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lunedì 3 marzo 2014

Poggio comune-fantasma o Poggio frazione?

Ciao Giorgio
Avrai letto il notiziario della coop in questi giorni in distribuzione; ebbene voglio commentare il primo articolo che porta la firma del presidente.
Non vorrei che il fatto di essersi accordati per una gestione “condivisa” (sic!) portasse i tuoi lettori a pensare che tutto ciò che esce dagli uffici della coop sia stato stabilito in accordo tra tutti…che sia chiaro…è assolutamente lontano dalla realtà.
Non posso in questa sede farti la cronaca di quanto è avvenuto in questi mesi, ma già il notiziario del comitato NoiperPoggio può darne un’idea seppur sommaria.

In ogni caso mi preme farti notare quanto scritto appunto alla fine del primo articolo e lo riporto virgolettato:  “Rinunciare allo strumento della Cooperativa significherebbe liquidare il nostro patrimonio, diventare ospiti di nuovi padroni, forse pietire i servizi dal Comune che ci ridurrà ad un quartiere non amato. Chi ci difenderà dagli incendi e chi governerà il nostro patrimonio ambientale? Sono domande imbarazzanti che dobbiamo porci per rispetto alla nostra intelligenza e alla nostra libertà.”
In quattro righe è stato condensato l’inverosimile!
Domande imbarazzanti? Queste non sono domande, nella migliore delle ipotesi sono solo parole in libertà e spiego il perchè.
Liquidare l’argomento della cessione delle oouu in maniera così pressapochista mi sembra ridicolo e offensivo nei confronti dei poggini, soprattutto di quelli che grazie al comitato Noi per Poggio finalmente hanno cominciato a sapere qualcosa di più preciso sull’argomento e che si rendono conto appunto che le cose sono totalmente diverse.
Infatti mi chiedo: perché sarebbe necessario liquidare la coop e il nostro patrimonio? Nessuno di noi del comitato ha mai detto una “cosa” di questo genere; per essere più chiari direi che non ci è passato “neanche nell’anticamera del cervello”. Che poi ci sia un bel numero di soci che vorrebbero recedere dalla cooperativa è verissimo, ma certamente non siamo noi e se la comunità è divisa su questi temi la causa è evidente: abbiamo ancora sulle spalle le oouu quindi le spese per la loro gestione, spese che la cooperativa non è più in grado di sostenere. E non lo diciamo noi, lo dice il bilancio, strumento asettico che non obbedisce ad alcuno schieramento, ma specchio delle possibilità economiche di questa comunità che oltretutto sta scontando, come tutti, questo periodo di crisi abissale. E la situazione così pesante della morosità ne è il segnale. Certo, il presidente è pensionato e questo problema non lo tocca, ma i tanti liberi professionisti che abitano qui sanno molto bene di che cosa sto parlando.
Proseguo nel mio ragionamento: perché dovremmo diventare ospiti di nuovi padroni? Fin quando il cds non si pronuncerà la situazione è quella denunciata dai ricorrenti ai quali il TAR ha dato ragione (sarebbe meglio non dimenticarlo) e cioè esiste una legge urbanistica nazionale del 1942 che sancisce che le oouu siano da cedere ai comuni di appartenenza affinchè provvedano a gestirle nell’ambito delle loro attribuzioni di competenze; e trattandosi di opere pubbliche usate dal pubblico devono essere gestite da un ente pubblico che attingerà a fondi pubblici creati con le tasse pagate dai cittadini.
Pertanto è fin troppo chiaro il “dovere” da parte dell’ente pubblico comunale di occuparsene e poiché si tratta di un dovere non comprendo neanche l’uso del termine “pietire”, che oltretutto non esiste neanche nel vocabolario italiano….almeno nel Treccani!
Ma non sarà il caso finalmente di finirla di considerare poggio come una “repubblica indipendente”? I poggini sono “cittadini di Capoterra” e pertanto portatori non solo di doveri (pagare tasse e imposte, votare il consiglio comunale) ma anche di diritti…e allora facciamoli valere invece di continuare imperterriti ad aprire il portafoglio, pagare anche tasse e tributi non dovuti (le bollette illegittime e prescritte, che vi possiamo assicurare non passeranno nel dimenticatoio perché qualcuno dovrà risponderne) salvo poi continuare a brontolare contro un’amministrazione comunale che, ricordiamolo, è espressione anche del nostro voto.
E torno alla domanda iniziale: perché rinunciare allo strumento della cooperativa? Se Tonino Sechi ritiene che questo sia automatico ce lo dovrebbe spiegare; se poi è solo una sua idea personale allora meglio sarebbe stato scrivere a chiare lettere :”Commento del presidente”.
Casomai ci fosse bisogno di chiarirlo, non avremo “nuovi padroni”;  se domani riusciremo finalmente a cedere le oouu i nostri territori non ci verranno portati via, i nostri boschi continueranno ad essere nostri e finalmente quelle centinaia di migliaia di euro che ogni anno “regaliamo” al comune in termini di risparmi (suoi) per aver evitato costi “pubblici” per la gestione delle oouu (nostre), li potremo, se vorremo, destinare ad altri scopi…la rete duale è uno di quelli, la vera e propria “cura del verde” con impianti di irrigazione che possano far cambiare l’aspetto di questo posto che ancora porta i segni dell’alluvione….ma questi sono solo esempi.
E che dire dell’affermazione: Chi ci difenderà dagli incendi?
Credo che ben pochi soci siano a conoscenza del fatto che il GRUSAP oramai da qualche anno fa parte definitivamente del corpo della Protezione Civile e pertanto non è più in grado di decidere se e dove intervenire, ma obbedisce alle direttive appunto della Protezione Civile. Perché quella domanda, o meglio, questo allarme non è stato sollevato dall’attuale presidente al Grusap prima di quel passaggio e viene a galla oggi in maniera pretestuosa e con l’intento di passare notizie inutilmente allarmanti e fuori dalla realtà? L’incendio che ci fu due estati fa sulla collina davanti all’Hydrocontrol che ha interessato anche le ultime case di poggio è stato domato dai Vigili del Fuoco e da volontari di Poggio, ma il Grusap era già nel corpo della Protezione Civile, quindi di che stiamo parlando? Adesso il Presidente che fa? Vuole addirittura seminare il panico? Non mi sembra un atteggiamento molto responsabile!
Ecco Giorgio, questo è quello che volevo dirti, perché non posso permettere che qualche socio pensi che quell’articolo sia rappresentativo del parere  e dei pensieri di tutti i consiglieri…e siccome come sai non mi tiro mai indietro, per l’ennesima volta mi espongo per portare avanti le idee del comitato Noi per Poggio, pur indossando la veste di consigliere di amministrazione che, non sarà per questo, mai rinuncerebbe alle proprie convinzioni solo per un pseudoaccordo di non belligeranza, visto che quelle quattro righe ci dicono chiaramente che si tratta proprio di belligeranza…altrochè!

Ludovica 

3 commenti:

silvio ceccarelli ha detto...

Certe persone sono specialiste nel travisare la realtà. Chiedere e pretendere l' applicazione delle normative a tutela dei propri diritti non è pietire.
"Pietire" o sarebbe megli dire pietoso è il comportamento che hanno sempre tenuto in questi ultimi anni gli amministratori della Società per ottenere nuove cubature edificabili all' interno della lottizzazione con il falso miraggio di ottenere denaro da sperperare, come hanno sempre fatto fin tanto che hanno avuto lotti da vendere, con l' unico risultato prevedibile di avere in futuro bilanci sempre in negativo e meno territorio disponibile.

Giorgio Plazzotta ha detto...

da parte di Giampaolo Lai

Caro Giorgio,

Condivido nella sua interezza il pensiero dell'Ing. Ludovica Mulas. Le parole del Presidente T. Sechi anche da me sono state interpretate al pari di una minaccia (in fin dei conti o mangi questa minestra o ....). Bene farebbe, invece, il Presidente ad informarci sulle sue conversazioni che intercorrono, credo, con il Comune per richiamarlo alle sue responsabilità. Ad esempio per sollecitare la "messa in sicurezza" oltrechè per riportarla ad un auspicabile "decoro",dell'area Comunale (senza ombra di dubbio) antistante il bar Le Terrazze. Mi riferisco sia alla Piazza M.Carta ma sopratutto al tratto di strada che fronteggia l'ingresso proprio al bar. Chi arriva a Poggio ha un impatto assolutamente indecoroso: cunetta (e pozzetto raccolta acqua) scomparsi a causa di parcheggi abusivi sia a destra che a sinistra della via (ben prima dell'evento alluvione) e questo nonostante l'area abbia i parcheggi (solitamente vuoti). Oltretutto a Poggio vi sono più di 100 lampade che illuminano aree "sicuramente pubbliche" (tutta la superficie che circonda il bar Le Terrazze, tutta la strada fino all'osservatorio, tutta la strada che conduce al villaggio S.Barbara, tutta la strada "dei Genovesi" ed anche qualche altro tratto). Allora le spese per questa illuminazione di aree "cedute al Comune" (piazza M. Carta) oppure storicamente comunali (la via dei Genovesi esisteva prima che la Cooperativa urbanizzasse e così il villaggio di S.Barbara) perchè gravano sul nostro bilancio ?. Il Presidente ha provato a far riflettere il Comune su queste osservazioni ? Far morire la Cooperativa non è interesse dei Soci e quindi il Presidente questo interrogativo non può neppure pensare di porlo. A quanto ammonterà lo sconto che dovrà esserci accordato dal Comune sulla Tasi per i "servizi indivisibili" di cui non beneficiamo diversamente da altri concittadini ? può indicarlo il Presidente ? Ha trattato con il Comune ? Ancora la Società che dovrebbe spazzare le aree pubbliche (quelle elencate) perchè qui non interviene ? Ha, il Presidente, fatto presente questo a chi di dovere ? Si è mai visto un Vigile Urbano a Poggio quanto meno per poter poi riferire su interventi che sarebbero utili per noi tutti (esempio il mancato spazzamento di aree pubbliche) ?. Ecco delle semplici cose di cui il Presidente avrebbe potuto interessarsi con voce autorevole (rappresenta 2000 cittadini di Capoterra che votano) presso il Comune alle cui finanze contribuiamo. Qui mi fermo anche se altre questioni potrei presentarle. Ma non voglio tediare te e chi vorrà leggere. Ciao Giampaolo Lai

Giorgio Plazzotta ha detto...

(da Ludovica Mulas)

Grazie a tutt'e due
in realtà tanto altro avrei voluto dire in risposta a quell'articolo, ma non posso certamente scrivere romanzi che alla fine annoierebbero e basta.
Per me l'importante era che si sapesse che quelle idee non sono certamente le mie, anche perchè qualcuno di quelli che mi ha votato due anni fa potrebbe chiedersi a ragione se sono completamente impazzita....ebbene non solo non sono impazzita, ma detesto il detto "non disturbare il manovratore" che può andar bene solo negli autobus.
Quindi poichè c'è chi, nonostante accordi o pseudoaccordi, ritiene di poter andare per la propria strada senza guardare in faccia nessuno, ovviamente io mi sono sentita non autorizzata (e vorrei anche vedere che dovessi chiedere il permesso) bensì in dovere di chiarire la mia posizione.
Grazie ancora e buona serata a tutti
Ludovica

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