Parliamo di viabilità, nonostante il titolo da Casinò. Al limite è un problema di accenti.Ok c'è stata l'alluvione che ha fatto un bel disastro. Piano piano il Comune di Capoterra sta sistemando le strade dissestate. Seguendo un criterio che appare illogico solo a chi non conosca l'ormai storico atteggiamento delle amministrazioni capoterresi nei confronti dei cittadini delle lottizzazioni periferiche, i lavori non sono cominciati dalle zone maggiormente colpite e dissestate. Al contrario abbiamo assistito al ripristino delle varie strade che circondano il nucleo storico di Capoterra, mentre a Poggio dei Pini è rimasto intatto lo scenario da "The day after".
Forse si vogliono lasciare intatti i luoghi per qualche set cinematografico?Appare evidente che i lavori di Abbanoa, fortunatamente, sono finiti da un pezzo. Cosa si aspetta a sistemare la strada intorno al lago?
Lo stradello che collega la devastata zona sportiva alla rotonda di Tanca Irde non è stato ancora sistemato. Il Genio Civile ha realizzato un guado di fortuna, utile durante le piene del Rio S. Girolamo che tornerà a ingrossarsi dal prossimo autunno. A cosa serve quel guado se il tratturo è percorrbile solo con un fuoristrada? Eppure renderlo percorribile non è una impresa titanica, basta spargere del materiale idoneo.
La strada davanti alla Terrazza è quella che causa più disagi. Anche quella è una strada vicinale e quindi, di competenza comunale. Nel 1969, quanto il Comune firmò la convenzione con la Cooperativa Poggio dei Pini, si sottolineò che le strade vicinali, che attraversavano la lottizzazione, restavano di proprietà comunale. E' anche comprensibile che fosse così. Una di queste strade è la c.d. Vicinale di S. Barbara che, partendo da Maddalena, giungeva nei pressi della Azienda Agricola Saggiante (ora la Terrazza) per poi proseguire in direzione della Chiesetta di S. Barbara. Sono comunali anche la strada dell'Osservatorio, quella di Genna 'e Murdegu (Hydrocntrol) e quello che rimane della c.d Strada dei Genovesi che dalle Miniere di S. Gerolamo conduceva a Su Loi, seguendo l'antico tracciato di quella che fu la prima ferrovia della Sardegna. Mi si perdoni la lunga precisazione, ma pare ci sia ancora qualcuno che affermi che quelle strade non siano comunali.
Non è invece comunale la viabilità della zona sportiva, anche grazie a quei poco lungimiranti amministratori che non si sono certo prodigati per cederle, come è naturale che fosse, all'ente pubblico. Trattandosi di strade ad accesso pubblico non si capisce il motivo per cui dovrebbero essere gestite da privati.
E allora la zona sportiva, alluvionata, la cancelliamo? Se il Comune si disinteressa di ciò che è di sua competenza, figuriamoci di ciò che non lo è. Sono gli uffici regionali a dovere dare una risposta sul futuro della Zona Sportiva e del Lago. Attendiamo con ansia.
Il nuovo ponte procede a passo di lumaca. L'unica notizia positiva (vecchia) è che è stato immediatamente finanziato dalla giunta Soru, quindi i soldi ci sono, e non è poco, considerando l'insicurezza che regna sul finanziamento di altre importanti opere. Ripristino del lago, messa in scurezza del bacino, realizzazione di altri 4 ponti di dimensione appropriata.... sono tutte opere che non dispongono, attualmente, di alcun finanziamento certo.
Il progetto del ponte per Pauliara è stato ultimato e a Settembre verrà bandita la gara. Speriamo che non si perdano inutilmente altri mesi preziosi, ne sono passati 10 e siamo ancora al progetto.
Ogni tanto si parla della nuova SS 195, che sfiorerà Poggio dei Pini. Ne abbiamo parlato anche qui sul Blog quando, molti mesi fa, furono assegnati i lavori. Ma questi lavori dove sono? Chi ha notizie è pregato di condividerle.Certamente gli abitanti di Pauliara passeranno un altro inverno senza un collegamento sicuro.
E' opportuno che nei prossimi 2 mesi, prima del ritorno delle piogge, vengano migliorate le "vie alternative" e che possibilmente si eviti, tranne nei casi di eventuali piene imponenti del S. Girolamo, di costringere la gente a fare 7+7 km per giungere dall'altra parte del fiume. Oltre ai disagi per scuole, servizi e relazioni umane, pensiamo anche alle attività sportive che riceverebbero una mazzata probabilmente fatale.
Mi permetto di suggerire anche il miglioramento del guado della Terrazza con un spianata in cemento e alcuni tubi (che qualcuno ha definito "ponte sommergibile"). Penso che il costo sia risibile e non credo che il Genio Civile abbia problemi ad autorizzare l'intervento. Di questi guadi sono pieni i nostri monti (vedi zona M. Nieddu e Lilloni). E' però necessario garantire la sicurezza dell'attraversamento, chiudendo il passaggio durante le piene. Di questa incombenza potrebbe occuparsene la Cooperativa, confidando nella collaborazione dei cittadini che dovrebbero evitare di rimuovere gli sbarramenti quando fossero necessari. Meglio avere un passaggio "gestito" quasi sempre disponibile, che farselo chiudere definitivamente a causa della pericolosità.Riepiloghiamo la situazione della vibilità di Pauliara. La strada dei Genovesi semberebbe l'unica arteria "sicura" per gli abitanti di Pauliara, anche se non collega con Poggio dei Pini che disterebbe ben 7 km. Ahimè questa strada di sicuro ha ben poco. Alcune banchine laterali sono state erose dall'alluvione, la carreggiata è piuttosto stretta e ... vogliamo parlare della curva cieca?
Curva cieca lungo la Strada dei Genovesi
La conosciamo tutti quella curva. Come affrontarla? Piano, molto piano .. certamente. Io suono sempre il clacson, non si sa mai. Cosa troverò dall'altra parte? Nessuno, spero. Un altro automobilista attento? Oppure un neopatentato che, con l'esuberanza dei 18 anni, deve ancora accumulare l'esperienza sufficiente a capire che quello è un punto molto pericoloso. E se passa un TIR? Aiuto!
E' questa cari amici, la nostra roulette russa. Purtroppo non è l'unica.
Da quando alcuni anni fa, il Comune di Capoterra ha asfaltato un buon numero di stradelli di campagna, questi, in mancanza di una arteria principale che segua la direzione nord-sud, sono stati usati per raggiungere le varie zone. Io per esempio, per andare a Macchiareddu, passo spessoda una di queste stradine. Vi mostro la mappa e la foto di un'altra curva cieca. Fate attenzione. In questo caso, a parte la conformazione dello stradello, la visibilità è diminuita dalla presenza di alcuni cespugli di "malvone" che nessuno si preoccupa di tagliare. Lancio un appello al comune.
Sino al 10 novembre del 2007 esisteva un terzo punto molto pericoloso che vi mostro nella mappa. Un'altra roulette russa. Oggi non lo è più, perche nello stradello, molto utilizzato per giungere a Frutti d'Oro o per andare in direzione Pula, è stato imposto il senso unico.
Il 10 novembre su quella strada ha perso la vita Andrea Murru di 37 anni, il cui disarmante sorriso molti lettori hanno conosciuto personalmente. Proprio nel suo ricordo e per evitare che possano succedere altre tragedie, è opportuno che tutti noi, a cominciare dagli utenti delle strada ma anche a chi deve metterle in sicurezza, evitiamo di prendere sotto gamba queste situazioni e che si cerchi di diminuire il rischio. Può essere un cartello, un dissuasore sull'asfalto. Talvolta anche un sarracco per tagliare il malvone può essere sufficiente.
Curva resa pericolosa dalla presenza di vegetazione