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martedì 4 agosto 2009

Campagna antincendio 2009

Dopo le devastazioni create dall'acqua si spera che almeno gli incendi quest'estate ci diano una tregua.

Purtroppo il fuoco è diventato un ospite sgradito, ma quasi sempre presente nelle estati poggine. Non è un fenomeno naturale. E' una questione di mani e di teste. Poche e disgraziate, quelle che armano le micce incendiarie. Molte, quelle dei volontari e dei professionisti che vigilano e intervengono per spegnere gli incendi. L'acqua, che generalmente consideriamo l'avversaria del fuoco per antonomasia, entra invece in sinergia con questo elemento quando si tratta di devastare il territorio.

Durante gli incontri conosciutivi organizzati dall'Associazione 22 Ottobre sul tema alluvione si è difatti parlato anche del fuoco.


I mezzi mobili antincendio della Cooperativa

Abbiamo appreso, dal Corpo Forestale e di vigilanza Ambientale, che l'area di Poggio dei Pini presenta una concentrazione anomala nel numero di incendi rispetto al resto del territorio. Ci siamo già chiesti il perchè, anche sul blog, ma non è questo il tema odierno. Sicuramente possiamo affermare che in questa zona l'attenzione deve essere al massimo livello, non solo per le entità locali (Cooperativa e Grusap) ma anche per la struttura regionale. Un altro fattore molto importante è che il dissesto idrogeologico è amplificato nelle aree percorse dal fuoco. La vegetazione, per tutta una serie di motivi ampiamente trattati nel blog, protegge il terreno riducendo il trasporto di sedimenti che vanno ad ingrossare i torrenti in piena, causando i disastri che tutti sappiamo. Non è, quindi, solo un problema di Poggio, ma di tutta la zona.

Nel nostro territorio operano, durante le emergenze, le strutture antincendio della Protezione Civile regionale e nazionale. L'intervento a terra viene garantito in prima battuta dai mezzi della Cooperativa e dal Gruppo di Salvaguardia Ambiente di Poggio dei Pini (Grusap) che ha proprio nell'antincendio il suo principale campo d'azione. Ovviamente in caso di emergenza possono intervenire anche i mezzi distaccati nei territorio limitrofi. Per la vigilanza, la Cooperativa dispone di un proprio servizio di vedetta. A questo si aggiunge il personale della Cooperativa che opera nel territorio ed è in grado di intervenire anche in funzione antincendio in caso di emergenza.


Ho chiesto al Gen. Aldo Piras, vicepresidente della Cooperativa Poggio dei Pini e responsabile per l'antincendio, alcune informazioni sulle iniziative che sono state messe in atto quest'anno.
Anche se il nuovo CdA si è insediato da poco più di un mese, considerata l'estrema importanza di questa attività durante il periodo estivo, sono state messe in atto alcune iniziative volte a rendere più efficiente l'apparato antincendio esistente, fermo restando che nel nostro territorio, come in qualsiasi angolo di Sardegna, intervengono le strutture della Protezione Civile e tutti gli operatori ad esse collegate.

Se da un lato è importante che i residenti sappiano se e come vengono protetti da questo grave rischio, per ragioni di opportunità, non entrerò nel dettaglio di alcune informazioni che potrebbero essere male utilizzate. Mi sia consentita una certa imprecisione.

Il servizio di vedetta è stato ampliato per garantire una maggiore copertura durante l'arco della giornata, anche in orari in cui statisticamente avvengono meno incendi.
Si è intervenuto su questo servizio anche dal punto di vista organizzativo, migliorando le procedure di comunicazione tra la vedetta e gli addetti della Cooperativa e del Grusap. Le automobili non potranno accedere al punto di avvistamento per evitare di disturbare il servizio.

Anche il personale della Cooperativa addetto all'anticendio è stato organizzato in modo da garantire che i mezzi siano costantemente operativi e che vi siano sempre autisti dotati di patente idonea a guidare le autobotti. Non c'è infatti cosa peggiore dello scoprire, come talvolta accaduto in passato, che nel momento della emergenza le già poche strutture a disposizione non entrano in funzione per futili inconvenienti o per cattiva organizzazione. Sembrano cose ovvie, ma non dimentico il caso di quella vedetta che, nei primi anni '90, in occasione di un grave incendio, non potè dare l'allarme perchè la batteria della radio era scarica.

In questi giorni verrà spostato un vascone antincendio che è attualmente posizionato presso la piscina comunitaria. La piscina stessa è stata trasformata in punto di approvvigionamento idrico per gli elicotteri ed era poco utile disporre di un vascone nella medesima posizione, tantopiù che due velivoli non avrebbero potuto utilizzarlo contemporanemente, perdendo tempo prezioso. Il vascone sarà posizionato in zona S. Barbara.
Quest'anno è stato richiesto alla Protezione Civile che il Grusap venga utilizzato al di fuori del nostro territorio solo in caso di grave emergenza. Sarebbe infatti grave se dovesse scoppiare un pericoloso focolaio proprio mentre l'unica squadra operativa del Grusap si trova a 30 km di distanza, impegnata a spegnere un campo di stoppie dove probabilmente sono già intervenute altre squadre.

Una decina di giorni fa è stata organizzata una giornata di addestramento speciale per il Grusap, con la partecipazione di un elicottero B205 del 21° Gruppo Squadroni Orsa Maggiore che fa base ad Elmas. Gli uomini guidati dal Col. Dimitrio, hanno mostrato ai nostri ragazzi le operazioni fondamentali per gli interventi in elicottero. E' stata certamente una esperienza utile e stimolante. Oltre ai mezzi materiali è infatti importante che venga mantenuta elevata la motivazione, anche con iniziative di questo tipo. Possiamo fare qualcosa anche noi residenti. Ricordiamo a questi ragazzi, quando ci capita di incontrarli, che la loro attività è importante per noi, non solo per i risultati pratici in tema di salvaguardia ambientale, ma per la funzione data dalla presenza di una associazione di volontariato nel tessuto sociale di una comunità per i valori che essa comporta.


Foto di gruppo: Grusap con gli uomini del 21° Orsa Maggiore

Ho cercato di introdurre questo argomento importante, ma gradirei conoscere dai lettori i loro dubbi e le loro proposte per rendere il nostro territorio ancora più sicuro. Come vorreste che fosse la prossima campagna antincendio? Quali sono le carenze che riscontrate? Quali migliorie proponete?

Per quanto mi riguarda mi permetto di fare una proposta. Mi piacerebbe che durante le giornate di maggior rischio (forti maestralate o sciroccate) venisse mobilitata una squadra di vedette supplementari che possono essere allertate via sms e vigileranno su una zona loro assegnata. Chi sarebbero queste vedette? Noi, i nostri pensionati, i giovani in vacanza o tutti coloro che potranno dare una mano.

6 commenti:

giacomo ha detto...

Intanto vorrei fare i complimenti ad Aldo Piras , finalmente si opera in maniera cooperante e produttiva, aggiungo che di vasconi ne dovrebbero esistere anche di più e sarebbe meglio che in futuro fossero fissi e magari in cemento, posizonati perimetralmente al territorio e sopratutto laddove esiste la zona più martoriata che è posizionata tra Poggio e Capoterra, così come si può vedere a occhio nudo in particolar modo il monte arrubiu, sarebbe utile una collaborazione anche con il comune su questo fronte.

P.S. ma Luca era il pilota???



ciao Giacomo

max steri ha detto...

Sono d'accordissimo sulle vedette... più ce ne sono e meglio è... sopratutto i giorni prima di una previsione di maestrale, e ovviamente durante i 3-5 giorni di maestrale stesso... in TV dicono di aver trovato delle esche incendiarie, ma non ne hanno mai mostrata una... ultimamente addirittura il tg di videolina dice che nelle campagne di dolianova (se non ricordo male)sono state trovate delle esche fatte con mozziconi di sigaretta e dei fiammiferi incastrati dentro... a mio modesto parere in un incendio di decine di ore, che divora anche degli alberi secolari, mi sembra parecchio improbabile trovare un mozzicone di sigaretta con dei fiammiferi integri... la cosa puzza molto di sporco... quindi massima attenzione tutti, ogni piccolo particolare può essere determinante...

Anonimo ha detto...

Sono anch'io d'accordo che nei momenti cruciali occore la massima collaborazione e quindi do la mia disponibilità. Suggerire comunque di controllare la funzionalità di tutte le bocchette antincendio sparse sul nostro territorio e ridimensionare i tubi flessibili (non so se il termine è giusto) che a queste vengono raccordati. (Parlo per esperienza diretta).Suggerirei anche di richiamare l'attenzione di quei soci,che non essendo residenti qui a volte fanno finta di dimenticarsi di pulire i propri lotti.Poggio dei Pini è il nostro territorio e solo con la collaborazione di noi tutti possiamo evitare disastri a volte irreversibili
Saluti

Nando Ragni

Giorgio Plazzotta ha detto...

Nando grazie per avermi ricordato una informazione che mi era sfuggita. Come ogni anno è stata seguita la problematica della pulizia dei lotti. All'inizio della stagione erano 25 i lotti non puliti, adesso ne sono rimasti 9.

Annarita Di Tomassi ha detto...

Avrei due cose, fondamentalmente, da rilevare.

Posizione della vedetta.
Gli incendi scoppiano sempre nella zona limitrofa a Capoterra, Idrocontrol, eccetera. Una vedetta posizionata in quel versante (in aggiunta a quella esistente o, addirittura, in sostituzione) sarebbe molto più efficace e utile nel controllare la situazione oltre che fare da deterrente… da lì si potrebbero senza meno vedere manovre poco chiare e i piromani (che sempre da quella zona agiscono) si sentirebbero meno liberi di agire.

Pulizia zone di Poggio.
Finora (anzi nella comunicazione di quest’anno i toni si sono stranamente ammorbiditi) dagli uffici sono sempre arrivate lettere nelle quali, con toni a dir poco perentori, si richiedeva ai residenti la pulizia delle cunette e perfino delle zone verdi. In tutti questi anni, quando il mezzo della cooperativa passava a pulire il bordo (sigh!) delle cunette, il mio lato strada era già sistemato, però in 18 (sì, leggasi diciotto) anni non ho mai avuto il piacere di vedere la zona verde di fronte a casa mia (delimitata dalle strade 46–49–50–51) o la zona delle piscine, pulite e sistemate dalle macchine in dotazione alla cooperativa. In diciotto anni si avrà pur avuto tempo di pulirle una volta? Con l’aggravante che è la zona in assoluto più a rischio di Poggio, essendo la più vicina a Capoterra, perché la quasi totalità degli incendi parte proprio da questo settore.. Al tempo stesso qualche anno fa ho visto la zona del centro commerciale essere pulita (cosa pur degna e giusta, ma sicuramente non equilibrata con il resto del comprensorio) tre volte in una stagione estiva
Avranno mai pensato nelle alte sfere che forse era opportuno sistemare anche altre zone? O, come mi è stato risposto una volta, si è sottovalutato il problema della mia zona?
Penso che la cosa si commenti da sé.
Annarita Di Tomassi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Purtroppo non esiste un solo punto di vedetta che possa coprire tutto il nostro territorio. Penso che quello attuale sia il migliore anche considerando la raggiungibilità. Sono salito una sola volta sul M. Arrubiu che costituirebbe un altro punto molto valido, ma il tratturo è veramente disagevole e inoltre non si vedrebbero Pauliara e la Zona dietro l'osservatorio.
Faccio presente che il servizio di vedetta è oneroso (non poco). Raddoppiarlo mi sembra improponibile considerata la situazione finanziaria attuale.
Rilancio invece la mia proposta di costituire una squadra di "osservatori" volontari che vengano allertati in situazioni di forte rischio.

Per quanto riguarda la gestione del verde sono d'accordo con te sul fatto che sia stata deficitaria se non addiruttra assente. Molti dei nuovi consiglieri di amministrazione si sono chiaramente espressi nel senso di un cambiamento di rotta anche in questo settore.

Per quanto riguarda le cunette io quando uso il decespugliatore mi pulisco la mia e a volte anche un pezzo di quella del vicino.

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