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domenica 12 luglio 2009

La vendita dei reliquati è stata sospesa

di Giuseppe Monni

Il primo obiettivo è stato raggiunto: l'operazione sui cd “reliquati è stata bloccata. Il nuovo CdA ha ereditato una situazione disastrosa: un territorio devastato (e non solo dall'alluvione), una gravissima situazione debitoria, la fine dei lotti vendibili, una Variante al Piano di Lottizzazione criticata e, prevedibilmente, respinta dalla Regione, e un clima di discordia e veleni che ha diviso la nostra comunità. Noi neo consiglieri avremmo voluto occuparci 24h su 24h della soluzione di questi problemi, e ovviamente abbiamo già iniziato a farlo, e nei prossimi mesi, siamo certi, inizieranno a vedersi i risultati dei nostro lavoro, ma la prima emergenza che abbiamo dovuto affrontare è stata un'altra: bloccare le iniziative sbagliate, o comunque impopolari, che il precedente CdA aveva intrapreso. Tra queste iniziative sbagliate, quella di (s)vendere i cd “reliquati”. Cosa sono i “reliquati” (che qualcuno chiama anche “reliquati verdi”, per tentare di tranquillizzarci...)?


Alcuni dei reliquati in zona Pauliara

Un reliquato, secondo la sua esatta definizione, è un pezzo di terreno che, quando sono stati ritagliati i lotti edificabili, è rimasto fuori: è un rimasuglio, che, per sua stessa natura, è molto piccolo, è spesso intercluso all'interno dei lotti edificabili, e comunque ha caratteristiche che lo rendono difficilmente commerciabile (è in zone scoscese, è attraversato da corsi d'acqua, o da linee elettriche, etc.): altrimenti, com'é ovvio, lo si sarebbe trasformato in lotto edificabile fin dall'inizio!

Di questi reliquati, a Poggio dei Pini, ne erano rimasti parecchi, dopo che era stata disegnata la lottizzazione, perché i progettisti erano stati attenti a non realizzare lotti edificabili in zone inadatte (purtroppo, qualche errore fu commesso anche allora: errori che infatti hanno creato problemi e cause giudiziarie tra soci e la Cooperativa...).
Per decenni si è pensato di vendere alcuni di questi reliquati a chi, avendo il lotto confinante, aveva interesse ad allargare il proprio giardino. Nel 1979 erano stati individuati e messi in vendita una dozzina di reliquati, ma l'operazione non aveva avuto un grande successo e l'idea era stata accantonata.
Il CdA guidato da Calvisi, invece, a meno di 90 giorni dalla fine del suo mandato, ha deciso di riprendere il progetto del 1979 e ampliarlo: sono stati così individuati oltre 60 “reliquati” per una estensione totale di oltre 104.000 mq (!): in altre parole, il passato CdA ha deciso di mettere in vendita oltre 10 ettari di territorio della nostra Società!


Altro che rimasugli: la grandezza media di questi “reliquati” era di oltre 1700 mq ciascuno, ma c'erano molti “reliquati” che superavano i 4000, i 5000, e i 6000 mq! Uno, addirittura, era esteso quasi 7000 mq! E non è finita: praticamente tutti questi “reliquati” non erano affatto interclusi o inaccessibili: al contrario, erano zone che i poggini hanno sempre utilizzato come verde pubblico, per portare i propri bambini, i propri cani, per fare passeggiate, o sport, o cercare funghi...: per fare, insomma, la vera vita che chi ha scelto di abitare al Poggio vorrebbe continuare a fare. O vogliamo dire che siamo venuti al Poggio per vivere in case grandi? No: siamo venuti a vivere al Poggio per vivere nel verde. In un verde non solo privato, ma soprattutto pubblico, dove si potesse coltivare una vera vita comunitaria (ché per star chiusi nei nostri giardini saremmo potuti andare a vivere in qualche altra lottizzazione....).
Non a caso, durante la campagna elettorale, la maggior parte dei poggini ci ripeteva: “La prima cosa che dovete fare è bloccare questa operazione scandalosa dei reliquati!”. Ed è quello che abbiamo fatto. Anche perché (è bastato osservare la planimetria, e chiunque di noi può farlo) questi sedicenti “reliquati” (che tali non erano) erano stati disegnati in maniera incomprensibile: lunghi serpentoni adiacenti ai lotti, di cui ciascun frontista avrebbe potuto recintare un pezzo. In effetti si sarebbe trattato di un vero affare (per chi avesse acquistato, ovviamente: non certo per la Società o per i soci rimasti fuori dalla spartizione) se si pensa che, ad esempio, venivano messi in vendita lotti di quasi 3000 mq a meno di 10.000 euro, o lotti di oltre 4100 mq a meno di 16.000 euro!
Il passato CdA (con la sola eccezione del consigliere Levanti, che aveva tentato in tutti i modi di opporsi: vedi verbali del 27 marzo e del 24 aprile 2009) aveva fissato un prezzo medio di 6 euro a mq!


Altri reliquati in zona Campi sportivi

Ora, se calcoliamo che i lotti edificabili, al Poggio, vengono venduti anche a 120 euro a mq, significa che il precedente CdA ha valutato che la possibilità di raddoppiare la grandezza del proprio giardino vale 20 volte meno della possibilità di edificarvi. Noi, invece, pensiamo che, in un mondo così antropizzato, la possibilità di godere di zone verdi debba essere considerata preziosissima, e quindi il verde residuo di Poggio dei Pini, specialmente se si decide di sottrarlo all'uso pubblico per cederlo ad un privato, debba essere valutato ad un prezzo non lontano da quello dei lotti edificabili.
E proprio riguardo all'edificabilità del lotto dobbiamo denunciare una delle ambiguità più gravi del regolamento di assegnazione approvato dal CdA di Calvisi: infatti, dopo aver dichiarato mille volte l'assoluta inedificabilità del reliquato, lo stesso regolamento afferma che se il socio vorrà utilizzare il reliquato per aumentare la cubatura edificabile del lotto cui accede, basterà un'autorizzazione della Cooperativa (!).
Insomma, per farla breve, l'intera operazione è subito apparsa così ambigua, così contraddittoria, e soprattutto così svantaggiosa per la Cooperativa e per i suoi soci, che il nuovo CdA ha deciso di revocarla. Questo, sia chiaro, non significa che il nuovo CdA sia contrario al principio di individuare e vendere eventuali reliquati: devono essere, però, veri reliquati (ossia, piccoli appezzamenti di terreno, possibilmente interclusi, tassativamente mantenuti a verde), non devono essere a rischio idrogeologico, e soprattutto devono essere messi in vendita ad un prezzo decente. Ecco perché il nuovo CdA ha subito chiarito, a chi è interessato ad acquistare eventuali reliquati, che nei prossimi mesi sarà rifatto un piano di assegnazione, che però non avrà tutti i difetti del precedente e, si spera, riuscirà a contemperare le esigenze di cassa con il sacrosanto diritto dei poggini di continuare a godere di un vasto verde pubblico, senza temere che esso sia svenduto, danneggiando quindi due volte i soci.
Una cosa è certa: un piano del genere, che influirà sulla qualità della vita di tutti i poggini, e che avrà implicazioni economiche così rilevanti, dovrà essere preventivamente sottoposto all'analisi di tutti i soci. E per dimostrare che il nuovo CdA baserà tutta la sua azione sulla massima partecipazione e sulla massima trasparenza, faremo in modo che tutti i documenti relativi alla passata e alla futura operazione, saranno pubblicati (gli elenchi dei reliquati, le richieste di acquisto pervenute alla Cooperativa, etc.) non appena il Portale ufficiale della Società sarà riattivato (grazie al lavoro che sta portando avanti il consigliere Plazzotta).

4 commenti:

giacomo ha detto...

I RELIQUATI ELETTORALI DI: IO VOLEVO FA' O PRESIDENTE

Ciao, certe aree che erano state individuate sono davvero assurde, comprenderebbero anche dei ruscelli, alcune zone soggette al passaggio di servizi ( alcune erano state negate a qualche solcio con lettera ufficiale), non solo ma il rapporto che esiste tra il prezzo e la quantità è a sfavore della cooperativa intesa come unione di soci, sia clienti dei reliquati sia semplici abitanti.

Io personalmente sono contrarissimo in maniera assoluta, in quanto secondo me ( posso sbagliarmi ) innescherebbero un'azione rischiosa, dove se qualche socio dovesse dire che è venuto qui proprio per fare una passeggiata in quel preciso posto, e che adesso non può più farsela potrebbe giustamente intraprendere azioni di suo diritto, e i reati potrebbe essere diversi.

Tra le altre cose alcune aree sono dei passaggi e delle zone in cui vivono ancora ( forse per poco ) diverse specie animali, c'è anche un valore dato dalle essenze vegetali presenti, magari qualcuno si prende un'area con una quercia secolare di inestimabile valore ( vendono olivi anche millenari a costi probitivi ( 20.000,00 euro cadauno ) , quindi le stime dovrebbero essere ARTICOLATE E BEN STUDIATE ( se proprio si vogliono fare dei soldi, e poi vediamo chi si fa avanti.

Chiudete questa storia che ha del ridicolo e non perdete troppo tempo dietro le cavolate fatte precedentemente, questo è quello che probabilmente loro volevano, lasciarvi tante gatte da pelare in maniera tale poi da mettervi in crisi sul piano economico, della serie date un colpo al cerchio e uno alla botte, d'altronde il precedente cda palesemente non sapeva fare una di queste cose e l'altra l'ha fatta male e a memopria ricordo la più grande stronzata della poggio sport fatta prima di quest'ultimo cda che però a perseverato nonostante il grandissimo fallimento di quella vicenda.

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

VI VOGLIONO LICENZIARE TUTTI!!!

Ciao, questo è un altro argomento, gira voce ormai in maniera insistente, che questo cda attuale vorrebbe licenziare del personale, la notizia è falsa ed è messa in giro ad arte da coloro che invece farebbero meglio a stare zitti su questo argomento, vorrei dire che questo cda non ha parlato ancora di questo tema, che tutte le voci sono soltanto delle zizzanie messe in giro ad arte da dei ciarlatani di mestiere, lo dico a tutti i dipendenti, certo è che la situazione è critica, ma penso e so che questa EVENTUALE mossa sarà l'ultima azione che si vorra percorrere, e se sarà purtroppo necessario la colpa non sarà di questo cda ma di coloro che hanno le loro precise responsabilità storiche e documentabili.

Signori dipendenti non fatevi spaventare da coloro che valgono meno di un pallino di cacca di pecora, rilassatevi e mantenete la calma e siate lucidi per vedere dove sta la verità in quanto è molto chiara.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

RELIQUATI E ALTRO.

Come la penso io, Giampaolo Lai.

Credo che ciascuno di noi abbia a casa un dizionario o un'enciclopedia con la quale avere conferma sull'esatto significato di reliquato. Quindi non vi annoio.
Ma intendo informarvi che ho giusto consegnato al Presidente una lettera chiedendogli di fare eseguire una puntuale ricognizione dei Verbali del CdA e del Comitato Esecutivo nonchè del protocollo dell'ultimo periodo (almeno il 2009)per annotare quali "impellenti" decisioni siano state assunte nell'imminenza della scadenza del mandato del vecchio gruppo dirigente (perfino in data 19 Giugno 2009)il giorno precedente le elezioni !. Ho anche chiesto che tali atti vengano portati alla conoscenza dei Soci con facoltà di consultazione. Se ne vedrebbero di singolari di cui si sentono mormorii. Anche a proposito di contratti di locazione di beni comuni.
Assegnazione reliquati: è competenza del CdA "deliberare" l'assegnazione. Risultano tuttavia alcuni casi di frazionamenti catastali, per alcuni reliquati, eseguiti in assenza della delibera di assegnazione ! Perchè ? Vi invito anche a leggere il dettato dell'articolo 1395 del Codice civile (annullabilità del contratto con sè stesso). Servirà a chiarirci le idee ed a capire le ragioni della segretezza degli atti subita.
Ciò che è bene per la Cooperativa è bene anche per tutti i Soci purchè questi siano informati compiutamente e abbiano certezza sulla veridicità di fatti. Proseguo invitando i Signori che hanno assunto responsabilità gestionali a valutare le non poche potenzialità della nostra comunità che vanta la presenza di competenze indiscutibili. Sollecitate questi Signori, quando avrete necessità, affinchè aiutino a superare il momento difficile che attraversiamo, ciascuno per le proprie conoscenze tecniche; questo aiuto dovrà darsi con riferimento allo spirito vero cooperativistico. Spero di essere stato inteso su ciò che intendo affermare. Se no lo preciserò con chiarezza un'altra volta.
Giampaolo Lai

Anonimo ha detto...

RELIQUATI E ALTRO.

Come la penso io, Giampaolo Lai.

Credo che ciascuno di noi abbia a casa un dizionario o un'enciclopedia con la quale avere conferma sull'esatto significato di reliquato. Quindi non vi annoio.
Ma intendo informarvi che ho giusto consegnato al Presidente una lettera chiedendogli di fare eseguire una puntuale ricognizione dei Verbali del CdA e del Comitato Esecutivo nonchè del protocollo dell'ultimo periodo (almeno il 2009)per annotare quali "impellenti" decisioni siano state assunte nell'imminenza della scadenza del mandato del vecchio gruppo dirigente (perfino in data 19 Giugno 2009)il giorno precedente le elezioni !. Ho anche chiesto che tali atti vengano portati alla conoscenza dei Soci con facoltà di consultazione. Se ne vedrebbero di singolari di cui si sentono mormorii. Anche a proposito di contratti di locazione di beni comuni.
Assegnazione reliquati: è competenza del CdA "deliberare" l'assegnazione. Risultano tuttavia alcuni casi di frazionamenti catastali, per alcuni reliquati, eseguiti in assenza della delibera di assegnazione ! Perchè ? Vi invito anche a leggere il dettato dell'articolo 1395 del Codice civile (annullabilità del contratto con sè stesso). Servirà a chiarirci le idee ed a capire le ragioni della segretezza degli atti subita.
Ciò che è bene per la Cooperativa è bene anche per tutti i Soci purchè questi siano informati compiutamente e abbiano certezza sulla veridicità di fatti. Proseguo invitando i Signori che hanno assunto responsabilità gestionali a valutare le non poche potenzialità della nostra comunità che vanta la presenza di competenze indiscutibili. Sollecitate questi Signori, quando avrete necessità, affinchè aiutino a superare il momento difficile che attraversiamo, ciascuno per le proprie conoscenze tecniche; questo aiuto dovrà darsi con riferimento allo spirito vero cooperativistico. Spero di essere stato inteso su ciò che intendo affermare. Se no lo preciserò con chiarezza un'altra volta.
Giampaolo Lai

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