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domenica 22 novembre 2015

Nuove piscine a Poggio?

Poggio dei Pini ha avuto una piscina condominiale a partire dal 1975 e sino al 2005.
C'era una volta.... una piscina per adulti lunga 25 metri e larga 12 metri  e mezzo. Quella per bambini era lunga 15 metri per 8 di larghezza.   La piscina piu' grande era anche molto profonda, sino a 4 metri, forse anche troppo, considerati i costi di depurazione. 
Nei primi decenni di vita la piscina fu gestita dalla Cooperativa e poi anche dal Grusap. A partire dalla metà degli anni '90, quando in cooperativa sono arrivati i "manager",  incomincio' ad essere affidata a società private, sino a quando, nel 2005, uno dei tanti incendi che attraversavano la piana del Rio S. Girolamo riuscì a danneggiarne le strutture. Da quel momento non venne riaperta e l'alluvione del 2008 completò l'opera facendo ulteriori danni.


In un posto come Poggio dei Pini, una piscina di quel tipo svolgeva una funzione importantissima. Il mare non è proprio a due passi e se vogliamo andare in una spiaggia decente bisogna dirigersi verso Nora, a 20 km, imbottigliandosi nel traffico della sempre più intasata Statale Sulcitana. 
Moltissime famiglie con bambini trovavano nella piscina una soluzione comoda per trascorrere in serenità le giornate estive senza dovere perdere troppo tempo nel transfer verso il mare. La piscina era anche un luogo di incontro nelle serate notturne. Si giocava tutti i giorni a carte, si chiacchierava e si organizzavano feste.

Se ci pensiamo bene, il fatto che una società composta da ben 850 soci (cioe' famiglie) disponga di una piscina sociale appare del tutto normale. Quante volte vediamo una piscina  in piccoli condomini costieri, composti al massimo da una cinquantina di case, 
Eppure a Poggio dei Pini, dopo l'incendio del 2005 non si è riusciti a riattivare le piscine esistenti e nemmeno a realizzarne di nuove. 
Motivi? Crisi economica e deficit della Cooperativa? Gruppi di soci che si ostacolano a vicenda? Problemi legati all'alluvione? Senz'altro tutti questi che ho citato. Ma non sono superabili?

Due anni fa il Comune di Capoterra e la Cooperativa avevano annunciato che le piscine sarebbero state ripristinate. Purtroppo si è trattato di uno dei tanti annunci "politici" che poi non hanno trovato un seguito. La realtà è che il Comune ha messo a disposizione circa 60 mila euro per ripristinare le piscine, ma questa cifra coprirebbe solo la metà (scarsa) di quanto sarebbe necessario.   
Che fare? La Cooperativa ha due possibilità. Aggiungere altri 70 mila euro e completare le vecchie piscine, oppure utilizzare la stessa cifra per realizzare una piscina ex novo in un punto diverso della lottizzazione, possibilmente non a rischio di inondazione.
Voi cosa fareste? Perche non lo scrivete qui? 

4 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

Sono molto contento che sia stata sollevata la discussione " piscina condominiale " mi farebbe molto piacere poterne usufriuire come socio anche con un contributo alle spese di gestione ,per esempio con un abbonamento , si potrebbe ricostruire con nuovi sistemi più moderni e molto meno costosi di un tempo e far gioire i giovani e meno giovani.
La zona dove sorge la vecchia piscina è da abbandonare per ovvi motivi di ubicazione a rischio alluvione in quanto è realizzata nell'alveo del fiume , si potrebbe fare in altra zona più sicura e accessibile a tutti con comodità .....dove? nella zona vicino alla TERRAZZA ? non ho comoscenza di spazi abbastanza grandi ,anche per parcheggi e servizi annessi alla piscina.
Sarei interessato ad approfondire la questione.
Marco

Anonimo ha detto...

Ciao, vorrei sapere chi ti dice tutti questi dati relativi ai costi? Vorrei sapere come mai i soldi sono stati tutti destinati al tennis per fare un quantita' di campi inutile? Siamo tutti tennisti al Poggio? La colpa e ' di qualche politico locale che ha gestito le cose malissimo.

La piscina e ' stata gestita da almeno una decina di bagnini prima dell'arrivo degli UNNI a Poggio.

La piscina va salvaguardata li dove sta e i danni richiesti a chi ha realizzato, a monte di essa, il rilevato stradale che ha scatenato la valanga d'acqua che ha travolto Poggio , apparati regionali ancora fuori dall'inchiesta perche' hanno compliici che hanno depistato le indagini sulle dinamiche dei fatti a favore di battaglie locali di pessimo gusto e per coprire i burrifichi che hanno progettato e permesso quello sbaglio insieme a quelli alle foci e a monte della lottizzazione di San Girolamo, il risultato e ' che oggi , quel rilevato che e crollato e che ha scaricato in un solo colpo piu' di 20 mila metri cubi d'acqua , e' ancora li , ricostruito e sempre pericoloso. Parlo di quell che porta alla chiesa di San Gerolamo.

C' era poi chi aveva gia organizzato il recupero, la riattivazione dei motori , la sostituzione della guaina, quest'ultima e stata levata e ha peggiorato , cn le piogge, la parte in muratura .

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo, il cdA della Cooperativa indice incontri periodici con i residenti. l'ultimo risale a qualche settimana fa. ecco dove ho avuto le informazioni.
Per quanto riguarda il tennis mi azzardo nel rispondere per quello che so o immagino. I soldi sono stati messi a disposizione dalla regione per il ripristino dei campi sportivi danneggiati dall'alluvione, quindi il tennis, il calcio e il calcetto. escluderei che sia possibile destinarli ad altri sport, per esempio alla palestra che pure necessiterebbe di interventi.

per quanto riguarda la tua ricostruzione della dinamica dell'evento alluvionale, la sindrome del Vajont da te espressa non è condivisa dagli ingegneri idraulici che hanno analizzato l'evento del 2008.

Antonio Poddighe ha detto...

Faccio notare che il campo per il calcetto non è stato ripristinato, ma al suo posto sono stati fatti tre nuovi campi da tennis.

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