me è giusto o sbagliato, chi non è libero di farlo non può neanche capire quale squisitezza si sta perdendo, la libertà è sacra.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Questo a dimostrare proprio quando si parla di DEMOCRAZIA che tu e tutti noi siamo liberi di firmare o meno, LIUCCA MADEDDU non è così libero come ci vorrebbe far credere in democrazia.


Ciao
Claudio Magi

Sandro Atzeni ha detto...

Se posso esprimere la mia opinione in merito all'argomento precedente, non riesco a capire cosa ci faccia in una associazione tesa a proteggere l'ambiente, gente che è favorevole al taglio di intere pinete. Sarebbe equivalente al fatto che una associazione animalista annoveri fra i suoi iscritti persone che pratichino la vivisezione.Boh!

Filippo ha detto...

Qualche parola sulla questione della posizione del Grusap.
La sensazione che si cerchi di tirar a tutti i costi l'associazione dentro una diatriba sulla quale ha legittimamente scelto di non pronunciarsi è piuttosto forte, visto che la questione viene riesumata ogni volta che i toni si fanno più accesi. E sa un filo di tentativo di strumentalizzazione. Se non vi pronunciate su questo o su quello è perchè non siete liberi, o perchè non svolgete il vostro ruolo come dovreste. Così mi sembra di leggere tra le righe. Alla faccia del rispetto delle opinioni, o del silenzio. Il fatto che tra i più convinti detrattori del modo di operare del Grusap ci siano persone che o non si sono mai viste in sede o non si vedono da anni non aiuta a diminuire il fastidio.
Per come la vedo io, quando il consiglio direttivo dell'associazione sceglie, votando, di non esprimere un'opinione nei momenti in cui qualsiasi parola viene inserita in una discussione politicizzata ed estremizzata tra gruppi contrapposti, si ha una chiara ed esplicita manifestazione della sua volontà di mantenersi apolitica.
E indipendente, sia da chi contribuisce a finanziarla, sia da chi la contesta, sia da chi scrive e dice che il Grusap "deve" (nemmeno dovrebbe, deve) comportarsi così, o cosà. I soci del Grusap siamo noi, i nostri amici, i vostri figli. Quanti hanno chiesto ai soci che hanno in casa o tra gli amici quale fosse la loro opinione, o la loro posizione, se ne hanno una? Perchè ci si butta alla "versione ufficiale", purchè sia un Si o un No a qualcosa?

Giorgio Plazzotta ha detto...

sono polemiche sterili e inutili.
Luca, come unico consigliere che ogni tanto esce dal muretto a secco e di dimostra disponibile al confronto, farebbe bene a intervenire sulle vere problematiche, per esempio quelle sollevate da Rita. Se firma o non firma la petizione sinceramente mi sembra poco importante.
Claudio le tue punzecchiature a Luca sono al limite del regolamento di questo blog perchè non forniscono alcun supporto alla discussione e contribuiscono a creare disarmonia in un contesto che mi sembra siano già sufficentemente turbolento.
Ti invito vivamente a limitarti a contenuti utili per tutti i lettori ed evitare le invettive personali. In caso contrario sarò costretto ad eliminare questo tipo di commenti.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo permettimi di dissentire dal tuo punto di vista. Ogni volta che si cita il Grusap qualcuno si altera come se fosse un argomento "innominabile".
Ricordo molto bene che su questo blog venne realizzato addirittura un boicottaggio dei sondaggi quando si voleva conoscere l'opinione dei residenti su quella discutibile posizione dell'associazione che si occupa dell'ambiente di Poggio dei Pini, non dell'orto di casa tua (sul quale ovviamente non mi permetterei di esprimere alcun giudizio).
Vorrei anche ricordarti che tu o altri che frequentano le panche della sede del Grusap oggi, siete gli eredi di altre persone che prima di voi hanno vestito quelle divise, fatto i turni antincendio, le vedette e cosi via.
Tu forse vorresti fare la classifica di chi tra ha fatto piu turni e permettere solo a costoro di esprimere un'opinione sull'operato dell'associazione.
Se così fosse ognuno potrebbe parlare solo delle cose che segue direttamente.
Non so come la discussione sia finita sul Grusap che pure non era l'argomento di questo articolo, evidentemente qualcuno aveva voglia di parlarne. Se non ti garba che gli abitanti di Poggio dei pini parlino del Grusap proponi il cambio del nome in Gruppo salvaguardia Ambiente Villasanpietro.

matteo ha detto...

giusto per provare a concludere la questione grusap:

abbiamo fatto una scelta che non rinneghiamo.

posto che si può sempre fare meglio, dal nostro punto di vista, in quel contesto, in quella situazione e in quel "momento storico" ci è parsa la soluzione migliore.

come tutte le scelte, è legittimo che non venga condivisa da tutti.

chi legittimamente non è d'accordo con quella particolare scelta, ma condivide le altre attività e scelte dell'associazione, sono sicuro che continuerà a darci il proprio sostegno

p.s.
giorgio,
so bene che, nonostante la divergenza di opinioni in questa particolare occasione, sei un sostenitore delle altre iniziative del grusap.

il mio era un discorso in termini generali, non rivolto a qualcuno in particolare..anzi forse a giacomo sì!
scherzo giacomo
ciao

giacomo ha detto...

Il Consiglio di una associazione ambientalista che ha per STATUTO la difesa dell'ambiente, dovrebbe e deve in ogni tempo e in ogni situazione e verso qualsiasi persona o evento o qualsiasi altra cosa difendere l'ambiente a prescindere da tutto, il dovere dell'associazione è questo ed è indiscutibile, non solo ma deve restare fuori da ogni gioco politico e partititico, questo non vuol dire e non giustifica nessuna non presa di posizione sopratutto quando i temi sono l'ambiente e la natura in generale, così come da statuto, faccio un esempio, dovesse scoppiare una guerra, il Grusap tempo e mezzi permettendo dovrebbe continuare a fare quello che dice lo statuto.

Senza volerne contro nessuno e men che meno verso Matteo o Filippo, lo statuto del Grusap è e rappresenta il dovere unico di questa associazione.

ESEMPIO: Se una persona conosciuta taglia un albero il Grusap non può e non deve stare zitto, se invece adotta quest comportamento sta automaticamente avvallando tale operazione e sta andando contro lo Statuto.

Questo è per me l'unico discorso valido che esiste, gli altri sono giudizi personali, sono però pronto a far giudicare quanto affermo ad una persona anche scelta da voi che sia esperta in materie legali e sopratutto morali, al fine di mettere fine a queste polemiche.

Vi dico però anche un altra cosa, anzi mi permetto di dirvela, a volte nella vita si sbaglia e dire si forse stiamo sbagliano o forse sarebbe meglio approfondire la questione, sarebbe cosa molto più giusta di quella che state facendo voi, arroccandovi dietro posizioni che come minimo sono dubbie, sempre in buona fede.

Il silenzio a volte è colpevole e non intervenire a difesa dell'ambiente ( non solo gli incendi ) è di fatto una azione che va contro lo statuto, il non pronunciarsi è AZIONE, appunto quella di non pronunciarsi.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Tommaso Atzeni
Scusate ma io vorrei capire una cosa. Che cosa avrebbe potuto fare il grusap riguardo alla questione delle antenne?a parte che si tratta di una faccenda venuta alla luce abbastanza recentemente, per cui non abbiamo ancora avuto il tempo di parlarne tra noi, non capisco che cosa si pretenda dal grusap in questa situazione. Che faccia un volantino in cui dice no alle antenne? sinceramente non ne vedo nessuna utilità. Servirebbe solo a sprecare carta, la gente non lo leggerebbe neanche come ha fatto in tutte le altre occasioni. Personalmente io credo che ci sia più congeniale l'attività pratica, che io personalmente in questa situazione non so in cosa potrebbe consistere. L'informazione e la propaganda a riguardo mi pare sia stata già svolta egregiamente da altre persone.
Da due anni a questa parte l'associazione è stata tirata da una parte e dall'altra ad ogni occasione, dicendo che dobbiamo fare questo, no dobbiamo fare quello, accusandoci di servilismo o strumentalizzazione quando non abbracciavamo la tesi di una o dell'altra parte.
E come ha detto Filippo poi da un certo fastidio che alcune persone si ricordino del grusap solo quando vedono il fuoco, l'acqua che minaccia il suo giardino o per dire che DOBBIAMO fare questo o quello. Però quando organizziamo una giornata di pulizie o di rimboschimento, quando c'è bisogno di gente per fare i turni di prevenzione l'estate o si tratta di dare 10 euro per fare la tessera o un contributo per acquistare un mezzo senza il quale l'anno prossimo saremo in gravissime difficoltà l'estate prossima, tutta questa gente scompare. Abbiamo il bremach che ha 19 anni, per il quale ogni estate dobbiamo elemosinare una cisterna in perstito dalle altre associazioni di volontariato, e non ci sono arrivati neanche 5 contributi su 800 famiglie di Poggio.
Poi si dice che prima il Grusap faceva questo, faceva quello... Vorrei un esempio di che cosa ha fatto in passato che noi non stiamo facendo ora. Io sono un socio attivo da 13 anni, prima di me lo erano i miei genitori, e non mi ricordo grandi azioni diverse da quelle che facciamo ora. Se qualcuno saprà smentirmi lo accetterò volentieri.
Tommaso Atzeni

matteo ha detto...

che ti devo dire giacomo, posto che sai benissimo il valore altissimo che dò alla tutela dell'ambiente, non posso che ripeterti che in quel momento, in quella situazione, in quel contesto, la scelta piu' corretta ci è parsa quella.

evidentemente non siamo d'accordo.

mi spiace, spero che saremo d'accordo su altre questioni

giacomo ha detto...

Certo.

giacomo ha detto...

Appunto Tommaso, è stata tirata da una parte dall'altra, in questa frase c'è tutta la verità, infatti non si deve far tirare ne da una parte ne dall'altra, ma deve agire verso la linea dell'obiettivo principale e senza guardare in faccia nessuno, la linea è rimane sempre quella dello statuto.

Io sia chiaro non vi sto tirando ne da una parte ne dall'altra, ne verso il problema delle antenne, ho gia dato qui un mio consiglio al riguardo ( antenna unica e rivedere l'ubicazione ), quello che si chiede e di essere più analizzatori di questioni che comunque hanno a che fare con l'ambiente, tutto qui.

Poi comunque faccio anche i complimenti come li ho gia fatti altre volte.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Sandro il Grusap non è ovviamente favorevole al taglio delle pinete. Mi rifaccio a quanto espresso da Matteo. Il Grusap svolge numerose attività e le svolge molto bene. Meriterebbe un maggiore appoggio da parte di tutti ed è a mio avviso anch'essa vittima di un clima generale di disinteresse che io trovo accresciuto negli ultimi 10 anni nella nostra comunità, in tutti i settori.
Si è creata una discussione sulla mancata presa di posizione dell'associazione in occasione della proposta di variante che impatta pesantemente sul patrimonio ambientale di Poggio dei Pini.
Punto e stop il problema è solo li, per tutto il resto il Grusap ha sempre ricevuto l'apprezzamento UNANIME di tutti i residenti di Poggio e anche di fuori.
Come testiminiato anche dagli interventi di Filippo e Matteo c'è stata una differente considerazione del problema variante all'interno dell'associazione
Secondo alcuni esisteva una diatriba tra due gruppi addirittura "politicizzati" e quindi l'associazione bene ha fatto a evitare anche solo di proferire parola. Immagino che secondo altri invece era in atto un'aggressione al patrimonio ambientale del luogo ed era invece auspicabile una presa di posizione.
E' chiaro che in questo scenario che i lettori assidui del blog conoscono bene, l'intervento del Grusap, che non c'è stato, sarebbe stata una delle moltissime voci espresse in difesa delle pinete e dell'ambiente in generale. Un peccato che non si sia sentita. Fortunatamente l'obiettivo sembra essere stato raggiunto ugualmente.
Chi vuol tacere può ovviamente farlo, chi vuole mettere la testa sotto la sabbia si accomodi, però mi pare assurdo che si pretenda che anche gli altri facciano finta di niente. Io parlo.
Se stai zitto mentre segano le pinete sei equilibrato, saggio, apolitico ... mentre se difendi le pinete sei "strumentalizzatore politicizzato".
Mi sembra veramente un modo piuttosto distorto di vedere la realtà. Alla faccia dell'eroismo tirato in ballo da qualcuno.
Un peccato che questa posizione abbia prevalso all'interno del Grusap.
Mi scuso poi se mi sono permesso di parlare del Grusap nonostante i miei soli 10 turni anticendio, le mie 5 vedette e le 6 giornate dell'albero. Lo so che non è molto. Non merito neanche i gradi di caporalmaggiore.

Filippo ha detto...

Non ho detto nè pensato che chi non lavora con il Grusap non non ne debba parlare. Sono solo un po' contrariato dal modo in cui alcuni lo fanno. Solo incidentalmente questa volta si tratta del Grusap. Conoscendo questa situazione meglio di altre, mi sento un po' più coinvolto. Il punto è che usare questo o altri luoghi di discussione come un balcone dal quale lanciare critiche, anatemi o lodi sperticate non mi sembra una pratica corretta, non se si è saltato il passaggio di andare a vedere o chiedere di persona come e perchè. Alcuni sembra non ne sentano il bisogno. Stavolta è per il Grusap, ieri per la Cooperativa (che siamo d'accordo, ha ben altre responsabilità e obblighi d'informazione), un'altra volta ci passerà la Poggio Sport o la Parrocchia o che so io.
Non mi piace, tutto qui.
Il nocciolo del mio intervento precedente era tutta un'altra minestra, e credo si capisse.

giacomo ha detto...

Scusa mi ero dimenticato una cosa, tu dici cosa aveva fatto in passato, allora avevamo fatto un gran casino sempre per le fogne, circa 15 anni fa scaricavano nel fiume, la prima giornata dell'albero diretta da Gianni Bacchetta era stata fatta in un punto dove prima qualcuno aveva raso al suolo tutta la vegetazione, ( la prima giornata dell'albero era stata fatta di fronte al centro commerciale, salici, pioppi e querce - ora grandi ), mi ero mosso perchè qualcuno aveva chiuso tutto il fiumicello lato centro commerciale imbrigliandolo, per questo ero stato anche cacciato fuori da una riunione da parte di un grande che in quel moment era stato piccolo, poi tanto nel 2004 l'acqua aveva fatto il suo corso e aveva rimesso le cose a posto, c'eravamo mossi addirittura contro l'asfalto al Poggio, tant'è che in piccola parte eravamo stati accontentati lasciando una strada bianca in pineta, e poi guarda io mio muovo ancora per certe cose, pur non facendo parte più dell'associazione, altre adesso non le ricordo, ma di sicuro ne esistono.

Pensa poi una cosa, che il Presidente Pibiri che aveva dato una gran mano a che nascesse questa associazione, era anche qualche volta criticato apertamente, eppure poi si parlava e si raggiungevano degli accordi che accontentavano le parti, quando però ci sono persone che vogliono fare di testa loro e basta, allora purtroppo si creano delle situazioni che sono deleterie per tutti, questo bisogna evitarlo senza però essere presi per i fondelli, è per questo che il Grusap dovrebbe dire il suo pensiero proprio per fare anche da cuscinetto a questa diatribe e sopratutto per salvaguardare l'ambiente anche in altri modi.

Ne consegue che prendere una posizione non voglia dire per forza bisticciare o peggio ancora.


Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Tommaso, non ho ben compreso i tuoi riferimenti cronologici. Perchè parli di due anni? Potrei sbagliare io ma prima del novembre 2007 Poggio dei Pini era un borgo sotto incantesimo e anche io, prima di vedere quelle orripilanti linee di lotti dentro alle pinete, mi interessavo di mandare avanti la mia famiglia confidando fiducioso nella competenza e saggezza di chi amministrava questo magnifico luogo.
Immagino quindi che tu faccia risalire le tubolenze a quel periodo, a meno che non mi sia perso qualcosa di ciò che è successo prima.
Non so in quale punto sia stato detto che il Grusap "deve" fare questo o quello. Io da Grusap "mi aspettavo" qualcosa e basta, non pretese ma aspettative.
Per quanto riguarda le attività leggo con sospresa la presenza di un progetto di rimboschimento. Da tempo infatti avrei gradito partecipare ad operazioni di questo tipo. Se puoi farmi avere maggiori informazioni su questa attività.

Per Filippo. Leggo adesso con dispiacere la tua opinione sul ruolo di questo blog e sul modo in cui io lo gestisco. Mi dispiace che la pensi così ma accetto serenamente la tua critica come forse tu avresti dovuto accettare la mia.
Fortunatamente posso mediare questo tuo giudizio negativo ed il fastidio espresso da poche altre persone con i tanti apprezzamenti che ho ricevuto.
In realtà ritengo che questo blog abbia svolto un ruolo di grande utilità per l'intera comunità, abbia permesso alla gente di conoscere, discutere, dire cose giuste e cose sbagliate e penso di avere garantito a tutti quelli che hanno voluto farlo di esprimersi.

matteo ha detto...

giorgio,
ammetterai che la situazione dell'anno scorso era tutt'altro che semplice

si erano formati all'interno di poggio, non puoi negarlo, due schieramenti nettamente contrapposti.

prendere posizione, in qualsiasi modo, sarebbe stato visto dalla stragrande maggioranza dei poggini come un aderire ad uno dei due schieramenti.

e, visto il clima di quei giorni, questo avrebbe voluto dire alienarsi totalmente gli aderenti all'altro.

in un posto piccolo come poggio, e per una associazione piccola come il grusap, questo sarebbe stato davvero un brutto colpo.


come dimostrano gli stessi lettori del blog, anche le opinioni degli oppositori della variante variavano e sono variate nel tempo.
c'era chi si opponeva alla variante nel suo complesso; c'era chi la accettava purchè non andasse ad attaccare le pinete.

lo stesso accadeva evidentemente tra i soci del grusap.
ancora piu' difficile era quindi assumere una posizione definita.

c'era poi chi cercava di strumentalizzare il grusap, "tirandolo per la giacchetta" perchè si pronunciasse in un senso o nell'altro, rendendo ancora piu' tesa la situazione.

visti tutti questi fattori, puoi davvero biasimare la scelta fatta?

Anonimo ha detto...

Sul riferimento cronologico hai ragione, è un anno o qualcosa di più. Io ho letto qua stesso e sentito più volte il "Grusap DEVE fare questo o quello", non suggerimenti su come migliorare la nostra attività che al contrario sarebbero davvero graditi.
Tommaso Atzeni

Anonimo ha detto...

Per quel che riguarda le attività di rimboschimento, vista la partecipazione completamente nulla ottenuta nelle ultime occasioni l'ultima edizione l'abbiamo fatta in collaborazione con le scuole elementari di Poggio la mattina di un giorno di scuola. Quest'anno non siamo riusciti ad organizzarne una perchè abbiamo chiesto alla Cooperativa che ci indicasse le zone dove potevamo intervenire e ci desse una mano con le ruspe per scavare le buche ma se non ricordo male ci fu detto che aspettavano le autorizzazioni del genio civile eccetera e quindi non ci hanno dato risposta. Per questo l'abbiamo sostituita con una giornata in cui abbiamo pulito le campagne, la zona intorno al bar e al centro commerciale alla quale non si è presentato nessuno esclusi noi e i nostri parenti.
ora abbiamo in progetto una nuova attività di questo genere, per ripulire dove è possibile con i nostri mezzi, quando avremo indicazioni precise le renderemo note.
tommaso

Anonimo ha detto...

Bravo Tommaso sono pienamente d’accordo con Te.
Hai riassunto al meglio quello che è il Grusap; un associazione di persone che opera concretamente in difesa del territorio circostante privilegiando i fatti rispetto alle parole.
Tommaso tra le righe mette in evidenza anche altri aspetti ossia le difficoltà economiche del Grusap nell’affrontare le prossime campagne antincendio.
Consiglio di rileggere con attenzione il suo post.
Giorgio esprimere una propria opinione sulla scelta del grusap è legittimo, il problema si pone nel momento in cui le continue critiche sull’operato e sulle decisioni di una associazione, suonano come obbligo a prendere una decisione in un senso.
Prima di criticare, bisogna cercare di conoscere e capire le motivazioni di una scelta.
Di questa variante, tu hai visto solo quello che ti permetteva di gettare benzina nel fuoco.
Il Grusap invece nel fuoco getta acqua.

Luca Madeddu

Filippo ha detto...

Giorgio, cerco di spiegarmi in modo chiaro. Il mio riferimento non è al ruolo. Nè del Grusap, nè del tuo blog. Il blog e il Grusap, ognuno a suo modo, sono degli strumenti. Il blog è di libero accesso, ognuno ci scrive quello che vuole, e ci mette la firma (non sempre). Alcuni discutono, alcuni protestano, alcuni inveiscono e altri fanno comizi. Il ruolo del Blog non è in discussione, nè la sua gestione. Tu non censuri, se non in caso di offese gravi e gratuite, mi sembra, al massimo dissenti e riprendi. Ripeto, non è lo strumento, è l'uso che alcuni ne fanno che mi contraria.
E comprendo perfettamente la tua personale critica all'operato del Grusap nelle vicende di cui si discute, anche se non la condivido in questo caso, e non certo per motivi di scarsa militanza.
Non ti so dire se quella fatta dal Grusap sia stata la scelta migliore, ma la ritengo corretta.
Il ruolo del Grusap è salvaguardare l'ambiente del Poggio, e viene continuamente rispettato con le attività sul territorio. Esprimere un parere unitario ed ufficiale su argomento controverso tra gli stessi soci, non avrebbe a mio parere avuto lo stesso valore. Non sarebbe stato, in quel momento, un buon uso dello strumento, pur non sconvolgendone il ruolo.
Continuo a pensare che il blog sia un'ottima (ancora l'unica, telematicamente parlando)opportunità di confronto a Poggio, nonostante non accontenti i palati di tutti. Idem per Il Grusap, come palestra di coscienza "verde"

Per quello che riguarda l'antenna della strada 58, sembra che siamo tornati indietro di oltre un anno. Nessuna informazione, qualche negazione, e finirà che il CDA sarà letteralmente costretto a fornire spiegazioni. Che a quel punto non saranno accettate, nemmeno se fossero plausibili.
Nel merito, a me quell'antenna darebbe parecchio fastidio, anche se è in una zona in cui passo saltuariamente. Non foss'altro perchè credo ci siano diverse alternative logistiche, e non ci sia tutto 'sto bisogno di un segnale più potente.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Tommaso mi rendo conto che non era facile. Non tutte le situazioni della vita lo sono, purtroppo.
Ritengo che con una certa accortezza nel linguaggio si sarebbe potuto trovare una modo di intervenire che da una parte difendeva le pinete e dall'altra non risultava come un attacco diretto e violento nei confronti del CdA.
Se ad esempio il Grusap avesse "suggerito" perlomeno la rimozione dei lotti in pineta, secondo te questa richiesta avrebbe rappresentato una "azione politicizzata strumentalizzata"?
Io dico di no.
Quel silenzio totale è apparso a molti non come una affermazione di neutralità, ma come un tradimento dei valori che conosciamo essere al centro dell'interesse dell'associazione.
La mia critica è causata da questa considerazione e non ha alcun secondo fine.
Al contrario di quanto è stato detto io ritengo che sia meglio chiarire queste cose piuttosto che farle fermentare e incanalare nelle varie dicerie anonime che aleggiano da sempre per Poggio, come poi in tutti piccoli paesi. Ecco perche mi piacerebbe che questo blog non fosse visto come il "balcone della critica" ma come invece un luogo di costruzione e di crescita.
Penso che dal confronto aperto e non anonimo possano nascere frutti più positivi rispetto ai "bisbigli delle comari" che invece imperano in un luogo in cui non ci si confronta e nel silenzio a volte si ingigantiscono gli equivoci e si realizzano le strumentalizzazioni.
Perdonatemi quindi, amici del Grusap, la critica e accettate invece i miei ringraziamenti che non vi ho mai negato. Mi avete deluso una volta ma mi avete inorgoglito molte volte.

Poi scusami se continuo a non considerare non corretto questa descrizione dei "due gruppi contrapposti", come se ci fosse in atto una lotta per il potere tra due opposti schieramenti.
La realtà e che si sono formati due schieramenti, è vero, ma uno proponeva di lottizzare le pinete e altri beni identitari del Poggio, mentre l'altro era composto da semplici residenti che si sono all'improvviso svegliati e ritrovati insieme per difenderli. Come è noto l'inizio di questa contrapposizione non ha nulla a che fare con situazioni del tipo "guelfi e ghibellini" ma è stata imporvvisamete creata dalla notizia di questo intervento edificatorio che nessuno si aspettava e la politica non c'entra niente. E' solo fumo negli occhi gettato da chi ha qualcosa da nascondere.

Venendo al rimboschimento.
Ho saputo che avete dedicato la giornata dell'albero alle scolaresche. Io ero un partecipante abbastanza assiduo delle giornate dell'albero che venivano effettuate una volta all'anno di domenica. Devo dire che, avendo nel corso degli anni visitato molti dei luoghi oggetto di questi rimboschimenti, i risultati sono stati piuttosco scadenti perche penso, correggetemi se sbaglio, che il 90% delle piantine non abbia poi attecchito.
Uno dei motivi potrebbe essere dato dal fatto che queste piantine non riescono a superare l'estate, perlomeno nel primo anno di vita a causa dell'aridità di questa stagione e del terreno degradato su cui vengono piantate.
Quello che mi piacerebbe fare, e per il quale sono disposto ad impegnarmi in prima persona con zappa e piccone, è la partecipazione a un gruppo che si occupi permanetemente di rimboschimento. Le zone e la tipologia di piante non dobrebbero essere scelte a caso. Chiederei consulenza a Gianni Bacchetta che è sempre molto disponibile. Oltre che alla piantumazione questo gruppo dovrebbe occuparsi in estate, facendo dei turni, dell'innaffiamento delle piantine messe a dimora in inverno.
Penso che questa attività potrebbe essere adatta a persone che per età o stile di vita sono poco adatte a partecipare alla campagna anticendio.
Si potrebbero anche avviare iniziative di "adozione" di qualche metro quadro di zona verde da parte dei singoli residenti che potrebbero così essere ancora più stimolati alla partecipazione.
Come ho già poi detto in passato, quale migliore risposta agli incendiari? Voi mettete il fuoco? E noi prima lo spegniamo e poi le ripiantiamo.
Non so se questa proposta sia interessante per il Grusap. Fammi sapere.
A Poggio le proposte subiscono sempre un iter molto particolare che le fa spesso rinsecchire come le povere piantine della giornata dell'albero.

giacomo ha detto...

Per Luca, il senso è sempre relativo rispetto al merito e allo statuto, sempre pensando al fatto che tu sei parte in causa, almeno adesso.

Poi pensavo anche un'altra cosa, e i prossimi anni, ammettiamo che il prossimo cda faccia qualche altra cosa che vada in contrasto con le più elementari regole di salvaguardia ambientale, cosa si farà, non si farà niente perchè altrimenti si evocherebbero questi anni di meditazione, come vedete le cose sono sbagliate per ieri per oggi e per domani.

Mi è piaciuto l'ultimo l'intervento di Matteo che spiega un pò le cose in maniera più approfondita, anche se sai come la penso.

Una delle altre cose che si erano fatte ultimamente e relativamente da poco era la presa di posizione al riguardo dei tagli indiscriminati nel vallone sotto la diga piccola, ricordate??

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao lo ripeto al fine di fare degli equivoci anche se da fastidio a quelche permaloso: IL GRUSAP DEVE SEGUIRE LE REGOLE DELLO STATUTO.


Così è più chiaro il mio pensiero.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo permettimi ancora di dissentire (in parte) ma ti ringrazio per gli spunti che mi offri.

L'anonimato nel blog viene garantito purtroppo anche con grande dispendio di energie da parte mia (in certi periodi). Pensa che sono stato costretto addirittura a fare ricerche sui nominativi che alcuni idioti utilizzavano come falsi nomi.
Non so cosa intendi dire con quel "non sempre". Certamente non farei MAI passare un messaggio anonimo contenente calunnie o illazioni e veramente non capisco quando qualcuno inserisce delle affermazioni o delle domande del tutto limide e non mette la firma. In quei casi mi dispiace rimuovere il commento e lo faccio quasi sempre a malincuore.

Affermi che il blog non è moderato ma questo scusa non lo accetto proprio per lo sforzo che dedico a questa attività. Puoi dire che che non ti piace come viene moderato e mi sta bene. Modero vari forum da oltre un decennio e quindi capisco questo genere di critica. Penso che ognuno di noi modererebbe il proprio blog in modo differente. In questo blog, che hai definito "il balcone della critica" o delle lodi sperticate è effettivamente consentito liberamente esprimere consenso e dissenso. Vietare il dissenso non sarebbe una azione di "moderazione" ma la riterrei una inammissibile limitazione della democrazia. Inoltre dato che gli autori dei messaggi sono sempre noti mi sento garantito dal fatto che ognuno è responsabile di ciò che afferma e che il contraddittorio è sempre possibile.

Non è vero che non elimino messaggi che, pur non contenendo calunnie, reputo eccessivamente aggressivi e inutili. Chiedi a Claudio se hai dei dubbi.

Se per comizi intendi messaggi lunghi hai ragione, io sono il primo colpevole e me ne scuso. D'altronde il blog non usa carta e con un clic si può passare all'argomento successivo. Penso che sia molto peggio il "poco" rispetto al molto. Se per comizio intendi la politica e le elezioni mi spiace sei fuori strada, sono argomenti che con tutto quello che è successo a Poggio non hanno mai trovato spazio e comunque non li impedirei. Quando ci saranno elezioni tutti potranno fare il loro comizio se vogliono anche nel blog. Il nemico è il silenzio non la parola. Se non piace.. clicca e via.

Nel blog c'è uno sbilanciamento tra i sostenitori dell'operato del cda rispetto a coloro i quali criticano molte delle scelte operate gestionali di Poggio dei Pini? E' verissimo e mi dispiace. Penso che nessuno possa dire che questo dipenda da me, sai bene che pubblicherei anche 350 messaggi favorevoli al CdA al giorno. Qui Voltaire è un ospite fisso e viene citato a spron battuto.

Io non sono neutrale? E' altrettanto vero, non faccio il lavoro di Bruno Vespa (e poi neutrale lui?).

Questo blog non è lo strumento telematico più adatto a supportare la nostra comunità? Su questo siamo completamente d'accordo. Ne ho parlato varie volte.
Quello strumento dovrebbe essere realizzato dalla Cooperativa che dovrebbe essere il cuore pulsante della nostra comunità. Non da un singolo residente. Quando esisterà sarò contento di avere più tempo libero.

Rita ha detto...

Faccio presente che ancora nessuno ha risposto alle domande elencate nel mio precedente post.
Gradiremmo, insieme ad altri soci che non scrivono mai nulla in questo blog, ma lo leggono regolarmente, avere delucidazioni sulle questioni sollevate.

Visto che la discussione oramai verte sull’operato del GRUSAP vorrei ampliare il discorso, oltre la questione della sua posizione in merito al Nuovo Piano di Lottizzazione.

Giorgio ha scritto : “A Poggio le proposte subiscono sempre un iter molto particolare che le fa spesso rinsecchire come le povere piantine della giornata dell'albero”.
A proposito delle operazioni di forestazione delle aree incendiate e delle Giornate dell’Albero da quando abito qui ho partecipato a due o tre eventi organizzati dal GRUSAP. Ciò che mi ha lasciato sempre un po’ perplessa erano le modalità di piantumazione delle essenze e la loro collocazione nelle varie aree verdi scelte per la giornata. Ho visto in varie occasioni, sia gli associati sia le persone venute a dare una mano, che piantavano gli alberi “a casaccio”, nel senso che si avevano un certo numero di essenze (carrubi, ginepri, lecci, sughere, roverelle, pioppi, oleandri) e queste si disponevano un po’ come veniva senza un progetto o una qualche cognizione di cosa si stava facendo, con buche troppo esigue in rapporto alla grandezza della pianta, o su substrati pedologicamente inadatti, oltre che in situazioni morfologiche ed idrologiche poco favorevoli all’attecchimento e soprattutto alla loro sopravvivenza durante l’estate.
Non so se attualmente qualcuno del GRUSAP abbia conoscenze di tipo botanico, floristico o forestale. Di certo in passato queste figure erano presenti (Gianni Bacchetta, Fabrizia Soi, Corrado Sulis, lo stesso Dott. Pibiri) e probabilmente fornivano il loro supporto dando delle indicazioni di metodo su come e dove piantumare le varie essenze a disposizione. Le giornate a cui ho assistito erano all’insegna del “lasciamo fare alla natura tanto le piante sono molte e qualcuna sopravviverà”. Io all’epoca non ho voluto intervenire perché ero l’ultima arrivata e non mi sembrava il caso di fare delle osservazioni di metodo. Ma di recente, parlando con un giovane socio del GRUSAP a proposito delle aree incendiate sotto la strada 58 e della necessità di procedere alla sua riforestazione, ho capito che anche lui non aveva mai avuto delle indicazioni o una minima formazione in questo campo, che invece ritengo debba essere fondamentale per chi deve operare nel campo della tutela del verde. (A tale proposito consiglio di leggere attentamente le “Linee Guida per gli interventi di riqualificazione idrogeografica e vegetazionale nelle aree percorse dal fuoco - Regione Liguria, rinvenibili nel seguente sito:
http://www.minambiente.it/index.php?id_sezione=928)

Con questo non voglio criticare l’operato del GRUSAP ma suggerisco che se questa associazione si deve occupare di tutela e valorizzazione ambientale lo debba fare con cognizione di causa, pertanto ogni volta che compie un’azione di “rimboschimento” o rivegetazione sarebbe opportuno, come insegnano anche le moderne tecniche di ingegneria naturalistica, mettere più attenzione nello scegliere le zone dove piantumare e sopratutto conoscere le esigenze ecologiche specifiche delle singole essenze vegetali. Voglio dire che non si può pensare, come si fa nel proprio giardino in cui le piante ricevono cure ed acqua, di mettere a dimora una roverella o una quercia insieme ad un carrubo o un pioppo. Sono piante che hanno ciascuna un'esigenza idrica e pedologica differente che bisogna conoscere perfettamente prima di decidere cosa e dove piantarle, perché quelle piante abbiano una minima speranza di attecchimento e di resistere a tanti mesi di siccità. Gianni Bacchetta queste cose le ha dette e scritte tante volte e aveva anche fornito utili indicazioni in questo senso alla Cooperativa, quando nel 1995 fu creato il “Comitato Verde” di cui ho fatto parte anche io per breve tempo.

Vorrei poi segnalare che nell'ultima giornata dell'albero organizzata dal GRUSAP ha partecipato anche la classe di mio figlio, che ha collaborato a piantare degli alberelli nel piccolo parco giochi di Residenza del Poggio. Siccome lui ci teneva molto a farci vedere cosa avessero fatto, nel pomeriggio siamo andati a vedere il risultato. Ebbene abbiamo trovato "TUTTE" le piantine appena piantate completamente sradicate o spezzate, con grande dispiacere di mio figlio che si è arrabbiato moltissimo. Ci è stato poi riferito, dai vicini di casa, che la "bravata" era stata compiuta sicuramente da alcuni ragazzini in bici e motorini, soliti frequentatori di quel parco giochi, che erano stati visti circolare nel primo pomeriggio. E’ stato veramente deprimente, tanto che abbiamo deciso di portare a casa alcune piantine sradicate e piantarle nei vasi per poi regalarle. Forse anche da queste esperienze negative bisognerebbe trarre degli insegnamenti per il futuro.

francomagi ha detto...

Questo blog rappresenta oggi l'unico motivo di speranza per la nostra Comunità.
Posso assicurare che è letto dalla quasi totalità degli abitanti del Poggio, che lo trovano interessante dal punto di vista dei contenuti e corretto nella forma.
Inoltre, immaginatevi che molti Enti pubblici si connettono al blog per ottenere informazioni di carattere tecnico e/o documentazione di varia natura, che questo blog ha sempre fornito in anteprima.
Il fatto che la stragrande maggioranza dei commenti e dei lettori sia critica nei confronti dell'operato del Cda è perché ormai nella gente del Poggio questa è la convinzione diffusa.
Giorgio, sono d'accordo con Te quando dici che "lo strumento dovrebbe essere realizzato dalla Cooperativa e dovrebbe essere il cuore pulsante della nostra comunità. Non da un singolo residente. Quando esisterà sarò contento di avere più tempo libero".
Mi farebbe davvero piacere che avessi più tempo libero e che non perdessi tempo a limitare le intemperanze dell'amico "LIUCCA" e, talvolta, di mio fratello.
Ma fin quando il rischio sarà che riprenda a funzionare il forum "pollaio" della Cooperativa, amministrato e "moderato" sapientemente da Diego Calvisi, nel quale - dietro l'anonimato dei muretti a secco - era non solo tollerato, ma incentivato l'insulto, l'illazione, l'insinuazione etc... dovrai continuare a sacrificarTi.

Franco Magi

matteo ha detto...

giorgio,
quando dico che si sono formati due schieramenti non dò alcun giudizio di valore su alcuno di essi, mi limito a riportare un fatto.

non è una critica, semplicemente la descrizione della situazione nella quale il grusap si è trovato a dover fare la propria scelta, una situazione tesa e obiettivamente non facile.

ringrazio te, Rita e Giacomo per i consigli che ci avete dato, ne terremo sicuramente conto e vi terremo informati e coinvolti per la loro messa in pratica

Giorgio Plazzotta ha detto...

Franco mi sembra anche eccessivo definirlo "momento di speranza" ma ti ringrazio.
Diciamo che è stato utile, e che è venuto incontro a una necessità reale esistente in questa comunità.
Come sai è nato senza sponsorizzazioni ed anzi ha dovuto superare ostacoli frapposti da chi veniva disturbato da una improvvisa, imponente e libera circolazione di idee e di informazioni.
E' normale che accadesse in uno scenario gestionale che si era incancrenito, con persone che amministrano la cooperativa da decenni in carenza di trasparenza.
Mi spiace molto dovere constatare che un pò di persone, pur non avendo alcun interesse diretto nella gestione del potere, si sono fatte abbindolare e coinvolgere da chi invece ha interessi personali da difendere.
Qualcuno direbbe che in presenza di "schieramenti contrapposti" e in assenza di miei interessi personali (non ho neanche l'antenna dietro la mia casa) avrei dovuto astenermi dal fare questo blog e starmene zitto. E' certamente molto più comodo restare "neutrali e apolitici".
Avrei certamente evitato la mia dose personale di veleno che puntualmente mi è arrivata addosso e poi per che cosa? Per gli alberi di Poggio? Per i soldi della mia quota sociale che vengono sprecati?
Comunque l'ho fatto, cavoli miei.

Non sono d'accordo con Franco sul fatto che i "sostenitori del CdA" non abbiano argomenti.
Hanno semplicemente attuato una azione di boicottaggio ritenendo che tacere fosse coveniente dal punto di vista strategico in vista del mantenimento di posizioni di potere e dalla speranza di occultare le numerose magagne che, come da un vaso di Pandora, sono venute fuori in questi ultimi 14 mesi.
E' un peccato perche sono certo che vi sono, insieme a gravi errori, anche molti malintesi che si sarebbero potuti chiarire.

giacomo ha detto...

Ciao, chiaramente dietro l'eventuale nuovo sito della coop, penso che debbano collaborare tutte le persone abbastanza esperte in materia, senza distinzioni di gruppo o classe perchè altrimenti si andrebbe di nuovo alle due classiche fazioni.

Per quanto riguarda le giornate dell'albero fatte, ben vengano quelle istruttive per i più piccoli nelle scuole, teniamo presente però che gli stessi ragazzini venivano anche a fare quelle più incisive e più utili sul territorio, le due giornate dell'albero più significative per riuscita sono sicuramente due, quella appunto vicino al centro commerciale e quella dove c'è sa mitza e su sordau, sono invece tantissime le piante messe a dimora in vari punti che son cresciute con successo, a partire dal Rudere, attorno ad esso e in altri posti delocalizzati, in più le tante donate ai soci, un altra piantumazione ben riuscita fu quella davanti alla club house, che però purtroppo ha visto molte di esse morire a causa dell'incuria mostrata da parte di alcuni padroni, negli anni in cui si fece morire il Gruppo sportivo.

Un altra giornata dell'albero ben riuscita fu quella nella penisola del lago grande, che però sia per causa di fuochi di pulizia mal gestiti che in riva ad un lago dovrebbero essere vietati, sia per l'incendio e sopratutto per questa grande alluvione è stata quasi del tutto compromessa.

Per quanto riguarda il comitato verde, a parte tante brave persone che presero parte fu il primo tentativo di strumentalizzazione politica che ci fu a Poggio dei Pini, fu una specie di strumento più vicino a quelli regionali e fu voluto per migliorare queste attività, di fatto non se ne fece niente per vari motivi, e anche perchè viste alcune relazioni da parte di esperti, non appena presentate furono scartate in quanto forse davano fastidio a qualcuno.

Il Grusap gia da diversi anni si occupava di questo settore e nonostante ci furono all'interno persone preparate, conoscitori e amanti della natura fu visto da alcuni nuovi arrivati come un qualcosa da distruggere e da rivedere ( puro stile barbarico ), questi ultimi furono abbindolati sempre da alcuni vecchi soci che li presero di fatto per il sedere, qualcuno non si è ancora accorto.

Io personalmente mi occupai per molto tempo di questo settore e mi occupai anche della nascita del vivaio che però a causa appunto di alcuni noti e contrari non decollò mai, oggi la ritengo una cosa molto importante da mandare avanti.

Per le piante e su dove piantarle invece ci vuole sempre una attenta analisi, ma anche su questo punto il Grusap stesso può vantare un lunga esperienza fatta di documentazioni e di esperienze, non stiamo parlando di ingegneria spaziale, ma più facilmente di riprodurre quello che la natura fa da sempre, possiamo dire con certezza che Il Grusap fu pionere assieme ad altre poche realtà isolane sia a livello locale che regionale, nell'antincendio e nella riforestazione.

A questo prosposito io vorrei organizzare assieme al Grusap una piccola giornata dell'albero in una zona vicina alla sede nuova, le piante sono querce da sughero le ho io e le metterò a disposizione, il terreno è comunale ed è abbandonzato a se stesso, sta dove c'è il bivacco per i cavalli che andrebbe risistemato e migliorato, vediamoci e discutiamone, entro gennaio sarebbe meglio.


Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao , per onore del vero anche molti altri si sono impegnati su questo fronte della riforestazione acquisendo di fatto della buona esperienza, tra cui Matteo, Osso, e anche altre persone, parlo di quelli che ci hanno messo molte passione che reputo il fattore più importante in assoluto.


Ciao Giacomo

matteo ha detto...

ok giacomo, ti chiamo in questi giorni così ci organizziamo

Filippo ha detto...

Posto una domanda che credo di aver già fatto, ma non mi ricordo se qualcuno mi abbia risposto, e cosa abbia detto.
E possibile per i soci richiedere un'assemblea, ed eventualmente deciderne l'ordine del giorno, per fare in modo che il CDA faccia una relazione su alcuni argomenti ritenuti di particolare interesse o urgenza? Perchè nel caso, mi sembrerebbe il momento giusto per far partire una richiesta del genere.

Grazie a chiunque vorrà darmi delucidazioni su questo punto (di nuovo).

Giorgio Plazzotta ha detto...

Fiippo penso proprio di si (su richiesta di un certo numero di soci) dovrebbe essere specificato nello statuto
dai un occhiata tu stesso

http://www.poggiodeipini.com/docs/statuto_poggio_dei_pini.pdf

francomagi ha detto...

Certo, bastano il 10% di Soci, ma poi cosa succederebbe?
Posto che non provano alcun imbarazzo nel sostenere tesi inconsistenti e bislacche - peraltro non prive di bugie - ci racconterebbero che:
non riescono a dialogare con il Genio Civile (e non si pongono il problema del perché);
Un gruppo di soci hanno tentato di lottizzare le pinete storiche (dimentichi del fatto che sono loro medesimi);
che il ricorso chiedeva al TAR di ottenere una risposta positiva e/o negativa (in verità chiedevano al TAR di ordinare al Comune di Capoterra di approvare la variante, pinete comprese);
il ricorso al TAR ha dato esito favorevole (!!!???), ben sapendo che è l'esatto opposto;
sul problema delle antenne penso che aderirebbero alla fantasiosa tesi dell'amico "LIUCCA", e cioé che è colpa del Comune (e quindi mia) che ha dato le autorizzazioni, dimentichi che se il Comune è stato costretto a rilasciare l'autorizzaizone è perché il Presidente Calvisi - violando lo Statuto e umiliando la scleta plebiscitaria dei Soci - ha monocraticamente firmato il contratto di concessione dell'area sopra le teste dei residenti della 58° strada...
E via discorrendo.
Come già detto non provano alcun imbarazzo nell'offrire rappresentazioni della realtà prive di fondamento, anche a costo di lambire il ridicolo!
La verità è che bisogna trovare (ed io lo sto facendo) persone in grado di assicurare una rifondazione della Cooperativa, nei contenuti, nei valori e nei metodi comportamentali, e votare silenziosamente e pacificamente il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Già sapendo che ricominceranno a breve a circolare lettere anonime, illazioni, insinuazioni etc...
Ma ormai la gente è matura.

Franco Magi

Filippo ha detto...

Posso capire la sfiducia, Franco, ma la rinuncia all'uso degli strumenti che abbiamo a disposizione no. Servirà a poco o niente dici? Si vedrà, l'esercizio delle proprie prerogative non lo vedo comunque una perdita di tempo, e non credo che debba essere pubblicizzato come tale. Per la rifondazione, aspettiamo di vedere chi si fa avanti di propria iniziativa, prima che ci si ritrovi a parlare di schieramenti politici.

Filippo ha detto...

Grazie per l'informazione sulla richiesta di assemblea, ho trovato la norma statutaria che ne parla.
Art. 35) ..."L'Assemblea inoltre viene convocata quando il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno ovvero
quando almeno un decimo dei soci ne faccia richiesta e nella domanda siano indicati gli argomenti da trattare.
In quest'ultimo caso, il Consiglio di Amministrazione deve provvedere entro venti giorni dalla richiesta,
fissando la data di convocazione entro i successivi trenta giorni."

giacomo ha detto...

Ciao, io non vorrei scoraggiare Filippo, anzi ben vengano iniziative di questo genere che comunque andrebbero sempre fatte quando ci i motivi validi e questo lo è sicuramente, ma per non perdere tempo in assemblee che a mio giudizio e per certi versi servono a poco, ti consiglio invece di fare una petizione che sia anche propositiva e che proponga uno studio di settore, fatto da dei volontari tra i quali anche tu oltre anche gli interessati ( vicini all'antenna ), per cercare una strada che sia risolutiva, mettere cuioè l'antenna eventualmente unificata in una zona disabitata, penso vicino alla vedetta ma suppongo almeno a 100 mt da essa, stando anche attenti a eventuali nidi su roccia dove nidificano sia i falchi sia il corvo imperiale che trova sulla roccia di pauliara l'ultimo avanposto che storicamente utlizza prima della piana verso il mare, scusate questa parentesi naturalistica, ma se si possono fare le cose benissimo è sempre meglio.

Per quanto riguarda quello che dice Franco a proposito della rifondazione sono pienamente d'accordo con lui, Il Poggio ha bisogno di persone nuove, giovani e slegate da vechie beghe, non solo, ha bisogno sempre secondo me anche di essere ristrutturato nei settori, e come prima cosa vedrei anche dei rappresentanti di zona o quartieri, nonnchè l'aggiunta di ltri due settori, uno che si occupi di natura e l'altro delle piccole attività produttive.

Filippo per la petizione e per il Gruppo che studi il posto giusto per l'antenne hai se vuoi la mia collaborazione

Giorgio Plazzotta ha detto...

mmmm. dato che a Poggio ci sono meno di 2 mila residenti e dato che l'amministrazione della Cooperativa dovrebbe essere esercitata a titolo volontaristico ritengo che l'atteggiamento di "aspettiamo a vedere chi si fa avanti" non sia molto costruttivo.
Si presuppone che chi veramente si farà avanti non lo farà per ambizione di potere o interessi personali anche e soprattutto considerando la situazione a mio avviso disastrosa in cui si trova la Cooperativa.
Mi piacerebbe pensare che tutti i residenti, chi poco chi molto, siano disponibili a dare una mano.
Contribuire al "bene comune" nei tanti modi in cui questo può essere fatto: difendendo il verde, favorendo la comunicazione, offendo eventi culturali.. etc. non significa solo "dare agli altri" ma anche a se stessi.
Questa idea che il gruppo che viene eletto poi fa tutto da solo per 4 anni è a mio avviso uno dei gravi errori che sono stati compiuti.
Anche tu Filippo, come Sandro e tutti noi dovremmo in qualche modo considerare la possibilità di fornire il nostro contributo.

giacomo ha detto...

Intanto vorrei anche dire che la strada che unisce Poggio al Tanca irde è quasi del tutto impraticabile, c'è un greder parcheggiato ai campi sportivi da ormai 2 settimane, facciamo una colletta e facciamoli sistemare almeno la strada, poi mandiamo il conto al sindaco.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

PER LUCA MADEDDU

Da Giampaolo Lai una risposta a Luca Madeddu ed al suo post del 2/1dove chiede: "è possibile che la telefonia mobile a Poggio possa funzionare senza le antenne ?"
Risposta:
evidentemente no, occorrono, ma necessita stabilire quale campo elettrico possano indurre nell'intorno. Piccole antenne telefoniche sono presenti nelle piazze e strade di tutte le città, neppure si vedono perchè contenute in scatole di plastica delle dimensioni di circa cm 30 x 20 x 5 di profondità. Quando telefoniamo e passiamo da una strada all'altra ne agganciamo sempre di nuove (antenne) e non per questo si vedono mostri al servizio della telefonia mobile. Sulla collina prospiciente Pauliara, in prossimità del serbatoio dell'acquedotto, è possibile osservarne una e verificare che non è un traliccio alto 20 metri con dipoli "importanti" necessari per inviare segnale a distanza ben superiore al territorio di Poggio, come invece mi è capitato di vedere (dal progetto che è comparso su questo sito) per la proposta poi convertita in contratto. E dunque le piccole installazioni, che quasi non si osservano (dipoli lunghi intorno a 60/80 cm), dalle quali si emettono campi elettrici insignificanti (qualche volt) assolutamente ininfluenti per la salute umana, quelle installazioni non sono pericolose e non offendono la vista. L'installazione di cui si parla ha un compito differente, serve per coprire una vastissima area (credo che si possa ipotizzare fino a Cagliari fronte a noi) oltrechè verso ovest) e dunque non dobbiamo intenderla utile solo a Poggio. Altri mostri di antenna sono presenti anche in Città, sui palazzi, spesso mascherati da canne fumarie per inesistenti camini. Ecco, ciò che è stato concesso da Poggio ha una funzione a noi estranea e quindi meglio sarebbe stato riflettere. Allora Luca prenditi il Decreto 381 del 10/9/98, l'articolo 4 ti dirà che i valori massimi ammessi, in edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore (come nel nostro caso) non si possono superare questi valori: intensità di campo elettrico: 6 V/m, intensità di campo magnetico: 0,016A/m, densità di potenza 0,10 W/m. E' probabile che la nostra installazione non superi questi valori e quindi non si verificano danni per chicchessia, però i Soci, sollecitati, avevano fatto altre scelte che probabilmente sono state disattese. Comunque si poteva e si può ancora chiedere che il tutto sia ricondotto ad un impatto visivo insignificante appunto come vediamo in tutte le strade cittadine. E' possibile che la normativa abbia subito una variazione che ora però non ritengo necessario esplorare. Ricordo però che a suo tempo mi ero interessato di questa installazione (intorno al 2001 o 2002) ed un incaricato di Telecom di nome Cintura) aveva anche eseguito, in mia compagnia, almeno due sopraluoghi e che in quell'occasione avevo anche ricevuto un progetto iniziale che prevedeva proprio l'installazione di un'antenna di pochi centimetri di lunghezza ed uno scatolotto da mettere alla base del paletto, di circa cm 40x60. Questa di oggi è un'altra cosa. Ciao e buion lavoro. Giampaolo Lai

Anonimo ha detto...

Grazie Signor Lai per la risposta.

Come già detto, l'antenna che è presente in questo momento è stata installata su autorizzazione del comune.
L'antenna che si voleva installare, avrebbe permesso un migliore utilizzo della rete gsm a Poggio e l'impatto paesaggistico sarebbe stato praticamente nullo consistendo l'antenna in una piccola parabola ovvero in quella da lei descritta.
Purtroppo, qualcuno, avvalendosi della sua carica da consigliere comunale, non smette di diffondere falsi allarmismi e informazioni non vere.
Di certo i lettori del Blog avrebbero potuto rendersene conto leggendo con maggiore attenzione il contratto come da me consigliato.
Infatti non è possibile affermare che si era in procinto di installare un antenna ancora più grande essendo un informazione falsa e puramente inventata al solo scopo di ricreare il clima dell'anno passato.
Il disegno dell'antenna, anche esso pubblicato, altro non è che il progetto dell'antenna attualmente posizionata nel serbatoio di Santa Barbara, indispensabile per ottenere l'autorizzazione edilizia.
E' altrettanto falsa l'affermazione che vuole che quell'antenna è stata messa perché prevista dal contratto pubblicato.
Io credo che oltre alle dimensioni vada ponderato adeguatamente anche la “potenza” del dispositivo usando un criterio incentrato al principio precauzionale cosi' come sottolineato anche da Gianleonardo.
Un ultimo appunto, spero lo prenderà come uno scambio di informazioni, il decreto da lei citato è stato abrogato, di sotto Le inserisco i riferimenti normativi principali in materia.
Legge n36/2001.
Per questa legge pero bisogna consultare i decreti attuativi:
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici,magnetici ed elettromgnetici generati a frequenze comprese tra i 100KHZ E 300 GHZ

completa l'assetto normativo di questa materia il d.lgs 259/2003 che disciplina tra l'altro, l'installazione delle stazioni radio-base

Ci sarebbero varie direttive Europee ma sono state comunque recepite dalla normativa Italiana almeno nelle parti essenziali.

Saluti a presto
Luca Madeddu

giacomo ha detto...

Ciao, non ho capito una cosa dopo tutto questo insieme di leggi del cavolo, e che in generale hanno soltanto creato dei grossi disturbi al Poggio, dove invece andrebbero più facilmente prima seguito il volere delle persone applicandolo successivamente alle leggi e ai parametri massimi di sicurezza che per notizia per tutti non sono quelli Italiani.

Formulo allora delle domande al nostro illustre conoscitore di leggi che rilascia le notizie con il contagocce, quasi a voler sembrare ancora più esperto di quello che gia è :).

Domanda: è posizionato stabilmente e per sempre questo ripetitore e la zona sarà quella attuale??

Per rifarci un pò di cultura tutti quanti in materia .


Quiz: http://www.elettrosmog.it/Quiz.htm

fate quel quiz che è molto interessante.

Per il Sig. Lai, si può fare una misurazione della quantità di onde elettromagnetiche vicino a questo ripetitore e vicino anche all'altro sopra il monte di Pauliara??.



Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

scusate ogni informazione è utile e capisco anche bene che ci siano mulini a cui portare acqua pero' aiutate tutti quanti a comprendere se ....

- l'antenna che si trova adesso a s. barbara è provvisoria o definitiva?

- se è provvisoria come sarà l'antenna devinitiva?

- la posa di questa antenna è contraria alle indicazioni date dai soci con il referendum?

- l'antenna disturba i residenti?

- il corrispettivo che la cooperativa ottiene per questa installazioen nei suoi terreni è nettamente inferiore al valore di mercato?

giacomo ha detto...

L'OMS organizzazine mondiale della sanità dice questo:

Minimizzare l'esposizione non conoscendone gli effetti nocivi.

Tutto il resto è pura fantasia sospinta da interessi economici, che in questo caso sono sia da parte del gestore che da parte del propiretario dei terreni, il proprietario dei terreni ha deciso e stabilito che non vuole tali ripetitori, eventualmente si volessero per motivi economici e di servizio, si dovrebbe come minimo posizinare dove non abita nessuno e dove non staziona nessuno per più di 4 ore, distanti almeno 100 mt. anche da dove stazionano per diversi motivi le persone.

Fine.

Ciao Giacomo

Rita ha detto...

Per chi vuole approfondire l'argomento sui campi elettromagnetici, allego un elenco di normative di riferimento europee e nazionali.
Tutte le norme sono scaricabili dal sito della Regione Emilia Romagna - Associazione Regionale Protezione dell'Ambiente
http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/cem/generale_28.asp

Rita Lai

Normativa Campi Elettromagnetici

NORMATIVA EUROPEA

1)Rettifica della direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004 , sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all´esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (diciottesima direttiva particolare ai sensi dell´articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) (Gazzetta ufficiale dell´Unione europea L 159 del 30 aprile 2004)

2) Direttiva Europea 2004/40/EC 29 aprile 2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all´esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici), GU C 30 aprile 2004, n. L 159

3) Raccomandazione 1999/512/CE 12 luglio 1999, "Raccomandazione del Consiglio relativa alla limitazione dell´esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz", GU C 30 luglio 1999, n. L 199

NORMATIVA NAZIONALE

Radio frequenze e microonde

1) Decreto Legislativo 13 novembre 2008 "Approvazione del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze" , G.U. 21 novembre 2008, n. 273

2) Legge 23 dicembre 2005, n. 266 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)." G.U. 29 dicembre 2006, n. 302

3) Decreto Legislativo 31 luglio 2005, n. 177 "Testo unico della radiotelevisione", G.U. 7 settembre 2005, n. 208

4) Legge 3 maggio 2004, n. 112 "Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana Spa, nonché delega al Governo per l´emanazione del testo unico della radiotelevisione", G.U. 5 maggio 2004, n. 104

5) Decreto Legislativo 01/08/2003, n. 259, "Codice delle comunicazioni elettroniche", G.U. 15 settembre 2003, n. 214
Allegati al D.lgs. n. 259/2003

6) Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 08/07/2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz", G.U. 28 agosto 2003, n. 199

7) Legge 16 gennaio 2003, n. 3"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione" G.U. n. 15 del 20 Gennaio 2003 (Supplemento Ordinario n. 5).

8) Decreto Legislativo 04/09/2002, n. 198, "Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, a norma dell´articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 2001, n. 443", G.U. 13 settembre 2002, n. 215 (abrogato da ottobre 2003)

9) Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28/03/2002"Modalità di utilizzo dei proventi derivanti dalle licenze UMTS", G.U. 13 giugno 2002, n. 137

10) Legge ordinaria del Parlamento 20/03/2001, n. 66, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 23 gennaio 2001, n. 5recante "Disposizioni urgenti per il differimento di termini in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonché per il risanamento di impianti radiotelevisivi"", G.U. 24 marzo 2001, n. 70

11) Legge quadro 22/02/2001, n. 36"Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici", G.U. 7 marzo 2001, n. 55

12) Decreto Legge 23/01/2001, n. 5"Disposizioni urgenti per il differimento di termini in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonché per il risanamento di impianti radiotelevisivi", G. U. 24 gennaio 2001, n.19

13) Linee guida 01/09/1999 attuazione del Decreto Ministeriale 381/1998

14) Decreto Ministeriale 10/09/1998, n. 381, "Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana", G.U. 3 novembre 1998, n. 257


Normativa nazionale - Wi-Fi

1) Decreto ministeriale 28 maggio 2003"Condizioni per il rilascio delle autorizzazioni generali per la fornitura al pubblico dell´accesso radio LAN alla rete ed ai servizi di telecomunicazioni" G.U. 3 giugno 2003, n. 126

2) Decreto Ministeriale 4 ottobre 2005 "Modifica del decreto 28 maggio 2003, concernente: "Condizioni per il rilascio delle autorizzazioni generali per la fornitura al pubblico dell´accesso radio LAN alla rete ed ai servizi di telecomunicazioni"

Normativa tecnica sulle misurazioni dei Campi elettromagnetici

1) CEI 211-6 2001-01 "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell´intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all´esposizione umana"

2) CEI 211-7 2001-01 "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell´intervallo di frequenza 10 kHz - 300 Ghz, con riferimento all´esposizione umana"

3) CEI 211-4 1996-12 "Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche"

4) CEI 211-10 V1 2004-01 "Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza - Appendice G: Valutazione dei software di calcolo previsionale dei livelli di campo elettromagnetico - Appendice H: Metodologie di misura per segnali UMTS"

5) ANPA RTI CTN_AGF 1/2000 "Guida tecnica per la misura dei campi elettromagnetici compresi nell´intervallo di frequenza 100 kHz - 3 GHz in riferimento all´esposizione della popolazione"

6) CEI 11-60 2000-07 "Portata al limite termico delle linee elettriche aeree esterne"

7) Linee Guida ICNIRP " Linee guida per la limitazione dell´esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo ed a campi elettromagnetici (fino a 300 GHz)"

Anonimo ha detto...

Caro Luca,
senza nessuna polemica non riesco ancora a capire se il Comune di Capoterra ha rilasciato l'autorizzazione senza chiedere alla cooperativa o è stata la cooperativa a achiedere l'autorizzazione.


Ciao
Claudio Magi

Piergiorgio ha detto...

Piccola o grande non importa.
C'è un referendum nel quale poggio si esprimeva su nuove istallazioni e il risultato era "no a nuove installazioni".
Il CDA permettendo l'installazione non ha rispettato la volontà dei poggini, e a norma di statuto non è obbligato a farlo perché il referendum non è vincolante.

Perché allora ha montato la sceneggiata dell'emergenza per nascondere una decisione presa molto tempo prima?

Luca spiegaci per bene come sono andate le cose.

gianleonardo corda ha detto...

Scusate tutti se insisto, ma il sig. MAdeddu mi ha citato.
Ribadisco quanto già scritto:
non si è verificato alcun miglioramento o peggioramento nel serivizio di telefonia mobile del gestore TIM. I telefoni ricevevano regolarmente, in tutto il comprensorio di Poggio, prima del 22 ottobre e dopo la stessa data, ecluse alcune zone (centro commercialer-parrocchia) dove il segnale è presente ma di scarsa qualità. Chi vuole far credere che l'antenna della strada 58 sia utile a Poggio dice un'inesatezza, nel migliore dei casi. E' utile sicuramente ai legittimi interessi della compagnia, che contrastano con gli stessi, altrettanto legittimi, dei soci che non vogliono impianti del genere sulla loro testa. Per questa ragione, a mio avviso, appare inutile citare norme, protocolli e circolari. Se una cosa non la si vuole non c'è normativa che tenga.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Nonostante il referendum non sia vincolante mi sembra anche che lo Statuto, oltre che il buon senso, indichino che vi debba essere quantomeno una giustificazione valida perchè il referendum venga ignorato e chiaramente si presume anche una qualche comunicazione in merito.
La giustificazione qual'è? Abbiamo bisogno di soldi? Ma allora perche cedere a una cifra esigua. I telefoni non funzionano a Poggio senza quel'antenna? Sembra che non sia cosi.

Appare evidente che lo Statuto e la normativa, così come tutti gli altri cavilli cui si appiglia Luca, venga utilizzato quando serve e calpestato quando da fastidio. Inoltre è da tempo che capita che chi tira fuori cavilli viene immediatamente sommerso da una valanga di altri cavilli che gli danno torto.

francomagi ha detto...

Come al solito si cerca di confondere le acque propinando informazioni e/o pareri assolutamente privi di fondamento.
Il progetto allegato in files pdf si riferisce alla antenna che dovrà realizzarsi.
Chiunque lo potrà riscontrare paragonando la attuale antenna e verificando con facilità che è dversa da quella attuale (provvisoria).
Infatti l'elaborato che ho inviato in formato pdf è relativo alla autorizzazione definitiva, non a quella provvisoria!
Inoltre, caro Luca, il Comune ha dovuto rilasciare la autorizzazione perché la Cooperativa ha concesso l'area in affitto, in difetto del quale ovviamente mai avrebbe rilasciato la predetta autorizzazione.

A presto

Franco Magi

Stefano Fratta ha detto...

Mi lascia perplesso -non poco- il tentativo di sviare il dibattito dal argomento principale, la assegnazione in affitto di un terreno della Coop. ad una compagnia telefonica IN DISPREGIO DELLA OPINIONE DEI SOCI ESPRESSA IN UN REFERENDUM, con dotte disquisizioni circa la nocività, la non nocività, e financo i rischi della modernità cui siamo sottoposti e blablabla.
Ma la questione è sempre quella, e vorrei -citando Giorgio- una pubblica risposta dall'unico amministratore che -bontà sua- si degna di rispondere, con ricchezza di stili ed argomenti, su questo spazio:

- la posa di questa antenna è o no contraria alle indicazioni date dai soci con il referendum?

- l'antenna che si trova adesso a s. barbara è provvisoria o definitiva?

- se è provvisoria come sarà l'antenna devinitiva?
- l'antenna disturba i residenti?

- il corrispettivo che la cooperativa ottiene per questa installazioen nei suoi terreni è nettamente inferiore al valore di mercato?


Si prega di voler rispondere, grazie.
Stefano Fratta

Anonimo ha detto...

Ancora per LUCA MADEDDU
da Giampaolo Lai.

Ho preso atto e mi aggiornerò.
La normativa attuale, quanto a valori elettrici rilevabili, non si allontana da quella nota e precedente. Entro quei limiti non può dirsi che l'uomo possa subire danni.
Argomento autorizzazione Comunale. Nessuno può realizzare alcunchè in area altrui. Per poterlo fare deve: dichiarare e documentare di esserne proprietario oppure averlo avuto in locazione o ad altro titolo (esempio comodato d'uso). Se il Comune ha concesso l'autorizzazione edilizia per l'installazione, evidentemente è stato esibito un documento comprovante il diritto per l'uso di quel sito. L'autorizzazione non può rilasciarla uno qualunque ma solo il portatore del diritto sul quel sito (cioè il proprietario). E allora ? A me sembra di assistere al tipico caso del gioco delle tre carte. Meglio sarebbe riconoscere che è stato commesso un errore e rimediare. Come ? A mio parere andandosi a posizionare in cima al monte di Pauliara, non distante da dove è presente una analoga postazione. Chiarendo che la struttura E' AL SERVIZIO DI POGGIO DEI PINI visto il modesto canone accordato o, in caso differente, previo ADEGUAMENTO ai compensi di mercato. Attenzione: già in passato siamo stati gabbati. A Videolina era stato concesso il permesso di posizionare il suo ripetitore a Birdiera PER IL PROPRIO SERVIZIO TV E RADIO. Casualmente avevo chiesto la pratica (in Ufficio) giusto per capacitarmi della cosa. Ebbene era emerso che la concessione era stata sub concessa ad altri quattro operatori (vietato dal contratto). Alla nostra Cooperativa veniva versato il canone pattuito contrattualmente dal concessionario principale ma quest'ultimo aveva sub concessioni. L'evidenza era stata osservata anche dalla semplice visione delle utenze di elettricità attivate ma era riscontrabile anche dalle riviste specializzate sulle quali venivano e vengono riportate le frequenze di emissione, i titolari delle frequenze e la località di emissione. Per tutte era indicato proprio "Capoterra - Poggio dei Pini" ma in ufficio nulla sapevano. Risultato: ricontrattazione del tutto con Videolina e poi invito (dopo il referendum), a scadenza contrattuale, a liberare il sito. Cosa fatta. Mi pare che resista ancora una postazione ?
Allora riconduciamo la discussione alla realtà. La Cooperativa ha concesso l'installazione di un servizio che i Soci non gradivano (pronuncia referendaria). A punta Sa Menta non dovrebbe disturbare e da qui è possibile servire tutto il territorio, chiedete alla società telefonica di spostarsi, per loro non cambia alcunchè. Piuttosto chiederei che a cadenza annuale il concessionario, a sue spese, esibisca documenti di verifica sui valori delle emissioni. Queste verifiche vengono eseguite da enti pubblici o da istituti privati. La scelta del verificatore dovrebbe farla la Cooperativa. Va bene Luca ? Se poi ti farà piacere potrai precisare meglio sulla vicenda responsabilità del Comune, perchè io non l'ho capito. Forse il Comune ha concesso proprio terreno ?
Giampaolo Lai

Giorgio Plazzotta ha detto...

domanda 1: il traliccio sul M. Pauliara da chi è utilizzato?

domanda 2: per quale motivo non si è proposto alla Telecom di utilizzare il traliccio sul M. Pauliara?

Anonimo ha detto...

Per Giampaolo Lai
da Luca Madeddu

Guardi, la questione è molto strana perché quello che lei dice corrisponde al vero; il comune non può autorizzare l'uso di un area di proprietà di un privato senza il suo consenso salvo in situazioni di calamità e urgenza attraverso lo strumento della requisizione. Tale strumento è però soggetto a tutta una serie di pratiche non ultima la dichiarazione di pubblica utilità.
Altrettanto vero è che il rilascio di autorizzazione edilizia deve necessariamente coinvolgere, nell'iter procedimentale, il proprietario del bene, cosa che non mi risulta sia avvenuta.
Perché la questione è strana? Perché il suo ragionamento avrebbe senso se il comune avesse rilasciato soltanto un autorizzazione edilizia. Ma noi sapiamo che di autorizzazioni ne esistono due.Si Signor Giampaolo, credo che sia stato commesso un errore. Dal comune! Nel caso di specie eccesso di potere.

Ottimo consiglio quello delle verifiche, grazie.
Luca Madeddu

gianleonardo corda ha detto...

Ma siamo su Scherzi a parte?

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca ti chiedo la cortesia di fornire informazioni chiare che aiutino a capire.
Se getti la pietra nascondendo la mano non fai un gran servizio ai lettori.
Dici "leggi meglio il contratto e capirai"... sembra un quiz.

Adesso questa ipotesi dell'inciucio comunale... Potresti fornire maggiori dettagli?

francomagi ha detto...

Ciao Luca
Ma visto che la Cooperativa è esperta di "ricorsi", faccia allora ricorso al TAR contro il Comune per eccesso di potere (???) (e contro se stessa!) per aver concesso l'area!!!
Prima di scrivere Ti suggeirei di attribuire ai lettori una intelligenza almeno pari alla metà della Tua.
RicordaTi che chi legge il blog ha la preparazione adeguata per discernere gli argomenti verosimili dalle boutade.

Franco Magi

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