Probabilmente ricorderete la vicenda dei lavori eseguiti dalla Cooperativa Poggio dei Pini alcuni anni or sono nei pressi del cosiddetto "lago piccolo". L'obiettivo di quella amministrazione era probabilmente dare una sistemata alla zona e di intervenire su un problema che riguardava quel piccolissimo bacino, infestato da una pianta acquatica denominata "Salvinia molesta". Il condizionale è d'obbligo in quanto, a quel tempo, ben poche informazioni giungevano ai soci a proposito delle attività svolte dalla Coop. Era quella la "vision" di allora: raccontare il meno possibile per tenere alla larga potenziali rompiscatole, cioè i soci.
Ad ogni modo, qualche tempo dopo l'intervento delle ruspe e lo svuotamento temporaneao del piccolo bacino, il consigliere comunale Franco Magi aveva segnalato ai soci tramite volantino, e anche alle autorità, il possibile sussistere di violazioni della normativa. Il Comune di Capoterra aveva sporto denuncia e alla Cooperativa erano state anche comminate delle sanzioni Recentemente, invece, il TAR ha dato ragione alla Cooperativa, stabilendo che per non vi era stata alcuna violazione della legge. Questi, semplificando, sono i fatti.
A Poggio la strumentalizzazione e la distorsione delle notizie è una attività molto praticata che può contare su adepti che addirittura vi si dedicano a tempo pieno. L'obiettivo è quello di disinformare il poggino trafelato, preso dalle sue attività professionali e familiari oppure l'anziano che ha poche possibilità di accedere ai mezzi di informazione telematici, nei quali, evidentemente, le notizie sono scritte nere su bianco. Il secondo obiettivo è quello di gettare discredito sull'attuale consiglio di amministrazione che, un pò come nella politica nazionale, vuole essere presentato come "uguale al precedente", in modo da rivalutare una strategia di gestione della Cooperativa che ha prodotto risultati negativi da molti punti di vista. Essendoci ben poco "storico" a cui appigliarsi, ogni pretesto è buono e ogni notiziola, anche piccola, può essere utile alla "causa". Ma torniamo alla nostra "Salvinia" e agli eventi di fine 2007.
E' vero che Franco Magi in quel periodo ha sollevato una serie di problematiche relative alla gestione della Cooperativa. In alcuni casi, come nella della vicenda del laghetto piccolo o della bitumazione della strada 7, da quelle segnalazioni sono partite azioni legali che, è bene ricordarlo, non possono essere avviate dal cittadino che effettua la segnalazione, bensì dalle auorità competenti. Se oggi chiamo il 112 e dichiaro che domani sbarcheranno gli alieni a Poggio non credo che l'esercito si schiererà sul M. Pauliara in attesa dell'evento. e se lo facesse se ne dovrebbe assumere la responsabilità.
Indubbiamente in quel periodo Franco Magi ha effettuato numerose segnalazioni che, in alcuni casi, si riferivano a presunte irregolarità di ben poco conto. Qualcuno dice che dietro questa sua azione ci fossero anche delle questioni "personali", ma qui mi fermo, perchè veramente non sono affari che possano riguardare me o i lettori di questo blog.
Ricordo perfettamente il giorno in cui ricevetti nella cassetta delle lettere il foglio in cui si denunciavano le attività nel laghetto piccolo e ricordo bene anche la mia reazione "ma chi se ne frega". Chi mi conosce sa quanto io ami la natura, pun non osando definirmi un naturalista. Non per questo mi metto però a sbraitare ogniqualvolta viene pestato un filo d'erba. Credo che a Poggio non sia necessario avere la foresta vergine che arriva sino alla propria recinzione. Ci troviamo ai margini di un'area naturalistica enorme, il c.d. Parco del Sulcis, che io conosco bene avendo percorso a piedi e in mountain bike molti dei suoi sentieri. Il verde che circonda le nostre case, quello che attraversiamo quando ci spostiamo a piedi da un posto all'altro del centro residenziale, a mio avviso non deve essere "vergine" ma deve poter essere usufruito: sentieri, alberi e cespugli potati, erbacee diradate e cosi via.. Ecco perchè in linea di massima non mi sono interessato alla segnalazione di quei lavori, pur ammettendo che, se fossero state violate delle leggi, non l'avrei approvato. Il TAR ha quindi stabilito che quei lavori erano regolari e chi ha sanzionato la Cooperativa aveva sbagliato. Per quanto mi riguarda, sono molto soddisfatto di questa sentenza perchè sancisce la regolarità di lavori che io stesso avevo ritenuto utili e perchè sancisce la non responsabilità della Cooperativa di cui faccio parte, innanzitutto come socio, prima ancora che come amministratore.
E' giusto quindi ricordare, e penso che Franco possa confermarlo, che in seguito alla sua denuncia furono ben pochi i residenti che si interessarono a questa vicenda.
Eppure molti ricordano un sollevamento popolare a Poggio alla fine del 2007, e ricordano che a capo della "sommossa" di oltre 200 soci c'era proprio lui, Franco Magi. Tutto verissimo.
Chiariamo allora che tutti quei soci, e io sono uno di loro, si svegliarono da un lungo periodo di torpore, in seguito a una questione ben diversa: la cementificazione delle pinete. Ce ne siamo dimenticati? E che dire di tutta una serie di eventi che emersero subito dopo. Una variante al PdL, la costruzione di 200 nuove abitazioni, uno stravolgimento dell'assetto urbanistico di Poggio dei Pini portata avanti senza che vi fosse una preventiva approvazione da parte dei soci ne tantomeno una adeguata informazione. Tutto quanto in sfregio allo Statuto della Cooperativa.
ci siamo dimenticati la negazione dell'accesso agli atti richiesta con lettera firmata da 130 soci per impedire di far sapere che la Cooperativa stava per spendere 150 mila euro per una sola consulenza?. Altrochè salvinia molesta. E ben pochi si sono appassionati alla questione della bitumazione della strada 7. I veri problemi erano altri. Io che di salvinia e di strada 7 me ne sono sempre fregato, rivendico con orgoglio di avere fatto qualcosa per salvare le pinete di Poggio dal cemento e di avere contribuito a disattivare il sistema gestionale che ha portato la Cooperativa a una situazione economica non florida e al depauperamento delle strutture sociali, lo sport innanzitutto.
Qualcuno tenta adesso di confondere le acque, strumentalizzando la decisione del TAR sulla salvinia per tentare di fare apparire come prive di fondamento tutte le questioni sollevate da Franco Magi, il "salvinio molesto". A quest'ultimo si può a mio avviso attribuire una certa esagerazione nell'evidenziare, oltre ad alcune gravi irregolarità, anche fatti inifluenti. Quando si esagera si rischia di ottenere risultati contrari a quelli voluti, un pò come il difensore che attua una marcatura troppo aggressiva, facendosi espellere. D'altra parte non si può negare che l'intera comunità era assopita in un sonno profondo e che l'azione di Franco ha risvegliato un pò tutti, consentendo di attivare un processo di rinnovamento e rinascita del nostro centro residenziale. Le pinete certamente sono state salvate.
Ognuno di noi potrà poi "leggere" la situazione come meglio crede. Io mi limito a esprimere il mio punto di vista e a ricordare i fatti che supportano le mie considerazioni.
Ad ogni modo, qualche tempo dopo l'intervento delle ruspe e lo svuotamento temporaneao del piccolo bacino, il consigliere comunale Franco Magi aveva segnalato ai soci tramite volantino, e anche alle autorità, il possibile sussistere di violazioni della normativa. Il Comune di Capoterra aveva sporto denuncia e alla Cooperativa erano state anche comminate delle sanzioni Recentemente, invece, il TAR ha dato ragione alla Cooperativa, stabilendo che per non vi era stata alcuna violazione della legge. Questi, semplificando, sono i fatti.
A Poggio la strumentalizzazione e la distorsione delle notizie è una attività molto praticata che può contare su adepti che addirittura vi si dedicano a tempo pieno. L'obiettivo è quello di disinformare il poggino trafelato, preso dalle sue attività professionali e familiari oppure l'anziano che ha poche possibilità di accedere ai mezzi di informazione telematici, nei quali, evidentemente, le notizie sono scritte nere su bianco. Il secondo obiettivo è quello di gettare discredito sull'attuale consiglio di amministrazione che, un pò come nella politica nazionale, vuole essere presentato come "uguale al precedente", in modo da rivalutare una strategia di gestione della Cooperativa che ha prodotto risultati negativi da molti punti di vista. Essendoci ben poco "storico" a cui appigliarsi, ogni pretesto è buono e ogni notiziola, anche piccola, può essere utile alla "causa". Ma torniamo alla nostra "Salvinia" e agli eventi di fine 2007.
E' vero che Franco Magi in quel periodo ha sollevato una serie di problematiche relative alla gestione della Cooperativa. In alcuni casi, come nella della vicenda del laghetto piccolo o della bitumazione della strada 7, da quelle segnalazioni sono partite azioni legali che, è bene ricordarlo, non possono essere avviate dal cittadino che effettua la segnalazione, bensì dalle auorità competenti. Se oggi chiamo il 112 e dichiaro che domani sbarcheranno gli alieni a Poggio non credo che l'esercito si schiererà sul M. Pauliara in attesa dell'evento. e se lo facesse se ne dovrebbe assumere la responsabilità.
Indubbiamente in quel periodo Franco Magi ha effettuato numerose segnalazioni che, in alcuni casi, si riferivano a presunte irregolarità di ben poco conto. Qualcuno dice che dietro questa sua azione ci fossero anche delle questioni "personali", ma qui mi fermo, perchè veramente non sono affari che possano riguardare me o i lettori di questo blog.
Ricordo perfettamente il giorno in cui ricevetti nella cassetta delle lettere il foglio in cui si denunciavano le attività nel laghetto piccolo e ricordo bene anche la mia reazione "ma chi se ne frega". Chi mi conosce sa quanto io ami la natura, pun non osando definirmi un naturalista. Non per questo mi metto però a sbraitare ogniqualvolta viene pestato un filo d'erba. Credo che a Poggio non sia necessario avere la foresta vergine che arriva sino alla propria recinzione. Ci troviamo ai margini di un'area naturalistica enorme, il c.d. Parco del Sulcis, che io conosco bene avendo percorso a piedi e in mountain bike molti dei suoi sentieri. Il verde che circonda le nostre case, quello che attraversiamo quando ci spostiamo a piedi da un posto all'altro del centro residenziale, a mio avviso non deve essere "vergine" ma deve poter essere usufruito: sentieri, alberi e cespugli potati, erbacee diradate e cosi via.. Ecco perchè in linea di massima non mi sono interessato alla segnalazione di quei lavori, pur ammettendo che, se fossero state violate delle leggi, non l'avrei approvato. Il TAR ha quindi stabilito che quei lavori erano regolari e chi ha sanzionato la Cooperativa aveva sbagliato. Per quanto mi riguarda, sono molto soddisfatto di questa sentenza perchè sancisce la regolarità di lavori che io stesso avevo ritenuto utili e perchè sancisce la non responsabilità della Cooperativa di cui faccio parte, innanzitutto come socio, prima ancora che come amministratore.
E' giusto quindi ricordare, e penso che Franco possa confermarlo, che in seguito alla sua denuncia furono ben pochi i residenti che si interessarono a questa vicenda.
Eppure molti ricordano un sollevamento popolare a Poggio alla fine del 2007, e ricordano che a capo della "sommossa" di oltre 200 soci c'era proprio lui, Franco Magi. Tutto verissimo.
Chiariamo allora che tutti quei soci, e io sono uno di loro, si svegliarono da un lungo periodo di torpore, in seguito a una questione ben diversa: la cementificazione delle pinete. Ce ne siamo dimenticati? E che dire di tutta una serie di eventi che emersero subito dopo. Una variante al PdL, la costruzione di 200 nuove abitazioni, uno stravolgimento dell'assetto urbanistico di Poggio dei Pini portata avanti senza che vi fosse una preventiva approvazione da parte dei soci ne tantomeno una adeguata informazione. Tutto quanto in sfregio allo Statuto della Cooperativa.
ci siamo dimenticati la negazione dell'accesso agli atti richiesta con lettera firmata da 130 soci per impedire di far sapere che la Cooperativa stava per spendere 150 mila euro per una sola consulenza?. Altrochè salvinia molesta. E ben pochi si sono appassionati alla questione della bitumazione della strada 7. I veri problemi erano altri. Io che di salvinia e di strada 7 me ne sono sempre fregato, rivendico con orgoglio di avere fatto qualcosa per salvare le pinete di Poggio dal cemento e di avere contribuito a disattivare il sistema gestionale che ha portato la Cooperativa a una situazione economica non florida e al depauperamento delle strutture sociali, lo sport innanzitutto.
Qualcuno tenta adesso di confondere le acque, strumentalizzando la decisione del TAR sulla salvinia per tentare di fare apparire come prive di fondamento tutte le questioni sollevate da Franco Magi, il "salvinio molesto". A quest'ultimo si può a mio avviso attribuire una certa esagerazione nell'evidenziare, oltre ad alcune gravi irregolarità, anche fatti inifluenti. Quando si esagera si rischia di ottenere risultati contrari a quelli voluti, un pò come il difensore che attua una marcatura troppo aggressiva, facendosi espellere. D'altra parte non si può negare che l'intera comunità era assopita in un sonno profondo e che l'azione di Franco ha risvegliato un pò tutti, consentendo di attivare un processo di rinnovamento e rinascita del nostro centro residenziale. Le pinete certamente sono state salvate.
Ognuno di noi potrà poi "leggere" la situazione come meglio crede. Io mi limito a esprimere il mio punto di vista e a ricordare i fatti che supportano le mie considerazioni.