Ho appena letto il notiziario della Cooperativa di fine agosto. Il precedente numero era uscito se non erro ai primi di marzo, subito dopo l'assemblea in cui si sarebbe dovuto votare, stando all'ordine del giorno, per la revoca del CdA. A parte questo grave ritardo, che contravviene perdipiù lo Statuto societario (che parla di bimestre), devo dire che questo notiziario mi è piaciuto. Davvero un peccato che l'informazione a Poggio arrivi con tale ritardo. Passi per gatti e cani, ma come si fa a comunicare ai soci i nomi dei rappresentanti del Collegio Sindacale con 4 mesi di ritardo?
Nel notiziario si nota a mio avviso l'effetto positivo generato dalla pressione che viene esercitata su questo CdA da oltre un anno, prova che una "vigilanza" e una attenzione dei soci nei confronti degli amministratori favorisce la chiarezza e un generale "buongoverno".
Non mancano alcune note stonate e, ad ogni modo, sarei grato se i lettori inserissero i loro commenti. Come vedete oggi la vostra voce non cade completamente nel vuoto come sino a poco tempo fa.
Avere riportato nel notiziario alcune voci del bilancio aiuta certamente a quantificare le spese principali. Mi chiedo, però, se appare chiaro, più generalmente, "dove stiamo andando". Non mi sembra. Si dice che non ci sono più lotti, mentre nel bilancio precedente esisteva ancora quella entrata. Si dice anche che siamo "nell'attesa dell'approvazione della variante". Ma la variante è stata respinta. Appare impossibile che alla fine di una lunga trafila burocratica la variante potrà mai essere approvata in quella forma. Si dovrebbero abolire le fondamentali leggi di salvaguardia ambientale esistenti nel nostro paese, forse ampiamente ignorate dal nostro progettista. Il contabile più ottimista può augurarsi che si arrivi ad una soluzione in cui una parte della variante, o una nuova variante molto più contenuta, possa essere approvata. Di certo non potranno affluire nelle casse della Cooperativa quei 15 milioni di euro che, a detta del Presidente, erano necessari per evitare la liquidazione COATTA. Di queste cose nel notiziario non si parla ma si "spera" che la variante venga approvata. Chi vive sperando ...
Dato che nel notiziario non si fa alcun accenno alle dimissioni del consulente legale dovrei desumere che quella notizia fosse priva di fondamento. Se fosse vera avrebbe probabilmente trovato spazio in un notiziario in cui parla anche di gatti impallinati. O no?
Perchè in un notiziario che è destinato a 1000 soci che hanno estrazioni culturali e professionali molto diversificate si informa che "la posizione finanziaria netta ammonta a 440.000 euro"? Quanti conoscono il significato di questo termine tecnico? E' uno sfoggio di competenza, una voluta mancanza di chiarezza oppure un pessimo modo di informare?
Google ci aiuta a colmare la lacuna:
Posizione Finanziaria Netta: Indica la disponibilità di liquidi da parte dell'impresa. E’ la differenza tra (liquidità + crediti finanziari) e passività finanziarie. Esso si ottiene sottraendo ai Crediti liquidi e finanziari i Debiti liquidi, espressi entrambi valuta corrente. Se il saldo è positivo, vuol dire che l'impresa ha una disponibilità finanziaria pari al valore ottenuto. Se negativo, essa è soggetta a un indebitamento finanziario per l'ammontare indicato.
Una domandina: a quanto ammontava questa "posizione finanziaria netta" negli anni precedenti? Forse chiedo troppo ma mi piacerebbe potere analizzare, oltre al bilancio annuale, anche il raffronto con gli anni o i semestri precedenti. Serve proprio a capire "dove stiamo andando".
Passiamo alle strade.
Il mancato allargamento dell'ultimo tratto della strada principale che porta a Poggio dei Pini viene spiegato con dovizia di particolari. Come avevo intuito senza conoscere i fatti, la nostra Coop si è opposta perchè l'esproprio riguardava solo i suoi terreni e non quelli della proprietà che si trova dall'altra parte della strada. Li si trova un muretto a secco che renderebbe l'operazione più costosa e quindi il Comune ha pensato bene di espropriare solo nel versante della Cooperativa. In questo caso, se così stanno le cose, ha fatto bene a mio avviso ad opporsi. Manca però una alternativa, una soluzione. La strada non può restare cosi com'è. Si può cercare una qualche compensazione ottenendo terreno da qualche altra parte?
Faccio presente una contraddizione del Comitato: non si può da una parte accusare la Cooperativa di essere blanda nei confronti del Comune di Capoterra per la questione dell'elettricità e delle opere di urbanizzazione e poi attaccarla quando, seppure in una situazione molto meno importante, si oppone allo stesso Comune che a mio avviso fa "il furbetto".
Il problema della viabilità è comunale. E quindi il Comune che deve trovare una soluzione. L'opposizione della Cooperativa mi sembra giustificata. Le proteste devono essere indirizzate pertanto al Comune (come fatto da Luca Madeddu) e non alla Cooperativa che ne ha già fatta una più di Bertoldo e non è proprio il caso di attribuirle ulteriori responsabilità che non ha.
Sulla questione "strada 7" (o del Presidente), non riesco a capire cosa intenda fare la Coop e sinceramente l'esposizione dei fatti mi confonde (help!). Va bene, si riespongono le ragioni della Coop però mi sembrava di avere capito che il TAR le aveva dato comunque torto. E' cosi? Ci sono altri ricorsi in vista?
Nel notiziario, come già detto non si parla di variante. Non capisco bene la frase "vorremo dare ampie spiegazioni sui motivi che hanno portato la regione a sospendere ...". E' un refuso per "vorremmo"? Sia con una che con due emme la Coop decide di prendere tempo prima che una super-tegola caschi sulla testa di tutti noi ma soprattutto su quella degli amministratori che con questa Variante, che da subito è apparsa ai più irregolare per molte ragioni, hanno creato non solo un notevole dispendio di denaro ma anche un grave conflitto nella nostra comunità. Ammettere gli errori: MAI (come Denim).
Piscine. Si riferisce di un invito ai soci e ai figli ad assumere la gestione delle piscine in comodato gratuito. Era presente nel notiziario di marzo? A me questo invito è sfuggito. Si scarica poi il barile sul gestore delle piscine ma in realtà la responsabilità della chiusura ricade sul titolare, cioè la Cooperativa. Il risultato è che le piscine sono chiuse per la prima volta dalla loro apertura e che sarebbe stato possibile intervenire molto prima di marzo dato che l'evento calamitoso che ha provocato la recessione del contratto è avvenuto esattamente un anno fa.
L'ultima nota si riferisce alla frequente chiusura e riapertura del portale della Cooperativa che viene attribuita ai black out e ai "pirati". I secondi in realtà sono "spammers" che infestano la rete e che vengono facilmente gestiti dai sistemisti esperti che per fortuna riescono a proteggere egregiamente i sistemi informatici, inclusi i forum telematici (ve ne sono milioni che funzionano senza interruzioni). Per il black out suggerirei l'uso di gruppi di continuità che oggi costano anche poche decine di euro.
Piscine chiuse, Sport chiuso, portale pieno di spam e corrente elettrica che manda in tilt i computers ... in Cooperativa, visto che si parla difficile, perchè qualcuno non studia cos'è la Business Continuity e, soprattutto, la applica?
A voi la parola.
37 commenti:
Hai visto Giorgio? niente più fallimenti, liquidazioni coatte, commissari liquidatori ai sensi dell'articolo xxx del conosciutissimo codice civile!
Nulla.
Come se non fosse mai accdauto nulla.
A breve, sul piano di lottizzazione, fornirò io stesso ulteriori elementi di valutazione.
Franco Magi
Saltando di palo in frasca visto che di strade si é parlato domando: avete visto come ben si prestano le cunete della strada di accesso al Poggio a fungere da discarica. Prima i sacchetti di spazzatura, ogni giorno uno/due in più e mai ritirati. Poi i primi calcinacci. Oggi addirittura un cassone di camion di materiale di demolizione. Scaricato proprio in cuneta. Mi domando ancora: ma chi é responsabile dei controlli, evidentemente indispensabili, nelle strade comunali ? I vigili. Ma a Voi capita di vederne qualcuno in giro per le nostre strade, magari intervenire per impedire l'assembramento di auto al lato del bar ?
Sarà il caso di muoversi con questa Giunta ?
Saluti.
Maurizio Cadone
Franco, pensaci Tu. Dai é una sollecitazione ad un amico. Voglio dire che bisogna sporgere denuncia per quella discarica (chissà da dove arrivano le macerie) quindi sollecitare il Comune affinché provveda ad inviare un suo mezzo per ripulire. Alternativa potrebbe essere una iniziativa della Cooperativa con addebito delle spese per lo smaltimento al Comune.
Per tornare in casa nostra non ricordo il Poggio sporco come lo é in questo periodo (vedi lati strade). Evidentemente la raccolta differenziata ha bisogno di integrazioni fin quando il regime non sarà perfetto.
Franco dacci un messaggio.
Saluti.
Maurizio Cadone
Ciao Maurizio,
Ti ringrazio per il prezioso stimolo, di cui farò tesoro.
Mi attiverò in Comune affinché al più presto la ditta incaricata adempia agli obblighi previsti dal capitolato d'appalto.
All'anonimo "poggino deluso", invece, posso confermare che le sue preoccupazioni sono legittime: il Comune di Capoterra è troppo spesso inadempiente nei confronti della nostra Comunità, ed io questo lo vado dicendo (e scrivendo!) da tempo.
Ma da semplice Consigliere comunale, peraltro di opposizione, ben poco posso fare.
E tutto quello che potevo fare per la Comunità alla quale mi onoro di appartenere lo ho sempre fatto, compreso avvertire tutti i residenti delle assurde idee di sviluppo urbanistico (cementificazione delle pinete) che andavano proponendo all'insaputa di tutti gli attuali Amministratori.
Ribadisco che il Comune è troppo spesso inadmepiente, e potrei citare (ma non lo faccio per evitare ogni strumentalizzazione politica) il testo di numerose interrogazioni che ho rivolto al Sindaco ed alla Giunta proprio per richiedere la risoluzione di tali inadempienze.
Franco Magi
Dimenticavo di dire che, tra queste, c'è proprio il mancato rispetto del capitolato d'appalto da parte della ditta che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e la mancata realizzazione dell'ecocentro comunale, anch'esso previsto nel capitolato d'appalto.
Franco Magi
Questo è il testo di una interrogazione che ho depositato nel mese di settembre 2007:
TIPO ATTO: Interrogazione
DATA PRESENTAZIONE: 05-09-2007
PRESENTATORE: Franco Magi
DESTINATARI: Sindaco, Assessore Servizi Tecnologici
TESTO DELL’ATTO:
Il sottoscritto
Premesso che:
- l’allegato A1 del progetto offerta della ASPICA Srl, attuale gestore del servizio della raccolta integrata dei rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana nel Comune di Capoterra, prevedeva la realizzazione di un centro servizi, il cui layout è stato meglio rappresentato nella tavola grafica T6;
- in tale struttura doveva essere garantita all’utente la possibilità di conferire direttamente i rifiuti;
- lo stesso capitolato prevedeva accessi distinti per l’utenza e per il personale interno;
- l’apertura giornaliera veniva stabilita in 7 giorni su 7;
Considerato che
- nelle more di un esame approfondito del citato progetto offerta del 2006, posto alla base della aggiudicazione del servizio alla ASPICA Srl, si ritiene utile approfondire in principio alcuni aspetti;
- esistono fondati dubbi sull’effettivo rispetto del capitolato d’appalto da parte della ditta aggiudicataria;
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
IL SOTTOSCRITTO FRANCO MAGI, CONSIGLIERE COMUNALE
INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE
Per conoscere e sapere:
- se il centro servizi della ASPICA sia stato realizzato, se sia conforme alle dettagliate previsioni contenute nel capitolato d’appalto e se disponga di tutte le autorizzazioni di rito;
- se è stata garantita la separazione fisica delle due strutture richiesta dal capitolato;
- se le attività svolte nel centro servizi rispettano le indicazioni delle circolari Assessoriali 34207 del 29.09.2003 e 15420 del 23.05.1998;
- quali orari di apertura abbia osservato la predetta struttura nei giorni domenica 8 aprile, mercoledì 15 agosto e domenica 19 agosto dell’anno 2007.
Deluso che si sfoga,
considerato che nei tuoi commenti fai dei riferimenti personali a persone con nome e cognome, dai la possibilità a chi legge nel blog di saperne la paternità.
Firmati con nome e cognome.
Giuseppe
Ciao a Giorgio ed a tutti,
anch'io concordo sulla necessità che il DELUSO o si presenta con nome e cognome o non scriva altro. Non è decoroso nascondersi.
Sul NOTIZIARIO ultimo, ho gradito molto il "riepilogo" fatto e le domande avanzate. Ma i nostri amministratori sono occupati a fondo nel far emigrare i bambini della scuola calcio e quindi poco avranno da dire e meno ancora da rimediare. Temo che prima o poi anche il basket dovrà cessare: troppo oneroso il fitto che l'assegnatario della zona sportiva pretende. Lui può guadagnare ma a spese nostre. Per chi non sapesse avevo presentato in Consiglio una proposta da coltivare ma poichè non partiva dall'iniziativa di qualcuno che "tutto faceva, sapeva, poteva" e quindi: lettera morta. Piscine: avevo studiato a fondo il problema, preso contatti con operatori, fatto sopraluoghi, steso un programma (di massima) - tutta la documentazione è ancora in mani del sottoscritto - ma come sopra. Di una cosa però sono certo: tra non molto, proseguendo questi Signori a gestire come vediamo le cose della Cooperativa, sarà necessario vendere il patrimonio per pagare i costi con l'aggravante che circa 17/20 famiglie (gli attuali dipendenti) resteranno senza stipendio. E' già accaduto in passato (svendita dell'azienda agraria). Questo per mancanza di programmazione e di lungimiranza. Naturalmente la responsabilità del "fallimento" annunciato dal Presidente non sarà degli amministratori ma di quei Soci che hanno contrastato l'abnorme progetto di variante, tenuto occulto fino alla sollevazione popolare. Occulto è tutto ad iniziare dalla nomina e dimissioni (sarà vero?) del famoso consulente e del compenso pattuito; un Consigliere afferma che la strada 3 (nota anche come "dei genovesi") non è di competenza Comunale e dimostra l'incapacità di taluno a darsi spiegazioni facili. La strada Dei Genovesi era stata realizzata nel secolo 1800 per movimentarvi l'estratto dalla miniera di S.Leone (che è oltre Capoterra) e trasferirlo, con un piccolo trenino - a Su Loi per l'imbarco. Sulla prima Convenzione, all'articolo 8, è indicata come "strada di interesse comunale" se prima inesistente non avrebbe dovuto chiamarla "dei Genovesi" ma "nuova di lottizzazione". Ma non si può pretendere l'impossibile, da taluni.
Pulizia delle strade: il Comune ben si guarda dal fare rispettare il contratto d'appalto. Sulle ragioni potrei riferire l'esperienza trascorsa (anche di questo possiedo tutte le carte). Avete visto tutti che al Rio S.Girolamo, nella piazza antistante la Scuola Materna, è stato realizzato un bellissimo prato e che viene curato di continuo. Infatti Rio S.Gerolamo ha il suo Consigliere Comunale, e così Frutti d'Oro, Su spantu e via dicendo. Credo che siano quattro gli eletti in Consiglio che "sanno fare squadra" e quindi ottengono (recente l'intervento anche sull'impianto di illuminazione del viale Europa anch'esso rifatto dal Comune). Noi no, non dobbiamo "confonderci", non dobbiamo avere alcunchè dal Comune perchè "siamo un'altra cosa". E pertanto l'area comunale anteriore, posteriore e fronteggiante il bar Loddo continua a rimanere in uno stato pietoso. Così come lo spiazzo antistante la fermata del bus. Ecco perchè non è solo il DELUSO anche se lui stesso DELUDE oscurandosi. A Settembre riprendiamo a lavorare e ci si attende di ricevere proposte, memorie, suggerimenti e tanta ma tanta buona volontà da parte di tutti sopratutto da coloro che hanno la capacità di trasferire in atti positivi la critica che fino ad oggi abbiamo, non a torto, cavalcato. Questo per rimediare ad alcuni anni di disattenzione e inadeguatezza. Ciao a tutti e preparate proposte. Giampaolo Lai
Poggino deluso, credo proprio che la Sua sia una delusione innata, insanabile.
Su Magi, che sicuramente replicherà, Le dico la prima cosa che lo differenzia da Lei: Franco si assume la responsabilità di quello che dice e fa. Ci mette la firma e non solo, Lei no.
Quando parla di responsabilità del Gestore sportivo e della Cooperativa non La capisco.
Cosa intende ?
Comunque, anche in questo caso se Lei avrà la accortezza di presentare la Sua istanza ai succitati destinatari ritengo avrà dagli stessi una risposta diretta ed immediata.
Se viceversa allude a qualcos'altro sia più esplicito, diversamente come si può, dovendo andare per intuito, ad evitare come dice Lei "il ripetersi degli stessi errori".
Ovviamente non dimenticando di dirci come si chiama.
Il blog finora ha avuto un buon taglio lasciando fuori la politica.
Saluti.
Maurizio Cadone
Sig Deluso,
nonostante ciò che dico non trovi conferme nell'opinione di tante persone del Blog, mi sono sempre firmato con nome e cognome perchè sono convinto delle mie affermazioni.
Faccia altrettanto Lei o cortesemente eviti di scrivere in questo Blog.
Luca Madedu
si ma giuseppe chi?
ESU
e Lei??
Ciao a tutti, l'ultimo articolo contro chi gestiva il calcio mi sembra fuori luogo e dettato dalla cecità e dall'ignoranza messe insieme, fare di tutta l'erba un fascio vuol dire appunto essere un pò ottusi e non voler capire e ragionare cercando di vedere la realtà delle cose , per quanto riguarda l'essere anonimo su questo blog è ancor di più cosa sbagliata.
I problemi della zona sportiva sono unicamente da attribuire agli straschichi della più grande minchiata " storica " fatta a Poggio che è quella della Poggio sport che ha creato dei debiti che ora la Cooperativa è obbligata a pagare e che quindi sono tenuti a pagare gli appaltatori e i subappaltatori dello sport che gia questa è una cosa che fa rabbrividire il più scarso degli esperti in campo economico lasciando fuori il valore etico di questa situazione che è ancor peggio.
A onor del vero il calcio a Poggio era una delle poche cose che funzionavano benissimo, unica cosa era che non si chiamava con il nome "Poggio dei pini", ma qui sorvoleremo un attimo.
Oggi ci troviamo davanti ad una situazione che è ridicola e tragica nell'insieme, dove molti soggetti sono mischiati tra quelli che avevano voluto la Poggio sport e che negli anni hanno partecipato a gare ed hanno avuto piccoli interessi di bottega verso lo sport distruggendolo di fatto, è auspicabile che da settembre riparta una campagna di adesioni per ricomporre il Gruppo sportivo parte della storia del Poggio distrutta chissà perchè da alcuni storici del Poggio stesso.
Coloro che invece ancora non vogliono capire i propri sbagli e che ancora insistono a mordersi la coda come fa il cane, volendo tenere questa situazione esplosiva che oltre ad aver cancellato alcuni sport ed avere creato situazioni di multe e cause ancora in atto che debiliteranno ancor di più la Cooperativa ed aver di fatto distrutto la storia sportiva locale, sono pregati di levarsi dalle scatole.
Inoltre e per concludere ci sono ancora persone ( n. 2 ) nel consiglio della Coop ( escluso il Presidente )che si sono rese partecipi della distruzione del Gruppo sportivo e che si dovrebbero dimettere subito per i gravi torti fatti alla Cooperativa intesa come comunità di persone e sempre nell'ambito dello sport al Poggio.
Per quanto riguarda l'articolo a firma di Luca Madeddu non è stato fatto da lui.
Anonimo asi pigau a spallonisi
Ciao Giacomo
Caro Poggino deluso,
questo non è il forum " betola " della cooperativa,sei pregato se vuoi un contradditorio sereno e civile di firmarTi.
Giampaolo come vedi anche nel Tuo caso ( strada dei Genovesi comunale ) nonostante pubblicamente sia il Presidente che il Suo fido " seguace " Luca Madeddu abbiano detto fosse privata )la verità viene a galla e le " bugie " hanno sempre le gambe corte.
Ciao
Claudio Magi
Da Silvio Ceccarelli.
Vorrei inserire un commento sul tema originario. Il notiziario giugno agosto 2008. Si da notizia di cani randagi e non..., carabine e atti vandalici. Non si commenta il disturbo ed il pericolo che rappresentano i motociclisti che manomettono i tubi di scappamento unicamente per il piacere di disturbare notte e giorno il prossimo. Sarebbe troppo chiedere alle nostre guardie di identificare i disturbatori e il CdA o il direttore cercare delle soluzioni per riportare tranquillità e sicurezza nel centro?
Un altro argomento mancante sul notiziario. Avete notato che non si parla di bilancio preventivo ma solo di bilancio consuntivo?
Non finisco mai di meravigliarmi , che dei professionisti che si dichiarano dirigenti d'azienda, non sentano l'obbligo di redigere un bilancio preventivo, da sottoporre in assemblea per l'approvazione.
Mi meraviglio che i soci non pretendano il bilancio preventivo per l'anno successivo, e tra i soci annoveriamo molti professionisti, dirigenti d'azienda , professori, bancari e pensionati e casalinghe preoccupati.
Mi meraviglia che i Sindaci non richiedano il bilancio preventivo,approvato dall'asemblea, su cui esercitare il controllo sugli atti amministrativi.
Ora più che mai, visto che i lotti sono finiti e la possibilità di ottenere un nuovo piano e una nuova convenzione sono alquanto remoti e comunque non graditi ad una parte cospicua dei soci, sarebbe necessario che chi si picca di ben amministrare scopra le carte e dica: questo abbiamo, questo incasseremo certamente e queste sono le cose che possiamo fare con queste risorse.
Vi sembrano discorsi da marziani o da visionari o invece potrebbe e dovrebbe essere una legittima aspettativa degli abitanti di una comunità civile?
Dormite tranquilli, se i fracassoni ve lo consentono, c'è chi vegli su di voi e il vostro benessere.
Mi chiamo Giancarlo Sanna, sono amministratore della Poggio Village, affidataria degli impianti sportivi. Sono stato informato delle osservazioni presenti negli ultimi giorni nel blog e vorrei, senza alcuna volontà di polemiche né di ulteriore mio intervento futuro, dare solo qualche elemento per far conoscere l’attività che stiamo svolgendo e lo spirito che ci motiva.
Ci siamo candidati a gestire gli impianti sportivi perché dispiaciuti, da neo poggini, nel vedere una struttura di simile bellezza e valore trascurata e inutilizzata e per creare un luogo “sano” dove far crescere i bambini e far svagare gli adulti.
Da marzo del 2007 la struttura è stata aperta ai soci tutti i giorni dell’anno, con 4 giorni di chiusura nel corso dello stesso, e orario generale di apertura dalle 8 alle 22.
Il PoggioSportVillage oggi è un luogo vivo, frequentato da soci di ogni fascia d’età e apprezzato. L’associazione tennistica ha al momento più di duecento soci, oltre 40 bambini della scuola di avviamento tennis e 70 del campus estivo SummerVillage che hanno avuto modo di praticare tennis, calcio, basket, tae kwon do, tiro con l’arco, canoa, ballo, attività ricreative, hockey, e altre discipline, nonchè diverse di natura creativa o artistica.
Per quanto concerne il tennis, del quale posso riferire in maniera più appropriata, in un solo anno di attività abbiamo conseguito risultati molto incoraggianti. I nostri agonisti adulti hanno conseguito la promozione di categoria (n.3 squadre iscritte ai campionati), la nostra squadra juniores ha disputato la semifinale regionale, i più piccoli (under 9) hanno conseguito il titolo regionale assoluto sia individuale che a squadre. Numerosissimi sono stati i tornei vinti e il nome del Poggio ha presenziato con orgoglio nei tabelloni finali dei principali tornei Giovanili della Federazione Italiana Tennis.
Il circolo è sede di una tappa del principale torneo giovanile regionale Warriors TTK nel quale ha battuto ogni record di partecipazione a livello regionale rispetto a tutte le tappe sarde, ricevendo i complimenti per l’impegno e la professionalità da parte della stampa tennistica regionale; ospita un torneo di 4° categoria (anche in questo caso record di iscritti) è sede di una tappa della prestigiosa Delphina Cup (conseguendo anche in questo caso il record di iscritti!), ha creato con orgoglio il Memorial ad inviti per l’Avv. Gianni Pittaluga e organizza i consueti tornei sociali maschile (quest’anno con più di 60 iscritti e due tabelloni e buona partecipazione di pubblico), femminile, doppio e doppio misto. Presso il circolo si continua a organizzare l’atteso memorial di calcetto per Giammarco Muntoni, e inoltre si svolgono gli allenamenti e le partite di campionato della squadra della parrocchia Madonna di Lourdes “POGGIO 07”. E’ stata attivata una convenzione con il CRAL della SARAS per l’allenamento dei propri atleti.
In relazione al basket, gestito dalla asd Mistral, esso vanta oltre 90 giovani iscritti e i riscontri da parte dei bambini e dei loro genitori sono sempre estremamente positivi per la capacità, professionalità e impegno che questa associazione sta dimostrando sul campo, rispettando così appieno i propositi e gli obiettivi prefissati al momento dell’affidamento, da parte nostra, della struttura a questa associazione.
Infine, il circolo ha ospitato con piacere e in modo assolutamente gratuito ogni evento importante della Comunità, dalle numerose recenti assemblee alla raccolta fondi del GRUSAP e di altre associazioni, ha messo a disposizione assolutamente gratuita il campo di calcetto per i piccoli amici della rinunciataria associazione di calcio nonché per il Memorial di calcio giovanile dedicato al piccolo Andrea Dassori.
Molte informazioni sulle nostre attività le trovate sul sito www.poggiosportvillage.it, che vanta oltre 100 accessi giornalieri ed è aggiornato di continuo.
In relazione all’abbandono delle strutture da parte della scuola calcio preesistente posso solo esprimere il disappunto per quanto è accaduto e vorrei precisare che la asd “uscente”non è stata in nessun modo “mandata via” né incoraggiata ad andarsene, ha fatto tutto da sola, rinunciando alla prosecuzione del rapporto il 1° di luglio, dando un preavviso di pochi giorni, rischiando così di mettere realmente a rischio il regolare svolgimento della stagione calcistica 2008-2009, e tutto ciò senza che gli interessati lamentassero nei nostri confronti alcuna situazione di disagio. L’esodo dell’essenza della scuola calcio, cioè i bambini, presso altre scuole calcistiche si era purtroppo realizzato in misura cospicua già dall’anno scorso, come testimoniato dalle accese riunioni tra i precedenti gestori e i genitori che si sono tenute presso la club house.
Un gruppo di genitori appassionato, come noi, di sport e “di bambini” ha aperto con molto entusiasmo la nuova scuola calcio, operante dal prossimo 1° di settembre, alle stesse condizioni e nelle stesse strutture della preesistente rinunciataria asd., e porterà avanti il nome del Poggio.
Vorrei fare un’ultima riflessione sulla situazione delle piscine, più che coraggiosamente gestite prima dell’incendio da persona da me stimatissima: non aspettiamo di vedere un’iniziativa a servizio di tutti fallire per tesserne le lodi, per fornire il nostro incoraggiamento, anche solo verbale, per poi recriminare su ciò che non c’è più, non scateniamo l’immaginazione per ipotizzare fantasiosi facili guadagni altrui in un settore dove è molto facile prendere la penna e fare i conti o verificare che realtà sportive, anche più blasonate e partecipate da volontari vivono di cospicue sovvenzioni pubbliche, spesso da parte degli stessi comuni che affidano le strutture o altrimenti avrebbero vita breve.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti quegli amici e genitori che ci stanno dando una mano, incoraggiandoci ogni giorno, contribuendo a rendere il posto “sicuro” e protettivo per i nostri bambini e gradevole ed accogliente per noi, “zappando” con noi, condividendo i momenti di sconforto e quelli di soddisfazione nella genuina convinzione di fare, in fondo, qualcosa di bello per la comunità.
Ringrazio il blog che ha accolto queste mie righe e invito tutti a frequentare la struttura e chi avesse qualsiasi tipo di proposta o suggerimento, o anche critica circostanziata, ad avvicinarsi presso la Club House, e scambiare con me o con altri le sue idee. Tanto è stato fatto ma moltissimo resta ancora da fare.
Infine colgo l’occasione per estendere l’invito rivoltoci dalla nuova “ASD Sporting Poggio”, nuovo gestore del campo di calcio, rivolto a tutti i Poggini a partecipare presso le strutture sportive alla “Festa dello sport”, alle ore 17 del 12 settembre, col patrocinio della Parrocchia “Madonna di Lourdes”, dove i bambini del basket, tennis e calcio potranno praticare tanti giochi in allegria, con grigliata finale.
Mi scuso per la lunghezza dell’intervento ma sono convinto che questa informativa possa contribuire a fare chiarezza nei tanti interventi sugli impianti sportivi.
Giancarlo Sanna
Mi sono assentato per 3 giorni e vedo che è successo il finimondo.
Purtroppo non ho potuto eliminare subito i commenti scritti dal deludente anonimo che certamente conosce la regola del nostro blog e le ha volutamente ignorate agendo da provocatore.
Sono poi profondamente dispiaciuto per il commento razzista che è stato rivolto a quella parte della Sardegna che, da millenni, rappresenta il cuore più vero della nostra isola. Guardacaso mi trovavo proprio da quelle parti in questi giorni.
Mi spiace avere anche appreso dell'incendio, di cui non ho ancora potuto osservare le conseguenze per via dell'oscurità e spero non gravi.
Non ci libereremo mai degli idioti e della spazzature che non viene solo gettata nelle strade ma anche nel blog. Ho fatto un po di pulizia eliminando la robaccia e lasciando i molti commenti costruttivi che avete scritto.
Vorrei però sapere dagli interessati se:
- Giuseppe Esu, autore di un commento, è un residente o è un nome di fantasia;
- C'è un commento firmato da Luca Madeddu che non è opera sua?
Grazie
Ringrazio Giancarlo Sanna per le sue precisazioni anche se devo dire di non avere ben compreso il senso della sua frase
"e vorrei, senza alcuna volontà di polemiche né di ulteriore mio intervento futuro".
in particolare mi lascia perplesso l'ultima parte ....
Si il commento è mio. Giuseppe Esu residente a S.Barbara str 57 dal 1981. Colgo l'occasione per ricordare che lo stesso incendio del 28/8 fu appiccato di pomeriggio nel giugno di 26 anni
fa nello stesso canalone, molto più fitto di vegetazione che adesso (ora in parte cenere), purtroppo per me allora il vento era un maestrale tesissimo che porto in breve tempo le fiamme
in direzione della mia abitazione costringendomi ad evacuare con la famiglia ed i cani (unici residenti insieme ad un'altra famiglia in tutta S.Barbara). Per
fortuna l'elicottero ed i volontari arrivati anche dalla residenza (allora si era tutti per uno uno per tutti) riuscirono a spegnere le fiamme a 10 metri dalla casa, ancora li
ringrazio. Il giorno 28/8 (ero sul posto) ho rivissuto le stesse ansie e paure di 26 anni fa ed il mio pensiero andava alle famiglie della strada 58 lambite dalle
fiamme sperando che non succedesse nulla di grave, cosi è stato e ne sono estremamente felice, bisogna esserci per sapere ciò che si prova in quei momenti, non lo auguro a nessuno.
Purtroppo la cattiveria e la stupidità umana non hanno limiti. Spero che il levante o lo scirocco mi sia ancora amico perché purtroppo non sarà l'ultima volta.
Giuseppe Esu
Blog tam-tam pare abbia funzionato. In pochi giorni la discarica di materiali sulla strada di collegamento al Poggio é stata interamente rimossa. Grazie alle persone che si sono interessate.
Rimangono ancora i sacchetti. Chissà se quelli della raccolta differenziata, o ancora il Comune, potranno fare qualcosa.
Saluti.
Maurizio Cadone
Quando sono seri i blog funzionano sempre...
Franco Magi
Maurizio, forse ci siamo sbagliati,
con gli inerti è stata realizzata una piazzola, probabilmente molto utile ai proprietari della vigna e non solo.
Saluti
Giuseppe Esu
Ciao Giorgio,
allego il testo della normativa di riferimento sugli incendi boschivi, precisandoTi però che fortunatamente il vincolo - secondo una giurisprudenza ormai pietrificata - esiste indipendentemente dall'effettivo censimento delle aree percorse dal fuoco: è sufficiente che siano state percorse dal fuoco stesso.
E' comunque meglio che tutto ciò sia codificato in un catasto incendi, e pertanto farò tutto quanto nelle mie possibilità affinché il Comune - in uno con la Forestale - rediga al più presto tale importantissimo documento.
Franco Magi
Il riferimento normativo in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi è la Legge quadro 353/2000. In essa si prevede la formulazione, da parte delle Regioni, del “Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”. Nel 2001 la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile, ha emanato le “Linee guida per i piani regionali in materia di incendi boschivi”, così come previsti dall’articolo 3 della legge quadro 353/2000 sugli incendi boschivi.
Il piano deve individuare, tra le altre cose:
le aree percorse dal fuoco l’anno precedente, rappresentate con apposita cartografia;
le aree a rischio rappresentate con apposita cartografia tematica aggiornata, con l’indicazione dei gradi di rischio e delle tipologie di vegetazione prevalenti;
i periodi a rischio, con l’indicazione dei dati anemologici e dell’esposizione ai venti ed i periodi di allerta; gli indici di pericolosità;
le azioni determinanti, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendio nelle aree e nei periodi a rischio;
la consistenza e la localizzazione, rappresentata con apposita cartografia, delle infrastrutture viarie e delle altre vie di accesso, dei tracciati spartifuoco e delle potenziali fonti di approvvigionamento idrico.
Le cartografie devono essere aggiornate, in sede di revisione del piano, anche sulla base delle planimetrie trasmesse dai comuni o dalle comunità montane. Il piano deve avere validità triennale ed essere sottoposto annualmente ad eventuale revisione.
In termini di divieti, prescrizioni e sanzioni, alle aree boscate ed ai pascoli percorsi dal fuoco si applica quanto previsto dall’articolo 10 della legge 353/2000. Si prevede che le zone boscate ed i pascoli che siano stati percorsi dal fuoco non possano avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente.
In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati in queste zone, stipulati entro quindici anni dagli incendi, deve essere poi espressamente richiamato il vincolo, pena la nullità dell’atto. È inoltre vietata per dieci anni, sui questi terreni, la realizzazione di edifici e di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per la realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione.
Sono vietate per cinque anni, sulle aree percorse dal fuoco, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.
Ai fini dell’individuazione delle aree boscate e dei pascoli percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, i comuni, singoli o associati, sono chiamati - entro novanta giorni dalla data di adozione del piano - a costituire il catasto degli incendi boschivi. Per i rilievi, il censimento e le cartografie delle aree boscate e dei pascoli percorsi dal fuoco, i comuni possono avvalersi della collaborazione del corpo forestale dello Stato.
Il catasto è aggiornato con cadenza annuale ed entro il 30 dicembre di ogni anno i comuni inviano il relativo aggiornamento alla Regione. Entro sessanta giorni dalla costituzione del catasto, i comuni, singoli o associati, inviano alla Regione la cartografia definitiva delle aree percorse dal fuoco. Decorso il termine, qualora il catasto non sia stato realizzato, si provvede in via sostitutiva ai sensi della normativa vigente in materia di controllo sugli enti locali.
Giuseppe, Amico mio, anche avendone necessità assoluta non posso, senza autorizzazione, costruirmi una piazzola lato strada comunale, su una arteria quale é quella di collegamento al Poggio ad intenso traffico (anche pesante). Non solo ma gli inerti, se utilizzati, vanno ingabbiati sotto il cemento o l'asfalto in modo da non riaffiorare e costituire col tempo motivi di rischio.
Andrò a vedere; propendo per escludere la Tua ipotesi. Ci avrebbero pensato durante i lavori di messa in sicurezza. Se dovessi sbagliarmi andro in Comune per verificare tutte le autorizzazioni.
Ciao.
Maurizio Cadone
Giuseppe, hai ragione Tu. Ho fatto un sopralluogo con Franco. Gli inerti sono stati solo "nascosti" e neanche troppo bene. Un mezzo (tipo ruspa) c'é passato sopra riportando un pò di terra. C'é di tutto. Plastica, corrugati piccoli e grandi, scarichi fognari. Lunedì le foto saranno portate in Comune e vediamo un pò.
Saluti.
Maurizio Cadone
Allora è qualcuno che ha lavori di ristrutturazione in casa qui a Poggio o dintorni e che forse legge il blog.
Riguardo a "SPORT VILLAGE"
Sono veramente soddisfatto dell'esaustiva risposta fornita dall'Ing. Sanna relativamente alla situazione dell'area sport. Anzi desidero complimentarmi con chi tenta di dare nuova vita a quello spazio.
Le notizie che possedevo erano quelle da me indicate e riportate dal giornale Capoterra 2000 secondo cui la Scuola Calcio aveva dovuto spostarsi a Frutti d'Oro per contrasti sulle richieste economiche avanzate, evidentemente, dall'attuale affidatario di quelle strutture (o dalla Cooperativa ?) Quindi la notizia giornalistica parrebbe errata. Si può pretendere una smentita (sullo stesso foglio e con lo stesso risalto) ?
Tuttavia so per certo che anche il basket, l'anno passato, ha tentennato se proseguire o meno l'attività e per ragioni economiche. Dunque il dilemma è questo: chi fissa le regole: la Società che gestisce la struttura sportiva o la Cooperativa ? Se a quest'ultima fanno carico i più significativi costi ed al gestore invece affluiscono i (magri) introiti, ci troviamo in presenza di un'attività in perdita, come l'esempio nazionale Alitalia.
Quale soluzione ? Conosco una realtà simile del capoluogo Cagliari in cui un'attività che si trovava in condizioni di passività, con la tenacia di un "professionista", ormai da diversi anni produce utili. L'immagine poi è cresciuta enormemente: vi si organizza un torneo tennistico internazionale (posso certificarlo con le broschure) ma ciò che conta maggiormente è che quella struttura ha generato circa 25 occasioni di lavoro per operatori sportivi (oltre agli impiegati). Ebbene, quella professionalità aveva "pesato" il nostro potenziale avedolo ritenuto un buon affare (per lui e per la nostra Società) e attendeva l'apertura di un dialogo (come avevo esaustivamente riferito in Consiglio). Cosa si è fatto ? Anziché pubblicizzare l'intenzione di affidare gli impianti si contattano direttamente dei volenterosi e questi ricevono l'incarico di operare la gestione di strutture Sociali e per fortuna sono state coinvolte persone di tutto rispetto. Ciò che osservo è che la nostra struttura sportiva non può reggersi su numeri esigui, occorre ampliarsi sul territorio circostante e conquistare nuove frequentazioni con cui far cassa. L'attrazione di questi clienti è la chiave di volta. Per questo penso che il professionista di cui ho detto, presentava quelle credenziali a noi necessarie. Certo occorre procedere ad una importante opera e cioè alla realizzazione di una piscina coperta e riscaldata da ubicare nello stesso luogo in cui insistono le altre opere sportive. Questa ipotesi era stata ritenuta la chiave di volta anche da uno storico Amministratore di Poggio che all'epoca svolgeva i compiti di Sindaco. Quindi non sbagliavo.
All'Ing. Sanna rivolgo però l'invito a non considerare queste mie righe come una critica al suo operare, che invece apprezzo, ma, come lui stesso ha sollecitato, quale un contributo fattivo.
Ora leggo sull'Unione che il Comune di Capoterra investirà 440.000 € a S.Girolamo (1 km circa da noi) per farvi sorgere una CITTADELLA SPORTIVA. Occorre quindi attivarsi con urgenza con i nostri programmi in modo da fronteggiare la futura concorrenza.
Nello stesso articolo dell'Unione leggo le seguenti parole "la zona individuata è quella compresa fra Viale Europa e la STORICA VIA DEI GENOVESI QUELLA DOVE UN TEMPO PASSAVANO LE LOCOMOTIVE CHE DA SU LOI RAGGIUNGEVANO LE MINIERE".
Allora non sbagliavo quando affermato che la Via dei Genovesi NON è strada privata della Cooperativa ! Ne prenda atto anche qualche nostro Consigliere, magari estendendo le sue letture alla convenzione del 1970.
Salute a tutti
Giampaolo Lai
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