Ho appena letto il notiziario della Cooperativa di fine agosto. Il precedente numero era uscito se non erro ai primi di marzo, subito dopo l'assemblea in cui si sarebbe dovuto votare, stando all'ordine del giorno, per la revoca del CdA. A parte questo grave ritardo, che contravviene perdipiù lo Statuto societario (che parla di bimestre), devo dire che questo notiziario mi è piaciuto. Davvero un peccato che l'informazione a Poggio arrivi con tale ritardo. Passi per gatti e cani, ma come si fa a comunicare ai soci i nomi dei rappresentanti del Collegio Sindacale con 4 mesi di ritardo?
Nel notiziario si nota a mio avviso l'effetto positivo generato dalla pressione che viene esercitata su questo CdA da oltre un anno, prova che una "vigilanza" e una attenzione dei soci nei confronti degli amministratori favorisce la chiarezza e un generale "buongoverno".
Non mancano alcune note stonate e, ad ogni modo, sarei grato se i lettori inserissero i loro commenti. Come vedete oggi la vostra voce non cade completamente nel vuoto come sino a poco tempo fa.
Avere riportato nel notiziario alcune voci del bilancio aiuta certamente a quantificare le spese principali. Mi chiedo, però, se appare chiaro, più generalmente, "dove stiamo andando". Non mi sembra. Si dice che non ci sono più lotti, mentre nel bilancio precedente esisteva ancora quella entrata. Si dice anche che siamo "nell'attesa dell'approvazione della variante". Ma la variante è stata respinta. Appare impossibile che alla fine di una lunga trafila burocratica la variante potrà mai essere approvata in quella forma. Si dovrebbero abolire le fondamentali leggi di salvaguardia ambientale esistenti nel nostro paese, forse ampiamente ignorate dal nostro progettista. Il contabile più ottimista può augurarsi che si arrivi ad una soluzione in cui una parte della variante, o una nuova variante molto più contenuta, possa essere approvata. Di certo non potranno affluire nelle casse della Cooperativa quei 15 milioni di euro che, a detta del Presidente, erano necessari per evitare la liquidazione COATTA. Di queste cose nel notiziario non si parla ma si "spera" che la variante venga approvata. Chi vive sperando ...
Dato che nel notiziario non si fa alcun accenno alle dimissioni del consulente legale dovrei desumere che quella notizia fosse priva di fondamento. Se fosse vera avrebbe probabilmente trovato spazio in un notiziario in cui parla anche di gatti impallinati. O no?
Perchè in un notiziario che è destinato a 1000 soci che hanno estrazioni culturali e professionali molto diversificate si informa che "la posizione finanziaria netta ammonta a 440.000 euro"? Quanti conoscono il significato di questo termine tecnico? E' uno sfoggio di competenza, una voluta mancanza di chiarezza oppure un pessimo modo di informare?
Google ci aiuta a colmare la lacuna:
Posizione Finanziaria Netta: Indica la disponibilità di liquidi da parte dell'impresa. E’ la differenza tra (liquidità + crediti finanziari) e passività finanziarie. Esso si ottiene sottraendo ai Crediti liquidi e finanziari i Debiti liquidi, espressi entrambi valuta corrente. Se il saldo è positivo, vuol dire che l'impresa ha una disponibilità finanziaria pari al valore ottenuto. Se negativo, essa è soggetta a un indebitamento finanziario per l'ammontare indicato.
Una domandina: a quanto ammontava questa "posizione finanziaria netta" negli anni precedenti? Forse chiedo troppo ma mi piacerebbe potere analizzare, oltre al bilancio annuale, anche il raffronto con gli anni o i semestri precedenti. Serve proprio a capire "dove stiamo andando".
Passiamo alle strade.
Il mancato allargamento dell'ultimo tratto della strada principale che porta a Poggio dei Pini viene spiegato con dovizia di particolari. Come avevo intuito senza conoscere i fatti, la nostra Coop si è opposta perchè l'esproprio riguardava solo i suoi terreni e non quelli della proprietà che si trova dall'altra parte della strada. Li si trova un muretto a secco che renderebbe l'operazione più costosa e quindi il Comune ha pensato bene di espropriare solo nel versante della Cooperativa. In questo caso, se così stanno le cose, ha fatto bene a mio avviso ad opporsi. Manca però una alternativa, una soluzione. La strada non può restare cosi com'è. Si può cercare una qualche compensazione ottenendo terreno da qualche altra parte?
Faccio presente una contraddizione del Comitato: non si può da una parte accusare la Cooperativa di essere blanda nei confronti del Comune di Capoterra per la questione dell'elettricità e delle opere di urbanizzazione e poi attaccarla quando, seppure in una situazione molto meno importante, si oppone allo stesso Comune che a mio avviso fa "il furbetto".
Il problema della viabilità è comunale. E quindi il Comune che deve trovare una soluzione. L'opposizione della Cooperativa mi sembra giustificata. Le proteste devono essere indirizzate pertanto al Comune (come fatto da Luca Madeddu) e non alla Cooperativa che ne ha già fatta una più di Bertoldo e non è proprio il caso di attribuirle ulteriori responsabilità che non ha.
Sulla questione "strada 7" (o del Presidente), non riesco a capire cosa intenda fare la Coop e sinceramente l'esposizione dei fatti mi confonde (help!). Va bene, si riespongono le ragioni della Coop però mi sembrava di avere capito che il TAR le aveva dato comunque torto. E' cosi? Ci sono altri ricorsi in vista?
Nel notiziario, come già detto non si parla di variante. Non capisco bene la frase "vorremo dare ampie spiegazioni sui motivi che hanno portato la regione a sospendere ...". E' un refuso per "vorremmo"? Sia con una che con due emme la Coop decide di prendere tempo prima che una super-tegola caschi sulla testa di tutti noi ma soprattutto su quella degli amministratori che con questa Variante, che da subito è apparsa ai più irregolare per molte ragioni, hanno creato non solo un notevole dispendio di denaro ma anche un grave conflitto nella nostra comunità. Ammettere gli errori: MAI (come Denim).
Piscine. Si riferisce di un invito ai soci e ai figli ad assumere la gestione delle piscine in comodato gratuito. Era presente nel notiziario di marzo? A me questo invito è sfuggito. Si scarica poi il barile sul gestore delle piscine ma in realtà la responsabilità della chiusura ricade sul titolare, cioè la Cooperativa. Il risultato è che le piscine sono chiuse per la prima volta dalla loro apertura e che sarebbe stato possibile intervenire molto prima di marzo dato che l'evento calamitoso che ha provocato la recessione del contratto è avvenuto esattamente un anno fa.
L'ultima nota si riferisce alla frequente chiusura e riapertura del portale della Cooperativa che viene attribuita ai black out e ai "pirati". I secondi in realtà sono "spammers" che infestano la rete e che vengono facilmente gestiti dai sistemisti esperti che per fortuna riescono a proteggere egregiamente i sistemi informatici, inclusi i forum telematici (ve ne sono milioni che funzionano senza interruzioni). Per il black out suggerirei l'uso di gruppi di continuità che oggi costano anche poche decine di euro.
Piscine chiuse, Sport chiuso, portale pieno di spam e corrente elettrica che manda in tilt i computers ... in Cooperativa, visto che si parla difficile, perchè qualcuno non studia cos'è la Business Continuity e, soprattutto, la applica?
A voi la parola.