Oggi ho ricevuto l'ultimo numero del notiziario della Cooperativa che offre numerosi spunti degni di essere commentati. La prima impressione che ho avuto è stata, finalmente, la presenza di elementi nuovi e POSITIVI. Sono presenti due importanti novità: si cerca di far conoscere IN ANTICIPO alcune delle inziative che il CdA intende adottare e, soprattutto, si cerca di COINVOLGERE i soci. Insomma si tratta di due cose che sono state reclamate in modo tanto chiaro quanto deciso dai quei 250 soci che hanno firmato richieste di assemblee, richieste di accesso agli atti, richieste di referendum e infine, esausti, anche richieste di revoca degli amministratori.
La ragione di questo cambiamento appare chiara: la pressione di così tanti soci ha indotto il CdA a cambiare rotta, comunicando e coinvolgendo, insomma facendo le cose che da tempo si sarebbero dovute fare. I soci, seppur paragonabili a tartarughe (e difatti sono tutti tornati in letargo), questa volta hanno "mangiato la foglia" e non sarà facile come prima prendere decisioni importanti come addirittura una variante al piano di lottizzazione, senza coinvolgerli. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla partecipazione di così tante persone che hanno supportato le azioni del Comitato.
Appare così ancora più chiaro che l'obiettivo non era ostacolare il CdA, il Presidente o contestare per il gusto di farlo. L'obiettivo era quello di avere una Cooperativa in cui ci fosse trasparenza e partecipazione e di salvaguardare il luogo in cui viviamo.
Se vi sarà un miglioramento in futuro questo sarà grazie soprattutto a queste persone ed in particolare a chi si è esposto in prima persona ricevendo la sua dose di "veleno".
I cambiamenti, si sa, hanno sempre un prezzo da pagare.
Questo CdA ha sempre volato piuttosto basso in quanto a stile (carabinieri, notiziari offensivi, forum anonimi etc.) e ha perso l'ennesima occasione per innalzare questo livello ammettendo in qualche modo di avere commesso degli errori. Anche in questo notiziario sono pertanto presenti accenni, sempre molto fumosi, di vittimismo e di complottismo. La balentìa, che evidentemente in questi anni è parte integrante della strategia societaria, impedisce di ammettere i propri errori e, al tempo stesso, spinge verso l'inasprimento dello scontro contro chiunque non faccia parte del "clan". Tempi bui. Il riferimento non è geografico, ma caratteriale. Ci si può comportare in questo modo anche se si è di Brescia.
Leggendo più attentamente il notiziario emergono i vecchi vizi di sempre: racconti che cercano di fornire una lettura distorta degli eventi, auto propaganda, auto incensamento, un pò di sano vittimismo, accuse velate e, soprattutto, l'annuncio di una "dispendiosa battaglia legale". Ma veniamo al dunque.
Nel notiziario viene riportato il resoconto dell'assemblea del 16 febbraio. Una frase sintetizza il paradosso del "voto per il non voto": "Il collegio dei Probiviri ha proposto all'assemblea di non votare il punto all'ordine del giorno". Poi si legge "purtroppo non essendoci stata una convergenza unitaria sulla proposta .....". Una convergenza tra chi? Si trattava dell'assemblea dei soci oppure sono stati creati organi intermedi che prendevano le decisioni per essi?
Ma la vera chicca di questo resoconto è rappresentata dalla frase: "Il CdA in quest'ultimo anno, come per il passato, ha cercato in tutti i modi di illustrare le ragioni del proprio operato fornendo tutti i chiarimenti ....". Commentatela voi.
Trovo invece molto corretta e sottoscrivo pienamente la frase finale: "è sufficiente che ciascuno faccia una riflessione sugli eventi che hanno caratterizzato la vita sociale dell'ultimo anno: non sarà difficile individuare i veri motivi di fondo che hanno generato il malessere attuale". Io correggrei però in "di questi ultimi anni".
Un'altra frase sibillina è la seguente "tale stato di cose in futuro potrebbe far venire meno l'interesse dei soci a ricoprire cariche sociali". Anche in questo caso la sottoscrivo appieno.
Come sottolineato da più parti, in questi ultimi mesi ( e non come nell'interno anno, come si vuol fare intendere) si è creata una spaccatura nella nostra comunità. E' stato un pò come uno di quei terremoti che si sviluppano sulla faglia tettonica: si accumula energia, si tira la corda finchè un evento (in questo caso la variante fantasma) fa scoppiare il finimondo. Si è detto che la colpa non è solo di questo CdA. E' corretto. Questo è solo il CdA che ha causato la "goccia che ha fatto traboccare il vaso". Non è una colpa da poco anche perchè sarebbe stato possibile invertire la tendenza negativa e far qualcosa per rivitalizzare questa comunità, invece di ingigantire i problemi già esistenti. Si è anche detto che qualche amministratore c'è "da sempre". Anche questo è vero. Ed ecco quindi forse il vero significato della quartina precedente: "... non sarà difficile individuare i veri motivi di fondo che hanno generato il malessere attuale". E' vero, il veleno che è stato seminato nella nostra comunità in questi ultimi mesi, l'incapacità di dialogare, di correggere, di cambiare non solo ha generato la spaccatura di oggi, ma potrebbe anche, come riportato dal notiziario, "far venire meno l'interesse .." di domani. Anche volendo bene a Poggio dei Pini, chi può essere interessato a sacrificare parte del proprio tempo libero in una comunità dove chi la pensa diversamente è considerato "nemico" e dove il confronto delle idee viene sostituito dalle denunce, dalle calunnie anonime, dalle velate minacce, dalla strumentalizzazione dei ragazzi e dall'illazione telefonica.
Il notiziario contiene una lettera del collegio dei Probiviri che inizia con "vorremmo chiarire alcuni fatti ..". Cari Probiviri, mi dispiace ma, sicuramente per mio limite, ciò che è accaduto nel'assemblea e il vostro ruolo in quell'occasione continua a non essermi chiaro. Io capisco che a Poggio dei Pini, la patria della privacy, non si vogliano raccontare i particolari, ma dicendo le cose a metà è chiaro che il lettore ben poco capisce. Ciò che dal 16 febbraio vorrei sapere è: quale tentativo di riconciliazione sia stato fatto, quando sia avvenuto e quali proposte siano state avanzate dalle due parti ed eventualmente rifiutate. Se non si vogliono dire queste cose, va benissimo anche il silenzio. Ci siamo abituati.
L'articolo "Impegno del Consiglio di Amministrazione" contiene due importanti elementi: la conferma di dell'impegno, ipotizzato in assemblea, a non "lottizzare" prima della fine del mandato (metà 2009) e l'intenzione di "promuovere periodicamente incontri formali con soci o gruppi di essi su tematiche di interesse generale". Molto bene.
L'articolo "Lago Piccolo" contiene la comunicazione proveniente dal Servizio Tutela Paesaggio in ordine all'archiviazione dell'esposto sui lavori relativi al laghetto. Una piccola richiesta ai redattori del notiziari: facciamo in modo che l'informazione sia utilizzabile da tutti i lettori e quindi quando citiamo questo "Servizio Tutela Paesaggio" ricordiamo almeno se si tratta del Comune o della Regione.
Questa informazione è stata inserita "senza alcun commento", perche? Non è detto che i commenti debbano essere fastidiosi come i miei, si può anche commentare per spiegare meglio a che punto siamo. Io, ad esempio vorrei sapere se questa archiviazione chiude definitivamente la questione oppure se ci sono ulteriori pronunciamenti da parte di altri enti.
L'articolo "strada 7" invece, ahimè, rappresenta un vero e proprio incubo. Sembrerebbe di capire che quando il provvedimento è a favore del CdA la notizia viene sbandierata ai 4 venti, quando invece è contrario ecco che si getta discredito sulle fonti "non allineate". Ecco quindi che "l'Unione sarda" enfatizza l'informazione in modo "inusuale". Ma come inusuale? Fanno sempre così! Anni fa mia cugina subì un tamponamento per cui venne visitata e mandata a casa e sull'Unione scrissero che era ricoverata all'ospedale in gravi condizioni. La tendenza al sensazionalismo è insita in tutti i giornali e il nostro quotidiano locale è sempre stato un campione in questo. Ma questa ordinanza è stata emessa dal Comune di Capoterra. La Cooperativa che addirittura si dichiara sottoposta ad "un ulteriore attacco" (quindi, ne deduco, è attaccata dal Comune e dal l'Unione) annuncia che si impegnerà in una "dispendiosa lite giudiziaria" con i soldi dei soci (sempre deduco dato che la Coop siamo noi).
Quindi mi sembra di capire che la Cooperativa non si possa impegnare in una "dispendiosa lite giudiziaria" con il Comune di Capoterra per cercare di costringere questo Ente ad assumersi almeno una parte dei propri doveri però è pronta a fare la guerra per la strada 7?
Ma dov'è la coerenza? Urge "riflessione" su questo argomento e informazioni: quanto spendiamo per questa "dispendiosa azione legale"?. Il compenso sarà secretato come tradizione?.
Altra notizia utile e di "apertura e coinvolgimento" riguarda l'istituzione o comunque la rivitalizzazione del "Comitato Tecnico" richiedendo la disponibilità di tecnici specialisti in varie discipline. Speriamo che non finisca come l'ultima volta (insabbiato).
Oltre a varie notizie di servizio, il notiziario e anche questo mio articolo, si chiude con l'annuncio della istituzione di uno spazio nel portale del CdA in cui gli amministratori possono rispondere ai quesiti dei soci.
Sinceramente non riuscirei ad immaginarmi un Portale il cui titolare non interagisca con i lettori, comunque meglio tardi che mai.