Il "sentiero lungolago" è quel bellissimo percorso che attraversa la Pineta che si affaccia sul lago di Poggio dei Pini dalla parte opposta alla strada 26. Aldilà di questa indicazione geografica, stiamo parlando del punto più rappresentativo di Poggio, della nostra cartolina. Non a caso la foto del lago con la pineta e il M. Pauliara rappresenta un vero è proprio simbolo delle bellezze paesaggistiche dell'intero comune di Capoterra.
E' un piccolo "cameo" naturalistico. In poche centinaia di metri sono condensati i cangianti colori dell'acqua, il verde globulare dei pini, il bianco ambrato delle rocce, le sfumature rossastre delle euforbie e il blu del cielo. L'equilibrio di questo angolo paradisiaco è alquanto instabile, a causa delle sue dimensioni ridotte e alla vicinanza con un centro abitato nel quale, di tanto in tanto rullano i tamburi dei cementificatori.
Considerate le ridotte dimensioni, ogni intervento potrebbe alterare e rovinare irrimediabilmente il "cameo". Alcuni attacchi portati avanti dagli Attila (purtroppo poggini) sono stati sventati nel recente passato.
Nel 2006, il tentativo edificatorio della amministrazione guidata da Calvisi prevedeva la realizzazione di alcuni lotti nella zona in cui attualmente si trova il cosiddetto "rudere". I tetti quelle nuove costruzioni sarebbero svettati in mezzo ai pini. Vieni c'è una casa nel bosco il suo nome conosco, vuoi conoscerlo tu? Chissà poi magari il nostro Ufficio Tecnico ci avrebbe regalato qualche progetto con muraglione, come quello di qualche edificio incredibilmente autorizzato in altri punti della lottizzazione.
Fortunatamente, grazie alla pressione di molti soci, quel tentativo fu sventato.
Nel 2009, in seguito agli eventi alluvionali, venne realizzata una condotta idrica che passava su quella sponda del lago. L'amministrazione della Cooperativa (sempre la stessa menzionata in precedenza), ebbe l'idea di approfittare di quel lavori per fare realizzare una strada carrabile (larga pertanto circa 3,5 metri) nel punto in cui passa il sentiero. Vi lascio solo immaginare quanti alberi sarebbero stati abbattuti dalle ruspe e quale irrimediabile ferita si sarebbe aperta. Fortunatamente quella amministrazione venne sostituita e i successori impedirono lo scempio.
Nel 2010 l'amministrazione guidata da Cocco decise, invece, di migliorare la percorribilità dell'attuale sentiero, mantenendone praticamente inalterato sia il tracciato che le dimensioni, ma rendendolo più facilmente percorribile in particolare per le persone anziane o le carrozzine. Se non vado errato era anche prevista una illuminazione "bassa".
Un rischio ancora presente è invece rappresentato dall'edificio che il Consorzio di Bonifica dovrebbe realizzare proprio sulla sponda del lago, vicino a quell'inutile cancello verde che oggi impedisce il transito sulla diga in terra, Non capisco la necessità di un edificio per la gestione di un compendio cosi' piccolo, come il laghetto di Poggio. Sinceramente spero che non venga mai realizzato.
Ci sono voluti ben 4 anni per giungere finalmente all'avvio dei lavori per la realizzazione di quel progetto. Una parte di questo tempo è stato richiesto dall'ottenimento dei permessi che accompagnano qualsiasi intervento, anche quelle di scarso impatto come la realizzazione di un sentiero. Abbastanza penoso è invece constatare che una parte dei ritardi è stato provocato da persone di Poggio che hanno cercato di ostacolarlo per i soliti motivi legati all'invidia e al boicottaggio che, purtroppo, impregnano la nostra gente.
A parte il fatto che a Poggio, per la sua vocazione e la sua conformazione geografica, di sentieri dovrebbero essercene non uno, ma cento, se vi capita oggi di passeggiare presso il sentiero vi renderete conto di persona di quanto sia migliorativo e poco impattante questo intervento.
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