Vi avevo promesso di raccontarvi le ultime "storie" sentite in occasione di un incontro per le primarie del PD tenutosi a Poggio. L'argomento è il ponte di Pauliara. E sia.
Riepiloghiamo brevemente. Il blog rappresenta una formidabile fonte di informazione per chi voglia documentarsi sulla storia del ponte fantasma. Chi racconta storie distorte, confidando sulla impossibilità delle persone di documentarsi adeguatamente, non ama questo blog, ma non importa. Deve finire questa tendenza a dire falsità, soprattutto da parte di persone che hanno responsabilità politica. Negli USA raccontare balle è gravissimo, qui invece si pensa di poterle sparare impunemente.
Chi fosse interessato ad approfondire può comunque leggere innanzitutto questo documento che riporta le delibere regionali che riguardano questo intervento: quella del 20 dicembre 2008 che assegna 1 milione al Comune e quella dell'11 marzo con cui assegna 100 mila euro come anticipo per la progettazione. Ci sono poi i seguenti articoli: Finalmente sbloccati i finanziamenti per il Ponte di Pauliara, Il ponte sbolognato del 14 aprile Il Ponte nelle mani del Genio del 12 maggio.
Insomma per farla breve, il Comune questo ponte proprio non l'ha voluto fare, finchè alla fine non è stato assegnato alla direzione del Genio Civile. E' chiaro che in questo modo si sono persi molti mesi ed è anche chiaro che se i lavori fossero iniziati, mettiamo a marzo, probabilmente il ponte oggi sarebbe già li e i residenti di Pauliara e di tutta Poggio non dovrebbero tribulare per la campagne per il secondo inverno consecutivo.
Il Comune di Capoterra viene notoriamente accusato dalla popolazione delle frazioni di inettitudine e di "non avere fatto niente".
Il sindaco Marongiu, un vero funambolo dello scaricabarile, aveva giustificato la decisione di non fare il ponte con le seguenti argomentazioni:
Perchè le procedure comunali sarebbero complesse, con gare di appalto che fanno perdere tempo, il Genio civile può muoversi più rapidamente.
Perchè la Regione non aveva trasferito i soldi al Comune
Erano scuse che non reggevano. Quando un'opera serve così tanto ai tuoi cittadini, ti ci metti e la fai. Ma forse questo è il punto: il sindaco non considera i residenti di Pauliara come suoi cittadini e probabilemente lo stesso dicasi per i cittadini delle alte frazioni che lamentano disservizi e abbandono. Così è stato fino ad ora. Viene sempre un momento di dire BASTA, quando la corda si spezza. Questo momento è arrivato a Capoterra e lo ha portato l'ennesima alluvione (che ogni volta descrivono come "eccezionale").
Diciamola tutta, però, perchè non serve nascondere la testa sotto la sabbia. A Poggio dei Pini questo atteggiamento presenta una certa reciprocità. La frattura deve essere risolta su entrambi i fronti.
A prescindere dai cavilli burocratici della macchina amministrativa, che forniscono ai rappresentanti di tutti i livelli moltissimi spunti per scaricare legittimamente le responsabilità su altri, la realtà è che un Sindaco se vuole si fa in quattro per la sua gente nel momento del disagio e questo a Capoterra non è accaduto. Si è giocato invece lo scaricabarile.
Dato che il ponte non solo non è stato realizzato, ma nemmeno progettato, la gente del posto è piuttosto alterata (eufemismo) e non ha digerito quella scelta.
D'altronde se il Comune ritiene di avere una buona ragione per non averlo realizzato, giustamente continuerà a ribadirla, sempre la stessa, giusto? Quando invece sentite che qualcuno risponde a una domanda sempre con argomentazioni differenti cosa pensereste? Forse che si arrampica sugli specchi?
Qualche giorno fa un consigliere comunale già noto per avere individuato nel lago di Poggio la causa della inondazione di Frutti d'Oro e noto anche per essersi giustificato in quanto "dilettante della politica", muovendosi come un elefante in una cristalleria, ha fornito nuove giustificazioni per quella scelta.
Non quindi un unico e chiaro motivo, ma una serie di motivi da raccontare ai cittadini per giustificare una decisione scellerata. Come direbbe Mike Bongiorno, alla vostra domanda quale "palla" preferite, la uno, la due o la treeee?
Ecco quindi le nuove ragioni per cui il comune di Capoterra non ha costruito il ponte:
- ci hanno dato solo centomila euro invece di darci tutta la somma
- il ponte attraversa una proprietà privata e un fiume demaniale, che cosa c'entra il Comune?
- 1 milione di euro non basta per fare il ponte
Correggetemi se sbaglio. I 100.000 euro erano stati erogati per la progettazione. Dopo sarebbero arrivati anche gli altri, a stati di avanzamento. Potevano quindi incominciare ad affidare il progetto.
Il ponte attraversa una proprietà privata della Coop. Poggio dei Pini, ma quest'ultima ha immediatamente manifestato la sua disponibilità a cedere GRATUITAMENTE l'area necessaria alla realizzazione della strada. Quindi qual'è il problema?
Tutti i corsi d'acqua sono demaniali, anche i canali che sono stati realizzati nei pressi del cimitero di Capoterra e che sono costati circa 8 milioni di euro.
Come sarebbe a dire 1 milione di euro non bastano per il ponte? Fateli bastare!
Insomma cari amici, non è possibile che per giustificare un errore si debbano inventare ben 6 scuse diverse. La gente non è scema.
L'alluvione ha dato anche un segnale a questa terra: è ora di cambiare. Se vogliamo vederla in modo un pò mistico diciamo che questo è un regalo fatto dall'alluvione e questo darebbe anche un maggior senso alla scomparsa quattro persone. Perchè perlomeno siano le ultime a morire in quel modo.
La giunta capoterrese non ha colto questo messaggio. E' un vero peccato, perchè qui non si tratta di una poltrona di ben poco valore o di carriere politiche con scarse speranze di successo. Qui c'è in ballo la serenità e la sicurezza di 26 mila persone. Giocare a rimpiattino o a scaricabarile con queste cose è veramente grave, imperdonabile.
Oggi nella chiesa di Frutti d'Oro ho ascoltato molte altre cose incredibili. E' evidente che la strategia è quella di alterare la verità a proprio uso e consumo.
5 commenti:
non so chi sia il consigliere comunale da te citato. Mi limito a fare alcune considerazioni, conoscendo perchè ci lavoro, come funziona la "macchina" burocratica.
1) le erogazioni dei finanziamenti regionali avvengono per gradi. in prima battuta viene erogato il 10%, con il quale è verosimilmente possibile affidare una progettazione ed arrivare fino alla relativa gara d'appalto; una volta indetta la gara si procede con la richiesta di un ulteriore 15%. i successivi step avvengono "a stati d'avanzamento", ossia una volta speso il 90% di quanto accreditato, si chiede un altra tranche del 30%, fino ad esaurimento. Aggiungo solo che con questo sistema si sono realizzate opere in tutta la sardegna senza problemi. Se serve posso elencarne qualche decina, alcune realizzate da piccolissimi comuni con uffici tecnici costituiti da un geometra part-time con il paese accanto.
2)quasi tutte le opere pubbliche attraversano proprietà inizialmente private e di proprietà di altri enti (la regione detiene il demanio regionale e quindi i corsi idrici). Si pensi alle strade, ad esempio: se si ritiene che la pubblica utilità dell'opera prevalga sugli interessi del legittimo proprietario, si avvia una procedura di esproprio, la quale prevede anche di accordarsi bonariamente per la cessione dei terreni. Per le proprietà demaniali, una conferenza di servizi alla quale partecipi la regione (assessorato enti locali, servizio demanio e patrimonio) può rapidamente autorizzare l'esecuzione delle opere nel demanio. Nei corsi d'acqua occorre essere autorizzati anche dal genio civile che verifica l'adeguatezza dell'opera da un punto di vista idraulico. Anche su questo, problema già affrontato e risolto da decine di comuni anche minuscoli.
3)per affermare che 1.000.000 non basti, occorre basarsi su documenti. Ad esempio un progetto preliminare, che contiene una stima di massima delle necessità economiche.
posso dare alcuni dati statistici:
http://www.regione.sardegna.it/j/v/590?s=1&v=9&c=4428&id=11371
http://www.regione.sardegna.it/j/v/590?s=1&v=9&c=4428&id=14885
http://www.regione.sardegna.it/j/v/590?s=1&v=9&c=4428&id=13099
http://www.regione.sardegna.it/j/v/590?s=1&v=9&c=4428&id=12553.
sono relativi a gare d'appalto scadute nel corso dell'ultimo anno, relative alla realizzazione di ponti che presentano un onere economico abbastanza inferiore al milione (considerando qualsiasi spesa connessa ai lavori). Può anche essere vero che il ponte di pauli ara sia più oneroso di un milione, però occorrerebbe presentarsi con qualche documento che lo attesti, visto che, nella grande maggioranza dei casi il rifacimento di un ponte costa meno.
capisco che prendersi l'onere di amministrare un comune grande sia un grande impegno in tutti i sensi, però gradirei un minimo di onestà intellettuale quando si parla alla gente.
Giuliano Patteri
Non ho nominato il consigliere perche non volevo personalizzare la questione, che è certamente più generale. Prima delle elezioni del 2011 certamente non mancherò di ricordare anche i nomi, qualora questi signori decidessero di continuare a "rappresntarci".
Ti ringrazio Giuliano per il tuo contributo che mi sembra confermi, con cognizione di causa, quanto ho affermato.
Inoltre ricordo che proprio ieri il Sindaco marongiu ha affermatyo pubblicamente che il comune di Capoterra dispone, nel suo staff, di "tutto lo scibile umano" (parole sue).
Sabrina M. è pregata di contattarmi anche via mail
Ciao, vorrei avvertire che domani sera giovedì 22 ottobre ( pitticca sa sfiga ) sono previsti dai 20 ai 40 mm. di pioggia, meglio scriverlo anche se poi non dovesse succedere nulla di grave, occhi aperti.
Siti meteo: www.sar.sardegna.it - e altri.
ciao Giacomo
Ciao, le indicazioni sul tempo ( meteo )trascritte su questo blog di Giorgio Plazzotta sono il frutto quasi sempre di scambi di email e di ricerche che avvengono tra i consiglieri dell'associazione 22 ottobre e tra alcuni della Cooperativa Poggio dei Pini, tutto ciò lo scrivo per onore del vero, tale lavoro volontario serve per integrare un servizio che il più delle volte manca in questo territorio.
Sappiamo tuttavia che a volte si potrebbe anche incorrere in una specie di allarme procurato e non motivato, sono dell'idea che un minimo di avvertimento debba per forza servire anche comprendendo questa situazione, tali avvertimenti sono sempre supportati da previsioni trasmesse in siti abbastanza attendibili.
Ciao Giacomo
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