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sabato 2 marzo 2013

Capoterra a Cinque Stelle

Il Movimento 5 Stelle surclassa tutti anche a Capoterra, dove il PDL è il secondo partito, ma dimezza il numero dei propri elettori. Il PD vince solo a Poggio dei Pini. I capoterresi hanno votato pensando al governo nazionale e non alla giunta comunale. 
 
E' passata quasi una settimana dalle elezioni politiche del 24 febbraio. Della intricata situazione nazionale si parla nei quotidiani nazionali. Vediamo cosa è successo a Capoterra.
Innanzitutto l'affluenza: 69,5% contro il 71% delle precedenti politiche (2008). Una diminuzione di soli 1,5 punti che, in Sardegna è stata di 4 e a livello nazionale di 5. 

Veniamo ai risultati delle forze politiche. Mi riferisco alla camera dei deputati per non confondere i lettori con troppi numeri. Il Movimento 5 stelle sbanca anche a Capoterra sfiorando alla camera il 37% con 4.869 voti. Si tratta di un dato nettamente superiore a quello regionale (29,6%) e a quello del capoluogo (25,6). Nell'hinterland cagliaritano la vittoria del 5 stelle è ancora più netta, con valori intorno al 35% e punte massime a Sestu (42) e Assemini (39). 
Vediamo cosa succede alle altre due formazioni politiche principali. Il PDL supera il PD 24% contro 21%. a livello regionale è invece andata esattamente al contrario: PD al 25 e PDL al 20.  
Nel 2008 a Capoterra il PDL aveva surclassato tutti con il 49,7 e il PD si era fermato al 31,9. Dato che il numero degli elettori non è cambiato di molto possiamo "contare" quanti elettori abbiano abbandonato quelli che erano i due principali partiti  italiani. Il PDL ha perso 3.400 elettori, dimezzando le proprie preferenze, mentre il PD è stato abbandonato da 1.400 elettori. Un disastro. 
Misero il risultato degli altri partiti. Scelta civica per Monti è al 4,2 (6% in regione), SEL prende il 3,59 in linea con il dato regionale e Rivoluzione civile si ferma al 2,3 %, 
Per tutte le altre formazioni le percentuali sono da prefisso telefonico. Il Psd'Az è all'1,2%, l'UdC 0,8 e FLI 0,3.

Analizziamo la situazione dei seggi
Il M5S si attesta tra il 40% e il 45% a Frutti d'Oro, Residenza del Sole, a Su Loi e in un seggio di Via Amendola, mentre registra "solo" il 27% a Poggio dei Pini/Residenza.  I due seggi di Poggio sono gli unici due in cui il PD supera il M5S, sebbene di pochi voti. 
Il PDL si presenta più forte nel centro storico dove raggiunge anche il 33% in un seggio, ma è debole nelle lottizzazioni dove arriva anche a prendere solo il 15-18%.  Il PD presenta una distibuzione del voto abbastanza uniforme, con un picco del 29% nel seggio di Residenza Poggio. 
La Lista Monti prende bastonate nel centro storico (2%) e va un pò meglio nelle lottizzazioni.  SEL va meglio a Poggio/Residenza e in un seggio di Su Loi (6%) e malissimo in altre zone, soprattutto a Frutti d'Oro e nel centro (1,3%). 

Si sta discutendo con molto fervore sulle ragioni di questo risultato che non ha precedenti nella storia del paese. Sono molteplici. Senza dubbio incide la gravissima crisi economica, occupazionale, sociale che il nostro paese sta vivendo. Il secondo elemento è rappresentato dall'inadeguatezza di tutte le formazioni politiche presenti in parlamento, la collusione di molte di esse con un sistema di potere che sta divorando il paese. Oltre a ciò c'è la consapevolezza che il Movimento 5 Stelle non sia solo un movimento di protesta o di testimonianza, ma disponga di un programma contenente iniziative benviste dalla gente, che nessun altro partito vuole realizzare. Aggiungo che in questo periodo veramente nero e pessimistico, l'entusiasmo dei grillini e il loro modo nuovo di fare politica costituisce un elemento di speranza.

Per varie ragioni il successo del Movimento 5 Stelle ha suscitato una reazione scomposta da parte dei militanti e degli organi di stampa controllati dal PD e dagli scudieri di SEL, che hanno lanciato una campagna di delegittimazione e demonizzazione che non ha precedenti nella storia di quella sinistra italiana, che si autocelebra come principale detentrice della cultura di questo paese.  
In particolare ha gettato la maschera Eugenio Scalfari che ha dimostrato come la gloriosa testata giornalistica che dirige segua gli stessi faziosi schemi editoriali dei giornali che fanno capo a Silvio Berlusconi.

Tornando a Capoterra ci possiamo chiedere quale riferimento ci possa essere tra queste elezioni politiche e il Consiglio Comunale eletto due anni fa. Qualche quotidiano online si è cimentato su questo argomento, identificando una sconfitta "dei due Dessì": il sindaco e l'assessore candidata con SEL.
Sinceramente non mi trovo d'accordo. Anche se ritengo che la gran parte dei cittadini capoterresi sia insoddisfatta dall'operato della giunta, a mio avviso i capoterresi si sono recati alle urne pensando esclusivamente alla situazione del paese e alle sue prospettive.

Indirettamente, pero', non possiamo far finta che lunedì scorso non sia accaduto nulla. Il successo del Movimento 5 stelle testimonia una pressante richiesta di un nuovo rapporto tra i cittadini e chi amministratori il bene pubblico e questo non potrà non coinvolgere anche le amministrazioni locali. Dato che la giunta capoterrese è ancorata a schemi e logiche "antiche" i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, è probabile che prima o poi il cambiamento arriverà anche qui. Chi volesse partecipare in prima persona a questa rivoluzione pacifica può mettersi in contatto con il gruppo capoterrese del movimento fondato da Beppe Grillo utilizzando facebook o scrivendo a cinquestelle.capoterra@gmail.com.    

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il paragone con le comunali non ha alcun senso, alle comunali subentrano i candidati che trainano i voti alle liste a prescindere dalla collocazione.

G.M.

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