A proposito del mega ponte che bello non sarà mai e che dovrà permettere il transito "indolore" di una "improbabile" nuova quantità "monstre" di pioggia (fra circa 500 anni ?) e però i viventi attuali altre idee le avrebbero ed io mi cimento nell'impresa.
Certo rendere più scorrevole l'acqua in corrispondenza dell'Hidrocontrol non sarebbe una cattiva idea. Ma il punto critico è il piccolo "ponticello" quello si troppo piccolo.
L'idea che mi balena per la testa sarebbe quella di fare un ponte con una luce maggiore di quella attuale ma non elevando l'esistente quota stradale bensi aumentando la sua lunghezza ma sopratutto scavare l'attuale alveo del fiume S.Gerolamo e del ruscello attiguo di S.Barbara. Mi spiego meglio: il lago dovrebbe proseguire verso monte fino a raggiungere la prima casa (ma non nei pressi di questa) presente proprio presso la centralina Telecom. Andrebbe scavata una bella quantità di sabbia e arena e pietrisco (beni vendibili con estrema facilità e con utilizzo certo e quindi lo scavo non costituirebbe un costo ma il ricavato sarebbe una risorsa). In questo modo un futuro evento catastrofico quale da noi conosciuto non produrrebbe danni ma l'alluvione transiterebbe facilmente sotto la maggior luce del più lungo ponte futuro. In più realizzando l'ingrandimento del lago verso monte si otterrebbe un sicuro effetto migliorativo sotto l'aspetto paesaggistico e naturalistico. Badate che l'alveo di quei due corsi d'acqua abbondano di sabbia e pietrisco beni ottimi per tanti utilizzi. L'altezza del pelo dell'acqua "stabile" (del lago ingrandito) sarebbe ottimale se tenuto intorno a due metri sotto l'arcata dell'ipotizzato nuovo ponte "minimale" da me immaginato. Le opere di raccordo con la viabilità esistente costituirebbero in un piccolo intervento nella sola strada 51 (conosciuta come quella della piscina). Cosa ne pensano altri "pensatori" Poggini ?
Giampaolo Lai
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