Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

domenica 16 novembre 2014

Sette anni fa abbiamo salvato le pinete di Poggio

Il 16 novembre del 2007 è nato questo blog. Ecco qua il primo articolo ancora online in una pubblicazione che, in un ambiente instabile ed effimero come il web, ha mantenuto inalterato il proprio format grafico e il proprio indirizzo web per ben 7 anni. In questo periodo ho pubblicato 618 articoli, la maggior parte scritti da me, alcuni da voi . 
Come ben sa chiunque abbia chiesto ospitalità a questo blog, ho pubblicato ciò che mi è stato proposto anche quando non lo condividevo affatto.
Mi piace molto pensare che questi articoli siano ancora tutti li, consultabili. In pratica la storia di Poggio e quella di Capoterra trova riflessi, più o meno approfonditi, dentro questo sito. 

Vorrei farvi notare che in quel primo articolo mi presento ai lettori con tanto di nome e foto. Una pubblicazione che si propone di parlare di un territorio e affrontare temi che vanno dal sociale, all'ambiente, alla politica non dovrebbe mai essere anonima. Chi non ha il coraggio di metterci la faccia ha sempre qualcosa da nascondere. Potrebbe avere paura del potere oppure, ed è questo nel nostro paese molto mafioso  il caso più comune, potrebbe rappresentare il potere stesso sotto mentite spoglie.  

Rileggere i titoli dei primi articoli ci riporta a un evento importante per la storia di Poggio. Un evento a cui è legata la nascita di questo blog: "Il risveglio del poggino dormiente", "La nuova variante al Piano di Lottizzazione", "Un notiziario della cooperativa dedicato al Piano di lottizzazione", "Alcune immagini dei nuovi lotti", "Ecco le mappe",  "Necessari 20 milioni di euro?", "Assemblea con carabinieri" .. e così via. 
Chi ha partecipato alla "rivoluzione delle pinete" non dimentica certo quei giorni, ma forse il tempo passato, questi sette anni, può aiutare a rileggere quegli eventi con maggiore lucidità.
Conoscendo Poggio e i poggini mi sembra ancor più incredibile che dall'oggi al domani trecento soci si siano improvvisamente svegliati e abbiano deciso di "scendere in piazza" per difendere le "loro" pinete.  Qualcuno ha voluto dipingerla come una azione rabbiosa. Invece oggi appare ancor pù chiaro quando fosse un gesto di amore verso questo luogo che veniva attaccato nei suoi simboli più rappresentativi: le pinete.  Il tempo amplifica anche lo sbigottimento che un lettore di oggi potrebbe avere nel pensare che a volere quel disastro erano proprio gli amministratori della Cooperativa, cioè proprio le persone che dovrebbero essere in prima linea per difenderlo. 

Sette anni dopo possiamo registrare anche un altro elemento: non ho mai sentito nessuna di quelle persone  di ammettere il proprio errore. Anzi alcuni di loro, dopo avere sperperato milioni di euro dei soci e avere cercato di svendere il territorio, pinete comprese, ancora oggi ha la faccia tosta di sbraitare insulsaggini, cercando il pelo nell'uovo di chi oggi deve amministrare anche per rimediare ai loro errori. L'unica, piccola consolazione, è che costoro perlomeno non sono più alla guida della Cooperativa (almeno per ora). 

Siamo quindi ancora più lieti di goderci le nostre pinete sotto il sole, con la pioggia, nelle nostre passeggiate o soltanto quando le vediamo riempire di verde il nostro orizzonte al nostro ritorno a casa. La loro cementificazione è un incubo che abbiamo sventato. Mi dicono che il blog, nato 7 anni fa, ha dato un importante contributo al raggiungimento di questo obiettivo. Ne sono fiero e poco importa se qualche meschino mi guarda storto. Le nostre pinete valgono molto di più.  

5 commenti:

silvio ceccarelli ha detto...

Ciao Giorgio, leggendo il tuo articolo, come sempre bello e ben argomentato, mi sembra di capire che tu abbia la certezza che sia stato superato l' incubo della cementificazione a Poggio. Io che per altri versi sono un ottimista, su questo argomento non lo sono affatto. All'ultima assemblea informativa ho ascoltato attentamente il giovane Monni. Non mi ha tranquillizzato affatto.
Nell'analisi pubblicata il giorno 12 hai dimenticato di ricordare che il CdA a guida Giacomo Cocco aveva raggiunto la parità di bilancio. Anche allora non c'erano più lotti da vendere per far fronte alle spese correnti. Qualcuno l'ha spinto a dimettersi. Immediatamente si è ricominciato ad avere bilanci in perdita e una forte necessità di parlare in assemblea di PUC, di cubature, di lotti, di costi per lottizzare, di tasse da pagare sulle aree edificabili. A me è suonato un campanello di allarme.
Per rimanere in tema dell'ultima assemblea informativa proviamo a parlare di acqua. Il nostro nuovo Presidente ci ricorda, per chi già non lo sapeva, che il bilancio della gestione dell' acqua è fortemente in passivo. Allora mi domando, perché continuiamo a sostituirci ad Abbanoa nella fornitura, seppure parziale, dell'acqua ad alcuni soci? Quanto ci costa emungere l'acqua dai pozzi, potabilizzarla, effettuare i controlli sanitari, sollevarla fino al sebatoio per la distribuzione e quant'altro connesso a questa funzione che per legge è di competenza ed obbligo di un Ente Pubblico?
Ora cambio argomento. Giacomo mi tempesta con le sue email. Si è fatto paladino del rudere in fondo alla strada n.5 vicino al lago. Rudere forse pericolante, inutilizzabile così com'è, che costa alla collettività le relative tasse e non da alcun reddito. Sembra che ci sia un'offerta di acquisto. Senza entrare nel merito di quanto sia valutato non sarebbe il caso di parlarne per capire quali possano essere le idee dei Soci sull' argomento?
Silvio Ceccarelli

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ciao Silvio. non ho detto e non credo che il cemento non farà piu' la sua ricomparsa a Poggio. Creo pero' che le pinete non potranno essere toccate soprattutto se manterremo alla larga certi amministratori della Coop e il comune di capoterra.
Come sai conosco bene la storia del CdA guidato da Giacomo cocco e del pareggio del bilancio, dato che ne facevo parte. sulla questione lotti l'attuale cda a mio avviso è stato chiaro. non lo esclude, ma rimanda ogni decisione a quando innanzitutto si avrà un eventuale semaforo verde sul lato PUC e solo dopo aere effettuato una valutazione economica seria e sottolineo SERIA che faccia comprendere queli sarebbero veramente e sottolineo VERAMENTE gli eventuali benefici soprattutto al netto delle imposizioni fiscali che graverebbero su quella iniziativa.

giacomo ha detto...

Ciao,


intervengo per il rudere, il rudere non è pericolante e chiunque lo sostenga ufficialmente dice il falso, diciamo che non lo si vuole far usare per i soliti motivi dei partiti pericolanti, anzi ,pericolosi.

Per quanto riguarda il resto , la sentenza è chiara e chiunque la continui a discutere stà soltanto perdendo tempo. tutto il resto è descritto dall'andamento socio economico attuale. deleterio e con responsabili in persona, da una parte e dall'altra, ovvero quelli che hanno governato…mica io ehehehe!!

Giorgio Plazzotta ha detto...

come è stato spiegato da persone realmente competenti nel settore la sentenza è tutt'altro che chiara. L'unica cosa chiara è che è stata emessa e che ha annullato quella del TAR.
Per quanto riguarda il rudere la storia che fosse pericolante risale al 2007 quando, pero' su quel terreno venne "programmato" un lotto (cd. prima variante Masala) e quindi era forte il sospetto che il trasferimento del grusap dal rudere fosse collegato a quella operazione immobiliare. oggi sento che si riparla di quell'area, ma per ora si rincorrono solo voci.

Anonimo ha detto...

Ci continuiamo a sostituire ad Abbanoa perche' conviene soprattutto a chi consuma molta acqua....tutto il resto sono solo chiacchiere....
Erasmo Chinappi

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