(di Franca Camarda)
Di mattina presto i cigolii assordanti dei mezzi pesanti
allietano la vita di tanti abitanti delle lottizzazioni di Capoterra
Sono in stato di avanzamento le piattaforme per il viadotto
della nuova ss195 Cagliari-Pula. Una strada
a 4 corsie su un territorio di circa
60mila abitanti già sovraccarico di infrastrutture, calate dall'alto in
una realtà sociale frammentata e divisa. L'opera costerà oltre 160milioni di
€. Quanto dureranno questi primi lavori
non è dato sapere. Ciò che si sa è che avremo un'opera devastante per
l'ambiente e per la nostra salute. Subita dagli abitanti della Cooperativa e
delle altre lottizzazioni come ineluttabile.
Le amministrazioni
sono silenti, impegnate a gestire cose
molto ordinarie e assenti su questioni pregnanti che incidono pesantemente
sulla vita dei cittadini. Le prospettive future conseguenti a quest'opera sono
immaginabili. Compromissione della salute per gli abitanti a seguito del
traffico che spargerà polveri sottili
cancerogene e teratogene, compromissione del paesaggio.
Un indagine recente afferma che muoiono più persone a causa
dei veleni del traffico che da incidenti stradali.
Gli ultimi scampoli di aree agricole, saranno fagocitati da
migliaia di metri cubi di cemento in un territorio chiamato Frutti d'Oro e
S'Ispantu ( La Meraviglia) per la bontà dei prodotti agricoli. Rimarranno
fazzoletti di terra coltivati a vigneti, residui di una memoria storica di
lavoro e fatica che affiancheranno piloni e catrame. Si può ripetere in
futuro l'esperienza deleteria di un territorio del Sulcis nel quale un'ordinanza
del sindaco impedisce la raccolta dei
frutti della terra, ridotti ormai ad un cumulo di veleni. Con voce flebile gli amministratori di
Capoterra hanno proposto inutilmente un'adeguata messa in sicurezza e
allargamento dell'attuale ss195 .
Il patrimonio immobiliare
subirà un forte ridimensionamento di prezzo in un territorio che non
potrà più farsi vanto di oasi verde e a misura d'uomo. Già l'alluvione del 2008
e l'immenso danno provocato in parte dall'incuria dell'uomo, hanno frenato
nuovi insediamenti. Sono in forte aumento le case con la scritta “In vendita”.
I proprietari previdenti hanno provveduto a liberarsi dal rischio di
deprezzamento della loro casa. E chi ha già venduto si è messo al riparo. Ma
gli altri che non accettano di vivere in
un territorio compromesso e far subire le conseguenze ai propri figli o nipoti
come reagiranno? Con rassegnazione, con timide proteste, con l'indifferenza di
chi pensa che nulla può essere fatto per
evitare questo scempio.
Gli orti coltivati nei nostri giardini non gradiranno i
veleni generati dal traffico e avere consapevolezza di quanto sta accadendo significa prendere decisioni più
confacenti alla propria vita e a quella dei nostri figli. Continuerà l'esodo da
questi territori e se la musica dei
mezzi pesanti è iniziata, i rumori del traffico e le polveri sottili da esso generato le subiremo per decenni, insieme ad
un territorio compromesso per le generazioni future.
Gli incidenti stradali nella ss195, a seguito della messa in
sicurezza di alcuni tratti, sono calati notevolmente e per le “code” che si
verificano attualmente ci sono altre alternative : telelavoro, metropolitana
leggera che affiancherà l'attuale strada, una migliore gestione del trasporto
pubblico nell'area vasta.
L'eliminazione del semaforo di VillaSanPietro fluidificherà
ulteriormente il traffico. Si vogliono buttare 160milioni di € dei cittadini
per un'opera che porterà pochi benefici ai sardi ed accentuerà i rischi per la
salute e dalle conseguenze irreversibili in una terra considerata ancora di
conquista per profitti e interessi.
Per il riassetto e la sicurezza degli edifici scolastici
della Sardegna, in precarie condizioni, occorrono 150milioni di €.
Ai sardi credo interesserà di più che i calcinacci delle
scuole non cadano sopra la testa dei propri figli che insistere sulla
costruzione di un'opera faraonica inutile.
Le criticità ambientali del territorio superano forse quella
della zona di Portotorres. Ci troviamo nella morsa di due poli industriali,
Saras e Machiareddu e gli elettrodotti di 380kvolt. Il traffico della nuova
ss195 accentuerà con gli ossidi di azoto, di zolfo e le polveri sottili la
criticità ambientale del territorio.
Le risultanze di
Goletta verde degli ultimi giorni aumentano inquietudine e disorientamento. Il
presidente di Legambiente ha dichiarato che la Saras produce CO2 in misura 8
volte superiore ai limiti di legge. Sulle altre sostanze nocive si sa ben poco.
La zona di Portotorres
è stata oggetto di recente di un'indagine accurata di SENTIERI (Studio
Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio
da Inquinamento).
I dati emersi sono allarmanti e se può essere azzardato
effettuare analogie con il nostro territorio senza riscontri reali, le
istituzioni devono farsi carico di indagini accurate, considerato il sovraccarico di infrastrutture e criticità
ambientali.
Il tutto avviene sulla testa dei cittadini sardi e gli
amministratori locali sono incapaci di gestire il proprio territorio,
depredato per interessi estranei alla
vita delle loro comunità. A queste comunità rimarrà in futuro degrado ambientale e
sociale, se non si troveranno i giusti equilibri tra tutela dell'ambiente, salute dei cittadini e sviluppo sostenibile.
1 commento:
Concordo con Franca e aggiungo anche che questa strada non servirà a nulla perchè non risolverà il problema traffico, in concomitanza di macchiareddu ritornerà ad essere una due corsie, il tappo che si creeà sarà biblico perchè sarà la somma di tutti gli altri. Oggi il traffico è scorrevole e soltanto in alcuni casi si blocca, alcuni giorni dell'anno e basta.
La questione più grave resta sempre il cambiamento di percorso a favore di interessi privati, 160 milioni usati per difendere affari personali, così si mormora...la magistratura locale dove stà? O si muove soltanto a fronte di ricorsi e esposti?
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