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lunedì 9 giugno 2014

La telematica capoterrese compie 18 anni. Nel giugno del 1996 il "Seminario di divulgazione cibernetica"

Oggi tutti abbiamo a che fare con Internet. Indipendentemente dall'età, a 8 oppure a 80 anni, in un modo o nell'altro, utilizziamo la rete. Aldilà dei professionisti del settore e dei supertecnologici che sono sempre al passo con i tempi, oggi molte attività "quotidiane" vengono svolte attraverso internet. Prenotare un albergo o un volo aereo, cercare un indirizzo, contattare qualcuno, inviare il ricordo di una vacanza, vendere o comprare prodotti, inviare un curriculum. Tutte queste cose ormai vengono fatte su internet e c'è da aspettarsi che la lista si allungherà ancora.nei prossimi anni Nel 1996 la situazione era ben diversa. Internet era quella cosa di cui molti parlavano, ma pochi realmente sapevano cosa fosse e, soprattutto, ben pochi potevano utilizzarla. 

Grazie all'attività di Video On Line, il più grande provider italiano dell'epoca, fondato a Cagliari dall'allora editore dell'Unione Sarda Nichi Grauso, la Sardegna era all'avanguardia a livello nazionale. Non so se per i ragazzi di oggi, per cui Internet è pane quotidiano, può essere facile comprendere quanto sia stato lento e irto di difficoltà il processo che ha portato Internet a diventare quello che è oggi.  
Mi limito a ricordare alcune cose. Realizzare un sito internet era molto costoso, disporre di 1 Mb costava 1 milione di lire di allora. E collegarsi? La connessione, che oggi vi viene offerta a 2 Mb/s, aveva una velocità 200 volte più lenta. Se vogliamo poi parlare del costo, non esistevano contratti speciali per linee dati e certamente non sarebbero costate 2 euro al mese come adesso sui nostri cellulari. Ci si connetteva attraverso un modem, utilizzando la normale linea voce e si pagava a tempo, cioe' a "scatti". Se il provider non si trovava nel vostro comune, dovevate collegarvi in "interurbana" o "intersettoriale". Era questa la situazione dei primi "internauti" capoterresi, che dovevano chiamare Video On Line a Cagliari. Le connessioni dovevano per forza essere di breve durata ed erano comunque in grado di far salire notevolmente la bolletta telefonica. Non è quindi sorprendente che nel 1996 gli utenti che si connettevano ad internet si potevano contare con le dita di una sola mano. Non era, solo una questione di costi, ma anche di conoscenza. L'informatica non era inserita in nessun corso di studi, nemmeno a livello universitario. Anche per gli informatici non era facile. Gli strumenti erano minimali, quasi solo HTML puro. Per imparare dovevi fare da te usando, naturalmente, la rete stessa.
Nella primavera del 1996, dato che molti a Poggio sapevano che mi occupavo di Informatica, venni più volte avvicinato con richieste di informazioni che riguardavano questa nuova tecnologia, raccontata dalla stampa in modo, come al solito, sensazionalistico e scandalistico. Un giorno l'amico Giampaolo Lai mi chiede "Giorgio, ma è vero che Berlusconi ha comprato Internet?". 
Decisi allora di organizzare, presso la Biblioteca di Poggio dei Pini, un "seminario di divulgazione cibernetica" Nella foto che riporto sopra si vede il cartellone posto sulla vetrata della biblioteca in occasione del seminario. Si nota la scritta "Internet".  Qui sotto, invece, una foto con i "seminaristi" che qualcuno riconoscerà, oggi, un po' invecchiati. 
Si trattò di un vero e proprio corso, suddiviso in cinque serate, con tanto di videoproiettore e computer con connessione "in diretta". Credo che per tutti i partecipanti, una quarantina, si trattò del primo contatto con la rete. 



Questo seminario rappresentò, in assoluto, la prima iniziativa telematica del nostro comune. E' importante anche perchè diede lo spunto alla realizzazione del primo sito capoterrese (Linea Poggio) e di Isola Sarda,  uno dei siti più importanti dedicati alla Sardegna nell'era pionieristica di Internet. . 

Qualche anno fa uno dei partecipanti di quel corso, allora studente delle superiori mi disse: "sai Giorgio, grazie a te io ho capito quale sarebbe la mia strada professionale. Mi sono laureato in informatica e adesso insegno questa materia". 
Alla fine del seminario, il 28 giugno 1996, scrissi questa lettera al Direttivo della Biblioteca per relazionare su questo evento:

Con la presente desidero relazionare ed informare codesto Spett.le Direttivo della Biblioteca Poggio dei Pini e, per conoscenza, il Consiglio di Amministrazione della Soc. Coop. Poggio dei Pini nella persona del suo Presidente, circa l'esperienza ed i risultati relativi al Seminario dedicato ad Internet organizzato dal settore informatico della Biblioteca, che mi pregio di coordinare.
Desidero, innanzi tutto esprimere la mia soddisfazione per l'andamento complessivo dell'iniziativa e la gratitudine per quanti, numerosi, hanno collaborato attivamente all'organizzazione della manifestazione, non ultimo il Presidente della Biblioteca che ho personalmente visto ramazzare il pavimento durante la preparazione di uno degli incontri.
Il Seminario su Internet ha permesso di offrire ai partecipanti una chiave di lettura semplice e  rigorosa al tempo stesso su un fenomeno tecnologico di cui molto si parla nei mass-media, ma spesso in maniera non del tutto ortodossa, quando non addirittura deviante. Da questo punto di vista la Biblioteca ha perseguito uno dei suoi scopi statutari, quello della diffusione della cultura che, tengo a sottolineare, oggi più di ieri è anche cultura tecnologica oltre che letteraria ed artistica.

Un altro aspetto non secondario è che al Seminario Internet hanno partecipato anche numerosi giovani, che sino ad allora non avevano mostrato interesse per altre pur splendide iniziative della Biblioteca. Ciò testimonia ulteriormente che il mondo giovanile si muove in spazi sociali e culturali propri e che la tecnologia legata al mondo dei computer affascina e stimola le giovani generazioni. 

In seguito a questa esperienza, alcuni "corsisti", mi hanno sollecitato a fare qualcosa di piu. Un sito nostro!
Allora non sapevo come si faceva un sito, pero' si trattava di una sfida da raccogliere. Dopo qualche mese, all'inizio del 1997, nacque Linea Poggio, il primo sito capoterrese. Pensate, questo sito è ancora online, anche se "congelato" e mancante di alcune pagine e molte fotografie. Potete consultarlo cliccando qui.  Linea Poggio presentava al mondo di internet, questa piccola-grande frazione. Considerato il periodo era un po' come un "message in a bottle". Chissà in quanti leggeranno queste pagine, e chissà da dove.  Mi sentivo un po' come il padre di un mio amico che negli anni 70, riusciva a parlare con il sudamerica usando una "baracchino". Nel sito si parlava della storia della Cooperativa, della Chiesa di S. Barbara e di tutte le associazioni poggine. Leggendo le pagine della Biblioteca (clicca),  possiamo ricordare con gli amici quei tempi in cui a Poggio incominciammo a fare "telematica" e quella piccola biblioteca sebbene privata e poverissima, fu la prima in tutta la regione a mettere a disposizione dei suoi utenti una connessione ad Internet. (clicca).
Che dire oggi il tempo e l'evoluzione tecnologica hanno reso "storici" quei momenti e i siti Linea Poggio e Isola Sarda sono degli esempi di archeologia telematica. Per me sono ricordi di un'epoca pionieristica, ma anche l'esempio di come qualcosa che viene considerata inutile e addirittura dannosa da molti, per il timore dell'ignoranza, possa diventare poi la base di tutta la comunicazione e informazione mondiale, oltre che un formidabile strumento di divulgazione culturale.
Mentre celebriamo, con questa pagina, la "maggiore età" della telematica capoterrese, non posso non ricordare le difficoltà, i boicottaggi  che la diffusione di Internet ha trovato soprattutto in ambito di "gestione del potere". Non posso non pensare allo scarsissimo uso ne viene fatto dalla attuale giunta del Comune e come per tanto anni alcuni capibastone della Cooperativa l'hanno ostacolata. Oggi quei tempi sembrano terminati, anche se il Comune continua ad operare nell'ombra (sono sempre gli stessi da 20 anni), la Cooperativa pubblica sul suo Portale le delibere con cui informa i soci e i residenti sulle sue iniziative.  

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