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mercoledì 8 maggio 2019

Il coraggio di essere "divisivi".

Ci sono termini "di moda" che escono improvvisamente dall'obsolescenza (o, in qualche caso, vengono appositamente coniati) e in men che non si dica finiscono sulla bocca di tutti e sui titoli dei giornali. Ultimamente si fa un grande utilizzo del termine "divisivo".  E' passato da poco il 25 aprile, giorno topico per i fautori del "divisivismo". E' divisivo festeggiare la liberazione dal fascismo, con annessa riconquista della libertà (scusate se è poco) e fine della guerra? Per qualcuno si.  Di conseguenza è "divisivo" anche affermare che c'è una grande differenza tra chi, in quei tragici anni, è morto per la libertà del nostro paese e chi, invece, ha difeso un regime dittatoriale che si è macchiato di crimini atroci. Sono passati tanti anni, facciamo 1-1 e palla al centro.


L'utilizzo del termine si è esteso anche aldilà dei temi legati alla Resistenza e al Fascismo. 
Il politologo tedesco Claus Offe afferma che la nostra moneta, l'euro, sarebbe divisiva perchè favorirebbe alcuni paesi a danno di altri. Come dargli torto. 
A ben vedere, googlando un pò, si trovano molte situazioni accusate di "divisivismo":  Il Gay Pride è divisivo, il crocifisso nelle scuole è divisivo, la leadership di Matteo Renzi, un corteo contro la Lega, Papa Francesco, La TAV, il White Album dei Beatles, lo Ius Soli, la piazza per Almirante,  il voto sulla Diciotti .. tutti "divisivi". E mi fermo qui.
Ma chi ha ragione? Hanno ragione i "divisivisti" a volere abbattere paletti e staccionate che vedono contrapposti gruppi di persone su specifici temi, oppure è giusto che alcuni steccati restino in piedi a "dividere" ciò che giusto da ciò che è sbagliato?
Mantenere in piedi gli steccati della divisione alimenta i contrasti, le lotte le guerre?
Chi vuole abbattere le divisioni è un pacifista gandhiano, oppure un furbo cerchiobottista che vuole comodamente tenere i piedi in più staffe per ampliare il proprio consenso? 

La mia opinione è che la presenza di uno steccato "divisivo" debba essere giustificato in modo chiaro e debba proteggere quei valori che sono alla base della nostra società.. quella sana ovviamente. 
Una parola chiave è: tolleranza. Bisogna essere tolleranti rispetto a diversi stili di vita, obiettivi, inclinazioni. Piccole collisioni tra ciò che vorrei io e ciò che vorresti tu devono essere affrontate con il dialogo ed il confronto. E' ragionevole pensare che ci si possa adattare a vicenda, magari rinunciando ognuno a qualche cosa.
Talvolta, però, non è possibile trovare un compromesso. Potrebbe essere scarsa capacità di adattamento, scarsa tolleranza, maleducazione, prevaricazione. Oppure, ed è li che voglio arrivare, ci sono dei paletti che non possono essere superati. Il paletto che separa il fascismo dall'antifascismo è tanto chiaro e netto da essere scritto nella legge più importante del nostro ordinamento: la Costituzione. Trovo veramente inconcepibile che alcuni politici come Salvini e la Meloni si schierino apertamente contro la Costituzione. 
I muri di divisione tra noi e il fascismo, la dittatura, la pedofilia, la mafia, il terrorismo, la violenza sulle donne, il bullismo e così via devono non solo restare in piedi, ma essere difesi anche dalle generazioni future, che usufruiscono dei benefici di quelle battaglie che hanno affermato valori che vogliamo proteggere. 
Siamo quindi innazitutto tolleranti, ma anche divisivi quando vengono attaccati i principi fondamentali della società.  

A forza di sentir parlare di "divisivo" mi è venuto da pensare a quanto accaduto a Poggio dei Pini intorno al 2007
Anche allora, nel nostro piccolo e periferico paese, qualcuno ritenne che intervenire nei confronti degli amministratori della Cooperativa dell'epoca fosse "divisivo".  
E' evidente che a Poggio siamo tutti "vicini di casa" e che può essere fastidioso trovarsi in una posizione di contrasto con chi ti vive accanto. Ma la Cooperativa non è una bocciofila (con tutto il rispetto per le bocciofile). Gli amministratori gestiscono un bilancio considerevole, frutto dei versamenti di ben 850 soci. In quegli anni, poi, la Cooperativa incassava alcuni miliardi di lire ogni anno dalla vendita dei lotti. Soldi che, in parte, si sono volatilizzati senza trasformarsi in servizi. 
Faccio solo un esempio (ma potrebbero essere molti). Più passa il tempo e più stride il modo con cui utilizziamo e paghiamo l'acqua a Poggio dei Pini. Ogni famiglia versa migliaia di euro ogni anno per "gettare" nel giardino il 95% di acqua depurata, potabilizzata e analizzata che utilizza. Negli anni 90 abbiamo avuto le risorse per realizzare un doppio sistema idrico, ma non l'abbiamo fatto. E' divisivo evidenziarlo?  
E' divisivo considerare scandaloso il fatto che per una causa legale vittoriosa la Cooperativa abbia speso 13 mila euro di avvocato per incassarne 9 mila dalla parte resistente? Purtroppo di situazioni di questo tipo se ne sono verificate molte e, alla fine, molti sonnacchiosi e tolleranti poggini si sono rivoltati.
Facinorosi, rompiscatole e divisivi oppure persone che hanno avuto il coraggio di esporsi anche a pesanti calunnie e ritorsioni per ottenere un miglioramento della qualità della vita per tutti, silenti compresi? 
Lungi da me paragonare i "moti di Poggio" a quelli che celebriamo il 25 aprile, ma il concetto di base è lo stesso. Non possiamo sempre far finta di niente e girarci dall'altra parte,  come i cittadini di Manduria. Utilizziamo il confronto, meglio se di persona che su Internet,  ma abbiamo anche il coraggio di dire "no" senza lasciare che siano sempre "gli altri" a farlo. 

4 commenti:

Giacomo ha detto...

Ciao,

potresti dire cosa e quanto si è volatilizzato? Io ho visto realizzare le strade, il centro commerciale, l'illuminazione, le opere relative alla convenzione col comune, la biblioteca etc etc. e ho visto utilizzare operai della Coop per eseguire diverse opere e non usare imprese non locali per appalti strani e ultra costosi. Ho visto invece persone stipendiarsi per gestioni , parlo di gestioni diverse dalla ordinaria amministrazione, parlo di Soci. Ho visto moltissimi lavorare gratis e fare cose utili, questo si.

In questi anni invece ho visto soldi , moltissimi, spesi per cose non prioritarie e o lavori inutili e fatti male. Giorgio!! di cosa parli? Entra nei dettagli perchè citi sempre queste cose ma senza specificare.

Oggi sento dire che c'è un buco di 270.000 mila euro e che potrebbe essere ben più grande perchè ci sono state compensazioni contabili poco raccomandabili , e non dire che è colpa di Garibaldi o Napoleone per favore, parliamo delle ultimissime gestioni.

Quanto alla rete duale, unu scimproriu non degno dei professionisti che hanno governato tanti anni fa, spero proprio che non si faccia mai.

In questa situazione, se fosse vera, è giusto spendere 200.000 euro per il comitato esecutivo in 5 anni?

Giorgio, le strade sono distrutte perchè nn ci sono state le manutenzioni, quelle piccole e continue, anche per via della testardaggine di chi ha perso la causa contro il comune traghettando il Poggio in un periodo di gravissime e potenziali dinamiche . Non prendertela con chi le ha fatte ma con chi non le ha gestite, si consumano!! Non prendertela con chi ha fatto l'acquedotto e le successive opere relative ad esso , ho fotografie e documenti che dimostrano quello che dico ( acquedotto, strade, centro commerciale etc etc. ) , i passi progressivi sono fermi da 25 anni almeno, diciamo dal dopo Pibiri con eslcusione di qualcosa che si è fatto con E. Sanna. parlo di acquedotto.

Poi ci sono anche quelli che si intestano cose fatte da altri, anche per giustificare le spese abnormi degli ultimi tempi.



Grazie.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo come al solito sollevi molti argomenti diversi. Alcuni fuori dal tema di questo post.
Nel ribadire che il termine "volatilizzati", in italiano, non significa che qualcuno si è messo in tasca qualcosa, rispondero' subito alla tua domanda "potresti dire quanto si è volatitilizzato, ma ho bisogno di portare avanti un ragionamento. Nel corso della mia unica esperienza nel CdA ho potuto constatare una cosa che è facilmente estrapolabile anche dai bilanci. Se il CdA si limita a gestire in modo oculato la Cooperativa, senza pero' fare alcun investimento, riesce ad ottenere il c.d. "pareggio di bilancio" cioe', in pratica, utilizza tutte le entrate ordinarie (quote sociali, affitti) per pagare gli stipendi dei dipendenti e fare le attività indispensabili. Se la Coop vuole effettuare investimenti straordinari deve recuperare fondi aggiuntivi. Negli ultimi 9 anni credo che il CdA (non volendosi limitare ad una perenne gestione "al lumicino" abbia cercato di reperire fondi supplementari (vendite aree verdi etc.) per effettuare alcuni investimenti straordinari. Si puo' discutere sulla opportunità di fare questa o quell'altra cosa, ma non è questo il tema.
Negli anni 90-2000, cioe' quelli a cui mi riferivo io nel mio articolo, c'era una importante specificità. La vendita dei lotti. Questi soldi, e poi ti dico quanti sono, avrebbero dovuto essere utilizzati per effettuare investimenti, aggiuntivi rispetto alla gestione ordinaria che, come detto, doveva essere coperta dalle entrate ordinarie.
Orbene sai quanti soldi ha incassato la Cooperativa dalla vendita dei lotti tra il 1990 e il 2008? Te lo dico io: 8.517.730.135 LIRE. Dicasi 8 miliardi e mezzo. Stiamo parlando di soldi degli anni 90.
Come ricorderai, l'ultimo grande investimento, la bitumazione delle strade, si è conclusa proprio nel 1991. da allora l'unico intervento straordinario di rilievo che è stato effettuato è la deliziosa piazzetta del centro commerciale. Considera pure che un po' di quei soldi sono serviti per le opere di urbanizzazione di una zona, il Centro Commerciale, che non presenta particolari difficoltà orografiche e ha lotti piccoli.
In quegli anni non sono state fatte alcune manutenzioni importanti su beni della Cooperativa costruiti nei primi decenni della sua vita. La Palestra è diventata inagibile per mancanza delle uscite di sicurezza, il tetto degli stabili del potabilizzatore sul m. Pauliara stava crollando e disastrose erano le condizioni degli stabili dell'azienda Saggiante compresi quelli dati in locazione.
La mia conclusione, che spero di avere sufficientemente documentato è che molti miliardi di lire sono stati sprecati e con quei soldi avremmo potuto realizzare molte cose.
Il fatto che tutti gli amministratori non prendessero rimborsi è una favola.
Ci sono stati, sia prima che dopo, tantissimi amministratori che non hanno preso un euro (io sono uno di quelli) ma non stanno li a sbandierarlo ai 4 venti.

Giacomo ha detto...

Ciao Giorgio,

sai quanto costano i dipendenti in 15 anni? fatti i conticini e così arrivi molto vicino alla cifra da te scritta, i dipendenti erogano servizi chiaramente. Più aggiungici appunto le varie cose come le strade, centro commerciale e altro, tanto altro. Altrimenti devi dire come sono stati spesi male i soldi, devi citare caso per caso.

Gli investimenti li fai quando puoi e quelli fatti non sono investimenti giusti ma sono spreco totale di soldi. Tu ti compri una ferrari con 2000 euro mese? Si se sei un matto No se sei un pochino saggio. Intanto ti confermo che la spesa è stata giudicata da moltissimi enorme, parlo della palestra e inoltre , così c'era scritto, si sarebbe dovuta ripagare con 2300 euro mese di un affitto andato a male, il tutto sulla scia del fallimento della Poggio Sport e sulle rovine del Gruppo Sportivo, modo di operare nello sport fallimentare, ripeto, fallimentare Giorgio, dati reali e non cose inventate e infatti le cose sono andate come dico io e non come dici tu. Vogliamo parlare del Ex ov ? Non era una priorità e si dice, lo sanno tutti, che l'impresa era amica di un amministratore.

L'unica cosa che ha sempre funzionato in questo periodo è il calcio, maggior numero di atleti e gestito con metodi da vecchio gruppo sportivo.


Aree verdi dici? Intanto è stato un disastro dal punto di vista paesaggistico, un furto vero e proprio nei confronti dei soci, una cosa che non si sarebbe potuta fare, quanto hanno fruttato? 0,000 e qualcuno vuole fare causa e vedrai che vincerà . Purtroppo quello di comprarsi le aree verdi è stato un grave gesto totalmente in contrasto con la mentalità dei soci fondatori e degno del degrado culturale progressivo, inoltre non ci sono state le alternative e non è che non esistano. Voglio salvare qualcuno che non sapeva ma la maggior parte sono stati semplicemente degli avidi che non conoscono minimamente la vita in comunità cooperativistica, sono incivili diciamo, non hanno ne stile ne senso comune e vivono nel loro mondicino fatto di cose materiali. Su questo punto si evidenzia la vera differenza del Poggio dei primi 30 anni e del dopo Pibiri. prima c'erano quelli che davano e adesso quelli che prendono, i pozzi comuni, si lavorava tutti assieme, si andava in piscina, le feste, la politica era lontana, c'era la spensieratezza, si viveva in un luogo bello per questi comportamenti, erano le fondamenta della civiltà moderna . Da sempre queste cose davano fastidio a quei furbastri perversi che cercavano in ogni modo di distruggere il vivere sociale, più qualche politicante ebete che veniva usato per fare il presidente di turno, sai come facevano? pagavano con dei lavori i cortigiani lecca culo e continuavano a farsi i cavoli loro. Prima erano contrastati e vinti oggi non più, scommetto che non le riesci a vedere queste cose .



La piazzetta del centro commerciale dici?, ti sbagli di grosso, il centro commerciale era a metà e quindi è stato finito e successivamente è stata fatta la piazzetta,le strade per la in quegli anni è stato fatta la seconda parte di Poggio, forse il periodo più fertile insieme agli inizi .

Infine , Tu hai sempre citato che i soldi sono spariti, mal spesi e di tutto e di più, tutte cose che hai scritto e che scrivono certi. Io non dico che non c'è stata gente che ha mangiato a sbafo, anzi ti dico che ci sono state una serie di persone che hanno mangiato e mangiucchiato però come in questi tempi che sono esattamente gli stessi ma peggiori per via delle falsità , di certe stranezze alla luce del sole e delle spese enormi senza appunto i soldi che però prima c'erano e si spendevano per questioni prioritarie e senza errori grossolani come quelli che si vedono ora.

Tu confondi le persone .In ogni caso restano i - 270.000 euro e il futuro è molto nero, anzi rosso e le responsabilità sono chiarissime.

P.s. La palestra non era inagibile, lo erano le tribune che non erano state messe a posto con i 600 milioni della Poggio sport fallita col buco.


Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo stai mischiando la gestione ordinaria con quella straordinaria. Il costo del personale ovviamente afferisce alla gestione ordinaria nella colonna delle uscite, cosi' come in quella delle entrate troviamo le quote annuali dei soci che ammontano a circa 600 mila euro annui oggi.
Le entrate straordinarie sono invece quelle derivanti dalla vendita dei lotti o da contributi provenienti dall'esterno (come nel caso delle alluvioni). Le spese ordinarie, oltre a quelle del personale, sono quelle che servono a mantenere in efficienza le strutture e i servizi. Realizzare invece un nuovo servizio o una nuova struttura rappresenta un impegno non ordinario. Una buona strategia di gestione vorrebbe che le entrate ordinarie coprano le spese ordinarie mentre per i nuovi investimenti di debbano reperire entrate straordinarie. Il fatto che spese ordinarie possano essere coperte dalle entrate ordinarie è dimostrato da quegli anni (dopo il 2008) in cui la Cooperativa ha raggiunto il pareggio di bilancio.
Questo articolo non era dedicato all'analisi economica della gestione della Cooperativa e ho riportato solo alcuni esempi di "spreco", ma potrei farne molti altri. Serve a poco percè i numeri generali parlano chiaro. Quegli 8 miliardi di lire non si sono trasformati in nuovi servizi o in nuovi investimenti e non sono neanche stati utilizzati per sistemare infrastrutture che in quagli anni presentavano forti segni di decadimento. Negli ultimi anni ho avuto meno possibilità di seguire la Cooperativa, non faccio parte del CdA, ma ricevo comunque molte più informazioni di quelle che ricevevo negli anni 90. Ad ogni modo se tu, o chiunque altro, avesse informazioni relative a sprechi o scelte sbagliate effettuate recentemente che le pubblichi. Le leggero' volentieri. Oggi veramente chiunque è un editore. Si è realizzata quella diffusione capillare della telematica che avevo auspicato nel 1996, quando feci il primo seminario su questo tema presso la nostra Biblioteca.

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