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venerdì 10 novembre 2023

11 novembre 2007 - sedici anni fa, la rivoluzione di Poggio

Con tutte le cose brutte che dobbiamo leggere tutti i giorni, oggi voglio ricordavi un anniversario. Di quelli belli però. 
Esattamente 16 anni fa, nel nostro piccolo borgo, si è svolta una rivoluzione che ha portato ad almeno due grandi risultati. Il più importante, direi eclatante, è che un maldestro tentativo di radere al suolo le pinete di Poggio dei Pini venne bloccato grazie al veemente intervento di centinaia di residenti. Spesso queste proteste contro il cemento finiscono con la vittoria del cemento (e dei soldi che ci sono dietro le speculazioni), ma quella volta andò diversamente. 
Lo dico soprattutto per quei ragazzi che oggi hanno meno di 25 anni e non possono avere vissuto quegli eventi. Vi rendete conto una Poggio dei Pini senza pinete? Ebbene, questo incubo si stava per avverare esattamente 16 anni fa. 

Non starò qui a ricordare tutti gli eventi di quel periodo, ma vorrei testimoniare, per chi non lo ha vissuto, questo episodio importante non solo per il nostro territorio,  ma come esempio di risultato positivo di una mobilitazione popolare.
Utilizzo la data del 11 novembre 2007, come momento emblematico, perchè in questa data fu scritto il primo articolo di questo blog che ha avuto un ruolo importante in quelle vicende.
Nonostante la rete Internet fosse già molto utilizzata, non era ancora uno strumento alla portata di tutti e le informazioni spesso circolavano ancora su fogli cartacei con tutti i limiti che questo comportava. Un piccolo blog di paese, invece, ha dato la possibilità a tutti di sapere, condividere e, soprattutto, partecipare.

Come in ogni rivoluzione, non fu certo una passeggiata e non ci furono solo rose e fiori.  Chi aveva avuto la bella idea di radere al suolo le pinete (per costruirci delle case ovviamente) non mollò la presa molto facilmente, provocando un conflitto sociale costringendo i "difensori"  "combattimento" ovviamente verbale, ma comunque spiacevole come tutti i conflitti, tantopiù quando si svolgono in un piccolo paese dove ci si conosce tutti.

Ad ogni modo, il risultato fu raggiunto. La "variante" al piano di lottizzazione che prevedeva la cancellazione quasi completa delle pinete di Poggio fu bloccata non solo dai soci. Intervennero anche il  WWF e altre associazioni ambientaliste, fino alla bocciatura definitiva della Regione Sardegna.

Oltre ad avere "salvato" le pinete (scusate se è poco), un risultato secondario di quella "rivoluzione" fu il ricambio nella gestione della Cooperativa. Il gruppo dirigente che aveva "messo radici" da decenni nella gestione della Cooperativa e che si accingeva a cementificare le pinete, fu allontanato dai soci. Il bilancio della Società, ormai privata di lotti da vendere, faceva registrare una perdita annuale di circa 500 mila euro. Per ripianare questa perdita, nel passato erano sempre stati sacrificati i famosi "lotti", ma la malagestione era proseguita anche dopo il loro esaurimento. 
Oggi, come sappiamo, il risultato economico della Cooperativa viaggia su un sostanziale pareggio e se ciò avviene lo dobbiamo proprio a quell'azione che ha portato ad un ricambio generazionale. 
 
La rivoluzione del 2007 la ricordano bene le centinaia di protagonisti, ma viene generalmente tenuta nascosta per motivi inconfessabili. 

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