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domenica 23 marzo 2014

L'uomo che è riuscito a unire tutti gli italiani

Non è Matteo Renzi. Si chiama Mauro Moretti e di professione fa l'amministratore delegato di Trenitalia SpA. Guadagna 850 mila euro all'anno e alcuni giorni fa è assurto agli onori della cronaca per avere dichiarato, contro la spending review "se mi tagliano lo stipendio, me ne vado"

L'Italia è un paese in cui ci si divide su tutto. In questi momenti difficili, anche l'unità nazionale viene messa in discussione. Siamo strani. Per decenni abbiamo rimproverato alla classe politica disonestà e ingordigia. Poi arrivano parlamentari che addirittura restituiscono gran parte del loro stipendio, ma troviamo comunque molta gente che li insulta. Siamo il paese in cui un puttaniere pregiudicato coinvolto in storie losche con minorenni è odiato da milioni di persone e idolatrato da altrettante.  
E' veramente difficile, forse impossibile, trovare un consenso unanime
Nel paese dei Guelfi e dei Ghibellini, questa affermazione di Mauro Moretti ha avuto lo stesso effetto che ebbe la partenza di "Bocca di Rosa" dal paesino di S. Ilario della canzone di De Andrè. In pochi minuti, come una freccia scoccata dall'arco e volata veloce da un profilo di social network all'altro, il web ha fatto registrare reazioni assolutamente unanimi. Gente di destra, di sinistra, di centro, di niente, pacati e aggressivi, calmi o nervosi, giovani o anziani, uomini, donne, gay, laici o cattolici. Tutti quanti, in migliaia, forse milioni, hanno pensato e scritto: "MA VATTENE!!" e i "vaffanculo" sono fioccati come gli asfodeli nelle nostre campagne in questi giorni. 

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