Inseguita da due cani da caccia, una cerva che risaliva col figlioletto
la vallata boscosa a monte del centro commerciale ha cercato di mettersi in
salvo superando il valico dov'è l'ex
Osservatorio astronomico ma si è dovuta fermare davanti alla rete di recinzione.
Il cerbiatto è riuscito a infilarsi in
un foro tra le maglie di ferro ed è entrato nel recinto mentre la madre è
dovuta tornare indietro scomparendo nel bosco. Ma anche i cani hanno superato
il piccolo varco e per il cerbiatto sarebbe stata la fine se non fosse
intervenuto Matteo Carrara, una delle guardie di Poggio, che aveva visto tutto
mentre scendeva in auto dall'altura delle antenne. L'uomo della vigilanza ha
saltato la recinzione e, dopo aver allontanato i cani, ha spinto il cerbiatto
verso il varco facendogli riconquistare la libertà.
E' accaduto domenica 12 novembre e, nella stessa giornata, i
battitori di una compagnia di caccia "impostata" a monte delle
piscine, hanno stanato uno splendido cervo che si era nascosto tra i cespugli
sotto la strada dei genovesi dove passava l'antica ferrovia. I cacciatori non
hanno sparato e il nobile animale è fuggito ma la felice conclusione di questa
seconda storia di cervi a Poggio dei Pini lascia egualmente l'amaro in bocca: è
mai possibile che una battuta di caccia grossa possa essere organizzata in
prossimità di un centro abitato?
Mercedes Verde
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