Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

sabato 22 luglio 2017

Tutti assolti

Ieri era la notizia del giorno. Tutti assolti gli imputati nel processo per l'alluvione di Capoterra del 2008. Un argomento importante, un argomento spinoso. Lungi da me l'intenzione di commentare questa sentenza dal punto di vista giuridico. Non ho le competenze e non sono state depositate le motivazioni. Propongo invece di approfittare di questo momento per trarre indicazioni e riflessioni utili non per valutare il passato, ma per programmare il futuro. 
Vorrei inanzitutto esprimere la mia affettuosa vicinanza ai parenti delle vittime, che non hanno certamente trovato conforto in questa sentenza. Capisco la difficoltà nell'accettare che la morte dei loro cari sia dovuta an semplice colpo di un destino malvagio, senza responsabilità di alcuno. 

domenica 16 luglio 2017

Il ponte di Poggio s'ha da fare

Ciao Giorgio,
dopo che Roberto Trudu, avendo trovato un riferimento a lui, Rita e me, ci ha inviato il testo (anonimo, ovviamente!) comparso sulla mail nominata comitatonoviadotto@tiscali.it nonché la sua risposta, avevo deciso di lasciar perdere…però devo dire che è importante essere nominati durante una riunione alla quale non si partecipa, ma addirittura essere citati nel resoconto di quella riunione credo sia il massimo. Evidentemente continuiamo a dare fastidio anche se non parliamo o scriviamo…o forse è proprio il silenzio a creare problemi….

mercoledì 5 luglio 2017

The wrong thing

Caro Giorgio,
Pensavo che almeno sul ponte ci fosse un ampio accordo sul fatto che l'opera che ci propone la regione sarda non si ha da fare, punto. Invece, pare che si voglia fare un referendum, dimenticando che mille residenti hanno già espresso il loro parere contrario ad un'opera talmente fuori dal contesto dell'area in cui vogliono realizzarla da farmi venire dei sospetti. Si parla di circa 7 milioni di euro, ma nei miei oltre 50 anni di residenza in Italia non ho mai sentito parlare di un'opera pubblica che non sia costata almeno il doppio del previsto, sia in termini di denaro che di tempo (se hanno messo 4 anni a fare il ponte di Pauliara, quanti anni, quante macchine movimento terra, quanti camion, quante deviazioni chilometriche dovremo sopportare per farne uno lungo 150 m e alto più di 7, con annessa rotatoria?). Dicono che un sistema di telerilevamento non sia realizzabile. 

C’è anche chi non ha potuto votare

di Angelo Pani


Finalmente è arrivata la risposta. Con una lettera inviata via mail agli abitanti di Poggio dei Pini, il presidente ha fornito la sua versione sul caso dei 16 soci morosi ammessi al voto e ha fornito ulteriori particolari sulla vicenda. Ora i soci della Cooperativa possono analizzare la vicenda con maggiore cognizione di causa.  La prima considerazione da fare è questa: era tutto vero. Sedici soci che, secondo il nostro Statuto, non avrebbero potuto votare, hanno ricevuto la lettera che li autorizzava a ritirare la scheda elettorale.  Tutto questo grazie al fatto che hanno stipulato con la Cooperativa un piano di rientro dai debiti. Abbiamo poi avuto la conferma che identica procedura è stata adottata in passato anche da altri amministratori.  

martedì 4 luglio 2017

Mailing list, Mailchimp e Umberto Eco


La posta elettronica è lo strumento di comunicazione telematico "primordiale". Esiste, praticamente,  sin da quando si è diffusa la rete Internet, anche perchè comunicare velocemente è stata la prima delle oggi innumerevoli applicazioni di questa formidabile tecnologia.
Negli anni '90 la posta elettronica era l'unico strumento di comunicazione telematica diretta tra due o più persone. oggi, lo sappiamo, ce ne sono molti altri: Whatsup, Chat, sistemi di Collaboration, Facebook, Twitter etc.
Ben presto la posta elettronica fu utilizzata per mettere in comunicazione gruppi di individui più numerosi, dando vita a quelle che vennero chiamate "mailing list".
Lo strumento era, però, sempre lo stesso usato per le mail "singole", pensiamo a Outlook o, più recentemente,  Gmail.  Bastava inserire tra i destinatari una serie di indirizzi e il gioco era fatto.

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