Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

martedì 30 giugno 2009

A Poggio si può usare l'acqua per cucinare

Con ordinanza n. 27 del 30 giugno 2009 (oggi, scarica pdf) il Comune di Capoterra ha revocato l'ord. n. 16 del 22 aprilwe 2009 con la quale si stabiliva il divieto di utilizzo per il consumo umano diretto e per la preparazione degli alimenti dell'acqua erogata a Poggio dei Pini. Tale divieto si era reso necessario in seguito ai risultati di analisi effettuate in aprile, che avevano dato esiti non conformi alle normative.
Nuove analisi effettuate il 25 maggio hanno invece fatto registrare valori conformi a quanto richiesto dal Dlgs 31/01 e quindi nella norma.
A scopo precauzionale il Comune mantiene in vigore il divieto di uso potabile che era stato con l'ordinanza 85 del 13 novembre 2008 (scarica pdf).
Da oggi, pertanto l'acqua può essere essere utilizzata per la preparazione degli alimenti, per il lavaggio della frutta e della verdura e per tutti gli usi igienici.

sabato 27 giugno 2009

Giacomo Cocco è il nuovo presidente

Del fatto che la Cooperativa Poggio dei Pini non disponga attualmente di alcuno strumento di comunicazione telematica operativo (i due siti internet sono entrambi offline) abbiamo già detto. La riattivazione di questo servizio richiederà qualche tempo.
Nell'articolo precedente ho sottolineato la mia intenzione di non utilizzare il blog per fornire informazioni che si riferiscono alle decisioni prese dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa di cui faccio parte da pochissimi giorni. E' una questione di correttezza e di rispetto nei confronti del Consiglio stesso che dovrà discutere ed approvare il suo progetto di informazione e comunicazione.
Un portale telematico è una realizzazione complessa e delicata, ci vorrà qualche tempo. Nel frattempo mi sembra opportuno e doveroso fornire ai lettori immediatamente alcune notizie molto importanti.
Nella seduta del CdA di ieri, i quindici nuovi consiglieri hanno assegnato le cariche sociali.

Il nuovo Presidente della Cooperativa Poggio dei Pini è Gian Giacomo Cocco. I due Vice Presidenti sono Aldo Piras e Manuele Levanti.

Giacomo Cocco è il nuovo Presidente della Cooperativa Poggio dei Pini

Sono stati assegnati anche gli altri incarichi relativi alla gestione delle attività della Cooperativa. E' importante sottolineare che tutti gli incarichi sono stati attribuiti all'unanimità.

Il sottoscritto dovrà coordinare i progetti relativi all'informazione e alla comunicazione della Cooperativa e quindi del più importante strumento con il quale sarà messa in atto quella trasparenza voluta e richiesta a gran voce da tutti. Questo sarà il primo dei tanti progetti che prevedano la collaborazione tra il CdA e i residenti. L'obiettivo è la realizzazione del Portale della Cooperativa.

Le professionalità richieste sono quelle legate ai settori dell'informatica, della grafica, della comunicazione. Servono anche altri contributi su attività specifiche come quella legale. Chi ritiene di poter dare una mano è invitato a farsi avanti. Rivolgo questo invito in modo particolare ai giovani pensando di fornire loro, spesso emarginati dalla vita sociale poggina, una opportunità di incidere sulla comunità di cui fanno parte.

Il contributo che viene richiesto è completamente volontario. Non sono previste consulenze o rimborsi. Gli interessati sono invitati a mettersi in contatto con il sottoscritto (poggio@isolasarda.it oppure 338-9540154).

venerdì 26 giugno 2009

Il futuro del blog

Con un po' di ritardo ringrazio anche io tutte le persone che mi hanno accordato la loro fiducia eleggendomi nel CdA della cooperativa. Ringrazio Piergiorgio e Nanni che durante la mia assenza hanno consentito al blog di contenere le importanti notizie dell'ultima settimana e gli interessanti e sentiti commenti di molti di voi, allegati ai post precedenti.
Per quanto riguarda il Blog, ricordo che si tratta di una pubblicazione personale e che quindi non è destinato a diventare lo strumento di comunicazione e di informazione della Società Cooperativa Poggio dei Pini.
Quest'ultima, a tutt'oggi, è addirittura priva di un sito internet funzionante.
Considerato il risultato delle elezioni di sabato scorso questa situazione è destinata a mutare ed è quindi del tutto prevedibile che venga realizzato uno strumento telematico della Cooperativa e che questo rappresenterà una delle strade, forse la principale, per raggiungere quegli obiettivi di trasparenza e di partecipazione che sono stati considerati da molti di voi come prioritari, urgenti e fondamentali per la rinascita della nostra comunità.
In cuor mio sono certo al 100% che ciò avverrà in tempi molto brevi. Uso il condizionale solo per rispetto nei confronti del nuovo CdA, di cui faccio parte, e della collegialità delle sue decisioni. Spero che anche gli altri consiglieri facciano altrettanto e che si possa formare una squadra di 15 persone che remano nella stessa direzione, aiutati e sostenuti da centinaia di voi.
Il blog è nato per colmare una clamorosa e gravissima lacuna di informazione presente nella nostra comunità. Tralasciando l'importanza che ha avuto nel delicato momento del post alluvione per tutto il territorio capoterrese e limitandoci al solo ambito di Poggio dei Pini, è innegabile che certe informazioni avrebbero dovuto essere divulgate dalla Cooperativa, che prevede tra l'altro questi obiettivi nel proprio Statuto. L'idea che una società così importante non sia nemmeno in grado di mantenere in vita un sito internet nel 2009 è certamente ben lontana da quegli standard di eccellenza che erano stati raggiunti in passato e che avevano spinto molti di noi a scegliere non solo di possedere una abitazione in questo luogo, ma anche di entrare a far parte di questa comunità. Al contrario anche nell'informazione si sono recentemente raggiunti dei livelli di mediocrità che non giovano a nessuno: invertiamo la rotta.
Il blog continuerà a esistere come mia pubblicazione personale e continuerà a coprire quel buco informativo che probabilmente continuerà a sussistere ancora per qualche tempo.
La Cooperativa probabilmente porterà avanti un progetto di portale derivato da quello che venne prima realizzato e poi inspiegabilmente abbandonato dal CdA appena cessato.

domenica 21 giugno 2009

L’alba nuova di Poggio dei pini


Apro riportando l’elenco dei componenti del nuovo cda e i voti
riportati:
Ettore Baielli 332 voti
Giuseppe Monni 332 voti
Maria Rita Lai 331 voti
Giacomo Cocco 324 voti
Aldo Piras 311 voti
Francesco Sanna 309 voti
Giorgio Plazzotta 308 voti
Carlo Congiu 304 voti
Andrea Loi Zedda 293 voti
Manuele Levanti 285 voti
Antonio Secchi 241 voti
Gianluca Murgia 232 voti
Mario Mariani 194 voti
Pasqualino Cabizza 187 voti
Luca Madeddu 185 voti

Questi i voti riportati dai non eletti
Eugenio Lao 182 voti
Franco Randaccio 174 voti
Lodovica Mulas 167 voti
Cesare Fanfani 158 voti
Pietro Colaci 145 voti

Nel provare a raccontare (non è semplice) del rinnovo del consiglio di amministrazione della nostra cooperativa sarebbe inesatto cominciare con un “stamattina Poggio dei pini si è svegliata….”: infatti Poggio dei pini si è svegliata ieri sera.
Quando, erano quasi le cinque di stamattina, il presidente dell’assemblea ha infatti proclamato i quindici componenti del nuovo Cda un po’ tutti i superstiti rimasti svegli sino a quell’ora credo abbiano avuto la netta percezione dell’inizio di una nuova era nella vita della nostra comunità.
Forse avremmo dovuto capire già da diversi giorni, se la scaramanzia non lo avesse impedito, che questa assemblea costituiva per i soci un passaggio fondamentale, direi storico. Infatti per strada, al bar, nei luoghi d’incontro l’imminente rinnovo del cda teneva banco nelle discussioni. Ma, contrariamente al passato, la frase più ricorrente non era “non so se ci andrò” ma “io voto per…”.

Circa 550 votanti (d’accordo, molte deleghe, ma non si era comunque mai visto) sono un fatto eccezionale, che dimostra come gli avvenimenti di questi ultimi due anni abbiano determinato nelle persone la volontàdi partecipazione attiva alla vita sociale, per troppo tempo ai più interdetta da una gestione delle decisioni quasi sempre imposta e quasi mai condivisa.

Il responso delle urne è stato chiarissimo: tra un cda nuovo, seminuovo o similnuovo i soci hanno scelto il primo, premiando chi ha imperniato il proprio programma di governo non soltanto sui principi fondamentali di democrazia, trasparenza e condivisione ma anche sulla ricerca di un modello di sviluppo per Poggio dei pini davvero diverso dal passato e davvero ecosostenibile.
La lista che Giorgio ha definito nei suoi interventi “la lista Giacomo Cocco” ha portato nel nuovo cda tutti i suoi dieci candidati, registrando un consenso che numericamente può stupire. Personalmente credo che le proporzioni così rilevanti di questo consenso abbiano una spiegazione molto semplice. Questa lista non è cioè stata percepita come una lista di dieci persone ma come espressione di un movimento molto più vasto. La presa di coscienza collettiva e il risveglio di
tante coscienze troppo a lungo sopite innescato dalla mancanza di trasparenza e condivisione sulla gestione e sulle scelte operate (variante, antenna e via discorrendo, sino all’ultimo caso dei reliquati verdi solo per citare i primi che mi vengono in mente), e le iniziative e le idee portate avanti dal comitato per lo sviluppo sostenibile prima e dall’associazione 22 ottobre poi, che hanno aggregato su tanti temi centinaia di persone non soltanto di Poggio dei pini ma di tutto il territorio di Capoterra, hanno fatto sì che tantissime persone abbiano intravisto la possibilità di un cambiamento in cui non speravano più e abbiano votato questa lista perché si sono riconosciuti nelle idee e nei valori che questa lista incarnava, si sono cioè forse per la prima volta davvero sentiti parte attiva di questa lista.

Un amico che qualche giorno fa sedeva accanto a me in occasione dell’ incontro di presentazione dei candidati mi ha detto “come si fa a non votare questa lista con un programma così !”.
A mia memoria questa è stata la prima volta che una lista si è presentata non con qualche slogan ma con un programma vero e articolato, che non parla solo di metri cubi da edificare ma di gestione oculata e valorizzazione delle risorse, di creazione di nuove fonti di reddito, di divulgazione delle informazioni, di partecipazione alle scelte, di gruppi d’acquisto e di valorizzazione dei rapporti sociali, di senso di appartenenza a una comunità che abbraccia anche
altre residenze.
Il compito che attende i quindici eletti è davvero impegnativo perché la situazione e i problemi che oggi viviamo sono sotto gli occhi di tutti. Credo che affinché si apra una nuova fase per la vita della nostra comunità sia importante che tutti, anche coloro che non fanno parte del cda, facciano quanto è nelle loro possibilità.

Ovviamente a tutti il mio personale incoraggiamento e gli auguri di buon lavoro.

Nanni Olla

giovedì 18 giugno 2009

Poggio: la parola ai soci

Domani pomeriggio, sabato 20 giugno, alle 16, si terrà l'attesa assemblea dei soci della Cooperativa Poggio dei Pini che ha all'ordine del giorno due importanti argomenti: l'approvazione del bilancio 2008 ed il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Sarà senza dubbio un momento importante per la vita della nostra comunità. Da quando i residenti si sono risvegliati, quasi due anni fa, le assemblee hanno rappresentato vibranti momenti di confronto. Nulla a che vedere con il sonnolento disinteresse degli anni precedenti. Pensate che lo Statuto della Cooperativa, il documento fondamentale del nostro stare insieme, venne revisionato alcuni anni fa alla presenza di poche decine di soci rispetto a un totale di circa 900.
Alla fine della serata sapremo da chi sarà composto il nuovo CdA.
Come sapete anche io sono candidato. Chi mi conosce sa che non ho un interesse personale, ne familiare, ne di clan, a giustificare la mia candidatura. Non ho un scelte passate di amministrazione da difendere. Non ho un lotto che confina con la pineta da cannibalizzare, certamente non ho i soldi per comprarne uno da scegliere in polsizione privilegiata e non lavoro nella filiera del mattone. Non vi ho tempestato di telefonate per chiedervi il voto e parlarvi male di Tizio e Caio per convincervi. Ben volentieri mi asterrei dall'infilarmi in un ginepraio di disastri da sbrogliare, quale è la Poggio checi viene lasciata in eredità.
Ho già spiegato le ragioni della mia candidatura in questo articolo, spero che le abbiate apprezzate.
La parola adesso spetta ai soci. Qualunque sia il responso delle urne è il caso di augurare BUON LAVORO a chi avrà l'arduo compito di avviare la rinascita di Poggio dei Pini.

I RELIQUATI ELETTORALI

Senza dilungarsi in inutili fronzoli, ecco la lettera inviata recentemente dalla Cooperativa (scarica) contenente la proposta di acquisto di aree verdi. Giova a questo proposito significare che:
- la lettera è ancora una volta anonima, essendo genericamente firmata "UN AMMINISTRATORE";
- le aree di cui trattasi sono impropriamente definite "reliquati", essendo in realtà aree verdi di lottizzazione e come tali fruibili da tutti i Soci, certamente non alienabili senza la approvazione di una variante al piano di lottizzazione;
Ma la cosa più grave è che l'acquisto delle aree verdi è preordinato alla edificabilità delle stesse.
Infatti nella lettera è scritto che "il Socio che intenda realizzare il reliquato per costruirvi un qaulsivoglia manufatto O PER AUMENTARE LA VOLUMETRIA EDIFICABILE DEL LOTTO".
E' palese che siamo alla "fase 1".
La "fase 2" sarà la trasformazione in aree edificabili.
Tutto ciò è gravissimo ed è, a mio modesto giudizio, contrario alle norme urbanistiche.

Franco Magi

mercoledì 17 giugno 2009

La spartizione delle aree verdi

Nonostante i proclami di TRASPARENZA che giungono da più parti, il CdA uscente della Cooperativa continua a svolgere operazioni piuttosto dubbie e decisamente NON partecipate, dato che la maggior parte dei soci non è stata minimamente informata di ciò che sta avvenendo nell'ambito dell'"operazione reliquati".

Ne avevamo già scritto in un articolo del 25 maggio (reliquati elettorali).
Alle preoccupanti informazioni di allora se ne sono aggiunte altre ancor più cupe.

Uno scorcio della pineta di Pauliara

Un considerevole numero di soci, i cui lotti sono confinanti con le aree verdi di proprietà della Cooperativa (e quindi di tutti noi), ha ricevuto un invito ad acquistare appezzamenti di "verde comunitario". Trattasi in pratica delle NOSTRE PINETE.
Nella lettera di invito ci sono due affermazioni apparentemente contrastanti. Si dice infatti da un lato che il terreno acquistato non da diritto a un aumento della cubatura residenziale ma poi si dice anche che, su richiesta, questo aumento di cubatura può essere concesso. E' regolare tutto ciò? Quali sono le implicazioni? Può la Cooperativa fare e disfare nelle pinete e quali autorizzazioni sono richieste?
Per quanto riguarda l'ampiezza di questi "reliquati" ho avuto invece brutte notizie. Non si tratta di piccole fasce di terreno sul bordo della strada.
Sembrerebbe che il CdA uscente stia cercando di assegnare (in alcuni casi "assegnarsi") appezzamenti di pineta e di bosco aventi una superficie di oltre mille metri quadri! In pratica le pinete verrebbero completamente smembrate dalla doppia azione della Variante e dell'operazione reliquati.

Ho la netta impressione che questa operazione non sia ammissibile e verrà come al solito bloccata dalla legislazione vigente. Pare che il CdA si sarebbe procurato un parere legale che la avvallerebbe. Ricordo che qualcuno in questo blog sbraitava che i pareri legali non hanno alcun valore.
E' di certo presente in Cooperativa una mappa di tutte le aree che sono interessate da questa operazione reliquati. Invito chi fosse interessato a richiederne la consultazione.

Sta di fatto che questa azione si svolge poco prima delle elezioni. Si creano aspettative (e voti) che poi saranno puntualmente deluse. Un altro effetto negativo è la creazione di disparità e divisione tra i soci; ci saranno quelli che si allargano il giardino e quelli che no. Un elemento che evidentemente viene considerato di nessuna importanza. Chissà se le Cassandre che ogni tanto evocano "il clima di divisione" registreranno questa maldestra operazione.
Se questa spartizione dovesse andare in porto, il verde di tutti diventerebbe il verde di pochi. Facendo le nostre passeggiate, un domani, potremmo incontrare solo recinzioni che ci impediscono l'accesso. Poi magari in questo verde comunitario cominceranno a spuntare, oltre alle già orribili recinzioni, anche piscine e gazebo con buona pace della naturalità dei luoghi.

Si potrebbe pensare che le vuote casse della Cooperativa possano rimpinguarsi con questa trovata geniale. Sapete a quanto sarebbero ceduti questi terreni che attualmente appartengono a tutti noi? A meno di 8 euro al mq.
Una fascia di 200 mq ci frutterebbe la bellezza 1600 euro, mentre con soli 8.000 euro qualcuno potrebbe raddoppiare l'ampiezza del proprio lotto. Con l'opzione "aumento della cubatura" alcune case monofamiliari potrebbero trasformarsi in bifamiliari.
A Poggio dei Pini forse dimora qualche emulo di Attila che ha preso di mira le pinete.
Prima voleva metterci le case, adesso le vuole provattizzare e recintare. Di lasciare in pace questo piccolo angolo di splendida natura non se ne può parlare?

martedì 16 giugno 2009

A Poggio il cambiamento è già iniziato

Domenica 14 giugno alle 19 si è tenuto l'incontro tra un gruppo di candidati e i residenti di Poggio dei Pini.


A Poggio nessuno ha mai presentato un vero dettagliato programma prima delle elezioni. In occasione delle precedenti consultazioni per il rinnovo del CdA della Cooperativa, nella migliore delle ipotesi i residenti hanno ricevuto un foglietto contenente accuse e lamentele di vario tipo nei confronti degli amministratori in carica. Questi ultimi, dal canto loro, non hanno mai ritenuto opportuno indicare cosa avrebbero voluto fare nei tre anni successivi. Si è sempre pensato che bastasse un bel sorriso e un foglietto con nome e professione. Votate e fidatevi.
Qualunque sia l'esito delle votazioni del 20 giugno, quest'anno la situazione è molto diversa. Il cambiamento è già iniziato.
Vi sono due liste che hanno presentato agli elettori un programma scritto. Questa è già una novità significativa. Aggiungiamo poi che una delle due liste è composta interamente da persone che non hanno amministrato in precedenza. Non era mai successo. Il significato è palese: cambiare decisamente rotta oppure proseguire sul binario attuale, magari con qualche aggiustamento. Sarà questa, in estrema sintesi, la risposta che dovrà essere data dai soci il 20 giugno.
Domenica scorsa i candidati che fanno riferimento alla lista capitanata da Giacomo Cocco hanno organizzato un incontro con i residenti in modo da approfondire quanto era contenuto nel programma scritto e, soprattutto, confrontarsi con loro, sollecitando domande per conoscere le loro aspettative.
Un socio ha raccontato come, nel corso delle elezioni precedenti, aveva chiesto che i candidati esponessero almeno 5 argomenti relativi alle cose che intendevano fare nel corso del loro successivo mandato. Il socio fu guardato come un marziano.

I programmi, si sa, sono sempre pieni di floride aspettative e di belle promesse. A ben vedere si potrebbe anche dire che i programmi presentati dalle due liste siano piuttosto simili. Ma allora non si poteva fare un gruppo unico, come al solito, e volemose bene?
In realtà le differenze ci sono, e sono fondamentali. Meglio saperlo prima oppure dopo il voto?
Innanzitutto la trasparenza. Mi sono più volte chiesto come sia possibile utilizzare questo termine in modo ambiguo. Eppure è stato fatto. Oggi parlano tutti di trasparenza. Ne parla chi non ha mai proferito una sola parola pur avendo avuto negli ultimi due anni molte occasioni per farlo.
Incredibilmente promette trasparenza anche chi l'ha combattuta strenuamente, cercando di impedire ai soci, a centinaia di essi, di visionare i conti economici della Cooperativa. Ne parla anche chi ha affossato, con ingerenze continue, il defunto Giornalino del Poggio. Veramente non c'è limite alla faccia tosta. Allora anche io prometto un milione di posti di lavoro e lo spostamento del lago di Garda e delle Dolomiti a Poggio.

La realtà è che a Poggio, negli ultimi due anni, la trasparenza è esistita unicamente all'interno di questo blog. Alcuni di noi hanno avuto l'opportunità di comunicare, non solo informazioni, ma anche le proprie ansie, i sogni, le impressioni, le emozioni, le speranze.
Abbiamo parlato di Cooperativa e di Poggio dei Pini, senza dubbio. Abbiamo però anche trattato, sin dall'inizio, le delicate questioni dell'Alluvione, contribuendo a costruire una conoscenza ed un legame, che prima non esisteva, tra i residenti di tutto il comune di Capoterra.
Abbiamo messo a disposizione dei lettori importanti documenti e abbiamo contribuito a fare emergere anche numerose problematiche che altri avrebbero invece preferito occultare. Abbiamo fatto male?
Sono centinaia i lettori di questo blog e, chi prima o chi dopo, la maggioranza dei poggini ha potuto informarsi attraverso queste pagine telematiche, che raggiungono velocemente le nostre case, costantemente aggiornate e senza gli assurdi costi di una anacronistica consegna a domicilio di foglietti cartacei.
Il Blog ha dato anche fastidio, avendo contribuito a rompere quell'incantesimo che, purtroppo, ci ha portato a depauperare in silenzio il nostro patrimonio economico e mettere a rischio quello paesaggistico. Qualcuno mi guarda storto, ma moltissimi di voi mi hanno personalmente testimoniato la loro approvazione e gratitudine. Sono io che ringrazio voi perché senza la vostra partecipazione, anche solo come lettori, questo blog sarebbe stato una scatola vuota, come tanti altri siti internet, e non avrebbe rotto il muro di gomma che attanagliava la nostra comunità. Qualcuno ha parlato di divisione? A mio avviso è invece un esempio di costruzione, di unione.
Una seconda grande differenza che separa le due liste è certamente l'atteggiamento nei confronti del futuro urbanistico di Poggio dei Pini. Una lista vuole continuare la strada della Variante da 200 lotti. Lotti che vanno ad aggiungersi ad altri 200, regolarmente autorizzati, che saranno prima o poi edificati dai proprietari. Sarà questa la Poggio del futuro, un'agglomerato ad alta densità di abitazioni senza più i suoi polmoni verdi tra le case?
Si vuole difendere la Variante presentata alla Regione senza l'approvazione dei soci, la Variante che conteneva "solo" 20 o 30 lotti in zone successivamente alluvionate, la Variante di cui non sappiamo ancora i costi relativi a una progettazione piena di errori, la Variante che cancellava le pinete storiche di Poggio.
Il Bilancio che sarà presentato ai soci sabato prossimo contiene un buco nella gestione ordinaria (entrate-uscite) di ben 240 mila euro. Due lotti? Si perché sino ad ora abbiamo sempre misurato il deficit annuale in lotti, dato che per ripianarlo sono stai venduti realmente i lotti di terreno della Cooperativa. Due oggi, tre domani .. i lotti sono finiti. Quelle risorse potevano essere utilizzate in ben altro modo. Non siamo stati nemmeno in grado di tenere in vita le strutture realizzate negli anni 70. Avremmo dovuto progettare un futuro diverso, non più basato sulla espansione edilizia e quindi sul costante depauperamento del nostro patrimonio ambientale, ma, al contrario, sulla sua valorizzazione e sul suo utilizzo come risorsa non solo paesaggistica, ma anche economica. Questa svolta avrebbe dovuto essere realizzata negli anni 90, quando la Cooperativa era gestita proprio da chi oggi si propone come "il nuovo".
Che fare quindi? Certamente cambiare rotta e abbandonare la vocazione lottizzatrice che significherebbe annientare il valore delle proprietà già esistenti e snaturare lo spirito di Poggio dei Pini. Dobbiamo cercare di fare in modo che restino alla Cooperativa alcune aree edificabili, che ci consentano di disporre di quelle risorse necessarie per realizzare questo cambiamento. In nessun caso questi interventi dovranno stravolgere la realtà paesaggistica di Poggio dei Pini che non significa solo bellezza, ma anche valore.

lunedì 15 giugno 2009

Ma anche

Gentile dr. Secchi,
Ho ricevuto la sua lettera con programma e lista dei candidati per il rinnovo del prossimo Consiglio di Amministrazione, e per la stima che ho nei suoi confronti non posso però esimermi dal porLe alcune questioni fondamentali ai fini di una scelta serena e ponderata.
Ho letto, ad esempio, tra i punti qualificanti del suo programma il richiamo al fondamentale principio della trasparenza.
In verità però Lei propone nella sua lista persone che in questi ultimi anni sono state paladine dell’esatto opposto, negando costantemente e pervicacemente l’accesso agli atti ed ai documenti a tutti i Soci che ne hanno fatto richiesta, più volte e formalmente.
Lei si presenta con una squadra che pretende di essere allo stesso tempo continuità e cambiamento. Da un lato infatti la sua investitura deriva direttamente dal Presidente Calvisi, che già in questi ultimi mesi Le ha ceduto la stanza e la scrivania da Presidente ed in questi ultimi giorni infine chiama senza sosta per chiedere i voti per Lei e la sua lista.
Dall’altro lato invece - pur avendo tra i suoi “supporters” nomi quali Pasqualino Cabizza e Luca Madeddu - Lei invoca il cambiamento e la discontinuità , lasciando intendere un giudizio negativo su quanto è stato fatto fino ad oggi.
E’ un pò come dire sono bianco, e poi ma anche nero, nuovo, ma anche vecchio.
Ed in effetti questo stile del ma anche non può che preoccupare, perché poi applicato alle cose importanti porterebbe a dire sono per il rispetto del verde, ma anche per la cementificazione, sono per l’amicizia e la solidarietà ma anche per chi in questi anni Le ha fatte a brandelli.
Forse sarebbe meglio chiarire una volta per tutte quali siano gli intendimenti di questo gruppo di persone che La accompagnano e quali elementi li differenzino dal recente passato.
In attesa di una Sua cortese risposta mi riservo di decidere sabato nell’urna se continuare ad affidarLe la mia fiducia.
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Lettera Firmata

Qualcosa si muove sul S. Gerolamo

di M. Rita Lai
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Questa settimana abbiamo appreso dai quotidiani che il Genio Civile sta iniziando dei lavori alla foce del San Gerolamo per la sistemazione delle due sponde alla confluenza del Rio San Gerolamo e del Masone Ollastu, per un importo totale di circa 300.000 Euro. Lungi dall’essere i lavori definitivi di messa in sicurezza, questi lavori, programmati già da tempo, sono stati affidati dalla Regione al Genio Civile che li realizzerà, come per la diga di Poggio, grazie a i mezzi della Protezione Civile provinciale. Serviranno essenzialmente per risagomare le sponde, ricostituire le arginature danneggiate, consentire un maggiore deflusso delle acque verso il mare rimuovendo anche i cumuli di materiali che si sono depositati alla foce e che costituiscono un potenziale pericolo perché la ostruiscono.

La zona della confluenza tra il Rio S. Gerolamo e il Rio Masone Ollastu il giorno dell’alluvione (foto Corpo Forestale 22 ottobre 2008)
Credo che i lavori, programmati da tempo, non siano stati eseguiti prima perché si aspettava che il fiume fosse in secca e che soprattutto venissero eliminati gli apporti fognari, che impedivano di lavorare in sicurezza. Ora che da Poggio non arrivano più liquami perché praticamente quasi tutta la rete fognaria è stata ripristinata e che il fiume è completamente in secca si potrà procedere speditamente.
Nel frattempo in queste settimane altri lavori sono stati avviati lungo l’alveo del San Gerolamo
Nella parte mediana del Rio, in zona Isca Su Loi, a metà strada tra Poggio e la Lott.ne Rio San Gerolamo, lungo la sponda sinistra (vicino al marmista) è stata ripristinata una condotta idrica che era stata tranciata per quasi 100 m dal fiume, all'altezza di quel tubo pensile verde ad arco che si vede in una foto fatta dall'elicottero della forestale il giorno dell'alluvione (chi ha partecipato agli incontri dell’Associazione 22 Ottobre l’avrà sicuramente vista).

Isca Su Loi: il ponte tubo danneggiato dall’alluvione (Foto M.Rita Lai 1 novembre 2008)

Questa condotta serviva per l’approvvigionamento estivo della costa sud-occidentale (zona di Pula - S. Margherita) e dopo l’alluvione ancora nessuno si era preoccupato di rimetterla in servizio. Ho saputo che la Regione ha disposto che i lavori fossero eseguiti dall’ENAS che l’aveva realizzata circa 20 anni fa (ma che ora non la gestisce più) al fine di eseguire intervento urgente per la messa in pristino.
I lavori sono praticamente terminati come si può vedere dalla foto della zona interessata.

Isca Su Loi: lavori in corso per il ripristino della condotta idrica (Foto M.Rita Lai giugno 2009)

Intanto la settimana scorsa a Poggio, lungo la strada tra la diga e i campi sportivi è arrivata l'impresa che ha eseguito i sondaggi geognostici necessari per studiare il terreno di fondazione delle spalle del futuro nuovo ponte per Pauliara. I sondaggi, profondi circa 15-20 m, sono stati eseguiti sulla sponda destra all’incrocio tra la strada 37 e la 35, e sulla sponda sinistra in prossimità della rotonda per Residenza del Poggio. I sondaggi predisposti anche grazie alla collaborazione tra Genio Civile e Provincia di Cagliari, saranno esaminati dal personale esperto del Laboratorio Geotecnico Provinciale, lo stesso che ha studiato le carote di sondaggio eseguite nel corpo diga, che dovrà fornire ai progettisti le indicazioni sulle caratterisitiche geomeccaniche della roccia incontrata nei fori di sondaggio, fondamentali per il dimensionamento delle fondazioni della due spalle del futuro ponte.

I sondaggi geognostici a Pauliara (Foto M.Rita Lai giugno 2009)

Una volta predisposto il progetto del futuro ponte, che consentirà di ricollegare il quartiere di Pauliara con il resto della lottizzazione, si potrà mandare avanti la gara d’appalto, speriamo presto, di cui sarà responsabile ancora l’ufficio del Genio Civile dell’'Assessorato LL.PP.

Infine, ho appreso che proprio questa settimana l'Agenzia del Distretto Idrografico avrebbe finalmente affidato il tanto sospirato incarico sullo studio idrogeologico preliminare del bacino idrografico del Rio San Gerolamo. Il famoso studio, che aspettavamo oramai da OTTO MESI, senza il quale non sarà possibile fare le indispensabili varianti al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) e avere i dati idraulici essenziali per la riprogettazione di tutti i ponti. La società incaricata a grandi linee dovrà eseguire le seguenti attività: studio di dettaglio dell'alveo del fiume, dalla zona della chiesetta di San Gerolamo fino alla foce, compreso un grosso tratto del Rio Masone Ollastu dalla foce verso monte; studio dell'area esondata; studio geomorfologico ed idraulico; stima del trasporto solido; stima di massima delle opere necessarie per la messa in sicurezza del fiume (una specie di progetto di prefattibilità generale che comprende anche ponti, strade, manufatti da de localizzare); indicazioni per la revisione del PAI; indicazioni per la stesura del piano di protezione civile comunale e per i sistemi di allertamento della popolazione in caso di alluvione.

Poggio dei Pini: la zona della coda del lago alla confluenza del San Gerolamo con gli altri affluenti: si vede l’enorme massa di sedimenti depositati dall’acqua e le dimensioni raggiunte dall’alveo (foto Corpo Forestale 22 ottobre 2008)

I tempi per la realizzazione dello studio sono molto stretti, pare solo due mesi, quindi entro l’estate si avranno finalmente i tanto sospirati dati e soprattutto, subito dopo, potranno iniziare gli incontri tra l’Agenzia del Distretto Idrografico e le amministrazioni interessate alla ricostruzione, al fine di condividere e concordare tutti gli interventi strutturali definitivi necessari alla messa in sicurezza del fiume e di tutte le infrastrutture presenti (strade, impianti idrici e fognari, manufatti e strutture agricole, edifici civili, scuole, impianti sportivi ecc.).
Questa è la partita più importante per la nostra cooperativa perché da quanto si deciderà a livello regionale, in accordo col comune e con le altre amministrazioni coinvolte (ANAS, Abbanoa, ecc.) dipenderanno il futuro e l’assetto stesso di molte infrastrutture della nostra comunità.
Un esempio fra tutti, se si decidesse di adeguare la sezione del fiume , mediante la realizzazione di argini, in modo da contenere la quantità d’acqua e sedimenti passati il 22 ottobre, a occhio e croce si dovrebbe prevedere una sezione di circa 50-60 m di larghezza per circa 4-5 m di altezza. E’ chiaro che in certe zone della lottizzazione (piscine, zona sportiva) questo equivarrebbe a stravolgere l’assetto attuale, ad esempio se si facesse una cosa simile nell’area sportiva equivarrebbe a realizzare gli argini dove adesso ci sono gli spogliatoi dei campi di calcio. Ecco perché è molto importante che in questo tavolo di “concertazione” con la Regione la Cooperativa abbia un ruolo importante, non solo interlocutorio ma anche propositivo.

sabato 13 giugno 2009

Come la Via Gluck

di Sandro Atzeni
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della famosa canzone di Celentano, si vuole lottizzare e cementificare tutto, costringendo i nostri figli a vivere in un ambiente innaturale. Questo scritto è rivolto a coloro che hanno firmato la petizione per l’installazione “provvisoria” della Tim, ovvero agli abitanti delle strade.
Come saprete quella petizione, non solo non ha avuto risposta, ma neppure riscontro e tantomeno spiegazioni in dispregio alla volontà degli abitanti espressa in un referendum.
Come scritto prima si vuole dar corso ad una lottizzazione selvaggia anche delle pinete per far cassa e proseguire con l’allegra amministrazione e poi? Quando i lotti saranno finiti? Cosa avremo lasciato ai figli?
Dopo l’alluvione del 22 ottobre l’intera zona di Pauliara è rimasta isolata dal resto per 6 mesi, quando bastava un niente per ricollegarla tramite un guado come poi è stato fatto, ma dopo 6 mesi e se questa vi sembra efficienza allora rivotate per quei signori, qualcuno di queste parti potrebbe essere tentato di ignorare la cosa visto che quel problema non ci riguarda, ma vorrei ricordare che la “solidarietà” non è solo una bella parola e quello che è capitato a loro e a noi con l’antenna, potrebbe capitare ad altre zone con il posizionamento di un’altra servitù, pali dell’alta tensione, cabina enel in prossimità delle case, tubature fognarie etc, a quel punto chi avrebbe la faccia di cercare il sostegno degli altri abitanti? Dopo l’alluvione abbiamo sofferto tutti per la cattiva distribuzione dell’acqua a mezzo delle autobotti, ebbene quel bell’esempio di inefficienza, pressappochismo e faciloneria era organizzata da quell’amministrazione che ora vi chiede il voto.

Si è costituito un nuovo gruppo di amministratori, persone anche a me sconosciute ma senza alcun passato amministrativo che non sia quello della loro famiglia, ebbene essi desiderano bloccare la lottizzazione e lasciarci godere il verde che è rimasto, e le risorse necessarie per la vita della comunità? Si potrebbero sostituire le vendite dei lotti con affitti e cessioni in gestione di risorse esistenti o da realizzare, si potrebbe cedere le reti dei servizi alle aziende che li dovrebbero erogare, quest’ultimo porterebbe qualche sacrificio da parte nostra ma allevierebbe le spese.

Solo da un’alternanza di amministrazioni possiamo dedurre quale sia quella più efficiente quindi vi esorto a concedere un’ opportunità a queste nuove persone.Vi sono stati prospettati dei programmi che, come tutti i programmi, sono belli e vengono presentati come “a beneficio” della comunità, ma la verità è che poi, chi è stato designato ad amministrare, fa quello che vuole e a volte il beneficio della comunità non viene contemplato come ho avuto modo di appurare, poi se voi avete esperienze positive di questa amministrazione, allora stracciate questo foglio e non tenetene conto.

Se fate parte di quelle persone che non votano perché “tanto sono tutti uguali” sappiate che, invece, in una comunità piccola come la nostra, il vostro voto non solo è importante ma può essere decisivo.Quello che vi si chiede è la “fiducia”, nessun argomento può sostenere qualsiasi causa se non esiste la fiducia verso il prossimo che chiede semplicemente di misurarsi in efficienza.Se qualcosa vi ha convinto a votare ma non volete farlo personalmente, affidatemi la vostra delega, verrò a prenderla di persona e potrò anche dissipare eventuali dubbi, potete telefonare al 333 7603490

Poggio non deve diventare una via Gluck, il rimorso di quello scempio ci rimorderebbe la coscienza solo quando sarà troppo tardi e i figli ci rinfacceranno di averlo permesso.

Sandro Atzeni

mercoledì 10 giugno 2009

Ecco le liste dei candidati e i programmi

Come anticipato in precedenza, alle elezioni per il rinnovo del CdA della Cooperativa Poggio dei Pini del 20 giugno si presenteranno due liste di candidati.
I componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa saranno 15. Ogni elettore può esprimere sino a 10 preferenze, ed è per questo motivo che le due liste alternative sono composte da dieci candidati. Verosimilmente, se gli elettori voteranno in modo compatto, la lista che prevarrà inserirà nel CdA tutti e dieci i suoi candidati, mentre l'altra lista ne inserirà cinque. Ufficialmente non esiste un "candidato presidente", perché l'attribuzione di questa carica spetterà al nuovo Consiglio. Indubbiamente, però, queste due liste si presentano già con una leadership dichiarata nelle persone di Giacomo Cocco e Antonio Secchi (in ordine alfabetico). Da questo momento in poi, per correttezza e per sintesi, mi riferirò a queste due liste utilizzando i nomi dei loro due rappresentanti anche se, ovviamente, tutti i candidati hanno la medesima importanza e, vi posso assicurare, ci troviamo di fronte, perlomeno nella realtà che conosco direttamente, a un lavoro di gruppo:
Lista Giacomo Cocco e Lista Antonio Secchi
Quello che ho appena descritto è uno scenario molto probabile, anche se non certo al 100%. Ad essere pignoli potrebbero presentarsi, all'ultimo momento, altri candidati, e in linea teorica tutti i componenti del CdA uscente sono automaticamente rieleggibili. E' anche possibile che qualche elettore non voti le liste in blocco ma selezioni candidati dell'una o dell'altra lista. Le liste, difatti, sono raggruppamenti spontanei di candidati che condividono la medesima linea di azione e il medesimo programma.
Come sapete anche io sono candidato (nella Lista Giacomo Cocco). Questa mattina Antonio Secchi mi ha chiesto di pubblicare il volantino relativo alla sua lista. Aderisco volentieri a questo invito, anche se non posso dimenticare il boicottaggio che è stato attuato (senza successo peraltro) nei confronti di questo Blog da parte del consiglio di amministrazione uscente. Nonostante tutto, questo strumento ha rappresentato da quasi due anni l'unico reale mezzo di informazione e di comunicazione interattiva a disposizione dei residenti di Poggio dei Pini.
Mi ritengo superiore a questi metodi che nulla hanno a che vedere con la trasparenza oggi sbandierata da tutti, e quindi non solo pubblico il programma della lista antagonista alla mia, ma metto a disposizione di tutti i candidati di entrambe le liste questo spazio telematico, per gli eventuali approfondimenti e per la comunicazione con gli elettori.

martedì 9 giugno 2009

Caccia alle deleghe

Nonostante manchino solo 10 giorni alla data in cui si terranno le elezioni per il rinnovo del CdA della Cooperativa Poggio dei Pini, l'unica candidatura che è stata pubblicamente presentata ai soci è la mia, qui su questo blog.
Cosa sta succedendo? In mancanza di comunicazioni ufficiali, come al solito, dobbiamo accontentarci di quelle ufficiose.

Sappiamo che esistono due liste di candidati, come definirle? Una chiamiamola la lista "Sechi", l'altra la lista del "cambiamento". Inutile dire che io, facendo parte di quest'ultima lista, esprimo un punto di vista "di parte".

Da alcuni giorni è in circolazione la lista di Antonio Sechi, accompagnata da una lettera. Non ho avuto il piacere di leggere questo documento che viene fatto girare "a mano". Parrebbe che in questa lista siano presenti, oltre a Sechi, altri due componenti del consiglio di amministrazione uscente: Luca Madeddu e Pasquale Cabizza. Se mi sbaglio correggetemi! Gli altri candidati sarebbero stati selezionati dall'abile lavoro dipolmatico di Antonio Sechi e delle persone che a lui fanno riferimento.
Sull'altro fronte esiste una lista di persone che non hanno avuto precedenti esperienze nell'amministrazione della Cooperativa che si stanno organizzando per presentare una proposta di gestione che rappresenti un vero rinnovamento e dia un nuovo impulso per la rinascita di Poggio dei Pini. Questa lista, unitamente al suo programma, sarà presentata pubblicamente ai soci e ai residenti nei prossimi giorni.
Come avviene in tutte le competizioni elettorali che si rispettano, è probabile che tutti i candidati propongano un "futuro migliore". Chi sceglieranno i Poggini e sulla base di quali elementi baseranno al propria scelta? Lo sapremo il 20 giugno, però vediamo cosa accade adesso.
Sappiamo tutti che la cooperativa Poggio dei Pini è stata governata negli ultimi decenni da un gruppo dirigente che, in un modo o nell'altro, direttamente o indirettamente, faceva riferimento alle stesse persone. Cosa accade adesso, dove sono finiti i "vecchi" referenti che hanno gestito e manovrato le sorti della cooperativa per tutti questi anni?
Questi personaggi che nel bene o nel male hanno amministrato Poggio, alcuni facendolo prima crescere e fiorire, purtroppo, recentemente, appassirsi fino quasi a soffocare, sono usciti di scena? Non credo proprio.
E' evidente che il grande bagaglio di conoscenze e contatti (permettetemi questi eufemismi) maturati in tanti anni di gestione del potere verranno messi sul tavolo in questi giorni.
Quale lista verrà sponsorizzata dai grandi vecchi di Poggio? Sono certo che non è necessario che io vi dia una risposta a questa domanda.
Intanto è già partita la caccia alle deleghe. Come forse sapete, solo i soci possono votare e ogni socio può disporre di un'unica delega affidatagli da un altro socio.

I suggerimenti che do agli elettori in questa fase sono i seguenti:
  • prima di assegnare la vostra preferenza attendete di avere sentito entrambe le proposte. Vi si chiederà la delega subito per evitare di farvi riflettere sui pro e i contro. L'informazione che vi viene fornita è sempre stata distorta. A maggior ragione lo sarà nel momento della richiesta del voto. Rifiutate se non siete convinti.
  • Fate una attenta riflessione e chiedetevi anche cosa volete veramente. Chiedetevi se e come vorreste che cambiasse questo posto. Confrontate queste vostre aspettative con le proposte e i programmi che vi vengono esposti. Considerate che questa è la prima volta nella storia di Poggio dei Pini in cui si presenta ai soci la possibilità di un vero cambiamento, in quanto una delle due liste di candidati è completamente indipendente rispetto ai gruppi di gestione precedenti. Non è detto che vogliate cambiare. Potreste anche gradire il modo con cui la cooperativa è stata amministrata ultimamente oppure potreste pensare che è sempre meglio avere le stesse persone, garanzia di continuità.
  • Valutate anche le caratteristiche dei singoli candidati che vi chiedono la preferenza ma considerate che la struttura del Consiglio di Amministrazione è caratterizzata dalla presenza di un Comitato Esecutivo composto da pochi consiglieri che prendono la maggior parte delle decisioni. Potrebbe accadere che la persona di vostra fiducia, una volta inserita all'interno del CdA, sia poi impossibilitata a realizzare il programma che si propone, come è accaduto a moltissimi consiglieri delle passate amministrazioni.

mercoledì 3 giugno 2009

Io, candidato

Il 20 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini.

Ho deciso di candidarmi.

Chi sono io? Perché mi candido? Che cosa voglio fare?

Chi sono io.

Chi legge questo blog da tempo avrà notato che, nonostante si tratti di una pubblicazione personale, non ho mai parlato di me. Ho utilizzato questo spazio sin dall'inizio per attivare un canale di comunicazione che prima non esisteva, rivolto soprattutto alla comunità di Poggio dei Pini, ma anche all'intero comune capoterrese devastato dall'alluvione del 22 ottobre.
Frequento Poggio del 1986 e sono socio dal 1992. All'epoca avevo circa 30 anni e provenivo da Cagliari, città in cui sono nato e cresciuto. Sebbene anagraficamente fossi quello che oggi si definirebbe "giovane poggino", avevo già una famiglia con due figli, un mutuo da pagare e mi avviavo alla lenta trasformazione da cittadino a "campagnolo", secondo quel processo di inurbamento al contrario comune a molti dei residenti del Poggio.

In tutti questi anni ho partecipato attivamente a molte delle iniziative di volontariato che sono sorte nella nostra comunità.
Sono uno dei fondatori della Biblioteca di Poggio, con la quale abbiamo iniziato, in tempi pionieristici, un innovativo percorso di divulgazione culturale, utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche. Molti non sanno che la nostra piccola Biblioteca è stata la prima in Sardegna (1996)a disporre di una postazione di consultazione delle opere multimediali, di una connessione ad internet e di uno dei primi siti internet sardi (Linea Poggio).

Ho cercato di dare una mano anche al Grusap e ho attivamente partecipato alle attività sportive, immolando persino un ginocchio (legamento crociato) alla causa della gloriosa e purtroppo scomparsa squadra di Basket Poggio dei Pini con le magliette gialloverdi.

Non ho mai fatto parte di alcun consiglio di amministrazione, ma ho seguito con interesse le vicissitudini politiche della nostra comunità, con le sue diatribe, i ribaltoni, i manovratori, gli alzapaletta, e i rarissimi tentativi di cambiare le cose. Devo ammettere che non ho mai compreso appieno il senso di questo contorto gioco di potere e ne sono sempre stato al di fuori, perché non fa parte della mia natura. Non mi ci trovo a mio agio.

La mia professione di analista informatico ed il mio interesse per la divulgazione telematica mi hanno portato a realizzare numerosi siti web orientati principalmente all'ambiente, al territorio e alle comunità. Conscio della crescente diffusione di Internet e dell'utilità che questo strumento può avere per la nostra comunità, ho proposto più volte alla Cooperativa di utilizzare la telematica come strumento di supporto all'informazione e di stimolo alla partecipazione dei soci alla vita amministrativa e sociale. Ho anche partecipato alla redazione del Notiziario di Poggio alla fine degli anni 90 e quindi sono stato testimone di come quello strumento fosse strettamente controllato e censurato dal CdA; difatti tutti i direttori si sono dimessi dopo poco tempo.

Per par condicio ci tengo a sottolineare che questi tentativi di collaborazione (gratuita) si sono più volte scontrati contro un "muro di gomma" innalzato da tutte le amministrazioni degli ultimi 15 anni, a testimonianza del fatto che la mancanza di trasparenza ed il rifiuto dei contributi volontari dei soci è una prassi instaurata e reiterata da lungo tempo.

Nell'ottobre del 2008, infastidito dal silenzio con cui si cercava di portare avanti una attività edificatoria che vuole stravolgere l'essenza stessa del posto in cui vivo e dalle mistificazioni che supportavano questa azione, decisi di dare vita a questo blog poggiodeipini.blogspot.com che da quel momento è diventato un punto di riferimento per l'informazione nel nostro centro residenziale. In seguito all'alluvione del 22 ottobre, il blog ha assunto un importante ruolo di informazione e di documentazione anche in ambito comunale e la sua attività ha consentito di creare nuovi legami tra i residenti delle varie realtà urbane del comune di Capoterra. Non è un caso che i fondatori dell'Associazione 22 ottobre si siano incontrati proprio in questo blog. La nostra azione di informazione e di pressione ha certamente aiutato a far procedere più celermente i lavori. Penso che anche le pressioni per buttare giù la diga di Poggio, di cui tutti ci ricordiamo tristemente, siano state smorzate anche grazie all'azione di questo blog.

Perché candidarsi

  • penso che la Cooperativa sia il centro vitale della comunità. Credo che la trasparenza e la partecipazione siano obiettivi primari e che per raggiungerli sia necessario amplificare l'informazione e l'interazione con i residenti. In questo settore ho maturato alcune significative esperienze che sono disposto, come d'altronde ho sempre fatto, a mettere a disposizione dell'intera comunità. Dato che TUTTE le amministrazioni precedenti hanno colpevolmente ignorato la trasparenza e minimizzato l'informazione, ho pensato che fosse opportuno portare la mia proposta direttamente all'interno del CdA.
  • ritengo che la Cooperativa abbia bisogno, nel 2009, di una ridefinizione dei suoi obiettivi e di un cambiamento nei metodi di gestione. Non ho visto, nelle amministrazioni degli ultimi anni, cambiamenti nel senso da me auspicato, al contrario si sono persi alcuni importanti valori che caratterizzavano la nostra comunità. Sono estremamente dubbioso sul fatto che le stesse persone e i medesimi punti di riferimento che hanno portato a questi risultati possano indirizzare la Cooperativa verso acque più tranquille e penso che in queste situazioni si debba serenamente cambiare il timoniere che ha portato la nave in acque così turbolenti;
  • sebbene con questo blog credo di avere concretamente contribuito a "costruire" e ad attivare alcuni importanti processi informativi e di collaborazione tra le persone, ho anche innegabilmente svolto una azione di critica (sempre a viso aperto) su alcune scelte compiute dalle varie amministrazioni. Penso che sia corretto offrire la propria disponibilità, in una comunità piccola e pulita come la nostra, a partecipare anche alle attività di gestione e di organizzazione;
  • come Obama anche io ho 47 anni e sono abbronzato. Perche no? (scherzo ovviamente)

Cosa voglio fare

Intendo partecipare al rinnovamento della gestione della Cooperativa con un gruppo di persone che condividono i medesimi principi di trasparenza, partecipazione ed una gestione economica sostenibile dalla nostra comunità. Un programma completo verrà presentato prossimamente, unitamente alla lista dei candidati. E' importante che alla guida della cooperativa si presenti un gruppo di persone coeso, composto da persone capaci ma soprattutto leali, che siano veramente disposte a realizzare gli obiettivi che si propongono.

Mi rendo conto che questo è un momento molto difficile per la nostra comunità e qualcuno potrebbe dire "ma chi te lo fa fare?". Proprio ieri, uno di voi lettori mi ha detto: "chi si candida adesso è un kamikaze". Penso, però, che proprio nella apertura della "casa dei segreti" alla partecipazione dei soci che vorranno offrire il loro contributo, la nostra comunità troverà la forza per superare le difficoltà attuali. Vorrei che "l'unione fa la forza" sostituisse il "divide et impera" tuttora vigente.

Dal punto di vista pratico, vorrei promuovere la realizzazione del progetto di Portale comunitario di Poggio dei Pini, che langue dal 2006 presso gli uffici della Cooperativa. E' possibile scaricarlo anche qui nel blog. Mi piacerebbe che intorno a questo progetto si creasse una piccola redazione telematica, composta da volontari che segua le attività di quello che dovrebbe diventare il cuore pulsante della informazione nella nostra comunità. Il Portale costituisce uno dei più importanti strumenti per raggiungere quegli obiettivi di trasparenza e participazione di cui tanto abbiamo scritto e parlato. Non bisogna temere di trovarsi a comunicare dietro un computer. Al contrario sono certo, e questo blog ne è la testimonianza più tangibile, che la "piazza telematica" rappresenterà un importante centro propulsore per le iniziative culturali, sociali e commerciali già esistenti e agevolerà il nascere di nuovi momenti di incontro. Internet (la rete) è quella ragnatela di fili invisibili che ci collega, è la strada, il mezzo. I progetti e le idee che vi transiteranno dipenderanno esclusivamente da noi, tutti noi, nessuno escluso. Esisterà sempre anche il notiziario cartaceo, che conterrà una sintesi delle informazioni più significative e che raggiungerà solo le persone che lo richiederanno. Certamente si otterrà un notevole risparmio economico, riducendo l'anacronistica e poco gratificante attività di messaggeri affidate agli operatori della nostra Cooperativa.

Concludo facendo un appello a voi lettori, residenti di Poggio dei Pini. Non è, però, il solito sterile invito a caccia del voto. Che questo sia un momento delicato per la nostra comunità è fuori ogni ombra di dubbio. Il disastro è tangibile anche solo osservando le ferite lasciate dall'alluvione, se pensiamo ai servizi non più funzionanti, al bilancio in rosso e al clima di scarsa partecipazione presente nella nostra comunità.

Scegliete pure le quindici persone che amministreranno la cooperativa nei prossimi tre anni basandovi sulla fiducia che avete nei loro confronti e sulle cose che si propongono di fare.. però ... non lasciateli soli, cercate di partecipare alla vita della Cooperativa perché insieme si potrà andare più lontano.

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