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domenica 18 ottobre 2015

8 Km di strade di Poggio passano al Comune

Approfitto della notizia di ieri per fare il punto sul tema che riguarda la viabilità di Poggio dei Pini. La notizia è che il Comune, dando seguito a una sua delibera di ben tre anni fa (ronf ronf ronf), ha preso ufficialmente in carico le cosiddette strade vicinali "storiche" che attraversano il territorio della Cooperativa Poggio dei Pini.
Si tratta, in pratica, della strada vicinale di S. Barbara che, a partire dall'ingresso di Poggio si dirige verso la chiesetta romanica di S. Barbara, passando per la strada 51 (ex piscine). La Via dei Genovesi, è quella strada che oggi si percorre per invece attraversando il nuovo ponte di Pauliara dirigendosi verso Coop Cento e Rio S. Girolamo. E' interessato dal trasferimento anche il tratto che dall'Hydrocontrol si unsice alla già citata strada 51. In tutto sono 8 km., cioe' una minima parte delle strade della lottizzazione. 


E' necessario fare chiarezza sul significato di questo intervento che arriva, come ben ricorderete, dopo la vergognosa sentenza del Consiglio di Stato che ha attribuito ai residenti di Poggio dei Pini, unico caso in Italia, l'onere di gestire i servizi di urbanizzazione primaria e, colmo dei colmi, pagare i tributi relativi alla loro gestione DUE VOLTE, alla Cooperativa (che ha difficoltà a gestirle) e al Comune (che non fa niente). 
In realtà le strade vicinali sono sempre state di competenza comunale. Lo stabilisce la prima convenzione siglata nel 1970 tra la Cooperativa Poggio dei Pini e, ovviamente, lo ribadiscono anche le successive convenzioni del 1985 e del 2002. Tutte disattese dal Comune. 
I motivi sono altrettanto chiari: queste strade esistevano già da secoli, inoltre non è pensabile che per raggiungere la chiesetta di S. Barbara si debbano percorrere strade private che avrebbero potuto anche essere interdette al passaggio, come accade in alcune lottizzazioni.
Ma allora perchè queste strade venivano gestite dalla Cooperativa Poggio dei Pini? Bella domanda. La risposta è sempre la stessa: perchè il Comune di Capoterra non fa il suo dovere e DERUBA i cittadini prelevando tributi senza restituire i servizi che gli competono. A Capoterra la situazione è aggravata dal fatto che il Comune discrimina i residenti delle lottizzazioni periferiche per concentrare i servizi e gli interventi nel centro storico.

Questa minima acquisizione delle strade non faccia illudere nessuno. Non si tratta di un primo passo di una acquisizione "graduale" anche delle altre strade. Il Comune cercherà di continuare a derubare i cittadini spendendo il meno possibile. Mettetevi l'anima in pace e, al limite, ricordatevelo alle prossime elezioni.
Per dimostrare la malafede degli amministratori comunali, basti leggere quanto hanno dichiarato al giudice: le strade di Poggio dei Pini vengono utilizzate solo dai residenti delle strade stesse e, per questo motivo, non dovrebbero essere prese in carico dal Comune
Ah perche le strade periferiche del centro storico o delle altre lottizzazioni a chi servono? A chi ci abita naturalmente. Residenti che pagano tasse salatissime.. e quindi? Le strade comunali sono solo quelle trafficate? Pensate che io abito in una strada in cui passa un grosso autobus e transitano tutti gli studenti e il personale che si reca nel plesso scolastico di Poggio, scuole medie e asilo. Alla faccia della strada privata!

Passiamo ad altro argomento. Il Comune, oltre 10 anni fa, ha allargato la strada che conduce a Poggio dei Pini, solo sino alla rotonda per Residentza del Poggio. L'ultimo tratto è rimasto "stretto" perche è sorto un contenzioso con la Cooperativa. Il Comune, infatti, voleva allargare la strada solo dalla parte della Cooperativa, espropriandone il terreno. Perchè non dalla parte opposta? Oggi abbiamo la conferma delle dicerie di un tempo . Sappiamo che dalla dalla parte opposta c'è un terreno, che non è piu' agricolo, ma edificabile. Capito mi hai?  
Comunque questo allargamento sta per essere realizzato, quindi dovrebbe essere eliminato il vergognoso accesso alla lottizzazione che attualmente è molto pericoloso per gli automobilisti e ancor piu' per i motociclisti. 

Continuano le lamentele per le macchine che parcheggiano in curva davanti al bar. E' incredibile che un problema cosi' banale non trovi soluzione da decenni.

La Cooperativa ha realizzato un tratto del sentiero che collegherà il Centro Commerciale con il Ponte di Pauliara e con le Piscine. Il sentiero Lungo lago è stato realizzato con fondi comunitari. E' prevista la sua illluminazione. 

1 commento:

Giuseppe Monni ha detto...

Ciao Giorgio, solo un paio di sintetiche integrazioni/correzioni. Parto dall’ultima: il sentiero lungolago è stato realizzato con fondi della Cooperativa; i fondi comunitari hanno finanziato solo le staccionate e gli arredi (panchine etc.). Per quanto riguarda la storica cessione delle strade vicinali, non è proprio esatto affermare che erano di competenza del Comune fin dal 1970: la Convenzione infatti imponeva alle Parti di procedere a un trasferimento di proprietà che poi invece non venne mai effettuato. Nel 2012, grazie alla pressione esercitata dal nostro ricorso al TAR (che vincemmo) il Consiglio comunale fu praticamente costretto a deliberare l’acquisizione, ma ancora una volta (in seguito al ricorso al CdS, vinto dal Comune) tutto si era bloccato. Immaginerete quanti sforzi abbiamo fatto in questo anno e mezzo, per riuscire a ottenere l’atto di trasferimento effettivo. Ma ci siamo riusciti. E (quel che è più importante) senza oneri per la Società. Riuscendo anche a includervi la relativa porzione di illuminazione pubblica. Infine, mi permetto di non essere d’accordo con te sul fatto che si tratti di una piccola percentuale: si trata di oltre un quarto dell’intera rete stradale, non è mica poco. E anche se capisco perfettamente il tuo pessimismo, sulla possibilità di riuscire a proseguire sulla strada delle cessioni, ti posso assicurare che ce la mettermo tutta e anche l’Amministrazione comunale è consapevole che la Cooperativa non potrà continuare all’infinito a fare l’ente pubblico. Intanto, godiamoci questo primo storico risultato, ciao

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