Era da un po' di tempo che a Poggio non circolavano foglietti anonimi.
Nell'epoca dei social media, quando ormai tutti disponiamo di un nostro spazio in cui comunicare, sembra anacronistico che ci sia ancora qualcuno che utilizzi i pizzini anonimi.
E' stata fortunatamente sdoganata l'epoca delle chat con i "nicknames", quando qualcuno, talvolta neppure giovanissimo, si dilettava a calunniare nascosto dall'anonimato di uno pseudonimo.
Oggi su facebook o su twitter quasi tutti si presentano con il proprio nome e cognome. Io, che da sempre contrasto l'anonimato, non posso che essere soddisfatto di questa maturazione del popolo della rete. Chi non ha il coraggio di mostrare il proprio nome lo fa per nascondere interessi inconfessabili o calunnie e bugie, per le quali vorrebbe evitare di dover rendere conto. Insomma, per farla breve, questi anonimi sono sempre vigliacchi e ciarlatani.
Peraltro il foglietto anonimo in questione è stato inserito di soppiatto nelle cassette delle lettere di molti poggini, ma stranamente, non nella mia! Evidentemente per evitare che venissero smentite le falsità in esso contenute.
La prima nota denota una scarsa propensione verso la matematica da parte degli anonimi estensori. Il Presidente della Cooperativa e i due amministratori delegati, si dice, costano ai soci circa 40 mila euro annui (ed è vero). Pero' questa cifra non corrisponde al 25% dei costi sostenuti per il personale, bensi' grossomodo al 8%, dato che tali costi, notoriamente, ammontano a circa 500 mila euro annui. Da 25 a 8 c'è una bella differenza. Dato che si vuole giocare con i numeri possiamo anche dire che i soci pagano, per l'amministrazione della società, il 4% del bilancio ( è molto?) e dato che tutti abbiamo buona memoria possiamo anche ricordare che nella storia della Cooperativa (anche recentissima) si è sempre spesa una cifra del tutto simile (tranne un solo anno) anche quando ad amministrare c'erano gli "anonimi estensori" e i loro amici che hanno provocato danni e sprechi praticamente incalcolabili alla nostra comunità, non ultimi quelli derivanti dalle mancate cessioni al Comune di Capoterra.
Nel secondo punto lo strafalcione passa dall'aritmetica alla lingua di Dante. Leggo "per coprire il deficit derivante hanno deciso di aumentare le tariffe idriche". Il deficit derivante DA COSA?? Santa pazienza! E' vero che il bilancio della Cooperativa presenta un deficit ed è vero che l'incremento delle tariffe idriche è mirato alla riduzione di questo deficit, ma è anche vero che tale deficit è presente nei nostri bilanci sin da quando la coop era amministrata dagli "anonimi estensori" e dai loro amici, raggiungendo livelli record di -450.000 nel 2007.
Nel punto tre si afferma che la Coop avrebbe ceduto le famose "cubature" gratuitamente al Comune di Capoterra, mentre è noto che il Comune di Capoterra, nell'elaborazione del proprio PUC, si è visto ridurre le superfici di espansione prospettate inizialmente e, di conseguenza, sta riducendo le superfici previste anche per Poggio dei Pini. Sono cambiate tutte le leggi, è cabiato il mondo ma questi "anonimi" continuano a pretendere le loro "cubature". E' evidente che le famose cubature contenute nelle convenzioni redatte 50 anni fa non hanno alcun valore, cosi' come è evidente che la pianificazione urbanistica del comune non spetta alla Cooperativa Poggio dei Pini, bensi' a Comune e Regione tutti tenuti a rispettare linee guida e leggi nazionali e comunitarie. La strategia degli inciuci con il Comune, tanto cara agli anonimi estensori, ha portato solo danni e prese in giro alla nostra comunità.
Nel punto 4, dedicato ai reliquati, si rasenta il ridicolo, Credo che gli anonimi estensori siano quelli che nel 2008 volevano cedere appezzamenti di terreno, anche in pineta, a SEI EURO AL MQ e oggi ci scrivono che se vengono ceduti a 30 euro al metro quadro (cioe' 5 volte tanto) lo fanno a cifre irrisorie? Peraltro si dice falsamente che i terreni ceduti a prezzi superiori sarebbero edificabili. In realtà, come detto in precedenza, attualmente a Poggio non esiste, oltre a quelli lottizzati da decenni e non ancora edificati, alcun terreno che possa diventare edificabile perchè non esiste alcun piano di lottizzazione. Acquistando alcuni terreni a prezzo superiore ( sino a 60 euro al mq) i soci acquirenti si garantiranno che in quel terreno non verrà costruita una casa, quindi l'esatto opposto di quanto affermato dagli anonimi.
Poi si chiude in bellezza: gli amministratori vengono accusati di scarsa trasparenza ... In UN FOGLIETTO ANONIMO! ahaha scusate! E poi magari sono gli stessi che secretavano gli atti ai soci, mandavano in regione Piani di Lottizzazione senza dirlo ai soci ed attaccavano chiunque, come il sottoscritto, osasse comunicare qualcosa di sgradito.
Infine un invito autolesionista ai soci "chiedi se quello che è scritto qui è vero". NO.
8 commenti:
Ciao Giorgio, che dire? Quando come comitato (citato peraltro) distribuivamo i volantini erano senza logo della Cooperativa (perchè è stato messo?) con le firme e tanto di numero di cellulari.
Sono rientrata adesso dall'assemblea e un socio mi ha detto che il firmatario sarebbe un consigliere e che addirittura avrebbe deciso di firmarlo...
Naturalmente non faccio nomi perchè quando si tratta di anonimato non si sa come si finisce, però se è un consigliere mi chiedo su autorizzazione di chi ha utilizzato il logo della società.
E poi ci fa veramente una ben magra figura se non è neanche in grado di leggere il bilancio che ha approvato il CDA e quindi possibile che non abbia letto (non interpretato, letto) che le spese sostenute per il personale ammontano a ben 478mila euro? Come tu dici quindi non è possibile che gli emolumenti per gli amministratori ammontino al 25% perchè dovrebbero essere pari a circa 120mila euro/annui!
Se l'autore di quel volantino è veramente un consigliere forse sarà meglio alle prossime elezioni far fare ai candidati un esamino veloce veloce di comprensione della lingua italiana e di matematica. Lingua italiana per sapere se la voce di bilancio COSTI DEL PERSONALE nasconda dei dubbi interpretativi, matematica per verificare che i candidati conoscano le addizioni (neanche le tabelline, bastano le addizioni e le sottrazioni).
E se invece non fosse un consigliere? Beh allora chiedo dal tuo blog che la cooperativa si attivi per trovare il responsabile che si appropria del suo simbolo; inoltre mi domando chi dei poggini possa aver veramente creduto a quel dato, basta fare un pò di conti senza neanche bisogno del bilancio. Ci sono 13 dipendenti, ad una media di 1500€/mese netti, che significa praticamente 3000€/mese di costi per la cooperativa, arriviamo a circa 468mila euro...ma chi vuole prendere per i fondelli? Ma veramente qualcuno pensa che non sappiamo fare i conti? Pensa, utilizzando anche le tabelline!
Buona serata
Ludovica
Ci sono persone che conoscono la matematica ma poi non la sanno applicare. Il senso di quel volantino è un altro. l'informazione a Poggio è unidirezionale e gestita da persone di parte, forse questo il vero dramma attuale Periodo di poca informazione come gli altri e come sempre si danno molti zuccherini forse.
mai come in quest'epoca l'informazione è stata libera, soprattutto se parliamo di contesti piccoli come quello di Poggio dei Pini, nel quale il bacino d'utenza (e di voto) è composto da poche centinaia di persone che possono essere raggiunte anche da un volantino anonimo, oppure, ancor meglio, attraverso i canali messi a disposizione dalla telematica.
Da almeno una decina d'anni chiunque è in grado di aprire un proprio blog senza avere alcuna competenza specifica e senza spendere 1 euro. E' pero' necessario avere qualcosa da dire.
Per quanto riguarda la matematica, si suol dire che non sia un'opinione, ma evidentemente non per tutti.
si ma se quello che scrivi è a senso unico tu capisci che allora è meglio non parlare.
Visto che c'è tanta informazione potresti far rendere pubblico il proforma di contratto della vendita delle aree verdi di tutti passata con il nome fuori luogo chiamato " ottimizzazione delle aree verdi "?
Se poi tu ritieni giusto che in momenti di crisi, senza rispetto per la storia vissuta che vedeva persone che hanno lavorato gratuitamente e hanno fatto il Poggio, si debbano percepire compensi pari a 40 mila euro e nel contempo si svendano aree verdi, si aumentino i costi dell'acqua, si blocchino i lavori di manutenzione ordinaria che hanno causato maggiori danni e che si perdano cause importanti per poi sentirci dire dall'informazione locale , quindi anche da te, quella che tu racconti essere cristallina, che la colpa è del C. di stato, allora siamo messi bene. Altro che matematica, qui si tratta di asinacci patentati.
Dai ora ripartirai col dire che la colpa è delle precedenti amministrazioni, degli ufo, dell'invasione delle cavallette e della peste suina, aggiungiamone qualcun'altra e siamo a posto.
Al Poggio non è mai successo che si blocchi la cooperazione per partito preso e i risultati ora li paghiamo, quasi come alcuni che hanno sprecato soldi a tutto spiano. Ora succede la stessa cosa,
Ciao Giacomo
rivolgi i tuoi quesiti al CdA. Io non ho alcun ruolo nell'attuale amministrazione della cooperativa. quando ho dato il mio contributo ho aperto un portale che conteneva un numero elevato di documenti e il forum per le discussioni. Quando ho la possibilità di scrivere la mia opinione (e direi che nel mio blog posso farlo quando e come voglio) lo faccio in relazione degli argomenti e non delle persone. Se qualcuno mi invia documenti (che non siano calunniosi) li pubblico. Se non ti piace, come già detto più volte, ti invito a prendere la tastiera e scrivere tutto cio' che vuoi sotto la tua responsabilità.
da Giuseppe Elia Monni
Ciao Giorgio, ti racconto alcuni retroscena di questa edificante storiella. Anzitutto, ricordo che i volantini sono stati due: uno col logo della Cooperativa, che lanciava le accuse ridicole che hai illustrato, e l’altro dedicato ad attaccare quel Piano di ottimizzazione delle aree verdi che sto portando avanti su delega del CdA. Quest’ultimo volantino conteneva anche una parodia della copertina del romanzo che ho pubblicato recentemente, e devo ammettere che l’”anonimo estensore” sotto questo aspetto è stato spiritoso e mi ha fatto dimenticare per un attimo che, in realtà, il contenuto del volantino è una sequela di balle, disinformazione e accuse al limite della calunnia. Ovviamente, non quereleremo nessuno, e non denunceremo nessuno per l’uso illegittimo del logo della Cooperativa, perché questi volantini sono talmente ridicoli che nessuno li ha presi sul serio, così come nessuno prende sul serio chi li ha scritti. Il risultato dell’assemblea di ieri lo conferma in maniera clamorosa e noi, rassicurati e rafforzati dal parere dei soci, continueremo a lavorare con una determinazione e una tranquillità ancora maggiori. Ma ecco i retroscena. Qualche sera fa numerosi soci ci telefonano per avvertirci che il consigliere Giorgio Manunza e il socio Mario Lai stavano imbucando dei volantini nelle cassette delle lettere. Non so se fosse vero, di certo qualche ora dopo i nostri due baldanzosi postini si presentano negli uffici chiedendo di affiggere quegli stessi volantini nelle bacheche della Società. Il Presidente afferma che non ha nulla in contrario, a condizione che sia tolto il logo della Cooperativa (utilizzato in maniera abusiva) e i volantini siano firmati. Manunza si consulta con i compagni di bar e (forse tirando a sorte) si decide che dovrà firmarli lui, al che li firma e vengono affissi. Dobbiamo quindi ritenerlo l’autore dei volantini, anche se lui stesso ci tiene ad affermare che gli anonimi estensori sarebbero altri (mistero!). Racconto tutto questo per evidenziare alcune cose che secondo me ci dovrebbero far riflettere. 1) Un consigliere d’amministrazione (Giorgio Manunza) scrive e distribuisce volantini anonimi, contenenti accuse gravissime alla sua Società, utilizzandone persino il logo (senza alcun diritto) in maniera fuorviante; 2) Un consigliere d’amministrazione (sempre Manunza) dimostra di non conoscere i dati del bilancio che ha votato, e attacca un Piano (quello di cessione delle aree verdi) CHE LUI STESSO HA VOTATO! Di più (tenetevi forte):
... continua
... segue
Giorgio Manunza e Mario Lai attaccano il Piano di cessione delle aree verdi, poiché secondo loro si starebbe “svendendo” il patrimonio verde di Poggio dei Pini, ma contemporaneamente Manunza afferma pubblicamente che vorrebbe acquistare l’area accanto a casa sua ma “costa troppo” e Lai HA ADDIRITTURA FATTO RICHIESTA FORMALE PER USUFREUIRE DEL PIANO E AVERE UN’AREA VERDE IN COMODATO (cioè gratis)!!!! Lascio a voi ogni commento. Secondo me non c’è neanche da scandalizzarsi, c’è solo da ridere. E hai fatto bene, Giorgio, a ricordare che Manunza a co. sostennero a spada tratta il Piano reliquati della Presidenza Calvisi, che metteva in vendita il doppio delle aree a un prezzo medio che è circa un decimo di quello che stiamo chiedendo noi. Il motivo per cui non hanno firmato il volantino è che non sono credibili e quando hanno provato ad affermare le medesime balle in pubblico, nelle numerose assemblee informative che abbiamo tenuto, sono stati sbugiardati. Approfitto però del tuo blog per ribadire un paio di punti evocati in quei volantini. Primo: non è vero che noi amministratori delegati agiamo in manira arbitraria, ci chiamiamo delegati proprio perché il CdA (dovrebbero saperlo, Giorgio Manunza, Luca Madeddu e Franco Randaccio) ci ha appunto delegati a occuparci delle varie trattative di vendita, secondo precise indicazioni e limiti DECISI DAL CDA. Secondo: è vero che l’ex Presidente Cocco ha acquistato un pezzo di area verde: è uno degli oltre 10 contratti che abbiamo già concluso (e altrettanti sono in fase di chiusura) senza che i rapporti di amicizia possano condizionare chicchessia, visto che le condizioni di vendita sono state decise, lo ripeto, dal CdA. Terzo: non è vero che questo Piano non rispetta la volontà dei soci espressa nel referendum del 2013, poiché quel referendum non chiedeva di non fare Piani di cessione, al contrario, chiedeva di fare un apposito Piano che evitasse vendite non trasparenti e criteri non condivisi, e così abbiamo fatto. L’unica deroga a quel referendum è stato anticipare di un anno i termini della moratoria, e neanche questo è un vulnus, perchè il termine di tre anni aveva il fine di impedire il Piano fosse fatto da certi personaggi, e così è stato. Per la cronaca: il Piano sta procurando straordinarie entrate, necessarie per fare tante cose utili, senza che siano state vendute aree di pregio o di utilizzo comune. Ci sembra insomma un’operazione equilibrata, in linea con le scelte gestionali che stiamo portando avanti: difficili, a volte impopolari, ma necessarie, se vogliamo che la lottizzazione sia risanata (con le entrate straordinarie) e il bilancio si stabilizzi (con le entrate ordinarie). Abbiamo ancora due anni di lavoro, ma raggiungeremo l’obiettivo. Dopodiché potrò tornare soddisfatto alla mia vita, al mio lavoro e ai miei libri. Grazie per l’ospitalità.
Per essere ancora più chiari dirò quanto segue:
Non sono mai stato d'accordo neanche con i veri reliquiati e cioè quelle piccole aree concomitanti con i terreni.
Non sono d'accordo perché ritengo la cosa eticamente scorretta, legalmente scorretta, contro alcuni punti dello statuto del Poggio.
Non vorrei che quelle persone che devono fagocitarsi tutto a loro uso e consumo , che hanno come principio di vita quello di impadronirsi di ogni forma vivente e non, al fine di dire che è una loro proprietà in questo caso sottrarla alla collettività .
Non è una manovra in linea con la mentalità cooperativistica che ha caratterizzato questo posto , un posto dove tutti hanno partecipato e dove non c'erano padroncini che purtroppo per loro non sanno condividere e quindi cooperare usi, modi, pensieri e quant'altro.
Ecco perché, mi muoverò a partire da oggi, per creare un gruppo che si rifaccia a questi principi e che faccia analizzare a un BRAVO avvocato quanto stà avvenendo, esclusivamente per avere un parere preventivo che in prima istanza che verrà depositato in Coopertiva interpellando ufficialmente anche gli organi, al di fuori del CDA , che hanno avvallato questa manovra sulla quale và messa una pietra sopra per sempre.
Questi organi percepiscono degli emolumenti anch'essi .
Per contattarmi e per creare u n gruppo che affronti questa vergogna indegna che và contro la natura di questo posto , lascio il mio numero di telefono e la mia email :
cell. 340 146 1082
email: gcilloc@tin.it
P.s. consiglierei a tutti di bloccarsi nell'acquisto e di non recintare le aree che , per me, maldestramente, alcuni hanno comprato.
Ciao Giacomo
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