Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

giovedì 15 ottobre 2020

Il gratta e vinci e la trattativa col Comune

di Giuseppe Elia Monni

L’altro giorno un Socio ripeteva: “Un Amministratore si giudica dai risultati che raggiunge”. Questa affermazione sembra così vera da essere ovvia. E invece non è così: spesso i risultati non ci dicono se un Amministratore ha agito bene o male. Un esempio. Se un Amministratore spende 10 mila euro per acquistare dei Gratta&Vinci e grazie ad essi fa incassare alla Società 10 milioni, il risultato è eccezionale ma tutti noi diremmo ch’è stato un irresponsabile, cioè un pessimo Amministratore. Anche un risultato oggettivamente ottimo, insomma, deve essere valutato in relazione a molti altri elementi: l’entità e la probabilità dei rischi che sono stati corsi; il rapporto tra risorse impiegate e risultato raggiiunto; le possibili alternative; etc. In particolare, l’avvedutezza di un Amministratore si misura da “come” ha operato la scelta gestionale, perchè ciò che accade dopo dipende da mille variabili, tra le quali vi è anche la scelta gestionale, che però pesa assai poco. Un buon Amministratore, quindi, è colui che pondera più elementi (è impossibile ponderarli “tutti”) dopodichè i risultati possono arrivare o meno, possono essere buoni o cattivi, ma questo spesso non dipende da lui.

Un esempio concreto. La Coop affitta aree a vari operatori telefonici e ne ricava importanti canoni. Periodicamente i vari operatori chiedono di acquistare l’area e offrono l’equivalente di parecchie annualità, minacciando che, se la Coop non venderà, compreranno l’area di un terzo confinante. Ogni volta gli Amministratori sono posti dinanzi al dilemma: vendere o no? Se si vende si incassa subito una bella somma ma si perde per sempre un’entrata importante; se invece non si vende, l’operatore potrebbe davvero andarsene e la Coop perderebbe tutto, non solo l’opportunità di vendere ma anche gli introiti d’affitto. Un buon Amministratore cerca di capire se l’operatore bluffa ma non si può avere la sicurezza. Finora i vari Amministratori hanno sempre scelto di non vendere, e gli è andata bene, perché finora nessun operatore se n’è andato. Potremmo dire, dunque, che gli Amministratori hanno fatto la scelta “giusta”? No. Perché la bontà di una scelta gestionale non dipende da cos’è accaduto dopo (se gli operatori se ne fossero andati oggi diremmo che quella stessa scelta era “sbagliata”). Ciò che può e deve fare un buon Amministratore è ponderare il maggior numero di pro e contro, rischi e opportunità; dopodichè è solo fortuna.

Da ragazzo, approcciandomi alla storia della Coop, giudicavo col senno di poi le scelte dei vecchi Amministratori. Ad esempio, affermavo che cedere al Comune parte del Complesso Saggiante fosse stato “uno sbaglio” perché quella cessione, in effetti, ha rotto l’unità immobiliare del Complesso e ha privato la Coop di beni strategici. Il mio, però, era un giudizio superficiale e stupido. Che ne sappiamo di quali erano, in quel momento, le alternative, i rischi, i rapporti di forza tra noi e il Comune? Io non so se gli Amministratori d’allora soppesarono bene i pro e i contro: se lo fecero furono dei buoni Amministratori a prescindere da come possiamo giudicare, noi oggi, il risultato di quelle scelte.

In questi mesi discutiamo sulle trattative col Comune per la nuova Convenzione. I risultati non ci sono ancora (sia perché si continua a trattare su alcuni aspetti, sia perché gli effetti delle scelte di oggi si svilupperanno nei decenni e saranno condizionati da innumerevoli variabili) e se vogliamo valutare correttamente le scelte di oggi (come quelle di ieri e di domani) dovremo tener conto di tante cose: delle condizioni di partenza, delle conseguenze di un mancato accordo; delle alternative realistiche; etc. E chi affermerà “Si poteva ottenere di più!” farà lo stesso errore che facevo da ragazzo. Io che ho seguito in prima persona, per oltre un decennio, tutte le trattative tra Coop e Comune, e ho avuto modo di ponderare coi colleghi ogni pro e contro, posso assicurare che la Coop sta portando a casa un risultato eccellente. Avevamo -10, rischiavamo di ottenere 0, stiamo ottenendo +10. Affermare che “Si poteva ottenere 100!” o “Si poteva ottenere 200!” è una gara inutile e idiota che può procedere all’infinito (“Si poteva ottenere 1000!” “No, si poteva ottenere 2000!”). Amministrare è un’altra cosa. E insegna molto. In bocca al lupo agli attuali.

gem   

Nessun commento:

Post più popolari