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lunedì 5 agosto 2013

TARES: la Cooperativa chiede lo sconto al Comune

Anche la Cooperativa Poggio dei Pini si accorge che il Comune di Capoterra sta inviando ai suoi soci le "cartelle" esattoriali relative a un tributo che è espressamente  dedicato, oltre che alla gestione dei rifiuti, anche alla manutenzione e all'illuminazione delle strade. Come tutti sanno, da sempre, nell'intero comprensorio di Poggio dei Pini, questi servizi non sono gestiti dal Comune di Capoterra, bensì dalla Cooperativa stessa, che si occupa anche di fognature, acquedotti, serbatoi, depurazione etc.  

Questo nuovo tributo materializza in modo ancor più evidente ciò che da lungo tempo andiamo scrivendo: i soci della Cooperativa hanno il privilegio di pagare due volte per avere questo servizio. Sulla qualità della manutenzione stradale e dell'illuminazione, poi, basta farsi un giro per Poggio. Se poi consideriamo che questo tributo è parametrizzato sulla grandezza delle abitazioni il danno assume le fattezze di una vera e propria beffa. I contribuenti di Poggio versano al Comune il 40% dei tributi locali e si devono anche pagare i servizi. 
Non è un boardgame alla Risiko. Alcuni anni fa un ragazzino, finendo con la bicicletta in una botola maldestramente lasciata senza protezione,  ha subito un grave infortunio che gli ha procurato una invalidità permanente, ottenendo dal Comune stesso (e quindi dai cittadini) un risarcimento di 400 mila euro.  

Il realtà i residenti di Poggio dei Pini hanno sempre pagato due volte anche prima dell'istituzione della TARES. Non esisteva un tributo finalizzato alla gestione di questi servizi, ma il Comune li gestiva utilizzando i trasferimenti statali che, a loro volta, provenivano dalla tassazione centrale. E chi le pagava queste tasse? Sempre noi, of course.
Il TAR Sardegna ha poi stabilito che sulla base della legislazione vigente, il Comune di Capoterra avrebbe dovuto  prendere in carico e gestire queste infrastrutture sin dagli anni 80.  

In questo contesto il presidente della Cooperativa, Emilio Sanna, ha pensato bene di scrivere una lettera, invero alquanto ossequiosa, al comune di Capoterra (vedi Portale della Cooperativa).  Sanna non pretende niente, ci mancherebbe. Si limita a evidenziare l'anomalia invitando la giunta a "trovare una diversa modalità di applicazione" della nuova tassa, in pratica uno sconto.
Chissà se dopo avere letto la frase "Rimaniamo a disposizione per un esame congiunto della problematica onde poter fornire precise indicazioni ai soci, certi di un vostro cortese riscontro porgiamo distinti saluti", la giunta capoterrese, impressionata da cotanta decisione, si calerà le braghe dando perlomeno un contentino agli amici della Cooperativa? Io credo di si. L'ultima volta ha funzionato. Il Comune ha ammollato alla Coop una superbolletta idrica con importi non dovuti e poi ha fatto uno sconto. 

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