Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

mercoledì 21 gennaio 2009

Dimmi quando quando quando

I soci della Poggio dei Pini nell'ultimo decennio non hanno certamente dimostrato una grande attenzione al modo in cui la loro Cooperativa veniva gestita.
Poichè i nodi vengono quasi sempre al pettine, ecco che il 2008 è stato l'anno in cui sono venuti alla luce moltissimi errori di gestione e anche qualche grave irregolarità.
Se i soci della Coop si sono bevuti l'informazione bulgara, se hanno acconsentito senza fiatare allo sperpero delle risorse economiche, se non hanno aperto bocca mentre i servizi andavano in disfacimento, se si sono fatti addirittura modificare sotto il naso lo Statuto in ottica di riduzione della trasparenza, insomma perchè non provarci ancora?

Certo questa volta sarà più difficile. Indubbiamente esiste un nutrito gruppo di soci che hanno mangiato la foglia. Indubbiamente sono emersi errori molto gravi, sottolineati da solenni bocciature in sede amministrativa quando non addirittura penale. Indubbiamente lo stato dei servizi e il dissesto economico che è davanti agli occhi di tutti non è facilmente occultabile neanche dal più bravo degli affabulatori. Provarci è però doveroso. Gli interessi in gioco sono molto alti, sia quelli che riguardano il futuro (le 200 nuove abitazioni della variante), sia nei confronti del passato (gli archivi con le delibere e gli atti amministrativi sempre secretati).

L'ultimo "volantino" della Cooperativa mostra sempre più chiaramente questa tendenza allo spot elettorale cammufato da informazione.
Intanto diamo un'occhiata ai nomi. Volete scommettere che ci sarà una corrispondenza tra i nomi che compaiono nei volantini pseudo informativi e quelli che i soci ritroveranno nelle schede elettorali alle prossime elezioni?
A questo importante incontro non partecipa, clamorosamente, il Presidente della Cooperativa Giovanni Calvisi, ma vi troviamo quel consigliere cooptato Antonio Secchi. Sembra un vero e proprio passaggio di consegne.
Curiosa, poi, la costituzione d'ufficio di una rappresentanza del rione Pauliara. Non era sufficiente che la nostra amministrazione cooperativa fosse composta per un quarto da rappresentanti non eletti dai soci (cooptati). Adesso vengono cooptati anche i rappresentanti dei quartieri. Una democrazia alla Pinochet in salsa poggina.
Insomma la mitragliata di ringraziamenti in cui viene citato ed elogiato chiunque abbia dedicato pochi o molti minuti del suo tempo libero in favore del bene comune è chiaramente un vecchio sistema per raccogliere consensi e spingere le persone di fiducia di chi detiene il potere. Lo intuisce facilmente chiunque abbia smesso di credere a Babbo Natale.
Le comunicazioni che riceviamo da un di tempo a questa parte non costituiscono informazioni nuove, non testimoniano di rapide risoluzioni dei nostri problemi, ma celano le manovre occulte della campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione della Cooperativa, che si terrà tra pochi mesi.

Quali sono le attività che e le novità che la Cooperativa vuole comunicare ai soci?
Eccole qua: il 16 gennaio, 86 giorni dopo il disastro la Cooperativa ha finalmente incontrato tutti gli enti che si devono occupare delle opere di ricostruzione. Una azione molto rapida, non c'è che dire.
La primavera è vicina e tutti noi temiamo che i lavori, perlomeno quelli che riguardano la rete fognaria (ancora disastrata), non siano ultimati prima dell'arrivo del gran caldo, con tutte le conseguenze immaginabili. Nonostante le moltissime righe dedicate a salamelecchi, banalità e cose risapute, non si riesce a sapere, da questo comunicato, per nessuna delle numerose opere urgenti, quando sarà realizzata, non iniziata, ma ULTIMATA. Alla faccia della progettualità.



La zona in cui verrà realizzato il nuovo ponte per il rione Pauliara


Apprendiamo quindi, ma lo sapevamo da dicembre, che per il nuovo ponte è stato stanziato un milione di euro e che l'opera deve essere gestita dal Comune. Il Sindaco afferma che interverrà con celerità (quando sarà ultimato il ponte? non si sa). L'inizio dipende anche da quando gli saranno concesse le aree necessarie che "sono di proprietà della Poggio dei Pini".
La memoria è labile, ma certamente i lettori ricordano che la Cooperativa si è opposta, intraprendendo una azione legale nei confronti del Comune che voleva espropriare una fascia molto sottile di terreno per l'allargamento dell'ultimo tratto della strada che conduce a Poggio (tra il bivio di Residenza e l'ingresso).
A causa di quel ricorso la strada, in quel tratto, è tuttora piuttosto pericolosa. La Coop ha giustificato quella opposizione con il fatto che la sottile fascia di terreno da espropriare (mi sembra di ricordare 70 cm.) creava problemi alla "famosa" lottizzazione A2-A3 e che quindi la cooperativa "deve tutelare gli interessi dei soci". Sebbene non siano ancora stati eseguiti i progetti, mi sembra di capire che la nuova strada, con relativo ponte, andrà a ricadere proprio nel bel mezzo di quella nuova lottizzazione, rendendone problematica la realizzazione o comunque riducendo quella piccolo area in due rettangolini alquanto modesti. Chissà se la Cooperativa ostacolerà ancora con i suoi avvocatoni pagati dai soci anche il nuovo ponte. E cosa ne sarà della lottizzazione A2/A3, una delle meno contestate e sulla cui edificazione tutti i soci erano favorevoli? Non si sa.

Passiamo alle strade interne. Quelle attualmente chiuse davanti alla Terrazza continueranno a essere inutilizzabili ancora per "alcuni mesi" anche perchè ci vede lavorare Abbanoa per ripristinare le fogne. Quanti sono alcuni? Un paio alla sarda? Due, quattro? Anche dieci mesi sono alcuni mesi. Non si sa. Fortunatamente "la Cooperativa ha chiesto garanzie di ripristino", e Il Genio ha garantito che le ripristineranno, prima o poi.
A proposito di strade, si può sapere chi ne sarà il proprietario? La cooperativa o il comune? Non si sa.


Il nuovo canale scolmatore e il fiume che scorre nel bypass

Lago. "La situazione andrà verso la normalità in tempo relativamente brevi". Qual'è la normalità? La gente si immagina che la normalità sia la situazione precedente al 22 ottobre. In realtà non si può parlare di normalità perchè senza un progetto e un intervento che renda sicura la diga sulla base di parametri che non sono stato ancora definiti, il lago avrà una capacità massima del 30% di quella che abbiamo sempre conosciuto e, in pratica questo vuol dire un lago secco in estate. Quando verranno definiti dall'agenzia del distretto idrografico i parametri indispensabili per progettare tutte le opere idrauliche e le infrastrutture? Non si sa. Comunque tranquilli perchè la situazione andrà VERSO la normalità in tempi RELATIVAMENTE BREVI. Una domanda che pongo a voi: quanto sono i tempi relativamente brevi? Facciamo un sondaggio.

Guadi. L'attraversamento temporaneo del fiume (riteniamo presso i campi sportivi anche se non viene specificato) verrà iniziato dal Genio Civile tra circa una settimana. Fine lavori? Non si sa. Attenzione poi che il Genio predisporrà il famoso guado, ma la stradina comunale, che è attualmente piuttosto malridotta, quando verrà sistemata? Non si sa.
Adesso si parla anche di un guado più vicino alla fermata degli autobus per l'attraversamento pedonale. Pare che il Genio non consentirà alcun attraversamento nella zona valle della diga ma è previsto "un passaggio pedonale lungo il lago". Per mio limite, non mi è chiaro cosa si intenda esattamente con questa dicitura. Escludendo attraversamenti mistici in stile "nuovo testamento", sarei portato a interpretare l'arcano immaginando che, quando sarà ripristinata la diga, sarà possibile, come pare ovvio, passare nuovamente sulla sommità del cumulo che la costituisce. E' corretto? Quando sarà riattivato questo passaggio? Non si sa. E' chiaro che un guadino molto semplice lo si voleva subito. Pretenziosi?

E' inquietante l'affermazione "il Sindaco ... ha inoltre informato i presenti dei contatti avuti con le autorità militari per il montaggio di un ponte di attraversamento temporaneo ... senza ottenere affidamenti certi in tempi ragionevoli". Sarei veramente curioso si sapere cosa ne pensano i militari di queste affermazioni che, in fin dei conti, gettano discredito sulle forze armate, scaricando su di loro la responsabilità di non essere stati in grado di realizzare un guado per quello che si è presto trasformato in un ruscelletto. A me sembra uno scarica barile. I militari erano sul posto, ed è vero che non hanno realizzato il ponte provvisorio, io lo sottolineai solo 5 giorni dopo l'evento calamitoso. E' però anche vero che chi gestiva l'emergenza era il Sindaco di Capoterra e che nessuno poteva effettuare interventi non richiesti o autorizzati da questa figura. Ci si chiede cosa fece allora il Sindaco e cosa fece la Cooperativa, nostra rappresentante per realizzare un'opera che a tutti quanti appare alquanto semplice. Forse se lo sono detti in questa riunione, ma a noi non viene riferito.
Il capraro del Rio S. Girolamo non ci ha pensato su molto, dopo pochi giorni ha ripristinato (immagino per conto suo) lo stradello che conduce al suo ovile recentemente i cacciatori hanno ulteriormente migliorato la pista di Genna 'e Craboni. Gente pratica che va dritta all'obiettivo. Tutti questi superesperti non sono invece riusciti a partorire un ridicolo guado.


Mentre a Poggio si chiacchiera, la pista di Genna 'e Craboni viene rapidamente ripristinata dai cacciatori

La Cooperativa ha poi effettuato una mossa decisiva "auspicando uno studio per il riassetto idrogeologico del S. Girolamo". Per tutta risposta "l'ing. Silvano ha dato notizia del finanziamento di € 600.000 per lo studio idrogeologico". Tutto vero, però forse è anche il caso di dire che il commissario per l'emergenza Soru stanziò quella cifra pochissimi giorni dopo l'alluvione, con delibera prontamente pubblicata in questo blog. Una notizia un stantìa e una notizia farlocca per far apparire al lettore la presenza di attività o avanzamenti che in realtà sono notizie e decisioni già prese da tempo in altre sedi. Il redattore di questo volantino ci prende tutti per idioti.


Un grosso scarico fognario si getta nel Rio S. Girolamo

Delle fognature, che sono poi a mio avviso il problema più grave di tutti, clamorosamente non si parla. Quando saranno ripristinati perlomeno i tratti più importanit per il rischio salute, quelli più vicini alle abitazioni? Non si sa. Però c'è una bellissima frase in puro politichese, per tradurre la quale chiedo aiuto ancora uan volta ai lettori, "il Sindaco ha invitato la Cooperativa a valutare un nuovo modello di gestione delle reti fognarie e idriche stante l'ingente impegno in capo ad Abbanoa". Qualcuno traduce? Grazie.

Vorrei io ricordare al Sindaco l'ingente impegno delle le famiglie residenti in questo comune per pagare le ingenti tasse che si cumulano ai tanti problemi economici che, in questi tempi di recessione si fanno sentire ancor più acuti. Non trovo nessuno motivo per preoccuparmi dell'ingente impegno di Abbanoa. Con tutto il rispetto, faccia il suo dovere di far funzionare in fretta e bene le reti di sua competenza così come noi abbiamo sempre pagato ingenti somme sotto forma di tasse statali e comunali.

Vorrei chiudere proponendo al personaggio radiofonico "Grande Capo Estiqaatzi" l'ultima a frase di questo fantastico volantino "l'ing.... del genio civile ha accolto con favore la dichiarazione della Cooperativa". Se qualcuno è in grado di contattare il grande capo indiano è pregato di riferirci il suo parere su questa importante dichiarazione.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete notato che la lettera è anonima? che strano...
Claudio Magi

giacomo ha detto...

e quella pista a genn'è craboni è molto probabilmente in territorio di poggio dei pini , è stata chiesta l'autorizzazione oppure no?.

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

La strada in pineta è l'ennesima cavolata distruttiva dell'unico pezzo selvaggio in riva al lago, scelta dalla coop, uno aveva detto anche di farci passare una strada asfaltata, non so se mi spiego.

Per quanto riguarda le fogne c'è anche il reparto dei carabinieri del NOE - http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/Tutela/Ambiente/ - che secondo me sarebbe il caso di far intervenire, se non altro per risolvere queste questioni dove dietro ci potrebbero essere i soliti stupidi accordi tra gente difficile e tra politici, sopratutto per vedere chi sta creando difficoltà o se ci sono degli interessi occulti.

Io intanto dico che per me Abbanoa opera in regime di monopolio e questa è una cosa che non va bene rispetto alle leggi europee sulla libera concorrenza, anzi dirò di più la Regione non si dovrebbe occupare minimamente di questo settore lasciandolo libero.

Come è possibile quindi se non si stanno facendo gare per assegnare la gestione che i tempi siano così lunghi visto e considerato il fatto che si tratta di un caso di calamità naturale e che ci son dei fondi gia stanziati.

Ci vorrebbe un sistema come quello per l'elettricità, condotte e manutenzioni ad una Ditta magari mista pubblico/privato, gestione dell'acqua invece a delle ditte private che farebbero la loro offerta ad ogni singolo soggetto, il cittadino o l'azienda sarebbero liberi di scegliere il migliore e nello stess tempo ci guadagnerebbero sia il servizio sia il cittadino.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

ah quindi il passaggio pedonale di cui si parla sarebbe il sentiero che attarversa la pineta. complimenti per la chiarezza.
sono anche io molto preoccupato perche temo che si faccia un sentiero più largo del necessario e che vengano abbattuti alberi inutilmente.
Per passare a piedi non è necessario l'abbattimento di alcun albero ma solo la sistemazione del fondo.
Nel frattempo oltre ai soliti motocrossiti che continuano a passare in quel sentiero trasformato in un solco fangoso, si sono aggiunti i furbisssimi cavallerizzi che hanno riempito di escrementi anche il secondo sentierino. Complimenti.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Stefano Fratta ha detto...

Avete notato che è stata presa in considerazione e ricevuta l'esponente di una sola petizione? Eppure le firme sulle due petizioni erano in massima parte di persone di Poggio, o ci sono poggini più uguali di altri?
Stefano

Sandro Atzeni ha detto...

Tutte le vostre osservazioni sono pertinenti e indirizzate a rimuovere la situazione di stallo che nonostante tutto continua a persistere, pensavo aveste capito che invece è assolutamente inamovibile finchè non vengono cambiate le teste, allora vi esorto ancora una volta ad aprire le candidature per costituire una nuova squadra di amministratori altrimenti non ne usciremo mai fuori. Vedo che si parla di tutto ma non si tocca mai quest'argomento. Perchè?

Giorgio Plazzotta ha detto...

Sandro ogni socio, anzi, ogni residente dovrebbe fare il ragionamento iniziale che fai tu: "la situazione è grave, è necessario un cambiamento".
Se però tutti si porranno nella stessa posizione di attesa, per cui si spera che siano "altri" a farsi avanti, non credo che ci sarà quel cambiamento tanto atteso.
Ricordiamoci che esiste un gruppo che amministra (male) la cooperativa da molto tempo. Non esistono due gruppi antagonisti che si vogliono spartire il potere.
In questo articolo evidenzio la presenza di manovre trasformistiche che porteranno a presentare il medesimo "stile" di amministrazione cambiando qualche faccia. Così facendo si tenterà di confondere le acque proponendo, come nuovo, quello che è invece il vecchio trasformato.
L'obiettivo è
intercettare una parte del consistente malcontento generato da una gestione veramente disgraziata, sperando che qualche "pesce" abbocchi all'amo, ribaltando il naturale giudizio negativo che questa amministrazione si è ampiamente meritata sul campo.

Ho l'impressione che la pattuglia degli oppositori abbia molto credito ma non sia per niente organizzata. D'altronde a Poggio abbiamo avuto per 30 anni praticamente lo stesso gruppo dirigente e i soci, quasi tutti, sono impegnati nelle attività della loro professione e vita privata.
In questa situazione è molto alto il rischio di trovarsi la stessa minestra riscaldata di prima, con un nome diverso.
Che fare? Certo non tutti potranno candidarsi, ma non penso che si arrivi da nessuna parte sperando che 4 o 5 "sacrificati" vengano lanciati nella mischia. Di certo chiunque farebbe meglio della amministrazione uscente (ci vuole poco) ma non mi sembrerebbe corretto scaricare sugli altri quelle che sono le piccole responsabilità di ognuno di noi.
Che ognuno si prenda le sue se davvero vuole una Poggio diversa. Anche chi non si vuole candidare può dare una mano partecipando e sostenendo una azione che porti al cambiamento. Questo è quello che a mio avviso dovrebbero fare tutti quelli che desiderano preservare la bellezza di questo posto e cambiare decisamente il modo di amministrare.

Rita ha detto...

Vi invito a leggere il titolo del volantino recapitatoci ieri, che recita:

INCONTRO DEL 16 GENNAIO 2009 TRA LA REGIONE, IL COMUNE DI CAPOTERRA, IL GENIO CIVILE, LA SOCIETA’ ABBANOA, LA COOPERATIVA ED I RAPPRESENTANTI DI PAULIARA.

Qualcuno può informarci circa i seguenti punti:
a) se la dott.ssa Silvia Scalas abiti a Pauliara, a Poggio dei Pini o a Capoterra, o in altro comune della Sardegna;
b) se la Sig.ra Adalgisa Piras abiti a Pauliara, e se sia socia della Cooperativa.

Inoltre vorremmo capire:
1) come mai a fronte di due petizioni inviate agli stessi organi amministrativi, sia stata presa in esame soltanto la prima, di cui peraltro molti abitanti di Pauliara non sapevano nulla o l' hanno saputo solo in ritardo leggendo il blog, e quando sono andati a chiedere di poter firmare gli è stato risposto che la petizione era stata già spedita;
2) chi ha convocato alla riunione i "supposti" Rappresentanti di Pauliara;
3) come mai, benchè nella seconda petizione erano stati allegati i numeri di cellulare degli estensori (Cillocu, Plazzotta, Lai), nessuno di essi sia stato informato e/o contattato per partecipare alla riunione.

Inoltre ci farebbe piacere sapere chi ha pagato il ripristino della pista per raggiungere l'ovile del capraro nella valle del Rio S.Gerolamo, eseguita con i mezzi fotografati da Giorgio e da me (di proprietà della ditta Marongiu di Capoterra), che domenica stazionavano lungo la pista stessa, utilizzata sia dal capraro ma anche dai cacciatori per raggiungere le zone delle battute di caccia al cinghiale.

Oggi ho visto i lavori effettuati avant'ieri lungo la stradina che dal guado dei campi sportivi raggiunge la rotonda di Tanca Irde. Fanno ridere. La terra è stata soltanto spianata e leggermente rullata, peccato che i pietroni (alcuni molto sporgenti) siano ancora lì ed il tratto ricoperto da argilla limosa, molle e plastica oltrechè fortemente coesiva e appiccicosa e non permeabile, è ancora tutta lì a formare la solita pozzanghera nella curva. Se piove appena si riformerà subito il laghetto e ci si impantanerà di sicuro a meno di non possedere un fuoristrada.
Ci stanno prendendo in giro!!!!!

Il comune non ha i soldi per fare una strada decente con un rilevato adeguato, alto e permeabile, senza pozzanghere, con il fondo carrabile in Macadam, come si fa in TUTTE le strade campestri della Sardegna in cui circolano i mezzi agricoli? Dove ha messo i 400mila Euro della Regione? Che li tiri fuori e subito. Siamo stufi di essere presi per i fondelli. Vogliamo SUBITO UNA STRADA DI ACCESSO A PAULIARA DEGNA DI QUESTO NOME.


Sorvolo su tute le osservazioni di Giorgio ceh condivido.
Ci tengo solo a sottolineare questo: a proposito del parere dell’Ing. Cocciu che pare abbia respinto l’ipotesi di passaggio sotto la diga adducendo problemi insuperabili di sicurezza, spero ed auspico che questi motivi di diniego siano solo momentanei e non definitivi, e siano dovuti al permanere del cantiere per la messa in sicurezza della diga.
Purtroppo anche questo dalla lettera non si capisce.

A presto Rita

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Sandro Atzeni ha detto...

La sacrosanta lamentela di Rita lai non fa che avvalorare il mio incoraggamento a preparare un'alternativa. Questo blog può essere molto utile per esprimere eventuali candidature che possono essere considerate, non si può aspettare l'ultimo momento e se la diffusione del bando attraverso questo mezzo non bastasse si possono sempre intraprendere altre iniziative, dei manifesti ad esempio, ecco il mio contributo: prepariamo il testo e li faccio stampare subito

giacomo ha detto...

Intanto il guado in queste condizioni ha creato anche un piccolo laghetto che potrebbe anche essere pericoloso per via di improvvisi smottamenti, di tubi ancora oggi non se ne vedono, dico tubi posizionati, questa situazione continua a creare problemi a tutto il Poggio, organizziamo una giornata di lavoro e li mettiamo noi che forse è meglio, anche domenica mattina.

Che nessuno osi dire che i Bravi stanno riuscendo a risolvere i problemi tramite circolari autocelebrative, i problemi ci sono tutti, la si smetta di prendere per i fondelli la gente.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Da silvio ceccarelli

Il problema delle aree A2,A3 accennato da Giorgio, la strada che dovrà unire il nuovo ponte con la rotonda di residenza e il mancato miglioramento della sede stradale da detta rotonda all'ingresso di poggio, merita una ulteriore considerazione.

Il ricorso al TAR contro l'esproprio di poche centinaia di metri di aree pseudoedificabili, ha fornito al Comune, anzi al suo assessore ai ll.pp., la motivazione che gli mancava per non realizzare il completamento dell'opera. Ritengo sempre per la solita motivazione che poggio dei pini deve farsi i lavori coi propri soldi perchè le strade sono sue e forse anche motivazioni peggiori.

Come giustificano i nostri amministratori il grande esproprio subito per raddrizzare la curva prima della rotonda di residenza. Quell'area sicuramente aveva un valore commerciale ben superiore, ma non è stato frapposta nessuna opposizione e nessun ricorso al TAR.

Non è una cosa da poco. Il tratto oggetto del ricorso avrebbe inciso poco sulla cubatura edificabile perchè gran parte dell'area è troppo vicina al fiume quindi inedificabile. Il tratto di cui si è accettato l'esproprio, anche se più lontano dall'ingresso della cooperativa, sarebbe stato interamente edificabile. Senza considerare che quella strada, così raddrizzata è diventata più pericolosa, consente velocità maggiori, l'ingresso nella ritonda è comunque cieco e per chi esce da residenza costituisce un rischio.

So che quello che scrivo ormai non serve a nulla, ma spero che possa aiutare a non commettere più errori simili.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo anche io sarei d'accordo per organizzare, con un gruppo di volenterosi, la posa di questi tubi o anche per rimuovere qualche pietra da quello stradello. Vorrei però essere sicuro che dopo due giorni i tubi posati dai volontari non vengano rimossi da chi deve eseguire i lavori.

Stefano Fratta ha detto...

Chi -e con quali criteri- ha scelto "i rappresentanti di Pauliara"?
Rita mette giustamente in rilievo, con ricchezza di argomenti un dato di fatto: IL PRESIDENTE E IL CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE SI PRENDONO IL DIRITTO DI DECIDERE LORO CHI SIA E CHI NON SIA "RAPPRESENTATIVO". Al di là di ogni altra considerazione quasto è inaccettabile, da parte del Sindaco, da parte del CdA della Poggio dei Pini, da parte degli interlocutori. E' una scorrettezza impensabile, ma ormai ci hanno abituati a vedere (cooptazioni, incarchi etc.) e a capire che Poggio è LORO.
Stefano Fratta

Piergiorgio ha detto...

Adalgisa Piras è "gisa" del bar la moglie di Mariano.

La cooperativa non avrebbe mai e poi mai potuto convocare dei "sovversivi" per partecipare ad una riunione con gli enti e nominarli rappresentanti di pauliara.
A preferito persone che gli sono vicine o almeno non sono schierate.

Stefano Fratta ha detto...

Nessun problema riguardo le persone convocate, ci mancherebbe. Ma perchè solo loro? Centinaia di firme sono state apposte -è o no una forma legittima e persino meroitoria di partecipazione?- e si è preferito sentire solo una campana. E' un fatto vergognoso. Non per chi ha rappresentato le proprie posizioni, ma per chi ha CONVOCATO LA RIUNIONE. Fatti come questo dimostrano la incapacità di farsi carico delle varie espressioni e opinioni. Ciò che un -presunto-rappresentante della comunità non dovrebbe permettersi di fare.
Stefano Fratta

Rita ha detto...

E già, non schierate ma da quale parte? A me pare che siano piuttosto schierate.
E sopratutto non competenti negli argomenti di cui si doveva parlare in quella sede istituzionale, sicuramente non in grado di ribattere con alcuna competenza e conoscenza tecnica alle affermazioni di ingegneri e rappresentanti delle istituzioni, che così potevano rigirare la frittata a loro piacimento.
Conoscono forse queste signore le norme tecniche per le dighe? Sanno come si costruisce un rilevato stradale affinchè non subisca danneggiamenti continui a causa delle piogge e del passaggio dei mezzi, sanno forse quali materiali ed operazioni si debbano mettere in campo per realizare un guado? Conoscono le procedure per la progettazione e l'appalto di opere pubbliche? Sanno cosa sia uno studio per i problemi di dissesto idrogeologico e quanto tempo ci voglia per realizzarlo?
E il Dott. Secchi è esperto in tutti questi campi?
Va di modo la tuttologia da queste parti, così come qualche mese fa gli psicologi si improvvisavano grandi esperti di dighe e di cause delle alluvioni, così adesso le commercianti si impovvisano in altri campi della scienza!!
Evviva!!
Rita

Stefano Fratta ha detto...

Ma perchè avere il fastidio di dover rispondere a persone competenti quando si può rassicurare -a chiacchere- la GGGente?
Non solo rispondono e convocano chi gli pare e piace, ma tutto è nella vaghezza dei "faremo", "disporremo", "studieremo", Verificheremo". SENZA UN SOLO IMPEGNO P R E C I S O in tempi, metodi e risultati.
Stefano

giacomo ha detto...

Funti nascius conch'è ministru, togliamo i nostri vari bush.



Ciao Giacomo

Stefano Fratta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Piergiorgio ha detto...

Rita convocare persone che non sono competenti, ma che hanno una buona visibilità, e sono conosciute e prettamente una mossa politica pre elezioni.
Così possono dire che non e vero che tengono i soci all'oscuro addirittura li coinvolgono nelle decisioni importanti.
Dall'altro versante all'ente fa comodo avere interlocutori non esperti, non deve dare spiegazioni tecniche e può mantenersi vago.

Purtroppo è così.

In mano abbiamo il potere di cambiare e vedremo se riusciremo a farlo prevalere alle prossime elezioni.

Sandro Atzeni ha detto...

Ma Piergiorgio, di che potere parli se non si costituisce un'alternativa?

Piergiorgio ha detto...

Il potere del voto.

Un opportunità l'abbiamo già avuta un anno fa, ma l'assemblea a preferito votare di non votare la sfiducia. In sintesi ha confermato il CDA allora in carica, parlo di allora perchè sono già cambiati (cooptati) 5/6 consiglieri.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Piergiorgio è già la seconda volta che qualcuno parla di nuovi consiglieri cooptati. Io sono rimasto a 4. Mi devo essere perso qualche comunicazione. Aiutatemi a capire perchè sono 6.

Pasquale Cabizza ha detto...

Chiariamo qualcosa, pacatamente:
Alla riunione del 16 gennaio era invitato il Comune, lasciando al sindaco la facoltà di partecipare insieme a una rappresentanza dei cittadini. La cooperativa non era neppure in indirizzo. Io ho saputo dall'Ing.Silvano, col quale sono sempre in contatto, che ci sarebbe stata la riunione. Quindi abbiamo chiesto al sindaco di fare partecipare anche i rappresentanti della Cooperativa, e il sindaco ha accettato. Immediatamente prima della riunione ho saputo che il SINDACO aveva invitato anche Silvia e Gisa, presumo come esercenti danneggiati (è una mia ipotesi). Non è stata la cooperativa a scegliere i partecipanti ma il sindaco, al quale l'ing.Silvano aveva dato facoltà.
Quello del 16 non è stato il primo incontro per discutere i problemi di poggio, io sono in continuo contatto con Silvano, Balzarini, Novella e Cocciu, ci parlo tutte le volte che loro gentilmente me lo consentono, e scusatemi tanto se ancora non ho risolto tutti i problemi, ma ci sto provando, e il lago non verrà ridotto a un terzo, ci possiamo contare.
Io mi sto impegnando, sto dedicando molto tempo a queste cose, e un pò di sostegno sarebbe utile.
Sulle fogne non decide la Cooperativa, la competenza è passata ad Abbanoa dal 10 novembre, e io posso seguire e spronare, ma non ho leve in mano.
Ho ottenuto che la diga ritorni alle condizioni originarie, e sul lago al momento siamo a quota -1, cioè l'orientamento (non mio) è di abbassarlo di un metro rispetto a prima, passando da 240.000 mc a 180.000 mc. Ho ricuperato un metro e settanta rispetto alla posizione del Genio (voleva abbassarlo di 2,7 metri), ma, con l'aiuto di tutti, ricupererò anche l'ultimo metro.
Che ci crediate o no, io mi sto facendo in quattro.
Ciao
Pasquale

giacomo ha detto...

Ciao , vabè io ti ringrazio molto e sinceramente Pasqualino, però mi dispiace dirlo, purtroppo e non solo per questo caso e non per colpa tua, in questa fase post alluvione si stanno facendo e ringraziando soltanto dei gruppi di persone probabilmente simpatici a certi esponenti del cda, non so se centrino razza colore della pelle o altre cose, questo però a mio parere è uno sbaglio e per i ringraziamenti scritti a spese di tutti i soci è una grandissima scorretezza verso il Poggio tutto, ripeto , conoscendoti penso che tu su queste cose proprio non abbia nulla a che fare.

Le persone che per me sono intelligenti utlizzano tutte le forze e tutte le collaborazioni senza guardare in faccia nessuno, penso che al governo della cooperativa ci vogliano persone intelligenti e non chi vuol fare gicohcetti politici che hanno creato soltanto dei danni materiali e morali a questo posto.

Per i ringraziamenti e perchè lo sò con certezza perchè è mio padre, perchè non si è ringraziato dopo che ha fatto gratuitamente i calcoli dei danni della diga piccola o magari non lo sò gli ha firmati qualcun'altro, perchè non si ringraziano tutti, Rita Lai, Giampaolo Lai, Giacomo Cocco e tanti altri e sono moltissimi, potrebbe sembrare una svista o una operazione degna del peggior sciacallo , ognuno la veda come vuole, io penso che al Poggio si debba cambiare questa gente che ha davvero raggiunto il fondo.

Pasqualino ti voglio personalmente tener fuori da queste cose per onor del vero e perchè ti conosco , ma una cosa soltanto come mai il cda non ha firmato la petizione per il guado, e perchè alcuni del cda andavano in giro dicendo che avevano gia firmato quando le due cose avevano due obiettivi validissimi e differenti??..rispondi se vuoi almeno a questa cosa, io le ho firmate tutte e due.

Per me vale soltanto il merito e il fine nelle cose è di questo che al Poggio c'è bisogno, alle prossime elezioni e soltanto per il futuro di questo posto si dovrà ragionare in questi termini e dar spazio ai giovani e nuove persone, tenendo fuori la vecchia stirpe.

Ti escludo da ogni mia critica se non quella della petizione per il guado.

Io ho sempre firmato liberamente le petizioni che ritengo giuste e senza guardare chi le fa e perchè le fa, nonostante una fatta da Luca Madeddu ( che non ha firmato la mia dopo aver messo tutti i sui dati, perchè Luca ?) dopo averla firmata ho ritenuto che fosse non prioritaria, proprio perchè ritengo invece molto più pericoloso il primo incrocio venendo da Cagliari, e guardando soltanto la realtà dei fatti e il numero degli incidenti, quindi il MERITO.

ciao Giacomo

Pasquale Cabizza ha detto...

Ciao Giacomo
I ringraziamenti alle persone che hai citato li abbiamo fatti, e io per primo, in particolar modo ai due Giampaolo, Lai e Cillocu, per tutta la colaborazione prestata. Io stesso ho ripatutamente rotto le palle a Giampaolo Cillocu per le due dighe, e ammiro la sua buona volontà dimostrata nonostante nei giorni scorsi avesse problemi particolari, come tu sai.
Io ho firmato la petizione per Pauli Ara, e per il guado ho combattuto col Genio fin subito dopo l'alluvione.
Sono intervenuto presso il Distretto Idrografico (ing.Silvano), sempre per il guado, ma non voleva autorizzare niente, poi nell'ultimo incontro abbiamo concordato col Genio che venga rifatto in modo più sicuro quello della zona sportiva.
Ciao
Pasquale

giacomo ha detto...

E' vero concordo, infatti parlavo non di te.

una persona sopratutto rivoglio ringraziare e l'avrebbe dovuto fare sopratutto il Poggio nonostante tutto e nonostante sia stato innegabilmente di parte avversa ma era giusto che lo fosse, l'abbiamo gia tutti arciringraziato è Giorgio Plazzotta, ma se non fosse stato per questo strumento che è il Blog e che ha in qualche modo riunito il Poggio nonostante qualche antipatica situazione, ha rotto il muro del silenzio ( non degli innocenti ) e ha permesso di ricreare una fattiva collaborazione.

Anche questo avrebbe dovuto fare la Coop. dimostrando così di essere ad un'altezza superiore a tutto e a tutti.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Scusa Pasquale apprezzo la tua buona fede e soprattutto le buone notizie MAI SENTITE che ci dai però ci sono molte cose che non tornano.
Noi abbiamo ricevuto un comunicato dalla nostra Cooperativa in cui si parlava di un incontro e si parlava di "rappresentanti di Pauliara" non di esercenti etc.
Aggiungo che le preoccupazioni degli esercenti sono del tutto legittime, giustificate e che si aggiungono a quelle degli altri residenti che di certo non vogliono vivere in un luogo senza esercizi commerciali. Ma sarebbe corretto chiamare le cose con il proprio nome.
Anche se ritengo che le cose più importanti in questo momento siano quelle che riguardano le fogne, il lago, le strade etc... penso di potere giustificare un certo disappunto dei soci residenti a Pauliara che leggono in un comunicato ufficiale della Cooperativa che a rappresentare il proprio disagio in un importante incontro con le istituzioni vi erano persone che non risiedono nel quartiere e/o non sono soci.
Ok è una inesattezza del Sindaco che deve evidentemente avere dettato il comunicato emesso dalla Coop deve essere il Sindaco che si è profuso in ringraziamenti ...
Scusa Pasquale ma la gente non è cosi stupida da non capire le manovre che ci sono dietro.
Apprendiamo da te, e ti ringrazio evidentemente per avere rotto un incomprensibile muro di silenzio, che la Cooperativa ha partecipato non a una ma a numerose riunioni con gli enti che stanno operando sulle nostre infrastrutture.
Evidentemente ci immaginiamo che abbia anche ottenuto le informazioni importanti che rispondano alla domanda "quando" con la quale ho intitolato il mio articolo. Ci aspettiamo anche che, qualora avesse appreso che le fogne non saranno riprstinate prima di maggio, avrebbe certamente organizzato una forma di pressione, coinvolgendo i soci, per evitare che si arrivi a una sotuazione che può essere pericolosa anche dal punto di vista sanitario.
Secondo te dobbiamo accontentarci del "ci pensaus nosus"?
Non è questione di fiducia o di sfiducia, ma di DOVEROSA partecipazione e condivisione in u momento che per la nostra comunità è tragico.
Pensi che la gente debba vivere con questa preoccupazione mentre i "cavalieri della tavola rotonda" fanno le riunioni?
Le notizie che ci dai sul lago sono incoraggianti e positive. Come sai tutti quanti siamo rimasti ai -2.7 metri e dei relativi 70.000 mc., perche era quella l'ultima notizia ufficiosa che circolava.
Potresti informarti per cortesia se ci sono altri conigli da tirare fuori dal cappello a cilindro?

silvio ceccarelli ha detto...

Scusate scrivo da profano e tecnicamente ignorante.

Le affermazioni di Pasqualino mi sembra che non corrispondano a quanto vedo passando dalla strada 26 e osservando il martellone che sta lavorando nel lago. Mi sembra che ultimato quel canale, seppur di piccola dimensione, tutta l'acqua che perverrà al lago dopo le piccole piogge, defluirà lungo il fiume a lato della diga, matenendo la capacità dell'invaso a quella che attualmente appare. Mi sbaglio? Sono forse previste opere di dragaggio per asportare tutti i sedimenti che hanno invaso il bacino? Che bisogno c'è di scavare nel granito in canale così profondo se si deve mantenere un livello delle acque solo un metro al disotto del livello del vecchio scolmatore? E' forse prevista una paratia mobile (o fissa) che si collochi solo a un metro sotto lo scolmatore esistente dopo che sarà ultimato il canale nel granito?

Spero che, per la mia incompetenza in materia, di non aver scritto castronerie e spero anche che i tecnici mi chiariscano i dubbi e mi tranquilizzino che quanto si va dicendo non siano solo menzogne per tenerci calmi

Pasquale Cabizza ha detto...

Ciao Giorgio
Io credo che su lago, diga, fogne, acquedotto, la pensiamo tutti alla stessa maniera e vogliamo tutti la stessa cosa, quindi credo che dovremmo unirci in uno sforzo comune.
E' chiaro che i contatti con le istituzioni sono continui, e forse sarebbe il carso di fare un'assemblea per fare il punto della situazione.
Silvio, non ci sono contraddizioni. Il Genio ha ampliato il canale per portarlo ad una portata di 200 mc al secondo, condizione minima, dicono loro, di sicurezza. Non è stato ancora deciso a quale portata dovrà essere adeguato, io ho le mie idee e sono in continua trattativa, ma non decido io. Lo sfioratore non è ancora sistemato, lo si farà una volta deciso il tutto.
I lavori sulla diga continueranno fino a tutto febbraio.
Continuo dopo, se occorre.
ciao

giacomo ha detto...

Ciao, penso che forse un'assemblea sia un pò uno spreco di energie, io non penso che ci sia bisogno di sapere cosa state facendo, o meglio c'è anche quel bisogno ma non lo ritengo urgente, c'è invece ancora più bisogno di collaborazione e di fare magari dei gruppi che operino in tal senso, dove sia il merito sia la democrazia regnino incontrastati, il tutto in favore di obiettivi comuni e sopratutto per risparmiare soldi, è questa la vera mancanza per il Poggio, per favore liberiamoci dell'eredità storica del Poggio dove si sono sempre costruite le fazioni con nessun fine se non qualcuno nascosto e forse solo per alcuni, questa è l'unica verità che tra le altre cose è di una semplicità incredibile, per me non potete farcela da soli e non voglio star qui neanche ad elencare le cose che non vanno, sopratutto per mancanza di persone e non per colpe particolari, le colpe nascono quando si pretende di strafare da soli e poi non si riesce nell'intento.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Mi spiego meglio e anche se sarò palloso penso di aver toccato il vero punto dolente di Poggio.

Questa visione un pò arcaica della proprietà nasconde da sempre molto probabilmente due verità, la prima è che ci sono persone che orgogliosamente pensano di far bene da sole e che reputano eventuali altre persone incapaci, la seconda è che dietro queste credenze operano persone che invece probabilmente guardano anche il loro tornaconto, il risultato è sempre lo stesso, appunto il non raggiungimento della condizione migliore per risolvere i problemi, la cosa è semplicissima.

Per Silvio, la tua analisi è giusta e logica, con un canale di sfioro così basso ( quello nuovo ) il lago resterà a quel livello, quel canale andrà richiuso e dovrà essere richiuso con lo stesso sistema di una diga, terra impermeabile rullata o cemento o appunto con una chiusa quest'ultima per far salire i battelli dal mare direttamente a Santa Barbara.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Ciao Pasquale,

non metto in dubbio il Tuo impegno, il dramma è che spesso inconsapevolmente Ti mancano gli elementi e la preparazione per valutare e effettuare una motivata scelta.
E' accaduto nel caso del piano di lottizzazione (che Tu in assoluta buona fede consideravi senza scadenza (ricordi il paragone con lo yogurt?), mentre anche un discreto appendista muratore avrebbe saputo che gli atti hanno una scadenza (come ribadito dalla Regione!)
Ti ricordi inoltre della strada 7, nel quale postavi che "la giurisprudenza era concorde, che era tutto ok, che la strada c'era etc..."?
Io non mi permetto di mettere dubbio la Tua buona fede, ma ciò che mi preoccupa è che se l'errore viene fatto da Pasquale Cabizza persona fisica ha un valore, ma se l'errore di valutazione (derivante da una lacunosa conoscenza delle norme) viene fatto da Pasquale Cabizza Amministratore ha un peso ben maggiore, perché tale soggetto è nelle condizioni di reiterare simili errori, con conseguenze più gravi.
Ti invito a rileggerTi i post che hai inserito nell'articolo "vieni c'è una strada nel bosco".
Te ne elenco alcuni:
Non ricordo bene il risultato della consulenza ma sicuramente erano emersi determinati diritti di scelta da parte del proprietario circa l'accesso al proprio lotto, questo lo ricordo, diritti che poi sono stati riconosciuti dal CdA, di cui Calvisi non faceva parte (io ero Amministratore).
Scusatemi, ma credo che si tratti del solito "molto rumore per nulla"

La giurisprudenza la pensava e la pensa diversamente. Al proprietario del lotto 57 è stato riconosciuto il diritto all'accesso dalla strada n.7, in base alla normativa in materia di "servitù" e così si espressero i due avvocati interpellati da me all'epoca.
Se errore è stato commesso, ma lo escludo categoricamente, è stato commesso dal CdA del mandato 94-97, me compreso.

Se c'è stato errore dico: è stato commesso in buona fede, dal CdA del 94, e il principale colpevole sono io... sono pronto, con la camicia bianca aperta, SPARATE AL PETTO, NON VOGLIO LA BENDA!

Non voglio assolutamente commentare, risulterei eccessivamente ironico.
Ma mi auguro che non sia davvero convinto di aver - "ottenuto che la diga ritorni alle condizioni originarie...", sarebbe veramente grottesco!
E Ti invito a riflettere prima di scrivere, anche perché non puoi non sapere quale "pessimo" rapporto intercorre tra Cooperativa e Genio Civile, soprattutto a casua della arroganza e protervia di alcuni, che si proponevano di ... denunciare il genio Civile per i lavori di messa in sicurezza!
Io personalmente sono grato al Genio Civile, ho potuto riscontrare che sono stati i primi ad arrivare al Poggio quel 22 ottobre e che sono ancora presenti al lavoro.

Claudio Magi

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Giorgio Plazzotta ha detto...

Claudio
a prescindere dal contenuto delle tue critiche rispetto a precedenti affermazioni di Pasqualino, contenuto che in parte condivido ma in altra parte ritengo essere quisquiglie, devo sottolineare ancora una volta che il tono offensivo con cui condisci contenuti che potrebbero essere espressi diversamente non rafforza il tuo punto di vista, ma al contrario, lo indebolisce.
Sono stato anche stavolta in dubbio se lasciare o meno il tuo commento perchè come sai, do molto valore alla costruttività del dialogo. Capisco che la discussione non possa essere sempre rose e fiori, soprattutto quando esiste un vero confronto democratico, e capisco che tra tanta gente vi sono livelli di maturazione differenti, però ti invito ancora una volta a rivedere i toni e "ripulire" i contenuti che vuoi esprimere dalla zavorra di sarcasmo e di offesa personale con cui li condisci inutilmente. A cosa serve?
Pasqualino ha il merito di essere uno dei pochi (due) consiglieri della cooperativa che ha partecipato alle nostre discussioni nel blog, dimostrando una indipendenza di pensiero e di azione che è evidentemente merce non molto comune da queste parti.
Se anche avesse detto o fatto qualcosa che non condividi non puoi farcire le tue argomentazioni con frasi tipo "la tua scarsa competenza". Ti invito caldamente a fare un passo indietro (anzi due).

Anonimo ha detto...

Ciao Giorgio,
rispetto la Tua opinione, ma proprio non la condivido.
Sostenere che una persona è inadeguata, non significa offenderla:
Pasquale ha tutta la mia stima umana, ma non posso esimermi dal rilevare che troppe volte ha clamorosamente sbagliato valutazione su argomenti talvolta banali.
E tali errori si sono poi tradotti in pregiudizi economici per la Cooperativa Poggio dei Pini.
Ho quindi criticato non la persona, ma l'operato della persona.
E tutto ciò non mi sembra offensivo.

Claudio Magi

Post più popolari