Sono un analista informatico e mi capita spesso di effetuare analisi costo-benefici. Se ci pensate bene, tutti quanti noi, qualsiasi sia la nostra professione, effettuiamo questo tipo di analisi in continuazione.
Capita sia quando ci troviamo al supermercato a fare la spesa, così come quando dobbiamo fare un investimento importante o una scelta di vita. Ci troviamo a valutare i pro e i contro, che mettiamo in una ipotetica bilancia. Poi togliamo il chiodo e cerchiamo di capire da che parte pende. Talvolta ci troviamo nella condizione di non avere dubbi, perchè i "pro" sono nettamente più pesanti dei "contro", o viceversa. In altre situazioni di maggiore equilibrio, siamo costretti comunque a dovere optare per una delle due o più soluzioni. Anche nell'amministrazione di realtà più grandi della nostra famiglia, mi piacerebbe che prevalesse questo tipo di analisi. In realtà sappiamo tutti che non è così.
Ciò non avviene quando entra in campo la faziosità. Mi vengono in mente almeno due ambiti della nostra vita in cui la faziosità prende spesso il sopravvento sulla ragionevolezza: la mala politica (quella marcia di oggi, non quella di Socrate) e il tifo sportivo.
Quante volte, nel tifare la nostra squadra di calcio, abbiamo minimizzato le colpe dei nostri giocatori, ingigantendo quelle degli avversari o incolpando l'arbitraggio? Poi magari a mente fredda e rivedendo la moviola ci accorgiamo che la "gannedda" l'aveva fatta il nostro mediano, o che il rigore che avevamo urlato in realtà era una simulazione del nostro centravanti, ma molto probabilmente non lo ammetteremo mai, soprattutto non di fronte a un tifoso dell'altra squadra. Purtroppo anche in politica succede lo stesso e i risultati sono quelli che vediamo, non solo nei dibattiti televisivi, ma anche nelle scuole, nei posti di lavoro, nei problemi dei giovani o dei pensionati.
La mala politica è fatta di tattica, strategia e sotterfugio molto più che di idee e progetti. In politica il bene della "fazione" di appartenenza viene prima di quello dei cittadini. Quando una proposta proviene da altri, sarà osteggiata a priori, anche se ottima. Il successo della proposta degli "avversari" deve essere evitato a qualunque costo, a prescindere dagli effetti positivi che potrebbe avere per il cittadino. Eh si perchè se hanno successo gli altri, questo suonerebbe come una sconfitta per la propria "fazione".
Un altro tipico giochetto politico è quello di attribuire agli avversari le proprie colpe, anche se con illazioni pretestuose. A questo proposito mi viene in mente un esempio poggino. Negli anni 80/90 i notiziari della Cooperativa avevano un direttore iscritto all'albo dei giornalisti. In modo alquanto curioso, dopo pochi mesi di lavoro, i direttori si dimettevano puntualmente, tant'è che alle fine, esauriti tutti i giornalisti di Capoterra, il notiziario era diventato un misero foglietto dattiloscritto che veniva redatto da "ignoti". Ho fatto personalmente parte della redazione dell'ultimo Notiziario "ufficiale" diretto da un noto giornalista e scrittore capoterrese nel 1998. Le interferenze da parte di chi gestiva la Cooperativa a quell'epoca furono talmente forti da provocare, poco dopo, le dimissioni del direttore. Bene, oggi questo stesso Solone della libertà di informazione che cercava di imbrigliare l'esterrefatto giornalista, accusa il sottoscritto di essere addirittura un monopolista a Poggio. Parlare di monopolio su Internet è ovviamente un controsenso, ma forse la cosa può essere "bevuta" da qualche sprovveduto poco telematizzato. In realtà questo Blog ed il suo piccolo successo non dipendono da qualche investitura di palazzo a cui quel signore è abituato, ma a duro lavoro e passione. Anche domani questo nostro politico di razza se ne può aprire uno, ma non lo farà perchè è molto più facile criticare ed infangare che costruire e lavorare.
In politica, comunque, la cosiddetta "macchina del fango" da i suoi risultati (è difatti molto utilizzata), peccato che rovini l'armonia sociale. Quando si creano queste polemiche l'osservatore esterno poco informato sarà tentato a pensare che c'è qualcosa che non va in entrambi i contendenti e si allontanerà lasciando campo libero ai più potenti, che quasi mai sono i più giusti. Lo stesso avviene quando si vuole nascondere un proprio errore o una valutazione che poi il tempo e i fatti hanno dimostrato essere sbagliata. Errare humanum est, ma ammettere l'errore ... mai. Piuttosto si cercherà di costruire una storia "modificata" contente pezzi di verità misti a dimenticanze e falsificazioni.
Ancora un esempio poggino: la famosa variante che prevedeva la cementificazione delle pinete e la presenza di una decina di lotti in terreni su cui, pochi mesi dopo, si è riversata una valanga d'acqua e di fango. Questa variante non solo è stata duramente contestata da centinaia di soci, ma anche criticata da associazioni ambientaliste a caratura nazionale e bocciata dalla Regione. Nonostante questa vera e propria debacle, costata ai soci quasi 100 mila euro di progettazione, qualcuno continua a dire "fatela andare avanti" anche se è impossibile, oppure dice che la nuova è uguale a quella bocciata, altra cosa impossibile. Ci si arrampica su qualsiasi specchio pur di non ammettere che, forse, qualcosa non andava in quel progetto.
Qualcuno però l'ha approvato subito. Sapete chi? Il Comune di Capoterra. E come mai questo improvviso "amore" per le proposte della Cooperativa Poggio dei Pini, dopo anni di scaramucce? La risposta è cruda: perchè il Comune sa benissimo che da molti anni avrebbe dovuto prendere in carico le infrastrutture di Poggio, e quindi occuparsi della relativa manutenzione. Solo con i nuovi lotti la Cooperativa avrebbe avuto le risorse per continuare a fare questo incredibile regalo all'amministrazione capoterrese. Sapete quanto costa ai soci della Cooperativa questo regalo? Ve lo dico subito: 100 mila euro ogni anno! E sapete quanti soldi sono entrati nelle casse del comune solo dall'ICI di Poggio dei Pini negli ultimi 10 anni? 750 mila euro. Per portare avanti queste iniziative, che appaiono poco convenienti per i soci, è però necessario il silenzio informativo, guai a raccontare e informare, i "sudditi" potrebbero mangiare la foglia. I blog liberi, da Wikileaks a questo, danno fastidio.
Un altro classico elemento che vi farà capire se avete a che fare con persone indipendenti o con un soggetto politico è costituito dai cosiddetti "falsi volontari". Si tratta di quelle persone che vi avvicinano con fare amichevole e vi danno "il consiglio giusto" solitamente condito da qualche bella calunnia. Uno potrebbe chiedersi cosa spinge queste persone a dedicare il proprio tempo a dare consigli a voi, a bussare alle vostre porte, consegnare volantini. Vi consiglio di indagare. Se scoprirete qualche poco celato interesse professionale o qualche parentela che vi porta direttamente ai capi-fazione, allora saprete di essere vittima di una strumentalizzazione politica. E' molto probabile che a Poggio si costruiranno nuove aree lottizzabili, e dovranno essere affidati lavori ai professionisti che si occupano di edilizia. Inoltre la Cooperativa, soprattutto se fosse poco trasparente, non è obbligata a seguire le procedure dell'ente pubblico e può assegnare lavori in modo più "diretto". Insomma ci siamo capiti. Ovviamente non troverete queste persone quando c'è bisogno di volontariato vero.
Un'altra caratteristica del politico è la faccia tosta. L'altro giorno in TV ho visto un politico che ha passato la sua gioventù a manifestare con violenza negli anni di piombo (menando sia giovani che poliziotti), Oggi, diventato ministro, si erge a difensore della polizia e inveisce contro i manifestanti. A Poggio, chi ha buttato al vento centinaia di migliaia di euro in operazioni sbagliate si erge a maestro nell'economia.
C'è poi la tattica della delegittimazione dell'avversario; quando qualcuno dà fastidio, perchè magari opera bene e non può essere contrastato con i fatti, si mettono in giro illazioni di vario tipo che mirano a scalfirne l'immagine.
Che dire poi del'abitudine, tipica della mala politica, di nascondere i risultati positivi ottenuti da chi non appartiene alla tua fazione? E dire che a Poggio il destino del lago sembrava segnato. Salvarlo, dopo quello che era successo e dopo gli attacchi portati avanti da alcuni invidiosi, sembrava una impresa impossibile. Oggi invece sappiamo con certezza che tra qualche anno una delle bellezze naturalistiche simbolo dell'intero comune, tornerà a vivere con il medesimo splendore di prima. Di questo ovviamente i faziosi non fanno menzione.
Dulcis in fundo, come se tutto ciò non bastasse, talvolta arrivano le minacce e le intimidazioni più forti, a cominciare dalle gomme delle auto squarciate per finire chissà dove.
Insomma, ho provato a descrivere cosa intendo per mala politica elencando un campionario di tattiche e trucchi a cui assisto da 35 anni in televisione e, purtroppo, da qualche anno anche nel luogo in cui vivo. C'è da chiedersi: ma serve la mala politica in un piccolo paese semidevastato dall'alluvione, con poche risorse economiche e molte cose da fare?
8 commenti:
Ciao Giorgio,
sono d'accordo con Te sulla quasi totalità delle cose che hai scritto: ancora non riesco a capacitarmi di come chi ha creato una voragine di debito, speso inutilmente soldi per una variante inapprovabile, negato pervicacemente l'accesso alla documentazione ai Soci, firmato contratti di consulenza da 150.000 euro etc... abbia anche il solo coraggio umano di presentarsi ai Soci.
Sono altresì d'accordo con Te sui positivi risultati conseguiti da questo Consiglio, uno fra tutti la salvezza del lago.
Ma sono molto rammaricato di come questi risultati positivi possano essere offuscati da scelte che giudico sbagliate (in primis licenziamenti e perdurante situazione di inerzia sugli impianti sportivi), che danno la stura ai pochi che strumentalizzano questo dissenso per scopi ben diversi.
Ed invero la sola presenza di alcuni Soci a mio modesto giudizio danneggia la causa dei due dipendenti licenziati.
Non posso che essere d'accordo con Te che dobbiamo salvaguardare il principio dei costi/benefici, ma sono anche dell'opinione che la nostra più che una Società sia una Comunità.
Spero quindi che sulla vicenda dei licenziamenti si possa trovare una soluzione mediana, così come auspico che repentinamente si affronti il problema degli impianti sportivi, da sempre conosciuti in tutta la Provincia per la loro qualità ed oggi, purtroppo, ancora gravemente feriti dall’alluvione del 2008.
Franco Magi
Franco, assumere è senza dubbio più piacevole che licenziare. Spendere è più divertente che risparmiare. Di cicale e formiche ho abbondantemente parlato in questo blog sin dal 2007.
Detto questo, non mi occupo direttamente del settore interessato dalla soppressione, e nemmeno tu penso che sia informato su come funzionasse quel settore.. Mi conforta il fatto che tutti i tecnici competenti in materia, anche quelli eletti nella lista contrapposta alla mia, abbiano ritenuto quella decisione, per quanto sofferta, indispensabile. Le ragioni di quella scelta sono state ampiamente spiegate, e d'altronde la Coop. nella sua storia aveva già licenziato tre dipendenti senza che nessuno avesse da ridire, e si era perdipiù in anni di vacche grasse. Non capisco perchè ammodernare la struttura organizzativa della cooperativa significhi non essere comunità. Vedere i ragazzi che non hanno spazi sportivi, non avere più la piscina, non avere più il calcio e squadre con i colori gialloverdi, non vedere la gente che si incontra ma resta rinchiusa nelle proprie case .. queste sono cose che vanno contro il concetto di comunità. Hai citato il settore sportivo e qui l'alluvione c'entra solo relativamente.
Il settore sportivo era caduto in disgrazia da tempo per vari motivi:
1. le instrastrutture non sono state sottoposte a manutenzioni anche grazie all'efficentissimo ufficio tecnico e ad amministrazioni lassiste
2. lo sport a Poggio ha avuto il massimo splendore quando esisteva il Gruppo Sportivo, cioè volontari che si sono fatti in 4 per farlo andare avanti. oggi questi volontari non ci sono e a suo tempo sono stati "fatti fuori"
questa è la situazione che abbiamo trovato, e aggiungiamo un grave contenzioso con una società privata che stava paralizzando molte attività.
Il contenzioso (e sai che non sono soluzioni rapide) è stato risolto. Servono risorse per ripristinare le strutture che presentano alcuni gravi problemi. Queste risorse oggi si trovano facendo economie. Non è veramente possibile lamentarsi se non si fanno i lavoro e lamentarsi anche delle decisioni che servono a trovare le risorse per realizzarli.
Ciao sono d'accordo con le due analisi anche se contrastanti in parte, vorrei aggiungere anche qualche altra cosa.
Non mi fido dei tempi di costruzione del nuovo lago/diga, non per colpa della Cooperativa ma per la realtà della storia regionale sarda, la diga nuova perciò non so quando e se mai si farà, il ponte nuovo insegna e ad oggi dopo quasi 3 anni non lo si vede ancora, le dighe in Sardegna poi hanno una loro storia che da altrettanti insegnamenti, negativi se nn quando ancora la regione non esisteva.
Non sono d'accordo invece sulla mancanza di volontariato, qui su questo punto ho dei forti dubbi, è vero che esiste quello fazioso e strumentale di cui conosciamo tutti molto bene gli artefici e gli esecutori, ma è altrettanto vero che non ne viene ben proposto uno alternativo, forse impossibile?? tentar non nuoce.
Di fatto e alla fine dei giochi, a voi del cda non verrà riconosciuto niente di buono, non verrete rieletti e vincerà alle prossime elezioni la famosa orda di stupidotti a arcaici valutatori del bene comune, e il risultato politico e mi dispiace dirlo sarà di 10 a 0 e palla al centro, forse a voi ve ne frega poco ma a me invece molto.
La storia si ripeterà come sempre con un consuntivo che vedrà i meriti vostri e i benefici di tutti gettati alle ortiche, il risultato sarà in perdita, sociale e economica, così come per altri versi ci hanno insegnato coloro che oggi vi attaccano.
Per il resto c'è qualche sbaglio ma in linea di massima state facendo un gran lavoro, manca però e ancora, la politica economica dell'investimento e della inovvazione, quella dell'impresa per capirci, giusto anche fare quella del contenimento, ma nn basta.
Il futuro quindi sarà con dei nuovi lotti e una nuova variante ( diversa e più rispettosa ) ancora criticabile se vogliamo, che verrà gestita dalle successive persone che oggi vi danno contro, voi bravi a fare e gli altri pronti a mangiare e sbranrasi come dei pirana famelici, i giocatori del " lotto ", bravi quindi a vincere una seria e importante battaglia ma forse non bravi a vincere una guerra.
Attenderò smenitite , che saranno graditissime.
Ciao Giacomo
Giacomo,
i tempi di realizzazione della nuova diga non saranno certo rapidi, inutile negarlo. dire che non si faccia penso che sia eccessivamente pessimistico in quanto i soldi sono già stati stanziati ed è proprio quello l'elemento che differenzia una promessa politica da uan realizzazione.
sulla lentezza per la costruzione del ponte le responsabilità sono note. Ugo aveva il potere di accelerare i tempi ma non l'ha fatto pertanto il ponte sta andando avanti con i tempi "normali" come se non ci fosse una comunità di quasi 500 persone che deve attraversare il malefico guado. oltre al danno la beffa. dato che nessuno vuole prenderesi la responsabilità ci si controlla e minaccia a vicenda e nessuno può nemmeno coprire quelle buche con un po di terra o pietrisco. se non fossi amministratore della cooperativa farei in modo che un camion avesse una avaria e perdesse il suo carico di ghiaia proprio in quel punto ...
per quanto riguarda il volontariato sono meno ottimista di te. d'altronde hai visto anche tu quante persone sono venute a spalare per la pista ciclabile e quanti si sono resi disponibili per fare la vedetta. il clima di guerra che qualcuno sta alimentando certamente non aiuta. è vero pero' che il cda ha l'obbligo di provarci lo stesso, anche se l'impresa è quasi impossibile, perlomeno è nostro dovere. certamente non potremo improvvisarci in allenatori di calcio come qualche socio incredibilmente si aspettava :-) (giuro è vero!) pero possiamo mettere a disposizione le strutture che ci sono, attivare i contatti, spingere... adesso il locale del circolo sociale è a disposizione dei soci. vediamo quali idee avranno i residenti, spero che non ci si aspetti che il cda improvvisi spettaoli di cabaret per intrattenere il pubblico ..
per quanto riguarda la politica economica e l'investimento tu sei in grado di capire cosa voglia dire invertire la rotta anche considerando la ruggine che si trova nel timone e le persone che cercano di impedire la virata.
nel primo anno si è messo il cerotto nella ferita per interrompere la fuoriuscita del sangue. adesso cerchiamo di rimettere un po' a posto le strutture rabberciate da molti anni di incuria e mancate manutenziuoni.
può anche darsi che le cose andranno come dici tu alle prossime elezioni, io spero di no, non tanto perche voglia continuare a dedicare tutto questo tempo a lavorare gratuitamente per la collettività, ma perche non mi piacerebbe ritornare ai tempi bui degli ultimi 15 anni.
Ciao, ok ripartiamo con la pista ciclabile allora, ci sono diverse persone che vorrebbero partecipare, è importante farla anche per i pedoni, e con il volontariato i costi sono ridotti a zero per un servizio utlissimo a tutti i residenti del comune, così magari anche il comune stesso si accorge delle piste ciclabili che oltre a essere un qualcosa di comodissimo ( vedi risparmi e sicurezza ) sono anche una potenziale attrattiva per il turismo, e dove ancora il comune è ancora in forteissimo ritardo, parlo di turismo ecosostenibile e vita a misura d'uomo.
Ciao Giacomo
Giacomo la pista ciclabile, per esempio quella che collega il centro commerciale alla terrazza è un progetto nel mirino del CdA per il 2011, perlomeno un primo abbozzo di essa. Come sai di mezzo c'è il fiume e stiamo parlando del S. Girolamo quindi quell'attraversamento non potrà essere fatto da volontari perche richiede un progetto, una autorizzazione, e anche un ponticello, ma per il resto dei percorsi certamente i volontari possono fornire un valido apporto e potremo anche utilizzare il personale della coop. come sai si era cercato di greare un gruppo "verde" a cui avevano aderito solo 4 persone. per quanto riguarda le attivizità sportive invece il numero dei volontari che si sono fatti avanti è uguale a zero, pero' molti dicono si puo far questo si puo fare quello.
altri "generali" poggini affermano di avere gruppi di persone disposte a fare. quando gli è stato detto eccovi le aree, sono vostre, non si è mossa foglia. il volontariato quindi è benvenuto, ma dove sono i volontari? se si presentano troveranno le porte aperte.
Non c'è soltanto quel tratto che è stato bloccato da qualcuno, ve ne sono tanti altri, quello lato piscine che salirebbe verso su e si unirebbe anche ad uno che potrebbe andare verso Capoterra e quello verso giu oltre il laghetto piccolo.
Organizzerò un gruppo di persone, poi verrete messi alla prova sul puno del volontariato, non servono progetti per due stradine in terra battuta, di fatto c'èra gia e sarebbe da rimettere in sesto senza creare diccoltà di stampo regionale o simil rognose.
O è una cosa alla : fazzu rottu deu !! ehehehe...non mi stupirei perchè purtroppo questa è la poggio cambiata ormai da anni...si cambiano le persone ma non la mentalità dell' omino presuntuoso :) che è approdato anche qui in massa.
Spero che per il progetto non si siano spesi dei soldi, sarebbe ridicolo per due mucchietti di terra.
Intanto però quello che si è rifatto in quanto li la pista c'era gia , si è concretizzato senza troppe storielle.
Per favore non fate i burocrati anche voi.
ciao Giacomo
per realizzare sentieri n in terra battuta el proprio terreno non sono necessari ne progetti ne autorizzazioni. se invece ci sono attraversamenti di aree demaniali (i torrenti), abbattimento di alberi, o realizzazione di qualsiasi struttura es. muretti, o pavimenti in materiale diverso dalla terra) è necessario il progetto. ricordo anche che siamo in area sottoposta a vincolo paesaggistico. per ora non è stata realizzata nessuna pista. esiste il progetto della pista sulla parte opposta del lago che per i motivi che ho citato prima richiede la presentazione di un progetto.
la creazione del gruppo di volontari di cui parli non può che essere ben accolta.
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