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mercoledì 21 maggio 2008

Un volantino contestato

Prima della assemblea del 10 maggio è stato recapitato a tutti i soci un volantino firmato dal Comitato che era dedicato alla sentenza del TAR sulla realizzazione di una strada asfaltata nella pineta di Pauliara e sui suoi risvolti, in particolare morali, nei rapporti tra i soci e il Presidente della Cooperativa che è stato indubbiamente coinvolto in prima persona da questa vicenda (la strada abusiva porta a casa sua).
Successivamente mi sono giunti alcuni commenti che si riferiscono proprio a questo volantino. Commenti principalmente di dissenso che lo hanno ritenuto nei migliori dei casi inopportuno, ma anche offensivo con i soliti echi di "denunce" che si alzano ogni volta che nella nostra piccola comunità si leva una voce critica. Dato che una prima lettura non aveva destato in me alcuno scalpore, incuriosito, sono andato a rileggermi il testo, alla ricerca dei contenuti offensivi o presunti tali che mi erano stati segnalati. Devo dire sinceramente che non li ho trovati. Pregherei i lettori di indicarmi quali sarebbero le frasi calunniose o gravemente offensive.
Parlando più generalmente esiste una nutrita schiera di persone che, del tutto legittimamente, ritengono che gli elementi aspramente polemici o fortemente critici non siano utili e che debbano essere evitati. Costruire e non distruggere, pare giusto. Ma a quali condizioni? Senza alcuna condizione? Scusate ma questo non mi sembra ne corretto, ne utile. Un gentlemen agreement è cosa assai diversa da una "insabbiatura".
Io personalmente sono un fautore del compromesso come strumento per la risoluzione dei contrasti, ma la mediazione ha sempre bisogno di una azione che si svolge sui due lati del tavolo. Ciò significa che di fronte a una situazione certamente spiacevole, ma non prioritaria, come quella relativa alle irregolarità, ormai certificate, relative alle questioni strada e laghetto, sarebbe necessario, da parte di chi queste irregolarità ha commesso, un segnale che agevoli la conciliazione. Forse sarebbero sufficienti tre semplicissime parole: "scusate abbiamo sbagliato", ma Denim, l'uomo che non deve chiedere mai, non si giustifica. Bene, se è così ritengo che non possa nemmeno rappresentare una comuntà di 2000 persone.
Invece fino ad ora ai soci sono state propinate interpretazioni, cavilli, scuse che si sono dimostrate infondate. Non si può, a mio avviso, fare finta di niente. Le giustificazioni ufficiali sui fatti di questo tipo sono una azione doverosa e non si tratta, a mio avviso, di una poco rilevante questione di principio, ma è un modo di tutelare la correttezza futura dei rapporti tra gli organi rappresentativi e i rappresentati: non è cosa da poco.
Detto questo qualcuno può pensare che ci siano argomenti più importanti della benedetta strada 7 e che "strategicamente" non conviene parlare di questo argomento. Sono d'accordo su entrambi i punti. Della strada me ne sono sempre fregato e spero invece di assistere a cambiamenti sul fronte della trasparenza, della difesa della armonia urbanistica e della limitazione degli sprechi di denaro. Per quanto riguarda la strategia, sara' forse un problema prioritario per chi si propone di succedere agli attuali amministratori. Io continuo a dare più importanza alla verità e alla correttezza.

2 commenti:

giacomo ha detto...

VOLANTINO FUORI TEMA

Ciao a tutti, io personalmente ritengo di dover dare una risposta a questo articolo giustamente formulato da Giorgio.

Io ho criticato il volantino fuori tema per un semplice motivo, il comitato aveva deciso fin dall'inizio ( primissime riunioni - io c'ero ) di non intervenire su quell'argomento in quanto non attinente alle battaglie del comitato stesso, poi le decisioni evidentemente sono cambiate ( non mantenendo la parola data ) io non c'ero e si è deciso di integrare il caso strada nella battaglia intrapresa, per cui mi dissocio ( ed è il minimo che io possa fare ) da quella lettera che è assolutamente fuori tema ( comitato sviluppo sostenibile )e di uno stile che non mi garba per niente nonchè anche offensiva verso coloro che hanno fatto parte del comitato, tuttavia trattasi di sbaglio e come tale va preso.

Dimenticavo una cosa io di frasi calunniose o gravemente offensive non ne ho visto al riguardo del volantino.

Oggi Poggio dei Pini ha più che mai bisogno urgente di persone nuove che siano propositive, costruttive, che abbiano un pò quell'energia che hanno avuto i soci fondatori, sopratutto si dovrebbe agire sempre nel merito coinvolgendo democraticamente quanti più possibile.



Cordiali saluti
Giacomo Cillocu

Anonimo ha detto...

Giorgio e Giacomo, ho letto i Vostri interventi, e quelli che hanno fatto seguito. Vorrei rivolgere un invito a voltare pagina, a smetterla di continuare a parlare di cose tritte e ritritte. Della strada sappiamo, del laghetto idem. La notizia sulla variante era prevista in questi termini. L'accesso agli atti non é mai stato un problema: é dovuto e prima o poi si sarebbe risolto. In giro non ci sono referendum da annullare. Il bilancio 2007 é stato approvato. Il CdA é in scadenza di mandato. Ma tutto ciò rappresenta il passato. Notate come tutto sia in rima. Giustificazioni e scuse non ce ne sono mai state in questa pesante vicenda, nata male e proseguita peggio. Liberiamocene, lasciamola andare. Qualcuno ha scritto che il Poggino si é svegliato di soprassalto e ha capito che qualche problema da risolvere c'é e che non può più estraniarsi. Deve partecipare, riappropriandosi del ruolo che gli compete, e contribuire, altrimenti non deve lamentarsi. E' Lui che viene prima di tutti. Il nostro futuro sta nelle scelte che faremo, alle quali dobbiamo arrivare consapevoli, documentandoci in prima persona. Non é enfatico parlare di progetto di vita:
- quanti vogliamo essere
- dove consentire di costruire
- cosa, come e dove migliorare
- quanto dovremo pagare
- come fare a risparmiare
- quali fonti di energia
- da chi farci guidare.
Concertazione più ampia, fatta di giusti metodi e condivisa, qualificata in termini di rappresentatività. Potrebbe essere utile un attivo comitato di indirizzo. Trovo che sia una giusta affermazione quella sentita nel corso di una delle ultime assemblee: il peso delle scelte non può essere lasciato sulle spalle dei soli Amministratori. Troppo comodo. Il blog potrebbe contribuire alla maggiore informazione che la Comunità vuola. Chiarezza tanta, comunicazione pure, trasparenza di più. Ecco: personalmente credo che dovremmo prepararci a questo. Giorgio dice bene quando accenna ai problemi più importanti. Sui cambiamenti di Giacomo dico che sta solo a noi favorirli e realizzarli con correttezza. Ma tutti sapiamo che occorre un adeguato consenso. Gli impegni che aspettano la Cooperativa valgono come una "rifondazione" del Poggio. Credo che questo aspetto ed i numeri presentatici non siano sfuggiti a nessuno.
Trovo che si siano commessi molti errori da una parte e dall'altra. Vediamo chi tra i generali vuole essere il più pronto a porre fine agli "scontri". A titolo personale lo faccio adesso. Limitiamoci a pensarla diversamente.
I soci fondatori quando hanno iniziato questa splendida avventura avevano tra i 30 e i 40 anni. Siamo a metà 2008. Dove sono le nuove leve ?

Un saluto a Tutti.

Maurizio Cadone

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