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giovedì 26 ottobre 2017

Viadotto di merda

Vittorio Sgarbi è stato senza dubbio il mattatore della settimana politica capoterrese. Non so se sia stato "ricompensato" per il suo intervento in favore della nostra causa contro il viadotto e sinceramente mi interessa poco dato che, in qualità di contribuente, ho pagato, pur senza volerlo, anche il fantastico progetto del viadotto, gli stipendi, lautissimi, degli assessori e dei funzionari regionali che hanno approvato e finanche lodato quello che Sgarbi. senza eufemismi e mezzi termini,  ha definito un "viadotto di merda".

I contenuti li conosciamo e li condividiamo. Vorrei effettuare una piccola chiosa su questo personaggio e sul suo, ormai caratteristico, stile oratorio. 
Siamo onesti: "Viadotto di merda" e "Capoterra contro teste di cazzo" sono due frasi tanto brevi quanto esplicative della situazione in essere. Si potrebbero anche scrivere interi tomi di decine di pagine con una valutazione di impatto ambientale, ma poi la sintetica valutazione di Sgarbi, magari espressa con altre parole, sarebbe condivisa da chiunque non fosse pagato per dire il contrario. 

La medesima considerazione si può fare se si cercasse di individuare i motivi che ci hanno portato a questo punto dai vari attori. "Capoterra contro teste di cazzo" dice tutto molto chiaramente. Non si dicono le parolacce. Vero, ma qualche volta regalano chiarezza.  

Vittorio Sgarbi è un personaggio certamente discutibile, soprattutto quando si è mosso goffamente nel teatrino televisivo della politica nazionale, sostenendo faziosamente una ben precisa parte politica che, peraltro, controllava le televisioni che lo hanno reso celebre. 
Non si può negare, però, che abbia una preparazione molto profonda nel suo campo professionale, quello della storia del'arte e, di conseguenza, una allenata sensibilità nei confronti di ciò che bello e armonioso. E' interenuto in molte occasioni, sempre col suo linguaggio colorito, per censurare realizzazioni orripilanti in quel paese che oggi è ben lontano dai fasti degli artisti di un tempo.
Il Viadotto di Poggio dei Pini sarebbe l'ennesimo schiaffo alla bellezza, l'ennesimo monumento alla stupiidità umana.  

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