Sapevo che con il tempo i numeri di Internet sarebbero cresciuti e che, prima o poi, questo strumento avrebbe avuto una diffusione paragonabile a quella del telefono, seppur con caratteristiche molto differenti che oggi, si stanno quasi fondendo.
In questo decennio sono nati i due portali capoterresi Capoterra.net e Capoterraonline, che hanno accompagnato, e ancora la fanno egregiamente, l'evoluzione telematica degli abitanti di questo paese.
Nel frattempo direi che a Poggio dei Pini e nelle frazioni si dormiva allegramente. In particolare a Poggio, una volta comunità vivace e all'avanguardia nelle iniziative sociali, il sonno era profondo come un letargo. Il silenzio è d'oro, e difatti qualcuno ha pensato bene di approfittarne, esasperando una gestione del bene collettivo sempre più distante dai principi di cooperativismo e di partecipazione e sempre più basata sul personalismo e sulla opaca imitazione dei meccanismi così tipici della politica italica che, difatti, hanno portato anche a Poggio, i conti in rosso, le strutture in decadenza e servizi scadenti.
E in questo clima che è nato, esattamente due anni fa, questo Blog. Si tratta di una pubblicazione spontanea nata in una serata dopo avere ascoltato troppe bugie. Anche se dietro il blog non c'è un gruppo di lavoro o una associazione, non posso però dire di essere stato solo. Alcune persone hanno fornito contributi preziosissimi e alimentato il blog, molti altri hanno partecipato con i loro commenti e veramente tanti sono stati i lettori che hanno testimoniato l'utilità del lavoro che abbiamo portato avanti. Sono così ben 317 gli articoli lanciati nella rete in due anni dal Blog e (mammamia) 84.000 le visite uniche.
Sebbene, e chi mi conosce lo sa, io non sia un rompipalle nato, indubbiamente questo blog ha dato fastidio soprattutto quando si è trovato a "rompere le uova nel paniere". Ha disturbato alcuni componenti dell'ex Consiglio di amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini. Altri personaggi, che quasi sempre poi si scopriva essere parenti di Tizio o di Caio, si sono scatenati in modo più o meno anonimo, boicottando a tutto spiano e arrampicandosi su specchi che si sono fatti sempre più scivolosi. Alcuni ancora girano la faccia tipo "sirbone" quando mi incontrano. Molti altri, ben più numerosi, mi hanno espresso simpatia e apprezzamento e questo mi ha dato la forza di continuare. Se è comprensibile l'avversione di chi ha perso poltrone, ambizioni e, in alcuni casi, anche la faccia, riesco a capire molto meno l'ostilità di alcuni consiglieri del comune di Capoterra. E ta manera, molti di loro non li conosco neanche, io non ho mai fatto politica attiva. E' vero che in alcuni casi mi sono permesso di criticare la giunta comunale (Ponte di Pauliara e Piano di Emergenza), ma in altre situazioni ho anche lodato la difesa di questa giunta nei confronti della speculazione edilizia. Davvero peccato per la storiaccia di S'Acqua 'e Tomaso che dimostra purtroppo come gli uni non siano tanto dissimili dagli altri. La mia impressione è che molti amministratori (capoterresi e non) continuino imperterriti a seguire modelli politici vecchi, unti e bisunti; E' una politica basata sulla mancanza di trasparenza e di confronto, incentrata sul clientelismo, sui favori etc. Diciamo pure: è così a destra come a sinistra! Qualsiasi soggetto indipendente, che perdipiù sia in grado di trasmettere informazioni, viene visto come un pericolo per la propria poltrona. E cosi le associazioni capoterresi, ivi compresi i blog e i portali, invece di essere elogiate vengono clamorosamente biasimate.
Io prendo sempre in considerazione le critiche; servono a migliorare. Mi è stato detto che non va bene dare voce alla gente comune, che il blog è un balcone della critica, che internet non serve perche la gente vuole la carta, che internet è un mondo virtuale in cui è normale utilizzare un nickname per spargere calunnie e che non bisogna solo predicare ma anche fare .. a me!
Ma questo blog alla fine, è servito a qualcosa? Vi dico secondo me a cosa è servito e lo faccio senza ipocrisie:
- ha contribuito a salvare le pinete di Poggio dei Pini da un progetto di cementificazione selvaggia;
- ha contribuito a risvegliare l'impegno sociale di molte persone che prima si disinteressavano degli stessi luoghi in cui vivono;
- ha contribuito a scalzare dalla gestione della Cooperativa Poggio dei Pini alcune persone che l'hanno mal gestita e che contavano sulla disinformazione per garantirsi un piccolo orticello di potere da coltivare, danneggiando l'intera comunità;
- in seguito all'alluvione del 22 ottobre 2008 questo Blog è diventato un punto di riferimento tecnico scientifico per moltissimi soggetti. I cittadini senz'altro, ma anche (come mi è stato riferito) gli stessi enti che dovevano effettuare i primi interventi d'emergenza. Grazie al blog tutti abbiamo capito meglio che cosa è successo in quel terribile giorno. Moltissimi dati scientifici relativi al territorio colpito dall'alluvione sono stati veicolati da questo blog. In questo senso il blog ha assunto un ruolo canale informativo verso la popolazione che sarebbe spettato agli (inefficenti) enti pubblici;
- nel blog si sono incontrate le persone che hanno fondato l'Associazione 22 Ottobre. Questa Associazione opera attivamente per informare sulle problematiche relative all'alluvione e per spingere le istituzioni a mettere in sicurezza il territorio;
- parliamoci chiaro, il comune di Capoterra è costituito da nuclei urbani separati che, a parte casi isolati, generalmente si ignorano e talvolta si guardano con reciproca diffidenza. Io nel blog ho lavorato parecchio per allacciare dei fili tra comunità che abitano nei vari centri urbani del comune. La Capoterra di oggi è quella in cui 10 mila persone sono considerate intrusi, occupanti e ospiti del territorio che appartiene ai capoterresi doc. Se la Capoterra di domani dovesse realmente diventare la Capoterra del centro storico e delle sue frazioni forse il merito sarà un pò anche di chi ha combattuto la diffidenza e la puzza sotto il naso di certe persone che alimentano le divisioni;
- sono convinto che questo blog, unitamente a tutti gli altri soggetti che hanno esercitato una pressione mediatica (internet, stampa, incontri con la cittadinanza) stanno contribuendo a far lavorare meglio e più in fretta gli enti pubblici che devono ricostruire le infrastrutture e mettere in sicurezza il territorio;
- il lago di Poggio che rappresenta il più importante elemento paesaggistico e di lotta agli incendi del comune, è stato attaccato duramente da parte di soggetti che, per vari motivi (talvolta meschini), non considerano quanto la sua scomparsa potrebbe danneggiare l'intero territorio. Qui nel blog ci siamo fatti in quattro per farne capire l'utilità non solo per Poggio, ma per tutto il bacino del S. Girolamo;
- gli articoli pubblicati in questo blog (ma ovviamente mi riferisco anche a tutti i siti) non vengono più letti da quattro gatti come accadeva una volta, ma colpiscono spesso nel segno, girano negli uffici regionali, sbugiardano quei giornalisti (o registi) che talvolta gonfiano la notizia per fare catastrofismo, tengono a freno la demagogia e l'ipocrisia dei politici smontando verità spesso distorte che sino ad oggi venivano tranquillamente propinate al "popolo bue";
- la diffusione di questo blog e di tanti altri siti liberi può rompere il monopolio della carta stampata e della Tv che, come sappiamo sono nelle mani di pochi, sopratutto a Cagliari. Pluralismo significa democrazia, libertà e progresso. Non solo i politici, ma anche i giornalisti e i registi devono sapere che ciò che diranno, faranno, scriveranno potrebbe comunque essere confutato, corretto, sostenuto (a torto o a ragione) anche da altre voci indipendenti e questo favorirà senza dubbio la verità, la giustizia, il vero buongoverno.
Ho esagerato oppure queste cose sono vere? Questo blog è servito a qualcosa oppure ha ragione quel consigliere poggino che, livido di rancore, mi ha ritenuto indegno di amministrare il nuovo Portale della Cooperativa in quanto autore di questa schifezza di blog?
La mia impressione è che l'alluvione, che tanto ha tolto, abbia donato a molti capoterresi la forza consapevole di amare il territorio in cui vivono, di rispettarlo e di proteggerlo, dai monti al mare, abbattendo quegli inutili steccati che sono serviti solo a pochi speculatori. Non so se fossero i notabili cagliaritani provenienti dal feudalesimo, come ritiene il sindaco, o se si tratti anche di furbacchioni che a Capoterra di certo non mancano. Adesso è venuto il momento di dire BASTA e di cambiare rotta.
Non c'entra con la telematica? Nevvero. Oggi è proprio la telematica ad arricchire la società capoterrese. In questo tragico anno sono nati nuovi soggetti, associazioni, blog e portali e si sono rafforzati quelli esistenti. Abbiamo Capoterra.net e Capoterra Online, due portali che sono veri punti di riferimento da tempo per i capoterresi, ci sono poi i recenti PoggiodeiPini.blogspot, il sito dell'Associazione 22 Ottobre, il nuovo Portale di Poggio dei Pini, senza dimenticare l'utile sito del Comune di Capoterra. Si tratta di iniziative di alto livello che fanno di Capoterra un paese particolarmente ricco e vivace per i suoi 26 mila abitanti. No, non me ne sono dimenticato. Ho voluto lasciare volutamente per ultimo il nuovo portale di Demos Capoterra che trovo particolarmente utile e ben fatto, almeno per i miei gusti. Poca frivolezza e molta sostanza. Questo portale è sostenuto da un gruppo di persone che, oltre a saper scrivere, vanno al nocciolo dei problemi. Sono politicizzati? Può darsi, ma la loro è politica sana e chi dovesse avere una visione della società e proposte diverse dalle loro (o dalle mie) dovrebbe, a mio avviso, creare qualcosa del genere e non solo fare telefonate e sparegere promesse elettorali.