di Franca Camarda
Da alcuni mesi il territorio di Capoterra è invaso da reti di plastica arancione. Fervono i lavori per la costruzione della nuova ss195. Un'opera da 160 milioni di euro, destinata al traffico pesante proveniente prevalentemente dal polo industriale della Saras. Il tracciato insisterà su vari punti in zone al più alto grado di rischio idrogeologico. A breve, a ridosso delle nostre case, vedremo sfrecciare i tir carichi di prodotti petroliferi, che dispenseranno polveri sottili e inquinanti su tutto il territorio delle lottizzazioni.
L'alta criticità
ambientale per la presenza di poli industriali di Machiareddu e della
raffineria più grande del Mediterraneo è destinata ad aumentare. Entreranno in
funzione nella zona di Machiareddu gli impianti della PowerCrop costituiti da una centrale a
biomasse, un generatore biogas e un generatore a olio vegetale che condizioneranno
con incrementi significativi di inquinanti la qualità dell'aria. Da anni il territorio subisce la servitù
dell'elettrodotto a 380mila kvolts. Persino le abitazioni sono attraversate dai
cavi di un'altra linea elettrica, seppure di minore potenza. Servitù senza
nessun beneficio per il comune di Capoterra, ma che genera grande inquietudine
tra gli abitanti per l'inquinamento
elettromagnetico.Da alcuni mesi il territorio di Capoterra è invaso da reti di plastica arancione. Fervono i lavori per la costruzione della nuova ss195. Un'opera da 160 milioni di euro, destinata al traffico pesante proveniente prevalentemente dal polo industriale della Saras. Il tracciato insisterà su vari punti in zone al più alto grado di rischio idrogeologico. A breve, a ridosso delle nostre case, vedremo sfrecciare i tir carichi di prodotti petroliferi, che dispenseranno polveri sottili e inquinanti su tutto il territorio delle lottizzazioni.
La cooperativa
Poggio dei Pini ha concesso l'esproprio di terreni per consentire la
costruzione della nuova strada. All'insaputa dei soci più direttamente
interessati, si è consumata la più irresponsabile operazione di svendita dei
terreni di Poggio dei Pini. Poco importa
se la strada a 4 corsie sarà adiacente alle case, se i rumori del traffico
pesante disturberanno quotidianamente il sonno degli abitanti, se aumenteranno
i rischi per la salute con una forte
incidenza di tumori e patologie dell'apparato respiratorio. Non
interessava per niente gli amministratori della nostra cooperativa, se gli
immobili costruiti con l'impegno e i sacrifici di una vita saranno
improvvisamente deprezzati e fuori mercato.
Una recente indagine inglese sostiene che muoiono più
persone a causa delle patologie generate dal traffico che da incidenti
stradali.
Chiunque abbia preso
la scellerata decisione di concedere i terreni di proprietà di tutti i soci,
senza nessuna opposizione all'esproprio, ha operato in totale dispregio del
diritto salute e alla conservazione del
valore delle case. Le amministrazioni succedutesi nel corso degli ultimi anni
non si sono sentite in dovere di rendere edotti i soci sulle conseguenze di
quest' operazione. Hanno agito come se il territorio fosse “cosa loro” .
Un valente geologo,
conoscendo bene i dettagli tecnici di quanto si stava preparando ai danni del
nostro territorio, ebbe modo di esprimere in un noto blog quanto fossero
discutibili alcune argomentazioni della Valutazione d'Impatto Ambientale,
redatta dall'Anas. La cooperativa non colse l'opportunità di un'opposizione
costruttiva. A chi ha giovato questa remissività della Cooperativa e la miopia
verso il futuro nostro e dei nostri figli?
La ss195, per
anni è stata teatro di numerosi incidenti. Alcuni interventi di messa in
sicurezza hanno drasticamente diminuito questi tragici eventi. Se viene meno
una delle motivazioni più significative per la costruzione della nuova strada,
a chi è utile una strada simile a kilometri di dighe? Come mai non è stata
accolta proposta del comune di Capoterra
che insisteva per l'allargamento del tracciato esistente, meno impattante e con
costi ridotti a 1/3 di quello approvato dall'Anas e dalla Regione? Si apra un
dibattito a Poggio dei Pini su quest'opera destinata a aumentare i rischi per
la nostra salute e a modificare irrimediabilmente il paesaggio tutelato
dall'art.9 della Costituzione.
Il traffico
generato dai vacanzieri per 1 mese e mezzo all'anno può giustificare una spesa
di 160 milioni di euro, soldi dei cittadini? Se ci fossero amministratori
illuminati, in grado di volgere lo sguardo sulle esperienze di altri paesi
europei, che hanno incoraggiato in modo sistematico il telelavoro, potrebbero
dare un contributo razionale alla risoluzione del traffico.
Si stima che
attivando il telelavoro in provincia di Cagliari si potrebbero avere
circa 1000 auto circolanti in meno al giorno nel nostro capoluogo e nelle
strade periferiche.
Spalmando su 1
ora e mezza l'entrata negli uffici pubblici
certamente si eviterebbero le code delle 7.30 nella ss195 e altre strade
a intenso traffico.
Il 10 marzo prossimo si terrà un referendum. I soci di
Poggio dei Pini saranno chiamati ad esprimersi su 2 quesiti importanti. Al di
là di ogni considerazione di parte, la moratoria sui nuovi lotti e sui
reliquati si rende necessaria, soprattutto alla luce della recente sentenza del
TAR che obbliga il comune di Capoterra a sostenere gli oneri per la gestione
delle opere di urbanizzazione.
A sentenza
definitiva, i soci si dovranno interrogare se sia giustificato continuare a
versare il contributo mensile alla cooperativa. Oppure debba essere ridotto e
utilizzato per gestire gli eventuali servizi rimanenti o altri investimenti
utili alla comunità. La sentenza metterà
in discussione anche l'attuale forma giuridica della cooperativa.
L'ulteriore
edificazione diminuirà il valore della lottizzazione. La perdita di bosco o
vegetazione arbustiva è sempre un impoverimento del territorio. Questo è un
momento cruciale della cooperativa ed è necessario che i soci partecipino con
senso democratico a dare il proprio contributo di idee e proposte. Non bisogna
far decidere l'indifferenza o chi, con poca trasparenza e poco rispetto dei
soci, intende proseguire in scelte che nulla hanno a che fare con il bene
comune.
Franca Camarda
socia della Cooperativa Poggio dei Pini e cittadina di
Capoterra
2 commenti:
Il traffico rallentato inquina 1000 volte della nuova strada ss e' assurdo che a oggi ci sentiamo,ostaggi di questa strada costruita nel periodo dei antichi romani.
..metropolitana leggera, allargamento del tracciato attuale, telelavoro,risparmio di suolo, preservazione di terreni e aziende agricole, principi di precauzione, seria politica dei trasporti di tutta l'area metropolitana non sarebbero elementi da valutare? Si eviterebbe un'immane spreco di soldi dei cittadini, più salute per le persone e rispetto dell'ambiente. Si apra un dibattito in tal senso e volgiamo lo sguardo ad altri paesi civili che hanno risolto il problema del traffico con più rispetto per la vita delle persone e delle generazioni future. Una variante di Mestre in un territorio vastissimo con densità di popolazione tra i più bassi d'Italia. A chi giova quest'opera? O è un'ulteriore sopraffazione di chi utilizza il nostro territorio come terreno di conquista per oscuri interessi continentali e non, che niente hanno a che fare con gli interessi veri dei cittadini sardi?
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