Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

giovedì 26 maggio 2011

La Cooperativa tra inciucio e ribaltone

Due settimane fa si è tenuta l'assemblea annuale dei soci della Cooperativa avente, all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2010, il rinnovo del Collegio Sindacale e l'elezione di 3 dei 15 componenti del Consiglio di Amministrazione. Non era all'ordine del giorno un cambio della guida della Cooperativa. Se chiedessimo agli 800 soci della Cooperativa se si aspettassero o se si aspettino adesso un qualche cambiamento nella  amministrazione della stessa, quasi tutti cadrebbero dalle nuvole. Anche oggi, mentre vi scrivo, la situazione non è affatto chiara e pochissimi sono al corrente del fatto che, sulla amministrazione poggina , incomba il rischio di un grande stravolgimento

E' veramente strano che nella nostra comunità talvolta vi siano grandi mobilitazioni, soprattutto quando si tratta di contrastare l'azione dell'amministrazione, mentre quando si preparano inciuci e ribaltoni ci sia un silenzio assordante. Questo fatto testimonia l'alto grado di politicizzazione esistente in quello che dovrebbe essere semplicemente "un gruppo di soci che amministra i beni della società" e dimostra che la Cooperativa continui a rappresentare un obiettivo per chi punta a conquistare la piccola fetta di potere garantita dall'unico "comune privato italiano".  
Sarebbe comprensibile assistere a un confronto, magari anche acceso, su scelte fondamentali per la comunità. Invece si scopre che gli argomenti di discussione (guardiania, quote, bilancio) sono pretesti utilizzati di volta in volta in modo strumentale per sollevare polveroni. Curiosa e talvolta al limite del ridicolo, l'incoerenza di chi, pur essendo stato protagonista di stagioni in cui la trasparenza era nulla e lo sperpero di risorse molto elevato, oggi si propone come maestro di trasparenza e buona gestione. 
Ai soci, più o meno informati, più o meno disinteressati, vengono preparati bocconcini (spesso al cianuro) di informazioni false o mistificate. Alcuni abboccano, altri fanno finta di abboccare e si adeguano, per evitare di essere a loro volta coinvolti dall'evidente ondata di fango che da qualche anno viene sparsa nella nostra comunità.   

Nell'assemblea dedicata al Bilancio, i dati economici, disponibili da tempo anche nel Portale della Cooperativa, hanno mostrato una situazione della gestione ordinaria in netto miglioramento, con in bella evidenza un grafico che sintetizzava chiaramente l'andamento positivo.  Non mi dilungo poi sull'incredibile incremento dell'informazione e della trasparenza e sugli interventi che la regione ha stanziato nel nostro territorio anche grazie all'azione della Cooperativa. Oltre al già realizzato intervento dell'Ente Foreste sulla vedetta del M. Pauliara, oggi possiamo dire che ci sono i soldi per la nuova diga, la nuova zona sportiva, le piscine, due ponti e anche per gli impluvi montani. Certo ci vorranno anni prima che la lenta macchina burocratica realizzi queste opere, ma in soli due anni sono state perlomeno finanziate, quando si pensava che il lago sarebbe stato distrutto e la zona sportiva sarebbe stata abbandonata.    

Per quanto riguarda i consiglieri da sostituire, i soci avevano ben chiaro quanto accaduto poco meno di due anni fa, alle elezioni per il rinnovo del CdA.
Nella quasi cinquantennale storia della Cooperativa, mai come allora la situazione pre-elettorale era apparsa chiara: due liste con due programmi diversi e soprattutto riferimenti molto differenti all'interno della comunità. Da una parte una nuova generazione di amministratori che porta avanti una azione di rinnovamento e dall'altra un gruppo decisamente collegato alla cosiddetta "vecchia guardia", che propone una gestione  improntata alla continuità rispetto al passato.
Con queste carte in tavola i soci hanno deciso di andare o non andare all'assemblea del Bilancio. Certamente molti di essi non sapevano che la maggioranza del CdA avrebbe potuto entrare in crisi e che si prospettasse il rischio del "ribaltone". Si è trattato di un grave errore "elettorale" da parte della maggioranza che evidentemente ha qualche difficoltà, trattandosi di semplici soci e non dei Mastella, a occuparsi oltre che del proprio lavoro, delle famiglie, dei problemi della cooperativa, anche delle strategie elettorali che impediscano ribaltoni e inciuci.  Questa storia insegna che anche a Poggio, come in un qualsiasi comune, la buona amministrazione non basta per vincere le elezioni. E' necessario il porta a porta pre-elettorale.

D'altronde i 3 consiglieri da eleggere andavano a sostituire 2 consiglieri della "lista Secchi" (Mariani e Murgia) e 1 consigliere della maggioranza (Baielli). Inoltre, tra i consiglieri cooptati figurava anche il dott. Giorgio Ibba che, in qualità di responsabile del comparto economico della Cooperativa, era uno dei principali artefici dell'ottimo risultato di bilancio: un pareggio nella gestione ordinaria che arrivava dopo decenni di "profondo rosso" e perdipiù senza avvalersi della vendita dei lotti. Questo risultato, devo ammetterlo, ha sorpreso anche me, che pure faccio parte del CdA. 
Si potrebbe pensare: quale società manda via la persona che ti garantisce un simile risultato? Sarebbe il contrario della meritocrazia, un atto di autolesionismo che purtroppo in certi paesi dell'interno della nostra isola rappresenta un evento frequente. 
Facendo i conti, comunque, se anche la minoranza avesse fatto eleggere tutti e tre i consiglieri, avendone due dimissionari, la sua consistenza numerica sarebbe dovuta aumentare di una sola unità.
Pochissimi soci, soprattutto gli oltre 320 che gli hanno accordato la propria preferenza,  sanno che da tempo il consigliere Aldo Piras, eletto nella lista guidata da Giacomo Cocco, vota spesso contro le proposte della maggioranza con cui è stato eletto. Il fatto che di questo "ripensamento" non ne fosse stata data notizia testimonia la volontà, da parte della maggioranza, di evitare polemiche sterili e di pensare soprattutto a lavorare.  
Certo, probabilmente i 320 soci che gli hanno accordato la loro preferenza, sulla base della sua presenza nella lista del "rinnovamento" avrebbero qualcosa da ridire, ma sono responsabilità di cui ognuno risponde personalmente nei confronti dei suoi elettori, che però è giusto siano informati.  
Un altra cosa che quasi nessuno sa è che il "ripensamento" è avvenuto in occasione di un primo tentativo di ribaltone risalente all'autunno del 2009. Non voglio dilungarmi, ma diciamo che non si trattava di una situazione collegata alle scelte amministrative più delicate, ma alle deleghe del Comitato Esecutivo, in pratica questioni di "poltrone".
Tirando le somme, la maggioranza ha perso due dei suoi componenti: un "responsabile" e l'altro alle elezioni di qualche settimana fa. Il rapporto di forza è quindi passato da 10-5 a 8-7. Purtroppo non è una partita di pallanuoto, ma la realtà del CdA poggino. 
Con la maggioranza di un solo voto si aprono, per il CdA poggino, quattro possibili scenari per i prossimi 12 mesi di amministrazione:

  • muro contro muro: continuare il suo mandato con una maggioranza risicata
  • inciucio: fare un accordo con la minoranza per lavorare più serenamente
  • elezioni anticipate. se 8 consiglieri si dimettono 
  • ribaltone: se un altro dei consiglieri passa dall'altra parte

Certo la situazione non è delle migliori,  non so quale degli scenari sia preferibile. Considerando che a Poggio esiste un gruppo che vorrebbe ritornare alle gestione del passato e un gruppo che sta attuando importanti riforme non è facile trovare un punto di incontro. In considerazione della più ampia maggioranza di preferenze mai registrata nella storia delle elezioni poggine, sarebbe giusto che il gruppo eletto due anni fa potesse portare a termine il suo mandato triennale. D'altronde questo principio è stato sbandierato dai cosiddetti "saggi" quando, circa 4 anni fa, in seguito a una serie di operazioni discutibili, numerosi soci proposero la revoca del mandato al CdA di allora. Molto di voi ricorderanno la salomonica decisione di "votare per non votare".  Non era "signorile" revocare il mandato, mi chiedo se sia più signorile un ribaltone... 


La seconda opzione, l'"inciucio", potrebbe rappresentare una soluzione "democristiana" o, se volete "d'alemiana". Turandosi il naso l'inciucio potrebbe consentire di tirare avanti in in clima meno arroventato e, di conseguenza, "produrre di più" e quindi fare effettivamente l'interesse dei soci. I soci difatti si aspettano che la Cooperativa risolva i problemi legati all'amministrazione e non che i consiglieri passino il proprio tempo a lottare per conquistare il "potere". La problematicità del compromesso non è insita tanto nella difficoltà di trovare punti di incontro sulle azioni concrete. A riprova di ciò basti pensare che molte delibere, anche delicate, sono state approvate da una maggioranza di 13 o 14 consiglieri. Il problema è costituito dal fatto che, a mio avviso, molti amministratori non hanno alcuna intenzione di lavorare, ma sono interessati solo all'esercitare una azione di lobby, esserci per far valere politicamente la propria posizione.   
Il timore è che l'eventuale inciucio si risolva in una mera operazione di "scambio di poltrone" che umili il ruolo del Consiglio e la funzione che dovrebbe avere.
La terza ipotesi potrebbe essere messa in pratica se esistesse una maggioranza di consiglieri (8 su 15) che ritenesse impossibile continuare una azione di amministrazione che sia al tempo stesso produttiva e rispettosa della volontà dei soci espressa sue anni fa. Lo Statuto prevede questa soluzione, che porterebbe a nuove elezioni
Veniamo quindi al ribaltone, l'ipotesi che, purtroppo, ha più riscontri con il passato.  In una comunità che è sempre stata un motore di nuove idee e di originalità, l'adozione di una soluzione politica così squallida costituirebbe una vergogna per tutti.  
Se analizziamo la storia di Poggio dei Pini, di ribaltoni nella Cooperativa ce ne sono stati già due.  Uno avvenne alla fine gli anni 80 e uno nel 2003, quando vinse le elezioni il gruppo guidato del presidente Pittaluga. Si trattò sempre di tentativi effettuati da soci stanchi di subire un modello di amministrazione poco trasparente e di assistere a scelte che andavano a impoverire gradualmente il patrimonio di tutti. D'altronde si sa che in qualsiasi amministrazione la mancanza di ricambio non porta mai a nulla di positivo. 
In entrambi i casi questi gruppi di soci formatisi in modo spontaneo e poco organizzato vennero lentamente erosi da chi tiene sotto controllo l'amministrazione poggina. 
Alla fine quei tentativi fallirono ancora prima della scadenza naturale del mandato. Nel 2004, dopo avere corroso lentamente la maggioranza,  ci fu un curioso tentativo di andare a elezioni anticipate con dimissioni di gruppo, ma qualcosa andò storto .... Se Totò fosse ancora in vita potrebbe facilmente utilizzare quella storia per uno dei suoi sketch.  

Anche l'attuale gruppo di maggioranza è stato sottoposto alla medesima strategia, perdipiù vincente in passato. Pare che un "mammasantissima" poggino avesse pronosticato una loro durata non superiore ai 6 mesi.  Questo gruppo, per quanto creatosi rapidamente e spontaneamente prima delle elezioni,  si è dimostrato più coeso del previsto e con un programma e obiettivi ben definiti. Solo un consigliere è stato convinto a passare dall'altra parte, perlomeno fino ad oggi. E' stato pertanto necessario attuare una strategia di disinformazione e di calunnia che ha danneggiato fortemente la nostra comunità, alimentando un clima di tensione e di veleno. Indubbiamente questa strategia ha raggiunto parzialmente il suo obiettivo, favorita da un elemento sociale tipico di questa epoca. A Poggio (e non solo qui) ci sono moltissimi pensionati che hanno molto tempo libero e la possibilità di andare di casa in casa per fare propaganda politica e per divulgare  disinformazione. Senza mai scrivere una riga (spripta manent) si sono sentite voci di tutti i tipi, un vero tiro al bersaglio realizzato con un materiale più morbido del metallo e colorato di marron.  Al gruppo di pensionati d'assalto si sono aggiunti anche alcuni "portatori di interessi" che, per vari motivi legati ad interessi personali propri o dei propri familiari, hanno dato una mano nella campagna di delegittimazione del CdA. 
Potete immaginare il piacere di quei soci che si sono messi in gioco nel tentativo di fornire alla amministrazione poggina quel ricambio generazionale che appariva necessario anche in relazione con i gravi problemi in cui la cooperativa si trovava due anni fa.  Non so se tutti noi (io sono uno degli "ingenui") avessimo ben chiaro che stavamo togliendo il giocattolo preferito dalle mani di un bambino capriccioso o, se preferite, l'osso a un Rottweiler. 
Qualche socio è caduto nel tranello, molto sono rimasti spaventati da questa campagna di aggressione e hanno preferito restarne fuori perche, come suol dirsi, "non conviene esporsi". La Parrocchia non ha saputo o voluto svolgere un ruolo di moderazione e pacificazione.   
In questo contesto sociale molto degradato, che fa parlare in tutto il circondario della "malattia poggina",  sono stato assestati colpi molto forti all'attuale maggioranza, composta soprattutto da persone in età lavorativa che non possono permettersi di partecipare al "porta a porta della crastulata".  

Che cosa succederà adesso? Non si sa. Le quattro opzioni sono ancora tutte in piedi. Vedremo come si evolveranno gli eventi, sperando in un barlume di luce. La mia soluzione preferita è quella di un compromesso che consenta però di realizzare il programma per cui i soci hanno votato nel 2009. Dopodichè l'osso torni pure al Rottweiler o ad altri soci che abbiano voglia di continuare una strada di rinascita che è stata aperta in questi due anni. 
Qualunque cosa accada cercherò di tenere informati i lettori di questo blog, perchè è proprio in questo momenti che i residenti (quelli che vogliono ovviamente) devono essere presenti per vigilare ciò che succede sule proprie teste

5 commenti:

giacomo ha detto...

CIAO, SENZA ENTRARE NEL MERITO E NEI PARTICOLARI.

PER ME LA MUSICA E'SEMPRE LA STESSA,LE PERSONE ARTEFICI SONO SEMPRE LE STESSE, I MOTIVI RESTANO SEMPRE I SOLITI....NESSUNA IDEOLOGIA ( ALMENO CI FOSSERO ) PER FORTUNA NON POLITICHE, TRATTASI DI MATERIALISMO ALLO STATO PURO, LOTTI, RELIQUATI, INCARICHI PAGATI, ETC ETC. ECCO COSA ALIMENTA LA DANNOSA LOTTA INTERNA CHE HA CORROSO I RAPPORTI DI POGGIO DEI PINI DA 40 ANNI A QUESTA PARTE , D'ALTRONDE NON CI SONO ALTRE SPIEGAZIONI A TUTTO CIO'.

POGGIO AI GIOVANI CERCANDO DI INSTAURARE UNA COLLABORAZIONE DIFFUSA.

CHI HA SBAGLIATO CAMBIANDO CASACCA HA SBAGLIATO MA POTREBBE RICREDERESI SE INTERPELLATO E COINVOLTO, NON E' CERTO CON QUESTI COMPORTAMENTI CHE SI PUO' ANDARE AVANTI E COMUNQUE RESTANO MODI SBAGLIATISSIMI.

UN SALUTO ANCHE ALL'ARTEFICE PRINCIPALE DEL DISASTRO DEL GRUPPO SPORTIVO, CHE ANCHE IN QUESTO CASO NON VOLEVA CHE GOVERNASSERO ALTRI E HA FATTO IL SOLITO CASINO POLITICO, IL QUARTO PER L'ESATTEZZA, PER LA CRONACA, ANCHE LUI LICENZIAVA E ANCHE QUESTA VOLTA I DANNI CI SARANNO.

CIAO GIACOMO

Giorgio Plazzotta ha detto...

I nuovi consiglieri mi dicono che non dovrei scrivere di Poggio, che sarebbe meglio manovrare la Cooperativa senza raccontare troppe cose, perche' i soci sono degli ingrati che pensano solo ai fatti loro e a criticare mentre i consiglieri si fanno il mazzo per la comunità.
Sapete che vi dico? HANNO RAGIONE!

giacomo ha detto...

anche berlusca dice che si fa il mazzo...la verità dove stà?? è invece è giusto scrivere per informare tutti quanti compresi quelli che si fanno gli affari loro.

ma i nuovi chi sono...i nuovi eletti dici??

In effetti la fanno loro la vera informazione, quella con i pizzinni.

ciao giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo in questo momento la Cooperativa ha attivato il massimo della trasparenza della sua storia. Ritengo che l'obiettivo "sapere tutto" sia irraggiungibile e forse anche poco utile. Questo blog non è dedicato alla Cooperativa ma a Poggio dei Pini. La cooperativa produce verbali che sono a disposizione dei soci, per le altre informazioni io non ho intenzione di essere il "Dagospia" locale. Se vuoi fallo tu. Il mio compito con questo blog non è informare su tutto quello che avviene a Poggio ma scrivere delle opinioni o fare delle analisi su proboematiche legate alla nostra società (non nel senso di coop.). Non seguo un canovaccio ma scrivo si argomenti che mi ispirano

giacomo ha detto...

dai su non fare così adesso...altrimenti penso che anche tu stai cambiando casacca... :)

Post più popolari