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lunedì 24 marzo 2014

MMT: il coraggio di aprire la strada anche quando tutti ti vanno contro

Daniele Basciu
Euro si, Euro no. E' un argomento di cui oggi parlano praticamente tutti. Ne parlano e si schierano. Quasi tutte le forze politiche italiane, pur se con sfumature differenti, si dichiarano apertamente favorevoli all'abbandono dell'euro e alla riconquista della sovranità monetaria, o, quanto meno, ritengono percorribile questa strada se l'Europa non cambierà radicalmente le sue politiche di gestione della moneta unica. Punto. 

Qualche anno fa, pero' la situazione era radicalmente opposta. 
Il primo ad affermare che era necessario mettere in dubbio la moneta unica è stato proprio il vituperato pregiudicato puttaniere, che comunque continua a raccogliere il 25% dei voti degli italiani. La Lega, preoccupata dal disastro economico dell'industria manifatturiera del nord, si è accodata al partito anti-euro con toni sempre molto accesi. 
Grillo ha incominciato con agnosticismo, proponendo un referendum, per poi virare nettamente verso gli euro-scettici, affermando che, se non si cambia, bisogna uscire senza indugi. 
Dopo la separazione del PDL in tre partiti (a mio avviso due sono finti), Berlusconi ha sguinzagliato Giorgia Meloni tra gli abbaiatori auti-euro, nel tentativo di portare via qualche voto al Movimento 5 Stelle.  Sul fronte opposto, lo stesso gioco viene fatto da SEL che spara a zero contro l'Euro, per poi pilotare, ad ogni elezione, i propri voti nelle braccia del PD. 

Insomma, alla fine ad essere favorevoli alla moneta unica, per come viene gestita adesso, sono rimasti solo il PD e i quattro gatti di Monti e UDC. 
Le argomentazioni su cui ci si confronta su questo argomento sono numerose e complesse. Non c'è lo spazio in questo articolo per approfondire. In generale, l'argomento dei sostenitori dell'euro fa riferimento a disastri inflazionistici, si paventa la perdita di valore delle monete nazionali, l'azzeramento del valore dei risparmi e altri scenari catastrofici. I detrattori dell'euro, invece, affermano che il vero disastro è quello che stiamo vivendo, adesso. Ritengono che anche perdendo valore, la nuova moneta varrebbe comunque come il dollaro USA, che la sovranità monetaria ci consentirebbe di aumentare la competitività dei nostri prodotti e di attivare politiche che incidano sulla riduzione della disoccupazione. Insomma, una svolta positiva fatta soprattutto di vantaggi, in contrasto con scenari terroristici da paese sudamericano proposti dal Partito Democratico. 
Oggi la situazione è questa. Non sappiamo come sarà domani. Probabilmente i fatti daranno ragione agli uni o agli altri. Ma ieri?

Eh si, perchè tre anni fa la situazione era molto diversa. Tutti, ma tutti, ma proprio tutti, se solo sentivano parlare di uscita dall'euro, reagivano in modo ironico, sfoderando sorrisini in stile Merkel-Sarkosy. La crisi era all'inizio, non sembrava infinita e la gente aveva ancora nella testa le balle propinate da Prodi e amplificate da Scalfari. 
Eppure, anche allora, c'era qualcuno che incominciava piano piano a seminare in questo campo di illusioni, presto trasformate in delusioni a colpi di chiusure, fallimenti, licenziamenti, tasse. 
Sto parlando di quelli della MMT, Modern Money Theory, della Mosler Econonics, capitanati in Italia da Paolo Barnard
Questi ragazzi, pur avendo tutti contro, hanno continuato a raccontare la loro idea "diversa", negli incontri pubblici e nelle università, nel web, sino ad approdare, recentemente, in TV nell'ottimo talk-show sociopolitico "La gabbia". 
Oggi nessuno ride più delle loro teorie economiche e moltissimi la pensano come loro. Il vero obiettivo non è il consenso, ma realizzare, o comunque incamminarsi verso un mondo in cui al centro del sistema economico non ci sia la moneta, ma la felicità.  
A loro, ed in particolare a Daniele Basciu (un capoterrese) va il mio ringraziamento per quello che hanno fatto e quel che faranno, oserei dire "faremo". 
A tutti invece mi permetto di sottolineare, forse scimmiottando Steve Jobs, che bisogna avere il coraggio di andare contro corrente, anche quando tutti ci sono contrari. Non adeguiamoci per forza al pensiero della massa. Se crediamo veramente in qualcosa, proseguiamo per la vostra strada, chissà forse un giorno ci accorgeremo che la nostra idea, che sembrava così poco condivisa, era quella giusta. 

1 commento:

giacomo ha detto...



Ciao,

dare le colpe all'euro significa per l'ennesima volta non dare le colpe alla casta che ci ha governato per 20 anni.

In Italia non c'è stato il controllo adeguato oltre a tutta una serie infinita di accorgimenti tattici. In altri paesi c'erano i supervisor per esempio, quì c'era berlusca che ci raccntava che le regole le avrebbe fatto il mercato, c'era tremonti, c'era tutta la lega che ha governato come sappiamo e per l'ennesima volta, in un'Italia di provincialotti che cercano sempre il carpo espiatorio ( vedi lega ) tipico dell'ignoranza senza confini, si danno le cope all'euro. Ecco perchè l'Italia non cambierà mai.

Il programma la gabbia ha poi un nome perfetto e adeguato con chi ci partecipa, anche gli altri talk show, ma qalcuno si chiesto quanto costano e quanto produce questo indotto? non produce niente se non per le aasche di chi conduce e chi partecipa, e il calcolo delle ore che i deputati vanno in tv? Qualcuno l'ha fatto? Eppure dovrebbero lavorare.

Il canone Rai ( altro carrozzone succhia soldi ) è un esempio lampante, costava un centinaio di mila lire e adesso costa più di cento euro ( 220 mila lire ), lo stato proprietario dov'era?? , così come altre mille realtà anche e sopratutto statali.

Ora i mercati si sono stoppati proprio per questo motivo. Anzichè avvenire in armonia e con controlli,il cambio lira euro, siamo arrivati a un blocco dovuto a un assestamento deleterio e forzato proprio perchè non gestito dalla casta e da quelli che ora vanno contro l'Euro, infatti molti di loro hanno la faccia come il c. oltre a essere degli ingoranti.

I prezzi adesso scendono per forza facendo danni ingenti a tutta l'economia ma aiutando il cittadino, forse troppo tardi.

Poi basta vedere le interviste ai nostri deputati, le domande su cultura generale e attuale...e il popolo cosa dice? E colpa dell'Euro!! eppure l'export, vero termometro sull'eventuale danno dato dalla sovrastima e dal sovraprezzo, aumenta ...e allora ? E allora qualcuno non dovrebbe dire fesserie.

L'Euro ha un valore enorme in Europa, prima di tutto per evitare le guerre che per ogni secolo hanno segnato questo continente, manca l'Europa dei Popoli? Verissimo, ma se si continua a mandarci persone come Iva Zanicchi o altri fighetti le cose mica cambiano, però non è colpa dell'euro.

Lo stato inteso come governo non ha gestito bene le cose e ha continuato a far aumentare debito e spesa pubblica.

Le ferrovie di Moretti, quello che come altri mille percepisce soldoni fuori misura, creano sopratutto un disagio alle liberalizzazioni, le stesse fanno abbassare i prezzi e migliorare i servizi, ma il popolo si incavola perchè lui prende troppi soldi e non perchè non c'è concorrenza e prezzi e servizi migliori ( vero problema ) . Le low cost insegnano, sopratutto a noi sardi, ma quì ci sono ancora politici che considerano le partecipate i gioielli di famiglia per poi mangiarci alla stragrande con furti e truffe.

l'italiano è contento così, difende alitalia ma poi viaggia con ryanair, difende telecom ma poi usa vodafone, tre wind o altri etc etc etc. e per finire dice, dopo essersi mangiato il suo bel piatto di spaghetti e poi l'abbacchio: aòò!! è corpa degli euriii!! con rutto finale :) .



Ciao Giacomo

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