Mi spiace deludere ancora una volta chi si trova a proprio agio in una perenne posizione critica. Come avevo anticipato, questa volta parlero' di un successo e, sinceramente, continuerò a farlo e spero di farlo molte altre volte, se questo significherà un miglioramento della qualità dei servizi per tutti noi. Mi riferisco alla realizzazione dei serbatoi supplementari e della relativa condotta, realizzati dalla Cooperativa per risolvere il problema di approvvigionamento idrico che colpiva nella stagione calda la lottizzazione, ma in modo particolare i residenti delle zone più elevate dei rioni di S. Barbara e Bellavista alta.
L'origine del problema, dopo avere vagliato varie ipotesi, era stata identificata nell'abbassamento della pressione idrostatica al di sotto delle 8 atmosfere nel punto di allaccio con la rete idrica regionale che viene gestita, come tutti sappiamo dalla società Abbanoa.
Per effetto di tale riduzione, nei momenti di maggior consumo, l'impianto di rilancio di S. Barbara non veniva alimentato e, di conseguenza, le abitazioni dei quartieri piu' elevati restavano a secco per giorni, con tutti i disagi che possiamo ben immaginare.
In mancanza di alternative, le uniche soluzioni adottate sino all'anno scorso, consistevano nell'utilizzo di costose autobotti e nell'interruzione dell'erogazione anche negli altri quartieri.
Aldilà dei disagi, la Cooperativa ha speso in tre anni circa 13.500 euro. E' chiaro che una situazione del genere non era sostenibile dal punto di vista sociale ed economico. Bisognava per forza fare qualcosa.
Tra le varie opzioni proposte, la Cooperativa ha optato per la realizzazione di un nuovo impianto di rilancio, costituito da due vasche da 20 mc e da una camera di manovra, da posizionare ad una quota di 55 metri più bassa di quello di S. Barbara, L'impianto (puntino rosso nella foto) si trova nella strada 51 in prossimità dell’incrocio con la strada 50. La nuova condotta che lo collega al punto di allaccio, è lunga quasi 700 metri.
Il costo dell'operazione si è aggirato intorno ai 22 mila euro. Il risultato? Beh, è sotto gli occhi di tutti. Quest'anno non si è verificata la consueta crisi idrica di luglio, nonostante si sia raggiunto piu' volte un picco dei consumi che avrebbe portato alle medesime conseguenze degli anni precedenti, ma la presenza del nuovo serbatoio ha evitato la crisi.
4 commenti:
una lettrice mi scrive:
Noi nella strada 70 abbiamo avuto il problema della pressione ,poca acqua tutto il giorno ,solo la mattina presto si poteva usare l'acqua in modo "normale"............problema costoso non risolto.......
Caro Giorgio,
nel ringraziarti, come sempre, per il Tuo prezioso contributo in termini di informazione su quanto accade nella nostra bella Comunità, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni sulla condotta idrica.
Per la prima volta dopo tanti anni, le famiglie di S.Barbara e di Bellavista hanno trascorso l’estate senza restrizioni idriche. Questo risultato è frutto di un preciso impegno che gli Amministratori avevano assunto durante la pesante crisi idrica della scorsa estate ed è stato raggiunto anche grazie al lavoro (a titolo gratuito) dei soci progettisti Ing. Salvatore Atzori e Ing. Paolo Pintor.
Nonostante taluno avesse manifestato qualche perplessità quando ancora il progetto era solo rappresentato su carta, il nuovo impianto si è rivelato fin da subito decisivo per evitare restrizioni idriche nelle zone più alte della lottizzazione, essendo stato utilizzato tutta l’estate. Ti dirò anche di più: in oltre un terzo delle giornate estive è stato fondamentale per riportare il serbatoio di S.Barbara sui livelli necessari per soddisfare tutte le utenze. Se non ci fosse stata, in quelle giornate centinaia di famiglie di Poggio dei Pini sarebbero inevitabilmente rimaste "all'asciutto", così come puntualmente avveniva durante le stagioni estive degli scorsi anni.
Mi preme inoltre specificare due aspetti: il primo è che, diversamente da quanto hai scritto, l’opera è costata circa 22 mila euro di materiale e i lavori sono stati fatti in economia dagli operai della Cooperativa.
In risposta poi alla Tua lettrice, ci tengo a precisare che la Strada 70 non è alimentata con il nuovo rilancio. Non sono mai pervenute agli uffici segnalazioni in merito ad una scarsa pressione dalla strada 70 ed è da valutare che non sia un problema della linea interna del socio (come purtroppo spesso accade, ma è una problematica facilmente risolvibile). In assenza di firma nel precedente commento, non sapendo chi è il socio interessato dal problema (e non potendola perciò contattare direttamente) invito la signora a contattare gli uffici in modo tale che gli operai della Cooperativa possano quanto prima verificare la situazione denunciata e aiutarla a risolvere questo fastidioso problema che, ripeto, è indipendente dal funzionamento della nuova condotta.
Restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, mando un caro saluto a tutti.
Federico Onnis
Chiedo scusa ma ho sbagliato a riguardo del costo della nuova condotta.
ho letto male una informativa della Cooperativa dove si proponevano due opzioni alternative e le ho sommate. Il costo esatto è senz'altro quello che ha comunicato Federico, correggo il post
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