Come certamente ricorderete alla fine del 2014 il CdA della Cooperativa ha deliberato una rimodulazione delle tariffe idriche che stravolgeva in modo drastico la situazione precedente. Quella delibera si basava su due punti cardine:
- il costo di gestione del servizio acquedotto presenta, secondo i calcoli della Cooperativa (che qualcuno contesta) un disavanzo di circa 70.000 euro che il CdA intende portare in pareggio entro il 2015;
- l'onere di colmare il disavanzo non è stato suddiviso tra tutti gli utenti in modo proporzionale ai propri consumi, ma il meccanismo degli scaglioni è stato studiato in modo tale da far gravare gli aumenti solo sul 20% di utenti, quelli che consumano di più.
In seguito a quella delibera si sono sollevate numerose voci di protesta. Ovviamente si sono dati da fare quelli che, da sempre, si dilettano nel poco costruttivo gioco del lancio dei sassi contro gli amministratori che non fanno parte del proprio "clan".
Gli obiettivi sono noti ed ovvi: c'è chi vorrebbe defenestrarli per prenderne il posto, c'è chi vorrebbe defenestrarli per impedir loro di dimostrare che è possibile amministrare meglio di come è stato fatti nei decenni scorsi, e c'è chi vuole defenestrarli per il gusto di andare sempre contro.
Si è trattato, inoltre, di una delibera che "tocca il portafoglio" e, pertanto le proteste erano in qualche modo attese.
Ho raccolto pero' anche critiche motivate da considerazioni che hanno alimentato una discussione tra i soci, anche su questo blog. Io stesso mi sono permesso di segnalare alcuni elementi di dissenso, pur condividendo la "mission" di recuperare un disavanzo, creato nel passato, che non può essere portato eternamente nel futuro.
Nonostante io non fossi colpito da alcun aumento con la delibera di dicembre (perchè consumo poco), ho ritenuto inaccettabile applicare un aumento con percentuali che arrivavano al 300% ad altri soci. Certamente ci sono alcuni utilizzi idrici poco ortodossi che meriterebbero di essere "disincentivati". In moltissimi casi, i soci colpiti dalla mannaia di questi aumenti "monstre" hanno la sola colpa di curare decentemente il proprio giardino. Certo, consumano acqua, ma per uno scopo che, in fin dei conti, rappresenta uno degli obiettivi più comuni e condivisi per chi sceglie di vivere a Poggio.
In seguito alle proteste dei soci e ai loro suggerimenti il CdA ha deciso di rivedere, o se vogliamo, ritoccare la tariffazione. In che modo? E' stata aumentata la quota base che devono pagare tutti gli utenti allacciati alla rete poggina e, di conseguenza, sono state "alleggerite" le fasce di consumo medio alte.
Dal punto di vista delle entrate non cambia nulla (si incamerano quegli 80-90 mila euro di aumento previsti), ma il peso dell'operazione risulta un po' più condiviso. Con la prima delibera chi consumava poco non avrebbe sborsato un euro in più, con la nuova tariffa anche i soci più parchi nei consumi dovranno pagare 60 euro in più all'anno, L'aumento sarà ovviamente maggiore, e resterà consistente per chi consuma molto. non dispongo di simulazioni che possano mettere a confronto i due piani tariffari ma la sostanza è quella che ho espresso.
Mi giungono echi di un disaccordo tra il CdA e il Comitato Tecnico, che avrebbe proposto modifiche differenti da quelle adottate. E' un problema antico, Il Comitato Tecnico viene spesso trascurato o bypassato dai CdA che hanno la responsabilità amministrativa. Sarebbe auspicabile un migliore allineamento tra questi due importanti organi della nostra Cooperativa.
Anche se io personalmente dovrò pagare di più in seguito alla revisione delle tariffe sono soddisfatto della decisione presa dal CdA, principalmente per due motivi.
Difendere, come ho fatto, il principio di non colpire una sola fascia di soci, ma condividere i problemi tra tutti, mi sembra aderente alle logiche cooperativistiche che dovrebbero ispirare l'amministrazione poggina. Esorto i consiglieri, ed in particolare qualche componente dell'esecutivo, ad allontanare da Poggio il fantasma di Mario Monti e del suo modo di vedere le cose. La storia farà emergere molto fango intorno a quel modo di amministrare, mollatelo.
Il secondo elemento positivo su cui vorrei che soffermaste la vostra attenzione riguarda il processo con cui si è giunti alla modifica di una delibera precedente. E' vero che il CdA ha deliberato senza prima consultare i soci o il CT, ma davvero pretendiamo di attuare questo tipo di democrazia diretta in cui tutti decidiamo tutto? Ne abbiamo gli strumenti? Sarebbe un sistema efficiente?
Gli amministratori amministrano e se ne assumono la responsabilità, anche dal punto di vista legale. Qualcuno vorrebbe che tutto questo lo facessero senza compenso. Sarebbe giusto?
C'è un confine tra il tempo che ognuno di noi potrebbe dedicare alla collettività (come ho fatto piu' volte anche io) e un impegno consistente come quello degli attuali presidente e amministratori delegati? Oppure riteniamo che sia conveniente farci amministrare da pensionati d'oro (magari anche politicanti) che possano permettersi si svolgere questo importante ruolo senza compenso?
Aldilà di queste considerazioni gli attuali amministratori hanno
1. preso una decisione
2. informato e coinvolto i soci
3. preso atto di critiche e suggerimenti
4. modificato la decisione presa adottando alcuni dei suggerimenti ricevuti.
Cosa c'è ancora che non va in tutto questo?
Magari fosse stato cosi' in precedenza. Non vi ricordate le battaglie per l'accesso gli atti, le consulenze occultate, i carabinieri in assemblea, il piano di lottizzazione presentato in Regione senza una parola ai soci?
La sindrome della memoria corta che attanaglia il paese, tanto da farci assistere a un ennesimo venditore di pentole a capo del governo ce la vogliamo riportare anche a Poggio? Diamo un segnale di differenziazione e cerchiamo di unirci un pò di piu' anche per fronteggiare l'invidia che ci circonda.
4 commenti:
Carissimi amici soci della Cooperativa "Poggio dei Pini"
Il nuovo anno 2016 è iniziato da circa una settimana è desidero inviare a tutti voi che mi leggete gli auguri sinceri di buon anno 2016, accompagnati da un caloroso invito diretto agli attuali amministratori della cooperativa con in primis il Sig. presidente Dott. Sandro Anedda , affinché , in solido e coscientemente, si adoperino e cerchino, di rivedere e correggere opportunamente le decisioni maturate e applicate durante il 2015 riguardanti gli aumenti indiscriminati delle tariffe relative ai volumi idrici applicate sui consumi dei soci utenti senza alcuna opportuna e dovuta considerazione, prendendo atto che la nostra società cooperativa è a mutualità prevalente e senza fine di lucro e quindi, per questa prerogativa, è fatto d'obbligo che ad ogni bene prodotto in proprio deve corrispondere, specialmente se ceduto agli stessi soci, un prezzo remunerativo, corrispondente al costo effettivo di produzione diretta, aggiunto a quello eventualmente acquistato da terzi,nel nostro caso dal Comune di Capoterra, rapportandoli entrambi alla quantità di acqua erogata ai soci; naturalmente, aumentata di ulteriori spese sostenute per la distribuzione e consegna ai singoli appartenenti alla Societa, fino al punto di allaccio alla propria residenza. Questo é quanto è stato operato, diligentemente, sin dall'inizio della distribuzione negli anni trascorsi e proseguito sino alla fine dell'anno 2014, certamente nel rispetto delle varie delibere amministrative approvate e avallate nelle diverse assemblee amministrative succedutesi nel tempo.Mi ritornano nella mente gli animati dibattiti avvenuti nella prima riunione informativa, ove si voleva imporre ai soci utenti dell'acqua potabile costi e relativi rimborsi stratosferici; giustificandone i motivi con paragoni e similitudini senza nessun costrutto, affermando che il costo dei nostri consumi di acqua potabile fornita a domicilio erano di gran lunga inferiori a quelli praticati da Abbanoa in Sardegna e dal comune di Capoterra agli abitanti della vicina lottizzazione di Residenza del Poggio e che conseguentemente, noi abitanti di poggio dei pini, dovevamo ritenerci fortunati poiché le nuove tariffe che si volevano applicare risultavano sempre inferiori a quelle applicate da Abbanoa, in tutta la Sardegna.
In quella riunione, dopo un'ampia e dettagliata esposizione elaborata con dovizia di particolari ,dall'ing. Lodovica Mulas, facente parte del Comitato tecnico, fu di fatto deciso di convocare il comitato tecnico, quale organo competente in materia, per esaminare, in una apposita riunione del citato organismo consulente, al fine di elaborare uno studio approfondito dal quale si potesse congiuntamente confermare o rielaborare una nuova proposta più confacente e rispondente alla necessità di raggiungere il pareggio di bilancio che da svariati anni chiudeva l'esercizio annuale in perdita, proponendo una opportuna rielaborazione delle tariffe che non pesasse eccessivamente sulle tasche dei soci, rielaborando nuove tariffe differenziate da applicare ai consumi di acqua da parte dei soci utenti ed anche a tutte le altre utenze di attività residenti a Poggio dei Pini.
continuazione...
Il comitato tecnico della cooperativa,riunitosi conseguentemente per proporre una sostanziale variante alla deliberazione del consiglio di amministrazione, elaborò una serie di valide proposte,che trasmise al consiglio di ammministrazione, ma di cui, sorprendentem=nte, il Sig. Presidente e gli amministratori delegati, considerarono inopportuno prenderle per buone tutte, ma solo in parte, senza sentire il parere, convocando una nuova regolare assemblea dei soci, anche solo informativa, per far conoscere agli eventuali partecipanti, le proposte di variante suggerite dal comitato tecnico ed ottenere una approvazione di massima. Viceversa il consiglio di amministrazione ritenne più opportuno, sottoporre all'approvazione dei consiglieri il nuovo prospetto predisposto dal solo comitato esecutivo che naturalmente fu approvato a maggioranza, inserendo alcuni opportuni suggerimenti che modificavano solo le fasce dei consumi d'acqua ed introducevano un costo fisso per ciascun utente pari a € 60 annuali.Il riferimento annuale delle fasce al posto di quello trimestrale, creato ad arte, per illudere i consumatori, e quindi calmare le acque, con un costo ridotto per i primi due trimestri.Ma la sorpresa per molti soci è apparsa con il ricevimento della fattura di pagamento dei consumi relativi al terzo e quarto trimestre trimestre, ove si videro recapitare fatture con importi superiori ai 400 euro trimestrali,diverse da quelle precedenti di circa 80 euro.Sta di fatto, che molti soci, sopratutto pensionati hanno chiesto una dilazione nel pagamento delle fatture dell'acqua.
Tutto ciò premesso è considerato chiedo cortesemente,ove naturalmente, nulla osti:
Che i soci vengano messi a conoscenza con possibile sollecitudine:
-Quali altre proposte oltre a quelle già introdotte furono suggerite dal comitato tecnico e disattese,onde,fugare alcune voci,probabilmente false e tendenziose,che affermano che i componenti il comitato tecnico introducendo il compenso annuale di 60 euro annuali consigliavano per il 2015 l'applicazione dello stesso tarifario e delle fasce dei consumi applicate nel 2014.Considerando che il potenziamento della nuova condotta eseguita avrebbe certamente consentito un risparmio notevole di acqua approvvigionata gratuitamente agli utenti delle zone alte approvvigionate con autobotti durante il periodo estivo del 2014.
Ringraziandovi per l'attenzione dedicatami saluto tutti molto cordialmente.
Caro Giorgio,
il mio invito bonario rivolto agli amministratori ed in primis al Dott. Sandro Anedda che,non si è neppure degnato di dare un cenno di risposta alle mie domande, ritenendole non meritevoli di riscontro,tanto che devo supporre che i soci di serie B, come ritengo di essere considerato io,alle mie richieste, e se così fosse Le chiedo scusa.
Ritenevo la nostra cara e amata società Cooperativa come una seconda famiglia ove poter chiedere aiuto mettendo a disposizione, le mie esperienze professionali,che ella conosce e che se avrà tempo potrà sfogliando i verbali del comitato tecnico di cui mi sento onorato di averne fatto parte per molti anni e che ritengo di avere dato il mio modesto contributo sempre diretto alla regolarità delle pratiche esaminate, correggendo, diffetti e anomalie.Probabilmente questo,modus operandi non è stato apprezzato dagli attuali dirigenti che hanno deciso di non confermare gli incarichi che ricoprivo durante la presidenza precedente che di seguito elenco: mancata rielezione della mia persona quale membro del comitato tecnico; mancata nomina di assistente per conto della cooperativa per la vigilanza offerta da me a titolo gratuito sui lavori di restauro degli impianti sportivi che non essendo più membro del comitato tecnico doveva essere ricoperta dal geom Vacca facente parte del comitato tecnico; in un secondo tempo l'incarico fu trasferito
al geom.Romagnino, dipendente della Cooperativa,infine fu deliberato di non incaricare alcuno addetto al compito della sorveglianza.Lascio a voi, il giudizio sulle risultante ottenute.
Per ultimo mi duole segnalare con profondo rammarico di essere stato oggetto di comportamento scorretto da parte dell'amministratore delegato,che come ella e molti altri sanno e conoscono, sono stato messo alla porta e letteralmente mandato via dall'ufficio, ove mi ero recato per segnalare un guasto idrico con abbondante perdita della condotta del mio nuovo vicino di casa e versamento del liquido nella strada sottostante ove dimoro. L'avvenimento mi ha profondamente turbato, perchè sono stato accusato di disturbare il lavoro degli impiegati. E'sorprendente che un amministratore delegato si permetta di entrare in una stanza ufficio di chi che sia,ove è presente un socio che discute con un impiegato senza chiedere permesso e affrontare la persona,insultandola in tale maniera.Mi sarei aspettato un ravvedimento verbale o per iscritto e una giustificazione da parte Sua Sig.Presidente o di altri amministratori.La mia segnalazone scritta,nella quale ho espresso il mio disappunto al capo ufficio Massimiliano Corrias ha purtroppo raggiunto l'apice della scorrettezza in quanto ritengo che il capo ufficio sia stato costretto dall'amministratore a dichiarare che lo stesso aveva operato in ossequio alle lamentele dello stesso capo ufficio che aveva segnalato la presenza frequente negli uffici di soci e non soci che frequentano gli uffici senza motivi plausibili e conseguentemente disturbano chi vi lavora. Procolo D'Agostino
Caro Giorgio,
Ti avevo scritto un messaggio per invitarti a trasferire il mio ultimo scritto del 29 aprile acorso fra le pubblicazioni più recenti in quanto ritengo che nussuno abbia potuto leggerlo, ma..... il mio invito probabilmente accompagnato da altre diverse lamentazioni circa il comportamento degli amministratori durante il loro recente governo triennale non è stato di gradimento di chi durante la mia esposizione lo stava esaminando o per altro motivo a me sconosciuto, pur avendolo salvato e mentre lo stavo collazionando è improvvisamente scomparso alla mia visione.Se per caso tu sia riuscito a captarlo e se lo riterrai di tuo gradimento potrai pubblicarlo.Altrimenti considererò il fatto propiziatorio in quanto sono venuto a conoscenza che la riunione per la nomina del nuovo gruppo dirigente del consiglio di amministrazione è stata stravolta dalle decisioni annunciate dal presidente Sandro che ha riproposto la candidatura di Monni che in un primo tempo aveva rifiutato.... evidentemente il sonno ha portato buoni frutti non so se dolci o amari.Io da parte mia la vedo brutta in quanto la prepotenza individuale non è mai stata buona consigliera.Mi dispiace .... ma ritengo la ripacificazione ancora molto lontana. Di fronte a queste proposizioni di vita o di morte è assai probabile che i soci sceglieranno lo scioglimento della Cooperativa.Ricordiamoci che il nostro piano di lottizzazione sta per scadere in quanto stiamo per raggiungere i dieci anni di inerzia senza rispettare l'impegno di lottizzazione che rappresenta il cardine ed il fine giustifucativo della esistenza di una cooperativa come la nostra che è quello di realizzare nuovi lotti edificativi. Ti ringrazio per tutta la pazienza che hai sempre dimostrato col tuo lavoro informativo dei soci mentre altrettanto e con grande rammarico e disappunto non posso riconoscere agli altri intelocutori membri direttivi ai quali ho scritto per cinque volte ed in particolare al Sig.Presidente, che, mai e poi mai,ne personalmente e neppure altri interlocutori si è mai degnato di dare alcuna risposta.Saluto con stima e benevolenza te e tutti gli altri che mileggono, molto cordialmente.
Procolo D'Agostino
26 maggio,2017
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