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mercoledì 23 luglio 2008

Avvicendamenti nel CdA?

L'assoluta mancanza, da oltre 5 mesi, di qualsiasi tipo di comunicazione ufficiale proveniente dalla Cooperativa Poggio dei Pini mi costringe a pubblicare importanti informazioni che riguardano alcuni probabili avvidendamenti che si sono verificati all'interno del Consiglio di Amministrazione riportando dei "si dice" comparsi in questo blog. Notiziari, foglietti, comunicati dei giovani-non-tanto-giovani, siti internet, forum, email, megafoni, piccioni viaggiatori. Niente. Solo e soltanto la antiquata quanto pericolosa vox populi che talvolta si trasforma in "un venticello, un'arietta assai gentile". E' cosi che si comunica a Poggio. Da sempre penso che sia ora di finirla per gli enormi danni che questo modo di agire ha provocato alla società poggina. Nel mio piccolo penso di avere non solo protestato ma anche fatto qualcosa.
E' piuttosto scandaloso ed ingiustificabile che non vi siano state comunicazioni ufficiali per un così lungo tempo. A parte il fatto che lo Statuto della Società, in varie occasioni già disatteso, prevede una cadenza "almeno bimestrale" nella pubblicazione del notiziario, c'è infatti da chiedersi quale sia il motivo di questo silenzio. Voi che ne pensate?
Ecco quindi quali sarebbero gli ultimi eventi. Mi scuso per il festival del condizionale. Chi è in grado di correggere o integrare quanto riportato lo faccia senza remore.


Luca Madeddu è stato cooptato dal CdA probabilmente per sostituire il consigliere Oggiano. Non si sa se quest'ultimo sia dimissionario o decaduto. Curioso il fatto che alla prima uscita di questa voce molti abbiano creduto si trattasse di uno scherzo (riporto il fatto senza ironia).
Alcune settimane fa si sarebbe dimesso per malattia il consigliere, nonchè membro del Comitato esecutivo, Gianpiero Atzori. Al suo posto sarebbe subentrato Emanuele Levanti che non era stato eletto nell'ultima votazione per la sostituzione di un altro consigliere decaduto (Patteri), avvenuta nel corso della assemblea-fiume del 9 maggio scorso (rinnovo Collegio Sindacale). Riepilogando negli ultimi mesi vi sarebbero stati i seguenti avvidendamenti nel CdA:
- escono : Patteri, Atzori, Oggiano
- entrano: Cabizza, Levanti, Madeddu.
Tanto per essere chiari, in relazione alle recenti discussioni che hanno riguardato il progetto di Variante al Piano di Lottizzazione, due dei nuovi Consiglieri (Cabizza e Madeddu) hanno espresso posizioni vicine a quelle del CdA, mentre Levanti si è mostrato vicino alle tesi del Comitato per lo Sviluppo Sostenibile. Essendo il CdA composto da 15 consiglieri appare chiaro che questi avvicendamenti non comporteranno alcun sensibile mutamento del quadro politico generale. La presenza di un rappresentante di quella parte di soci che da tempo chiedono maggiore trasparenza e informazione potrebbe mettere a disposizione di tutti un minimo di notizie sull'attività del CdA, che attualmente opera in un silenzio degno più di una loggia segreta che di una società impregnata sulla cooperazione.
Vedremo comunque se sarà così, perche sembrerebbe che a Poggio dei Pini sia diffuso un morbo che limita la capacità di comunicazione dei consiglieri e di altri "rappresentanti" e questo morbo colpisce non appena si viene nominati, tanto che anche chi era ciarliero in precedenza viene improvvisamente colto da un profondo mutismo. Strano perchè chi rappresenta una qualsiasi istituzione dovrebbe per prima cosa sentire la necessità di comunicare. Qui da noi la rappresentanza avviene invece in modo "silenzioso". Paese timido il nostro Poggio.
Ci sono sempre due possibili motivi per il silenzio: essere concreti e di poche parole oppure avere qualcosa da nascondere. Ognuno scelga l'opzione che ritiene più plausibile. Peccato che lo Statuto vieti il prolungato mutismo. Forse qualche anno fa, quando lo Statuto venne stravolto con quello che molti definirono un "colpo di mano", gli amanti del silenzio avrebbero dovuto abolire anche l'articolo che impone l'obbligo oggi così clamorosamente disatteso. Ricordo che il Presidente ha affermato davanti a 500 soci che la coop. Poggio dei Pini sarà liquidata se non venisse approvata la variante. Ma la variante è stata bocciata dalla Regione, quindi? Vi sembra un momento per tacere?
Le modifiche statutarie di qualche anno fa hanno consentito a una persona che non è socio di far parte del CdA. Si tratta di una modifica che ho condiviso e che ha consentito, tanto per citare l'ultimo recentissimo caso, la nomina a consigliere dell'amico Luca Madeddu. Ma tutti ricordiamo la chiassora rissa verbale che avvenne nella riunione del 1 dicembre scorso, quando alcuni scalmanati "figli di soci" cercarono, senza riuscirvi, di impedire a un "figlio di socio" di prendere la parola durante una semplice assemblea, perdipiù informativa.
Ma allora decidiamoci, i parenti dei soci o addirittura gli estranei alla cooperativa possono essere consiglieri di amministrazione ma non potrebbero proferire parola in una assemblea? Tutto ciò potrebbe apparire come una assurda incoerenza. Si tratta, purtroppo, dell'assurdità e dell'incoerenza delle battaglie politiche legate alla gestione del potere che non hanno nulla a che vedere con la soluzione dei problemi reali della nostra comunità.
E' questa innegabilmente la realta che stiamo vivendo a Poggio in questo momento.
Chiudo riportando un commento di un lettore che, oltre ad essere attinente al tema di questo post, evidenzia i dubbi e le perplessità di moltissimi soci in questo momento.

Leggo all’art. 42 dello statuto della cooperativa che “Nel caso vengano a mancare uno o più amministratori nel corso dell’esercizio sociale, si procederà a norma dell’art.2386 del codice civile”.
Leggo all’art. 2386 del codice civile che “Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'assemblea. Gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima assemblea”
Da socio gradirei apprendere da un comunicato formale della cooperativa, e non da voci di seconda o terza mano, tutto ciò che concerne eventuali avvicendamenti in seno al Cda.
In particolare mi piacerebbe avere risposta alle seguenti domande:
1) Se ci siano stati oppure no avvicendamenti in seno al Cda
2) In quali casi la sostituzione di un consigliere venga effettuata mediante nuove elezioni e in quali casi attraverso cooptazione
3) In caso di cooptazione quali siano i criteri di scelta e gli elementi di valutazione (adottati dal Cda e approvati dal collegio sindacale) del neo consigliere
Chiedo troppo ?

77 commenti:

Filippo ha detto...
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Filippo ha detto...

Filippo Jacazio.
Sono anch'io piuttosto preoccupato, contrariato ma purtroppo non stupito, a questo punto. Nei miei pochi interventi su questo blog, e negli incontri promossi alla fine dell'anno scorso dalla Cooperativa, ho sempre insistito sui punti che mi parevano più importanti: l'informazione e la partecipazione.
Tutti sembravano d'accordo (amministratori, sostenitori e contestatori, generalizzando) che fosse fondamentale riformare il sistema di gestione dell'informazione a Poggio, o meglio crearne uno. Che funzionasse e rendesse possibile a TUTTI partecipare alla vita "sociale".
Pare che il messaggio non sia passato. Il Notiziario non esce, il sito della Coop. è sempre a dir poco scarno, e il forum è giù per terza o quarta volta, e da un pezzo. E non si può dire che negli ultimi mesi non ci siano stati avvenimenti degni di essere comunicati. Nomina dei Sindaci, Bilancio, Sentenze, Avvicendamenti in seno al CdA, Entrata in vigore dell'annuale Ordinanza Antincendi, "licenziamento" del consulente legale, Mancata apertura delle piscine, e mi sono dimenticato qualcosa?
Niente. Non è successo niente, non è cambiato niente. Posso capire che in questo periodo la Cooperativa abbia altri grattacapi, ma non posso fare a meno di pensare che dare ai propri Soci qualche segno di vita potrebbe evitargliene di ulteriori.
Non so che dire.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Grazie per il tuo intervento Filippo.
Scondo me a Poggio si è un pò ecceduto con il "politically correct". Tra una aspra controversia (che non piace a nessuno) e il nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta di niente ci deve pur essere una via di mezzo. Perchè il prezzo che paghiamo per questa "signorilità" del politically correct mi sembra piuttosto alto, sia in termini economici che sociali.
Vorrei inoltre ricordare che, a fronte di molte attività importanti da svolgere, la nostra Cooperativa è anche caratterizzata dalla presenza di 15 consiglieri di amministrazione e 20 dipendenti, senza contare consulenti vari e volontari (spesso tenuti alla larga).
Penso proprio che non sia giustificata la mancanza di informazione per un così lungo periodo, tantopiù che vi sono i preoccupanti retroscena della bocciatura variante e del fallimento paventato dallo stesso CdA (non da provocatori esterni).

Vorei anche ricordare che la Cooperativa si era dotata di uno strumento telematico di informazione e partecipazione presentato nel notiziario ufficiale dell'estate 2006. Questo strumento venne inspiegabilmente abbandonato qualche mese dopo senza fornire alcuna motivazione.

giacomo ha detto...

Ciao, forse adesso è il caso di aspettare un attimo, non voglio dire che bisogna demordere per riportare il Poggio ad una situazione di chiarezza, trasparenza e di partecipazione diffusa, ma voglio dire che visto tutto quello che è successo bisognerebbe dare il tempo tecnico, penso che sicuramente e lo spero, si ritornerà ad un normale e voluto da tutti miglior clima .

Chi vive sperando muore .........?

non credo.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

I problemi che poni, caro Giorgio, sono sacrosanti. L’informazione e la partecipazione sono elementi essenziali per una comunità come la nostra. Lasciami però esprimere il mio dissenso per quanto concerne la partecipazione perché già nell’ultimo notiziario era stato fatto un invito affinché chiunque volesse dare il proprio contributo si facesse vivo. Per ora nessuno si è proposto. Il recente rifiuto del comitato ne è un esempio. Bene sarebbe se qualcuno parlasse delle motivazioni di questo rifiuto.
Quanto all’informazione e al notiziario, ti do ragione perché la pensiamo nel medesimo modo.
Però cerchiamo anche di capire che ci sono dei tempi tecnici di realizzazione. Le riunioni del CDA, dei comitati tecnici, tra tutte le informazioni scegliere quelle di maggiore importanza e poi sintetizzarle ecc ecc. Il tutto fatto, purtroppo, quando termina la propria attività lavorativa.
Da fuori il tutto può sembrare di facile e veloce realizzazione, ma i problemi sono tanti e le cose da fare di più. Ad ogni modo spero che nel futuro tu e gli altri possiate restare felicemente sorpresi.
Luca Madeddu

Giorgio Plazzotta ha detto...

Caro Luca,
l'atteggiamento del CdA (ma anche dei precedenti) ti sembra quello giusto per invogliare la gente alla partecipazione?
E poi l'esperienza del Grusap non insegna che lo spirito di collaborazione è comunque una merce assai preziosa e difficile da conquistare?
Come la mettiamo poi con le testimonianze di quei soci che hanno offerto il proprio controbuito ma sono stati tenuti alla larga?
Caro Luca se i CdA (uso il plurale) avessero avuto un atteggiamento differente oggi molti errori non sarebbero stati commessi proprio grazie al contributo gratuito dei soci. Vogliamo fare un elenco?

- Non avremmo realizzato e pagato a caro prezzo (segreto) un progetto di variante trasformatosi recentemente in carta straccia

- non si sarebbe creata una dolorosa spaccatura tra i residenti

- non avremmo dovuto registrare numerose irregolarità o carenze nella realizzazione di opere in campo urbanistico e ambientale,

- avremmo avuto da tempo un vero portale internet comunitario, quindi maggiore partecipazione e trasparenza

- non avremmo buttato al vento molte migliaia di euro con la Poggio Sport

- non avremmo dovuto interrompere molte attività sportive che coinvolgevano soprattutto i giovani, costretti ad andare a giocare in altre località o a non fare sport;

- non avremmo dovuto assistere al disfacimento delle piscine

Ecco il fantastico risultato ottenuto da chi presuntuosamente ha ritenuto di potere gestire da solo una comunità di 2000 abitanti e ha preferito chiudere la porta agli altri per potere operare in tranquillità.

Questo caro Luca è il risultato per il quale anche tu ti sei battuto con la veemenza che tutti quanti ti riconosciamo.
Caro Luca, questi risultati rappresentano un DISASTRO indifendibile che avrebbe fatto dimettere al volo anche Antonio Fazio e Bassolino messi insieme.
Ora capisco che ti occupi di politica, ma con quale faccia ti presenti a lamentarti della mancanza di collaborazione! Meritatevela.

Anonimo ha detto...

Ciao Giorgio,

concordo pienamente con quanto scritto da Te e da Filippo.

Caro Liucca,

faresti bene a non cercare la " rissa verbale " e ragionare lucidamente sui veri " disastri " creati dal CDA, solo così si potrà creare un clima sereno e pacifico.
Per Tua informazione, correggimi se sbaglio , il giornalino sino a 5 mesi fa è sempre ( o quasi ) stato inviato( nonostante contenesse informazioni non corrispondenti al vero ) anche quando il CDA " lavorava " alacremente come dici Tu.
Cosa è cambiato adesso?
Rimango in attesa da parte Tua ( adesso che sei nel CDA ) di alcune delucidazioni riguardo:
- strada abusiva n° 07
Ti risulta non sia stato ripspettato l'ordine di demolizione? COSA FARAI PER FAR RISPETTARE LA LEGGE?

Variante al piano di lottizzazione:

COSA FARAI PER FARCI EVITARE IL FALLIMENTO?


Petizione strada dissestata:

FARAI METTERE IN SICUREZZA A NORMA DI LEGGE LA STRADA?

Piscine:

PERCHE NON SONO APERTE?

La cooperativa aveva ( o ha ) un consulente pagato profumatamente.
COSA PENSI?

Confidando in una Tua celere risposta Ti saluto.


Ciao
Claudio Magi

Anonimo ha detto...

dimenticavo......

non rispondendo non fai altro che " proteggere " senza motivo il CDA?


Ciao
Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao, sentendo dire come dice Luca " tu e gli altri " mi sembra di capire e forse mi sbaglio che ci sono sempre due gruppi e due fazioni, diciamo che nel giornalino dovrebbero aver spazio un pò tutti questo sempre per migliorare la democrazia in questo posto, quindi il giornalino non è organo di partito ma un mezzo della comunità a disposizione di tutti anche se prefirei direttamente farlo online, ed evitare che si consumasse della carta, il giornalino potrebbe essere sul web, magari creato da una redazione di persone e in più potrebbe esserci uno spazio per la pubblicità, altro esempio per fare un pò di cassa qui al Poggio, si può fare?

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

va bene Giacomo stiamo a controllare le virgole e le parole e tanti saluti a tutti.
Sai benissimo che non intendevo quello.
Il giornalino? nessun problema! serve un giornalista professionista, degli sponsor che finanzino il tutto e un gruppo di persone che abbia voglia di scrivere gli articoli. si può fare anche senza la cooperativa.
Giorgio, io in cooperativa vedo tanti soci che collaborano anche se sono sempre gli stessi.
ad ogni modo come più volte ripetuto io di questi temi preferisco parlarne di persona, il blog non permette un confronto sereno ed una analisi esaustiva. Questa è la mia opinione probabile che mi sbagli ma fino ad ora nessuno mi ha mai convinto del contrario.
Ad ogni modo ci tengo a sottolineare che in questo blog gli unici a fare proposte che esulassero la polemica, sono stati Maurizio Cadone Gianpaolo Lai e Giacomo Cilloccu. Anche questo deve far riflettere.
Luca

Anonimo ha detto...

Claudio

mi risulta che tuo fratello ad ogni riunione del consiglio comunale chieda sempre che venga demolita la strada 7,chiedi a lui!
Queste domande che insistentemente fai per il puro gusto di fare polemica lasciale da parte che è meglio, tu e tuo fratello siete gli ultimi a poter parlare qui a poggio.

Anonimo ha detto...

Caro Liucca,

se non Ti fosse chiaro il giornalino è un OBBLIGO del CDA verso i soci previsto dallo STATUTO.
In 50 anni di vita della cooperativa non c'è mai stato bisogno di giornalisti professionisti o " sponsor".
Quindi non dire falsità , non è un buon inizio per un consigliere d'Amministrazione.
Faresti bene in uno slancio di orgoglio e coraggio a darci delle spiegazioni in merito ai problemi che tanti soci e non ( io, Giorgio, Filippo, Franco, Nanni.....) Ti hanno posto educatamente, sopratutto adesso che fai parte del CDA e hai le possibilità per informarTi.
Non voglio essere ripetitivo ma i problemi li conosci , tocca a Te, altrimenti fai come i restanti 14 consiglieri: continua nel silenzio.


Ciao
Claudio Magi

Anonimo ha detto...

Ciao Liucca,

puoi spiegare perchè io e mio fratello siamo gli ultimi a poter parlare?
Ti sembra normale queata Tua affermazione?
Se sai qualcosa puoi comunicarla tranquillamente.
Mi sa tanto che questa affermazione è come quella del mio parente stretto che lavora al Genio Civile.......... del quale nonostante le mie continue sollecitazioni sul nome non hai mai dato risposta.


Ciao
Claudio Magi

Stefano Fratta ha detto...

Il Consigliere Madeddu dà i suoi voti. Chi collabora -pochi e scelti- e gli altri, i polemici.
Consigliere Eccellentissimo, Le è mai venuto in mente che ANCHE chi si è esposto personalmente con una critica serrata e puntuale -Giorgio per fare solo un esempio, ma assieme a lui tanti altri- forniscono un contributo utile?
Che lo strumento della critica - e volerla chiamare "polemica" è un espediente polemico a propria volta- è l'esercizio di un diritto e inoltre un contributo non solo legittimo ma necessario?
Che chi ha contribuito criticamente è stato accusato di lavorare per oscuri interessi, e additato al disprezzo in ripetuti bollettini "sociali" adibiti a propaganda di parte? Il tutto, si badi bene, mentre gli interessi collettivi dei poggini venivano tutelati con la produzione di varianti BOCCIATE, con opere quali la bitumazione di strade che al momento sembra siano abusive e con altre decisioni discutibili?
Attendo una sua risposta a questi e agli altri quesiti già posti in precedenza, grazie.

francomagi ha detto...

Ciao Stefano,
..... penso che attenderai molto prima di avere una risposta...
Solo loro hanno il monopolio, oserei dire il dogma, della verità.
Scelgono (e se lo possono davvero permettere!!!) con chi dialogare e con chi no.
Sul Notiziario, è un vero peccato che non ci sia gente disposta a scrivere!!!
Anche se quando lo abbiamo chiesto noi (conservo ancora la incredibile risposta del Presidente) ci è stato detto che il Notiziario era Organo del Cda, e che pertanto i Soci non potevano scrivere!!!
Anche se, per essere completamente sinceri, il notiziario non era a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e- di parte:
Vi ricordate la liquidazione coatta della società, i fallimenti, le "verità" sul prolungamento della strada 7 (è tutto a posto!!!)?
E' stato un bene che siano stati scritti (verba volant, scripta manent).
Come da sempre sostengo, la storia sarà il censore più severo della verità dei fatti. E le bugia hanno sempre le gambe corte.
E mi sembra che in questo specifico caso stia anticipando i tempi.

Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Quando venne fondata la Cooperativa l'unico possibile strumento di informazione era appunto "il giornalino", una pubblicazione cartacea che, in quanto tale, per le leggi che sono ancora in vigore nel nostro paese (seppur molto antiquate), richiede la presenza di un direttore responsabile che sia iscritto all'albo dei giornalisti o pubblicisti.
La nostra Cooperativa, quando era ancora tale non solo di nome ma anche di fatto, pubblicava dei veri giornalini, composti da numerose pagine e ricchi di informazioni. Da quegli anni '70 le tecnologie dell'editoria, ed in particolare l'avvento della telematica, hanno amplificato a dismisura le possibilità di divulgare informazioni. Oggi non dico niente di nuovo ma ricordo le perplessità dei meno giovani quanro, nel 1996, organizzai proprio qui a Poggio un "seminario di divulgazione cibernetica" che molti lettori ricorderanno. Certamente Franco e Stefano che erano presenti. Ho rivisto le foto e ho un primo piano di Franco con capelli che vendo al miglior offerente.
Clamorosamente da allora la nostra coop anziche progredire è regredita. Il giornalino si è trasformato in "notiziario", la carta patinata in fotocopia, il numero di pagine si è ridotto e la redazione è sparita.
Sono passati altri 12 anni da allora e oggi Internet rappresenta sembra ombra di dubbio la risposta alle esigenze informative della nostra comunità. Possiamo fare i pignoli e immaginare che il 5% dei residenti abbia problemi di connessione ok, si stamperanno solo 50 copie di un notiziario sintetico. State poi certi che anche se la vecchina non usa internet, il suo vicino di casa sarà in grado di stampargli la pagina che mostra come nella pineta di fronte a casa sua sia prevista la costruzione di una nuova abitazione.
Tutti noi sappiamo che per pubblicare un portale internet non è richiesta alcuna iscrizione ad albi professionali. L'affermazione di Luca secondo cui sarebbe necessario, oggi, un giornalista è quindi un pò antiquata e configurerebbe una realtà che ancora nel 2009 (ben oltre l'odissea nello spazio), proprio chi si propone come "il giovane poggino" continui a ignorare internet.
L'impressione è che anche questa gaffe da Matusalemme provenga da qualche vestusto personaggio del CdA più che da un vero giovane di oggi. Luca, complimenti per le idee innovative.

Giorgio Plazzotta ha detto...

addendum. Luca vuoi fare un giornalino che non coinvolga il CdA? Di che parliamo, fiori, frutta e citta? Parliamo di moda e di personaggi dei reality?
Luca, la Cooperativa è il fulcro della vita sociale della nostra comunità e il CdA dovrebbe rappresentarne il cuore pulsante.
Questo strumento informativo che tu immagini addirittura cartaceo, può sicuramente affrontare problematiche come la raccolta dei funghi, gli animali abbandonati, le escursioni e tanti altri servizi utili di cui troverai traccia nel mio progetto di portale telematiche che venne realizzato dall'attuale CdA nel 2006, ma, INNANZITUTTO DEVE contenere le informazioni che riguardano le attività aministrative, gestionali, organizzative della Cooperativa e della varie entità che operano nel territorio.
Luca, questo strumento informativo DEVE contenere le delibere del CdA e DEVE consentire la condivisione e il confronto con i residenti perlomeno sulle questioni importanti, come , ad esempio LA VARIANTE.

Nanni ha detto...

Siamo alle solite. Puntualmente ogni volta che qualcuno pone tre domande tre e per giunta facili facili (se soltanto chi è deputato a farlo avesse la bontà di rispondere) si scatena un putiferio, però nessuno risponde. Anzi no, qualcuno, non si capisce mai se a titolo personale oppure no, controbatte. Ma non risponde neanche lui. La tattica è sempre la stessa, il comitato che non collabora, il tempo che manca, stavolta addirittura la mancanza di un giornalista professionista.
Le tre domande che io ho posto (ci sono o no stati avvicendamenti nel Cda ? In quali casi la sostituzione di un consigliere viene effettuata mediante nuove elezioni e in quali attraverso cooptazione ? Nel caso sia stato cooptato un nuovo consigliere con quale criterio è stato scelto ?) non necessitano grandi analisi, né notiziari, né tantomeno giornalisti professionisti. Basterebbe aggiornare il sito della coop oppure, se troppo complicato, basterebbe un comunicato, uno straccio di comunicato distribuito ai soci esattamente come i comunicati con i quali Cda e giovani poggini inondavano qualche mese fa le cassette delle lettere.
Credevo che i soci avessero il diritto di essere informati su questi avvenimenti.
Nel mio precedente intervento chiudevo domandandomi: chiedo troppo ?
Beh, almeno questa domanda ha avuto già una risposta: chiedevo troppo !
Nanni Olla

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
giacomo ha detto...

Ciao a tutti, io vorrei risondere a Nanni, non sono un profondo conoscitore dei meccanismi della cooperativa e del suo statuto però ritengo questo, in pratica dovrebbe far fede l'ultima assemblea dove è chi non è entrato per pochi voti ha diritto ad essere il sostituto in quanto la stessa assemblea è sovrana, per altre sostituzioni può decidere il consiglio direttivo in mancanza di altre candidature presentate all'ultima assemblea, il cda può in questo caso nominare un altro consigliere che dovrà essere cooptato alla successiva assemblea, la succesiva in questo caso dovrà eleggere un nuovo consiglio direttivo, penso quindi che la scelta di Luca Madeddu sia regolare, almeno così la penso.

Per Luca, forse hai ragione ho cercato troppo le virgole, comunque sia penso che adesso bisognerebbe cambiare rotta e puntare ad un lavoro che che per prima cosa cerchi di coinvolgere un pò tutti.

Sono contrario al cartaceo e sono invece convinto che si debba procedere ad un giornalino online con la possibilità di raccogliere della pubblicità delle tante attività dei poggini e con dei trattamewnti riservati ai poggini stessi, la pubblicità verrebbe venduta sul giornalino stesso.

ciao Giacomo

francomagi ha detto...

Il problema della pubblicità è solo un pretesto...
Anche io sono dell'opinione che lo strumento del web faciliterebbe moltissimo, ma non sono certo i 120 euro per la stampa del NOTIZIARIO a mandare in fallimento la Cooperativa!!!
Di più.
Per quanto attiene ai "giornalisti professionisti", come è che ci si accorge ora della necessità di tale figura e non per tutto il 2007, quando il NOTIZIARIO tirava le solite 800 copie e ci rappresentava in modo così imparziale la verità dei fatti???
Caro Nanni, posso aggiungerTi una cosa: nel corso della storia della Cooperativa, in alcuni casi il NOTIZIARIO è stato diretto da autorevolissimi giornalisti professionisti, Soci della Cooperativa Poggio dei Pini.
Parentesi durata poco, perché le pretese degli Amministratori erano sempre quelle di fornire una verità distorta dalla realtà, quasi parallela.
E questi nostri Soci giornalisti sono durati poco, dimettendosi immediatamente.
Anche perché esiste una dignità personale, a cui spesso uno può rinunziare, ed una dignità professionale, che coinvolge - oltre il singolo - una intera categoria.
E nessun giornalista professionista si presterebbe ad abiurare alla propria dignità professionale.
Anche perché, se avesse diretto l'autorevolissimo NOTIZIARIO autocelebrativo della Cooperativa nel 2007 sarebbe stata avviata nei suoi confronti una procedura disciplinare, con conseguente radiazione dall'Albo.

Franco Magi

giacomo ha detto...

Ciao a tuti, è verissimo quello che sostiene Franco per quanto riguarda il giornale del Poggio, è stato quasi così da sempre, io ricordo ad esempio l'articolo dubbio sullo stato del rudere che si doveva ristrutturare ma nons i capiva se era lo stesso rudere ad essere interessato, ma sappiamo tutti chi lo ha voluto da sempre ( 30 anni ) così, oggi possiamo provare e cambiare con delle proposte costruttive, per la pubblicità intendevo dire che aiuterebbe in qualche modo la cooperativa cioè tutti noi, io comunque in linea generale proporrei di non pensare sempre male e lo propongo anche a me stesso, oggi forse le cose sono cambiate e si potrebbe e si dovrebbe cercare una nuova strada del dialogo, continuando invece sulla strada della protesta si farebbero dei danni a tutta la comunità, la protesta è servita però ad un certo punto bisogna dire o meglio fermarsi a ragionare per cercare di apportare dei benefici alla Cooperativa, ricordo che la politica delle due fazioni contrapposte perennemente non porta a niente ma cosa più grave porta allo sfascio, purtroppo è così, cerchiamo di ragionare e di aprire il cervello, insomma che si faccia un altro tentativo.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo

Quando parlavo di un giornalista professionista è chiaro che prendevo in considerazione un giornalino cartaceo e non on-line. Nel secondo caso la pubblicità non è indispensabile.

Quanto alle affermazioni secondo le quali il vecchio giornalino del poggio ha smesso di essere pubblicato a causa degli amministratori, devo dire che in parte è cosi’. C’è un piccolo dettaglio però! Gli stessi amministratori che avrebbero decretato la fine del giornalino oggi militano tra le fila del comitato! La cosa non deve sorprendere perché chi ieri minacciava azioni di responsabilità contro gli amministratori favorevoli alla cessione delle opere di urbanizzazione oggi militano nelle file del comitato. Chi ieri minacciava azioni di responsabilità se la cooperativa avesse rinunciato alle proprie cubature, oggi milita nelle file del comitato.
Torniamo al giornalino. L’altro motivo per il quale si decise di terminare la pubblicazione, furono le numerose liti epistolari che si creavano. C’erano sempre i soliti che accusavano sia la cooperativa che altri soci . Si decise di chiuderlo.
Luca Madeddu

Pasquale Cabizza ha detto...

Ciao a tutti
Mi inserisco, anche se sto per partire, per dire un paio di cose veloci in risposta a domande poste ultimamente:

-le sedute del Consiglio sono pubbliche, chiunque può assistere, io stesso in passato ho assistito da semplice socio perchè ero "davvero" interessato. Quindi invito a polemizzare di meno sull'informazione e ad assistere di più. La verità è che nessuno lo fà.

-qualcuno ha chiesto come sta agendo il nuovo Collegio Sindacale. La domanda è molto banale, il Collegio è super partes, ma rispondo: benissimo, e questa è una garanzia per tutti noi, e sono sincero. Ma chi è interessato farebbe bene ad assistere.

-nomina nuovi Consiglieri: per cooptazione fino a nuova assemblea, che può confermare o no la cooptazione. Io non sono stato cooptato ma eletto direttamente (al foto finish, lo ammetto) perchè c'è stata l'assemblea immediatamente dopo le dimissioni di Patteri.

-variante: finchè non vedo un documento che mi spieghi esattamente che tipo di valutazione abbia avuto, non dico niente. Ne parleremo...

-un'ultima cosa: troppe chiacchere, troppe polemiche, poco costrutto.

Ciao a tutti
Pasquale

francomagi ha detto...

Ma infatti gli attuali amministratori sedicenti "ambientalisti" volevano "solamente" urbanizzare le pinete di Pauliara e di Sa Birdiera etc..
Invece, le centinaia di Soci che proponevano di ridurre le volumetrie sono i cattivi e gli speculatori...
La verità è che il Consiglio di Amministrazione in carica, penso nella consapevolezza della debolezza delle proprie argomentazioni e della carenza di contenuti validi, ha avviato una campagna di sospetti e di veleni, paventando il fallimento e la liquidazione della nostra Cooperativa, complotti di non meglio precisati gruppi occulti, e resse di speculatori pronti a fare incetta di volumetrie e cemento, delle quali peraltro paradossalmente essi stessi sostenevano l’approvazione!!!
Sarebbe certo più corretto e serio, in presenza di tali affermazioni, che gli Amministratori facessero nomi e cognomi di tali persone o gruppi interessati.
Ovviamente non li faranno mai: Perché era una ricostruzione piena di fantasia e degna di Ian Fleming (007)!
Era tutto inventato a tavolino!

Franco Magi

giacomo ha detto...

Ciao, forse si sta facendo un pò di confusione, allora riepiloghiamo, il giornalino online è una proposta che sta al passo con i tempi, le analisi future dicono che entro il 2015 circa la maggior parte dei più grandi quotidiani del mondo passeranno online, si evitano spese e si evita di utilizzare carta e e quindi abbattere alberi, seconda questione, la pubblicità nel giornale la intendo come mezzo per ricavare quattrini per il Poggio ovvero pubblicare con la pubblicità degli stessi soci e non ( vedi attività, servizi etc etc. ), terza cosa, io non ho parlato di giornalisti ma ho chiesto solamente se si può fare, per me si può fare e se serve la firma di qualche giornalista o la responsabilità la si trova.

Se invece si vogliono aggiungere difficoltà alle difficoltà reali allora penso che si sta di nuovo rifacendo lo sbaglio classico del NO continuo che purtroppo certe persone hanno nel proprio dna un pò obsoleto e si sta rifacendo lo sbaglio che si è perpetrato per 35 anni al Poggio che pretendeva che il poggio stesso vivesse dalla vendita dei lotti abbandonando invece l'animo che ha creato questa realtà, ovvero il fare impresa e non vivere di parassitismi tipici degli enti pubblici, questa strada che si è rivelata fallimentare a più riprese è stata recidivamente portata avanti da alcuni " impuniti " e sopratutto dai nostri piccoli politici locali che non sono stati ne responsabilizzati ne allontanati dal gestire, probabilmente hanno influito anche piccoli interessi di bottega con vaste combricole di persone che apportavano i voti a questi personaggi.

Io penso che al Poggio d'ora in avanti ci vorrebbe il riconoscimento delle responsabilità sulla gestione delle cose, sia in negativo sia in positivo, quindi ci deve essere un'informazione chiara e trasparente, ci vorrebbe un premio per chi trova la giusta soluzione e un riconoscimento di responsabilità per chi crea danni o azioni dannose, chi dice di no a priori per me crea una situazione dannosa e sempre secondo me si dovrà assumere le responsabilità nel futuro, ognuno la pensi come vuole.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Mancava una cosettina, il giornalino deve essere organo di informazione della cooperativa e quindi lo deve promuovere il cda, per la collaborazione ....mi sembra che quella esista e comunque la si può cercare, tentare almeno.

Ciao Giacomo

Stefano Fratta ha detto...

Tanto (ma tanto!) interessante la questione "giornalino". Ma Gian Burrasca è morto di vecchiaia 40 anni fa. Gli strumenti possono -e dovrebbero- essere altri. Soprattutto i problemi sono altrie ne indico solo tre:
1) la coop. fallisce-o va in liquidazione, scegliete voi- adesso che la variante è stata bocciata? Questa conseguenza è stata paventata da autorevoli esponenti del CdA, è vero? E allora perchè non suona l'allarme generale?
2) Che si fa con la strada 7? Chi paga -se questo verrà accertato in ultima istanza- il danno ambientale e patrimoniale?
3)Qualche notizia a proposito delle Piscine?
Così, tanto per iniziare.
Stefano Fratta

Stefano Fratta ha detto...

Ovviamente faccio miei anche gli altri interrogativi in merito alla surroga dei membri del CdA. Una scelta si capisce bene, un non eletto per pochi e dibattuti voti alloscorso appuntamento elettorale. Ma l'altra? Si possono conoscere i criteri di scelta?
Si può sapere se questa collaborazione -valida, e lo dico senza ironia- è stata offerta dall'interessato o sollecitata dal CdA?
E' stata richiesta ai soci la disponibilità per questo incarico?
Noto comunque e con grande favore che i non soci -ma residendi e mebri della comunità- non sono così male accetti dal CdA.
Chissà se si sarà reso necessario un parere della Arma dei Carabinieri, prima di far partecipare qualche non socio alle Assise Sociali.
Stefano Fratta

Giorgio Plazzotta ha detto...

a conferma di quanto detto:
nei primi anni 90, giunto da poco al Poggio, ho assistito a una assemblea nei campi da tennis della club house durante la quale l'allora responsabile del giornalino, il giornalista Pani, giustificava le sue dimissioni attribuendole all'ingerenza del CdA di allora che aveva "censurato" la pubblicazione della lettera di un socio. Sapete quale gravissimo insulto era contenuto nella lettera in questione? "Il CdA fa aria fritta". Ullalla'!

alla fine degli anni 90 ho personalmente fatto parte di quella che fu l'ultima vera redazione aperta del giornalino del Poggio. Il direttore di allora era il giornalista Emanuele Atzori. Dopo alcuni mesi lo stesso Atzori fu costretto a seguire la strada del suo predecessore, dimettendosi, a cause delle costanti pressioni ricevute dal CdA di allora guidato dal supermanager Tonino Sechi.
Anche in questo caso la goccia che fece traboccare il vaso fu una lettera di un socio, evidentemente non gradita.
capite allora cosa intendo quando parlo di "informazione BULGARA"?
Avete qualche dubbio sul fatto che dietro questi atteggiamenti ci fosse sempre la stessa persona?

Memore di queste esperienze, quando nel 2006 presentai (dietro loro richiesta) all'attuale CdA il progetto del Portale di Poggio, sottolineai molto chiaramente che questo strumento avrebbe amplificato notevolmente la possibilità di interazione tra La Cooperativa e i residenti. Sapevo che questo era sempre stato un punto dolente e quindi mi volli assicurare che ci fosse sintonia tra quello che io intendevo realizzare e quello che il CdA realmente voleva. Chiarimmo bene le caratteiristiche di un portale e tutti voi potete difatti leggere il progetto che venne approvato dal CdA.
Mi vennero date ampie assicurazioni sul fatto che l'interazione e la comunicazione con i soci fosse un punto fondamentale nella strategia comunicativa di questo CdA.
Ciò che accadde successivamente lo sapete tutti. Quel portale fu affossato da chi solo qualche mese prima mi aveva sollecitato a realizzarlo e lo aveva approvato.
Io ho perso molto del mio tempo libero e, se mi permettete, anche la fiducia in persone che evidentemente non sono in grado di mantenere gli impegni presi e agiscono in modo poco trasparente.

La smetta quindi Luca di "invitarmi " ad agire insinuando che io possa essere uno di quelli che "parla ma non fa". A Poggio dei Pini lo SANNO ANCHE LE PIETRE che da 12 anni insisto rompendo le scatole a tutti quanti e offrendo la mia disponibilità affinchè sia modificato il modo di comunicare.

Anonimo ha detto...

Giorgio chi era il socio e qual'era il contenuto della lettera?Ne hai una copia?

Anonimo ha detto...

Luca Madeddu...mi sono scordato di firmare..scusate

giacomo ha detto...

Ciao, tutto vero quello che ha scritto Giorgio, ricordo molto bene, probabilmente però adesso si sta aprendo una nuova strada, quella di una apertura verso i soci e i poggini in generale, proviamo ad aspettare un attimo e cerchiamo di superare questo momento molto difficile, se non lo supereremo ci terremo l'eredità negativa creata da chi ha voluto sempre dividerci, da chi ha vietato l'informazione facendo accordi e patti con i vari presidenti di turno, facendoli responsabili di alcune maleffate del Poggio, fermo restando che ci saranno nuove elezioni dove ognuno voterà chi vorrà, adesso c'è bisogno di : cooperazione, trasparenza, informazione, lungimiranza etc. etc., perchè qualsiasi nuovo consiglio vincerà le elezioni codeste regole dovranno valere anche in futuro, quindi costruiamo queste nuove basi tra le quali c'è di sicuro quella positiva legata al lavoro di Giorgio che è rappresentata in questo momento dal presente blog, oggi unico mezzo per esprimere i pensieri di tutti.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Per Giacomo:
se dovesse essere realizzato un qualcosa che assomiglia al portale comunitario di cui ho spesso parlato, questo strumento diventerebbe il centro telematico di scambio di informazioni.
Era prevista anche la "pubblicità" intesa ovviamente non come pressione asfissiante sul consumatore ma realmente come informazione commerciale.
Ovviamente sarebbe confinata in appositi spazi e garantirebbe una piccola entrata.

Anonimo ha detto...

Ciao Giorgio,

da sempre Luca insinua ma non argomenta le posizioni, bisogna accettarlo così, come una persona che non trovando il coraggio e la forza di analizzare i problemi riesce solo ( sotto consiglio sbagliato di qualcuno ) a dimostrarsi inaffidabile e totalmente asservito al CDA.
Basti pensare alle frasi " tu e tuo fratello siete gli ultimi a poter parlare qui a poggio " o del mio" parente " (??????) stretto che lavora al Genio Civile che ovviamente non hanno trovato riscontro nella realtà.Pure invenzioni per cercare la " rissa verbale ".

Mi lasciano invece perplesso le affermazioni di Pasqualino:

Ok per i revisori dei conti imparziali, ok per assistere pubblicamente alle sedute del CDA, ma mi sarei aspettato una sua risposta ai vari problemi da tante persone sottolineati:

La cooperativa rischia la liquidazione coatta? ( non è molto importante avere in mano la delibera con il diniego della REGIONE alla variante, E STATA BOCCIATA E BASTA).

In merito alla strada abusiva n° 07 Ti avevo precedentemente invitato a controllare in cooperativa se c'erano tutte le autorizzazioni ( Tu lo puoi fare essendo consigliere del CDA.
Ti ricordo che la strada n° 07 porta ad una abitazione privata ed è stata fatta ( senza nessuna autorizzazione ) con i soldi di tutti i soci.
TI SEI INFORMATO?
Altresì riguardo la petizione di Luca Madeddu secondo i documenti che puoi analizzare in Cooperativa Ti risulta che il comune di Capoterra avesse i fondi e che la Cooperativa si sia opposta al TAR per non cedere 60 cm lineari per la messa in sicurezza?
Riguardo al " mega consulente " il sai dirci se lavora ancora ( ufficiosamente è andato via ).
Riguardo al giornalino che prima era solito uscire con accuse poi risultate infondate ( le stesse per le quali adesso mandano avanti il " giovane " Liucca, COSA MI DICI?.

Avrei tante altre domande da rivolgerTi ma prima vorrei dedicassi quando possibile un minimo di tempo per farmi sapere il Tuo pensiero e visto sei consigliere di Amministrazione il pensiero del CDA.

Grazie


Ciao
Claudio Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca, ti riferisci alla questione dell'"aria fritta" del 1992?
Si trattava di una assemblea dei soci ed erano quindi presenti almeno 200 persone (allora la gente seguiva di piu guardacaso).
Di certo non sarò l'unico a ricordare quella testimonianza.
Ricordo anche chi era il socio autore della lettera ma non credo che questo particolare abbia importanza, perchè ciò che realmente interessa era il controllo censorio del CdA sui contenuti delle pubblicazioni.
Tu che sei poi un esperto di privacy e hai sostenuto che io non debba sapere come la cooperativa di cui sono socio spende i soldi di tutti, comprenderai certamente il mio rispetto nei confronti di fatti che riguardano altre persone di cui non ritengo utile alla comprensioen dei fatti divulgarne il nome. E' invece possibile che questa persona , se letore del blog, voglia rispondere direttamente al tuo quesito.

Stefano Fratta ha detto...

C'è chi non risponde, e sarebbe invece, per correttezza, tenuto a fare chiarezza. Fa invece domande per conoscere particolari su episodi passati e di importanza attualmente minima. Urgono viceversa risposte se non convincenti -ne dubito, non per pregiudizio ma per esperienza- almeno argomentate.
1) la coop. fallisce-o va in liquidazione, scegliete voi- adesso che la variante è stata bocciata? Questa conseguenza è stata paventata da autorevoli esponenti del CdA, è vero? E allora perchè non suona l'allarme generale?
2) Che si fa con la strada 7? Chi paga -se questo verrà accertato in ultima istanza- il danno ambientale e patrimoniale?
3)Qualche notizia a proposito delle Piscine?
e si potrebbe continuare a lungo...
Stefano Fratta

Giorgio Plazzotta ha detto...

Per Giacomo:
il blog è una pezza, creata in mezza giornata per coprire una grave carenza in un momento particolare in cui era assolutamente indispensabile parlare e scambiarsi informazioni.
Lo strumento su cui io punterei è il portale comunitario, supportato da una redazione telematica, da regolamenti e procedure chiare etc.

giacomo ha detto...

Ciao, quindi ben venga il giornalino online, è una delle tante attività che si potrbbero fare, infatti per ridurre i rischi che sono legati alle imprese e alle inziative imprenditoriali in genere, al Poggio si dovrebbe frammentare il discorso "nuove idee" , di conseguenza molte attività con l'unico fine che è quello di apportare denari senza però rischiare e con il contributo di tutti e senza fine di lucro per chi partecipa ma con semplicemente dei premi per le attività che una volta avviate contribuiscono al raggiungimento del fine primario.

Una cosa che mi preme dire, per favore si potrebbe smettere con questa storia della strada, sta diventando in qualche modo pallosa e ripetitiva, scusate ma è davvero argomento senza futuro, mi scusino di nuovo tutti gli amici che pur comprendendoli continuano su questa "strada", e ricordo anche che non era argomento attinente alle battagli del comitato, o qualcuno ha cambiato idea, se fosse così richiedo che venga ufficializzata questa azione e che il comitato con un presidente si faccia avanti per farne sua battaglia ufficiale.

Facciamo tutti un passo indietro e cerchiamo di capire che così facendo si creano dei conflitti irreversibili che potrebbero essere deleteri per il Poggio, lo ripeto di nuovo, ognuno si curi di questo posto in maniera generale e senza prese di posizione deleterie e personali, perchè altrimenti sarà da ritenere responsabile in prima persona del futuro grigio che potrebbe mostrarsi, chi vuol collaborare o cooperare concretamente per il Poggio si facci avanti, se questo cda murerà di nuovo allora pazienza, per adesso si richiede urgentemente un momento di pausa e riflessione dove il dialogo dovrebbe battere ogni posizione esistente.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Giorgio
Non ho capito se mi chiedi un parere sulla possibilità di pubblicare quel nome oppure se tu sei il nuovo censore!
Nel primo caso ti consiglierei di chiedere il consenso della persona interessata anche se avendo manifestato egli stesso la volontà di pubblicare una lettera firmata, quel consenso dovrebbe essere implicito. Ma avendone il consenso saresti pienamente tutelato contro ogni sua eventuale rivalsa nei tuoi confronti.
Se invece dovesse essere la seconda ipotesi, è un tuo privilegio, poco coerente con quello che sostieni ma sempre un tuo privilegio.
Io non ho mai detto che tu non possa sapere come vengono spesi i soldi di tutti. Sarebbe ridicolo affermare una cosa del genere visto che ogni hanno viene sottoposto all’approvazione dell’assemblea il bilancio.
Stefano se ti riferisci a me, io qui scrivo per conto mio proprio, come ho sempre fatto.

Luca

Anonimo ha detto...

Ciao Giacomo,

hai ragione quando dici che nelle battaglie del Comitato non c'è la strada abusiva.
Ma permettimi io ( non socio ) e tanti altri soci vogliono fare chiarezza su questa pessima vicenda, di una persona ( il presidente guard'appunto ) che con i soldi di tutta la comunità si è abusivamente asfaltato la strada che guard'appunto conduce solamente a casa Sua.
E poi parla di liquidazione coatta..........
Non si può come dici Tu dimenticare.......


Ciao
Claudio Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Per Pasqualino.

Mi risulta, come è stato anche confermato da più persone nel blog, che le convocazioni delle assemblee del CdA non vengono più affisse in bacheca da molto tempo, mentre questa prassi era sempre stata seguita in precedenza. Se questa informazione non è esatta o incompleta invito chiunque a integrare.

Mi sembra comunque che sia sbagliato in ogni caso l'approccio. Non è il socio che deve trasformarsi in Sherlock Holmes, scoprire quando il CdA ri riunisce, presenziare alle sedute e poi raccontare agli altri soci quello che viene deliberato.
E' il CdA, composto da ben 15 consiglieri che possono avvalersi del supporto di ben 20 dipendenti. La Cooperativa ha l'obbligo di informare i soci su quanto viene deliberato. Vogliamo fare un ripassino dello Statuto?

Articolo 60 - La Società promuove e favorisce la vita comunitaria basata sui principi della solidarietà e della amicizia fra i
soci e fra le loro famiglie e sulla attiva partecipazione alla gestione degli interessi comuni.

Articolo 62
Con periodicità almeno bimestrale sarà inviato ai soci un notiziario contenente sintetiche notizie sulle più importanti deliberazioni assunte dagli Organi Sociali, escluse le materie la cui riservatezza è necessaria a tutela
degli interessi della Cooperativa.
Sarà altresì data comunicazione delle principali attività in corso, nonché delle proposte o richieste di interesse
generale inviate dai soci e delle conseguenti decisioni assunte.

Allora non solo ci si attende dalla Cooperativa la pubblicazione di informazioni amministrative, ma anche che essa PROMUOVA LA VITA COMUNITARIA.

Mi aspetterei inoltre che si instauri un rapporto di FIDUCIA tra soci e amministratori che sia naturalmente supportato da strumenti di informazione (oltre che dal controllo degli organi preposti) e che non sia quindi necessario fare dei "picchetti" davanti alla cooperativa per scoprire cosa succede la dentro. Questa visione, tua e di Luca, secondo cui il socio va in cooperativa e cerca di sapere è sbagliata e va invece ribaltata. Siete voi (adesso consiglieri) che dovete farci sapere.
Non vi piace? E' una rottura? Ci sono, secondo, voi altre cose importanti da fare? Non ne avete voglia?
Mi spiace ma non è un optional, lo dice lo Statuto, oltre che il buonsenso.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca, sbagli ancora.
Io in quanto autore di questo modestissimo blog, non ho assunto alcun obbligo rappresentativo nei confronti di alcuno. Tu, in quanto consigliere di amministrazione pro tempore, invece lo hai fatto e devi quindi rispettare il nostro Statuto e quant'altro.
Dovrai anche subire il controllo degli organi preposti a vigilare sulla correttezza delle tue azioni di consigliere di amministrazione.
Io ho un ruolo molto piu modesto.
Per questo motivo non sono tenuto a fare tutte quelle cose che tu ti aspetteresti da me.

"chiedere il consenso della persona interessata anche se avendo manifestato egli stesso la volontà di pubblicare una lettera firmata, quel consenso dovrebbe essere implicito. Ma avendone il consenso saresti pienamente tutelato contro ogni sua eventuale rivalsa nei tuoi confronti"

molto piu semplicemente, in 12 secondi netti di riflessione ho deciso che non fosse il caso di pubblicare uqle nome senza avere sentito la persona interessata. A me sembra corretto.

Stesso discorso vale per questo blog di cui sono, come tu hai ricordato "incoerente censore". Quando ricevo uno dei commenti anonimi e provocatori inviati da persone che affermano di stimarti, devo decidere rapidamente se eliminarli oppure no.

Io pero', caro Luca, non sono la Cooperativa, non ho patrimoni immobiliari non miei da gestire, non ho appalti da assegnare, e non ricevo dai residenti di Poggio dei Pini 600 mila euro all'anno che essi vorrebbero vedere ben spesi.

Anonimo ha detto...

Claudio
Grazie per la domanda, rispondo con piacere.
Poggio dei pini non corre alcun rischio,anche se vedendoti qualcuno potrebbe avere dei dubbi!
Quanto al resto ne sto ancora discutendo con Rubbia e con alcuni scienziati del MIT ma appena saremo giunti ad una conclusione ti farò sapere.
Luca Madeddu

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Perche non rispondi con piacere anche altre domande ripetutamente fatte sia da me che da Stefano e altri tanti soci?
C'è qualche motivo particolare?
Fammi sapere.....

Ciao
Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao a tutti, allora per parlare di quella strada ho da dire solo questo, quella strada in pratica non è costata niente alla coop ed è stata il frutto dell'abilità del direttore dei lavori nel risparmiare sul totale di alcuni altri lavori, a fronte di un risparmio creato in quanto vi era persona con esperienza è stato fatta quel pezzo di strada, questa è la verità assoluta su questo capitolo che è per me soltanto una perdita di tempo ed è anche abbastanza sterile come argomento.

Mio padre è stato il direttore dei lavori ( segreto di pulcinella ) non per questo difendo questa situazione, non mi piace per natura affondare su certe questioni che mi sembrano un pò come sparare sull'ambulanza in tempo di guerra, se poi qualcuno non crede al fatto che io sia contrario ad intervenire per quella strada perchè c'è di mezzo mio padre, posso dire anche che forse anche per quel motivo ( non vero ) dovrebbe comportarsi in maniera diversa per il rispetto di uno di quei tanti soci e figli ( mio pade )che si è fatto il mazzo il 90% delle volte aggratis per il Poggio per 40 anni circa.

Grazie e ciao
Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo concordo con te sul fatto che la storia di quella strada non sia una priorità. Ci sono problemi più importanti.
Pero' considera che la storia della strada non si è esaurita con la sua construzione abusiva.
Ci sono stati molto piu recentemente altri eventi che non possiamo tacere: l'istanza di demolizione, il ricorso al TAR, la sentenza del TAR. Ci potrebbe forse essere un ricorso al Consiglio di Stato.
Come vedi questa storia è continuata e forse continuerà ancora e non mi sembra che queste azioni riguardino la presunta diatriba esistente tra due persone.
Facciamo finta che questa storia non abbia implicazioni di tipo etico ed ambiantale (che invece vi sono) e non abbia esposto la nostra comunità a una pessima figura.
Parlando di vil denaro non ho compreso il tuo ragionamento che porta ad affermare che la strada è stata realizzata gratis. Scusa Giacomo ma io al gratis negli appalti non ci credo e se il committente è abile nel trattare si fa fare uno sconto sul prezzo dell'offerta.
Sempre parlando di soldi avrei qualche domandina:
- chi ha fatto ricorso al TAR, la Cooperativa o un provato cittadino?
- chi ha pagato il ricorso e quanto è costato?
- quanto costa il ripristino dei luoghi? E' vero che non è stato fatto?
- se non è stato fatto quali saranno le conseguenze di questa non ottemperanza?

Io queste domande non le pongo al solito Luca, ma vorrei porle al collegio sindacale perchè se è vero che sono state fatte c...ate non è tollerabile che ne vengano fatte altre, tantopiù se queste causano ulteriori esborsi di denaro.
A proposito di denaro, oggi sono venale: non sarà il caso di fare il punto della situazione? Come siamo messi? Qui le ultime notizie sono piuttosto negative: niente lotti, sprechi per consulenze e cause legali.

giacomo ha detto...

Ciao a tutti rispondo a Giorgio e alle giuste domande, Il risparmio è stato successivo all'appalto, mi sembra che a fronte di una cifra e a fronte di un risparmio in termini di materiale e ore si sia fatta quella strada, soldi indietro non ne danno negli appalti,esempio: e come sei io comprassi delle arance a 5 euro per fare 5 litri di aranciata, avendo però una spremi agrumi dell'ultima generazione me ne sono usciti 6 litri.

La realtà è che questo argomento è entrato dentro i lavori del comitato in maniera scorretta e questo personalmente non mi va, c'è anche da dire che cammin facendo si sono scoperte tante cose e che qui persone senza peccato ve ne son poche è per questo che ritengo giusto rimettere la palla al centro per cercare di quanto meno rimarginare le ferite e ritornare ad un clima più disteso, altre strade del continuo dire : tu hai fatto questo!! tu hai fatto quest'altro!! mi sembrano controproducenti, non solo ma ripeto ancora una volta a caratteri cubitali " SI STA FACENDO IL GIOCO DI CHI A POGGIO HA SEMPRE DIVISO PER IMPERARE FACENDOCI PASSARE IL PRESIDENTE DI TURNO E CREANDO SERI E GRAVI DANNI ALLA COMUNITA ECONOMICI E SOCIALI' " abbiate fiducia che è così o meglio ne sono molto convinto ma posso anche sbagliarmi.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao a tutti,un altra cosa a scanso di equivoci, la mia posizione rispetto ad una variante contestata da circa la metà dei poggini è negativa, lo dico prima e per il momento lo scrivo qui in questo blog, personalmente sono contrario ai lotti nelle pinete, ai lotti attorno al rudere, hai lotti lungo il fiume, ai lotti che vanno contro le leggi e le normative vigenti, referendum migliorativi se ne possono anche fare degli altri in futuro e anche questo è un argomento che sarà da affrontare in maniera seria e chiara, questo è il mio pensiero al fine di evitare altri innumerevoli danni, inoltre nel referendum se ci sarà bisognerà mettere la clausola tassativa della vendita all'asta, questo è un messaggio per i tanti prenotatori silenziosi che per il momento sono scomparsi dalla scena ( che strano ! )anch'essi causa determinante di azioni frettolose e sbagliate.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo,
su gran parte sono d'accordo con Te: ma non posso non dirti che la ricostruzione sulla strada, a mio giudizio, è inesatta:
un capitolato d'appalto è diverso dalla spremitura degli agrumi: se grazie alle economie nei lavori sono avanzati soldi, nulla autorizzava (moralmente, ma soprattutto giuridicamente) ad asfaltare - in assenza di autorizzazioni e sotto il bosco - una strada.
Si sarebbero potuti utilizzare quei soldi per altri lavori, ovvero si sarebbe pagata meno l'impresa.
Ed ancora, oltre che i soldi per la realizzazione, la Cooperativa sta pagando le consegenze della realizzazione, che sono ancor più onerose.
Sul ritorno ad un clima distensivo, condivido con Te questo auspicio.

Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao, Claudio per la precisione non sono avanzati soldi ma magari del materiale o delle ore di lavoro, l'appalto era gia chiuso a quel prezzo e quel prezzo doveva essere pagato comunque fosse andata, quella strada è sicuramente uno sbaglio però non rappresenta un grave misfatto, è molto risonante come avvenimento ma è di sicuro poca roba, tuttavia mi fa molto piacere che tu pensi che un clima distensivo faccia bene a tutti e sopratutto al Poggio, per me il percorrere una strada nuova tesa al dialogo e quindi alla distensione è l'unica soluzione che sicuramente porterà dei benefici a tutti, al poggio nonostante tutto l'unica via è quella del ragionamento della cooperazione e dell'unità malgrado tutto senza inciuci o altre cose.

Grazie

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo, a supporto della tua tesi ricordo che la questione strada fu sollevata da Franco con un volantino inviato a tutti i residenti ancor prima dello scoppio della bomba "variante". In quell'occasione quasi nessun socio si indigno' o decise comunque di intervenire. Come è noto ci fu invece una sollevazione popolare quando, poche settimane dopo, i soci compresero cosa si stava cercando di fare con la variante.
Questo significa senza ombra di dubbio che la questione strada non è prioritaria per i poggini, seppur grave e spiacevole, anche per eventi avvenuti di recente.
Pero' vorrei ricordarti che, a quanto si dice, dopo quei lavori di costruzione la nostra cooperativa avrebbe speso migliaia di euro per spese legali e forse intende spenderne degli altri.
Qualcuno dice che, non aderendo all'ingiunzione di demolizione, si prospetterebbero scenari che comprendono ulteriori spese e addirittura il sequestro dell'area interessata. Spero che la Cooperativa possa smentire queste voci.
Se è vero che potrebbe essere politically correct non enfatizzare questo errore ormai accertato, mi chiedo, Giacomo, se si può realmente tacere anche quando si continuano OGGI a spendere migliaia di euro per non volerlo ammettere.

giacomo ha detto...

Ciao a tutti, la realtà che nessuno ha taciuto, e mi sembra che un giornale continui a pubblicare sempre la stessa notizia e oggi bisogna cambiare dando una mano a risolvere i problemi, a me personalmente che la strada venga eliminata non mi interessa granchè e persosnalmente non la ritengo un danno ambientale e sopratutto non lo ritengo argomento costruttivo ma solo una perdita di tempo tipica della casalinga di Voghera, senza offesa per nessuno.

Se poi vogliamo parlare di bruttezze e qualche abuso sparso nel comune di Capoterra, parliamone, parliamo del centro per la raccolta della differenziata dislocato a 50 mt dallo stagno di Santa Gilla area tutelata da varie leggi e dalla convenzione di Ramsar, oppure non so parliamo di scuole materne a 20 mt dal fiume, mi sembra che noi al Poggio siamo molto attenti ma fuori dal Poggio?? - oppure del territorio comunale di Capoterra che è un'enorme discarica a cielo aperto con rifiuti anche tossici sparsi dappertutto con grave pericolo per la salute pubblica e con il fatto scandaloso dato dall'incuria continua di chi per legge ha il dovere di pulire e non pulisce dicendo che altrimenti si continua così, allora io non mi laverò più i denti perchè tanto si risporcheranno, ci si renda conto che noi siamo molto attenti in casa nostra ma al di fuori della staccionata c'è l'inciviltà allo stato puro, parliamo di inesistente cura del territorio, oppure parliamo di qualche raffineria che un giorno su due sfora i limiti o del venticello quotidiano che porta i suoi fumi in caduta sopra poggio e capoterra, vogliamo parlare dei casi di cancro in aumento nel territorio o delle statistiche inesistenti in quanto gli operatori non le stilano per mandronia, mancanza di serietà e incapacità professionale o delle centraline obsolete e non funzionanti che non intercettano certi elementi chimici , vogliamo anche parlare di qualche scarico fognario ancora esistente, oppure del depuratore di macchiareddu che a mio modo di vedere è sottodimensionato, o di quella nuova discarica su un terreno nella strada che porta sempre qui, parliamo di queste cose che sono molto più gravi, la realtà che nessuno ne parla e nessuno controlla perchè ci sono paure e molti interessi legati a persone/schiavi di diverso genere che devono leccare il ..... a qualcunaltro per difendere il proprio lavoro, il problema comunque è non farne una cosa legata ai partiti politici, le associazioni stanno zitte le hanno castrate da questo punto di vista, questo è la caratteristica delle regioni sottosviluppate, ma abbiamo anche una presunzione diffusa e molta gente che continua a dire che qui siamo rispettosi dell'ambiente........ma si continiuamo così... tanto seus tottus amigus!!! bisticciamo in casa perchè tanto fuori non abbiamo il coraggio di farlo ed è la solita musica, tanto chi fa le vere cacchiate le continuerà a fare.

ciao Giacomo

Stefano Fratta ha detto...

mi pare che l'argomento delle discussioni del "gruppo spontaneo" cui il blog è dedicato sia Poggio dei Pini. Personalmente non sono per nulla indifferente a quanto succede intorno, ma non vorrei che, a forza di allargare lo sguardo e magari "l'onda dell'indignazione", questa finisse a spiaggiarsi che so, sullo stato dei diritti umaninello Zimbabwe o nel Tibet o a S.Vito Lo Capo.
Tutti argomenti meritevoli, ma non del tutto pertinenti. E con qusto non voglio ignorare il dramma dei Kirghisi e lo scempio della costa del Mar Caspio.
Stefano Fratta

giacomo ha detto...

Ciao Stefano, senza voler far polemica sterile mi sembra che stiamo parlando del posto in cui viviamo e non dello Zimbawe, non c'è bisogna di arrivare fino agli antipodi :) sono tutte cose reali e molto vicine, a volte ci si tappa gli occhi e le orecchie ma fortunatamente non mi sembra che sia il tuo caso. - ciao

Giacomo

Stefano Fratta ha detto...

Sono d'accordo, ma come il cacciatore che se mira a troppi bersagli spara nel vuoto, si rischia, se non si identifica una serie limitata e certa di problemi da risolvere, di parlare di tutto senza risolvere nulla. Cominciamo a risolvere i problemi vicino a noi. "Se ciascuno pulirà davanti alla propria casa tutta la città sarà pulita"
Stefano

P.S. ciò detto ti assicuro non sono insensibile al dramma delle foche del Lago Aran,delle pernici del Madagascar, delle taccole di S'enna e sa Craba...

Filippo ha detto...

Filippo Jacazio.

Scrivo solo per comunicare chi non lo avesse già notato, che il forum della Cooperativa è tornato online, in una veste grafica nuova, e praticamente ripartendo da zero.
Questo significa che tutti i thread precedenti risultano assenti, e così gli iscritti.
Non sono del tutto sicuro che sia una cattiva cosa, visto il tenore degli interventi l'ultima volta che ci sono entrato. Nella speranza che stavolta la moderazione sia più efficiente, che le regole siano coerenti e rispettate, e che gli utenti arrivino a capire che l'anonimato (che continuo a ritenere inutile nel nostro caso) non è una scusa per insultare, irridere, disturbare o distorcere impunemente. Scusa ingenua, tra l'altro, visto che non siamo un milione. Ma soprattutto, spero che questo forum non sia destinato a sparire quando l'aria si fa pesante, le acque agitate e le domande scomode. Staremo a vedere.
Comunque sia, bentornato.

Anonimo ha detto...

.Ciao Giacomo ma se come dici tu asfaltare la strada non e costato niente perché rimanevano ore ho materiale,non anno provveduto a sistemare le strade interne come strada 5 che versa in condizione impraticabili da 2 anni invece di fare una strada abusiva che guarda caso porto solo a casa del presidente.Corrado

giacomo ha detto...

Viva l'umorismo, la satira, l'ironia l'autoironia, qualche presa in giro e tutto ciò che possa far ridere e nello stesso tempo riflettere, abbasso chi vuol punire, gli inquisitori e quant'altro sia causa di stitichezza.

Ciao Giacomo


.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,

come ero sicuro i consiglieri Liucca e Pasqualino evitano un contradditorio su problemi riguardanti tutta la comunità.
Rivolgo ancora un appello affinchè alle domande poste educatamente dal sottoscritto, da Giorgio , da Stefano e tanti altri utenti venga data una risposta.


Ciao
Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao, per Corrado, quel lotto era l'unico a non essere servito da una strada, comunque sia ti chiamerò così ti spiego meglio questa situazione, in ogni caso non è questione attinente al comitato e sarebbe meglio svoltare pagina qui al poggio, oggi ho parlato con il presidente e posso dire che c'è stata una chiara, serena e produttiva chiaccherata, si può sicuramente impostare una collaborazione di gruppo che vada in aiuto della cooperativa per ricreare quel clima che esisteva tanti anni fa e che oggi si può riproporre aggiornato, per cui richiedo cortesemente che vengano abbandonate certe posizioni che non giovano a nessuno e che danno fastidio e creano danno per il Poggio, per alcuni soci e familiari.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Lo stesso Presidente che:
- ha chiamato i Carabinieri per impedire l'accesso in sala ai non Soci?
- che impedisce ai Soci di visionare gli atti e di conoscere come vengono spesi i loro soldi?
- che per giustificare quella assurda variante, con anche i lotti nelle pinete storiche, ha paventato "fallimenti, liquidazioni, bancarotte etc...";
- che ha cooptato LIUCCA nel Cda?
- che - a giudizio delle competenti Autorità - ha realizzato abusivamente un accesso privato a casa Sua con i soldi di tutti, esponendo la nostra Cooperativa anche a danni oltreché economici anche di immagine difficilmente quantificabili?
- etc... etc... etc...
Se però ha cambiato idea, io sono d'accordissimo che Egli abbandoni queste posizioni e si torni al dialogo.
Fammi sapere.
Ciao

Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao Claudio, mi sembra che comunque di errori ne abbiamo commessi tutti chi più chi meno, sta a te e ad altri cercare di prendere una nuova strada che sia appunto quella di ricreare un clima nuovo che ricordi anche quello passato, anche perchè ci sono vari interessi di vario genere e c'è anche tanta gente che al momento del lavorare gratuitamente per il Poggio si defilerà a gambe levate, è per questo che oggi dobbiamo cercare di capire che questa è una battaglia conclusa e che se perseverata sarà dannosa per il Poggio.

Stefano Fratta ha detto...

Abbandonare le posizioni?
Io sono d'accordissimo! Cosa dite, che chi ha proposto una variante al piano di lottizazione BOCCIATA, paventando come conseguenza lo scioglimento della coop., per poi modificarla solo a parole, tacciando nel frattempo i soci che si sono apertamente opposti di essere viceversa portatori di "interessi occulti" deve abbandonare le proprie posizioni? Io sono d'accordo.
Abbandonino loro per primi, facciano un atto di buona volontà per svelenire il clima e SI DIMETTANO!
-presto-
Stefano Fratta

Stefano Fratta ha detto...

Ci ricordiamo il referendum prima ammesso e poi negato, i Carabinieri in assemblea, le considerazioni offensive riservate alla opposizione, il forum "ufficiale" lasciato colonizzare da anonimi calunniatori e facinorosi pro-CdA etc. etc. etc.?
Io mi ricordo tutto.
Stefano Fratta

giacomo ha detto...

ciao a tutti, Io penso che se questo cda si dovesse dimettere sarebbe ancora peggio, il fine per far andar avanti il Poggio è quello di rimanere tutti uniti e di cooperare, alle prossime elezioni ognuno voterà chi vorrà, ma anche in quel caso coloro che perderanno dovranno essere coinvolti alla cooperazione, se così non si farà si creerà la solita musica dove magari i solti furbi ( che probabilmente ci sono da una parte dall'altra ) sguazzeranno fregandosene di tutto e di un comitato che per motivi di tempo e voglia non ci sarà se non dopo qualche anno quando la pentola starà per scoppiare nuovamente, la storia insegna chi non c'era è giustificato, chi c'era si auto definisce da solo.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo,
concordo su alcune delle cose che hai detto. La demonizzazione di Calvisi e di Magi è assolutamente deleteria ed innegabilmante è stata attuata in questi mesi. Aggiungerei che tale demonizzazione, infarcita di calunnie varie, ha avuto eco soprattutto in quegli ambiti, reali o telematici, nei quali l'anonimato e la calunnia hanno potuto proliferare. Ne prendano atto i fautori dell'anarchia telematica, che hanno contribuito al peggioramento del clima esistente qui a Poggio. Se proprio si deve copiare che si copi bene.
Tornando a te Giacomo, non concordo sul fatto che debbano esistere argomenti tabu, basta dare loro la giusta collocazione e affrontarli seriamente, evitando strumentalizzazioni.
I riferimenti che fai alla persona tua e di tuo padre si riferiscono senz'altro a "crastulate" provenienti dalla strada o dagli ambiti cui mi riferivo prima, ma come vedi qui, dove ci si parla faccia a faccia, non sono mai stati neanche sfiorati.

Il fatto che tu abbia acquisito informazioni che possano cotribuire a meglio delineare la verità mi fa piacere. Ma se te le tieni per te a poco serve. Mi ricorda un po' quel famoso politico italiano che affermava di avere in mano un "poker d'assi" che invece non mostrò mai.

La tua affermazione secondo cui il lotto in questione sarebbe privo di strada mi sorprende. Potresti spiegare anche a me?

Quando sono venuto a Poggio a cercare un lotto avevo più o meno l'età di Luca, 30 anni, due figli + un mutuo che mi costrinse a mangiare pane e cipolla per lunghi anni (ero giovane poggino?); ricordo che ero interessato a un lotto situato in zona Anello Bellavista. Questo lotto, pur essendo scosceso, aveva l'accesso solo nella parte bassa e mi avrebbe costretto a salti mortali per trasportare qualsiasi cosa, dato che la casa sarebbe stata certamente costruita nella parte alta. Pensai che sarebbe stato comodo avere un accesso anche dalla parte alta ma non ritenni possibile scavare un tunnel e pertanto scartai quel lotto che difatti non è mai stato edificato neanche successivamente. Non so se il lotto di cui parli presentava lo stesso tipo di problema.

In questo caso concordo con Claudio che ricorda come l'attenzione e la preoccupazione di molti soci si sia concentrata soprattutto su una serie di altri eventi che non sto qui a rielencare.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo aggiungo rispetto all'ultima cosa che hai scritto. E' un timore e una linea che condivido. Se fossimo furbi decideremmo sulle cose da fare e non sulle persone, assegnado carta bianca a chi, come una volta disse David Nilson, "ha il sorriso più splendente".
Se vi sono visioni differenti di come si deve andare avanti, i soci decidano quale strada seguire e non sarà un dramma se chi dovesse proporre la linea "perdente" dovesse vivere la sua vita comunitaria senza partecipare direttamente alla aministrazione della cooperativa. D'altronde oggi cosa credi che facciano 900 soci meno 15?
Questa pero' a mio avviso è una utopia irrealizzabile e sono certo che alle prossime elezioni si ripresenteranno gli uomini sorridenti con in mano il loro fogliettino.
A mio avviso l'ideale sarebbe aprire alla trasparenza prima delle elezioni, in modo che chiunque amministri, anche se fosse Ceausescu, debba farlo a carte scoperte.

Stefano Fratta ha detto...

Rimanere "tutti uniti"? Tutti chi? Chi voleva i lotti nelle pinete e chi si è battuto CONTRO i lotti nelle pinete? Chi vuole trasparenza- anche telematica e chi ha praticato la impenetrabilità delle scelte amministrative?
Il "volemose bene" funziona in altri ambiti, e dato per scontato che -almeno da parte mia- non c'è nulla di personale ma molto di concreto, non vedo il motivo di ignorare il merito delle questioni che dividono o hanno diviso il comitato per lo sviluppo sostenibile dal CdA.
Di fatto l'unità non c'è: non si vuole andare dalla stessa parte, i problemi identificati non sono gli stessi, le soluzioni sono contrastanti... E allora perchè? Che ciascuno si assuma le proprie responsabilità e sostenga -pubblicamente e senza pseudonimi- le proprie posizioni.
Stefano

giacomo ha detto...

Poker d'assi non ne ho e non gioco neanche a poker, quello che avevo da dire l'ho detto, rileggerselo, se si vuole continuare sulla strada fatelo pure, buon divertimento!!...


ALTRO ARGOMENTO

Ci sarebbero da creare dei gruppi di lavoro per : le piscine, la gestione dell'ambiente, analisi del risparmio, analisi degli impianti elettrici, giornale online, servizi nuovi, turismo rurale al Poggio, e altre attività per far cassa, il tutto in collaborazione con questa cooperativa, con quella prossima e con quella dopo ancora.

INVITO APERTO ANCHE AGLI ANARCOINSURREZIZONALISTIINFORMATICIANONIMICASUADITUTTIIMALIDELPOGGIO.

:)


Mia email per adesioni: gcilloc@tin.it

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

era così: anarcoinsurrezionalistianarchici
anonimicasuadituttimalidelpoggio.

dai è una minchiata di mezza estate.

:)

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo, la mia personale gratuita disponbilità a collaborare su un argomento nel quale ho una certa competenza è cosa nota e di vecchissima data.
Dopo che ho dedicato al progetto del Portale del Poggio molte ore e molte energie che si sono state sprecate dall'attuale CdA, sapresti dirmi che cosa dovrei fare per dare una mano?
Fai una cosa, al prossimo incontro chiedi l'elenco dei soci graditi e di quelli sgraditi, cosi perderemo tutti meno tempo.

giacomo ha detto...

Penso che di sgraditi non ne esistano, altrimenti siamo punto a capo e non se ne fa niente, non solo ma se qualcuno chiude e mette le barriere sbaglia a priori e crea nuovi danni al Poggio, e poi dovrà anche spiegare perchè devono esistere le barriere, sono barriere di tipo razziale?? ...non credo e spero di no e quindi l'unica ricetta è quella di aprire a tutti i volenterosi che vogliono in qualche modo collaborare, per far questo ci vuole un grande coordinatore, grande di testa.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

mmm tutto molto bello direbbe Pizzul. Pero' non trovo un suggerimento per tutti quelli che volevano cooperativisticamente contribuire e sono stati tenuti alla larga. Forse dovrebbero implorare di accettare il loro aiuto gratuito?

Stefano Fratta ha detto...

Non mi è chiara la procedura di contatto -dovrei forse dire "di reclutamento"- dei collaboratori "volenterosi".
Nè mi è chiaro chi invita a collaborare a cosa e soprattutto a chi e come si estendano tali inviti:
si vuole conferire con il Comitato per lo sviluppo sostenibile? Ci si vuole confrontare, con chi?
Si scelgono accuratamente gli interlocutori cercando di fare leva su qualche specifico argomento?
Le persone che hanno dato prova di interessarsi a Poggio non mancano, ma vedo tutto molto confuso e molto poco attraente.
Stefano Fratta

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