In questo blog abbiamo discusso sul tema "reliquati" nei seguenti articoli: maggio 2009 "Reliquati elettorali", giugno 2009 "La spartizione delle aree verdi", luglio 2009 "La vendita dei reliquati è stata sospesa".
La lettura di quegli articoli aiuterà a comprendere quali fossero le caratteristiche e le perpessità sucitate dal Piano dei cosiddetti reliquati varato nel 2009, poco prima delle elezioni per il rinnovo del CdA e, fortunatamente, bloccato subito dopo dal nuovo Consiglio guidato da Giacomo Cocco. Successivamente, il 10 marzo del 2013, si è tenuto un referendum con il quale i soci hanno espresso la volontà di non effettuare alcun intervento edificatorio per tre anni, e di sospendere anche la cessione di aree verdi.
Oggi, a due anni (invece dei tre promessi) da quel referendum, il CdA guidato dal triumvirato Anedda-Monni-Onnis, presente un nuovo piano per la cessione di aree verdi.
Questa sera, alla presenza di pochissimi soci (max 25) la CdA ha esposto le caratteristiche di questo intervento.
Devo purtroppo far notare subito che è molto difficile trovare i documenti nel sito della Cooperativa. I files sono "nascosti" all'interno della sezione "Statuto e regolamenti" (sic).
Nessun riferimento in home page e nessuna mail ai soci. Come mai? Forse non si voleva pubblicizzare troppo la cosa? Giochiamo alla Caccia al tesoro?
La tematizzazione della mappa è assurda. Per capire se un appezzamento è in affitto o vendita bisogna incrociare i dati con un altro documento. Ci vogliono ore. Ma non si potevano usare 4 colori diversi nella mappa?
Inoltre manca una tabella riassuntiva. Quanti sono gli appezzamenti? quale è la superficie totale? Quale sarebbe l'importo totale dell'operazione se tutti i lotti in vendita venissero assegnati?
Il giudizio sulla trasparenza è invece ottimo, soprattutto se lo paragoniamo con le operazioni svolte in precedenza. Questo CdA sta proponendo l'operazione ai soci, senza avere ancora preso decisioni definitive, è disposta a modificare il piano sulla base dei suggerimenti ricevuti. Sta comunicando per tempo la cosa. Non si può pretendere di piu'.
La relazione allegata spiega molto bene cosa si vuole fare, quindi non mi dilungherò nel ripetere il suo contenuto. La Cooperativa intende cedere ai soci alcune aree verdi con modalità differenti: adozione, affitto o vendita.
Perchè lo fa? Purtroppo il motivo principale è il solito: "fare cassa". Ci sono altri due motivi, entrambi
molto tristi. La Coop ha difficoltà a seguire tutto il verde che
possiede. Dovrebbe essere la sua attività principale, ma vi può dedicare
solo il 10% del proprio bilancio. Cedendo o "affidando" alcuni
appezzamenti si libererebbe dall'incombenza della loro manutenzione, che peraltro molto spesso non esegue, tanto che molte aree sono grovigli inestricabili.
L'altro
motivo, oltre che triste, è anche squallido. Un considerevole numero di
soci si è già impossessato di appezzamenti limitrofi ai propri lotti e potrebbe addirittura ottenerne la proprietà per usucapione. Hai capito i "signori" di Poggio? E' giusto il tentativo di fare un po' d'ordine in questi pasticci di cui le precedenti amministrazioni non hanno voluto occuparsi.
Per rintuzzare gli immancabili attacchi dei soliti "portatori di interessi" è' importante sottolineare la differenza di questo intervento rispetto a quello proposto nel 2009. Innazitutto con i numeri Vengono messi in vendita 2 ettari di area verde, contro i 10 del piano precedente.
Le differenze diventano macroscopiche se confrontiamo i prezzi di vendita. Il CdA guidato da Calvisi (ma il Piano reliquati era firmato Secchi) vendeva tutto a circa 4 euro al mq. I prezzi attuali variano da un minimo di 10 euro al mq. per i reliquati di minor pregio, sino ad arrivare ai 50-60 euro al mq. per gli "pseudo lotti". Cosa sono? Si tratta di una novità che ha suscitato qualche perplessità.
Come sapete si parla di nuovi lotti edificabili a Poggio e di un nuovo piano di lottizzazione. Ne sono stati elaborati almeno 4 negli ultimi anni, con planimetrie differenti. Tutti questi piani prevedono la realizzazione di lotti edificabili posizionati in terreni confinanti con lotti già edificati. In pratica questi residenti si troveranno una casa al posto della zona verde con cui confinano attualmente. La cooperativa oggi offre loro la possibilità di acquisire quel terreno come area verde, garantendosi di non vederlo occupato, un domani, da una nuova abitazione.
I problemi principali sorgono subito dopo avere aperto e zoommato la mappa e avere individuato (non senza difficoltà) la destinazione d'uso delle varie aree. Purtroppo qui casca l'asino e si capisce anche il motivo della scarsa leggibilità della mappa. Ci sono troppe zone destinate alla vendita e all'affitto che, pertanto, sarebbero alienate all'utilizzo di tutti gli altri soci.
Per uno che cammina per Poggio come me è facile identificare numerosi terreni che utilizzo nelle mie passeggiate per la lottizzazione. Non solo lotti interclusi o non utilizzabili. Giuseppe, Sandro, e Federico, mollate ogni tanto la scrivania, mettete le scarpe da trekking e camminate un po' in quelle aree verdi che volete cedere. Poi, magari ne riparliamo.
Per come è disegnato adesso, questo piano dei reliquati porta con se un significativo ridimensionamento delle zone verdi a disposizione di tutti i soci. Forse è il caso di stralciare qualche area.
11 commenti:
Giuseppe Monni scrive:
Caro Giorgio, inizio dalla fine del tuo pezzo: una delle linee guida di questo Piano vuol essere proprio quella di NON cedere aree di uso comunitario, quindi se individui aree che vengono utilizzate regolarmente per usi comunitari, segnalacele e proporrò al CdA di stralciarle dal Piano. Noi amministratori abbiamo voluto questo confronto proprio per acquisire informazioni direttamente da coloro che vivono nei vari rioni e sanno meglio di noi cosa potrebbe essere ceduto e cosa no, per farne cosa etc. Quindi, NESSUN RISCHIO di veder privatizzate aree sulle quali c’è un uso diffuso. Inoltre, anche se le aree potenzialmente cedibili sembrassero molte, a vedere la cartina (e come sai sono comunque molte meno di quelle inserite nei piani dei precedenti CdA) valuta che quelle che hanno qualche possibilità realistica d’essere effettivamente cedute (in comodato, affitto o vendita) sono in realtà una piccolissima percentuale, e sono pronto a scommettere che alla fine di questa operazione non vi saranno cambiamenti percepibili. La planimetria, per com’è fatta, può far nascere qualche fraintendimento, perché si vedono alcune ampie aree segnate, ma se poi si va a guardare la Relazione si scopre che di esse non è affatto prevista la vendita, ma solo la cessione temporanea per l’erogazione di servizi comunitari, quindi a vantaggio di tutti. A proposito della planimetria: non era possibile fare ciò che hai suggerito, cioè usare 4 colori diversi, perché per la maggior parte delle aree sono proposte destinazioni multiple e quindi non si sarebbero potuti usare 4 colori ma una enorme quantità di colori per coprire tutte le combinazioni. .. (continua)
(segue) ..
C’è poi una evidente contraddizione quando da una parte ci fai i complimenti per la trasparenza (grazie) e dall’altra (certo con tono scherzoso) ci dici che le planimetrie sembrano “nascoste”. O che non abbiamo pubblicizzato l’incontro di ieri. Ovviamente non è così e mi sorprende che proprio tu non sia stato attento. E’ vero che le planimetrie sono in una sezione non troppo intuitiva del Portale (ci scusiamo, è in via di implementazione), ma per molto tempo l’articolo è stato in home page, tuttora è in cima agli articoli e rinvia esplicitamente alla sezione (faremo un link così sarà più semplice), Inoltre, va bene la comodità dei documenti on line, ci mancherebbe, li abbiamo inaugurati tu ed io nel 2009, ma non dimentichiamoci che le planimetrie sono a disposizione di tutti da quasi tre mesi, negli uffici, e infatti decine di soci sono andati a consultarle (fantascienza, fino a qualche anno fa…). Insomma, ok il web, ma non esiste solo il web (e visto che ci inviti a fare trekking…). Non credo, inoltre, che un Piano, nella storia del Poggio, sia mai stato tanto pubblicizzato: un Notiziario e una lettera del Presidente lo hanno presentato, invitando i soci a consultare le carte; una mia lettera apposita è stata inviata ai soci, è stato pubblicato un articolo on line con amplissima documentazione (Presentazione, Planimetria, Relazione di accompagnamento, etc.), il tema è stato approfondito e dibattuto in ben 3 assemblee informative, di cui ben 2 appositamente dedicate a questo tema con analisi di ogni dettaglio (nella riunione precedente a quella di ieri si è analizzato area per area), con convocazioni pubblicate sul sito, inviate a tutte le mail dei soci e, in occasione di quest’ultima riunione, anche cartacee in ogni cassetta. Insomma, Giorgio, come sai stiamo facendo il massimo per condividere, potremo quindi attenderci un po’ di tolleranza per il fatto che la planimetria possa essere stata inserita in una sezione non troppo intuitiva... Miglioreremo comunque anche questo. Concludo evidenziando un elemento che secondo me è importantissimo: per la prima volta, con questo Piano, mettiamo dei paletti a possibili “arbitrii” degli amministratori (di oggi e di domani) definendo quali aree potrebbero essere cedute e quali no, a quali prezzi minimi, con quali limitazioni, per fare cosa, etc., fissandone per sempre l’INEDIFICABILITA’. Mi sembra un grande successo per tutti noi, che per anni abbiamo portato avanti certe battaglie. A disposizione come sempre, un caro saluto a te e ai tuoi lettori. Giuseppe
vendere le aree verdi e semplicemente una cosa ridicola e inutile sintomo del fatto che mancano le idee, i comportamenti che invogk
liano a partecpare e sopratutto le cose davvero utili. Nelle assemblee precedenti non i e parlato di aree verdi .
Giuseppe ti ho inviato alcune osservazioni relative ai terreni inclusi nel piano reliquati. In alcuni casi si tratta di appezzamenti che non toccherei in alcun modo perche sono aree di passaggio, contengono gia dei camminamenti e si trovano lungo strade dove costruire anche una sola recinzione significherebbe "chiudere" spazi che, a mio avviso, fanno parte del paesaggio di Poggio. Un discorso a parte riguarda quella grande isola verde che si trova interclusa tra i lotti del rione Bellavista. Quell'area, oggi inutilizzata e sconosciuta ai poggini, dovrebbe essere valorizzata, no ceduta. Per la sua posizione si presta ad essere un parco naturale. Facciamo poi attenzione ai sentieri gia' esistenti. alcuni terreni potrebbero "chiudere" l'accesso alla rete di sentieri che si inerpicano tra punta sa menta, mustaddini e il m. s. barbara. Per quanto riguarda la cartografia ribadisco il mio giudizio negativo, cosi'come ribadisco l'apprezzamento per il modo con cui vi state muovendo dal punto di vista della partecipazione. Anzi aggiungero'di piu' ... sono orgoglioso al pensare che cio' che state facendo sia frutto anche di una azione a cui ho partecipato in prima persona nonostante la velenosa resistenza di alcuni ben noti personaggi. Ovviamente non siete esenti da errori che, agendo come state facendo, potranno essere minimizzati. sono certo che l'esagerato aumento delle tariffe idriche per alcuni soci (di cui ci tengo a precisare non faccio parte) verrà smussato e che alcuni reliquati verranno stralciati da questo piano.
Ho sotto gli occhi il PROGRAMMA PER LA GESTIONE DELLA SOCIETA' COOPERATIVA POGGIO DEI PINI proposto dal consiglio di amministrazione attualmente in carica risultato vincitore alle ultime elezioni che si sviluppa in sei punti:
!.CESSIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA.
2.URBANISTICA
3.PARCHI PUBBLICI E NUOVI SERVIZI
4.IMPIANTI SPORTIVI
5.VITA COMUNITARIA
6.RAZIONALIZZAZIONE DELLA GESTIONE
Ritenevo, ma forse mi sono sbagliato, che gli argomenti fossero stati elencati in ordine di priorità.
Esaminando i diversi punti mi duole constatare che il risultato della sentenza del consiglio di stato relativo alla cessione delle opere di urbanizzazione al comune di Capoterra è stato un colpo durissimo nei confronti della Cooperativa e ritengo difficilissimo riuscire a risollevarsi.
Riteniamo doveroso che il consiglio di amministrazione si faccia urgentemente carico di promuovere una commissione di esperti che possa trattare con i responsabili dell'amministrazione comunale per conoscere quali prospettive future intendano accordarci per definire e concludere il piano di lottizzazione che ponga fine al completamento della lottizzazione.
Io e tutti gli altri soci restiamo in attesa di aver notizie rassicuranti in merito.
Per quanto riguarda l'urbanistica riporto testualmente quanto affermato all'art.2 ....Ben consci del fatto che per la società siano necessarie nuove risorse finanziarie, ma avendo altresì ben a mente la volontà dei soci espressa con il referendum del marzo 2013 che tra l'altro prevedeva anche la sospensione della vendita dei lotti e la cessione dei reliquati per tre anni-
Ritengo di una gravitò assoluta che sia stata disattesa la volontà della maggioranza dei soci espressa con il referendum.
Per quanto riguarda il punto 4 IMPIANTI SPORTIVI l'ultimazione dei lavori appaltati da comune di Capoterra doveva avvenire il 14.12.2014 ma i lavori sono stati inspiegabilmente sospesi e ripresi solo da qualche giorno ma chissà quando si concluderanno.
Lascio al vostro giudizio, carissimi soci che avrete la bontà di leggermi i commenti e le considerazioni in merito.
Cordiali saluti
Lino
Grazie Giorgio, ho preso nota delle osservazioni che mi hai inviato e che, insieme a tutte le altre osservazioni raccolte in queste settimane da altri residenti, faranno parte di un “maxiemendamento” che porterò in Cda. Ovviamente, come hai ben detto, nessuno è esente da errori, ma il confronto, tu m’insegni, serve proprio a questo, a evitarli o perlomeno correggerli. L’importante è essere collaborativi, entrare nel merito dei problemi e non fare di ogni questione una guerra di religione. In questo caso, poi, non credo si possa parlare neanche di “errori” ma di diversi punti di vista, di diversi giudizi circa le priorità. La stessa cosa, peraltro, si potrebbe dire sulla questione dell’aumento delle tariffe acqua: neanche in quel caso, infatti, a mio parere, ci sono scelte “oggettivamente giuste o sbagliate” ma diversi punti di vista e diverse legittime opinioni circa le priorità. Non aggiungo altro perché su questa materia (acqua e tariffe) non sono l’AD responsabile e posso solo esprimere la mia personale posizione di semplice consigliere, la quale è favorevole agli aumenti decisi dal Cda. (Sottolineo che sono favorevole sebbene la mia famiglia sarà una delle poche famiglie realmente colpite dagli aumenti; riteniamo infatti giusto pagare di più, se consumiamo di più, e riterremmo ingiusto che parte dei nostri consumi fosse scaricata su chi consuma meno di noi). E’ la mia opinione, che spero sia considerata legittima e valida quanto le altre, senza che qualcuno la prenda a pretesto per gridare alla guerra civile. E a questo proposito devo confessarti il mio dispiacere nel constatare che su questo tema degli aumenti sono state dette, nelle scorse settimane, molte inesattezze, qualche insulto (anche nei confronti del mio collega, che sta invece compiendo un lavoro benemerito e ingrato), e anche talune affermazioni obiettivamente deliranti, al punto che capisco la scelta che è stata fatta, di non rispondere più a certo tipo di attacchi, e anch’io eviterò. Rispondo invece delle materie che mi competono, come appunto le aree verdi, rispondo a chi vuole il confronto, e mi pare che questo stia portando a risultati costruttivi. Grazie ancora delle segnalazioni che hai fatto e che vorrai fare. G
Chiudere i terreni significa anche creare problemi sia alla natura, transito di animali selvatici, sia all'idraulica del Poggio. Poi c'è da dire una cosa, chi decide cosa vendere ? Ma smettiamola con questa fiera delle cavolate. Gli AD farebbero bene e da subito a togliersi i cpmpensi e farebbero bene a cercare altre strade, se non riescono si faccia un concorso di idee e/ o altrimenti dimissioni subito.
Ciao Giacomo
A dieci giorni esatti dal mio annuncio ove dichiaravo ,assieme ad altri amici soci che auspicavo notizie rassicuranti dal triunvirato che fa capo nel consiglio di amministrazione e dal quale non facciamo altro che constatre prese di posizione e decisioni che nulla hanno a che fare con la diligenza del buon padre di famiglia,che rappresenta una ottima regola e un cardine della giurisprudenza italiana.
Stasera ci sarà il consiglio di amministrazione che delibererà sul seguente Ordine del Giorno:
Ratifica della vendita di alcuni reliquati portata avanti dagli amministratori delegati senza l'avallo del consiglio di amministrazione.Mi auguro che sia solo una promessa di vendita e non un contratto di compravendita.
Cari amministratori e consiglieri sappiate che tutta la responsabilità del vostro operato ricadrà su di voi per aver disatteso il risultato e la deliberà del referendum ove si afferma inequivocabilmente che nessuna vendita di lotti e reliquati possa avvenire prima di tre anni.
Si discuterà anche del nuovo sistema di tariffazione idrico del quale restiamo in attesa di buone nuove.
Cordiali Saluti a tutti.
Lino D'Agostino
Procolo troverai le informazioni che cerchi nel nuovo sito di Giuseppe Monni www.giuseppeeliamonni.it
La questione aree verdi, perché non sono reliquiari intesi come piccoli appezzamenti di terreno, è vergognosa e figlia di incapacità gestionali nonostante titoli sbandierati della serie io sono il commenda . Ci può stare il reato di danno economico e morale e si mormora che si sia venduto un terreno di più di mille mq. . Chiedo a tutti i soci di non comprare neanche un mq perché nel frattempo si età verificando se ci sono i presupposti per intentare una cusa contro l'attuale amministrazione e inoltre è una cosa moralmente scorretta, si stà stravolgendo la lottizzazione e i diritti acquisiti in termini di verde pubblico senza indire una assemblea con maggioranza votante.
I tre anni sono un piccolo errore perché non si sarebbe potuto fare quanto si età facendo.
Ciao Giacomo
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