L'assoluta mancanza, da oltre 5 mesi, di qualsiasi tipo di comunicazione ufficiale proveniente dalla Cooperativa Poggio dei Pini mi costringe a pubblicare importanti informazioni che riguardano alcuni probabili avvidendamenti che si sono verificati all'interno del Consiglio di Amministrazione riportando dei "si dice" comparsi in questo blog. Notiziari, foglietti, comunicati dei giovani-non-tanto-giovani, siti internet, forum, email, megafoni, piccioni viaggiatori. Niente. Solo e soltanto la antiquata quanto pericolosa vox populi che talvolta si trasforma in "un venticello, un'arietta assai gentile". E' cosi che si comunica a Poggio. Da sempre penso che sia ora di finirla per gli enormi danni che questo modo di agire ha provocato alla società poggina. Nel mio piccolo penso di avere non solo protestato ma anche fatto qualcosa.
E' piuttosto scandaloso ed ingiustificabile che non vi siano state comunicazioni ufficiali per un così lungo tempo. A parte il fatto che lo Statuto della Società, in varie occasioni già disatteso, prevede una cadenza "almeno bimestrale" nella pubblicazione del notiziario, c'è infatti da chiedersi quale sia il motivo di questo silenzio. Voi che ne pensate?
Ecco quindi quali sarebbero gli ultimi eventi. Mi scuso per il festival del condizionale. Chi è in grado di correggere o integrare quanto riportato lo faccia senza remore.
Luca Madeddu è stato cooptato dal CdA probabilmente per sostituire il consigliere Oggiano. Non si sa se quest'ultimo sia dimissionario o decaduto. Curioso il fatto che alla prima uscita di questa voce molti abbiano creduto si trattasse di uno scherzo (riporto il fatto senza ironia).
Alcune settimane fa si sarebbe dimesso per malattia il consigliere, nonchè membro del Comitato esecutivo, Gianpiero Atzori. Al suo posto sarebbe subentrato Emanuele Levanti che non era stato eletto nell'ultima votazione per la sostituzione di un altro consigliere decaduto (Patteri), avvenuta nel corso della assemblea-fiume del 9 maggio scorso (rinnovo Collegio Sindacale). Riepilogando negli ultimi mesi vi sarebbero stati i seguenti avvidendamenti nel CdA:
- escono : Patteri, Atzori, Oggiano
- entrano: Cabizza, Levanti, Madeddu.
Tanto per essere chiari, in relazione alle recenti discussioni che hanno riguardato il progetto di Variante al Piano di Lottizzazione, due dei nuovi Consiglieri (Cabizza e Madeddu) hanno espresso posizioni vicine a quelle del CdA, mentre Levanti si è mostrato vicino alle tesi del Comitato per lo Sviluppo Sostenibile. Essendo il CdA composto da 15 consiglieri appare chiaro che questi avvicendamenti non comporteranno alcun sensibile mutamento del quadro politico generale. La presenza di un rappresentante di quella parte di soci che da tempo chiedono maggiore trasparenza e informazione potrebbe mettere a disposizione di tutti un minimo di notizie sull'attività del CdA, che attualmente opera in un silenzio degno più di una loggia segreta che di una società impregnata sulla cooperazione.
Vedremo comunque se sarà così, perche sembrerebbe che a Poggio dei Pini sia diffuso un morbo che limita la capacità di comunicazione dei consiglieri e di altri "rappresentanti" e questo morbo colpisce non appena si viene nominati, tanto che anche chi era ciarliero in precedenza viene improvvisamente colto da un profondo mutismo. Strano perchè chi rappresenta una qualsiasi istituzione dovrebbe per prima cosa sentire la necessità di comunicare. Qui da noi la rappresentanza avviene invece in modo "silenzioso". Paese timido il nostro Poggio.
Ci sono sempre due possibili motivi per il silenzio: essere concreti e di poche parole oppure avere qualcosa da nascondere. Ognuno scelga l'opzione che ritiene più plausibile. Peccato che lo Statuto vieti il prolungato mutismo. Forse qualche anno fa, quando lo Statuto venne stravolto con quello che molti definirono un "colpo di mano", gli amanti del silenzio avrebbero dovuto abolire anche l'articolo che impone l'obbligo oggi così clamorosamente disatteso. Ricordo che il Presidente ha affermato davanti a 500 soci che la coop. Poggio dei Pini sarà liquidata se non venisse approvata la variante. Ma la variante è stata bocciata dalla Regione, quindi? Vi sembra un momento per tacere?
Le modifiche statutarie di qualche anno fa hanno consentito a una persona che non è socio di far parte del CdA. Si tratta di una modifica che ho condiviso e che ha consentito, tanto per citare l'ultimo recentissimo caso, la nomina a consigliere dell'amico Luca Madeddu. Ma tutti ricordiamo la chiassora rissa verbale che avvenne nella riunione del 1 dicembre scorso, quando alcuni scalmanati "figli di soci" cercarono, senza riuscirvi, di impedire a un "figlio di socio" di prendere la parola durante una semplice assemblea, perdipiù informativa.
Ma allora decidiamoci, i parenti dei soci o addirittura gli estranei alla cooperativa possono essere consiglieri di amministrazione ma non potrebbero proferire parola in una assemblea? Tutto ciò potrebbe apparire come una assurda incoerenza. Si tratta, purtroppo, dell'assurdità e dell'incoerenza delle battaglie politiche legate alla gestione del potere che non hanno nulla a che vedere con la soluzione dei problemi reali della nostra comunità.
E' questa innegabilmente la realta che stiamo vivendo a Poggio in questo momento.
Chiudo riportando un commento di un lettore che, oltre ad essere attinente al tema di questo post, evidenzia i dubbi e le perplessità di moltissimi soci in questo momento.
Leggo all’art. 42 dello statuto della cooperativa che “Nel caso vengano a mancare uno o più amministratori nel corso dell’esercizio sociale, si procederà a norma dell’art.2386 del codice civile”.
Leggo all’art. 2386 del codice civile che “Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'assemblea. Gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima assemblea”
Da socio gradirei apprendere da un comunicato formale della cooperativa, e non da voci di seconda o terza mano, tutto ciò che concerne eventuali avvicendamenti in seno al Cda.
In particolare mi piacerebbe avere risposta alle seguenti domande:
1) Se ci siano stati oppure no avvicendamenti in seno al Cda
2) In quali casi la sostituzione di un consigliere venga effettuata mediante nuove elezioni e in quali casi attraverso cooptazione
3) In caso di cooptazione quali siano i criteri di scelta e gli elementi di valutazione (adottati dal Cda e approvati dal collegio sindacale) del neo consigliere
Chiedo troppo ?