di Giacomo Cillocu
Ciao a tutti, oggi 03 settembre ho partecipato a una riunione in cooperativa assieme ad un gruppo di persone ( circa 10 ), in sintesi l'oggetto della riunione erano le piscine del Poggio, voglio scrivere questo in quanto ritengo utile che tutti sappiano quanto succede perchè personalmente sono dell'idea che la Cooperazione deve partire da un coinvolgimento generale e quindi anche da una giusta e puntuale informazione, intanto dico grazie sia al Presidente Calvisi che ha palesemente dato un chiaro e costruttivo segno di apertura che al Poggio si è verificato soltanto alcune volte, sia al neo Consigliere Luca Madeddu organizzatore di questo si spera fortunato incontro, hanno partecipato tra gli altri anche il neo consigliere Emanuele Levanti e il Parroco di Poggio Don Alessandro il tutto per dare ancora più spinta e partecipazione a questa mini nuova impresa.
Le piscine hanno come tutti sappiamo diversi problemi ( anche rilevanti) di natura tecnica e burocratica che comunque sono da quantificare ancora con una corretta e approfondita analisi che verrà svolta nel prossimo periodo.
Si vorrebbe come prima cosa percorrere la strada della gestione " social popolare " integrata da un ufficioso sistema consortile che coinvolga tutte le realtà del Poggio, ricordo anche che la gestione sociale è quella che ha permesso di gestire la piscina per 25 anni con sufficienza e con poche spese garantendo però un servizio ai soci tutto sommato egregio e continuativo.
C'è da dire anche che le alternative reali sono di fatto 3, la prima è quella appena scritta, la seconda è quella di darla ad una società che la gestisca, la terza che è quella a cui tutti non sono stati d'accordo è quella di venderla , tuttavia rimane aperta qualora ci fossero problemi insormontabili e sopratutto mancanza di adesione e di collaborazione.
Il gruppo ha mostrato la voglia e l'orientamento di percorrere la prima, tuttavia se non si dovesse avere un risultato positivo questa strada si sceglierebbero le altre 2 e per ultima quella di venderla per motivi di forza maggiore.
Il clima giusto dovrebbe essere quello degli inizi del Poggio e cioè di quando si è costruita la piscina, circa 30 anni fa, con una forte collaborazione da parte di moltissimi soci.
La cosa più importante è capire da subito che la vera forza è nella partecipazione di tutti, anche perchè da qui ad arrivare alla vendita ( che poi sarebbe svendita) ci passerebbe poco tempo.
In sintesi si è ipotizzato una sorta di progetto finanziato a fondo perduto, dove una volta stabilite le spese minime si passerà ad una vera e propria raccolta di fondi tra i soci e probabilmente in più con un mini programma di sponsorizzazioni.
Aggiungo, concludo ed esprimo la mia opinione personale nonchè di altri, la mia posizione è quella di voler appunto procedere a una gestione gia collaudata ( la vecchia strada ) ovvero appunto quella della gestione sociale che anche dal punto di vista economico è la più sicura in tutti i sensi, la ricordo in breve, negli anni passati la Cooperativa aveva n. 2 bagnini stagionali ( generalmente figli di soci )che gestivano la piscina per tutta l'estate, la biglietteria e i suoi incassi andavano alla Cooperativa, la gestione e la manutenzione pure, l'accesso alle piscine era consentito ai soci, famiglie, amici e ospiti, le guardie ogni tanto passavano e garantivano anche il controllo.
Si vorrebbe come prima cosa percorrere la strada della gestione " social popolare " integrata da un ufficioso sistema consortile che coinvolga tutte le realtà del Poggio, ricordo anche che la gestione sociale è quella che ha permesso di gestire la piscina per 25 anni con sufficienza e con poche spese garantendo però un servizio ai soci tutto sommato egregio e continuativo.
C'è da dire anche che le alternative reali sono di fatto 3, la prima è quella appena scritta, la seconda è quella di darla ad una società che la gestisca, la terza che è quella a cui tutti non sono stati d'accordo è quella di venderla , tuttavia rimane aperta qualora ci fossero problemi insormontabili e sopratutto mancanza di adesione e di collaborazione.
Il gruppo ha mostrato la voglia e l'orientamento di percorrere la prima, tuttavia se non si dovesse avere un risultato positivo questa strada si sceglierebbero le altre 2 e per ultima quella di venderla per motivi di forza maggiore.
Il clima giusto dovrebbe essere quello degli inizi del Poggio e cioè di quando si è costruita la piscina, circa 30 anni fa, con una forte collaborazione da parte di moltissimi soci.
La cosa più importante è capire da subito che la vera forza è nella partecipazione di tutti, anche perchè da qui ad arrivare alla vendita ( che poi sarebbe svendita) ci passerebbe poco tempo.
In sintesi si è ipotizzato una sorta di progetto finanziato a fondo perduto, dove una volta stabilite le spese minime si passerà ad una vera e propria raccolta di fondi tra i soci e probabilmente in più con un mini programma di sponsorizzazioni.
Aggiungo, concludo ed esprimo la mia opinione personale nonchè di altri, la mia posizione è quella di voler appunto procedere a una gestione gia collaudata ( la vecchia strada ) ovvero appunto quella della gestione sociale che anche dal punto di vista economico è la più sicura in tutti i sensi, la ricordo in breve, negli anni passati la Cooperativa aveva n. 2 bagnini stagionali ( generalmente figli di soci )che gestivano la piscina per tutta l'estate, la biglietteria e i suoi incassi andavano alla Cooperativa, la gestione e la manutenzione pure, l'accesso alle piscine era consentito ai soci, famiglie, amici e ospiti, le guardie ogni tanto passavano e garantivano anche il controllo.
Per ora è tutto
Ciao Giacomo
immagine: Cristina MR
99 commenti:
Trasferisco su questo argomenti alcuni commenti che erano stati postati nell'argomento precedente.
francomagi ha detto...
Sulla ipotesi di alienazione delle piscine sono assolutamente contrario anche io.
Propendo invece per una gestione partecipata sul modello che anche Tu hai ben rappresentato.
Non sono però d'accordo con Te sulle altre affermazioni:
in particolare, se quest'anno le piscine sono - per la prima volta nella storia del Poggio - rimaste chiuse, non lo si deve all'incendio che nel 2007 le ha lambite, e nemmeno (come sostenuto nell'anonimo notiziario) al fatto che la società che le aveva in gestione ha dato in ritardo la disdetta.
Lo si deve, ancora una volta, alla inadeguatezza e superficialità dell'attuale amministrazione.
Infatti, se anzi che spendere soldi in consulenze, in faraoniche varianti (irrealizzabili) in ricorsi da stupidiario del diritto (bitumare nel bosco è manutenzione ordinaria!!!!!!!!!) avessero utilizzato le stesse risorse per mettere a norma le piscine sociali, l'intera collettività ne avrebbe beneficiato e fruito, e le piscine sarebbero state aperte.
Ovviamente, ed in questo sono d'accordo con Te, le responsabilità non possono ricadere sul solo presidente, ma vanno estese all'intero consiglio di amministrazione.
Franco Magi
04 settembre, 2008
commento eliminato
Questo post è stato eliminato da un amministratore del blog.
04 settembre, 2008
giacomo ha detto...
Ciao dico una cosa molto veloce e sintetica poi chi ha orecchie per udire "uda" :) - ad un certo punto bisognerebbe cambare pagina dimenticarsi il passato ricordandosi quello positivo ( vedi piscine )e andare avanti per cercare di essere costruttivi altrimenti potrebbe diventare una politica distruttiva.
Ciao Giacomo
04 settembre, 2008
giorgio plazzotta ha detto...
Giacomo, organizzare riunioni segrete cui partecipano solo gli "amici" in cui si discute con 1 anno di ritardo il destino di una struttura di tutti ti sembra un modo per voltare pagina?
No non mi sembra, infatti non sono d'accordo assolutamente, però ritengo che si dovrà avere un pò di pazienza, io anzi sono per le aperture a tutti e anche con riunioni con lancio di pomodori perchè alla fine sono più produttive e divertenti di quelle ristrette e con pochi eletti, però diciamo che su queste cose sorvolerei un attimo e aspetterei, come prima cosa ho scritto qui nel blog quanto è accaduto proprio per confermare il mio pensiero che è sempre secondo me alla base della buona riuscita delle cose come queste, non voglio però pensar male a priori e penso che neanche tu l'abbia fatto.
ciao Giacomo
Giacomo non è necessario riunirsi in 200. sarebbe stato sufficiente effettuare un annuncio e ovviamente accettare di confrontarsi anche con soci che non sono simpatici. avete visto berlusconi e gheddafi? pensate che si amino?
qui da noi si tirano su i muretti a secco.
Loro sono sempre molto disponibili e democratici: ma a condizione che la pensi come loro e chi non chiedi informazioni su cose che "disturbano".
Franco Magi
Solo loro hanno infatti il monopolio della verità ed il dogma della infallibilità, che non è più PAPALE ma Presidenziale (della Repubblica di Poggio dei Pini).
Ed invero abbiamo visto che non sbagliano mai, che interpretano nel modo giusto le leggi etc...
Franco Magi
Ciao Giorgio
Quella di ieri è stata una riunione alla quale hanno partecipato delle persone da me invitate perché mi hanno contattato per discutere su una possibile scelta che la cooperativa dovrà adottare.
Tale scelta va fatta su un ventaglio di tre opzioni.
1)gestione diretta
2)gestione affidata a terzi
3)vendita dell'area servizi nella quale ricade anche la piscina.
Ora, senza allarmismi o strumentalizzazioni di sorta, ritengo che tutte e tre le ipotesi devono essere prese in considerazione e valutate adeguatamente.
La vendita non è di certo una soluzione che vedo con piacere anche se ci si dovrebbe interrogare sulla fattibile possibilità da parte della cooperativa di sfruttare tutta quell'area servizi.
La gestione affidata a terzi la conosciamo; essa consente una gestione a costo zero per la cooperativa con un eventuale ricavo. C'è da dire che i soci sono soggetti alle logiche imprenditoriali del gestore e quindi il servizio è svolto nella maniera più congeniale al profitto del gestore(questo in linea di massima).
La gestione in capo alla cooperativa con personale pagato dalla stessa permette un servizio più vicino alle esigenze dei soci, sempre che tutti abbiamo le medesime esigenze, ma difficilmente produce utili, piuttosto perdite e il ricorrente problema annuale di trovare personale adeguato in grado di gestire una struttura come le piscine.
Allora qual'è il senso di questa riunione? Analizzare queste ipotesi, vedere i costi e benefici di ognuna e poi farne una sintesi per avere un quadro esaustivo e funzionale alla scelta da adottare.
Le tue critiche mi verrebbe da dire che sono giuste ma, se vediamo bene, il numero di partecipanti è per forza di cose necessariamente ristretto e i partecipanti erano tra di loro estranei per cui nessun gruppo dei soliti amici. Ti dico solo che in 2 ore ognuno ha potuto prendere la parola solo 2 volte perché i tempi si dilungano molto e alcuni hanno dovuto lasciare la riunione perché era tardi.
Questi gruppi di lavoro comportano dei sacrifici in termini di tempo da dedicare alle riunioni e al necessario lavoro da fare a casa per documentarsi sugli aspetti tecnici e giuridici. Sarà un buon lavoro? Un fallimento quello che ne uscirà fuori? Dipenderà dall'impegno che ci metteremo.
Io a questo gruppo ho chiesto solo di fare un lavoro stando con i piedi per terra, cercando proposte realmente configurabili da un punto di vista giuridico economico tecnico ingegneristico e sociale.
Ieri è emerso, come ricordato da Giacomo(che ad oggi, da quello che ho visto, è l'unico che si è mosso facendo e presentando proposte concrete e costruttive ,vedi piscina ed elettricità) la volontà di tenere in vita le piscine in quanto esse sono soprattutto un valore sociale per la nostra comunità, prima ancora che economico.
Ora mi si scuserà ma, le precedenti gestioni non sono mai state idilliache ed hanno sempre dato problemi di ogni tipo che hanno portato alla non apertura(quindi non è la prima volta quella di quest'anno) a chiusure anticipate, lavoro gratuito dei soliti 4 volenterosi che tra le altre cose si devono sopportare le critiche e gli sfoghi degli altri, critiche spesso non motivate da conoscenze certe e le critiche contro l'attuale gestore degli impianti sportivi ne sono un esempio.
Quindi, concludendo, l'analisi da fare parte da quelle tre opzioni, anche altre se ci fossero sono ben accette, considerando che la sola gestione ha un costo di circa 10.000 euro(corrente, acqua, 2 bagnini, prodotti chimici ecc) più i costi di adeguamento alla normativa che vanno quantificati.
E' necessario a mio modo di vedere un progetto di lunga durata e che dia certezze per il futuro.
Quindi lasciamo stare personale gratuito, bagnini fai da te tutte cose belle valide ma che danno poche sicurezze. Possono durare un anno, due, ma poi.... siamo punto e a capo.
Non so! Tu che dici?
Ciao, io penso e mi rivolgo a tutti che i problemi ci saranno sempre e ci sono sempre stati, che le responsabilità ci sono ci saranno e ci sono sempre state, però aggiungo una cosa molto importante, la storia ci insegna due realtà avvenute, la prima che darla a gestori privati non ha garantito mai sogni tranquilli a nessuno sia sul piano economico sia su quello contrattuale sia su quello sociale ne su quello della responsabilità e parlo in generale per il Poggio, la seconda ancora più importante è che al Poggio non esiste assolutamente la volontà di venderle e di conseguenza si aprirebbe un ulteriore fronte di scontri sociali anch'esso contriproduttivo sul piano strettamente economico che sarebbe davvero deleterio e che bisognerebbe assoltumanete evitare.
Per quanto riguarda le aree servizi e fermo restando che le piscine sono localizzate in un punto pieno di vincoli non considererei neanche per un minuto di chiamarle aree servizi ( recinto piscine ), ma aree con vincolo idrogeologico e naturalistico assieme, in quanto localizzate a circa 50 mt dal Rio S.Girolamo.
Tuttavia e mi ripeto, considero anche io tutte le alternative aperte e ovvio però che se il socio in generale si lamenta e non collabora è un pò come pretendere di voler troppo, al contrario se la Cooperativa non invita ad una cooperazione continua commette un altro grave errore e qui le cose mi sembra stiano cambiando.
Allora andiamo avanti così come ha detto Luca e guardiamo al futuro prossimo, ci sarà sicuramente da finanziare le piscine con una colletta generale per garantire questo servizio, ci sarà da pagare il biglietto per l'ingresso per i scoi a costi contenuti come si è sempre fatto, ci sarà da trovare anche altre strade per recuperare altri denari ( feste sponsor e affitti notturni ), se i soci non si mostreranno attenti e partecipi a questa che è l'unica possibilità per non vendere allora si raggiungerà l'obiettivo che tutti noi non vogliamo, di conseguenza gli esiti saranno la vendita o la gestione a fini di lucro.
Oggi siamo costretti tutti quanti a collaborare, perchè dire se o ma non serve purtroppo a niente.
Ciao Giacomo
Luca dato che diplomaticamente affermi che "Giacomo è l'unico che ha presentato proposte concrete e costruttive" non vedo che senso avrebbe un mio parere "astratto e distruttivo". Giusto?
No Giorgio, su questo il Tuo parere è utile, anche se non conforme al loro: ma l'importante è che non parli di variante al pdl, di consulente, di prolungamento di strada 7.
Sulle piscine puoi anche dissentire, tanto è solo fumo. Ma sul resto no.
Apprendo poi da Luca che "cerca proposte realmente configurabili da un punto di vista giuridico economico tecnico ingegneristico e sociale".
Spero che non siano le stesse che hanno portato, ad esempio alla elaborazione della variante.
Ed in questo ho colto con piacere la partecipazione di Giacomo e Manuele, che spero aiutino i Consiglieri di Amministrazione ad avere cognizione sulla interpretazione di leggi e regolamenti.
Franco Magi
Giorgio
Sai benissimo che non intendo offenderti o minimizzare il lavoro da te svolto in questi mesi attraverso la moderazione del blog.
Il fatto che si riconoscano i meriti di Giacomo nel documentarsi e avanzare delle proposte non svilisce il lavoro fatto da altri nel passato.
Io mi riferivo alle varie proposte avanzate, ai tentativi di creare una associazione ecc che tutti sapiamo come sono finiti. Giacomo c'è sempre stato, altri si sono dileguati.
Mi spiace che tu abbia frainteso, spero che vorrai dare il tuo contributo.
Cercare di creare associazioni che poi non nascono o iniziative che non sempre si realizzano o che vengono affossate da altri (vedi portale 2006) non è comunque essere "distruttivi e astratti".
Allo stesso modo non mi sembra distruttivo creare un blog che da 1 anno ci consente di confrontarci oppure contribuire a creare una biblioteca tecnologicamente all'avanguardia ...
Ti dirò di più, non è distruttivo nemmeno "rompere le balle" e "criticare" un gruppo dirigente incancrenito su metodi di gestione antiquati e obsoleti che stavano provocando seri danni al bene della collettività. Non mi attendo medaglie, nè ringraziamenti o convocazioni per riunioni riservate a "pochi intimi", però credimi, non riuscirai mai a convincermi di non essere strato costruttivo.
Ritengo distruttivo invece:
- fare tabula rasa di qualsiasi attività sportiva esistente al Poggio
- proporre la distruzione delle pinete storiche del Poggio
- utilizzare male le risorse economiche della nostra cooperativa spendendo i soldi per attività poco utili e mancando invece di eseguire quelle realmente necessarie.
...............e cosi pensi di fare il " furbetto " non parlando della variante e la strada 7 e tutti gli altri disastri non tanto da Te quanto dagli attuali Amministratori creati......
Fai come Pasqualino è più dignitoso.
O se Vuoi iniziare un contradditorio cerca di farlo senza pregiudizi su tutto difendendo le Tue posizioni, il blog se non Ti sei accorto è fatto grazie a Giorgio per questo.
Claudio Magi
Claudio. Il blog è una piccola cosa che mette una pezza assolutamente non definitiva su alcuni dei tanti problemi della nostra comunità (informazione, comunicazione, collaborazione). Ma ci sono tante altre cose: piscine, gestione economica, antincendio e cosi via.
Personalmente non trovo utili i tuoi continui inviti vs. amministratori che non hanno mai scritto o non scrivono da secoli a rispondere a domande.
Non mi piace neanche il continuo punzecchiare Luca con toni provocatori.
Come ho già detto la critica può essere costruttiva ma la polemica sterile è certamente dannosa.
Sono d'accordo con Giorgio: è ovvio che Pasqualino - come tanti amministratori - legge il blog, ma se non ha risposto è perché è privo di elementi di risposta.
E' inutile continuare a ribardirlo. Facciamola finita.
Ogni lettore, autonomamente, si farà un giudizio sul comportamento di ciascuno.
Franco Magi
Ciao Giorgio,
non c'è nessun intento persecutorio, ma solo la più viva sorpresa per il silenzio assordante di talune persone, che prima ci riempivano di pareri legali, codici, lettere ,sentenze e che oggi inspiegabilmete di fronte all'evidenza dei fatti tacciono. E se mi sono permesso di fare queste osservazioni è solo perchè l'amico Pasquale si era pubblicamente impegnato a commentare la bocciatura della Variante solo dopo aver letto le motivazioni.
Ora che le motivazioni ci sono non solo io , ma tanti lettori del blog attendono il giudizio.
Ciao
Claudio
Claudio hai mai letto "Animal Farm" di Orwell?
il bravo pastore costruisce un solido muretto a secco che serve a tenere il gregge unito. Ha anche bisogno di qualche cane addestrato che abbai correndo avanti e indietro.
Non so se hai capito che questo blog si trova al di là del muretto a secco e quindi non avrai mai alcuna risposta nemmeno se ripeti la domanda 100 volte.
Se il destino delle pecore del gregge non è fantastico (prima o poi finiranno tutte al macello), anche quello degli animali che corrono liberi al di fuori non è dei migliori (finiranno impallinati da qualche cacciatore).
Inoltre c'è sempre qualche pecorella smarrita che si trova fuori dal recinto ma prima o poi verrà riportata dentro. E' molto difficile invece che avvenga il contrario, le pecore, per loro indole, non scappano dal recinto, si sentirebbero perdute e trovano invece la loro serenità seguendo pedissequamente il posteriore della pecora che le cammina davanti.
Questa è la storia della nostra terra sin dai tempi dei tempi, fidati, non cambierà.
L'altrra cosa sula quale vorrei che si andasse avanti è quella del giornalino online, che oltre a far risparmiare benzina, carta e ore di lavoro potrebbe creare delle piccole entrate sul fronte della piccola pubblicità, coinvolgerei in prima persona Giorgio Plazzotta e inoltre nella redazione consiglierei anche di interpellare sia Giuseppe Monni e qualche altro giornalista del Poggio, mi sembra che siano almeno 4 o 5, inotre anche il figlio del presidente, insomma una redazione di alta qualità per un prodotto finale che potrebbe essere davvero interessante e di livello, il mio è un consiglio per Luca e la Cooperativa in generale.
ciao Giacomo
c'è dell'erba in giro????
:)
L'erba del vicino è sempre più verde. In questo caso è la nostra (Poggio) l'erba più verde e qualcuno la vuole bruciare.
Io per la redazione proporrei, oltre al figlio che non conosco, anche il Presidente stesso: ha infatti dimostrato grande conoscenza della materia di bilancio e contabilità (aveva paventato il fallimento e la liquidazione della Cooperativa) e soprattutto è "esperto" in urbanistica.
Ma come direttore di redazione Luca mi sembra il più adatto.
Non vedo l'ora che arrivi nella mia cassetta delle lettere.
Claudio Magi
Claudio non avevamo detto basta ..
Ma sono serio, non sto scherzando.
Claudio Magi
In definitiva dico anche questo, Poggio dei pini deve stare unita e trovare un giusto equilibrio viceversa se non starà unita sarà preda di varie tipologie di individui, chi l'ha voluta disunita negli anni ( decine ) è soltanto qualche balosso nostrano assieme a qualche ladro di galline e qualche scemotto incolpevole che hanno fatto il brutto e il cattivo tempo danneggiandola gravemente sia sul piano economico che su quello sociale, sono sicuro che una Poggio dei pini unita almeno in quelle che sono le cose più importanti farebbe paura a molti e sopratutto non diverrebbe terra di conquista di qualche pirata come gia avvenuto ( una per tutte i canestri della palestra e altre attrezzature ), è per quello che si dovrebbe cambiar regime e cercare di superare queste situazioni di stallo, almeno provandoci, poi chiaramente ognuno è libero di votare chi vuole e di creare anche gruppi di persone che ognuno di noi può ritenere migliori, ciò non toglie che si possa comunque migliorare anche il clima generale, creare quindi un giornale più articolato e di qualità vuol dire anche garantire che l'eventuale operato di chiunque governi anche in futuro sia trasparente e pubblico all'interno della comunity, perchè non mi soprenderei se il prossimo consiglio magari rinnovato rifacesse le orecchie da mercante che poi in definitiva si sono viste spesso o quasi sempre.
Claudio quindi diciamo che si può e si deve comunque andare avanti lasciando perdere certi argomenti che sono secondo me scaduti, senza offesa alcuna e condividendo anche molte cose che dici, ma ora svoltiamo pagina con delle proposte e delle idee concrete.
Il giornale dovrebbe essere staccato e libero da qualsiasi consiglio, io lo vedrei oltre che informativo in generale anche indirizzato ad eventuali interviste sia ai membri del consiglio sia alle persone comuni, con ampi spazi dedicati anche alla natura e allo sport.
ciao Giacomo
quindi in definitiva Giacomo tu ti auspichi la presenza di un organo di informazione non controllato dal CdA al quale lo stesso CdA partecipa attivamente?
Dire non controllato dal cda è cosa impossibile, sicuramente libero e aperto, poi se fosse libero al massimo sarebbe un caso nazionale :) .
ciao Giacomo
Giampaolo Lai
a proposito di PISCINE mi preme farvi sapere questo: se avessi avuto notizia di questo incontro avrei forse partecipato per consegnare tutta la carta di cui dispongo in quanto costituisce il frutto del lavoro da me fatto alcuni anni addietro (il CDA aveva incaricato il sottoscritto, il Dott. Dazzi e il Dott. Dessi). Ai tempi d'oggi nessuno sapeva alcunchè dell'iniziativa annunciata dall'amico su questo sito però il buon Giacomo, che ci conosce, avrebbe anche potuto informarci per tempo. Ma su questa mancata comunicazione al resto del Comitato non aggiungo altro commento.
Circa le tre ipotesi è inutile nascondersi dietro un dito perchè la soluzione comunitaria non regge. Gestire la piscina pubblica non è cosa da principianti o da improvvisati, sopratutto per le responsabilità ricadenti sul proprietario relativamente ai pericoli per la salute dei frequentatori. Quindi mi dispiace ma la prima soluzione è da scartare. Per non mettere in vendita un bene patrimoniale resta solo la seconda ipotesi. Un imprenditore professionista potrebbe gestirla ed in questo caso ogni responsabilità dovrebbe appartenergli. Resta il problema della messa in pristino dell'intero complesso ma,sopratutto, della sua copertura perchè se non se ne fa un uso intenso nell'arco di un intero anno, ad ogni riavvio estivo occorre spendere somme per i ripristini. Lo studio da me fatto aveva riguardato anche la sua copertura oltrechè il resto. Un preventivo fatto a spanne ma con misure da capitolato aveva indicato un costo, allora, di 100.000 € occorrenti (ci sono i preventivi).
Allora se è vero che ora il CdA accoglie Soci collaboratori in grado di fornire (del tutto gratuitamente) conoscenza ed idee, lo faccia sapere a tutti ed infatti i mezzi non mancano: foglietti volanti, notiziario, sito internet, telefonate, campanili, passa parola e non solo mormorii a mezza voce. Cioè metodi pubblici e democratici. Le braccia e la materia grigia, se c'è, non dovrebbe mancare.
Aspetto commenti ovviamente anche se contrari rispetto al mio convincimento.
Giampaolo Lai
Giacomo, vedo che tu dai per scontato che le cose debbano andare cosi. Purtroppo invece è necessario un cambiamento proprio nei sistemi prima ancora che nelle persone. La gestione personalistica, non trasparente e non democratica di un bene della comunità NON DEVE ESSERE PIU' CONSENTITA. Questo vale anche per una elemento secondario come il giornalino. Se non si interrompe questo circolo vizioso non andremo da nessuna parte, in nessun settore.
Ciao, purtroppo non ho avvisato non era mio compito, anche se mi avrebbe fatto piacere se avesse partecipato.
Per quanto riguarda le strade da seguire però dico questo, qualsiasi sia la strada e sopratutto per quella di darla a dei gestori ( suicidi ), vorrei che questa volta le responsabilità fossero chiare da subito e che qualora si ricreassero degli scompensi mostruosi come quelli della Poggio Sport e come quest'ultimo delle piscine che senza incolpare nessuno è stato un fallimento di fatto, in primis dal punto di vista societario/economico e secondariamente dal punto di vista sociale, le persone siano conosciute a tutti e si prendano inzialmente le responsabilità e promettano in caso negativo di non ricandidarsi più per nessuna gestione, perchè ricordiamoci anche che con la Poggio sport quando è fallita si sono tutti dileguati facendo lo scarica barile tra loro e oggi non si sa chi è stato e non si sa neanche come sono stati spesi i soldi.
Queste attività sono fallimentari in quanto il bacino di utenza e i servizi offerti non sono in linea per poter avere dei guadagni soddisfacenti per un'impresa, vi ricordo che in Sardegna siamo 1.500.000 di persone e 4.000.000 di pecore e qui non si sono neanche mai fate analisi di mercato, ma si decide e si dice : privatizziamo!!!
Vorrei anche una spiegazione matematica sul fatto che per 30 anni le piscine hanno aperto e hanno continuato a vivere e oggi che siamo più persone non dovrebbero funzionare con lo stesso criterio, mi sembra una cosa illogica , fermo restando che l'affidare a terzi sia le piscine che le attrezzature sportive ( non adesso ma vedi poggio sport ) ha creato dei danni spaventosi e qualcosa si vede per il calcio attualmente e parlo sotto il prfilo sociale.
Lasciamo perdere queste cose relative alle imprese perchè i conti si fanno con l'oste e a Poggio persone che si intendono davvero di questo settore sono poche e non hanno ne il tempo per dedicarsene ne gli interessi in quanto non ve ne sono.
Ma poi mi scusi, ancora si vuole essere così testardi??? ma dai lasciamo perdere che è meglio, ricominciamo seguendo la vecchia strada che è la cosa più giusta, altrimenti ripeto di nuovo, massimo grado di responsabilità personale verso chi cerca altre alternative.
Mi ricordo un particolare esilarante alla riunione di presentazione della Poggio Sport, c'erano persone che erano convinte di gudagnarci dei soldi investendoli..dico davvero..mi ricordo uno che aveva detto: c'è bisogno di capitale!!! sembrava avesse parlato con quel politico del miracolo italiano, eheheheh e li vi giuro che avevo capito tutto.
Con il Gruppo sportivo si campava benissimo, vi ricordo ad onor del vero alcune cose che si erano fatte in quel periodo senza finanziamenti e con il solo giro di cassa relativo alle entrate: campo di calcetto e illuminazione con prestito della Cooperativa ( presidente Luigi Pibiri ) poi restituito, tribune campi da calcio e campi da tennis, manto nuovo campo da calcio + reti di protezione, giardino e piantumazione essenze davanti alla club house + impianto di irrigazione, massimo numeri di soci atleti iscritti ( cosa più importante ) rifacimento illuminazione palestra, campo scoperto basket etc etc. e dopo tutto questo c'era bisogno delle società^?????? si perchè è stato distrutto volutamente, ci sarebbe stato bisogno che certe persone non se ne fossero occupate perchè da quel periodo sono partiti tutti i mali della Cooperativa.
Senza offesa per nessuno ma chi ha sbagliato abbia il coraggio di dirlo e non perseveri.
Per me dovrebbe essere solo la vecchia strada ad essere seguita, ora è arrviato il momento di non commettere più scemenze.
Ma poi altra cosa chi è presidente della Cooperativa è responsabile da sempre e per tutto ciò che accade qui dentro, quindi o si chiama un marziano a fare il presidente o chiamo il mio cane oppure non so ditemi voi, oggi chi inciampa in qualche filo o chi inciampa e finisce dentro la piscina vuota non fa differenza ci passa il presdiente, chi non vuole nessuna responsabilità sarebbe meglio che non si occupasse di nulla, perchè qui da circa 10 anni o forse 15 sono arrivate alcune persone che non vogliono resposabilità ma allora perchè si occupano delle cose??' per disfarsene forse o per distruggerle, qui non siamo alla regione o in un ente pubblico che fatta la cavolata nessuno se ne accorge e tutti se ne fregano.
Le somme spese per le piscine possono essere anche in perdita i soldi secondo me bisogna trovarli da altre parti e in altri modi, a parte che di soldi se ne sono spesi di più cercando di privatizzare quello e quell'altro e dando in gestione ai nostri pseudo imprenditori, anche se non siamo in regioni dove le cooperative funzionano benissimo questa è una società cooperativa che non dovrebbe subappaltare niente proprio per natura e configurazione della stessa.
Infine penso e mi permetto di dire che lei Sig Lai sia persona utlissima e competente e che invece la vedrei bene per questo progetto ( gestione sociale ), daltro canto invece io purtroppo non potrei mai partecipare a nessuna altra alternativa in quanto la ritengo fallimentare.
Altra chicca, gira voce che la nuova piscina di capoterra starebbe sprofondando, è vera?? se si diciamo che i responsabili sono un pò come quelli che avevano voluto la Poggio Sport...( stessa fabbrica ) la fabbrica dei buchi nell'acqua.
ciao Giacomo
Giorgio dimmi allora la tua proposta per andare avanti.
Ciao Giacomo, posso provare a darti la mia:
servirebbe più umiltà, più trasparenza nella vita della Cooperativa, più rispetto per i Soci, più condivisione nelle scelte aventi grande rilevanza per la vita comunitaria.
Servirebbero riunioni aperte a tutti (come peraltro ha sempre fatto il Comitato, nella quale l'amico Liucca o Pasqualino hanno potuto esprimere liberamente la loro opinione) e non riunioni nella quale viene invitato chi è simpatico e viene escluso chi è antipatico.
Sarebbe opportuno un dialogo basato sui dati di fatto e non sulle illazioni, ma soprattutto non dovrebbe mai più succedere quello che è successo in quest'ultimo anno: che si arrivi a fare leva sulla preoccupazione della gente (fallimenti etc...) per tentare di giustificare l'approvazione di una variante cementificatrice.
Servirebbe la fine di questo culto dell'insostituibilità.
Servirebbe insomma più serenità.
Ma soprattutto un profondo cambiamento. Anche generazionale.
Franco Magi
Giacomo la mia proposta è sempre la stessa. Parliamo di piscine, impianti, rapporti con il Comune, bilancio sociale, ma PRIMA sistemiamo le fondamenta della casa che mi sembrano scricchiolare.
TRASPARENZA - PARTECIPAZIONE, risoluzione dei conflitti di interesse. Poi, cito te stesso ripetendo: chi ha causato alcuni disastri noti passi la mano.
In mancanza di questo cambiamento di strategia organizzativa o, se vogliamo, di ritorno ai principi e allo spirito che hanno ispirato il nostro Statuto e ha consentito a Poggio dei Pini di diventare un paese modello, tutte le cose di cui si sta parlando resteranno aria fritta: avremo sempre il solito gruppetto dei "los amigos" che ben poco riusciranno a fare.
Scisami Giacomo ma da anni non vedo NESSUN segno neanche minimo fatto in questa direzione, solo speranze (tue) prive di alcun riscontro. Se mi sbaglio e tu ne vedi fammelo sapere.
i lettori più piccini possono anche farsi firmare i messaggi da mamma o papà
Ciao Franco e ciao Giorgio sono d'accordo con quanto voi dite, però ritengo e forse mi sbaglio che ci sia bisogno di dare tempo al tempo, io remerò in questo senso fino ad arrivare a un limite che mi metto da solo e senza voler fare ne gruppi e ne fazioni contrapposte, io mi ritengo libero di pensare e agire come voglio, il mio voglio è il lavoro di un singolo per un fine buono ( almeno spero ) per tutti e per il Poggio e con chiunque ci sia e ci sarà al governo mi comporterò in questo modo, altri modi compreso quello delle fazioni preconfezionate non mi appartengono anche perchè le fazioni sono una brutta eredità lasciataci da certe persone.
Altra cosa per integrare quel che ho detto prima nel precedente articolo, chi vuole governare si deve assumere le responsabilità chi non vuole assumersi le responsabilità non governi perchè nessuno glielo ha imposto, dico in generale e per tutti, la Cooperativa in quanto Società deve gestire in prima persona tutte le attività e i servizi scindendo i servizi che possono essere soltanto tali dalle attività che invece che dovrebbero avere un ritorno economico tale da coprire tutte le spese, penso che la vera sfida sia questa tenuto conto che il vero capitale è quello umano come in tutte le società sia di capitale che di persone e sopratutto nelle cooperative, capitale inteso come tutti coloro che vogliono dare una mano e alle quali non si può dir stupidamente di no fino a prova contraria.
ciao Giacomo
Ciao Giacomo,
il bene di Poggio è interesse di tutti.
Franco Magi
Ciao per ripristinare una eventuale situazione costruttiva bisognerebbe appunto rispettare questo momento di riflessione, ma se si continui ad attaccare anche quando secondo me non serve in quanto il botta e risposta potrebbe essere deleterio a lungo andare, allora non puoi pretendere di essere chiamato perchè io sinceramente nei panni di chi gestisce non chiamerei mai chi mi attacca poichè è fuori da ogni regola.
Quindi se si vuole creare un clima di distensione che come minimo farebbe bene al Poggio bisogna tassativamente e senza altre alternative attendere un atomo.
ciao Giacomo
Giacomo,
premesso che non ho alcun interesse ad essere invitato a disquisire del sesso degli angeli, Ti ribadisco che chi rinnega la storia rinnega se stesso:
Io (e come me tantissimi Soci) non dimenticheremo mai le bugie colossali dette allo scopo di intimorire, la "chiamata" dei Carabinieri, la inesistente trasparenza, il tentativo di urbanizzare le pinete etc...
Essere umili significa riconoscere i propri errori.
Andare avanti signifca anteporre gli interessi generali rispetto a quelli personali.
Quello che Tu definisci "chi gestisce", non sta gestendo casa Sua: sta gestendo il bene di tutti.
Il clima di distensione non può essere unilaterale.
Va bene parlare di piscine, di pesca sportiva sul laghetto, di varie ed eventuali etc... ma (e faccio mie le considerazioni di Giorgio, che condivido "PRIMA sistemiamo le fondamenta della casa che mi sembrano scricchiolare.
TRASPARENZA - PARTECIPAZIONE, risoluzione dei conflitti di interesse. Poi, cito te stesso ripetendo: chi ha causato alcuni disastri noti passi la mano.
In mancanza di questo cambiamento di strategia organizzativa o, se vogliamo, di ritorno ai principi e allo spirito che hanno ispirato il nostro Statuto e ha consentito a Poggio dei Pini di diventare un paese modello, tutte le cose di cui si sta parlando resteranno aria fritta: avremo sempre il solito gruppetto dei "los amigos" che ben poco riusciranno a fare.
Scisami Giacomo ma da anni non vedo NESSUN segno neanche minimo fatto in questa direzione, solo speranze (tue) prive di alcun riscontro. Se mi sbaglio e tu ne vedi fammelo sapere
Franco Magi
Vabè dai io la penso così, di errori ne facciamo tutti e stare a ricordare è anche giusto ma poi ci deve essere anche lo spazio per il chiarimento e per la riappacificazione, invece sostengo che le altre strade sono utili a creare altri danni, se poi chi non vuole ammettere gli errori non lo fa pazienza, li devi fare i conti con orgolio e personalità che ognuno di noi ha, poi ognuno deciderà liberamente alle prossime elzioni, per adesso a me basta così e se si continua invece a infierire si passa dalla parte del torto, questo è il mio pensiero imprescindibile, e mi dissocio totalmente da altre strade e scusandomi non ne parlerò più.
Ho credo scoperto il perchè di quella discarica lungo strada segnalata da Maurizio, gli intelligentoni nonchè caddozzi si stanno facendo la stradina per entrare nel terreno adiacente alla vigna, vorrei sapere da Franco se la Polizia Municipale o la Forestale hanno l'obbligo di seganalare queste vicende, te ne potresti itneressare epr cortesia anche perchè il bordo strada è suolo pubblico e perchè inoltre lungo tutta il percorso è zeppo di discariche abusive in terreni privati.
ciao Giacomo
Scusa giacomo ma non riesco a capire tutta questo tuo trasporto verso il presidente e l'attuale C.D.A.
Va bene voler cercare di migliorare il clima che si è creato ma ti ricordo che le cose vanno fatte da entrambe le parti.
Ti stai dicendo che chi gestisce ha il coltello dalla parte del manico, e i "gestiti" (passatemi l'espressione) devono stare a guardare?
Fino ad ora hanno gestito in nostri soldi come volevano e appena si sono chieste delle spiegazione si è creato un muro impenetrabile.
Forse è meglio prima abbattere il muro e sostituirlo con trasparenza, compartecipazione, informazione accettando anche le critiche.
Fate un giro per le strade periferiche di Capoterra e troverete la risposta......
Piergiorgio
Giacomo,
abbiamo opinioni diverse, ma non succede nulla: rimaniamo buoni amici comunque.
Per le discariche mi sono già attivato, compreso per quelle due carcasse di auto presenti a Poggio.
Ciao, Franco
Rispondo a Piergiorgio per l'ultima volta su questo argomento, per me le cose stanno cambiando è per questo che ritengo che anche " noi " si debba cambiare, se io ho proposte vado e le faccio, se io ho idee vado e le propongo nessuno me lo vieta e poi lo scrivo anche qui grazie al blog, diciamo che sono testardo e anche rompiballe, prova a fare lo stesso e poi mi dirai.
Inoltre per chiarire ancora meglio, io non ho trasporto, non ho interessi, non mi piace il buonismo, ne il volemose bene a priori, però prefersico darmi da fare per cercare il clima che io personalemente vorrei che ci fosse quello che può permettere di costruire positivamente sulla base sia delle macerie sia delle basi solide che la Cooperativa ha, ripeto ancora una volta, le fazioni distruttive non mi piacciono ne da una parte ne dall'altra e su questo fronte mi considero un guastatore puro.
Finish
Ciao Giacomo
Per me non stanno assolutamente cambiando.
Le fazioni sono il frutto del disperato tentativo di rimanere a galla, dopo tutte le bugie che si sono dette.
Ma le bugie hanno le gambe corte.
Vedrai, Giacomo, l'Europa alla fine del Nazismo era all'anno 0.
Nessuno poteva immaginare una Germania senza Nazismo. O una Italia senza Fascismo.
Ma con grande buonsenso dalle macerie della guerra mondiale e delle dittature si è costruito uno svuluppo ed un benessere ininterrotto fino ai giorni nostri, ma soprattutto si è avviato un lungo periodo di pace.
Vedrai che a breve si normalizzerà tutto.
La gente non è stupida.
Claudo Magi
Per Giacomo
"Rispondo a Piergiorgio per l'ultima volta su questo argomento..."
Non mi sembra in linea con ciò che scrivi, non è un segno di compartecipazione come hai più volte richiamato tu stesso, mi sembra più un ultimato: o la pensiamo allo stesso modo o con me non vuoi "parlare"
Se fosse veramente come dici
"per me le cose stanno cambiando"
tutti ce ne saremo accorti, semplicemente avremmo ricevuto maggiori informazioni vedi periodicità del giornalino, partecipazione di qualche amministratore "non neoeletto" a questa assemblea aperta (blog).
Con questo "Finish" anche tu stai aggiungendo un mattone al muro del CDA...
"ho idee vado e le propongo nessuno me lo vieta e poi lo scrivo anche qui grazie al blog"
Vedi questo "poi" mi inquieta perchè non provi a fare al contrario prima parlarne e poi proporle, sicuramente molti me compreso, ti appoggerebbero nelle proposte. E la cosa sarebbe più costruttiva e condivisa.
Ci vuole più collaborazione e forse un pizzico di umiltà.
Ciao
Piergiorgio
Giacomo, condivido il tuo invito a tenere bassi i toni. Soprattutto eviterei di enfatizzare eventi secondari su cui mi sembra che alcuni battano troppo il chiodo. Seppur non sia mai giusto nascondere e tacere, è anche vero che a ogni cosa va data la giusta dimensione. Enfatizzare i toni significa chiudere delle porte a possibili soluzioni che, seppure non debbano rappresentare inciuci inaccettabili, potrebbero contenere anche qualche compromesso.
Penso che io e te dovremmo essere abbstanza d'accordo su questo.
Quello che invece non capisco è il tuo riferimento a un "momento di riflessione" di cui 98% dei soci/residenti ha la minima cognizione o informazione. E' uscito da pochi giorni un notiziario e sono certo di non avere letto nemmeno una parola che contenga riferimenti a "momenti di riflessione" e neppure di costruzione di alcunchè o di cambiamento.
Si va avanti nascondendo la spazzatura sotto lo zerbino come se non esistesse.
Forse il momento di riflessione a cui ti riferisci sono le solite riunioncine de "los amigos" a cui stai partecipando.
Giacomo quel genere di riunioni si sono sempre tenute a Poggio, sono quei "momenti di riflessione" in cui devono essere nati la Poggio Sport, la Variante segreta e molte consulenze. Buona riflessione.
Ciao, forse qui non si riesce a spiegarsi bene, quindi propongo un incontro anche i primi della settimana prossima, in definitva comunque sono d'accordo con quanto voi affermate, c'è sicuramente molto bisogno di coinvolgimento generale, io non decido questo e comunque ci sto provando molto serenamente e con molta trasparenza, il mio finish non era il muro contro muro, per cortesia cerchiamo di ragionare anche perchè da altre parti mi si sta incolpando di certe cose sbagliate non che me ne freghi ma si sta sbagliando in maniera grossolana e qualcuno poi finisce col diventare una specie di aguzzino e chiaramente lo citerò qui nel blog così ce famo du risate che non fanno male, sicuramente non voi Giorio e Piergiorgio , ripeto io sono assolutamanete per il merito e la collaborazione a priori prima di tutto e secondariamente sono contrario alle fazioni che abbiano motivi quanto meno stupidi che si addicono alle lotte di partito e che invece qui in una società sono fuori luogo, sono d'accordo con il dire che la Cooperativa ha fatto numerosissimi errori ( qualcuno anche noi e anche io )ciò nonostante sono anche per dare sempre un altra chancee per averla quanto meno in segno della collaborazione, se poi non capiranno saranno affari loro ma li decideranno le elezioni prossime.
Dimenticavo per le idee le ho prima proposte qui nel blog qualche mese fa e ora le vado a discutere e vorrei che di questi gruppi di lavoro c'è ne fossero altri e con tutti quelli che vogliono dare una mano compreso Franco Magi, questa è la mia opinione pubblica che però rimane tale.
Una cosa che però forse è scappata dalla memoria, per quanto riguarda la strada, lo riscrivo di nuovo, non mi interessa perchè lo ritengo prima di tutto un argomento sterile, secondo perchè mi sembra una cosa personale che è andata fuori dalle righe, terzo perchè comunque crea delle divisioni enormi, quarto perchè lo ritengo uno sbaglio di piccole dimensioni e io personalmente non richiedo scuse o altro su questo argomento, per cui se si continua su questo argomento io mi muovo da solo, perchè così si è fatto nonostante si era detto il contrario , altro errore del comitato nel non aver tenuto fede a quanto detto inizialmente, lo puniamo???? ehehehhe!!! dai che è ora di cambiare strada.
Vi chiamo e fissiamo un appuntamento così ci beviamo una menta con gazzoza.
ciao
Giacomosa
Caro Giacomo, tu scrivi "....la Cooperativa ha fatto numerosissimi errori ( qualcuno anche noi...".
Visto che dici di parlare a titolo personale (mi sembra sacrosanto e più che evidente) noi chi ?
E ancora un'altra domanda: visto che tu vedi grandi cambiamenti (parere rispettabilissimo) non pensi che coloro che non vedono questi cambiamenti abbiano il diritto di pensarla diversamente da te senza per forza far parte di alcuna "fazione" ?
Ciao
Nanni
Ciao Nanni, si intendevo noi facenti parte del comitato ( anche se senza presidente )anche perchè non siamo mi sembra infallibili come non sono infallibili coloro che in qualche maniera abbiamo avversato, e tali errori non li citerò neanche, se vuoi magari ne riparleremo a voce .
Le fazioni sono deleterie a prescindere, questa è una mia idea e una mia opinione, poi che esistano è un dato di fatto e non sono quelle che tu dici chiaramente, anche se adesso capisco che sembra stia nascendo la fazione contro di me, io penso che si debba agire sia per merito che per voti sempre, comunque e democraticamente e chi ha mancato in questo senso in primis sono stati gli attuali amministratori, ciò non toglie che non si debba e si possa andare avanti, io non sono un politico e spero che questi atteggiamenti che ci sono sempre stati spariscano perchè non c'è il tempo per seguirli e ci hanno portato ad una situazione molto negativa che non è neanche quella a volte utlizzata ma che esiste un pò più diluita.
Io purtroppo ritengo che al Poggio si debba tirornare al dialogo e mi sto battendo per questo, le altre strade sono inutili e distruttive e siccome qui per andare avanti serve la collaborazione io la do a prescindere da chi ci sia al governo, poi se la mia collaborazione non serve pazienza, la salvaguardia di Poggio dipende da questo cioè dalla cooperazione.
Per finire ho solo risposto a prese di posizione nei miei confronti che a volte sono state pregiudiziose e miopi, non capovolgiamo le cose per favore, forse ti sei perso qualche passo.
Poi non vorrei che la cosa perdurasse all'infinito, bisognerebbe fare proposte sia da singoli che con il comitato poi si vedrà, adesso per dire il Sig. Lai coadiuvato da alcuni ha fatto una proposta che penso sia interessante, se la Cooperativa non la dovesse prendere in considerazione dovrà come minimo dire i motivi.
Ciao Giacomo
Giacomo secondo me stai ingigantendo il problema. Mi sembra che sia emersa soltanto una differenza di opinione, niente più. Non devi prendertela. Dietro la tua azione io non vedo niente di poco chiaro o poco pulito, al contrario. Come ti ho spiegato non la condivido perchè ritengo che manchino i presupposti e quindi possa essere dannosa. E' come pretendere di raccogliere il grano in un campo che non è stato seminato; troverai solo cardi. Nulla impedisce invece di seminarlo il campo, ma mi sembra che il contadino se ne stia con le mani in mano.
A parte che i cardi sono buoni..dai scherzo.. io comunque vado dal contadino a spiegare che forse è meglio seminare il grano poi starà al contadino decidere se seminare o no, tu dici che è inutile....non saprei ti ripeto ..si vedrà, intanto però il campo e il raccolto sono di tutti e quindi poi si dovrà dare delle spiegazioni...detto questo ribadisco che le cose stano cambiando e che comunque bisogna dare tempo al tempo, poi posso anche sbagliarmi perchè comunque di errori ne faccio molti e a volte mi servono per imparare.
ciao Giacomo
Giampaolo Lai sulla
P I S C I N A
L'argomento, è evidente, ha scatenato una quantità di polemiche che sarebbe stato meglio evitarci.
Parliamo di PISCINE e non d'altro. Non è stato chiarito come è maturato l'incontro: secondo me è stato usato il metodo solito "fra pochi intimi e sopratutto fidati e..., incompetenti, dove, con questo termine indico chi non ha conoscenza diretta delle cose non avendo avuto l'occasione di studiarle.
Per le piscine pubbliche esiste una norma che impone la filtrazione secondo un metodo (mc/h), l'impianto nostro non riesce a soddisfare questa norma, quindi va rifatto o vanno diminuiti i mc/dell'acqua.
Secondo punto le regole della gestione: affdidare ad improvvisati significa tornare al passato con i risultati ben noti. Terzo punto occorre che la piscina funzioni tutto l'anno per offrire un servizio ai clienti e perchè, con il letargo invernale, si deteriora e questo richiede, al risveglio, investimenti significativi e ripetitivi.
Occorre affidare ad esperti imprenditori che vedano anche opportunità di tornaconto economico. E dopo tutto non si possono celebrare le nozze con i ficchi secchi.
Quindi occorre studiare come reperire risorse per fare queste cose: ripristino o sostituzione di parti fatiscenti o insufficienti, copertura, gestione.
Concentriamoci su questi obiettivi e, da persone intelligenti riusciremo a trovare una soluzione. Lasciamo perdere le polemiche sterili. Noi lavoriamo e attendiamo, se il CdA (ci leggeranno ?) comprenderà, finalmente l'utilità di avere soci collaboratori (a titolo gratuito) si faccia avanti non dico con una lettera al Comitato ma quantomeno con una comunicazione comunque formulata. I mezzi non mancano: questo stesso che usiamo noi, quello della Società, il telefono, il foglietto recapitato dalle guardie, il contatto diretto personale. Ma non in maniera carbonara. Per fare questo necessita rivedere, per taluno, i metodi passati, vestirsi di un poco di umiltà e, sopratutto, portare rispetto per gli altri. Troppo è stata invocata la "privacy" a mio parere al solo scopo di tenere i Soci all'oscuro di decisioni quanto meno discutibili.
Attendiamo.
Giampaolo Lai
giampaolo corregimi se sbaglio. Da quello che dici le soluzioni sono 2:
- potenziamento impianti di filtraggio
- riduzione del fondale della piscina
sono certo che hai fatto anche la stima dei costi di queste due opzioni
Ciao a tutti vorrei rispondere allo stimato Sig. Lai che purtroppo ha opinione diversa dalla mia ma non per questo non ascolto(leggo in quanto dice alcune cose molto importanti), tengo a precisare che alla riunione si è parlato anche della quantità d'acqua e dalla capacità di depurazione in termnini di regole e dico anche che a volte gli incompetenti fanno meno danni di quelli che sono convinti di sapere la verità, non mi rifersico a lei chiaramente ma il Poggio insegna, io parto con la consapevolezza di essere un emerito ignorante e voglio sempre imparare da chi ne sa di più, ma comunque a questa riunione c'era anche chi le ha gestite negli ultimi anni che penso che incompetente per via dei fatti non sia.
Lei dice: Secondo punto le regole della gestione: affidare ad improvvisati significa tornare al passato con i risultati ben noti. Terzo punto occorre che la piscina funzioni tutto l'anno per offrire un servizio ai clienti e perchè, con il letargo invernale, si deteriora e questo richiede, al risveglio, investimenti significativi e ripetitivi.
Occorre affidare ad esperti imprenditori che vedano anche opportunità di tornaconto economico. E dopo tutto non si possono celebrare le nozze con i ficchi secchi.
Allora le piscine negli anni passati ( 20 anni di fila )hanno funzionato benissimo e comunque non hanno mai chiuso, scusi ma di quali improvvisati parla? io personalmente le ho gestite sia da singolo sia con il Grusap e ricordo non solo una gestione che come minimo aveva la sufficienza ma che era producente e i risultati sono ben noti ed sono a memoria di moltissimi, con i privati gli ottimi rusultati ( mai stati ) e il tornaconto vanno contro il volere popolare in quanto chi la gestisce deve far pagare di più e questo a molti giustamente non va bene nonchè va contro lo statuto.
Vede Sig Lai mali del Poggio sono inziati quando ad alcuni gli è saltato in testa di privatizzare le strutture, i motivi erano 2, il primo era che si doveva fare economia ( miliardi di lire buttati ), il secondo è che è arrivata una classe di pseudofunzionari di tipo pubblico e di qualche economista nostrano che oltre a sostenere tesi assurde non si volevano prendere le responsabilità e che avevano praticato la poltica del " distruggi tutto " un pò come i primonai quando bruciano.
Allora ricordo i fatti reali accaduti e in sintesi in relazione alle privatizzazioni, la Poggio sport, danni economici per circa 400.000,00 euro più danni sociali inquantificabili, perdita della pallavolo, perdita della bandiera Poggina, perdita di garanzie verso gli atleti, perdita di adesione verso il Poggio, ruberie varie e trasformazione in preda da parte di esterni, utlima cosa perdita del gruppo che gestiva il calcio, non parliamo poi della cause in corso perchè anche di questa cosa si sa poco ma si parla di centinaia di migliaia di euro.
Piscine, chiusura per contratti fatti male + costi alti sia per la gestione sia per i biglietti per i soci.
Ripeto ancora una volta non rifacciamo il solito sbaglio, le piscine sono un servizio da dare anche in perdita, e stiamo parlando di poche migliaia di euro al contrario se ne sono spesi 100 volte di più per iniziative di privatizzazione, organizziamo invece una colletta tra i soci così finalmente li rendiamo partecipi realmente per poterle rimettere a posto, o almeno tentiamoci e fra le altre cose questa è la direzione espressa dal gruppo di persone che si sono riunite che comunque era un gruppo eterogeneo e anche innovativo.
Per quanto riguarda la copertura, io quelle esistenti non le coprirei mai in quanto sono bellissime così e localizzate in un posto da sogno con un panorama unico, invece preferirei al limite trovare la soluzione per farle coperte ma possibilmente nuove e forse il tutto costerebbe di meno e sempre dietro una corretta analisi di mercato( quella che non si era fatta per la Poggio sport ) perchè non è detto che il bacino d'utenza sia tale da giustificare un'impresa simile.
Ricordiamoci che questa è gia una società cooperativa che non dovrebbe subappaltare niente proprio perchè non è nella sua natura, società cooperativa vuol dire avere anche delle dinamiche tali da potersi reggere da sola, bisognerebbe ricreare tali dinamiche che sono quelle che hanno consentito di fare il Poggio, grazie alle tante teste dei vari imprenditori e professionisti che avevano questa forza, poi si sa che successivamente sono stati invece i politichetti a gestirla negli anni mungendo finchè la vacca non ha dato più latte ( almeno si fossero tenute le vacche della vecchia azienda Saggiante ) e allontanando di fatto chi ha cercato di fargli capire che il Poggio andava gestito appunto come una vera Società con dei servizi produttivi.
Per finire e sempre con grande stima verso di lei pur non condividendo la sua strategia sulle piscine dico questo, se paradossalmente al Poggio ci fosse una mentalità carbonara le cose funzionerebbero benissimo.
Aggiungo anche questo che ho preso da internet wikiepedia sulle società cooperative:
Funzione sociale [modifica]
A norma dell'articolo 45 della Costituzione la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
Lo scopo mutualistico [modifica]
La cooperativa è un'impresa - in forma di società - nella quale il fine e il fondamento dell'agire economico è il soddisfacimento dei bisogni della persona (il socio): alla base della cooperativa c'è dunque la comune volontà dei suoi membri di tutelare i propri interessi di consumatori, lavoratori, agricoltori, operatori culturali, ecc.
L'elemento distintivo e unificante di ogni tipo di cooperativa - a prescindere da ogni altra distinzione settoriale - si riassume nel fatto che, mentre il fine ultimo delle società di capitali diverse dalle coop è la realizzazione del lucro e si concretizza nel riparto degli utili patrimoniali, le cooperative hanno invece uno scopo mutualistico, che consiste – a seconda del tipo di cooperativa - nell'assicurare ai soci il lavoro, o beni di consumo, o servizi, a condizioni migliori di quelle che otterrebbero dal libero mercato = prezzo del biglietto delle piscine più basso per i soci, prezzo dei campi da tennis più basso per i soci, prezzo del campo da calcetto più basso per i soci, prezzo per la palestra più basso per i soci.....tutto questo si fa??? non mi sembra quindi si sta commettendo anche un altro grave errore.
Quindi per cui non si subappalta niente perchè non conveniente per i soci.
ciao Giacomo
caro Giacomo devo farti i complimenti. Pur non essendo esperto in gestione piscine e anche scarso nuotatore mi trovo d'accordo con te al 100%. Versiamo nelle casse della coop penso 600 mila euro all'anno e se un servizio importante come le piscine dovesse anche avere una perdita di qualche migliaia di euro (pochi però) non ci vedo nulla di male. Al limite potrebbero lamentarsi i soci che non ne usufruiscono ma anche questo è tutto da vedere.
E' comunque importante dare le informazioni con le cifre ed eventualmente, qualora vi fossero decisioni importanti da prendere (qualcuno ha parlato di vendita) che ci sia anche un pronunciamento dei soci.
Sono personalmente contrario alla copertura e alla gestione invernale e cercherei di puntare a una gestione "minimale" fatta in casa come detto da Giacomo. Baso questa idea sulle informazioni che ho. Ovviamente il dialogo e il contraddittorio che possiamo fare qua nel blog, può consentire a tutti di dire la propria e di portare alla discussione nuovi elementi che possono aiutare tutti a capire meglio cosa è meglio fare.
Potresti Giacomo aiutarci a capire quali sono i numeri degli interventi oppure dobbiamo aspettare che il coniglio venga estratto dal cappello a cilindro dopo qualche altra riunione segreta?
Scusate per la lungaggine, ma mi sembra di capire che una Cooperativa come questa abbia da rivedere alcune cosettine, in pratica deve dare dei servizi ai soci a dei costi migliori/minori del mercato, e invece cosa si è fatto negli anni, si sono dati via i servizi( alcuni ) non solo ma dagli stessi non si ricavano più quelle entrate che potrebbero garantire invece di ribassare i costi di altri e degli stessi, sarà stato poco chiaro ma ci rendiamo conto del casino che si è fatto...ripeto ci rendiamo conto del casino che si è fatto?...o e ci sono gli espertoni!!!
In parole povere oggi si devono trovare dei servizi/attività che apportino dei soldi, con questi soldi la Cooperativa dovrebbe garantire dei prezzi minori sugli stessi servizi in generale , ecco si sta sempre secondo me seguendo la strada sbagliata tutto il contrario o meglio a s'arrevescia, non solo ma in pratica questa non è più una Cooperativa nel vero senso della parola ma una specie di ente amorfo di stampo regionalistico unico forse su scala nazionale e mondiale e forse per questo motivo negativo potrebbe diventare famosa..oppure inventiamoci anche noi il mostro di loch ness...io in effetti ho visto qualcosa nel lago grande l'altra mattina.
esempio palese di servizio: distributore di benzina, io cooperativa vendo al socio la benzina a prezzo ribassato con marchio coop pdp ma devo anche riuscire a far entrare dei soldini in più oltre le spese sostenute che mi serviranno per mantenere quei servizi che hanno qualche perdita.
ciao Giacomo
Grazie Giorgio per la condivisione ..ti farò sapere su tutto quello che avviene e anche per le spese che dovranno essere sostenute, le prime sono appunto i motori, la seconda sono le vasche, a seguire gli impianti e le norme igienico sanitarie, per moltissime cose ci si può mettere mano anche direttamente, improvvisandoci imbianchni, manorba, giardinieri e quant'altro.
ciao giacomo
Ma guarda caso che il messaggio precedente è anonimo...
Le collaborazioni sono gradite dagli attuali amministratori, ma a condizione che la pensi come loro e che non chieda informazioni "sensibili".
Franco Magi
Ciao..mi sembra comunque anche questo un segnale di apertura, almeno fino a prova contraria ...quindi non bisognerebbe disdegnarlo a priori.
Ciao Giacomo
Ciao sempre in tema di cooperativa e di servizi ai soci io ipotizzerei anche una Poggio card, ovvero una carta annuale magari del costo di € 10,00 che ti consentirebbe di avere una scontistica magari del 10% sui prezzi sia dei servizi sia degli esercizi commerciali con presentazione dei listini ufficiali da parte di tutti e sempre all'interno della cooperativa, questa è una delle tante idee che si potrebbero mettere in atto, gli esercenti non si spaventino in quanto l'eventuale scontistica sarebbe compensata da un maggiore afflusso di clientela.
Ciao Giacomo
questi messaggi anonimi hanno cominciato a stancare, il fatto poi che provengano sempre dalla medesima direzione la dice lunga sulla serietà e sull'atteggiamento costruttivo di certe persone.
Scusa Giorgio secondo me hai fatto male a cancellarlo....anche se anonimo dava una notizia che è utile a tutti e sopratutto alla Cooperativa inoltre va aldilà di ogni diatriba, io lo rimetterei.
ciao Giacomo
Ciao Giacomo, sai perché era anonimo chi ha inserito quel commento?
perché si vergognava di sostenere cose alla quale nemmeno lui credeva...
E tra l'altro c'è un regolamento da rispettare, che è uguale per tutti: niente anonime.
Franco Magi
Si ma altri articoli anonimi sono rimasti in passato e quindi diciamo che si possono lasciare qualora fossero utili, vabe la mia è una opione personale.
ciao Giacomo
Giacomo, in alcuni casi ho deciso di emendare la regola che ha permesso a questo blog di mantenere un livello di civiltà e correttezza molto elevati nonostante la nostra comunità abbia attraversato in quest'anno dei momenti molto difficili. In tutte quelle occasioni mi sono dovuto pentire di averlo fatto. Ho capito che in certi casi il messaggio anonimo non contiene calunnie o cose simili,a ma allora proprio per questo perchè non viene firmato? Si tratta allora di semplice mancanza di rispetto?
E ti sembra poco, Giacomo?
Da Silvio Ceccarelli.
Sono esterefatto!!! Già in precedenza mi sono permesso di riprendere Giacomo per il modo con cui propone le sue idee, di cui è sinceramente innamorato e su cui, penso, non ammetta discussioni, e con le quali monopolizza il Blog.
Ricordate cosa aveva dato origine alla Poggio sport srl? e quali sono state le soluzioni attuate e quali risultati hanno prodotto?
Se volete vi faccio memoria, seguendo il principio (da dimostrare?) che la storia insegna e che bisognerebbe trarre profitto dagli erori del passato.
Un giorno il Presidente Sechi viene a sapere che una lampada alogena dell'illuminazione del cammpo di calcio è caduta a terra a causa della corrosione della riggine. Consapevole della responsabilità civile e penale, che gli sta in capo in quanto Presidente della società, nel caso di eventuale danno alle persone causato da un simile incidente, avvia una rapida ispezione degli impianti per verificare lo stato degli stessi. Per farla breve una volta appurato che tutti gli impianti erano ormai fatiscenti per la mancata manutenzione e che la palestra sarebbe stata dichiarata inagibile per non essere mai stata adeguata alle norme di sicurezza via via introdotte sulla materia si poneva lo stesso problema che ora viene sollevato per le piscine.
Sappiamo quale è stata allora la decisione presa e quali le conseguenze di una mancata assunzione di responsabilità che avrebbero dovuto vedere il CDA in prima persona farsi carico delle manutenzioni e della messa in sicurezza dei SUOI IMPIANTI. Ribadisco SUOI e non nostri, perchè tutti gli impianti e tutti gli immobili sono di proprietà della società e, se non viene modificata radilcalmente e sostanzialmente la situazione, non saranno mai di proprietà dei soci.
Per questi motivi io sostengo che competa al CDA l'obbligo e la responsabilità della gestione e della manutanzione del PATRIMONIO SOCIALE.
Giacomo sicuramente ricorda quando era bambino e gli insediati erano poche centinaia. Che la apparente redditività, seppure modesta, della gestione degli impianti era aiutata dall'utilizzo degli stessi anche da parte dei vicini della Residenza del poggio. Forse un tempo le pretese erano modeste, pochi erano quelli che per fruire di servizi migliori si spostavano a Cagliari, ci si accontentava si privilegiava lo stare fra amici anche se gli impianti offerti dalla Cooperativa erano modesti.
Posso dire senza creare un vespaio di polemiche inutili quanto gratuite che le centinaia si nuovi insediati, in specie gli ultimi, probabilmente pretendono servizi all'altezza degli investimenti che hanno effettuato?!
Sarebbe troppo proporre di tener conto di quanto sopra nelle decisioni di scelte future?
Per concludere la mia opinione in proposito è quella di affidare la gestione di tutti gli impianti a professionisti qualificati, con capacità finanziaria adeguata, che possano dare servizi competitivi. Imprenditori capaci anche di far tornare a Poggio tutta quell'utenza che cerca servizi soddisfacenti altrove.
Spero di non offendere nessuno se sostengo che avendo finito il capitale LOTTI, con i proventi della cui vendita si coprivano anche le perdite di gestione, non si può pretendere di ricorrere a collette per mettere pezze qua e la per mantenere in esercizio strutture vecchie, degradate e fatiscenti.
è molto interessante leggere a confrontare i differenti punti di vista su una possibile soluzione riguardante le piscine. Mi sembra che ci siano tre correnti di pensiero:
1 - gestiamo noi in economia, forse con qualche piccola perdita, ma con altri vantaggi dovuto dalla disponibilità del bene per altre iniziative a carattere sociale
2- diamo in affidamento a società esterne.
3 - vendiamo tutto
è bene che queste opzioni vengano sviscerate. Inviterei a fornire qualche numero, perchè a mio avviso conoscere quanto costa rimettere a norma l'impianto è importante per effettuare una scelta strategica.
Giacomo ha scritto molto nel Blog, non lo ha monopolizzato. A lui e a tutti quelli che hanno partecipato alla discussione, così come anche ai numerosi utenti che leggono senza partecipare, va il mio ringraziamento perchè contribuiscono a mantenere vivo questo luogo di discussione che è a mio avviso assai prezioso.
Ciao ,io non sono ne innamorato delle cose che dico ne vorrei monopolizzare il blog, mi dispiace che tu la veda così e non mi sembra un inizio serio per un qualsiasi discorso propositivo, scusa ma la penso così anche perchè è la terza volta che per esprimere la tua opinione inzi allo stesso modo, per quanto mi riguarda io ho dato la mia idea che rimane quella fino a prova contraria, oggi siamo di più ed è per questo che la gestione dovrebbe essere più facile, il servizio che oggi non c'è è stato causato appunto da conseguenze relative alle gestioni dei privati, quelli che vorrebbero servizi migliori in base agli investimenti ( quali e chi ) hanno la piscina in casa, inoltre di investimenti a fondo perduto qui se ne sono fatti soltanto agli inizi quando una quarantina di persone hanno deciso di scucire i propri soldini dalla tasca per far nascere il Poggio e per fare anche qualche strada inziale e altro ancora , compresi coloro che successivamente hanno dato una grande mano d'aiuto in tutti i sensi compreso l'ultimo degli arrivati e per tuttiquelli che credono nella cooperativa e nella cooperazione, di quali investimenti parli... del condominio???...ma non farmi ridere dai.
Inoltre per statuto non la si può cedere a privati se i privati non danno un servizio migliore in virtù dei costi di ingresso agli stessi soci.
Questo è il mio pensiero tutte le altre ritengo che siano strade dannose e improbabili e non cambio idea ripeto fino a prova contraria.
Se poi qualcuno non vuole partecipare a collette o a progetti finanziati nessuno lo obbliga a farlo e i diritti rimangono gli stessi per tutti.
Ti chiedo una cortesia se prossimamente devi rispondere, inzia magari portando le tue idee criticando anche le mie ma con dati alla mano, perchè le discussioni le accetto eccome se però sono genuine.
Per tutti coloro che leggono io le mie idee le ho in quanto ho un pochino di conoscenza di quello che dico ciò non toglie che riconosco che c'è sempre da imparare, chiaramanete io sono tra coloro che vorrebbe che la Cooperativa continuasse a vivere, invece chiedo serenamente a Silvio su questo tema tu come la pensi?? ..senza provocazioni sterili..perchè sinceramente non lo capisco.
ciao Giacomo
Figurati Gorgio, grazie a te per questo strumento utilissimo.
ciao Giacomo
da Silvio Ceccarelli.
Rispondo a Giacomo ma il concetto è per tutti.
Una società che si rispetti, che possiede un patrimonio non solo immobiliare, ha il dovere di mantenerlo, salvaguardarlo, tenerlo in efficienza, migliorarlo perchè possa essere fruibile nel tempo e non se ne svaluti il valore e possa continuare ad essere utilizzato. Questo è uno dei compiti dal CDA.
Per fare questo ci vuole del denaro. Bene. Altro compito del CDA è pianificare gli interventi e reperire le risorse necessarie.
Per questo tipo di interventi si doveva e si dovrà ricorrere unicamente ai contributi dei soci. Nel passato sappiamo che venivano utilizzate anche risorse derivanti dalla vendita di alcuni lotti.
Il mio punto di vista generale sull'amministrazione della Cooperativa è che i contributi dei soci non vengano deliberati dal CDA ma semplicemente proposti dal CDA all'Assemblea, la quale ,dopo aver preso visione del BILANCIO PREVENTIVO che gli verrà presentato a giustificazione e sostegno delle spese da sostenere, lo approverà consapevolmente, accettando i programmi di spesa, o lo emenderà e, con voto democratico, indirizzerà diversamente le scelte di spesa e di investimento. Gli Amministratori non sono i proprietari dei BENI ma solo gli incaricati di gestirli.
Il problema delle piscine è contingente. Se avessimo avuto una seria politica di salvaguardia del patrimonio societario questo problema non esisterebbe.
Chiedo infine a Giacomo di non essere permaloso. Non sono io l'unico che ti critica. I tuoi post sono troppo irruenti, a volte fatico a capire cosa effettivamente vuoi dire, forse ti fraintendo. Ti do atto comunque che sei animato da buone, anzi ottime, intenzioni. Mi piace anche leggere i tuoi interventi.
Ti saluto con stima e affetto.
Ciao, io sto solo cercando di trasmettere molto umilmente l'animo che ha creato il Poggio, quel clima che fino a circa 15 anni era una norma e che poi è stato distrutto da alcune pecorelle nere..ma qui lasciamo perdere che non meritano alcuna citazione.
Il Poggio è nato così un grande gruppo di persone venute da tutto il mondo, che ha collaborato senza fini di lucro, questo è giusto che si sappia proprio per cercare di far capire che quella è la strada giusta e che andrebbe perseguita ancora, e la Cooperativa in primis deve muoversi in questo senso, senza ne amici ne nemici...senza i famosi "los amigos" perchè chi governa deve tenere alto questo principio e tutti si dovrebbe tornare ad un clima di ragionevolezza, quanto meno per le fatiche fatte e per il rispetto del vero dna del Poggio.
nessun problema Silvio tutto ok, avere molte critiche mi fa piacere, ad onor del vero anche qualche approvazione .
ciao Giacomo
Vorrei porre all’attenzione di chi scrive sull’argomento piscine, palestre e impianti sportivi, le seguenti considerazioni e notizie che ho appreso di recente, anche tramite gli organi di stampa:
1) Tra qualche giorno aprirà a Capoterra la piscina comunale che sarà gestita dalla società sportiva vincitrice della gara d’appalto e che gestisce già attività simili in altri comuni della Sardegna;
2) il comune tramite l’assessore al Turismo, Sport ecc, nonché vicesindaco ha appena comunicato che il comune sta avviando i lavori di realizzazione di una cittadella sportiva in prossimità della lottizzazione San Girolamo corredata da campi di calcio, tennis, atletica, basket, pallavolo, ed altro;
3) un altro palazzetto dello sport con tanto di gradinate si sta realizzando nel centro abitato (non ricordo bene l’ubicazione), è ormai in fase di ultimazione e sarà adibito al basket o alla pallavolo;
4) è di oggi (Unione Sarda) la notizia che la società sportiva che svolgeva l’attività di avviamento al calcio nei campi di Poggio a causa dell’aumento dei costi dell’affitto e delle manutenzioni poste a suo carico ha deciso di rescindere il contratto e di trasferirsi (con rammarico) a Frutti d’Oro, dove i campi della parrocchia sono gratis, di conseguenza i costi per i genitori sono irrisori;
5) nella stessa situazione si trovano i gestori della palestra di basket e della palestra di body bulding che non sanno più come far fronte ai notevoli aumenti dell’affitto richiesto dagli attuali gestori e oltre a doversi prendere in carico numerose nonché tasse da pagare e oneri vari per la gestione delle strutture (energia elettrica, acqua, gas, rifiuti esosi, estintori, assicurazioni contro incendio e furti e danneggiamento strutture, pulizia interna ed esterna delle zone antistanti);
6) attualmente molti dei bambini che frequentano il basket e il calcio (prima dell’abbandono della società) negli impianti di Poggio provengono da Frutti d’Oro, Torre degli Ulivi, Residenza del Sole, Capoterra centro (di questo ne ho la conferma diretta in quanto mio figlio frequenta la palestra di basket).
Quali saranno gli effetti di queste considerazioni? Mi vengono in mente queste osservazioni:
1) a breve molti dei bambini che frequentavano le nostre strutture probabilmente si trasferiranno nella piscina comunale;
2) a Capoterra verranno potenziate ed avviate le attività come l’atletica, il basket e la pallavolo, senza contare che il rugby con la sua forte squadra riesce ad accentrare molti altri bambini del centro e delle lottizzazioni e che anche nella scuola dell’obbligo (complici insegnati e direzione didattica) si promuovono quasi esclusivamente progetti di rugby per aumentare considerevolmente il vivaio;
3) Il numero dei bambini e ragazzi che utilizzerà le nostre strutture è pertanto necessariamente destinato a diminuire sensibilmente, se non si attua una politica di riduzione dei costi mensili e di iscrizione alle varie attività che siano concorrenziali rispetto alle altre offerte sportive del territorio comunale, senza contare l’effetto dovuto al progressivo calo delle nascite.
Vorrei che su questi argomenti si facessero delle osservazioni da parte di chi crede che gestire impianti sportivi sia solo una questione di organizzazione e di volontariato.
Secondo me il punto fondamentale sono i numeri (degli utenti potenziali ed effettivi ) e in secondo luogo il costo della gestione e delle necessarie manutenzioni ordinarie e straordinarie a cui i nostri impianti dovranno essere necessariamente sottoposti visto lo stato in cui sono attualmente, se si vuole che continuino a funzionare. Chi li dovrà sostenere?
Aspetto delle risposte.
Ciao a tutti Rita
Rita
Grazie ma non siamo scemi, queste considerazioni le facciamo tutti e da molti anni, specie in quegli anni in cui l'attività sportiva era puro volontariato e a farlo erano sempre i soliti...conosci la favola dell asino e del cavallo? muore prima l'asino e poi il cavallo!
Comincia tu ,visto che non hai detto niente di nuovo, ad esprimere la tua opinione su cosa si dovrebbe fare, su chi lo dovrebbe fare e perchè.
Luca Madeddu
Caro Luca, spero bene che gli amministratori conoscano tutti questi problemi, e non avevo dubbi, ma forse non tutti i soci della Cooperativa e gli utenti di questi blog non ne erano al corrente. C’è tanta gente che non legge i giornali e non sa cosa succede a Capoterra e poi un’informazione aggiuntiva non guasta mai!
Vorrei provare a rispondere alle tue domande:
Cosa si dovrebbe fare?
Chi lo deve fare e perché?
Cosa si dovrebbe fare mi pare di averlo già detto: è chiaro che se si continua ad aumentare ogni anno il costo di affitto degli impianti (perché lo vorrei sapere) e far gravare interamente sulle spalle dei gestori (affittuari degli affittuari) tutti gli oneri che ho elencato (alcuni dei quali veramente esosi – vedi bollette enel e rifiuti), prima o poi vedremo chiudere tutte le attività sportive (forse eccetto il tennis ed il calcetto??), come d’altronde già successo quest’estate col calcio. Anche perché mi sembra lapalissiano che i singoli gestori delle attività sportive non possano continuare ad aumentare all’infinito le quote di iscrizione/mensili agli utenti, così facendo non avrebbero più iscritti per effetto della concorrenza che fa pagare meno.
Semmai le domande da farsi erano altre: che interesse hanno gli attuali gestori nel far morire le attività sportive presenti al Poggio? E cosa possono fare praticamente per scongiurare questa possibilità? Qualcuno (gli amministratori ad esempio) li potrebbe interpellare per capire come si possono muovere, oltre a tutto quello che stanno già meritoriamente facendo per rivitalizzare la zona sportiva. Sarebbe anche interessante conoscere le clausole che li lega alla Cooperativa, contenute nel loro contratto di gestione, oltre che conoscere i costi del loro contratto di affitto dell’intera area. Sempre che tutto ciò non violi la solita privacy. Credo quindi che tali risposte potrebbero darle solo gli amministratori e non certo io o altri soci.
E qui passo alla seconda domanda: Chi lo deve fare e perché?
Beh, mi dispiace ma non credo proprio che spetti a me decidere che fare, mentre il perché l’ho già spiegato sopra e lo spiegherò alla fine del post. Tieni conto, inoltre, che in qualità di socia non ho alcun diritto di interferire nelle decisioni del CdA, né posso conoscere cosa decida in merito a questo ed altri argomenti.
Forse non sei al corrente del fatto che circa 4 anni fa, insieme ad un gruppo di genitori di bambini che frequentavano la palestra e di genitori dei bambini della scuola elementare, chiedemmo tramite una lettera firmata da più di 80 persone, un incontro con gli attuali amministratori per illustrare e discutere con loro dei vari problemi strutturali della palestra, della sua gestione e del suo utilizzo: lavori di messa in sicurezza; utilizzo anche la mattina; possibilità di convenzionarsi col Comune per utilizzarla come palestra scolastica, visto che le scuole elementari e medie non ne hanno una e gli alunni al 1° quadrimestre erano NON CLASSIFICATI, causa inagibilità della palestra del plesso di riferimento di Via La Marmora. Bene le risposte in occasione dell’incontro, svoltosi in cooperativa il 3 febbraio 2005, tra un gruppo di genitori e tre amministratori, furono assolutamente evasive, tanto che tutti quanti uscimmo da lì con molta amarezza e delusione. Potresti a tale riguardo farti consegnare la lettera che, durante l’incontro, ci fu letta da parte di un amministratore, in cui il Presidente rispondeva alla Preside della Scuola Media che aveva formulato alla Cooperativa, poche settimane prima, analoghe richieste. Così potresti essere al corrente di come sono stati affrontati alcuni dei problemi sollevati dai soci e come gli amministratori avessero a cuore anche la vita scolastica-educativa-sportiva dei nostri figli (tralascio di scrivere cosa ci risposero in merito alle modalità di effettuare l’educazione fisica nella scuola elementare, perché i suggerimenti furono al limite dell’inverosimile!!).
Infine, mi dispiace deluderti, ma alla luce delle mie precedenti esperienze di collaborazione gratuita per la cooperativa, sia con suggerimenti scritti e predisposti in ore e ore di lavoro in qualità di facente parte del Comitato Tecnico, sia attraverso collaborazioni tramite il GRUSAP (Progetto valorizzazione dei due laghi), sempre riferite a materie di mia stretta competenza, che si risolsero in un nulla di fatto, sono arrivata alla conclusione che non valga la pena di mettere a disposizione conoscenze ed esperienza lavorativa - ormai ventennale - nel campo ambientale e dei lavori pubblici, oltre che perdita di ore libere sottratte alla famiglia, senza che tale impegno e lavoro possa poi tradursi in un qualche riscontro positivo.
A presto, Rita
PROPOSTA PISCINE
Il Poggio deve chiarire una cosa fondamentale che è quella se chiamarsi ancora Cooperativa, perchè ne la lingua italiana ne gli aspetti strettamente tecnico-societari lasciano dubbi in proposito, è quindi impresa e non ente pubblico.
Chiaramente è un posto così bello proprio perchè si chiama così ed è il frutto del vivere in cooperazione con gli altri, per questo si chiama Cooperativa.
PROPOSTA PER LE PISCINE
Per quanto riguarda le piscine la mia proposta è la seguente, aumento della tassa condominale di € 5,00 mensili per ogni famiglia e per il tempo che serve per arrivare fino al totale delle spese per il ripristino delle piscine ( prezzo stimato e con gara di almeno 5 soggetti ), diciamo che in un anno circa si raggiungerebbe la quota dei 50.000,00 euro che sono secondo me più che sufficienti per rifare i tre aspetti più importanti( motori e filtri, nuovo manto e piccole opere strutturali, potrebbero anche bastare per un buon avvio del primo anno.
Dimenticavo, la gestione di tutto questo processo sarà pubblica a tutti e sarà gestita dalla Cooperativa .
Altre strade sono da ritenersi poco probabili visti i precedenti sia nel settore dello sport che nella piscina.
Per la eventuale vendita dovuta alla mancanza di adesione e alla mancanza dello spirito tipico del Poggio ( almeno per gli anni passati ) si dovrebbe procedere con un referendum.
Vorrei sapere se questa proposta è gradita e utile sopratutto dalle persone che non scrivono ma che leggono questo blog.
Ciao Giacomo
Giacomo 60 euro a socio mi sembra un sacrificio accettabile. Nonostante ciò non sarebbe male se i 50 mila euro venissero reperiti attraverso risparmi di gestione.
Ricordo che negli anni 90 (forse 1995) era stata avanzata una proposta di copertura delle piscine in previsione di un utilizzo anche invernale delle stesse. A quell'epoca l'interazione soci-cooperativa era molto più forte e si fecero assemblee pubbliche durante le quali la proposta venne bocciata principalmente per i seguenti motivi:
- il progetto della società privata prevedeva una fidejussione a carico della Cooperativa che si accollava quindi i rischi dell'impresa privata (inaccettabile)
- qualcuno fece presente che per mantenere in vita una struttura del genere questa avrebbe dovuto avere un elevato numero di utilizzatori provenienti da tutto il circondario con relativo traffico e questa cosa risultò sgradita a molti
Da notare in particolare la questione della fidejussione. Pochi anni dopo l'iniziativa Poggio Sport venne portata avanti senza l'approvazione dei soci e causò un danno di 400 mila euro (come affermato nel blog).
Un'altra nota: nel 1976 mi recai per la prima volta nella mia vita a Poggio dei Pini per giocare una partita di basket. Allora il campo di Poggio era uno dei pochi in tutto l'hinterland dotato di copertura!! Allora il circondario era un deserto e se si volevano avere dei servizi a Poggio bisognava farseli da soli. Oggi non è piu cosi. Non trovo niente di male a fare 4 km per andare in inverno nella nuova piscina di Capoterra o a muovermi all'interno del comune per altri servizi non fondamentali. Noi, cooperativa intesa come unione di soci, dovremmo decidere quali sono i servizi che vogliamo e soprattutto possiamo gestire al nostro interno anche in riferimento a un preciso piano economico. Se saremo bravi questo posto resterà "speciale" anche in futuro, come è sempre stato, ma non è necessario creare una repubblica autonoma di Poggio dei Pini.
Cara Rita
Certo che se si continuasse ad aumentare il costo per i gestori e per gli iscritti alla fine molti molleranno!Lo sanno tutti senza leggere i giornali.
Altrettanto certo è il fatto che comunque certe spese vanno pagate.
Quindi tu cosa proponi per risolvere questo problema? Paga tutto la cooperativa? Quanto costa il tutto?
Proponi un incontro con i gestori; e che si dovrebbe fare in questo incontro? Si dovrebbe dovrebbe spiegare come devono lavorare? Quali sono le cose da fare e quelle da non fare?
Se tu hai queste soluzioni non ti resta che andare dal gestore e insegnarli a lavorare!
Toglimi una curiosità, Tu sei andata a parlare con il gestore per farti spiegare a quanto ammontano i costi di gestione e di quanto non sia facile lavorare cercando di accontentare tutti?
Quanto alle 80 firme richieste, di cui non sono a conoscenza, mi pare di aver capito che voi abbiate chiesto alla cooperativa di provvedere alle carenze dell'amministrazione comunale? Sei sicura che non hai sbagliato indirizzo? Magari bisogna chiedere al comune visto che le tasse che paghiamo servono anche per garantire un istruzione scolastica adeguata e non solo per ingrassare le tasche di qualche politico. Mi pare che poggio per questo comune ha fatto e continua a fare abbastanza.
Chiudiamo il quadro con il progetto del grusap che è stato giudicato inattuabile dallo stesso comitato del quale anche tu facevi parte e la cui realizzazione si basava su delle prestazioni lavorative gratuite fatte dal grusap e da volontari. Rita: volontari si o volontari no?
Cara Rita, se le proposte da te avanzate in sede di comitato tecnico o in altri rapporti di collaborazione sono come quelle su esposte, esse non vengono accolte non perché sono sbagliate, ma perché sono inesistenti. Alla fine non proponi nulla di concreto, ti limiti a fare un analisi scontata , ti sfoghi su qualche esperienza passata ma poi....????? non resta nulla. Solo, questo non si può fare, questo è sbagliato.
Giusta o sbagliata che sia, funzionale o meno, quella esposta da Giacomo si chiama proposta concreta. Quella può essere giudicata ,accolta o scartata. Dai tuoi post non emerge nulla che a mio avviso possa essere valutato.
Mi auguro che le perplessità espresse vengano valutate in modo costruttivo e non polemico. Ad ogni modo avrei piacere se ne potesse parlare personalmente.
A presto
Luca Madeddu
Nota per tutti i lettori.
Questo blog da fastidio ad alcune persone sin dal giorno in cui è stato creato.
Vi sono soggetti che hanno interessi personali (legittimi e non) da difendere e che si sentono disturbati dall'esistenza di uno strumento LIBERO, in cui chiunque lo desideri possa esprimersi liberamente (ma non anonimamente) creando anche, quando necessario, un contraddittorio tra le differenti proposte.
Alcuni (pochi) agiscono nell'ombra seminando zizzania, alterando i concetti che vengono espressi nel blog, alimentando conflitti in modo da indurre gli altri al silenzio.
Nel silenzio si può difatti agire indisturbati.
Si tratta, se ci pensate bene, di un meccanismo di stampo MAFIOSO a cui vi invito a SOTTRARVI.
Qualora riceviate telefonate che fanno riferimento al blog, rifiutate di FARVI STRUMENTALIZZARE da informazioni distorte e falsificate ad hoc. Potete invece informarvi direttamente, leggendo o ponendo chiedendo chiarimenti.
Grazie per l'attenzione
Giorgio
questo tuo post mi sorprende!
poiché la mafia si combatte abbattendo il muro dell'omertà, e per evitare che qualcuno possa strumentalizzare questo tuo post asserendo che è una trovata pubblicitaria, rompi questo muro di silenzio e invita tutte le persone che avrebbero ricevuto queste telefonate a raccontare la propria esperienza.
Oppure puoi essere tu stesso a fartene testimone.
Luca Madeddu
Ciao, Io non per essere testardo, in effetti un pò lo sono, giudico la mia proposta unica, le piscine del Poggio per adesso è meglio vederle come posto di relax estivo e come magari scuola di nuoto sempre estiva, la mia proposta vuole aldilà dei € 60,00 euro annui che in effetti sono € 5,00 ( che è un pò differente, lasciala così ti prego )al mese una novità stimolante per ricreare quello spirito che ha fatto si che nascesse il Poggio, dove chi l'ha fatto non ha voluto pensare soltanto alla sua casa ma a questa grande idea di cui tutti oggi ne godiamo i vantaggi sborsando anche dei soldi di tasca propria e senza mai vederli indietro e senza neanche chiederli chiaramente.
I risparmi di gestione servono per altre cose ancora più importanti, qui stiamo parlando di piscina.
Penso che in quest'anno si decideranno le sorti del Poggio e se tale impresa ( Cooperazione diffusa )fallirà di chiunque saranno le colpe sarà soltanto un grande fallimento di cui in futuro si pagheranno le conseguenzee di cui bisognerà vergognarsene e allora altro che lottizzazioni, cercate di guardare anche la politica a medio periodo qui in Sardegna, difendere il verde purtroppo penso che sarà anche più difficile nei prossimi anni.
Giorgio non esagerare non c'è bisogno di fare nessuna Repubblica, c'è soltanto bisogno di impegnarsi un pò più del dovuto e ripeto € 5,00 euro al mese sono pochi anche se non per questo ritengo debba essere un obbligo per
i soci, anche perchè se questo spirito non fosse diffuso sarebbe meglio allora chiudere i battenti molto prima che arrivino le grandi grane.
Se tutti siamo d'accordo a percorrere questa strada facciamo un sondaggio magari con i nostri vicini di casa e vediamo cosa salta fuori, tale metodo potrà essere anche utilizzato per altri progetti magari verso lo sport o l'ambiente o altri ancora più seri importanti e urgenti, non penso ci saranno dei grossi problemi se facessimo questo e penso che invece si rifarebbe grande Il Poggio e si risolverebbero molti problemi.
Oggi i lotti sono finiti e sono rimaste queste strade che sono in tutto 3 : risparmi, attività produttive e partecipazione con appunto delle mini collette per dei progetti condivisi, questa è l'unica strada assoluta per risollevare una Poggio dei pini messa un pò male dove male stà per mancanza di partecipazione e di cooperazione e anche un pò di menefreghismo unito a un pò di tirchieria .
Io penso che in molti parteciperebbero a questa impresa di cui tutti potremmo esserene orgogliosi.
ciao Giacomo
Chiaramente la colletta è una azione a fondo perduto tesa asalvaguardare le sorti dell piscina in questo caso, nessun diritto in più verrebbe riconosciuto se non quello di essere soci poggini e utilizzare delle attrezzature che purtroppo non basta dire: sono le mie!!
scusate non voglio monopolizzare che poi mi sgridano.
ciao
Luca, ho fatto un commento contro le strumentalizzazioni e tu dice che potrebbe essere strumentalizzato? Sarebbe curioso
Più o meno come "votare per non votare".
Mi sembra di avere fatto qualcosa concretamente per "rompere il muro di silenzio". Non mi è mai piaciuto il sistema della "disiformazione telefonica" o della calunnia anonima tramite fogliettini che come sai ha imperversato qui a Poggio. Mi spiacerebbe tornare indietro.
Ho fatto esattamente quello che tu mi chiedi: ho invitato le persone che vengono "lavorate" da eventuali "imbonitori" innanzitutto ad informarsi sul come stanno le cose realmente, poi se vorranno potranno anche raccontare quello che vogliono.
Per Rita.
Lasci perdere certi post. Trovo il Suo intervento puntuale. Al riguardo vorrei dire anche io qualcosa.
La prima é che il nostro blog al superaccelleratore del Cern di Ginevra neanche lo vede.
Qui anche le virgole esplodono.
Ciò detto, a mio avviso la situazione di gruppo ed impianti sportivi é la logica risultanza di quanto si é fatto. Lo scenario prossimo futuro é certamente preoccupante per le notizie di stampa (che anche Lei ci segnala): piscina, nuove strutture a S. Girolamo, campo di basket. Per affrontarlo non si può improvvisare.
E' possibile che i frequentatori del nostro centro sportivo si trasferiscano altrove, ma speriamo che non succeda. Il privato, chiunque sia imprenditore o cooperativa, in specie se piccolo, non potrà mai competere col pubblico negli investimenti della specie (impianti sportivi, manutenzioni comprese). Nella gestione delle cose non so, sulla qualità del servizio erogato avrei qualche dubbio.
E' possibile che presso la Parrocchia di Frutti d'Oro la pratica sportiva sia gratuita, o molto economica. Forse dei costi se ne fanno carico i "Fedeli" con le offerte (almeno una volta era così, ad esempio dai Salesiani).
Lo stesso sarebbe potuto accadere da noi se ci fosse stata una diversa programmazione all'origine dell'insediamento (40 anni fa) e l'Oratorio avesse avuto l'immediata disponibilità logistica, e gestione, di campo di calcio, tennis, bocce, etc. etc.
Se gli impianti di Comune e Chiesa funzioneranno e saranno competitivi, ma non ho alcun dubbio, potrebbe effettivamente capitare che i nostri si svuoteranno, risultando sovra dimensionati, aggravando ulteriormente le note problematiche.
Al Poggio credo abitino 2000 persone circa: i residenti che frequentano il centro sportivo non superano, a mio avviso, il 5-7%. Chissà perchè. Vince lo sport pantofolaio.
In un altro intervento ho parlato di mano pubblica. Il concetto su esposto dei "Fedeli" non é richiamato a caso. Ci vogliono tantissimi soldi per mandare avanti il complesso sportivo.
Al riguardo ci sono qualificate relazioni e studi. Ma andiamo oltre.
A titolo esemplificativo le propongo l'esame di questi numeri:
1) chiedere un finanziamento da 1 milione di €uro
2) da rimborsare in 15 anni
3) al tasso del 6% (abbastanza aggiornato)
4) comporta una rata mensile da circa 8.438 €uro (e questo per 180 mesi).
Se la popolazione poggina (facciamo circa 800 famiglie, ma anche meno non cambia la sostanza) avesse a suo tempo deciso di sostenere e valorizzare l'investimento fatto col centro sportivo, che poi c' stato a prescindere, il maggior onere sulla quota di condominio sarebbe stato pari ad €uro 10,55 mensili per famiglia. €uro 126,6 annui. Ovvero, €uro 2,64 settimanali: il costo di un pacchetto di gomme americane é pari a €uro 2,50 circa. Impegnativo ? Siamo una cooperativa con fine mutualistico e quel piccolo contributo sarebbe stato assimilabile all'offerta domenicale per la Parrocchia.
Ne più ne meno che l'idea di Giacomo.
Mi é stato detto: non ho alcun interesse per lo sport, non voglio un aggravio di quel genere di costi, é già troppo il condominio.
Neanche io ho alcun interesse per circolo sociale , biblioteca e non passo mai per la strada n° 999, eppure i miei soldi sono serviti per circolo, biblioteca e per la strada n° 999.
Secondo Lei con quel milione di €uro che cosa si sarebbe potuto fare ? Ne dico una ? Forse sarebbero bastati per mettere a norma le piscine, coprirle con tenso strutture apribili in estate, rendendole fruibili anche in inverno, facendole gestire da giovani.
Giustamente Lei parla di numeri e di costi.
Se le nostre piscine fossero state attrezzate come detto prima, senza pretendere di riempirle con acqua benedetta, ma riscaldabile in inverno, in modo da far nuotare regolarmente facciamo 500 persone tra bambini adulti ed anziani (1/4 dei residenti) tutti i giorni, o quasi, avrebbero avuto o no la capacità di produrre ricavi sufficienti per una loro profittevole autonomia gestionale ? Penso di si. Almeno per comodità il poggino avrebbe utilizzato le sue piscine poste a 100 metri da casa.
Rimediare oggi il tutto é molto, molto difficile e non si può risolvere con i semplici discorsi che facciamo sul blog. Le cose che Lei ha detto vanno rese oggetto di un approfondito piano di finanziario. Sembra poco prevedere (misurare) la risposta del potenziale bacino d'utenza ? Per me, no.
Come ho già detto non é questione di gestori pretenziosi. Alternativa una drastica razionalizzazione e ridimensionamento. Abbiamo tanti esempi, anche attuali. Se non si può, non si fa.
Saluti.
Maurizio Cadone
Evidentemente qualcuno legge il blog e, invece di rispondere, riferisce ad altri, i quali riferiscono ad altri e poi il messaggio inviato viene modificato nel suo vero significato. Dico ciò perché questo pomeriggio ho ricevuto una chiamata sul mio telefono, dal quale traspariva il fatto che qualcuno mi accusava di aver criticato aspramente e senza motivo, nel post, gli attuali gestori della zona sportiva e il loro lavoro di questi due anni circa.
Se è questo che si è capito, devo dire che ciò che ho scritto è stato erroneamente frainteso. Perciò per evitare altre polemiche sterili ho chiesto all’amministratore del Blog di leggere l’intervento che ha suscitato tali reazioni e di eliminare il post nel caso ritenesse che le mie affermazioni fossero offensive nei riguardi di chiunque. Sono in attesa di una sua decisione.
Per fugare ogni dubbio interpretativo sulle mie affermazioni però vorrei che si sapesse che sono contentissima e molto entusiasta di ciò che si sta facendo da circa due anni nella ZONA SPORTIVA, il senso di ciò che ho scritto non era certo un’accusa nei confronti degli attuali gestori, che come ho potuto constatare hanno portato avanti MERITORIAMENTE (mi pareva di averlo già scritto!) varie iniziative ed attività per risollevare la vita sociale e sportiva del Poggio. Mi riferisco non solo alle attività sportive da loro promosse, ma anche all’attività estiva del Poggio Sport Village che, sia l’anno scorso sia quest’anno, ha dato la possibilità a tanti bambini di sperimentare nuove esperienze di gioco e di sport (canoa, tiro con l’arco, tae-kondo, ecc.), oltre ad aver fornito UN SERVIZIO ESSENZIALE (finalmente!) per la nostra comunità ed in particolare alle mamme che d’estate lavorano e non sanno dove lasciare i propri figli.
Non voglio entrare nel merito dei problemi con la società che gestiva il calcio e dei motivi della loro sostituzione, anzi auspico che la nuova società, anche con la collaborazione della parrocchia, faccia avvicinare nuovi bambini a questo sport tanto praticato.
La mia intenzione era solo di attirare l’attenzione sul fatto che dovrebbe essere risolta o quanto meno affrontata una volta per tutte la questione del famoso mutuo ereditato dalla Poggio Sport (quella fallita) che ovviamente grava come un macigno su tutta la questione della gestione dell’area sportiva. Con quel mutuo, infatti, si sarebbero dovuti realizzare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria di cui necessitavano gli impianti, mentre ciò all’epoca non fu fatto e poco dopo la società di fatto scomparve, lasciando in capo alla Cooperativa l’onere della restituzione del mutuo alla banca. La mancanza di manutenzione degli impianti ovviamente ne compromette la piena efficienza e di conseguenza anche il loro utilizzo (vedi inagibilità delle tribune in palestra, e altro).
Dovendo la Cooperativa accollarsi il mutuo ha preferito cedere la gestione dell’area a privati per recuperare i soldi, così facendo ha, di fatto, scaricato su noi soci e sui gestori della zona sportiva tali consistenti oneri. Di conseguenza anche la possibilità di intervenire sugli impianti, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sempre più onerosi, non è facilmente realizzabile, ma in certi casi non è neppure più prorogabile perchè le strutture col passare degli anni vanno necessariamente riadattate e manutenute. Non penso però di poter fornire io la ricetta per questo annoso problema, anche perché, come ho già detto, non conosco quali siano le precise clausole del contratto per la gestione della zona sportiva e non saprei dire con precisione a chi siano in carico attualmente queste attività.
Spero di aver chiarito ulteriormente il mio pensiero, e mi scuso con i gestori della zona sportiva se per caso qualcuno ha riferito loro mie affermazioni evidentemente travisate o mal interpretate.
Per quanto poi attiene alla mia collaborazione per il progetto di valorizzazione dei laghi dal titolo “Progetto naturalistico e di messa in sicurezza delle aree circostanti i due laghi” redatto nel 2002 con la collaborazione del dott. Giampaolo Cillocu (ingegnere), prof. Gianluigi Bacchetta (docente di Biologia vegetale applicata), sig. Giacomo Cillocu (responsabile per il Grusap del settore ambiente e aree verdi) e proposto dall’allora presidente del GRUSAP, vorrei precisare che: 1) non mi risulta che sia stato giudicato inattuabile dal Comitato tecnico, perché i progetti presentati erano tre e nessuno di questi aveva trovato il gradimento del Comitato tecnico, inoltre durante la riunione in cui dovevano essere valutati i progetti io non avevo espresso alcun parere, visto che ero coinvolta direttamente in uno dei tre; 2) il progetto era corredato da una stima economica con i costi di ciascuna attività e si suggeriva, proprio per non gravare eccessivamente sulla cooperativa, che alcune modeste attività si sarebbero potute realizzare con l’utilizzo dei mezzi e del personale della cooperativa e del GRUSAP, 3) il GRUSAP, in quanto firmatario e proponente, aveva dichiarato di offrire la sua manodopera e i propri mezzi esclusivamente per la piantumazione di essenze vegetali che avrebbe messo a disposizione e di cui peraltro era già in possesso, così come fa tutti gli anni in occasione della festa dell’albero; 4) una piccola parte di quel progetto in realtà è stato attuato negli anni successivi dal CdA; 5) il progetto prevedeva tra l’altro la realizzazione, con una modica spesa, di una pista ciclabile di 2 km che avrebbe messo in comunicazione zona sportiva, pizzeria-bar, parco giochi, chiesa e zona commerciale, una pista per jogging e un percorso salute, e un sentiero naturalistico. Per maggiore informazione dei soci, poiché conservo ancora la relazione dettagliata inviata all’epoca (ma purtroppo non le planimetrie allegate), se per caso qualcuno avesse il desiderio di leggerla sarò ben felice di metterla a disposizione, qualora in cooperativa non fosse più disponibile.
A proposito delle proposte da me formulate e che secondo alcuni non sarebbero state accolte in quanto “inesistenti” vorrei precisare che le medesime proposte più o meno dettagliate, formulate verbalmente e per iscritto prima in sede di Comitato Verde (anni 1995-1997) e quindi di Comitato Tecnico (anni 2001-2002), furono elaborate non da me soltanto, ma con la collaborazione fattiva di altre persone abitanti al Poggio od operanti in strutture di ricerca ed enti pubblici (agronomi, periti agrari, forestali, laureati in scienze naturali, idrogeologi, pedologi, idraulici); Gli argomenti riguardavano l’idrogeologia (realizzazione dei pozzi nella zona sportiva), l’ingegneria naturalistica (gestione delle aree limitrofe ai corsi d’acqua ed a rischio idrogeologico), la gestione delle aree verdi e l’idraulica. Si da il caso che tali argomenti siano il mio pane quotidiano, poiché su di essi svolgo la mia attività professionale in questo campo da oltre 20 anni, prima come libero professionista e quindi come dipendente pubblico, sempre in collaborazione con altre figure professionali; quindi credo – modestamente - di avere una “piccolissima esperienza” diretta nel campo.
Per inciso, negli anni ’90 collaborai, con un gruppo di professionisti e docenti universitari, alla redazione di uno dei primi e pochissimi PUC approvati dalla giunta regionale, per uno dei comuni più grandi della Sardegna (che presenta numerose analogie/problematiche con il comune di Capoterra), occupandomi specificatamene di pianificazione e gestione delle risorse naturali (acqua, suolo, colture agricole, vegetazione). Pertanto credo (sempre molto modestamente) di avere maturato sufficienti conoscenze per poter suggerire azioni concrete e metodi di intervento che avrebbero portato un apporto significativo alla cooperativa, ma vista la reazione avuta all’epoca e la chiusura totale da parte di alcuni amministratori ho deciso che il mio già esiguo tempo libero poteva avere una destinazione più proficua e utile sia per me che per la mia famiglia, piuttosto che destinarlo ad azioni del tutto improduttive, in considerazione dello scarsissimo interesse da parte di taluni ad affrontare certi argomenti.
In merito al discorso della scuola elementare in relazione all’utilizzo della palestra per l’attività didattica, secondo l’interpretazione data da qualcuno, noi sprovveduti ed ignoranti genitori avremmo chiesto alla cooperativa di provvedere alle carenze dell'amministrazione comunale, sbagliando il destinatario della missiva. Credo che fare affermazioni senza conoscere i fatti non abbia alcuna utilità, prima di esprimere pareri estemporanei, infatti, forse sarebbe il caso di seguire il mio suggerimento. Basterebbe visionare il testo della lettera che inviammo alla cooperativa e poi quella che ci venne letta nel corso della riunione, ed a cui ho fatto riferimento, per capire i motivi della nostra richiesta di intervento da parte della cooperativa. Viste le reazioni che le precedenti mie affermazioni hanno suscitato, preferisco non riferire qui il contenuto di quell’incontro e suggerisco a chi fosse interessato, di informarsi direttamente in cooperativa sui risultati e sul contenuto delle lettere. Ricordo, infine, che anche in quella occasione alla riunione non ero presente solo io ma anche altri genitori, che hanno sentito con le loro orecchie e hanno potuto valutare il tenore delle risposte.
Ciò che scrivo, al contrario di quanto pensa qualcuno, non è uno sfogo per qualche esperienza negativa passata, ma semplicemente una serie di constatazioni di come, alle volte, vadano le cose qui al Poggio.
Mi dispiace deludere chi si aspettava ricette e soluzioni, come “volontariato si o volontariato no”. Credo che le soluzioni non si trovino in uno slogan, o in due righe gettate lì tanto per scrivere qualcosa, ma attraverso uno studio lungo e approfondito di dati tecnici, normativi ed economici, che richiede conoscenza e tempo per soppesare e formulare le varie possibilità.
Purtroppo questo non è il mio compito ma quello del CdA, che è formato da consiglieri che qualcuno ha eletto e che dovrebbero agire e decidere per il bene di tutti i soci e della cooperativa.
Mentre stavo finendo di scrivere è comparso il post del sig. Cadone. Siamo sulla stessa linea di pensiero, per capire cosa si può fare servono solo dati e numeri, e soprattutto come dice lei un approfondito piano finanziario e poi potremmo ragionare del futuro sviluppo del Poggio.
Con ciò vi saluto e …….arrivederci alle prossime elezioni, Rita
Ciao a tutti, posso dire in due parole che gli articoli di Rita sono interessanti e sopratutto molto utili per tutta la collettività, anzi sarebbe bene farne copia e archiviarli in quanto analisi dettagliatissime e di carattere tecnico scientifico.
Purtroppo sin dai tempi remoti fino ad oggi le analisi e il sapere inteso come conoscenza hanno sempre dato fastidio a quelle persone che purtroppo per loro le considerano quasi delle eresie.
La scienza ha sempre dato fastidio a coloro che non vogliono vedere diciamo l'altro lato della luna non illuminato perchè così non si spaventano e possono dormire sogni tranquilli, diciamo che trattasi di ignoranza di tipo medioevale mista a non voluta ipocrisia.
Per fortuna le analisi ci fanno vedere anche altre cose e ci insegnano a valutare bene tutte le situazioni in maniera tale da ridurre ancora di più il rischio di qualsiasi cosa si volesse fare in tema di questi argomenti.
Dubbi e ricerca sono il sale quotidiano di chi utilizza almeno il 10% del proprio cervello che a volte qualcuno usa soltanto per dividere le orecchie.
Ciao a tutti
Giacomo
Per quanto riguarda le piscine e per rispondere all'interessante articolo di Maurizio che approvo in parte, dirò quanto segue: le piscine del Poggio secondo me non conviene coprirle in quanto troppo vecchie, un finanziamento così cospicuo con dei rischi lo vedrei bene se a monte ci fosse la sicurezza assoluta di poterlo rendere ( 15 anni sono tanti ) e a fronte di una attentissima analisi di mercato, sarebbe comunque un finanziamneto per un servizo che difficilmente ci farebbe fare cassa ma che sicuramente di darebbe una cosa molto bella e utile.
In questo frangente storico della Poggio dei pini, punterei più a delle azioni soft, e invece utlizzerei delle azioni forti e a "rischio" verso delle attività che facciano quasi certamente creare dei denari per la Coop, vedi un distributore di carburante o altre cose similari in quanto la Cooperativa è per prima cosa impresa ed è questo l'argomento principe che l'ha fatta nascere e che senza di questo la farà morire.
In parole povere dico questo, io oggi punterei da subito con delle ricerche per il risparmio delle spese correnti, in secondo luogo troverei delle attività produttive, in terzo riattiverei al minimo quei servizi gia esistenti che necessitano di una forte manutenzione che arriva naturale dopo 25/30 anni di attività.
Per quanto riguarda lo sport e la zona sportiva, questo per chiarezza visto che ancora c'è molta incomprensione, dico questo: le attività sportive agonistiche devono assolutamente tornare ad una gestione tipo Gruppo sportivo, non devono essere assoggettate a esperimenti ( fallimentari )che hanno a capo fini di lucro e che sono la causa dei tanti avvicendamenti di allenatori o squadre ( di squadra ne esiste una soltanto Il Poggio dei Pini / basket - calcio - pallavolo - tennis), è mia idea quella di torvare un accordo con gli attuali gestori, che gestiscono benissimo gli impianti, ma che purtroppo sono caduti dentro un contratto sbagliato alla fonte che li costringe a rispettare degli accordi onerosi e immorali dal punto di vista contrattuale in quanto arrecano e hanno arrecato dei grossissimi problemi alla comunità sia sul campo economico sia sul campo sociale. Ripeto a scanso di equivoci che gli attuali gestori fanno del loro meglio e di cui condivido umilmente il loro operato e non ne hanno nessuna colpa su quanto avvenuto storicamente qui al Poggio che è cda attribuire solamente a chi ha distrutto il Gruppo sportivo e a chi ha creato il più grosso scompenso economico della sotria del Poggio, spero di essere stato molto chiaro e sopratutto di aver fatto fede a quanto è avvenuto in questi anni, chi non ha visto è meglio che tolga il salame dagli occhi.
ciao Giacomo
Rita: spero che tu riscriva nel blog prima del maggio 2009 ... Ti faccio presente che chi agisce nell'ombra fomentando conflitti e incomprensioni vuole proprio il tuo silenzio. Capisco però che è spiacevole trovarsi nel mirino di questi personaggi e tutti preferiamo la serenità e la tranquillità. Pero' è proprio il silenzio di questi ultimi 10 anni che ha trasformato questo posto in un dormitorio e inaridito le attività sociali.
Claudio: ti invito ancora una volta a evitare le polemiche sterili e gli attacchi personali. Ti assicuro che sortiscono l'effetto contrario a quello che vorresti raggiungere e aumentano inutilmente la tensione (non ce n'è bisogno).
Giacomo: mi fa piacere che anche tu consideri il risparmio la prima fonte di reperimento dei fondi. A questo proposito vorrei dire una cosa che è ovviamente una opinione personale. Se fossi io l'amministratore eviterei in tutti modi di colpire i lavoratori della Cooperativa, a qualsiasi costo. Anche se esiste una logica di impresa, gli impegni presi con i lavoratori e le famiglie che basano la propria esistenza su quella fonte di reddito, sono sacri. E' naturale che con il passare del tempo ed il variare degli impegni di una società possano esserci delle azioni di riorganizzazione del lavoro ma sono certo che sia possibile fare in modo che i posti di lavoro siano salvaguardati, ovviamente sempre che il fallimento e la liquidazione paventati da qualcuno non si trasformino in realtà. Sono anche certo che notevoli risparmi si potranno ottenere riducendo altri costi. Qui si è spesso parlato di consulenze, ma adesso anche di energia. Il bilancio della coop deve essere importante per noi soci come lo è quello della nostra famiglia.
Ciao Giorgio, sono d'accordo con il tuo discorso, io non ho mai parlato di colpire in primis i posti di lavoro, anche se pure su quel fronte ci sarebbe da fare una corretta e seria analisi, il rischio su questo fronte è da attribuire a chi ha voluto assumere a man bassa, però questo è un argomento che andrebbe valutato con tutta la serietà dovuta, fermo restando che il Poggio non è un ufficio di collocamento e qualcuno negli anni per farsi bello l'ha utlizzato così, se dovessero esserci dei licenziamenti per motivi di forza maggiore, gli eventuali licenziati sappiano che le colpe non saranno di chi in buona fede li compierà ma di chi stupidamente ha promesso un futuro a delle persone senza però non controllarsi bene le tasche, le sue e sopratutto quelle degli altri.
Penso che sarà anche questa una causa da attrribuire all'eventuale mal governo.
Infine : la politica del risparmio non influisce assolutamente su eventuali partecipazione extra a spese mirate, così come si è sempre fatto
ciao Giacomo
Giacomo,
le cifre sono state utilizzate a fini indicativi per facilitare pronti paragoni, e, comunque, gli eventi vissuti hanno dimostrato che non sono da considerare così campate in aria.
Quando ho parlato di coperture intendevo mobili, in modo da lasciare in estate le piscine così come sono adesso.
Ciao.
Maurizio Cadone
Ciao Maurizio, non volevo criticare la tua ottima proposta, le piscine coperte sono un'ottima cosa, le coperture le conosco molto bene, e ci sono anche quelle telescopiche, quello che volevo dire è un altra cosa che riassumo così, penso che ci saranno dei problemi anche a raccogliere i 5,00 euro al mese, ma vedremo, e penso che il minimo sarà quello di ripristinare l'esistente, tutto il resto si può anche fare magari dopo, per adesso bisognerebbe impegnarsi per fare il minimo indispensabile.
La tua idea è comunque molto bella, anche se forse oggi costa meno fare una piscina nuova con una copertura fissa che coprire quelle di Poggio.
Poi mia opinione personale è che Una gestione di un altro finanziamento così cospicuo è ad alto rischio e momentaneamente molto difficile, comuqnue non decido io, a meno che non si investa per una attività di estrema sicurezza che facesse entrare da subito dei fondi per coprirlo e per estinguerlo ancor prima del previsto.
Facciamo memoria dei finanziamenti richiesti e degli sbagli commessi almeno per non ricommeterli.
Io chiaramente darò una mano d'aiuto solo e soltanto per ripristinare le piscine almeno com'erano e per una gestione come c'è sempre stata, per le altre alternative che ritengo impossibili non aiuterò in quanto non le ritengo possibili..scusate ma la mia è una posizione ferma, giustificata da una attenta valutazione..sempre personale.
ciao Giacomo
Giacomo a proposito delle piscine pensavo che per favorire la colletta si potrebbe trasformare la "donazione" in un "acquisto anticicipato di ingressi alle piscine".
Per quanto riguarda la possibilità di successo di qualsiasi inziativa "collettiva" a Poggio la mia opinione è che la la situazione ricca di conflitti e disinteresse che viviamo oggi (prima c'era solo il disinteresse) non favorisce e non favorirà nessuna iniziativa.
E' necessario lavorare per la risoluzione dei conflitti e per l'unità. Tu, Giacomo sei l'UNICO che sta lavorando in questa direzione, anche se a testa bassa. Non so se avrai successo ma te ne voglio dare merito.
Cillocu Santo subito!
Grazie per il Santo ma sono un comune peccatore, per la tua proposta non saprei dire, di primo achito dico che i 5 euro sono talmente pochi che possono essere lasciati così senza condizioni, anche perchè se togli dalle eventuali entrate dei biglietti siamo quasi dall'inizio e proprio l'inizio deve essere trionfante è un pò come la coperta che se la tiri da un lato si scopre l'altro, invece adesso servirebbe apportare nuovo tessuto.
Poi diciamo che tale azione serve per misurare quella che io ritengo sia la linfa del Poggio, ovvero quel modo di fare che ha sempre contraddistinto questo posto, dicasi COOPERAZIONE SENZA CONDIZIONI.
ciao Giacomo
Guarda CLaudio purtroppo chi non si sa godere la visione di una qualsiasi pianta vuol dire che ha dei limti personali e non è una sua colpa è questione di orizzonti, se poi vogliamo parlare di alberi non autoctoni allora tagliamo tutti i gli alberi di noci, di ciliegie, di arance, di albicocche, il pioppo bianco, il pioppo verde, il frassino tutti i vigneti non autoctoni e così via. e così potrei continuare per qualche migliaio di specie, a porto pino però c'è da dire che esiste anche una pineta che avrebbe qualche migliaio di anni.
Ma tu Claudio hai il pedegree?? :) eheheheh perchè io ho tracce di sangue dell'uomo di neanderthal e mi sa che non posso far parte degli autoctoni, un club privato di alti belli e biondi.
dai era per ridere un pò.
C'è sempre da imparare...e questi discorsi un pò razzisti ( leggasi ignoranza ) appartengono purtroppo a chi non ha altri argomenti, ma diciamo che poi ci si può documentare ed è li che si deve arrivare al Poggio per una corretta e piacevole gestione della natura, anche perchè bisgona dare sempre un altra chance.
Comunque ho scopetto una cosa davvero incredibile, che il ginepro non è una pianta protetta, sarebbe bene che la Regione Sarda rivedesse certe leggi e certe regole a tutela della flora.
Ciao Giacomo
Al Poggio si potrebbero anche raccogliere i pinoli e inscatolarli, oppure si potrebbe fare il piatto tipico di poggio a base di pinoli, vi immaginate " Il pesto del Poggio ", bellissima questa, oppure " veri pinoli di Poggio dei Pini" oppure inventare una torta poggina a base di pinoli da dare alla sagra del luogo, si potrebbe anche questa, la sagra non c'è ancora, però possiamo esportare il tutto in america.
Ma poi con tutti questi pini c'è anche qualcuno che potrebbe avere le pigne in testa, qualcuna io me la sono ritrovata e gli autoctoni quante ne hanno?
ciao dal vs Adolf il monopolizzatore del blog
Giacomo
Il blog inizia a farsi complicato, a mio giudizio a causa di frequentatori che non intendono capire di che si parla.
Il problema aree sportive e piscina poi ha creato un marasma infinito.
Io mi chiedo: gli attuali gestori hanno avuto in affido, con contratto privatistico e senza alcuna gara pubblica o pubblicizzata, una struttura Sociale sportiva di un certo valore. Altri soggetti propongono di condurre attività sportive di completamento, ma ricevono, dagli attuali pur valenti gestori, richieste economiche di entità evidentemente inconciliabili con le entrate potenziali. Le richieste saranno sicuramente giustificate dall'entità dell'impegno economico a loro volta contratto con la Soc. Cooperativa. Il risultato è quello noto della Scuola di Calcio vale a dire, emigrazione. Il tutto perchè la struttura costa (luce, tarsu, pulizie etc) un tot irriducibile. Perchè ? E' sovradimensionata rispetto ai frequentatori ? Mancano i clienti ? Badate che il problema è simile a quello dell'Alitalia: il governo non partecipa ai costi (non ripiana) e si debbono aumentare le entrate, nel caso nostro aumentando i sub-affitti. E per di più a condizioni mutevoli anno per anno.
La Società Cooperativa ha esaurito i lotti e quindi "non c'è trippa per gatti". Che fare ? (piscina e centro sportivo). Maurizio ha parlato di 1 milione di € a prestito con 9.000 € mensili di rata. Con quel capitale si fanno tante cose ma se poi non c'è un manico buono per la conduzione dell'attività torniamo al punto attuale. La mia opinione ? l'ho già scritta: troviamo un professionista e condividiamo gli utili che è necessario realizzare nel reciproco interesse. Magari ci si protegge con una fideiussione per spiacevoli sorprese. In passato questo personaggio era stato trovato, si attendeva una semplice comunicazione di interesse per dare inizio al dialogo. Questo non è accaduto ed ho anche detto perchè. Al momento non è possibile, per chiunque di noi, formulare proposte perchè gli eletti alla gestione (CdA) non paiono interessati a dialogare con estranei all'entourage. Hanno avuto troppe critiche per gli errori commessi (in buona fede) e quindi serrande abbassate e "tutti fermi immobili" così non commettiamo altri errori, tanto il patrimonio "è sociale", se va in malora "è sociale". Appunto come finiscono non poche cooperative. La nostra però è una Società la cui gestione dovrebbe comportare quanto meno il pareggio fra entrate ed uscite avendo riguardo ad imporre, come da Statuto "una quota sociale di entità sostenibile". Ma se esistono rami secchi o sovrabbondanti occorre dare un taglio oppure ingegnarsi per fare aumentare le entrate patrimoniali extra quote. In passato un Sindaco suggeriva di fare produrre meglio i fabbricati. Domando (non avrò risposta) quale reddito si ricava dal fabbricato ex Grusap ? E da quello che in passato era stato affidato al Parroco (credo che l'attuale abbia optato per una diversa sistemazione). Se è libero occorre che fornisca una rendita. Ma ci sono anche altre iniziative che si potrebbero attivare. Ne espongo una: ritiro e trattamento di sfalci, ramaglie e potature. Possono diventare compost. E' sufficiente un piccolissimo spazio e una modesta attività (anche marginale) da parte del Grusap (ad esempio). Se poi studiamo ancora altre idee nascono sopratutto se operiamo in gruppo. In passato il Socio Bellon aveva ipotizzato di costruire un muro per la pratica dell'arrampicata libera (non conosco il termine inglese), nell'area sportiva ci sarà un angolo dove realizzare quest'opera per attrarre gli ardimentosi in scalate ? Queste sono semplici idee consentite dal fresco maestrale odierno (finalmente). Però, un mattone dopo l'altro ma sopratutto con l'apporto di tanti volenterosi altre iniziative verranno suggerite meglio se di facile realizzazione.
Se poi nel frattempo Luca Madeddu anzichè formulare domande che nascono da una disattenta lettura di altri post, vorrà a sua volta esporci le sue proposte dalla più semplice alla più complessa, a nostra volta ne prenderemo atto ben volentieri.
Ciao a tutti
Giampaolo Lai
Ciao, mi permetto di dare una risposta per quanto riguarda il rudere ex grusap e altre piccole strutture semi abbandonate.
Potrebbero essere parte integrante di un sistema di tipo eco turistico o turismo rurale o albergo diffuso, creando un sistema a totale gestione coop.
Ricordo anche che il Poggio sin dagli inizi aveva previsto delle aree da adibire al settore alberghiero.
Con dei piccoli investimenti anch'essi secondo me fattibili e con un margine di rischio molto basso in relazione alla grande domanda sempre in aumento di posti letto, si potrebbe valutare anche questo.
Il turismo rurale e comunque di nicchia potrebbe creare un piccolo indotto dove anche entità come il Grusap ( in veste di guide naturalstiche ) potrebbe avere dei buoni riscontri.
ciao Giacomo
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