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sabato 24 giugno 2017

La polemica sui soci morosi: siamo proprio degli ASINI!

Ciao Giorgio
esco dal silenzio perché ultimamente hai assicurato che sul tuo blog vige la regola del rispetto reciproco e non si dà spazio alle offese e alla denigrazione...che non sono le categorie giuridiche del codice civile a cui si riferisce Angelo Pani, ma si tratta di qualcosa di livello ben più alto che attiene alla sfera dei rapporti personali, che non possono, per loro natura, essere gestiti con un codice in mano. Poiché non credo nello stupore di chi, davanti alle mie rimostranze, ha continuato in certi comportamenti decisamente border-line rispetto al cc, spero che questa volta gli effetti siano diversi, anche se mi illudo ben poco. E avverto che non darò alcun seguito ad eventuali risposte.
Scrivo a proposito della polemica che qualcuno sta montando inviando, a quanto pare, continui comunicati alle caselle private di posta elettronica dei soci (non so con quale autorizzazione); l’accusa mossa agli amministratori uscenti è di aver concesso piani di rateizzazione a soci morosi per assicurarsene il voto alle elezioni​, elezioni che quindi, secondo una tesi giuridica che ritengo incomprensibile, sarebbero annullabili. Ci troviamo di fronte al tipico caso dei buoi che accusano gli asini di essere cornuti. O, per evitare di dare del “bue” a qualcuno, c'è chi non vede la trave che ha negli occhi…

Infatti coloro che oggi cercano ogni pretesto per far saltare il tavolo, non si rendono conto o non si ricordano di ciò che hanno fatto in passato (o lasciato fare). E gli asini, mi spiace dirlo, sono proprio Sandro, Federico e Giuseppe, che hanno una sola colpa, e cioè quella di essere stati trasparenti, a differenza dei loro predecessori.

Spiego subito il motivo delle mie osservazioni. Da che mi interesso di questioni poggine, ho saputo che, anche a ridosso delle elezioni, sono sempre stati concessi piani di rateizzazione a soci morosi, che in questo modo hanno potuto legittimamente votare. L’esempio più recente (motivo del mio intervento perché mi riguardò in prima persona) è quello delle elezioni del 5 maggio 2012, quando il mio gruppo non ottenne la maggioranza per un solo voto (su oltre 5000!) e grazie a quel solo voto la lista di Emilio Sanna, Tonino Secchi e Aldo Piras, potè governare con una maggioranza di 8 a 7 (esattamente ciò che sta capitando adesso, ma a parti invertite). Ebbene poiché mi sembra corretto riferire fatti e non voci, voglio dire, documenti alla mano, cosa accadde la settimana prima di quelle elezioni… L’allora vicepresidente Tonino Secchi concesse 4 piani di rientro ad altrettanti soci morosi (potrei anche fare i nomi ma non è necessario perché non analizzo il loro comportamento ma quello di altri) per cifre ben più alte di quelle di cui si parla oggi (addirittura oltre i 4000€ circa e sarebbe interessante verificare se quei piani siano stati onorati…)

Occorre anche notare che Tonino Secchi, a quel tempo, non faceva parte del Comitato Esecutivo e quei piani di rientro non erano stati deliberati né vennero mai ratificati dal quel CE, né (devo ritenere) controllati dal Collegio sindacale (Collegio che per due terzi era lo stesso di oggi, infatti anche allora erano sindaci il dr. Del Rio e il dr. Alberto Floris)oppure, ipotizzo,​ il Collegio venne a sapere comunque di quei piani, concessi al di fuori del CE, e non li ritenne affatto invalidi.

Comunque sia, nel 2012 i soci beneficiari di quei piani votarono e nessuno mosse alcuna obiezione. Allora mi chiedo: si vuole affermare che le elezioni di Sanna, Secchi e Piras, e quindi la stessa presidenza di Emilio Sanna, fossero illegittime? E il mio gruppo, che aveva perso per un solo voto, avrebbe dovuto evocare qualche irregolarità?

Non lo facemmo allora e soprattutto non lo farei adesso, anche perchè stavolta la situazione è diversa e direi addirittura paradossale. Infatti mentre i piani di rientro del 2012 non avevano alcuna copertura dell’organo amministrativo, quelli di quest’anno sono stati portati in CE, ratificati, messi a verbale e messi quindi a disposizione del Collegio Sindacale per l’esercizio del suo diritto-dovere di controllo della correttezza della gestione societaria. Ecco perché adesso non posso che dare degli asini a Sandro, Federico e Giuseppe: se non foste stati corretti e trasparenti e invece aveste agito mandando "lettere d’amore" senza passare in CE nessuno oggi vi avrebbe accusati di nulla.

Sinceramente non so se la ratifica di quei piani di rientro, compiuta da Anedda e co. senza la presenza dei Sindaci, sia legittima o no (fior di giurisprudenza afferma di si, ma non vorrei che si aprisse un nuovo fronte
​con ​le sentenze tagliate ad hoc per dimostrare le proprie tesi, lascio le interpretazioni ai giuristi, non a gente senza titoli o competenze in quel campo come me): però la logica mi porta a dire che se quei piani non fossero legittimi oggi, allora di sicuro non lo sarebbero stati quelli (e le elezioni) del passato. Adesso mi aspetto quindi che Tonino, per coerenza, sia il primo a difendere la scelta di trasparenza operata dagli asini di oggi; Tonino è persona che io reputo seria e ritengo che lo farà. Ma mi aspetto soprattutto che sia Emilio Sanna a prendere posizione pubblicamente per affermare che l’elezione di Anedda e dell’attuale CdA è perfettamente legittima così come lo fu la sua nel 2012.

In caso contrario mi troverei nella pessima situazione di entrare a far parte del gruppo degli asinelli….

Vorrei infine concludere con un fatto illuminante, anche qui parlo di fatti e non di sensazioni ed ometto di giudicare chicchessia. Mi dicono che Aldo Piras sia tra coloro che hanno adito il Collegio Sindacale, affinchè valuti la validità delle ratifiche del CE e le successive elezioni; a questo punto mi chiedo se per caso sono atterrata in un mondo parallelo: ma chi era il Presidente della società quando Tonino firmò quelle lettere per concedere piani di rientro del 2012 senza delibera del CE e conseguentemente (e qui casca letteralmente l’asino) senza alcun controllo da parte dei Sindaci? Proprio lui, il Gen. Aldo Piras!

Facendo il verso al lessico di qualcun altro, a questo punto direi che si tratta di polemiche stucchevoli. O meglio: pretestuose, come tutte le polemiche che oramai da mesi si susseguono contro gli amministratori in carica. Hanno vinto, facciamocene una ragione, lasciamoli lavorare e giudichiamoli (anche severamente, come ho sempre fatto anch’io e ne sanno qualcosa) da ciò che faranno (o non faranno) così come sempre è accaduto con tutti i CdA. Per il futuro, invece, è così difficile mettersi d’accordo che d’ora in avanti, per evitare sospetti e polemiche, si dovrà evitare di concedere piani di rientro (ma anche incarichi, appalti, etc.) che so, nei due mesi prima delle elezioni? Andrebbe benissimo, anzi secondo me sarebbe opportuno, lasciando da parte codici etici e non, che rimarranno sempre lettera morta se l’eticità non fa parte del nostro essere. Per quanto riguarda il passato, però, non si cerchi di far passare per illegittimo e poco trasparente ciò che è sempre stato fatto in maniera sempre legittima, ma assai meno trasparente ed in qualche modo comunque al confine della correttezza (sempre ai confini? a poggio non abbiamo barriere d’ingresso, ma c’è chi sa praticare il border line come uno sport olimpico). Se volessi togliermi qualche sasso dalle scarpe anche io avrei molto da dire, soprattutto sul silenzio assordante che qualcuno, che oggi assorda tutti, a suo tempo ha voluto osservare, silenzio complice come al solito di atti mai illegittimi, però….

E riprendendo la parte iniziale che i buoi smettano di dire cornuti agli asini.

Saluti a tutti e grazie per lo spazio


​Ludovica​

2 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ludovica, intervengo solo tul tuo accenno al problema del "rispetto". In questo blog che, come sai, talvolta deve toccare temi che possono generare fastidio in qualcuno (ma fa parte della trasparenza e della democrazia che non sempre viene accettata) devo cercare di bilanciare l'esigenza di "dare voce a chi lo desidera", quella di fare emergere le informazioni utili per i lettori e quella di creare il minimo fastidio alle persone che compongono la nostra comunità.
Capisci che non è facile. Qualcuno, soprattutto all'inizio del blog, quando eravamo abituati a una informazione controllata e "bulgara" non gradiva che venisse veicolata alcuna informazione che potesse, direttamente o iondirettamente mettere in cattiva luce chi amministra la cooperativa o lo aveva fatto in passato. Avere fatto una scelta non condivisa, oppure areve fatto una scelta che si è rivelata sbagliata, era una informazione che non avrebbe dovuto circolare. In pratica, secondo questa visione, l'informazione dovrebbe essere come quella del castello del Mulino Bianco.
Oggi credo che qualsiasi amministratore sappia che, in un modo o nell'altro, il suo operato viene vagliato in modo molto piu' attento e dettagliato di una volta. Fa parte degli "oneri" di chi amministra.
So bene che tu sei d'accordo con me su questo punto. Nel mio moderare il blog ho certamente evitto che alcuni commenti calunniosi venissero pubblicati. Diventa pero' difficile "censurare" anche i commenti "fastidiosi" e ancor meno quelli "non graditi". Ho sempre evitato di fare articoli che fossero incentrati sulle persone e ho cercato invece si affrontare i temi, anche con critiche dure. Talvolta mi hanno accusato proprio di questo: " i nomi, voglio i nomi". Sono ben contento, soprattutto alla luce delle invettive che ho letto da alcuni mesi a questa parte, di avere adottato questa linea editoriale.
So che anche tu non hai gradito alcuni riferimenti alla tua persona, peraltro non fatti da me. ripeto sempre che mi scuso e mi dispiace.

Giorgio Plazzotta ha detto...

da Roberto Mezzanotte
Sono completamente d'accordo con Ludovica. Contrariamente alle ormai ricorrenti provocazioni di "qualcuno" che miscela, debbo dire con una certa maestria, qualche verità a molte, troppe affermazioni prive di cio' che nel mondo della scienza chiamiamo PROVE, Ludovica parla di FATTI non confutabili. E Ludovica si firma! Ovvero tutti conoscono nome e cognome di chi scrive, assumendosi la responsabilita' di quanto dice. Cosa non molto di moda a Poggio dei Pini recentemente! E' piu' di moda insinuare, pescare nei recessi piu' ambigui delle situazioni, mescolare dubbi (tanti) e certezze (pochissime) per alimentare l'animosita' della gente con il fine di destabilizzare una situazione...brava Ludovica: spero solo che le tue parole vengano lette per quello che sono, ovvero la spiegazione di quanto realmente avvenuto, e non distorte...e, infine, gradirei che "qualcuno" dimostrasse con prove e non illazioni, che 16 voti in meno avrebbero capovolto i rapporti di forza tra maggioranza e minoranza. Ma il punto forse non e' questo. Come dicevo domenica mattina scorsa a Giorgio Manunza al bar di Mariano Loddo: sara' mai possibile vivere in questo posto meraviglioso in un'atmosfera serena senza che "qualcuno" continui a disseminare il territorio di bocconcini avvelenati...e mi chiedo il motivo..ma perche'...e spero non mi si dica "per il bene di Poggio dei Pini". Forse siamo/sono ingenui/o. Ma tutto ha un limite! Roberto Mezzanotte

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