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martedì 18 novembre 2014

La Cooperativa realizzerà una nuova conduttura per evitare la crisi idrica estiva

costruzione serbatoio M. Pauliara  (1974)
Torniamo a parlare della rete idrica di Poggio dei Pini ed in particolare del problema si ripete nel mese di luglio da circa da quattro anni. In quel periodo i consumi raggiungono il picco massimo e, contemporaneamente Abbanoa riduce la portata alle prese di immissione nell'acquedotto poggino. In particolare ci interessa la presa denominata "Poggio alta" che si trova in zona Bellavista presso la strada 46.  Se la pressione in entrata non raggiunge gli 8 lt. al secondo il serbatoio di S. Barbara non viene alimentato perchè l'acqua utilizzata dalle abitazioni che si trovano "lungo la strada".
Ebbene si, in tempi passati è stato commesso un errore. Il serbatoio di S. Barbara non è alimentato direttamente (come avrebbe dovuto essere), ma si trova alla fine di una lunga condotta reticolare che attraversa tutta la lottizzazione alta. In questo modo non è in grado di svolgere la funzione principale per cui è stato realizzato: alimentare le abitazioni ad esso collegate nei momenti di picco dei consumi e dare, cosi' continuità al servizio.  

Come risolvere il problema? Il modo più semplice sarebbe quello di non scendere sotto gli 8 litri al secondo. Non è chiaro il motivo per cui Abbanoa, in luglio riduce la portata a soli 6 litri al secondo, provocando la crisi che viviamo ogni estate. L'efficienza di Abbanoa è proverbiale. Si può fare pressione sull'ente regionale, che tra l'altro richiede bollette stratosferiche, ma è anche necessario pensare a soluzioni alternative. Il Consiglio di Stato ha stabilito che  Poggio dei Pini è una specie di entità autonoma abitata da pirla che pagano le tasse senza avere nessun servizio in cambio, i poggini dovranno arrangiarsi da soli, esattamente come negli anni 70. 

Il CdA ha quindi messo a punto un intervento che dovrebbe risolvere il problema. Proverò a sintetizzarlo a grandi linee. Il serbatoio di s. Barbara e il suo impianto di rilancio, abbiamo detto, si trovano a una quota tale per cui se la pressione non è sufficiente non arriva un goccio d'acqua. Sarà pertanto realizzato un nuovo impianto di rilancio costituito da due serbatoi da 20 mc. e una camera di manovra (interrati) che si troveranno a una quota inferiore di 55 mt. rispetto a quelli attualmente in funzione. L'impianto sarà localizzato lungo la strada 51 (quella larga delle piscine), poco dopo l'incrocio con la strada 51 (quella che porta all'Hydrocontrol). Oltre all'impianto sarà realizzata anche una conduttura lunga circa 700 metri che salirà  verso la strada 59, dove intercetterà l'attuale conduttura che raggiunge il serbatoio grande. 
Questo intervento migliorerà sicuramente la situazione, ma non può essere considerato completamente risolutivo. Con meno ti 8 lt. al secondo, infatti, la lottizzazione è al limite della capienza con i consumi attuali ed è quindi ovvio che, anche manovrando sulla rete con maggiore capacità di azione, se quello che viene consumato è superiore a quello che viene immesso, l'acqua non basterà mai. 
Un'altro intervento che potrebbe perlomeno aiutare a risolvere le criticità è la realizzazione di una nuova "bretella idrica" nella zona della strada 39 che consentirebbe di servire il nuovo impianto di rilancio anche dai serbatoi del M. Pauliara

Parliamo di soldi, ricordando innanzitutto che  negli ultimi 3 anni la cooperativa ha speso circa 13.000 euro per gestire l'emergenza (4.500 all'anno). Presumibilmente questa situazione, con i relativi costi e is frastimus, si ripeterebbe ogni anno. Soldi spesi solo per tamponare l'emergenza. Mi sembra ovvio che a questo punto sia necessario effettuare un intervento che cerchi di risolvere il problema. 
Realizzare il nuovo impianto, con relativa condotta costerà alla società circa 20 mila euro se sarà utilizzato il proprio personale.   
Un'ultima considerazione. Quando capiterà di parlare di nuovi lotti, non si dimentichi di considerare questi elementi che potrebbero sfuggire a una prima analisi.  Nuove case vuol dire aumento di consumi e inasprimento dei problemi come questo delle portate idriche. 
Per commenti e ulteriori dettagli il blog è a vostra disposizione. 

3 commenti:

LUDOVICA ha detto...

Ciao Giorgio
riprendo quanto hai scritto e mi associo nella raccomandazione a non sottovalutare il fatto che se Abbanoa non darà acqua non avremo acqua, con o senza tubazione!
E' pleonastico, lo so, ma va chiarito a chi quest'anno gridava contro Sandro Anedda perchè si pretendeva che tirasse fuori la bacchetta magica per risolvere il problema, senza voler riconoscere che lui è stato l'unico che ha preso l'impegno di realizzare quell'opera.
Devo aggiungere, perchè le cose vanno dette tutte, che oltre questa iniziativa Sandro ha scritto al sindaco Dessì chiedendo di organizzare una conferenza dei servizi che riunisca attorno a un tavolo l'Ato, Abbanoa, il Comune di Capoterra e la Cooperativa per poter finalmente con un pò di buona volontà da parte di tutti, affrontare e risolvere questa situazione. Se Abbanoa e il Comune evidenzieranno delle criticità nell'erogazione del servizio nei mesi estivi sarà questa l'occasione giusta per parlarne onestamente e stabilire "INSIEME" come, dove e quando fare sacrifici che non dovranno essere scaricati sulle spalle dei soli poggini ma si potrebbero distribuire equamente su tutti i cittadini in modo che appunto "TUTTI I CITTADINI" possano godere della possibilità di utilizzo dell'acqua in maniera uniforme.
Spero che questa iniziativa rappresenti il primo passo per guardarsi senza paraocchi e senza retropensieri, lasciando da parte lotti, puc, oouu e quanto altro ha sempre drogato i rapporti tra poggio e il comune.
Quanto ho scritto non significa che ho cambiato idea sulla cessione delle oouu, ma ritengo che il problema estivo che si ripete puntualmente ogni anno dal 2010, non debba essere confuso con altre questioni, perchè di chiunque sia l'acquedotto se Abbanoa dà acqua acqua avremo, se non la dà non ne avremo, e poco importa di chi siano le tubazioni!
E' un'occasione imperdibile per gli attori di questa vicenda e mi auguro che tutti se ne rendano conto e vogliano approfittarne.
Buona serata
Ludovica

silvio ceccarelli ha detto...

Ciao Giorgio, il mio intervento è un po' in ritardo ma in effetti non avevo voglia di farlo perché mi sembra di essere sempre l' unico polemico nei confronti di chi gestisce la Società. Comunque ho alcune domande da fare, che resteranno sterili polemiche se nessuno avrà la benevolenza di rispondere. La prima è sul progetto. Perché si è deciso di creare i due nuovi serbatoi a valle per dotarli di pompe di rilancio per far arrivare l' acqua al serbatoio di santa Barbara. L' acqua che ci viene fornita dal serbatoio di Abbanoa ha una pressione sufficiente per arrivare da sola al serbatoio alto. Non é sufficiente fare la canalizzazione diretta da Abbanoa a santa barbara escludendo tutta la rete che assorbe l' acqua quando questa è in salita e facendo servire tutta l' utenza unicamente in discesa da santa barbara? Questa alternativa mi sembra meno onerosa nella realizzazione e non costosa nella gestione futura. Per quanto riguarda il collegamento del serbatoio di pauliara con la rete idrica dei quartieri attualmente serviti da con l' acqua di Abbanoa mi fa sorgere un dubbio. Durante l' assemblea di quest' estate, proprio quando qualcuno chiedeva di integrare la carente fornitura di Abbanoa con l' acqua dei nostri pozzi, è stato affermato che essendo il nostro trattamento di potabilizzazione differente da quello di Abbanoa non si potevano miscelare le acque per non correre rischi di avvelenamenti dovuti ai diversi agenti chimici, non compatibili, che sono adottati in queste operazioni.
Silvio Ceccarelli

Giorgio Plazzotta ha detto...

Silvio i tuoi interventi mi sembrano tutt'altro che polemici. I tuoi quesiti necessitano di risposte tecniche spero che qualcuno intervenga.

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