Papa Francesco: "il problema sono le lobbies"

In questo blog ho parlato spesso di lobbies, cercando di comprendere alcuni problemi contingenti, che fanno parte del nostro vissuto quotidiano, anche nel territorio di cui mi occupo solitamente e a cui è dedicato questo blog. 

Quando ci troviamo di fronte a episodi, purtroppo molto comuni, di corruzione, abuso di potere, favoritismo, inefficienza della amministrazione, sprechi, potremmo sempre limitarci a riferire queste azioni nell'ambito dei diretti responsabili: cioè quel politico, quel funzionario etc.  Dobbiamo, a mio avviso, chiederci se si tratta di episodi isolati oppure se sono riconducibili a un "sistema", cioè se queste azioni fanno parte di una ben precisa e meditata strategia che punta al potere e all'arricchimento di un "gruppo" di soggetti, ovviamente a danno di tutti gli altri.

Possiamo dare un nome a questi "gruppi". c'è chi li chiama "mafie", chi "logge massoniche" e chi, infine, si affida all'inglesismo "lobbies". Cambia il nome, cambiano i "metodi", ma il risultato finale è sempre lo stesso. Un gruppo di persone trae vantaggio per i propri "affiliati" utilizzando pratiche illegali o illecite. E' la versione distorta del motto "l'unione fa la forza". Sarebbe anche valido, se per ottenere la "forza" si utilizzasse il lavoro, l'impegno, l'abilità. E' invece un cancro per la società se si utilizzano metodi scorretti. 

Abbiamo esempi di corruzione in ogni paese del mondo. Anche in Norvegia o in Svizzera. Errare humanum est. In questi paesi, se viene alla luce un qualsiasi illecito che riguarda un amministratore pubblico, le dimissioni sono immediate. Non è solo una questione di correttezza. Se il personaggio coinvolto in uno scandalo si presentasse alle successive elezioni, lui ( o lei) e il suo partito riceverebbero una solenne punizione dall'elettorato. In questi paesi, una informazione più libera di quella italiana, metterebbe in chiara evidenza queste situazioni. Ricordo numerosi esempi: un deputato inglese aveva incluso nella nota spese un costo di circa 60 euro per beni voluttuari. Defenestrato. Un deputato tedesco aveva dichiarato un titolo di studio mai ottenuto (bogau a son'e corrus), una parlamentare svizzera, coinvolta in una malversazione di poche centinaia di euro si è eclissata colma di vergogna.  Inutile dire che, da noi, le cose funzionano diversamente.

Immaginare un mondo nel quale non esista il "male" è pura utopia. Qualsiasi cosa facessimo, avremo sempre un amministratore corrotto, traditore, ladro etc. Possiamo e dobbiamo intervenire per evitare che questi comportamenti vengano utilizzati in modo scientifico e sistematico da gruppo di persone ai danni degli altri. Le lobbies, appunto. Dove questo accade, la miseria per la maggior parte dei cittadini è assicurata. Come una sanguisuga, le lobbies si nutrono della ricchezza del paese avvelenando il sangue. Un paese "infestato" non sarà ne prospero ne sano. Inutile dire che i lobbysti non sono stupidi, Cercheranno di manipolare la realtà per fare in modo che le vittime delle loro pratiche subiscano o siano complici del sistema. Elargiranno briciole (soprattutto prima delle elezioni), rulleranno il tam tam dell'informazione opportunamente "controllata" e vi raggiungeranno attraverso gli "emissari" che il sistema ha creato a tutti i livelli. Chiedetevi, quindi, quando ricevete una informazione, un suggerimento, se proviene da persone libere oppure da uno dei tanti "affiliati". 

Papa Francesco, rispondendo a una domanda sul fenomeno dei prelati gay, ha risposto che non sarebbe preoccupante la presenza di singoli individui, ma che il vero problema sarebbe l'esistenza di una lobby, che invece deve essere contrastata con decisione. Ha messo quindi a fuoco un problema che vale per tanti altri settori della società.