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martedì 29 aprile 2008

Parliamo di Sport

Utilizzo 2 commenti inseriti da Maurizio Cadone e Giacomo Cillocu nel post precedente, dedicato alla sentenza sulla strada 7, per aprire un nuovo fronte di discussione dedicato alla situazione dello Sport a Poggio dei Pini.

Maurizio Cadone scrive:
Ciao Giacomo, apprezzo i Tuoi interventi sempre indirizzati al positivo. Non voglio entrare nel merito della vicenda gruppo sportivo/Poggio Sport, a cui fai cenno. Desidero invece parlare della struttura che esiste oggi e della conduzione degli impianti, che vedo, fatta dalla Poggio Sport Village. Finalmente un vero gruppo sportivo, organizzato, pieno di bella gente, veramente molto vivo, con tanti piccoli campioni nostrani in costante crescita (segno che sono ben seguiti). Quindi, il Poggio rappresentato nei vari tornei federali, e qualche matusa che ancora sgambetta ma, soprattutto, visitatori che rimangono a bocca aperta. La club house, molto accogliente, é seguita da persone gentilissime e sempre disponibili. In occasione dei tornei che si sono succeduti ho personalmente raccolto i complimenti di tante persone. Solo oggi, con un pò di ritardo, li trasferisco a chi se li é meritati lavorando sodo, rischiando, e riuscendo in questa magistrale trasformazione, Gloria e Giancarlo. Onore al merito.

Anche io credo, tutto sommato, di essere un positivo, ebbene dalle macerie (mi riferisco alla vicendaccia) oggi abbiamo una struttura che fa la sua "porca" figura, rappresentando al tempo stesso un grande valore aggiunto per tutto il Centro Residenziale, che forse era lo stesso obiettivo che si prefiggevano gli Amministratori.
Condivido il tratto politico del Tuo post del 26 corr. quando parli di recupero della democrazia. Non pensi che una sana attività sportiva farebbe bene a tante persone ? Sul campo ci si scontra, si bisticcia, si chiarisce, ma poi finisce tutto li. Lo sport aiuta anche a capire quando é il caso di mettersi da parte e, ad esempio, competere in categorie più abbordabili (amatoriali).

Se il Tuo voleva essere l'ennesimo invito ad abbassare i toni lo condivido. Ma nello sport, e in democrazia, quando la palla é fuori ... é fuori.
Facciamo più sport.

Saluti

Maurizio Cadone

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Giacomo Cillocu scrive:

Ciao a tutti, per Maurizio, io faccio sport, basket, siamo una squadra amatoriale non agonistica dove ci sono persone di tutte le età dai 14 anni ai 55, ci si diverte e sopratutto ci si muove, chi tiene bassa la circonferenza della pancia, e chi invece sta iniziando, nella palestra del Poggio dei Pini il lunedì e il mercoledì ore 21,30 ( invito aperto )- ci chiamiamo Poggio dei Pini basket, forse ormai però questo nome da un pò fastidio a tutti, sia a chi sputa nel piatto dove mangia, sia a chi non ne vuole più far parte per ragioni genuine ma che io non condivido, sia ai furbetti del quartierino che hanno distrutto anche in questo campo l'anima del Poggio per farsi i cavolacci loro ( dividi e impera? no distruggi e impera " dicesi barbari " ), ricordo che il Gruppo sportivo che secondo me è l'unica strada da percorrere anche in futuro, vantava circa 30 anni di storia, e funzionava benissimo ma sopratutto non aveva il lucro come fine che accostato allo sport è equivalente alla sua distruzione.

Io ribadisco però che non ho niente contro gli attuali gestori che anzi potrebbero ben convivere con quella che è la ma idea al riguardo della ricostituzione del G.S. Poggio dei Pini, e sono sicuro che a lungo andare ci guadagnerebbero anche di più, vorrei fare anche i complimenti sempre a chi gestisce attualmente le strutture del Poggio, questo per far capire il mio pensiero e per non essere frainteso.

Sulla storia invece della vicenda Gruppo sportivo scriverò a breve un memoriale che servirà in futuro per ricordare gli sbagli al fine di non ripeterli più, chiaramente scrivendo tutto nei minimi dettagli
La mia posizione in generale per lo sport è la seguente: aperto a tutti, senza fini di lucro, aiutato dagli sponsor locali, con una piccola tassa annuale ( com'era prima ) con il nome del Poggio alle squadre agonistiche, con un facile ingresso ai ragazzi giovani ( una specie di " via facile " con poca disciplina, almeno inizialmente ), con le manutenzioni a carico della Coop ( come si è sempre fatto ), con una piccolissima quota condominiale da destinare appunto alle attività sportive che riguardano tutta la comunità in senso generale.

Ricordo e concludo che oggi allo stato attuale, le attività sportive sono gravate da una eccessiva spesa, tale spesa è dovuta ed è lo strascico di quella che fu appunto la peggior vicenda del Poggio in termini sociali ed economici: LA DISTRUZIONE DEL GRUPPO SPORTIVO POGGIO DEI PINI - voluta da un gruppetto di persone seguite dai loro pagetti o allaccia scarpe, che gettarono alle ortiche 30 anni di storia sportiva.

Ipotizzo anche che questa situazione attuale non andrà molto lontano, questi sono i miei presentimenti e ho dati per poterlo dire, non ne sono sicuro chiaramente, però non la vedo rosea, nonostante la Cooperativa in questi anni si sia mossa per salvare il salvabile, e questo lo si deve ad alcune persone che sono in cooperativa e che sanno fare i conti, ma che hanno perseverato nel seguire una strada sbagliata sul nascere.

Per quanto riguarda il mio atteggiamento pseudobuonista, così mi è stato detto, sarò più chiaro, non mi piacciono le vendette, ( la mia famiglia ne ha gia subita qualcuna dopo la assemblea ), ho grande pazienza e so incassare, ho anche io dei limiti chiaramente, tuttavia non ritengo positivo sempre per il bene del Poggio star dietro a persone che non valgono molto, ed è per questo che mi permetto di indicare che il futuro del Poggio debba democraticamente ( prossime elezioni ) passare in mani di persone che dovranno dimostrare per prima cosa di essere dei Signori, con la S maiuscola s'intende.

cordiali saluti
Giacomo Cillocu
Immagine: scuddy

sabato 26 aprile 2008

Anche il TAR dice: quella strada è abusiva

E' stata pubblicata sull'Unione di ieri la notizia del rigetto da parte del TAR della richiesta di sospensiva dell'ordinanza di demolizione del prolungamento della strada 7 realizzata dalla Cooperativa Poggio dei Pini. In poche parole si ribadisce che quella strada dovrà essere demolita entro il 13 maggio.
Per chi non l'avesse letto, l'articolo è scaricabile cliccando qui .
E possibile anche consultare il testo completo dell'ordinanza del TAR, cliccando qui.
Come ho avuto più volte modo di affermare in questo blog, la mia personale convinzione è che questo intervento, così come quello effettuato nel lago piccolo, non abbia nulla a che vedere con le vere emergenze dell'amministrazione di Poggio dei Pini. Sono altre le mie preoccupazioni e si riferiscono, come tanto volte detto, alla mancanza di trasparenza e di partecipazione nell'amministrazione della Cooperativa e alla presenza di un ristretto gruppo di persone che, da anni, assumono decisioni importanti come quella relativa alla variante del Piano di Lottizzazione, senza consultare i soci, come espressamente dettato dallo Statuto societario.
Considerando che comunque il Comune di Capoterra, il Genio Civile, alcuni soci, il Collegio Sindacale e adesso anche il TAR sono intervenuti su questa questione del prolungamento della strada 7, non possiamo ignorare che esista anche questo problema, grande o piccolo che sia.
D'altronde nel corso della riunione del 1 dicembre scorso, alla presenza di oltre 500 soci stipati all'inverosimile nella sala del Circolo Sociale (la famosa serata dei Carabinieri), il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno ritenuto opportuno effettuare un lunghissimo e, se mi permettete, noiosissimo intervento nel quale venivano spiegate ai soci le motivazioni per cui il Collegio Sindacale aveva ritenuto corretto l'operato del CdA e quindi respinto le rimostranze dei soci che si erano rivolti ai Sindaci.
L'ordinanza del Comune e il pronunciamento del TAR adesso dicono che si sbagliavano. Ha sbagliato la Cooperativa a realizzare quel tratto di strada e ha sbagliato il Collegio Sindacale a respingere il ricorso dei soci. Sbagliare si puo? Certamente.

lunedì 21 aprile 2008

Fuori uno .....

Un pino secolare che si trovava lungo la strada per Poggio (tra la Residenza e Poggio) è stato abbattuto. Mi è stata inviata la foto che pubblico con una certa tristezza. Non sono a conoscenza dei motivi dell'abbattimento. Chiunque avesse informazioni al riguardo è pregato di postare nei commenti.

martedì 15 aprile 2008

Il GRUSAP ha bisogno di noi

Scrive il Grusap ai residenti di Poggio con l'obiettivo, in occasione della imminente dichiarazione dei redditi, di richiedere che il contributo del 5 per mille venga indirizzato all'associazione poggina.

Per fare ciò è necessario compilare l'apposito spazio dei modelli 730, Unico, pensione etc., non dimendicandosi di indicare il Codice Fiscale del Grusap che è: 92035300927 ;

Si avvicina anche la campagna anticendio, pertanto il Grusap vuole invitare tutti gli interessati a partecipare e ad essere più vicini all'associazione che vive un momento difficile.


Per i contatti con il Grusap è possibile utilizzare l'indirizzo email grusap@tiscali.it o il telefono 070-725628 .


Personalmente mi auguro che il Grusap si riprenda e sicuramente destinerò loro il mio 5 per mille.


Detto questo, considerato l'accorato appello che mi viene rivolto ("il Grusap ha bisogno di voi"), non posso fare a meno di replicare "dov'era il Grusap quando stavano lottizzando le pinete?".

venerdì 11 aprile 2008

Una assemblea ordinaria il 10 maggio

Il prossimo 10 maggio si terrà una assemblea ordinaria della Cooperativa avente all'ordine del giorno i seguenti punti:

  • Bilancio 2007, con relazione del Collegio Sindacale;
  • Determinazione sovrapprezzo quota;
  • Nomina di un amministratore;
  • Nomina del Presidente del Collegio Sindacale;
  • Determinazione emolumenti Collegio Sindacale;
  • varie ed eventuali.

Come sempre gli argomenti vengono dibattutti in un intervallo di tempo limitato, che non lascia il tempo per esprimersi, ma soprattutto per riflettere su quanto viene detto e proposto.
I soci devono votare senza avere elementi sufficienti ed informazioni utili a prendere una decisione realmente consapevole. Così è sempre stato e lo dico senza alcun tono di critica, esprimendo semplicemente un dato di fatto.
L'assemblea deve avere una durata tollerabile ed è quindi normale che debba svolgersi con ritmi sostenuti. Qualcosa però si può fare e difatti, in alcune occasioni, come ad esempio la ben nota variante del 97, è stato avviato un processo informativo e di coinvolgimento che ha preceduto il momento assembleare. Non è ovviamente possibile fare ciò per tutte le assemblee.
Oggi nel 2008 è però possibile utilizzare quella che qualcuno (mi sembra Cabitza) ha giustamente ribattezato "una assemblea permanente". Mi riferisco proprio al mezzo telematico.
Qui è possibile collegarsi quando si ha tempo, leggere, scrivere, formarsi una opinione, fare delle proposte e lo possono fare tutti, senza lo stress del cronometro. Si ha poi tempo per riflettere e documentarsi sulle cose che vengono dette.
Qualcuno ha sempre ostacolato questo modo di comunicare, forse solo perchè non gradiva comunicare, ne tantomeno rendere conto del proprio operato (è effettivamente scomodo e fastidioso). Quando ci sono stati notiziari, questi sono stati attentamente controllati dai vari CdA e difatti hanno provocato le dimissioni di tutti i giornalisti presenti nel raggio di 20 km. Oggi che i quotidiani online sono più letti di quelli cartacei, che i biglietti aerei e le prenotazioni alberghiere si fanno praticamente solo su internet e che addirittura la lumacosa pubblica amministrazione italiana effettua moltissime pratiche al videoterminale, non è più sostenibile la posizione di chi, spacciandosi per "anziano" possa continuare a preferire la carta o, ancor peggio "il niente".
Tornando alla nostra assemblea di maggio, non sarebbe meglio potere conoscere in anteprima il bilancio che dovremo approvare, in modo da poterlo discutere?
Non sarebbe meglio sapere dai candidati alla carica di consigliere del CdA quale sia la loro idea di amministrazione; oppure dobbiamo votare, come ha molto ben raccontato il socio Nilson, "quello con il sorriso più smagliante"?
E chi voteremo per l'importante incarico di rappresentanti del Collegio Sindacale, nomi proposti 10 minuti prima? Continueranno a girare i soliti foglietti con le "cordate" composte dai soliti "amici degli amici"?
Quali sono le problematiche che esistono nella determinazione degli emolumenti dei Sindaci?
Prima di affrontare le assemblee sarebbe a mio avviso utile potere discutere degli argomenti più importanti prima in uno spazio telematico. Ovviamente chi deve fornire informazioni dovrebbe farlo. Secondo me dovrebbe funzionare così.

giovedì 10 aprile 2008

La quiete dopo la tempesta

In questo articolo prendo spunto da un commento di Giacomo per sollecitare il dialogo sull'attuale momento che stiamo vivendo dopo i "moti" dell'inverno 2007-2008.
Giacomo dice: " Ciao a tutti...volevo sapere se tutti quanti coloro avevano dato disponibilità per la nascita di una associazione per lo sviluppo sostenibile si sono dormiti oppure stanno aspettando...oppure non so...???... Oppure e mi dispiace dirlo la gente qui a Poggio si lamenta e basta?".
Penso un e un po, Giacomo. Da una parte quello che è successo in quei mesi invernali ha del miracoloso per Poggio dei Pini. Parliamoci chiaro: si dormiva un tutti e da anni; le iniziative delle associazioni languono o cadono quasi nel vuoto, la Cooperativa ha quasi azzerato i suoi interventi nel campo del sociale e si occupa solo di management, i soci sonnecchiano alla grande. Questa situazione si era ormai radicata da anni. Una mobilitazione così partecipata era a mio avviso impensabile.
Il fatto che oggi ci ritroviamo qui a parlare di "ritorno al letargo" è probabilmente deludente ma, pensandoci bene, ampiamente prevedibile.
Quello che invece mi chiedo e vi chiedo è se questa mobilitazione, questa presa di coscienza a cui abbiamo tutti partecipato (anche degli attuali amministratori e i giovani veri o falsi), porterà dei benefici cambiamenti nel prossimo futuro nella nostra comunità. Non mi riferisco solo a cambiamenti nel modo di amministrare la Cooperativa, ma proprio ad una maggiore vivacità nelle relazioni sociali di chi vive in questo luogo che è bello, ma rischia di diventare privo di anima.
In quest'ottica l'associazione di cui si è parlato e che sembra tramontata poteva rappresentare un primo filo teso tra questo passato letargico e un futuro più ricco di esperienze a Poggio. Se cosi non sarà è un vero peccato.
Rivolgo pertanto la domanda a voi: cosa vi aspettate per Poggio nel futuro. Tra 6 mesi, 1 anno, 10 anni?

Immagine:
kodiyan

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