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lunedì 26 giugno 2017

Ecco perchè è utile il Codice Etico

di Tonino Secchi
Se fossi un aspirante nuovo socio della Cooperativa Poggio dei Pini resterei sconcertato dal clima che si respira da qualche tempo nella nostra comunità. Sembra che non servano neppure nuove elezioni perché anch’esse diventano motivo di sospetto addirittura di brogli elettorali se, per caso, si vuole sostenere che i piani di rientro dei soci morosi sono furberie di bassa lega per aumentare i propri consensi al momento del voto.

 Nella sostanza siamo la terra di nessuno, senza regole e procedure di tutela dei soci? Eppure abbiamo uno dei migliori Statuti esistenti nell’ambito delle cooperative senza scopo di lucro, siamo soggetti al Codice Civile e paghiamo un Collegio di Sindaci(tre!) per il controllo contabile e di legittimità e abbiamo anche un Collegio di Probiviri scelti direttamente dall’assemblea dei soci. Serve altro ? Possiamo anche avviare azioni di responsabilità nei confronti di amministratori che causassero danni rilevanti alla cooperativa seguendo però precise procedure previste dallo Statuto. Quando queste vie di tutela dei soci non sortissero i risultati attesi resta la via di ricorso al giudice naturale al quale però si devono portare prove adeguate contro i presunti amministratori responsabili  facendosi carico di ogni onere conseguente.
 Quello che colpisce oggi al Poggio è che l’escalation verso azioni giudiziarie ricercate e querele minacciate sembra non tenere conto delle macerie accumulate nell’ultimo decennio come se l’immagine della nostra comunità fosse una cosa di poco conto nonostante i danni enormi già subiti a mezzo stampa negli anni in cui diversi poggini calcavano le aule del tribunale di Cagliari.
 Dove vuole andare la nostra comunità? E’ stata la domanda accorata di un gruppo di venti soci che diffusero l’appello alla pacificazione nel 2016. Cinque di questi soci durante la nostra recente campagna elettorale lanciarono l’idea del Codice Etico non come censura a qualcuno ma come prova di ricostruzione di un modo condiviso di amministrare correttamente la cooperativa. Lasciando perdere il pensiero che dice”il Codice Etico è inutile” devo invece testimoniare di essere stato invitato dal Presidente Anedda alla prima riunione del gruppo di lavoro del Consiglio d’Amministrazione sul Codice Etico(era presente Luca Madeddu per la lista “Insieme”) e di aver ascoltato volentieri l’opinione dello stesso Presidente che segnalava l’utilità di inserire nel Codice una precisa regola sulle modalità di operare nell’ambito del piani di rientro dei morosi.
Ho preso la parola in quella circostanza ricordando di aver approvato anch’io negli anni passati piani di rientro dalla morosità i quali non sono discutibili sul piano della legittimità ma soltanto su quello dell’opportunità politica soprattutto alle soglie di nuove elezioni: non sono forse identificabili come azioni sleali pre-elettorali non importa se commessi da Tonino Secchi o da Sandro Anedda? La cosa sorprendente e bella è che ci siamo trovati d’accordo su questo principio e che il Codice Etico che si vorrebbe approvare potrà quasi sicuramente contenere questa regola: prima delle elezioni non si fanno piani di rientro a nessuno! Ecco perché è utile il Codice Etico che sono certo rimuoverà gran parte del clima di rivalsa e di mugugno che contrasta con le cose belle che abbiamo rievocato nelle celebrazioni del mezzo secolo di vita comunitaria costruita e praticata dai padri fondatori nello spirito di sacrificio personale incardinato nel valore dell’amicizia. Per queste ragioni ho consigliato di approvare il Codice Etico in tempi brevi a suggello anche di una volontà dichiarata  dal Presidente di riprendere il dialogo, dichiarazione che gli fa onore perché nonostante le sue legittime 343 preferenze si rende conto che nello scenario poco felice di 8 a 7 la via maestra è quella del confronto costruttivo ispirato anche dal fatto che nella lista Insieme sono presenti delle belle persone competenti da tenere in conto anche per il consolidamento futuro della nostra casa comune, la Cooperativa Poggio dei Pini. All’intero Consiglio d’Amministrazione invio un sincero augurio: abbiate coraggio e rendetevi liberi da ogni condizionamento!              
 Tonino Secchi

7 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

Tonino l'esempio dei piani di rientro lo trovo molto calzante e ben si sposa con il progetto di Codice Etico. Trovo stucchevole la polemica e l'insinuazione secondo cui una persona che riceve una proposta di rientro per un debito di (esempio) 2 mila euro debba essere automaticamente considerata un elettore sotto il giogo di questo o quell'amministratore. Credo che chi ha questi pensieri sia probabilmente "debitore" di qualcuno e voglia attribuire questa sua dipendenza anche al resto del mondo.
Se vogliamo far passare il concetto che le insinuazioni non debbano essere alimentate allora ci sta. Possiamo certamente stabilire una regola secondo cui alcune operazioni che non sono urgenti per la amministrazione della Cooperativa non debbano essere effettuate nell'ultimo periodo (3 mesi? 6 mesi?) del mandato di un CdA. Ok, beni fattu. Troviano anche altre di queste regolette. Io ci starei. Il codice Etico lo firmo e sostengo certamente.
Ma non crediamo in questo modo di liberarci delle insinuazioni e delle diffamazioni.
State tranquilli che per qualcuno anche una stretta di mano sarà considerata un patto di connovenza. Sei andato al cinema con Tizio? Colluso! Hai mangiato un bignè alla festa di compleanno di Caio? Corrotto! Ecco perchè hanno tappato la buca sulla strada prima a te che a me!
Tonino, che dici. Ho ragione? Ecco perchè ho detto che il codice etico è utile ma dovrebbe essere vissuto innanzitutto in prima persona da ognuno di noi.
Il che non vuol dire mettere un po' di queste regole in un codice e approvarlo. Male, di certo, non farà.

Franco Magi ha detto...

Concordo con Tonino, ma il codice etico andrebbe anche rispettato. Sandro però, in assoluta buona fede ma anche inconsapevolmente, dice sempre di si, ma poi fa l'opposto. Non mi rassicura pertanto la prima riunione sul codice etico, perché anche sul viadotto ha sempre detto di essere contrario ma poi ha scritto alla Regione l'esatto opposto.

Franco Magi

sandro anedda ha detto...

Franco, proprio tu sai bene che in questi tre anni ho detto molti no consapevolmente e ne vado fiero. Comunque non ho capito cosa c'entri il codice etico con il ponte; in ogni caso ti invito a pubblicare anche un solo documento nel quale la cooperativa ha espresso un parere favorevole al ponte della Metassociati. Ovviamente non stralci di frasi o tue interpretazioni, ma, ripeto, documenti nei quali la cooperativa ha espresso un parere favorevole. Magari ti confondi con quella che era la tua posizione sin dall'origine, che ti ricordo era favorevole a un ponte in acciaio corten a campata unica con strallo progettato da un archistar, oggi con piacere apprendiamo che tu hai cambiato idea. Spero solo che dietro questa inutile polemica non ci sia qualche mio/nostro NO!

Franco Magi ha detto...

Sandro, sono stato favorevole solo ad un ponte "sostanzialmente diverso nella forma, nei materiali e nella tipologia", e siccome era impossibile per legge, ne avresti dovuto dedurre che era solo strategia, e che quindi ero fin da principio contrario.
Voi invece ingenuamente avete creduto che fosse possibile fare modifiche sostanziali al viadotto "di rara bruttezza", non comprendendo la ratio - e nemmeno il semplice apparato scritto della norma - proponendo addirittura allargamenti del viadotto per ospitare piste ciclabili!
Ho fatto il parallelo con il viadotto per dimostare la Tua inaffidabilità. Per esempio, il giorno prima dell'incontro con l'Assessore avete pubblicamente detto che se Egli non avesse messo in forma scritta che si potevano fare modifiche sostanziali al viadotto Vi sareste ritenuti insoddisfatti, salvo poi dopo poche ore fare e scrivere l'esatto opposto.
Sul codice etico - come sul viadotto - dici di essere a favore, ma in realtà farai l'esatto opposto. Candidamente, senza colpo ferire. Senza alcun imbarazzo. Ma continuerai a sostenere ..... che sei d'accordo!

Giorgio Plazzotta ha detto...

Caro Franco, anche quella di "vedere la carte" dell'assessorato e capire fino a che punto erano in grado di cambiare il progetto iniziale (come peraltro promesso) era una strategia. Puo' essere condivisa o meno, ma certamente non al punto di riempire di fango (eufemismo) chi la propone come è stato fatto.

sandro anedda ha detto...

Franco, la tua difesa non regge. Parlavi di ponte in acciaio corten, a campata unica con strallo progettato da un archistar, considerandolo un valore aggiunto per Poggio o addirittura un'attrazione, ben prima che si parlasse della Metassociati. Anche con il comitato in origine, hai sempre parlato di nuovo progetto preliminare (quindi nuovo ponte). Hai cambiato idea, forse perché hai compreso che la tua non era percorribile, non c'è nulla di male. Io, come sempre detto, personalmente ho una posizione abbastanza radicale sull'ipotesi ponte, ma sono anche il presidente di una comunità e devo tener conto delle posizioni di tutti. Comunque ti avevo chiesto di pubblicare i documenti (anche uno solo) dai quali, come sempre sostieni, la cooperativa si mostra favorevole alla realizzazione del ponte della Metassociati, non avendo ovviamente trovato nulla, inizi con le tue solite, quanto ripetute, divagazioni. Per quanto riguarda le tue considerazioni sul mio conto, sono sicuro che riuscirò a superare la delusione per il tuo giudizio negativo, quello che invece mi risulta impossibile è parlare di etica con te.

Franco Magi ha detto...

La differenza è che noi sapevamo ed eravamo perfettamente consapevoli che era impossibile per legge, loro ci hanno creduto fino a pochi mesi fa e sono ingenuamente caduti nella trappola dell'Assessore. Con tanto di pareri privi di qualsivoglia fondamento, peraltro da Te correttamente pubblicati.

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