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domenica 8 maggio 2011

A Capoterra destra e sinistra non esistono

Mancano pochi giorni; è giunto pertanto il momento della scelta
Come scegliere? Di pancia, di testa, di cuore, di "tasca" .... Ognuno di noi farà le sue considerazioni, molti faranno i loro "calcoli". C'est l'Italie. 
Da qualche settimana veniamo coccolati, riempiti di sorrisi e di ottimismo, vediamo grande attivismo di lavori in corso. Dal giorno dopo, molto probabilmente, ci spetteranno cinque anni di calci nel sedere, esattamente uguali a quelli appena trascorsi. 

Ho parlato con molte persone di questo argomento. Il confronto mi ha fornito ulteriori informazioni, utili per elaborare le mie considerazioni. Ecco perchè la comunicazione è importante.  Consente la circolazione libera delle idee e ci aiuta a evitare la strumentalizzazione informativa che , prima dell'era di internet, veniva attuata da quei pochi soggetti che avevano la possibilità di influenzare l'opinione pubblica. Oggi la nostra scelta, se vogliamo, può essere più consapevole e informata. Non serve a niente, infatti, disporre della famosa e tanto sbandierata "cultura" se, allo stesso tempo, non disponiamo delle  informazioni di base necessarie per elaborare un ragionamento analitico.  
Quando cerco di capire le motivazioni dei miei interlocutori per la loro scelta di schierarsi a favore della coalizione guidata da Francesco Dessì o quella di Lucia Baire, purtroppo non mi capita quasi mai di sentire argomentazioni che riguardano la vita di Capoterra e soprattutto il suo futuro. Sento quasi esclusivamente parlare di ... destra e sinistra.  Troppo facile sarebbe a questo punto citare Giorgio Gaber che in una formidabile canzone ha ironicamente e realisticamente messo in luce le ipocrisie di un ragionamento basato su queste definizioni. 
Qualcuno mi ha detto che un voto dato alla compagine guidata da Francesco Dessì corrisponderebbe ad assestare uno schiaffo a Silvio Berlusconi.  Quindi un forte segnale politico proveniente da sinistra e rivolto a destra. Togo!
Per molti italiani, e indubbiamente per quasi tutti quelli che hanno un orientamento politico di sinistra, Silvio Berlusconi rappresenta un danno per il paese e un pericolo per la democrazia. Questo è precisamente anche il mio pensiero, che certamente contrasta con molti di quegli elettori UDC  e della diaspora socialista che, nelle elezioni nazionali,  Silvio Berlusconi non solo non lo hanno contrastato, ma lo hanno persino votato, contribuendo a farlo diventare primo ministro! Oggi queste persone si presentano nella coalizione di centrosinistra e vorrebbero definire il sottoscritto "di centrodestra" solo perchè preferisco la proposta di Lucia Baire e di Demos.  C'è confusione o no? 
La realtà, ben nota a chi mi conosce da tempo, è che  in tema di antiberlusconismo non c'è nessuno che mi possa dare lezioni.    
Senza alcuna ipocrisia o timidezza di sorta, non ho mai nascosto il mio orientamento politico di sinistra. Non ho mai fatto politica attiva all'interno di un partito e non ho mai avuto una tessera di alcun partito.  Il mio giudizio è stato severo nei confronti di quei partiti e quei personaggi che, a mio avviso, hanno fatto del male al mio paese. Uno di questi è certamente Bettino Craxi, che ha responsabilità enormi nella situazione economica attuale, avendo creato una economia basata sul debito pubblico, con grandi ricchezze finite nelle mani di pochi e briciole finite nelle mani di molti. Risorse prese in presto alle generazioni successive che, oggi, devono pagare gli interessi del debito pubblico, le pensioni baby e gli innumerevoli privilegi della "casta". Non sono cose che dicono i "comunisti" ma è l'attuale ministro dell'economia Giulio Tremonti a ricordarle per giutificare i motivi della mancata crescita dell'economia italiana. 
Se poi questa sia una cosa grave o no, chiedetelo a qualche giovane che vive da anni la desolazione della disoccupazione o della precarietà. A tutti i soloni che si dilettano nel suddividere il mondo tra destra e sinistra vorrei chiedere se Craxi fosse un uomo di sinistra. Fa parte degli ideali di sinistra derubare intere generazioni di un futuro, cementificare il territorio, ingrassare le mafie? Non credo proprio. Infatti la sinistra degli anni '80 si teneva ben distante da questo personaggio e dall'ambiguità della sua politica. Gli alleati di Craxi non si chiamavano Berlinguer, Jotti, Pertini, Napolitano, bensì De Mita, De Michelis, Pietro Longo, Zanone e così via.   
Personalmente, rispetto a questi paladini del malaffare che hanno succhiato come sanguisughe il futuro di intere generazioni, ho sempre stimato molto di più Giorgio Almirante, che pure rappresentava l'essenza della destra, e di cui apprezzavo il senso dello stato e della giustizia (sebbene ovviamente disgustato dal razzismo di cui si era macchiato). Il fatto è che, per le persone che veramente nutrono ideali politici, sono i valori che orientano la scelta di campo e non i nomi. Craxi si era trovato tanto lontano dalla sinistra perchè, nonostante il nome del suo partito ne rappresentasse l'essenza stessa, i valori espressi dalla sua politica non lo erano affatto. Dopo Tangentopoli, con la fuga di Craxi in Tunisia da latitante, gran parte degli elettori del PSI (erano il 12%) confluì nel neonato movimento di Silvio Berlusconi (Forza Italia) e lo stesso Berlusconi, peraltro beneficiario di decreti legge ad hoc sulle televisioni, è sempre stato il più grande difensore ed estimatore di Bettino Craxi, nonchè lo sponsor di quella operazione di revisionismo storico che ha cercato di riabilitare la figura dello statista che fini i suoi giorni da latitante nel paradiso tunisino.
Dopo vari inciuci e trasformismi oggi il PSI esiste ancora, nemmeno tanto ripulito dalle facce più impresentabili e si schiera bellamente nel centro sinistra. Alla faccia della meritocrazia (socialismo feudale?) uno dei suoi leader si chiama ancora Craxi e, guardacaso era ospite d'onore all'agriturismo di Baccalamanza in un gran raduno preelettorale del centrosinistra (pare che si sia anche perso).  Chissà se ad applaudire Craxi c'erano anche i sostenitori dell'IDV di Di Pietro.
Il candidato sindaco per il centrosinistra, Francesco Dessì, era e ancora è iscritto al partito che tanto inciuciò con Berlusconi. Il sindaco uscente Giorgio Marongiu è stato a lungo democristiano, passato quindi al PD dopo il transito nella Margherita.  Ma allora questi legami con Berlusconi a Capoterra se ci sono, da che parte stanno?
L'unico esponente  "di sinistra" della giunta capoterrese è Efisio Demuru, giovane e residente nelle "lottizzazioni". Peccato che abbia preso solo il 15% dei voti alle primarie del centrosinistra. In politica contano i voti e se tu ne hai 15 e un altro ne ha 70, la conseguenza automatica sarà che decide lui e tu te ne stai a cuccia, magari con qualche osso da rosicchiare. 
Ma allora dove sta la sinistra a Capoterra? Nelle speranze dei miei amici di SEL a cui in cambio i qualche centinaio di voti, se  va bene, sarà dato un altro osso? 

E gli ideali, le idee, le proposte della sinistra?
Alimentare ed incrementare la disparità di trattamento tra i residenti dei vari centri urbani in cui è suddiviso il nostro territorio non mi sembra uno dei valori della sinistra. Che dire del prelievo di tasse versate da tutti i cittadini del comune ed utilizzate in modo clamorosamente impari, favorendo gli amici del proprio bixinau e dicendo a tutti gli altri "arrangiatevi". Sarebbe questo il senso di giustizia dell'IDV? Ma il campanilismo, una volta seminato gira anche in altre direzioni. Come dimenticare che ben due consiglieri comunali del PD, dopo la tragica alluvione del 22 ottobre hanno cercato di distogliere l'attenzione dei cittadini da responsabilità della giunta su cui sta ancora indagando la magistratura provando a scaricare la responsabilità del disastro sul "muto"  lago di Poggio dei Pini, uno dei gioielli paesaggistici del territorio?  Quanto poi, sarebbe di sinistra il tentativo di cementificare le pinete di Poggio dei Pini, avvallato dalla giunta Marongiu e poi bloccato dal PPR di Renato Soru (quiz: chi dei due è di sinistra?).  Quel tentativo, ostacolato da molti ambientalisti del calibro, addiruttura del WWF nazionale, è stato bloccato anche grazie all'intervento di Franco Magi, consigliere comunale che allora militava in Forza Italia. Ambientalisti di destra e cementificatori di sinistra. Ma non doveva essere il contrario?
Prendere i fondi pubblici e realizzare una grande piscina coperta e un enorme palazzetto dello sport posizionandoli nel centro storico, ignorando il fatto che metà della popolazione risiede tra i 4 e i 6 km da quel punto non mi sembra sinistrically correct.
Che dire poi della scarsissima trasparenza, addirittura dell'occultamento di alcune voci di spesa, del fastidio mostrato da molti consiglieri della giunta nei confronti di quelle associazioni che sono nate nel post alluvione, viste come potenziali avversari politici e non come un frutto insperato e prezioso regalatoci da quell'evento così disastroso. 
Spesso a sinistra ci si riempie la bocca del termine "solidarietà". A Capoterra si è addirittura formato un movimento che addirittura si richiama questo valore, a testimoniare di quanto sia scarsa la solidarietà mostrata da questa giunta nei confronti dei suoi concittadini colpiti dal peggior disastro naturale, si dice, del millennio. Abbandonati a se stessi e in qualche caso addirittura ostacolati solo per la "colpa" di essere "strangius".

Mi dispiace, cari signori. Non è questa la sinistra che potrebbe cambiare questo paese. 
La realtà è che a Capoterra, destra e sinistra non esistono. 

4 commenti:

Stefano Fratta ha detto...

Le cose cambiano, caro Giorgio. Cambiano in fretta.
Mentre non mi passa per la testa l'idea che tu sia diventato "berlusconiano" io credo che tu abbia fatto delle valutazioni diverse, ma che non mi convincono in nessun modo.
Trovo -come minimo- contraddittorio evocare Craxi e fare un sunto delle malefatte di allora per arrivare ad associare Francesco Dessì -che, ti ricordo, è stato designato alle primarie- con le stagioni passate del governo nazionale, mentre conosci le pesanti eredità che il "craxismo reale" lascia sul piano LOCALE, e basterebbe il fatto che gli eredi diretti delle peggiori stagioni di Capoterra non sono certo espressione del Centrosinistra.
In realtà il centrodestra rappresenta una diretta continuità sia col craxismo locale (Raffaele Farigu) sia con amministrazioni di centrodestra che non hanno certo brillato per la loro attività in nessuna delle questioni che hai posto al centro. E non mi pare che -anche sotto il profilo "genealogico" e di continuità- la coalizione della candidata Lucia Baire sia in nessun senso meglio del centrosinistra.
Ti chiedo, ma so che hai riflettuto e hai una tua risposta che io non condivido, se ora, ADESSO, seguendo lo stesso tuo ragionamento non si dovrebbe invece compattamente CONTRO quello che, nei manifesti, nelle liste con il nome Berlusconi e nel percorso politico di assessore della giunta Cappellacci della candidata del Centrodestra è il "GOVERNO DEL FARE", quello di Berlusconi.

Mi sembra un elemento non marginale, per valutare la situazione attuale e le direzione di un voto.

Quanto a Sinistra Ecologia Libertà, che come sai ha presentato una lista di cui faccio parte per il Consiglio comunale: la lista e l'intero progetto di Sinistra Ecologia Libertà nasce esattamente per non rassegnarsi al meno peggio. Non certo per raccogliere ossi gettati per stare a cuccia.
Tra l'altro lo stesso esatto discorso si potrebbe fare con le forze (o con le debolezze) che tu hai deciso di sostenere.
Forse la "vis polemica" ti porta a una visione troppo ingenerosa verso chi si impegna, ma da parte mia e da parte dei candidati di SEL l'impegno è chiarissimo e la parità di trattamento tra i cittadini del Comune (quelli del centro storico e quelli dei nuovi centri residenziali) è un punto decisivo.
Quanto agli sproloqui di alcuni "scioccati", fatti nei momenti immediatamente successivi alla alluvione, sono e restano parole irriflessive e sventate, oltre che infondate sotto il profilo dell'analisi scientifica. Sono e rimarranno lettera morta, che non ha e non avrà seguito di nessun tipo.
Ma ancora: giustamente sottolinei il fatto che la mobilitazione che ha portato alla cancellazione del progetto di lottizzazione, così come era stato disegnato, con abbondanza di lotti nelle pinete storiche, è stato trasversale. Come in parte trasversale è stato -ma davvero non so con quale coerenza- lo schieramento avverso.
Rimane il fatto che i provvedimenti di tutela si devono pressapoco interamente alla sinistra, mentre la destra lancia "piani casa" e rovinosi condoni edilizi a tutto spiano. Rimane il fatto che allora, e a grande maggior ragione, è importante indirizzare il voto verso le forze politiche e le persone che dimostrano di impegnarsi e di potersi impegnare per la SOLUZIONE dei problemi che tu elenchi, e non solo per la loro denuncia.
Per questo serve una sinistra nuova, che parli davvero alla gente, che cerchi soluzioni giuste e nuove, mantenendo l'orizzonte ideale dei valori senza rifugiarsi in rigidi schemi ideologici.
Questo è anche il mio impegno e la ragione che mi ha spinto ad accettare -e scegliere- la proposta di Sinistra Ecologia Libertà per Capoterra.
STEFANO FRATTA

Giorgio Plazzotta ha detto...

Caro Stefano,
tu inizi dicendo "le cose cambiano" e poi cerchi di affibiare a Lucia Baire le colpe di altre persone che hanno governato Capoterra 12 anni fa.
Se vuoi dire che tutte le liste di centrodestra portano avanti programmi di cementificazione e che quindi anche la coalizione della Baire lo farà ovviamente lo puoi dire. Lo metterò nella lunga lista delle illazioni che ho sentito. Nella lista dei fatti invece ci sono le tante cose che ho visto con i miei occhi. A cosa dovrei dare più peso? Si tratta di cose che non riguardano le giunte del passato e nemmeno i "parenti", ma riguardano proprio colori che tu oggi mi proponi come guida del luogo in cui vivo.
Anche affrontare la problematica cementificazione non è un buon punto per la giunta uscente che tempo fa si dice che blocco innumerevoli progetti, la al tempo stesso altri, e anche molto grossi (vedi Le case del sole) andarono in porto. Non è quindi, sempre restando sul campo delle illazioni, che si fermavano i progetti dei nemici per fare andare avanti quelli degli amici? se poi vogliamo parlare di "porcate idrogeologiche" in puro stile "case nell'alveo" fatti spiegare cosa è stato fatto a s'acqua e tommasu.
E' chiaro che per argomentare sulla questione "cos'è la destra e la sinistra" mi sono allargato dal contesto capoterrese. Sono certo che hai capito, anche se non sono bravo come Gaber, che volevo propore il medesimo tema. Non nego che nella coalizione della Baire ci possano essere soggetti o situazioni che non incontrano il mio gradimento. Sono ancora più certo che la stessa cosa avviene a te con il centrosinistra, che pure ti sei candidato. La mia scelta deriva da un insieme di valutazioni ed in particolare dall'abbimanento del pessimo giudizio su cio' che è stato fatto negli ultimi 5 anni e la grande considerazione che ho per le persone che si sono poste alla guida della proposta alternativa. E' chiaro che in questa condizioni non potevo fare a meno di fregarmene dei simboli.
Per quanto riguarda SEL o meglio, per quanto riguarda te, Cicci e Pinuccio (persone che stimo enormemente) se foste voi alla guida del paese ne sarei felice e non avrei certamente avuto dubbi sullo scegliervi.
Si tratta, però, solo di un sogno. La realtà è che l'unica possibilità di cambiare questo paese governato malissimo ce l'ha Lucia Baire.
Il risultato che otterrete voi di SEL, ovviamente in buona fede, sarà solo quello di aiutare la casta capoterrese a perpetuare la "mala politica" per altri 5 anni.

Stefano Fratta ha detto...

Stai pure sicuro che non ho nessuna intenzione di alimentare nessuna "mala politica". Se mai dovessi ravvisare fenomeni deteriori mi dimetterei o passerei all'opposizione. Questo vale per tutti i candidati di SEL.
Stefano Fratta

Giorgio Plazzotta ha detto...

Stefano il vostro contributo alla mala politica sarà indiretto, cosi come se non vado errato ti è gia successo 5 anni fa dato che eri candidato alle scorse elezioni. I voti che hai portato, pochi o molti che fossero, in quell'occasione sono stati usati da persone che volevano buttare giù la diga, non hanno fatto il ponte, hanno discriminato, non hanno realizzato il piano di emergenza e cosi via. Molto probabilmente succederà lo stesso questa volta e anche se ti dimettessi (cosa che comunque non ha fatto nessuno nella scorsa legislatura) cio' non toglie che tutti noi dovremmo tenere chi non merita per ben 5 anni per alimentare un tentativo. E' la logica del "cambiare quelcosa che non funziona dal di dentro" che non riesco ad accettare.

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